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I PPE.Atti IX
L’alba dell’Etruria
Fenomeni di continuità e trasformazione
nei secoli XII-VIII a.C.
Ricerche e scavi
Da molti anni gli studiosi di Protostoria e gli Etruscologi focalizzano la loro attenzione
L’alba dell’Etruria
Fenomeni di continuità e trasformazione nei secoli XII-VIII a.C.
Ricerche e scavi
ISBN 978-88-639-9038-6
© 2010 by Centro Studi di Preistoria e Archeologia – Onlus
via Fiori Chiari 8, 20121 Milano
www.preistoria.it
Preistoria e Protostoria in Etruria
Maria Letizia Arancio* Due anni or sono, in questa stessa sede, avevamo dato notizia dei
Anna Maria Moretti Sgubini* primi risultati del lavoro di riordinamento dei contesti e dei ritrova-
Enrico Pellegrini*
menti sporadici della prima età del ferro di Vulci, lavoro che ha per-
messo di recuperare, come già per i materiali di età storica, una serie
di dati utili a colmare, almeno in parte, le lacune di una documenta-
zione notoriamente assai frammentaria1. In quella stessa occasione si
era ribadito come, in assenza di nuovi scavi sistematici2, le uniche
informazioni relative all’assetto topografico dei sepolcreti villanovia-
ni3 si debbano ancora sostanzialmente allo Gsell4. Come è noto, que-
sti aveva inoltre individuato, in un settore della necropoli orientale
ubicato a nord-ovest della Cuccumella, quattro raggruppamenti di
tombe a pozzetto, due dei quali contrassegnati da una grande pietra
infissa nel terreno e grossolanamente sbozzata5, che documentano,
sin da un momento avanzato del Primo Ferro iniziale, un’articolazio-
ne sociale particolarmente complessa.
Se le aree funerarie si qualificano come i luoghi nei quali la comu-
nità, con atti appropriati, iscrive i propri antenati nella memoria col-
lettiva, le singole sepolture e il rituale funerario dovrebbero rappre-
sentare, seppure in chiave simbolica, l’identità sociale dell’individuo e
i suoi rapporti con gli altri membri del gruppo6. Relativamente a que-
sto secondo aspetto, la nostra attenzione si è doverosamente soffer-
mata su uno dei più noti contesti del Primo Ferro: quella Tomba dei
Bronzetti sardi che, scoperta cinquant’anni fa nella necropoli di Ca-
valupo7 (fig. 1A-C) e resa nota da Maria Teresa Falconi Amorelli nel
19668, si conferma di fondamentale importanza per la ricostruzione
delle dinamiche storiche, economiche e sociali della prima Vulci.
Al contributo della Falconi Amorelli, cui nel tempo gli studiosi
hanno fatto riferimento9, si deve la restituzione grafica dei materiali.
Non vi si trova, invece, alcun cenno alle circostanze di rinvenimento
quale tuttavia non si conserva agli atti la l’introduzione dei due curatori, pp. 1-44.
documentazione di scavo. Non utili ai 7 Sulla topografia delle necropoli e della
fini del nostro studio i risultati acquisiti città di Vulci, cfr. da ultimo Moretti Sgu-
a seguito di un circoscritto intervento di bini c.s., con riferimenti bibliografici.
scavo effettuato sempre sul Poggio 8 Falconi Amorelli 1966, pp. 1-15.
Mengarelli nel 1979 (Sgubini Moretti 9 Fugazzola Delpino 1984, pp. 56-57;
1980; Ricciardi 1989, p. 35, nota 69), nel 96-106; M.A. Fugazzola Delpino, in Ci-
corso del quale furono rinvenute, larga- viltà degli Etruschi, pp. 64-66, n. 2.5.2;
mente sconvolte, nove tombe a incine- Iaia 1999, p. 89; Pacciarelli 2001, pp.
razione databili tra la fine della prima 64, 250, fig. 135.
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Maria Letizia Arancio - Anna Maria Moretti Sgubini - Enrico Pellegrini
né ad aspetti del rituale come, ad esempio, il trattamento e le moda- 1. Vulci. A. Planimetria generale
lità di deposizione degli oggetti del corredo. L’esame autoptico del- della città e delle necropoli.
B. Necropoli orientale. L’area
l’intero contesto ha subito posto in evidenza alcuni fondamentali di rinvenimento della Tomba
aspetti del complesso funerario legati non soltanto al rituale, come dei Bronzetti sardi sul ciglio
l’esposizione di una parte dei materiali all’azione del fuoco, ma anche del pianoro di Cavalupo,
l’arbitraria ricomposizione di alcune staffe e fibule rinvenute disarti- in corrispondenza dell’ipogeo
colate, conseguente all’intervento di restauro effettuato poco dopo la dei Saties. C. Schizzo di Sergio
scoperta, e numerose imprecisioni nella documentazione grafica dei Paglieri, redatto al momento
della scoperta della tomba.
materiali10. L’insieme di questi elementi, coniugati ai dati di rinveni-
mento disponibili11, ci hanno incoraggiato ad approfondire la ricerca
su questo importante contesto funerario12.
Consideriamo, anzitutto, le notizie relative alla sepoltura, tornata
casualmente in luce il 25 settembre del 195813 (fig. 2A-C) partendo
dall’esame della struttura. È stato già sottolineato come la presenza
della custodia cilindro-ovoide di tufo (fig. 2D-E) appaia episodica a
Vulci14, dove l’uso di deporre il cinerario in un siffatto contenitore li-
tico è infatti documentato solo in altri sei casi15. Ciò che tuttavia la
rende un unicum, e non solo a Vulci, oltre alla monumentalità16, en-
fatizzata dalle massicce modanature disposte sui bordi della custodia
e del coperchio, funzionali anche al trasporto e alla collocazione del
manufatto, è il singolare apprestamento presente al suo interno. L’ur-
10 In questa fase del lavoro siamo in gra- della Cuccumella, tombe LXXXIII,
do di presentare una nuova documenta- CXV e altre due depredate senza nume-
zione grafica (realizzata da Daniela De ro (Gsell 1891, pp. 191, 223); scavi c.d.
Angelis, cui peraltro siamo debitori an- Bendinelli 1923, necropoli settentriona-
che di preziosi suggerimenti e consigli), le, loc. Osteria - La Cantina, sporadico
soltanto per il cinerario e la scodella di (Bendinelli 1927, p. 136: quivi l’autore
copertura, per i quali la vecchia restitu- riferisce che gli scavi, condotti fra i me-
zione appariva del tutto carente e poco si di febbraio e di marzo “1922” [sic],
affidabile. furono in realtà eseguiti da privati, co-
11 Archivio SBAEM, pos. 3 Vulci: Gior- me risulta anche dalla documentazione
nale degli scavi che si eseguiscono nella agli atti della Soprintendenza. Il Bendi-
necropoli di Vulci, 25 settembre 1958; nelli si occupò, negli anni successivi, di
Paglieri 1992, pp. 123-124. definire le quote dei materiali spettanti
12 Dal momento che i dati inventariali ri- allo Stato e ai Guglielmi, proprietari dei
portati dalla Falconi Amorelli risultano terreni); cfr. Arancio et alii 2008, p. 328.
in più casi errati, come da tempo reso no- A questi è da aggiungere l’esemplare
to (cfr. Rizzo 1985, p. 519, nota 5, in cui senza provenienza (inv. provv. 177) con-
si citano anche la staffa a disco inv. 59943 servato presso il Museo Nazionale Ar-
e i numerosissimi anellini (inv. 59921) e cheologico di Vulci (cfr. Scuola cantiere,
bottoncini (inv. 59922d), omessi nella p. 126, n. 1; Scuola cantiere. Allegati, p.
pubblicazione) si è ritenuto opportuno 35, fig. 1); lo Gsell (1891, p. 251) riferi-
ripresentare in questa sede il catalogo sce inoltre che altre custodie cilindriche
completo dei materiali con il corretto ri- sarebbero state rinvenute nella necro-
ferimento inventariale: cfr. Appendice I. poli della Polledrara nel corso degli sca-
13 E non nel 1957 come in Falconi Amo- vi eseguiti da Francesco Marcelliani
relli 1966, p. 1. (Helbig 1882-1883, pp. 168-170).
14 Iaia 1999, p. 86. 16 Altezza complessiva m 1,36, di cui cm
15 Scavi Gsell, necropoli orientali, area 83, la custodia e cm 53 il coperchio.
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Corredi funerari femminili di rango a Vulci nella prima età del ferro:
il caso della Tomba dei Bronzetti sardi
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Maria Letizia Arancio - Anna Maria Moretti Sgubini - Enrico Pellegrini
na era, infatti, collocata su un “piedistallo” costituito da due elemen- 2. Vulci, necropoli di Cavalupo,
ti di tufo (fig. 2E) il primo dei quali, cilindrico e ottenuto a risparmio, Tomba dei Bronzetti sardi.
A-C. La tomba durante lo scavo;
risulta internamente conformato per accogliere il secondo elemento, D-E. Custodia cilindro-ovoide di
mobile, a profilo convesso e rastremato alla base (fig. 2F-G). La fac- tufo, inv. provv. 178 (restituzione
cia superiore di quest’ultimo è lavorata a incavo per offrire uno sta- grafica a cura della Soc.
bile alloggiamento al cinerario che vi era deposto. Mastarna; scala 1:15);
Per la sua forma complessivamente tozza, con collo poco svilup- F. Elemento troncoconico mobile
pato (fig. 3A; fig. 7.43), questo risulta tipologicamente più vicino ai di tufo; G. Lo stesso posizionato
all’interno della custodia.
vasi a collo distinto che ai biconici di tipo canonico, richiamando for-
me vascolari del Bronzo Finale17, e comunque non locali18. L’esame
del cinerario ha inoltre evidenziato una decorazione assai più artico-
lata di quella resa nota, come pure ha permesso di accertare che il va-
so fu realizzato con un’unica ansa e non con due, come appare nella
pubblicazione del 196619. La scodella (fig. 3B; fig. 7.42)20, al contra-
rio, trova numerosi confronti in esemplari della prima età del ferro di
Tarquinia, di Veio e della stessa Vulci21.
Sia l’urna sia la scodella di copertura sono decorate esclusivamen-
te con la tecnica delle lamelle metalliche applicate22 e il reciproco ri-
17 Non trova infatti riscontri nelle tipolo- pato (cfr. De Angelis 2001, gruppo II, p.
gie dei biconici recentemente elaborate: 217, tav. 70) tombe 198, 252, 263; 293
De Angelis 2001, pp. 209-217, tavv. 58- (Pohl 1972, figg. 40.1; 52.1; 56.1; 64.1);
69, A. Mandolesi, Classificazione delle ur- orciolo: tombe 129, 253 (Pohl 1972, figg.
ne e delle scodelle-coperchio d’impasto vul- 129.1; 53.1). In proposito appare tuttavia
centi della prima età del ferro, in Mando- certa, nonostante le modalità di forma-
lesi 2005, pp. 443-458; può confrontarsi zione della raccolta, l’associazione come
invece con l’urna della tomba 7 di Mon- urna e coperchio relativo dell’orciolo a
tetosto Alto (Trucco et alii 2000, fig. 4, 8). collo e dell’elmo coperchio della colle-
18 La forma del vaso trova analogie anche zione Massimo (Falconi Amorelli 1968,
in alcuni esemplari di Pontecagnano; in n. 2) citati in Iaia 1999, pp. 81.
particolare con il cinerario sporadico dal- 19 Falconi Amorelli 1966, fig. 1.
1988, fig. 32, 1, fig. 50, 1) simile anche profonda con pareti pressoché rettilinee
per la sintassi decorativa. L’adozione di e ansa impostata obliquamente sull’orlo;
un ossuario non canonico potrebbe esse- piccoli fori in prossimità dell’orlo realiz-
re correlata al sesso del defunto, come è zati dopo la cottura.
ampiamente documentato nella necro- 21 È inserita da Daniela De Angelis (De
poli del Sorbo di Cerveteri, che annove- Angelis 2001, p. 223) nel Gruppo II, a va-
ra numerosi ossuari non canonici riferi- sca profonda, Tipo 5, varietà B con deco-
bili a individui di sesso femminile, forse a razione varia, e da Alessandro Mandolesi
indicare una peculiare condizione nel- nel suo tipo 1 (Mandolesi 2005, p. 455).
l’ambito della comunità: olle ovoidi con 22 Assai rari, in Etruria meridionale, so-
quattro prese: tombe 24, 38, 420 (Pohl no i vasi biconici decorati con questa
1972, figg. 4.1; 9.1; 83.1); olla biansata: tecnica, che talora è associata all’uso del
tomba 255 (Pohl 1972, fig. 235.1); vasi a pettine (De Angelis 2001, p. 19, nota 4,
basso collo distinto (cfr. De Angelis con elenco). Non è questo il caso dell’e-
2001, gruppo IB, p. 217, tav. 70): tombe semplare in esame, che non reca traccia
36, 151, 193, 216, 408, 416 (Pohl 1972, alcuna della “normale decorazione a
figg. 7.1; 28.1; 38.1; 45.1; 172.1; 79.1); schemi geometrici incisi” segnalata in
vasi a collo distinto mediamente svilup- Fugazzola Delpino 1984, pp. 56-57.
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Corredi funerari femminili di rango a Vulci nella prima età del ferro:
il caso della Tomba dei Bronzetti sardi
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Maria Letizia Arancio - Anna Maria Moretti Sgubini - Enrico Pellegrini
23Denti di lupo campiti, meandri, ecc. attestato sul fondo di scodelle. Il motivo è
24Per il motivo, a croce retta con angoli documentato, sia pure più raramente, an-
concentrici tra i bracci, presente anche che nella tecnica a incisione: De Angelis
sulla scodella della tomba Gsell LXXXIII 2001, motivo 22 A, p. 71, tav. 27, in pre-
(Mangani 1995, fig. 2.2), cfr. De Angelis valenza nella stessa posizione.
2001, motivo 22 A, p. 135, tav. 51, sempre 25 De Angelis 2001, p. 54, n. 23, tav. 18.
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Corredi funerari femminili di rango a Vulci nella prima età del ferro:
il caso della Tomba dei Bronzetti sardi
3. Vulci, necropoli di Cavalupo, tecnica a incisione26 mentre, sempre con questa tecnica, risulta larga-
Tomba dei Bronzetti sardi. mente diffuso nella Campania meridionale27, ove compare anche su
A. Vaso biconico monoansato
di impasto, inv. 62947 b.
cinturoni a fascia28.
B. Scodella monoansata Numerose altre novità sono emerse dall’analisi degli oggetti che
a orlo rientrante, inv. 62947 compongono il corredo funebre, in particolare per quanto riguarda le
a (restituzione grafica di fibule. Il loro esame ha consentito di evidenziare alcuni aspetti utili a de-
D. De Angelis, scala circa 1:3). finire la cronologia del complesso, che Marco Pacciarelli, in attesa che
gli studi in corso e in modo particolare quello relativo agli scavi condotti
nella necropoli di Villa Bruschi Falgari a Tarquinia29 portino a ridefini-
re l’articolazione della fase I del Primo Ferro dell’Etruria meridionale
già definita da Renato Peroni30, ha proposto, sia pure in via ipotetica, di
assegnare al PF1A2 dell’Etruria31, rilevando all’interno del contesto la
presenza di fibule attribuibili all’orizzonte da lui definito “Le Rose”32.
Per quanto riguarda le fibule, il primo problema è stato quello di
una corretta ricomposizione dei corpi e delle staffe rinvenuti disarti-
colati, operazione questa che è stata facilitata dalla constatazione che
quasi tutte le fibule con staffa a disco del contesto, ovvero dieci su
dodici, sono rappresentate da cinque coppie del tutto identiche33 e
che un numero analogo di coppie si riscontra tra le staffe34. La
26 Cfr. il biconico della tomba Gsell 59926: fig. 4.10b, fig. 6.20; inv. 59930: fig.
LXXXIII: Mangani 1995, fig. 2, 1; il 4.9b, fig. 6.21; inv. 59931: fig. 4.8b, fig.
motivo a croce greca presente sull’urna 6.18; inv. 59932: fig. 4.6, fig. 6.17) una del-
e sulla scodella di copertura risulta at- le quali (inv. 59932) riassemblata corretta-
tualmente privo di confronti tra il mate- mente a una staffa del tipo a disco spira-
riale edito, almeno nell’ambito della de- liforme a contorno circolare con decora-
corazione a lamelle metalliche applicate. zione incisa e impressa, con fascia margi-
27 A Sala Consilina (Kilian 1970, motivi nale poco estesa, bande trasversali e riem-
126-128, 140, 174-176, 202-208, p. 329, pitivi “a rosetta”; due con arco ingrossato
beil. 18) e a Pontecagnano (Gastaldi 1998, massiccio a sezione quadrangolare e tre
motivo C210, p. 30, fig. 16, tabella 7). noduli con spigolo centrale e decorazione
28 Sala Consilina: Kilian 1970, motivi 63- a spina-pesce (inv. 59928: fig. 5.1b, fig. 6.9;
64, beil. 19. inv. 59929: fig. 5.2b, fig. 6.5). Esemplari
29 Trucco 1999; Trucco et alii 2001; singoli: fibula integra del tipo con arco ri-
Trucco 2002; Trucco et alii 2002; De vestito da dischi di bronzo serrati (inv.
Angelis 2002; Iaia 2002; Trucco et alii 59935 a: fig. 4.5, fig. 6.16) e fibula ad arco
2003; Trucco et alii 2005; Trucco 2006. ingrossato con tre noduli a spigolo centra-
30 Peroni 1979; Peroni 1989, pp. 393-426. le (inv. 59927: fig. 4.7b, fig. 6.19).
31 Pacciarelli 2001, p. 250. 34 Coppia di staffe del tipo a disco spira-
32 Pacciarelli 2001, p. 64. liforme a contorno circolare con decora-
33 Due fibule con arco rivestito da dischi di zione incisa e impressa, con fascia margi-
bronzo distanziati, una delle quali integra nale poco estesa, riempitivi “a rosetta” e
(inv. 59934: fig. 4.1, fig. 6.15) e l’altra (inv. fori per il fissaggio (staffa della fibula in-
59933 b: fig. 4.2b, fig. 6.14) riassemblata tegra inv. 59934: fig. 4.1, fig. 6.15 e staffa
erroneamente a una staffa non pertinente inv. 59939: fig. 4.2 a, fig. 6.7); due cop-
(inv. 59933 a: fig. 4.8a, fig. 6.2), due con ar- pie, di dimensioni diverse, di staffe del ti-
co rivestito da dischi serrati, deformate dal po a disco spiraliforme a contorno circo-
calore (inv. 59935 b: fig. 4.4b, fig. 6.11, e lare con decorazione incisa e impressa,
inv. 59935 c: fig. 4.3b, fig. 6.13), quattro con fascia marginale poco estesa, bande
con arco ingrossato e tre noduli lisci (inv. trasversali e riempitivi “a rosetta” (staffa
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Maria Letizia Arancio - Anna Maria Moretti Sgubini - Enrico Pellegrini
cfr. Formigli 2003, pp. 75-82. fig. 6.17), riassemblata correttamente al-
38 Si tratta dei seguenti esemplari: - fibu- la staffa di pertinenza: ad arco ingrossato
la inv. 59934 (fig. 4.1, fig. 6.15), ad arco decorato da sottili costolature separate
rivestito da dischi di bronzo di diametro da tre noduli lisci presenta una staffa a
pressoché costante distanziati da una fa- disco spiraliforme a contorno circolare
scetta. Presenta una staffa a disco spira- con decorazione incisa e impressa, del ti-
liforme a contorno circolare, di dimen- po con fascia marginale poco estesa, ban-
sioni contenute, con spirale ampia e cen- de trasversali e riempitivi “a rosetta”, che
trale; la decorazione, impressa a punzone trova puntuale confronto nell’ambito
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Corredi funerari femminili di rango a Vulci nella prima età del ferro:
il caso della Tomba dei Bronzetti sardi
della varietà più recente del sistema de- (fig. 5.1a, fig. 6.3) e fibula inv. 59929
corativo delle staffe riferibile all’orizzon- (fig. 5.2b, fig. 6.5) con staffa inv. 59943
te IA di Pontecagnano: Gastaldi 1998, (fig. 5.2a, fig. 6.4); esemplari singoli: fi-
pp. 52-53, fig. 35. 6-9,12-15. bula integra con arco rivestito da dischi
40 Coppia di fibule con arco rivestito da di bronzo serrati, inv. 59935a (fig. 4.5,
dischi di bronzo distanziati: fibula inte- fig. 6.16); fibula ad arco ingrossato de-
gra inv. 59934 (fig. 4.1, fig. 6.15) e fibu- corato da sottili costolature separate da
la inv. 59933 (fig. 4.2b, fig. 6.14) con tre noduli con spigolo centrale inv.
staffa inv. 59939 (fig. 4.2a, fig. 6.7); cop- 59927 (fig. 4.7b, fig. 6.19) con staffa inv.
pia di fibule con arco rivestito da dischi 59940 (fig. 4.7a, fig. 6.8).
di bronzo serrati: fibula inv. 59935 b 41 Le analisi sono state effettuate dal
(fig. 4.4b, fig. 6.11) con staffa inv. 59941 professor David Gorge del Saint An-
(fig. 4.4a, fig. 6.12) e fibula inv. 59935 c selm College (Manchester, NH) grazie a
(fig. 4.3b, fig. 6.13) con staffa inv. 59936 Claudio Bizzarri, che ringraziamo. La
(fig. 4.3a, fig. 6.10); coppia di fibule ad serie completa delle analisi, insieme al-
arco ingrossato decorato da sottili co- l’elaborazione statistica PCA ancora in
stolature separate da tre noduli lisci: fi- corso di elaborazione sarà presentata in
bula inv. 59931 (fig. 4.8b, fig. 6.18) con altra sede.
staffa 59933a (fig. 4.8a, fig. 6.2) erro- 42 Per la famiglia tipologica, cfr. da ulti-
neamente assemblata alla fibula inv. mo Babbi 2003, pp. 59-61 con riferi-
59933b, e fibula inv. 59932 (fig. 4.6, fig. menti bibliografici.
6.17) già assemblata con staffa pertinen- 43 Sulla distribuzione, cfr. da ultimo
te; coppia di fibule ad arco ingrossato Babbi 2003, p. 60, note 15-18 con riferi-
decorato da sottili costolature separate menti, e Mandolesi 2005, n. 335, pp.
da tre noduli lisci, di dimensioni minori: 403-404, nn. 84-85, pp. 205-207. Cfr.
fibula inv. 59926 (fig. 4.10b, fig. 6.20) inoltre infra Appendice III.
con staffa inv. 59937 (fig. 4.10a, fig. 6.1) 44 Bartoloni-Delpino 1975, p. 8, nota 22.
e fibula inv. 59930 (fig. 4.9b, fig. 6.21) 45 Bartoloni-Delpino 1975, p. 40.
con staffa 59942 (fig. 4.9a, fig. 6.6); cop- 46 Sala Consilina: Kilian 1970, tipo M2i,
pia di fibule ad arco ingrossato decora- pp. 152-153, 319, beil. 13:1.2; tipo M6f,
to da sottili costolature separate da tre pp. 169-170, 320.
noduli con spigolo centrale e decorazio- 47 Pontecagnano: d’Agostino-Gastaldi
ne a spina-pesce lisci: fibula inv. 59928 1988, tipi 32B18, 32B19 32B20, pp.
(fig. 5.1b, fig. 6.9) con staffa inv. 59938 55-56.
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Maria Letizia Arancio - Anna Maria Moretti Sgubini - Enrico Pellegrini
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Corredi funerari femminili di rango a Vulci nella prima età del ferro:
il caso della Tomba dei Bronzetti sardi
4. Vulci, necropoli di Cavalupo, ché costante o di dimensioni decrescenti verso l’estremità dell’arco;
Tomba dei Bronzetti sardi. l’altra è data dalla diversa conformazione degli elementi distanziato-
1: Fibula inv. 59934; 2a: staffa
inv. 59939, 2b: fibula inv. 59933
ri, che possono essere costituiti da fascette di lamina avvolte intorno
b; 3a: staffa inv. 59936, 3b: fibula all’arco con estremità sovrapposte o da rondelle con i capi ribattuti.
inv. 59935 c; 4a: staffa inv. 59941, Alla conformazione degli elementi distanziatori è stata riconosciuta
4b: fibula inv. 59935 b; 5: fibula una valenza cronologica48, alla quale concorrono, come per tutte le
inv. 59935 a; 6: fibula inv. 59932; fibule con staffa a disco, anche altri fattori, quali le dimensioni e gli
7a: staffa inv. 59940, 7b: fibula avvolgimenti della molla49 e la conformazione e la decorazione delle
inv. 59927; 8a: staffa inv. 59933
a, 8b: fibula inv. 59931; staffe50.
9a: staffa inv. 59942, Riassumendo, nel corredo della Tomba dei Bronzetti sardi le fibu-
9b: fibula inv. 59930; 10a: le si articolano come di seguito:
staffa inv. 59937, 10 b: fibula - coppia di fibule ad arco rivestito da dischi metallici di diametro
inv. 59926 (scala 1:2). pressoché costante (inv. 59934: fig. 4.1, fig. 6.15 e inv. 59933+59939:
fig. 4.2 a-b, fig. 6.7,14), distanziati da una fascetta; staffa a disco spi-
raliforme a contorno circolare con decorazione incisa e impressa del
tipo con fascia marginale poco estesa e riempitivi “a rosetta”51: in en-
trambi gli esemplari, che trovano confronto con fibule del periodo IA
evoluto di Pontecagnano52, le staffe presentano fori per il fissaggio
con ribattini53.
- coppia di fibule ad arco rivestito da dischi metallici graduati e
serrati, separati da rondelle a estremità ribattute (inv. 59935b+59941:
fig. 4.4 a-b, fig. 6.11-12 e inv. 59935c+59936: fig. 4.3 a-b, fig.
6.10,13); grande staffa a disco spiraliforme a contorno ellittico con
barretta trasversale e ampia fascia marginale interrotta da bande tra-
sversali54: trovano confronto con esemplari del periodo IB iniziale di
Pontecagnano55.
- altra simile (inv. 59935 a: fig. 4.5, fig. 6.16) che differisce dalla
coppia precedente per le minori dimensioni, ma di analogo inqua-
dramento;
48 Considerando il criterio della disposi- 52 D’Agostino-Gastaldi 1988, fig. 1.18,
zione dei dischi, a Pontecagnano il tipo p. 103, tipo 32B18 (con dischi distanzia-
con dischi distanziati (32B18) viene as- ti); Pacciarelli 2001, fig. 29.32.
segnato alla fase IA (d’Agostino-Gastal- 53 E. Formigli osserva che la difficoltà di
di 1988, fig. I, n. 18) e quello con dischi lavorare a martellatura il tratto del fer-
serrati (32B19) alla fase IB (d’Agostino- maspilli con la staffa rendeva più prati-
Gastaldi 1988, fig. M, n. 34). Per l’in- co realizzare due parti staccate da as-
quadramento di queste fibule nell’ambi- semblare successivamente con ribattini:
to della sequenza cronologica elaborata Formigli 2003, p. 81.
per l’Etruria, sulla base dello stesso cri- 54 Nel campo sono croci gammate e altri
179
Maria Letizia Arancio - Anna Maria Moretti Sgubini - Enrico Pellegrini
- coppia di fibule ad arco ingrossato decorato da sottili costolature 5. Vulci, necropoli di Cavalupo,
separate da tre noduli lisci56 (inv. 59931+59933 a: fig. 4.8 a-b, fig. 6.2,18 Tomba dei Bronzetti sardi.
1a: Staffa inv. 59938, 1b: fibula
e inv. 59932: fig. 4.6, fig. 6.17); staffa a disco spiraliforme a contorno inv. 59928; 2a: staffa inv. 59943,
circolare con decorazione incisa e impressa, del tipo con fascia margi- 2b: fibula inv. 59929; 3: fibula
nale poco estesa, bande trasversali e riempitivi “a rosetta”57; mostrano inv. 59924; 4: fibula inv. 59923;
notevoli affinità con esemplari del periodo IA evoluto di Pontecagna- 5: fibula inv. 59925; 6: anello inv.
no58 e, nell’ambito della sequenza dell’Etruria meridionale, sono rite- 59948; 7: anello inv. 59947;
8: anello inv. 59945; 9: anello
nute da Marco Pacciarelli assegnabili all’orizzonte definito “Le Rose”59. inv. 59949; 10: anello inv. 59946;
- coppia di fibule (inv. 59926+59937: fig. 4.10 a-b, fig. 6.1,20 e inv. 11: anello inv. 59951;
59930+59942: fig. 4.9 a-b, fig. 6.6,21) che differisce dalla precedente 12: fermatrecce inv. 59952;
per le minori dimensioni, ma di analogo inquadramento; 13: fermatrecce inv. 59954 a;
- fibula ad arco ingrossato decorato da sottili costolature separate 14: fermatrecce inv. 59953;
da tre noduli con spigolo centrale60 (inv. 59927+59940: fig. 4.7 a-b, fig. 15: fermatrecce inv. 59954 b;
16: Elemento cilindrico di
6.8,19). Non trova confronti puntuali anche se esemplari con analoghi collana inv. 59960; 17: elemento
noduli sono attestati, ad esempio, a Pontecagnano nella fase IA evo- di collana inv. 59962; 18:
luta61 e a Terni nella fase definita IIA2-IIB162. La staffa, a disco spira- elemento di collana inv. 59964;
liforme a contorno ellittico con decorazione costituita da un’ampia fa- 19: bottone inv. 59955; 20:
scia marginale interrotta da bande trasversali e arricchita da riempiti- bottone inv. 59956; 21: bottone
inv. 59957; 22: bottone inv.
vi complessi, è vicina a staffe del periodo IB di Pontecagnano63. 59958; 23: bottone inv. 59959;
- coppia fibule ad arco ingrossato massiccio a sezione quadrango- 24: fusaiola inv. 59944 a;
lare decorato da costolature separate da tre noduli con spigolo cen- 25: fusaiola inv. 59944 b;
trale e decorazione a spina-pesce; staffa a disco spiraliforme a con- 26: pendaglio inv. 59922 c;
torno ellittico con decorazione marginale estesa eseguita a incisione, 27: vaghi di pasta vitrea inv.
interrotta da bande trasversali e riempitivi complessi (inv. 59944 c-59944 o; 28: catenella
inv. 59966; 29: rotella di fuso
59928+59938: fig. 5.1 a-b, fig. 6.3,9) e inv. 59929+59943: fig. 5.2 a-b, inv. 59922 b; 30: rotella di fuso
fig. 6.4-5). Attestate in altri contesti non solo vulcenti64 queste fibule inv. 59922 a; 31: statuetta
trovano confronto in uno degli esemplari di Terni già richiamati65, maschile inv. 59917; 32: cesta
seppure privo della decorazione a spina-pesce. Per conformazione e miniaturistica inv. 59919;
decorazione, la staffa si inquadra, in riferimento alla sequenza elabo- 33: scettro-sonaglio inv. 59918
(scala 1:2).
rata per Pontecagnano, nell’ambito del periodo IB66.
56 Queste fibule sono attestate a Vulci: si noduli lisci nel tipo 32B13a, varietà 2,
v., ad esempio Falconi Amorelli 1983, n. assegnata alla fase 1A (d’Agostino-Ga-
259, p. 174; Falconi Amorelli 1968, n. 54. staldi 1988, p. 54, fig. I6).
57 Per l’inquadramento cronologico del- 62 Leonelli 2003, esemplari fig. 41.15 e
dei materiali, le fibule con tre noduli a 64 Cfr. ad esempio la coppia dalla ne-
180
Corredi funerari femminili di rango a Vulci nella prima età del ferro:
il caso della Tomba dei Bronzetti sardi
181
Maria Letizia Arancio - Anna Maria Moretti Sgubini - Enrico Pellegrini
- coppia di fibule ad arco leggermente ingrossato e ritorto con staf- 6. Vulci, necropoli di Cavalupo,
fa simmetrica, con torsione limitata alla porzione centrale dell’arco ca- Tomba dei Bronzetti sardi.
1: staffa inv. 59937; 2: staffa
ratterizzato da una piegatura al di sopra della staffa (inv. 59923-24: fig. inv. 59933 a; 3: staffa inv.
5.3-4; fig. 6.22,24). Da un punto di vista cronologico, tali fibule, come 59938; 4: staffa inv. 59943;
la seguente, appaiono meno significative, risultando largamente diffu- 5: fibula inv. 59928; 6: staffa
se nell’Italia centro settentrionale in un ampio arco temporale67. inv. 59942; 7: staffa inv. 59939;
- fibula ad arco leggermente ingrossato e ritorto con staffa simme- 8: staffa inv. 59940; 9: fibula
trica, con torsione che si prolunga sino al piede della staffa (inv. inv. 59929; 10: staffa inv. 59936;
11: fibula inv. 59935 b;
59925: fig. 5.5, fig. 6.23), per la quale si propone lo stesso inquadra- 12: staffa inv. 59941; 13: fibula
mento della coppia precedente. inv. 59935 c; 14: fibula
In conclusione, sebbene nel contesto si registri la presenza di fi- inv. 59933 b; 15: fibula inv.
bule ascrivibili alla fase IA2, che potrebbero, al pari dei bronzetti sar- 59934; 16: fibula inv. 59935 a;
di, essere espressione di un voluto conservatorismo, i risultati dell’a- 17: fibula inv. 59932; 18: fibula
inv. 59931; 19: fibula inv. 59927;
nalisi condotta inducono a collocare il momento di deposizione nel- 20: fibula inv. 59926; 21: fibula
la fase IB1 dell’età del ferro68. inv. 59930; 22: fibula inv. 59923;
Altri aspetti del corredo già ritenuti singolari, quali il numero ecce- 23: fibula inv. 59925; 24: fibula
zionale delle fibule, da sempre sottolineato69, come pure l’iterazione di inv. 59924 (scala 1:2).
oggetti peculiari del mondo femminile, quali le due fusaiole di impasto
(inv. 59944 a-b: fig. 5.24-25, fig. 7.4-5) e le due rotelle di fuso di bronzo70
67 Cfr. Fugazzola Delpino, Pellegrini, c.s. profondo mutamento, in senso almeno
68 L’estrema rarità dei contesti funerari ri- apparentemente egualitaristico, della
feribili alla sottofase A in Etruria meri- struttura sociale delle comunità protour-
dionale, certamente imputabile in primo bane, forse legato alla definitiva afferma-
luogo a lacune della ricerca o ad altre cau- zione della proprietà privata della terra.
se (cfr. Pacciarelli 1999, p. 56), potrebbe 69 Cfr. in particolare Iaia 1999, p. 89.
tuttavia trovare una valida motivazione 70 Per quanto riguarda le due rotelle di
nel processo di sviluppo sociale che ac- bronzo che, come è stato più volte sotto-
compagna la genesi dei centri protourba- lineato, sono ricollegabili al ciclo tessile
ni. Come è stato ripetutamente sottoli- e interpretabili come elementi di fuso
neato (Guidi 1999, pp. 44-45, con biblio- (cfr. Leonelli 2003, p. 235, n. 146, nota
grafia precedente) sebbene non tutti gli 81 e P. Poli, in Le ore e i giorni 2007, pp.
studiosi concordino (ivi, con riferimenti), 180-181, n. 125), le analisi metallografi-
un fenomeno di così vaste proporzioni che hanno evidenziato un’alta percen-
non si sarebbe potuto compiere senza la tuale di stagno, che porta ad assimilare
pianificazione e il controllo diretto da questi oggetti alla classe dei “bronzi ar-
parte dei vecchi gruppi dominanti. Que- gentati”. A partire dal Bronzo Finale nel
sti avrebbero conservato, almeno in un continente europeo si osserva, in una se-
primo tempo, i propri privilegi, fra i qua- rie di oggetti tra cui figurano le cd. “te-
li, forse, è da considerare anche l’accesso ste di spillone” a rotella e i pendagli rag-
selettivo alla sepoltura formalizzata che, giati, entrambi allusivi al disco solare,
se pure apparentemente privo di prece- l’aggiunta intenzionale di una percen-
denti in Etruria meridionale, risulta inve- tuale di stagno maggiore di quanto stret-
ce ben documentato nel Latium vetus du- tamente necessario per la realizzazione
rante la prima fase (Bietti Sestieri 1985, p. della fusione, che rendeva la lega meno
146). Lo sviluppo repentino dei sepolcre- soggetta al formarsi della patina nobili-
ti, documentato a partire dagli inizi del- tando, quindi, l’oggetto: cfr., ad esempio
l’orizzonte avanzato della fase 1, potreb- per l’area centrale tirrenica gli oggetti
be, in questa nuova prospettiva, essere la del ripostiglio di Coste del Marano. Su
manifestazione tangibile di un reale, questo aspetto: Turk 2001, p. 259 sgg.
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Corredi funerari femminili di rango a Vulci nella prima età del ferro:
il caso della Tomba dei Bronzetti sardi
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Maria Letizia Arancio - Anna Maria Moretti Sgubini - Enrico Pellegrini
(inv. 59922 a-b: fig. 5.29-30, fig. 7.1-2), di solito attestati singolarmente,
ora meglio si colgono grazie al contributo determinante delle analisi an-
tropologiche condotte sulle ossa combuste. Come abbiamo reso noto sin
dal 200771, l’esame dei resti ossei condotto da Rita Vargiu72 ha infatti evi-
denziato la presenza nell’urna di due individui, cremati e deposti simul-
taneamente: un’adulta di età compresa tra i 25 e 35 anni e un individuo
infantile di 8-10 anni73.
Attestata in modo inequivocabile dalla stessa temperatura di com-
bustione dei resti, la deposizione simultanea in una stessa urna di uno
o più adulti insieme a un infante, che ricorre con incidenza limitata in
numerose necropoli tirreniche74 ed è spesso documentata solo dall’a-
nalisi antropologica, è stata messa in relazione da Renato Peroni e da
altri studiosi75, al pari dei seppellimenti di coppia, con il sacrificio di
uno dei defunti. Tale pratica funeraria tenderebbe a sottolineare da un
lato un forte legame familiare tra gli individui deposti insieme e dal-
l’altro l’implicita subordinazione sociale di quello non rappresentato
archeologicamente. I risultati degli studi condotti sulla necropoli di
Villa Bruschi Falgari, tuttavia, mutano almeno in parte questa pro-
spettiva rendendo plausibile l’ipotesi di morti naturali succedutesi in
un lasso di tempo non incompatibile con la deposizione simultanea.76
Nel caso della tomba vulcente, è del tutto probabile che parte del
ricchissimo corredo sia da attribuire al secondo individuo, che la ri-
cordata iterazione delle fusaiole e delle rotelle induce a considerare
pure di sesso femminile.
Problematico si è rivelato, tuttavia, il tentativo di distribuire le fi-
bule tra i due individui, tentativo per il quale si aprono due strade.
Infatti, ragionando esclusivamente su un criterio cronologico-nume-
rico, all’individuo adulto potrebbero essere assegnate le fibule più
antiche, tutte attestate in coppia, per un totale di otto (inv. 59934: fig.
4.1, fig. 6.15 e inv. 59933+59939: fig. 4.2 a-b, fig. 6.7,14; inv.
59931+59933 a: fig. 4.8 a-b, fig. 6.2,18 e inv. 59932: fig. 4.6, fig. 6.17;
inv. 59926+59937: fig. 4.10 a-b, fig. 6.1,20 e inv. 59930+59942: fig.
4.9 a-b; fig. 6.6,21; inv. 59923-24: fig. 5.3-4; fig. 6.22,24) . All’indivi-
duo giovanile andrebbero invece attribuiti gli esemplari più recenti,
per un totale di sette (inv. 59935b+59941: fig. 4.4 a-b, fig. 6.11-12 e
inv. 59935c+59936: fig. 4.3 a-b, fig. 6.10,13; inv. 59928+59938: fig.
5.1 a-b, fig. 6.3,9 e inv. 59929+59943: fig. 5.2 a-b, fig. 6.4-5; esemplari
singoli: inv. 59935 a: fig. 4.5, fig. 6.16; inv. 59927+59940: fig. 4.7 a-b,
fig. 6.8,19; inv. 59925: fig. 5.5; fig. 6.23). Una tale distribuzione degli
oggetti d’ornamento non contrasta, infatti, con quanto evidenziato
dall’analisi dei corredi della necropoli di Villa Bruschi Falgari, che ha
71 Arancio et alii 2008, p. 330. 74 Trucco 2006, p. 97.
72 Cfr. Appendice II. 75 Peroni 1981, pp. 300-303; Vanzetti
73 Su altre particolarità riscontrate dall’a- 1992, pp. 115-209; Iaia 1999, pp. 115-116.
nalisi antropologica torneremo più avanti. 76 Trucco 2006, p. 99.
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il caso della Tomba dei Bronzetti sardi
7. Vulci, necropoli di Cavalupo, questa classe di oggetti. Nella parte centrale, la più ampia, campeg-
Tomba dei Bronzetti sardi. giano nove spirali disposte su tre file e collegate da dodici fasce di li-
1: Rotella di fuso inv. 59922 a;
2: rotella di fuso inv. 59922 b;
nee incise ad “S”85, mentre la porzione conservata della zona laterale
3: pendaglio inv. 59922 c; presenta al centro il carro solare trainato da una coppia di uccelli e,
4: fusaiola inv. 59944 a; all’estremità, una doppia coppia di uccelli. Quanto alla cronologia,
5: fusaiola inv. 59944 b; essa ora meglio si definisce sulla base di puntuali confronti: il motivo
6: bottone inv. 59955; del carro solare infatti trova stringenti analogie con il cinturone della
7: bottone inv. 59956; tomba Benacci 80186 di Bologna, ascritta alla fase IIA2 di quel centro,
8: bottone inv. 59959;
9: bottone inv. 59957; mentre l’assenza delle borchie a sbalzo è comune solo agli esemplari
10: bottone inv. 59958; rinvenuti a Baldaria (VR)87, a Este, tomba Pelà 888 e a Fermo, Miseri-
11: elementi di collana cordia, T. 12189, tutti peraltro decorati, come il nostro, esclusivamen-
inv. 59960-59965; 12: catenella te a bulino e assegnati all’VIII sec. a.C. A questo stesso ambito cro-
inv. 59966; 13: catenella nologico sembra dunque riferibile anche il cinturone vulcente che of-
inv. 62947 c; 14: anellini
e pendagli a catenella
fre così testimonianza dell’apertura di Vulci verso il comparto medio-
inv. 59921; 15: bottoni adriatico e l’Italia nord-orientale.
inv. 59922 d; 16: fermatrecce Ad ambiti culturali diversi riconducono invece tre oggetti di bron-
inv. 59953; 17: anello inv. 59946; zo (fig. 5.31-33; fig. 7.44-46) rinvenuti all’interno del cinerario con
18: anello inv. 59949; “numerose fibule, perle vitree e spirali di bronzo”, com’è specificato
19: fermatrecce inv. 59952; nell’elenco redatto prima dell’intervento di restauro90. A questo grup-
20: anello inv. 59948 ; 21: anello
inv. 59951; 22: fermatrecce po di bronzi di manifattura sarda, oggi possiamo forse aggiungere al-
inv. 59954 a; 23: anello tri due oggetti. Il primo sarebbe rappresentato dal probabile penda-
inv. 59950; 24: gruppo di vaghi glio deformato dal calore (inv. 59922 c; fig. 5.26, fig. 7.3), del quale
di collana inv. 59944 m; 25: resta il solo occhiello di sospensione. In questo caso la manifattura
anello inv. 59945; 26: anello sarda sembrerebbe avvalorata dai risultati delle analisi metallografi-
inv. 59947; 27: vago di collana
inv. 59944 n; 28: vago di collana
che, che hanno evidenziato un’alta percentuale di stagno nella com-
inv. 59944 d; 29: vago di collana posizione della lega. Più articolato si presenta il quadro del secondo
inv. 59944 e; 30-31: coppia oggetto preso in considerazione, che costituisce in ogni caso un ulte-
di vaghi di collana inv. 59944 c; riore elemento di conoscenza per gli scambi tra Sardegna ed Etruria
32-33: coppia di vaghi di collana tirrenica. Si tratta della catenella di bronzo (inv. 59966: fig. 5.28, fig.
inv. 59944 o; 34-35: coppia 7.12), che si distingue per la particolare manifattura91. Una catenella
di vaghi di collana inv. 59944 i;
36: fermatrecce inv. 59954 b; con le stesse caratteristiche è presente nella tomba I di Poggio del-
37: vago di collana inv. 59944 n; l’Impiccato a Tarquinia in associazione con una pisside92, ma è atte-
38: vago di collana inv. 59944 f;
39: vago di collana inv. 59944 g; 85
40: vago di collana inv. 59944 h; Appare interessante, relativamente alla 1988, p. 66, fig. 65.
simbologia alla quale la complessa deco- 88 Fogolari, Prosdocimi 1988, p. 41, fig.
41: gruppo di vaghi di collana
inv. 59944 l; 42: scodella a orlo razione può alludere, la tesi recentemen- 31; Kruta Poppi 2008, p. 40, fig. 3. In
rientrante inv. 62947 a; 43: vaso te proposta dalla Kruta Poppi (2008, p. Peroni 1989, fig. 86.15, l’esemplare è as-
biconico inv. 62947 b; 44: scettro- 40, fig. 3) che ricollegandosi alla presen- segnato alla fase Este II C.
za del carro solare collega gli altri segni a 89 Drago 2003, fig. 7C1.
sonaglio inv. 59918; 45: cesta 90 Cfr. supra, nota 84.
miniaturistica inv. 59919; una simbologia calendariale identifican-
do i mesi dell’anno nelle 12 fasce che col- 91 La maglia è costituita da elementi il
46: statuetta maschile inv.
59917 (scala 1:2, ad eccezione legano le nove spirali e queste ultime ai cui corpo è conformato in due anellini
dei nn. 13-15 e 42-45 ciascuno mesi di gestazione della donna. di verga bronzea a sezione circolare
86 Montelius 1895-1910, tav. 74, 2; per orientati ortogonalmente e ottenuti con
con scala metrica di riferimento).
l’attribuzione della sepoltura alla fase fusione a cera persa.
IIA2 di Bologna: Panichelli 1990, p. 308. 92 M. Iozzo, in Civiltà degli Etruschi, p.
87 Sporadico: Fogolari, Prosdocimi 57, n. 2.4.10.9; cfr. Delpino 2005, tav. II.
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Maria Letizia Arancio - Anna Maria Moretti Sgubini - Enrico Pellegrini
stata anche, con più esemplari, nel ripostiglio di S’Adde ‘e S’Ulumu 8. Vulci, necropoli di Cavalupo,
di Usini, assegnato alla fase IA293 e ancora nel ripostiglio di Santa Ma- sporadico. A-B: Cinturone
di bronzo a losanga inv. 59920
ria in Paulis94 e La Maddalena, Silanus95. Il ripostiglio conteneva an- (Archivio Sbaem: restituzione
che due fibule serpeggianti di produzione continentale96 e, pertanto, grafica G. Pellegrini Raho;
in mancanza di ulteriori elementi è difficile ipotizzare quale sia stata scala 1:2).
la direzione degli scambi.
Quanto ai ben noti bronzetti, il loro significato sfugge ancora og-
gi a una soddisfacente interpretazione nonostante le approfondite
analisi di cui sono stati ripetutamente oggetto da parte degli speciali-
sti97 e che ci dispensano da più specifiche considerazioni. Ci limitia-
mo qui a rilevare come nell’ambito dell’associazione dei tre bronzet-
ti, la presenza di quello a figura umana costituisca tuttora un’attesta-
zione unica nei contesti funerari dell’Italia continentale, elemento
che concorre a sottolineare il ruolo degli individui titolari della tom-
ba, ora ulteriormente accreditato dai nuovi dati e da particolari del ri-
tuale rilevati dal Paglieri al momento della scoperta. Abbiamo già de-
scritto il particolare apprestamento di recente riconosciuto all’inter-
no della custodia e posto a sostenere il cinerario che, adorno di col-
lana, conteneva le ossa combuste di due individui: in merito va os-
servato come la parte mobile (fig. 2E-G) poggiata su quello inferiore
adombri la forma di una scodella-coperchio posta in opera con l’”im-
boccatura” in alto, con una soluzione che richiama alla mente usi fu-
nerari propri di deposizioni giovanili98. Ci sembra quindi possibile
supporre che tale singolare apparato sia stata realizzato con l’intento
di “dotare” anche l’individuo giovanile dell’urna cineraria sia pure su
un piano meramente simbolico. Come ricorda il Paglieri99, inoltre, sul
fondo della custodia fu rilevata la presenza di un consistente strato di
cenere “frammista a centinaia … di minuscoli anelli di bronzo” (inv.
59921: fig. 7.14-15), che lo scopritore rapportò “all’abito del defun-
to”. Dal vaglio della cenere furono recuperati anche alcuni “torti-
glioni” (inv. 59960-59965: figg. 5.16-18; 7.11) che, come gli altri og-
getti d’oro, non appaiono sottoposti all’azione del fuoco. I materiali
rinvenuti all’esterno del cinerario sembrano dunque restituirci testi-
monianza del rituale della vestizione dell’ossuario, circoscritto a com-
plessi funerari pertinenti a individui di altissimo rango, nel quale l’ur-
na viene deposta dopo essere stata avvolta da un tessuto spesso ador-
no di applicazioni metalliche100, nel nostro caso gli ornamenti di cui
fa menzione il Paglieri. I contenuti antropomorfi della deposizione
tomba di Cavalupo è molto vasta. Si ve- 47-48, nota 34; Delpino 2005; Trucco 2006.
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il caso della Tomba dei Bronzetti sardi
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Maria Letizia Arancio - Anna Maria Moretti Sgubini - Enrico Pellegrini
evidenziati dalla collana (inv. 62947c: fig. 7.13), come pure dal tessu-
to che avvolgeva il cinerario all’interno della monumentale custodia
litica, così come la sua collocazione su una doppia base, sono ele-
menti che accreditano un archetipo di ideologie funerarie attestate a
Vulci in età storica. Non sembra d’altra parte trattarsi di un episodio
isolato poiché, malgrado la dispersione dei dati, possiamo ricordare
la testimonianza offertaci dal biconico degli scavi c.d. Bendinelli101
rinvenuto in loc. Osteria-La Cantina ove ancora più evidente appare
quella ricerca di contenuti antropomorfi che più tardi troverà negli
sphyrelata polimaterici propri del nostro centro più compiuta docu-
mentazione102.
Sempre nell’ambito del rituale, un diverso trattamento mostrano
gli oggetti rinvenuti all’interno del cinerario. Integri e non esposti al
fuoco sono, con i bronzetti sardi, soltanto la fibula con arco rivesti-
to da dischi distanziati (inv. 59934: fig. 4.1; fig. 6.15), l’altra con di-
schi serrati, di dimensioni ridotte (inv. 59935 a: fig. 4.5, fig. 6.16) e
gli esemplari con arco ritorto (inv. 59923-59925; fig. 5.3-5; fig. 6.22-
24). Rotte intenzionalmente alla staffa risultano tutte le altre fibule,
fra le quali deformata dal fuoco appare solo la coppia con dischi ser-
rati (inv. 59935 b-c: fig. 4.3b,4b). Più articolata la situazione delle
staffe, alcune delle quali (inv. 59932; fig. 4.6, fig. 6.17; 59936: fig. 4.3
a, fig. 6.10; 59938: fig. 5.1a, fig. 6.3; 59943: fig. 5.2b, fig. 6.4) risul-
tano esposte al fuoco, una intenzionalmente contorta (inv. 59939:
fig. 4.2a, fig. 6.7), le altre invece risparmiate. Effetti del rogo si ri-
scontrano anche sui vaghi di pasta vitrea (inv. 59944 f: fig. 5.27, fig.
7.38), sulle rotelle di fuso (inv. 59922 a-b: fig. 5.29-30, fig. 7.1-2), sul
pendente in bronzo di cui resta l’occhiello di sospensione (inv.
59922 c: fig. 5.26, fig. 7.3) e sulle fusaiole (inv. 59944 a-b: fig. 5.24-
25; fig. 7.4-5). Intatte invece le oreficerie (bottoni, inv. 59955-59959:
fig. 5.19-23; fig. 7.6-10; fermatrecce, inv. 59952-59954 a: fig. 5.12-14;
fig. 7.16,19,22; anelli in bronzo e oro, inv. 59945-59950: fig. 5.6-10;
fig. 7.17,18,20,23,25,26; elementi di collana, inv. 59960-59965: fig.
5.16-18; fig. 7.11), plausibilmente utilizzate, come già accennato,
nella vestizione del cinerario103, al pari degli innumerevoli anellini,
pendagli a catenella (inv. 59921: fig. 7.14) e bottoncini di bronzo
(inv. 59922d: fig. 7.15) rinvenuti all’esterno.
Molto si è discusso su questo contesto e la maggior parte degli stu-
diosi ha posto l’accento, in particolare, sulla provenienza allogena di
quella che si riteneva l’unica titolare della tomba, una dama sarda an-
data sposa a Vulci104. A questo riguardo, una risposta definitiva non ci
appare francamente possibile. Possiamo solo ricordare che, come è
101 Falconi Amorelli 1983, p. 59, n. 23; 103 Cfr. supra e nota 100.
figg. 16.23; 17.23. 104 Torelli 1981, p. 58. Contra Bartoloni
102 Per una sintesi, v. Moretti Sgubini 1989, p. 40, Bartoloni 1991, pp. 24-26;
2008, p. 104 sg. cfr. tuttavia Bartoloni 2007, pp. 15-16.
190
Corredi funerari femminili di rango a Vulci nella prima età del ferro:
il caso della Tomba dei Bronzetti sardi
sardi viene collocata nel Bronzo Finale sisteva nel terreno di proprietà Manfro-
(cfr. Lo Schiavo 1994, p. 81) sebbene la ni (F. 65, part. n. 11), cioè all’estremità
recente edizione di alcuni contesti sem- occidentale del vasto pianoro di Cavalu-
bri indicarne una possibile prosecuzio- po che sovrasta in questo punto il co-
ne anche nella prima età del ferro (cfr. stone sede della necropoli tardo classica
Depalmas 2009, c.s.). ed ellenistica di Ponte Rotto.
191
Maria Letizia Arancio - Anna Maria Moretti Sgubini - Enrico Pellegrini
gio Paglieri che con immutata passione dioso locale che per anni ha raccolto
continua a seguire le vicende di Vulci e sulle necropoli di Vulci un’ingente mes-
con generosità ci ha fornito la documen- se di dati e testimonianze documentarie,
tazione di questo come di altri suoi scavi. purtoppo rimasti inediti.
192
Corredi funerari femminili di rango a Vulci nella prima età del ferro:
il caso della Tomba dei Bronzetti sardi
Appendice I
Catalogo dei materiali*
1. Custodia cilindro ovoide di tufo con che unisce i due piedi costituiva il perno
coperchio. Inv. provv. 178: fig. 2A-G. per il fissaggio alla tavola delle offerte.
Coperchio in due frammenti ricompo- Alt. figura cm 10,7; alt. comprensiva del-
nibili. Altezza complessiva m. 1,36; alt. la porzione restante del perno: cm 12,5.
custodia cm 83; alt. coperchio e cm 53. 6. Scettro-sonaglio, di bronzo. Inv.
2. Vaso biconico monoansato di impasto. 59918; fig. 5.33, fig. 7.44. Bronzo fuso.
Inv. 62947 b; fig. 3A, fig. 7.43. L’ansa è Piastra circolare con foro centrale per
mancante. Crinature sul corpo. Impasto l’innesto dell’asta verticale; apofisi a
bruno-nerastro, lucidato a stecca. Deco- cinque elementi verticali di verga termi-
razione eseguita nella tecnica a lamelle nanti con anelli di sospensione raccor-
metalliche applicate quasi del tutto scom- dati da due barre trasversali. Privo del-
parsa. Alt. cm 29,3; diam. max. cm 29. l’asta centrale e delle bacchette-penda-
3. Scodella monoansata a orlo rientran- glio. Alt. cm 3; diam. mass. cm 4.
te, di impasto. Inv. 62947 a; fig. 3B, fig. 7. Cesta miniaturistica con coperchio,
7.42. Usata come coperchio dell’ossua- di bronzo. Inv. 59919; fig. 5.32, fig.
rio. Impasto bruno-nerastro lucidato a 7.45. Bronzo fuso. Cesta biconica costo-
stecca. Decorazione eseguita nella tecni- lata, fondo piatto, anse oblique a mani-
ca a lamelle metalliche applicate quasi glia. Coperchio con superficie piatta,
del tutto scomparsa. Presso l’orlo è una battente interno e anse orizzontali a ma-
fila di forellini realizzati dopo la cottura. niglia. Alt. cm 3,8; diam. mass. cm 3,6.
Alt. cm 12; diam. cm 24,5. 8. Numerosissimi anellini di bronzo.
4. Catenella di bronzo. Inv. 62947 c; fig. Inv. 59921; fig. 7.14. Realizzati in sottile
7.13. Costituita da un filo di bronzo av- verga di bronzo, presentano un diame-
volto a spirale così da formare una suc- tro variabile da cm 0,5 a cm 0,8; in al-
cessione di occhielli, in ciascuno dei cuni casi ammagliati.
quali è inserito un anellino di bronzo, 9. Numerosissimi pendagli a catenella
con elemento terminale forato per so- di bronzo. Inv. 59921; fig. 7.14. Gli
spensione. Lungh. complessiva cm 57. anelli, realizzati in sottile verga di bron-
5. Statuetta maschile a figura intera, di zo, presentano un diametro variabile da
bronzo. Inv. 59917; fig. 5.31, fig. 7.46. cm 0,7 a cm 1.
Bronzo fuso. Il personaggio indossa un 10. Rotella di fuso in bronzo a otto rag-
alto copricapo conico, mentre della ca- gi. Inv. 59922 a; fig. 5.30, fig. 7.1. Defor-
pigliatura sono visibili due lunghe trec- mata dal calore. Diam. mass. cm 4; alt.
ce. Sul volto sono enfatizzati alcuni det- cm 2.
tagli anatomici come gli occhi e il lungo 11. Parte centrale di rotella di fuso in
naso. Con il braccio sinistro sostiene bronzo. Inv. 59922 b; fig. 5.29, fig. 7.2.
uno scudo (?) di forma articolata, con Deformata dal calore. Diam. mass. cm
un’estremità ripiegata, mentre al polso 1,6; alt. cons. cm 1,7.
del braccio destro, che è proteso con la 12. Frammento di pendaglio di bronzo.
mano sollevata ed aperta nella posizione Inv. 59922 c; fig. 5.26, fig. 7.3. Bronzo
dell’orante, è legato un piccolissimo ce- fuso. Deformato dal calore, presenta un
sto. Indossa un paio di sandali a fascia, foro di sospensione. Alt. cons. cm 1,5;
aperti davanti. La barretta orizzontale largh. mass. cons. cm 1,9.
13. Numerosissimi bottoncini di bron- volgimenti. Priva della staffa, del rac-
zo. Inv. 59922 d; fig. 7.15. Bronzo fuso. cordo all’arco, della molla e dell’ago.
A calotta con occhiello circolare di sot- Lungh. cm 6,3.
tilissima verga; presentano un diametro 21. Fibula ad arco ingrossato decorato
variabile da cm 0,5 a cm 0,8. da sottili costolature separate da tre no-
14. Fibula ad arco ritorto, di bronzo. duli lisci con staffa a disco, di bronzo.
Inv. 59923; fig. 5.4, fig. 6.22. Staffa sim- Inv. 59930; fig. 4.9b, fig. 6.21. Molla a
metrica decorata da una fila di punzo- tre avvolgimenti. Priva della staffa, del
nature circolari. Molla a due avvolgi- raccordo all’arco e della punta dell’ago.
menti. Lungh. cm 4,8. Deformata. Lungh. cm 4,6.
15. Fibula ad arco ritorto, di bronzo. 22. Fibula ad arco ingrossato decorato
Inv. 59924; fig. 5.3, fig. 6.24. Staffa sim- da sottili costolature separate da tre no-
metrica decorata da una fila di punzo- duli lisci con staffa a disco, di bronzo.
nature circolari. Molla a due avvolgi- Inv. 59931; fig. 4.8b, fig. 6.18. Priva del-
menti. Priva dell’ago; la staffa è scheg- la staffa, del raccordo all’arco, della
giata. Lungh. cm 4,7. molla e dell’ago. Lungh. cm 5,5.
16. Fibula ad arco ritorto, di bronzo. 23. Fibula ad arco ingrossato decorato
Inv. 59925; fig. 5.5, fig. 6.23. Staffa sim- da sottili costolature separate da tre no-
metrica decorata da una fila di punzo- duli lisci con staffa a disco, di bronzo.
nature circolari. Molla a due avvolgi- Inv. 59932; fig. 4.6, fig. 6.17. Molla a
menti. Lungh. cm 4,6. due avvolgimenti. Staffa a disco spira-
17. Fibula ad arco ingrossato decorato liforme a contorno circolare, di dimen-
da sottili costolature separate da tre no- sioni contenute, con spirale ampia e
duli lisci con staffa a disco, di bronzo. centrale e decorazione, impressa a pun-
Inv. 59926; fig. 4.10b, fig. 6.20. Priva zone e incisa a bulino, costituita da una
della staffa e del raccordo all’arco. Lun- stretta fascia marginale con motivi a zig-
gh. cm 4,7; con ago cm 7,2. zag impressi alternati a motivi lineari in-
18. Fibula ad arco ingrossato decorato cisi, interrotta da bande trasversali con
da sottili costolature separate da tre no- due fasce di linee parallele incise che
duli con spigolo centrale e con staffa a racchiudono un motivo a zigzag impres-
disco, di bronzo. Inv. 59927; fig. 4.7b, so, mentre nel campo è una fila di sei
fig. 6.19. Priva della staffa, del raccordo “rosette” a punzone. Ricomposta. Staf-
all’arco, della molla e dell’ago. Lungh. fa leggermente deformata dal calore.
cm 4,7. Lungh. complessiva cm 10,8.
19. Fibula ad arco ingrossato massiccio 24. Fibula ad arco rivestito da dischetti
a sezione quadrangolare decorato da di bronzo di diametro pressoché costan-
costolature separate da tre noduli con te, con elementi distanziatori cilindrici
spigolo centrale con ornato a spina-pe- costituiti da fascette rettangolari a capi
sce e staffa a disco, di bronzo. Inv. sovrapposti; elemento terminale presso
59928; fig. 5.1b, fig. 6.9. Molla a due av- la molla configurato come i precedenti e
volgimenti. Priva della staffa, del rac- staffa a disco, di bronzo. Inv. 59933 b;
cordo all’arco e della punta dell’ago. fig. 4.2b, fig. 6.14. I dischetti posti alle
Lungh. cm 6,3. due estremità dell’arco sono ornati da
20. Fibula ad arco ingrossato massiccio una fila di punzonature circolari. Molla
a sezione quadrangolare decorato da a due avvolgimenti. Priva della staffa, di
costolature separate da tre noduli con parte del raccordo all’arco e della punta
spigolo centrale con ornato a spina-pe- dell’ago. Lungh. cm 5,4.
sce e staffa a disco, di bronzo. Inv. 25. Staffa a disco spiraliforme pertinen-
59929; fig. 5.2b, fig. 6.8. Molla a due av- te a fibula, di bronzo. Inv. 59933 a; fig.
194
Corredi funerari femminili di rango a Vulci nella prima età del ferro:
il caso della Tomba dei Bronzetti sardi
4.8a, fig. 6.2. Contorno circolare, di- plessi, due svastiche e due croci di mal-
mensioni contenute, spirale ampia e ta, resi a incisione e campiti. La barret-
centrale. Decorazione, impressa a pun- ta trasversale è decorata da una doppia
zone e incisa a bulino, costituita da una linea a zigzag, incisa. Staffa scheggiata.
stretta fascia marginale con motivi a zig- Lungh. cm 9,1.
zag impressi alternati a motivi lineari in- 28. Fibula ad arco rivestito da dischetti
cisi, interrotta da bande trasversali con di bronzo graduati, con elementi distan-
due fasce di linee parallele incise che ziatori costituiti da rondelle a capi ri-
racchiudono un motivo a zigzag impres- battuti, elemento terminale presso la
so, mentre nel campo è una fila di sei staffa costituito da un filo di bronzo av-
“rosette” a punzone. Resta anche parte volto a spirale e staffa a disco con bar-
del raccordo all’arco. Lungh. cm 4. retta trasversale, di bronzo. Inv. 59935
26. Fibula ad arco rivestito da dischetti b; fig. 4.4b, fig. 6.11. Priva di parte del-
di bronzo di diametro pressoché co- l’arco, della staffa e dell’ago. Molla a
stante, con elementi distanziatori cilin- due avvolgimenti. Deformata dal calore.
drici costituiti da fascette rettangolari a Lungh. cm 4,5.
capi sovrapposti; elemento terminale 29. Fibula ad arco rivestito da dischetti
presso la molla configurato come i pre- di bronzo graduati, con elementi distan-
cedenti e staffa a disco, di bronzo. Inv. ziatori costituiti da rondelle a capi ri-
59934; fig. 4.1, fig. 6.15. I dischetti po- battuti, elemento terminale presso la
sti alle due estermità dell’arco sono or- staffa costituito da un filo di bronzo av-
nati da una fila di punzonature circola- volto a spirale e staffa a disco con bar-
ri. Molla a due avvolgimenti. Staffa a di- retta trasversale, di bronzo. Inv. 59935
sco spiraliforme di lamina spessa a con- c; fig. 4.3b, fig. 6.13. Priva della staffa,
torno circolare, di dimensioni contenu- della molla e dell’ago. Deformata dal
te, con spirale ampia e centrale e deco- calore. Lungh. cm 6,6.
razione, impressa a punzone e incisa a 30. Grande staffa a disco spiraliforme,
bulino, costituita da una stretta fascia con barretta trasversale, pertinente a fi-
marginale con motivi a zigzag impressi bula, di bronzo. Inv. 59936; fig. 4.3a, fig.
alternati a motivi lineari incisi, mentre 6.10. Contorno ellittico, spirale stretta e
nel campo è una fila di nove “rosette” a leggermente decentrata. Decorazione,
punzone. La staffa è fissata all’arco me- incisa a bulino, costituita da un’ampia
diante due ribattini. Ago in frammenti, fascia marginale con motivi a zigzag al-
ricomposto. Lungh. cm 10. ternati a gruppi di linee interrotta da
27. Fibula ad arco rivestito da dischetti bande trasversali con motivi a tratteggio
di bronzo graduati, con elementi distan- obliquo. Nel campo sono quattro motivi
ziatori costituiti da rondelle a capi ri- complessi, due svastiche e due quadrati
battuti, elemento terminale presso la con diagonali, resi a incisione e campiti.
staffa costituito da un filo di bronzo av- La barretta trasversale è decorata da una
volto a spirale e staffa a disco con bar- doppia linea a zigzag, incisa. Il margine
retta trasversale, di bronzo. Inv. 59935 è lacunoso; la staffa è deformata dal ca-
a; fig. 4.5, fig. 6.16. Staffa a contorno el- lore. Lungh. cons. cm 7,3.
littico con spirale stretta e leggermente 31. Staffa a disco spiraliforme pertinen-
decentrata e decorazione, incisa a buli- te a fibula, di bronzo. Inv. 59937; fig.
no, costituita da un’ampia fascia margi- 4.10a, fig. 6.1. Contorno subcircolare,
nale con motivi a zigzag alternati a dimensioni contenute, spirale ampia e
gruppi di linee interrotta da bande tra- centrale. Decorazione, impressa a pun-
sversali con motivi a tratteggio obliquo. zone e incisa a bulino, costituita da una
Nel campo sono quattro motivi com- stretta fascia marginale con motivi a zig-
195
Maria Letizia Arancio - Anna Maria Moretti Sgubini - Enrico Pellegrini
zag impressi alternati a motivi lineari in- delimitati agli angoli da punti impressi a
cisi interrotta da bande trasversali con punzone. Il margine è molto lacunoso.
due fasce di linee parallele incise che Lungh. cons. cm 4,2.
racchiudono un motivo a zigzag impres- 35. Grande staffa a disco spiraliforme
so. Nel campo è una fila di sei “rosette” pertinente a fibula, di bronzo. Inv.
a punzone. Il margine è scheggiato. 59941; fig. 4.4a, fig. 6.12. Contorno el-
Lungh. cm 4,3. littico, spirale stretta e leggermente de-
32. Staffa a disco spiraliforme, con bar- centrata, lamina sottile. Decorazione,
retta trasversale, pertinente a fibula, di incisa a bulino, costituita da un’ampia
bronzo. Inv. 59938; fig. 5.1a, fig. 6.3. fascia marginale con motivi a zigzag al-
Contorno ellittico, spirale stretta e leg- ternati a gruppi di linee interrotta da
germente decentrata, lamina sottile. bande trasversali con motivi a tratteggio
Decorazione, incisa a bulino, costituita obliquo. Nel campo sono quattro moti-
da un’ampia fascia marginale con moti- vi complessi, due svastiche e due qua-
vi a zigzag alternati a gruppi di linee in- drati con diagonali, resi a incisione e
terrotta da bande trasversali con motivi campiti, delimitati agli angoli da punti
a tratteggio obliquo. Nel campo sono impressi a punzone. Il margine è molto
quattro motivi complessi, due svastiche lacunoso. Lungh. cons. cm 7,5.
e due quadrati con diagonali, resi a in- 36. Staffa a disco spiraliforme pertinen-
cisione e campiti. La barretta trasversa- te a fibula, di bronzo. Inv. 59942; fig.
le è decorata da una doppia linea a zig- 4.9a, fig. 6.6. Contorno subcircolare, di-
zag, incisa. Il margine è lacunoso; la mensioni contenute, spirale ampia e
staffa è deformata dal calore. Lungh. centrale. Decorazione, impressa a pun-
cons. cm 7. zone e incisa a bulino, costituita da una
33. Staffa a disco spiraliforme pertinen- stretta fascia marginale con motivi a zig-
te a fibula, di bronzo. Inv. 59939; fig. zag impressi alternati a motivi lineari in-
4.2a, fig. 6.7. Contorno circolare, di- cisi interrotta da bande trasversali con
mensioni contenute, con spirale ampia e due fasce di linee parallele incise che
centrale, lamina piuttosto spessa. Deco- racchiudono un motivo a zigzag impres-
razione, impressa a punzone e incisa a so. Nel campo è una fila di sei “rosette”
bulino, costituita da una stretta fascia a punzone. Resta parte del raccordo al-
marginale con motivi a zigzag impressi l’arco. Il margine è scheggiato. Lungh.
alternati a motivi lineari incisi, mentre cm 4,5 (senza raccordo).
nel campo è una fila di nove “rosette” a 37. Grande staffa a disco spiraliforme
punzone. Resta uno dei due fori per il pertinente a fibula, di bronzo. Inv.
fissaggio all’arco mediante ribattini. 59943; fig. 5.2a, fig. 6.4. Contorno ellit-
Contorta, presenta scheggiature sul tico, spirale stretta e leggermente de-
margine. Lungh. cons. cm 4,6. centrata, lamina sottile. Decorazione,
34. Staffa a disco spiraliforme pertinen- incisa a bulino, costituita da un’ampia
te a fibula, di bronzo. Inv. 59940; fig. fascia marginale con motivi a zigzag al-
4.7a, fig. 6.8. Contorno ellittico, spirale ternati a gruppi di linee interrotta da
stretta e leggermente decentrata, lamina bande trasversali con motivi a tratteggio
sottile. Decorazione, incisa a bulino, co- obliquo. Nel campo sono quattro moti-
stituita da un’ampia fascia marginale vi complessi, due svastiche e due qua-
con motivi a zigzag alternati a gruppi di drati, resi a incisione e campiti, delimi-
linee interrotta da bande trasversali con tati agli angoli da punti impressi a pun-
motivi a tratteggio obliquo. Nel campo zone. Molto lacunosa e deformata dal
sono quattro motivi complessi, quadrati calore. Lungh. cons. cm 5,7.
con diagonali, resi a incisione e campiti, 38. Fusaiola biconica, di impasto. Inv.
196
Corredi funerari femminili di rango a Vulci nella prima età del ferro:
il caso della Tomba dei Bronzetti sardi
59944 a; fig. 5.24, fig. 7.4. Superficie colore marrone brunastro. Inv. 59944
marrone, lucidzata a stecca. Sul punto m; fig. 5.27, fig. 7.24. Sulla superficie di
di massima espansione sono quattro bu- alcuni sono presenti incrostazioni. Lun-
gne simmetriche, profilate da incisioni gh. complessiva cm 3,7.
circolari. Alt. cm 2; diam. mass. cm 2,3. 49. Coppia di vaghi biconici con profon-
39. Fusaiola biconica, di impasto. Inv. de scanalature verticali, di faïence verde
59944 b; fig. 5.25, fig. 7.5. Superficie chiaro. Inv. 59944 n; fig. 5.27, fig.
marrone lucidata a stecca. La faccia su- 7.27,37. Sulla superficie di entrambi so-
periore è decorata da fasce di linee oriz- no presenti scheggiature e incrostazioni
zontali alternate a fasce con motivi an- terrose. Diam. mass. cm 1,9 e cm 1,8.
golari. Alt. cm 2; diam. mass. cm 2,2. 50. Coppia di vaghi di forma globulare
40. Coppia di vaghi di forma ovale, di compressa, di pasta vitrea azzurra. Inv.
pasta vitrea bianca e blu e bianca e ros- 59944 o; fig. 5.27, fig. 7.32-33. Sulla su-
sa. Inv. 59944 c; fig. 5.27, fig. 7.30-31. perficie di entrambi sono presenti ab-
Entrambi si presentano fessurati. Lun- bondanti incrostazioni. Uno dei vaghi
gh. cm 1,4 e cm 1,3. manca di circa la metà del corpo. Diam.
41. Vago di forma globulare compressa mass. cm 1,6 e cm 1,5.
con quattro bugne simmetriche sulla 51. Anello di bronzo e oro. Inv. 59945;
massima espansione, di pasta vitrea az- fig. 5.8, fig. 7.25. Formato da una cop-
zurra e bianca. Inv. 59944 d; fig. 5.27, pia di anelli di verga di bronzo appaiati
fig. 7.28. Superficie scheggiata ed incro- e rivestiti da un filo d’oro avvolto a spi-
stata. Diam. mass. cm 1,5. rale. Diam. mass. cm 1,6.
42. Vago di forma approssimativamente 52. Anello di bronzo e oro. Inv. 59946;
globulare, di pasta vitrea di colore marro- fig. 5.10, fig. 7.17. Formato da un anello
ne brunastro. Inv. 59944 e; fig. 5.27, fig. di verga di bronzo rivestito da un filo d’o-
7.29. Deformato. Diam. mass. cm 1,8. ro avvolto a spirale. Diam. mass. cm 1,4.
43. Vago di forma lenticolare a profilo 53. Anello di bronzo e oro. Inv. 59947;
convesso, di pasta vitrea. Inv. 59944 f; fig. 5.7, fig. 7.26. Formato da un anello di
fig. 5.27, fig. 7.28. Deformato dal calo- verga di bronzo rivestito da un filo d’oro
re. Lungh. cm 2,3. avvolto a spirale. Diam. mass. cm 1,3.
44. Vago di forma ovale, di pasta vitrea 54. Anello di bronzo e oro. Inv. 59948;
biancastra. Inv. 59944 g; fig. 5.27, fig. fig. 5.6, fig. 7.20. Formato da un anello
7.39. Deformato, superficie scheggiata. di verga di bronzo rivestito da un filo
Alt. cm 1. d’oro avvolto a spirale. Privo di parte
45. Vago di forma lenticolare, di pasta del filo d’oro di rivestimento. Diam.
vitrea biancastra. Inv. 59944 h; fig. 5.27, mass. cm 1,2.
fig. 7.40. Superficie leggermente scheg- 55. Anello di bronzo e oro. Inv. 59949;
giata. Diam. mass. cm 1,1. fig. 5.9, fig. 7.18. Formato da un anello di
46. Coppia di vaghi di forma approssi- verga di bronzo rivestito da un filo d’oro
mativamente globulare, di pasta vitrea avvolto a spirale. Diam. mass. cm 1,2.
azzurra e bianca. Inv. 59944 i; fig. 5.27, 56. Anello di bronzo e oro. Inv. 59950;
fig. 7.34-35. Sulla superficie di entrambi fig. 7.23. Formato da un anello di verga
sono presenti abbondanti incrostazioni. di bronzo rivestito da un filo d’oro av-
Diam. cm 0,7 e cm 0,5. volto a spirale. Privo di parte dell’anima
47. Ventuno vaghi di forma lenticolare, di bronzo; il rivestimento di filo d’oro
di pasta vitrea di colore marrone bruna- risulta allentato. Diam. mass. cm 1,2.
stro. Inv. 59944 l; fig. 5.27, fig. 7.41. 57. Anello di bronzo e rame. Inv. 59951;
Lungh. complessiva cm 6. fig. 5.11, fig. 7.21. Formato da un anel-
48. Diciannove anellini di pasta vitrea di lo di verga di bronzo rivestito da un filo
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Maria Letizia Arancio - Anna Maria Moretti Sgubini - Enrico Pellegrini
di rame avvolto a spirale. Diam. mass. ca con faccia superiore a profilo conves-
cm 1,3. so, presenta un occhiello rettangolare di
58. Fermatrecce d’oro. Inv. 59952; fig. lamina. Diam. mass. cm 0,6.
5.12, fig. 7.19. Spirale a quattro avvol- 67. Elemento cilindrico di collana a se-
gimenti con estremità ripiegate. Diam. zione poligonale, di filo d’oro avvolto a
mass. cm 1,7. spirale. Inv. 59960; fig. 5.16, fig. 7.11.
59. Fermatrecce d’oro. Inv. 59953; fig. 68. Filo a sezione piano-convessa. Lun-
5.14, fig. 7.16. Spirale a quattro avvolgi- gh. cm 4; diam. mass. cm 0,9.
menti con estremità ripiegate. Diam. 69. Elemento cilindrico di collana a se-
mass. cm 2. zione poligonale, di filo d’oro avvolto a
60. Fermatrecce d’oro. Inv. 59954 a; fig. spirale. Inv. 59961; fig. 5.16, 7.11. Filo a
5.13, fig. 7.22. Spirale a quattro avvolgi- sezione piano-convessa. Lungh. cm 4;
menti con estremità ripiegate. Diam. diam. mass. cm 0,9.
mass. cm 1,5. 70. Elemento cilindrico di collana, di fi-
61. Fermatrecce di rame. Inv. 59954 b; lo d’oro avvolto a spirale. Inv. 59962;
fig. 5.15, fig. 7.36. Spirale a quattro (?) fig. 5.17, fig. 7.11. Filo a sezione a se-
avvolgimenti. In frammenti e mancante zione piano-convessa. Lungh. cm 3;
delle estremità. Diam. mass. cm 1,5. diam. mass. cm 0,35.
62. Bottone di lamina d’oro. Inv. 59955; 71. Elemento cilindrico di collana, di fi-
fig. 5.19, fig. 7.6. Di forma conica, pre- lo d’oro avvolto a spirale. Inv. 59963;
senta un occhiello circolare di sottilissi- fig. 5.17, fig. 7.11. Filo a sezione a se-
ma verga rivestita di filo avvolto a spira- zione piano-convessa. Lungh. cm 3;
le; la superficie è ornata da file di punti diam. mass. cm 0,35.
impressi a punzone che definiscono un 72. Elemento cilindrico di collana, di fi-
cerchio suddiviso in cinque settori. Il lo d’oro avvolto a spirale. Inv. 59964;
margine presenta qualche scheggiatura. fig. 5.18, fig. 7.11. Filo a sezione a se-
Diam. mass. cm 1,4. zione piano-convessa. Lungh. cm 0,7;
63. Bottone di lamina d’oro. Inv. 59956; diam. mass. cm 0,2.
fig. 5.20, fig. 7.7. Di forma conica, pre- 73. Elemento cilindrico di collana, di fi-
senta un occhiello circolare di sottilissi- lo d’oro avvolto a spirale. Inv. 59965;
ma verga rivestita di filo avvolto a spira- fig. 5.18, fig. 7.11. Filo a sezione a se-
le; la superficie è ornata da file di punti zione piano-convessa. Lungh. cm 0,7;
impressi a punzone che definiscono un diam. mass. cm 0,2.
cerchio suddiviso in cinque settori. Il 74. Catenella di bronzo. Inv. 59966; fig.
margine presenta qualche scheggiatura. 5.28, fig. 7.12. Maglia costituita da ele-
Diam. mass. cm 1,4. menti il cui corpo è conformato in due
64. Bottone di lamina d’oro. Inv. 59957; anellini di verga bronzea a sezione cir-
fig. 5.21, fig. 7.9. Di forma troncoconi- colare orientati ortogonalmente e otte-
ca con faccia superiore a profilo conves- nuti con fusione a cera persa. Lungh.
so, presenta un occhiello rettangolare di cons. cm 10,3.
lamina. Diam. mass. cm 0,9.
65. Bottone di lamina d’oro. Inv. 59958;
fig. 5.22, fig. 7.10. Di forma troncoconi-
ca con faccia superiore a profilo conves-
so, presenta un occhiello rettangolare di
lamina. Il margine presenta qualche
scheggiatura. Diam. mass. cm 0,9.
66. Bottone di lamina d’oro. Inv. 59959;
fig. 5.23, fig. 7.8. Di forma troncoconi-
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Corredi funerari femminili di rango a Vulci nella prima età del ferro:
il caso della Tomba dei Bronzetti sardi
Appendice II
Analisi antropologica dei resti incinerati*
Rita Vargiu**
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Appendice III
Lista delle fibule con arco rivestito da dischi di bronzo***
Maria Letizia Arancio
*** In attesa di disporre di una docu- co (soli dischi o dischi alternati a seg-
mentazione grafica e fotografica esausti- menti di ambra), in due grandi gruppi.
va delle fibule afferenti a questa famiglia Devo le notizie relative all'esemplare
tipologica, condizione necessaria per sporadico di Cerveteri, Montetosto Alto
elaborarne una corretta classificazione, e a quelli, da contesto, di Tarquinia, Vil-
si presenta in questa sede una lista per la Bruschi rispettivamente a Francesco
provenienza degli esemplari noti generi- di Gennaro e a Flavia Trucco, che rin-
camente articolata, sulla base della grazio anche per i preziosi suggerimenti
conformazione del rivestimento dell’ar- e l’attenzione che mi hanno dedicato.
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il caso della Tomba dei Bronzetti sardi
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il caso della Tomba dei Bronzetti sardi
Bibliografia Atti Ascoli Piceno - Teramo - Ancona M.L. ARANCIO, A.M. MORETTI
I Piceni e l’Italia medio-adriatica, Atti SGUBINI, E. PELLEGRINI 2008
del XXII convegno di Studi Etruschi Simboli di appartenenza nell’età del
ed Italici, Pisa-Roma 2004. ferro: le testimonianze funerarie di
Vulci, in PPE.Atti VIII, pp. 321-334.
Atti Grosseto
La civiltà arcaica di Vulci e la sua A. BABBI 1997-98
espansione, Atti del X Convegno di La necropoli dei Monterozzi di
Studi Etruschi ed Italici, Firenze 1977. Tarquinia: le fibule delle Raccolte
Comunali, Tesi di laurea, Università
Atti Lipari degli Studi di Roma “La Sapienza”,
Le comunità della preistoria italiana. Facoltà di Lettere e Filosofia, Cattedra
Studi e ricerche sul Neolitico e le età dei di Etruscologia e Antichità italiche.
metalli in memoria di Luigi Bernabò
Brea, Atti della XXXV Riun. Sc. A. BABBI 2003
dell’IIPP, Firenze 2003. Le fibule della Raccolta Comunale
di Tarquinia: alcune considerazioni
Atti Roma tecnologiche, in Fibulae, pp. 59-74.
Le necropoli arcaiche di Veio, a cura di
G. Bartoloni, Atti della Giornata di A. BABBI 2008
studio in memoria di Massimo La piccola plastica fittile antropomorfa
Pallottino, Roma 1997. dell’Italia antica. Dal Bronzo finale
all’Orientalizzante, Pisa-Roma.
Atti Roma - Veio, Cerveteri/Pyrgi,
Tarquinia - Tuscania - Vulci - Viterbo F. BARNABEI, G.F. GAMURRINI,
Dinamiche di sviluppo delle città delle A. COZZA, A. PASQUI 1894
città nell’Etruria meridionale, Atti del Antichità del territorio falisco. I. Monte
XXIII Convegno di Studi etruschi Sant’Angelo e Narce, in MonAntLinc
ed italici, Pisa-Roma 2005. IV, cc. 7-416.
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Riassunto / Abstract A oltre mezzo secolo dalla scoperta nella necropoli di Cavalupo, il contributo che
può offrire la Tomba dei Bronzetti sardi resta un punto di riferimento per gli stu-
di sull’età del ferro di Vulci, e non solo. La rilettura dei contesti villanoviani pro-
venienti dal grande centro protourbano, conservati per la maggior parte nei de-
positi della Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Etruria Meridionale, co-
me pure la revisione dei dati d’archivio e di quelli bibliografici, oggi notevolmen-
te accresciuti, permette di avanzare nuove osservazioni su questo famoso contesto,
come anche sui culti e sui rituali funerari relativi a sepolture femminili di rango.
Over half a century on from the discovery of the Cavalupo burial site, the contribu-
tion that the Tomb of the Sardinian Bronze Figurines can give still remains a point
of reference for studies into Iron Age Vulci, and more. A reinterpretation of Vil-
lanovan contexts from the large proto-urban center, most of which are kept in stor-
age in the Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Etruria meridionale (Super-
intendence for Archaeological the Heritage of Southern Etruria), as well as a review
of data from the archives and the now far more extensive bibliographic references,
permit new observations on this famous assemblage, as well as on cult and funerary
ritual for prestigious female burials.
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Indice generale
Volume I
Prima sezione
L’alba dell’Etruria
23 Fenomeni di continuità e trasformazione nei secoli XII-VIII a.C.
Nuccia Negroni Catacchio
49 Discussione
Etruria e Lazio
93 Processi di protourbanizzazione in aree interne alla sinistra del Tevere.
Il caso dell’area ternana
Rita Paola Guerzoni
169 Corredi funerari femminili di rango a Vulci nella prima età del ferro:
il caso della Tomba dei Bronzetti sardi
Letizia Arancio - Anna Maria Moretti Sgubini - Enrico Pellegrini
257 Continuità e trasformazione nel paesaggio protostorico cerite. Alcuni nuovi dati
Orlando Cerasuolo
291 Discussione
311 Il processo storico nel Lazio antico tra la tarda età del bronzo
e la prima età del ferro: i protagonisti
Anna De Santis - Olimpia Colacicchi - Maria Rita Giuliani - Barbara Santoro
359 Discussione
361 Per una revisione del popolamento in Romagna nell’età del bronzo finale
Maurizio Cattani - Vittorio Cavani - Bernardo Rondelli
367 Il sito di Monte Battaglia e il ruolo dei passi appenninici alla fine dell’età del bronzo
Monica Miari
387 Nuove acquisizioni sul Villanoviano bolognese a quasi cento anni dalla scoperta
della necropoli di San Vitale da parte di Gherardo Ghirardini
Luigi Malnati - Caterina Cornelio - Davide Mengoli
441 Nuovi rinvenimenti del Bronzo Finale sul colle Sant’Elia a Spoleto
Nicola Bruni
Volume II
Aree di confronto
449 L’organizzazione del territorio in Polesine tra Bronzo Recente
e prima età del ferro iniziale (XIII-IX sec. a.C.)
Luciano Salzani - †Cecilia Colonna
455 L’Italia centrale adriatica tra il Bronzo Finale e la prima età del ferro
Marco Ritrecina
469 L’occupazione della Campania meridionale nella tarda età del bronzo:
fenomeni di continuità e discontinuità insediativa
Paola Aurino
511 Il cavaliere e la morte? Tombe con morsi di cavallo nella Campania protostorica
Marco Minoja
567 Discussione
568 I Sardi nell’Italia tirrenica nel Bronzo Finale - Primo Ferro (riassunto)
Anna Depalmas
569 Discussione
573 La céramique du Bronze Final dans le Sud de la Corse (XIIe-IXe siècle av. J.-C.)?:
les assemblages récurrents de type «?Apazzu-Castidetta-Cucuruzzu?»
Kewin Pêche-Quilichini
Seconda sezione
Ricerche e scavi
597 Aggiornamenti e riflessioni sul problema del sale
nella preistoria e nella protostoria
Tomaso Di Fraia
649 Nuove ricerche alla Grotta dei Santi (Monte Argentario, Grosseto)
Adriana Moroni Lanfredini - Margherita Freguglia - Federico Bernardini -
Giovanni Boschian - Carlo Cavanna - Jacopo Crezzini - Pamela Gambogi -
Laura Longo - Lucio Milani - Fabio Parenti - Stefano Ricci
663 Discussione
679 Discussione
697 Discussione
L’alba dell’Etruria
Fenomeni di continuità e trasformazione
nei secoli XII-VIII a.C.
Ricerche e scavi
Da molti anni gli studiosi di Protostoria e gli Etruscologi focalizzano la loro attenzione
volume I