Sei sulla pagina 1di 58

vol.

I PPE.Atti IX

PREISTORIA E PROTOSTORIA IN ETRURIA

L’alba dell’Etruria
Fenomeni di continuità e trasformazione
nei secoli XII-VIII a.C.
Ricerche e scavi

Da molti anni gli studiosi di Protostoria e gli Etruscologi focalizzano la loro attenzione

PREISTORIA E PROTOSTORIA IN ETRURIA


sulle vicende e sulle trasformazioni avvenute in Etruria tra i secoli XII e VIII a.C.,

ATTI DEL NONO INCONTRO DI STUDI


un’epoca cruciale in cui si forma quella che nei secoli successivi sarà la Civiltà etrusca
ormai completamente sviluppata.
Lo scopo del convegno è stato quello di indagare queste trasformazioni, i processi
che le sottendono, e la spiegazione delle loro cause, sia dal punto di vista del territorio,
sia da quello dello sviluppo sociale, culturale, ideologico.
I dati archeologici ora a nostra disposizione, frutto di scavi e studi recenti permettono
di rivisitare gli eventi di questo lungo periodo e di ricostruirli e leggerli in modo critico.
Si sono prese in esame le continuità e le trasformazioni che avvengono nel tempo
in situazioni particolarmente indicative: quali l’uso del territorio; gli insediamenti,
le singole strutture abitative o di servizio, la programmazione degli spazi interni;
la formazione di villaggi rurali e artigianali; i luoghi del culto, la concezione del sacro
e l’ideologia funeraria; gli oggetti del quotidiano; l’organizzazione sociale
e i corrispondenti indicatori; la concezione del potere e i simboli di status; la mentalità.
Come sempre il tema ha riguardato l’Etruria in senso lato, ma per i necessari
confronti sono stati accettati anche interventi relativi ad aree diverse, purché con
problematiche collegate. In qualche caso, strettamente legato all’Etruria, è stato anche
possibile analizzare elementi di epoca più recente, come esiti di situazioni protostoriche.
La seconda sezione ha raccolto gli interventi relativi agli studi e alle scoperte
pre e protostoriche effettuate in Etruria durante gli ultimi anni.

ATTI DEL NONO INCONTRO DI STUDI

CENTRO STUDI DI PREISTORIA E ARCHEOLOGIA


le edizioni del CSP
Centro Studi di Preistoria e Archeologia Milano
Atti del Nono Incontro di Studi
Valentano (Vt) – Pitigliano (Gr), 12-14 Settembre 2008

L’alba dell’Etruria
Fenomeni di continuità e trasformazione nei secoli XII-VIII a.C.
Ricerche e scavi

a cura di Nuccia Negroni Catacchio


In copertina
L’alba dell’Etruria, disegno di Ercole Negroni

Questo volume è stato stampato con il contributo


dell’Università degli Studi di Milano

È vietata la riproduzione anche parziale a uso interno o didattico,


con qualsiasi mezzo effettuata, compresa la fotocopia non autorizzata.

ISBN 978-88-639-9038-6
© 2010 by Centro Studi di Preistoria e Archeologia – Onlus
via Fiori Chiari 8, 20121 Milano
www.preistoria.it
Preistoria e Protostoria in Etruria

Nono Incontro di Studi


Valentano (Vt) – Pitigliano (Gr), 12-14 Settembre 2008
Direzione scientifica
Nuccia Negroni Catacchio
Coordinamento scientifico
Massimo Cardosa, Laura Guidetti, Enrico Pellegrini
Segreteria
Chiara Fizzotti, Maria Teresa Peragine, Centro Studi di Preistoria
e Archeologia
Enti Promotori
Università degli Studi di Milano, Dipartimento di Scienze dell’Antichità,
Sezione di Archeologia
Centro Studi di Preistoria e Archeologia – Onlus, Milano
Comune di Pitigliano (Gr) – Museo Civico Archeologico
della Civiltà Etrusca
Comune di Valentano (Vt) – Museo della Preistoria della Tuscia
e della Rocca Farnese
Enti di patrocinio
Ministero per i Beni e le Attività Culturali:
Soprintendenza per i Beni Archeologici della Toscana
Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Etruria Meridionale
Istituto Italiano di Preistoria e Protostoria
Regione Toscana – Assessorato alla Cultura
Regione Lazio – Assessorato alla Cultura
Provincia di Grosseto – Assessorato alla Cultura
Provincia di Viterbo – Assessorato alla Cultura
Contributi di
Centro Studi di Preistoria e Archeologia – Onlus, Milano
Fondazione Carivit, Viterbo
Provincia di Viterbo – Assessorato alla Cultura
Comune di Pitigliano
Comune di Valentano
Banca di Credito Cooperativo di Pitigliano
Presidenze
Filippo Delpino, CNR. Istituto di Studi sulle Civiltà Italiche
e del Mediterraneo Antico
Maurizio Harari, Università degli Studi di Pavia
Fulvia Lo Schiavo, Soprintendente per i Beni Archeologici della Toscana,
Firenze
Luigi Malnati, Soprintendente per i Beni Archeologici dell’Emilia
Romagna, Bologna
Anna Maria Moretti Sgubini, Soprintendente per i Beni Archeologici
dell’Etruria Meridionale, Roma
Enrico Pellegrini, Musei Civici di Pitigliano
Anna Maria Sestieri, Presidente dell’Istituto Italiano di Preistoria
e Protostoria
Atti del Nono Incontro di Studi
Coordinamento, redazione e impaginazione
Laura Guidetti
Corredi funerari femminili di rango a Vulci nella prima età del ferro:
il caso della Tomba dei Bronzetti sardi

Maria Letizia Arancio* Due anni or sono, in questa stessa sede, avevamo dato notizia dei
Anna Maria Moretti Sgubini* primi risultati del lavoro di riordinamento dei contesti e dei ritrova-
Enrico Pellegrini*
menti sporadici della prima età del ferro di Vulci, lavoro che ha per-
messo di recuperare, come già per i materiali di età storica, una serie
di dati utili a colmare, almeno in parte, le lacune di una documenta-
zione notoriamente assai frammentaria1. In quella stessa occasione si
era ribadito come, in assenza di nuovi scavi sistematici2, le uniche
informazioni relative all’assetto topografico dei sepolcreti villanovia-
ni3 si debbano ancora sostanzialmente allo Gsell4. Come è noto, que-
sti aveva inoltre individuato, in un settore della necropoli orientale
ubicato a nord-ovest della Cuccumella, quattro raggruppamenti di
tombe a pozzetto, due dei quali contrassegnati da una grande pietra
infissa nel terreno e grossolanamente sbozzata5, che documentano,
sin da un momento avanzato del Primo Ferro iniziale, un’articolazio-
ne sociale particolarmente complessa.
Se le aree funerarie si qualificano come i luoghi nei quali la comu-
nità, con atti appropriati, iscrive i propri antenati nella memoria col-
lettiva, le singole sepolture e il rituale funerario dovrebbero rappre-
sentare, seppure in chiave simbolica, l’identità sociale dell’individuo e
i suoi rapporti con gli altri membri del gruppo6. Relativamente a que-
sto secondo aspetto, la nostra attenzione si è doverosamente soffer-
mata su uno dei più noti contesti del Primo Ferro: quella Tomba dei
Bronzetti sardi che, scoperta cinquant’anni fa nella necropoli di Ca-
valupo7 (fig. 1A-C) e resa nota da Maria Teresa Falconi Amorelli nel
19668, si conferma di fondamentale importanza per la ricostruzione
delle dinamiche storiche, economiche e sociali della prima Vulci.
Al contributo della Falconi Amorelli, cui nel tempo gli studiosi
hanno fatto riferimento9, si deve la restituzione grafica dei materiali.
Non vi si trova, invece, alcun cenno alle circostanze di rinvenimento

* Soprintendenza per i Beni Archeolo- età del ferro e l’Orientalizzante Antico.


gici dell’Etruria Meridionale. 3 Arancio et alii 2008; cfr. anche Iaia
1 Arancio et alii 2008. Per la tormentata 1999, pp. 87, 91; Mandolesi 2005, p. 59.
storia degli scavi, cfr. Moretti Sgubini c.s. 4 Gsell 1891, figg. 62, 72, 78 e planime-
2 I dati d’archivio registrano nel 1964 un tria generale fuori testo.
intervento, rimasto inedito, condotto da 5 Gsell 1891, pp. 219-221; 226-231, fig.

Giovanni Scichilone sul Poggio Menga- 78; 252.


relli (Ricciardi 1989, p. 35, nota 63), del 6 Bloch-Parry 1982, in particolare si cfr.

quale tuttavia non si conserva agli atti la l’introduzione dei due curatori, pp. 1-44.
documentazione di scavo. Non utili ai 7 Sulla topografia delle necropoli e della

fini del nostro studio i risultati acquisiti città di Vulci, cfr. da ultimo Moretti Sgu-
a seguito di un circoscritto intervento di bini c.s., con riferimenti bibliografici.
scavo effettuato sempre sul Poggio 8 Falconi Amorelli 1966, pp. 1-15.

Mengarelli nel 1979 (Sgubini Moretti 9 Fugazzola Delpino 1984, pp. 56-57;

1980; Ricciardi 1989, p. 35, nota 69), nel 96-106; M.A. Fugazzola Delpino, in Ci-
corso del quale furono rinvenute, larga- viltà degli Etruschi, pp. 64-66, n. 2.5.2;
mente sconvolte, nove tombe a incine- Iaia 1999, p. 89; Pacciarelli 2001, pp.
razione databili tra la fine della prima 64, 250, fig. 135.

169
Maria Letizia Arancio - Anna Maria Moretti Sgubini - Enrico Pellegrini

né ad aspetti del rituale come, ad esempio, il trattamento e le moda- 1. Vulci. A. Planimetria generale
lità di deposizione degli oggetti del corredo. L’esame autoptico del- della città e delle necropoli.
B. Necropoli orientale. L’area
l’intero contesto ha subito posto in evidenza alcuni fondamentali di rinvenimento della Tomba
aspetti del complesso funerario legati non soltanto al rituale, come dei Bronzetti sardi sul ciglio
l’esposizione di una parte dei materiali all’azione del fuoco, ma anche del pianoro di Cavalupo,
l’arbitraria ricomposizione di alcune staffe e fibule rinvenute disarti- in corrispondenza dell’ipogeo
colate, conseguente all’intervento di restauro effettuato poco dopo la dei Saties. C. Schizzo di Sergio
scoperta, e numerose imprecisioni nella documentazione grafica dei Paglieri, redatto al momento
della scoperta della tomba.
materiali10. L’insieme di questi elementi, coniugati ai dati di rinveni-
mento disponibili11, ci hanno incoraggiato ad approfondire la ricerca
su questo importante contesto funerario12.
Consideriamo, anzitutto, le notizie relative alla sepoltura, tornata
casualmente in luce il 25 settembre del 195813 (fig. 2A-C) partendo
dall’esame della struttura. È stato già sottolineato come la presenza
della custodia cilindro-ovoide di tufo (fig. 2D-E) appaia episodica a
Vulci14, dove l’uso di deporre il cinerario in un siffatto contenitore li-
tico è infatti documentato solo in altri sei casi15. Ciò che tuttavia la
rende un unicum, e non solo a Vulci, oltre alla monumentalità16, en-
fatizzata dalle massicce modanature disposte sui bordi della custodia
e del coperchio, funzionali anche al trasporto e alla collocazione del
manufatto, è il singolare apprestamento presente al suo interno. L’ur-
10 In questa fase del lavoro siamo in gra- della Cuccumella, tombe LXXXIII,
do di presentare una nuova documenta- CXV e altre due depredate senza nume-
zione grafica (realizzata da Daniela De ro (Gsell 1891, pp. 191, 223); scavi c.d.
Angelis, cui peraltro siamo debitori an- Bendinelli 1923, necropoli settentriona-
che di preziosi suggerimenti e consigli), le, loc. Osteria - La Cantina, sporadico
soltanto per il cinerario e la scodella di (Bendinelli 1927, p. 136: quivi l’autore
copertura, per i quali la vecchia restitu- riferisce che gli scavi, condotti fra i me-
zione appariva del tutto carente e poco si di febbraio e di marzo “1922” [sic],
affidabile. furono in realtà eseguiti da privati, co-
11 Archivio SBAEM, pos. 3 Vulci: Gior- me risulta anche dalla documentazione
nale degli scavi che si eseguiscono nella agli atti della Soprintendenza. Il Bendi-
necropoli di Vulci, 25 settembre 1958; nelli si occupò, negli anni successivi, di
Paglieri 1992, pp. 123-124. definire le quote dei materiali spettanti
12 Dal momento che i dati inventariali ri- allo Stato e ai Guglielmi, proprietari dei
portati dalla Falconi Amorelli risultano terreni); cfr. Arancio et alii 2008, p. 328.
in più casi errati, come da tempo reso no- A questi è da aggiungere l’esemplare
to (cfr. Rizzo 1985, p. 519, nota 5, in cui senza provenienza (inv. provv. 177) con-
si citano anche la staffa a disco inv. 59943 servato presso il Museo Nazionale Ar-
e i numerosissimi anellini (inv. 59921) e cheologico di Vulci (cfr. Scuola cantiere,
bottoncini (inv. 59922d), omessi nella p. 126, n. 1; Scuola cantiere. Allegati, p.
pubblicazione) si è ritenuto opportuno 35, fig. 1); lo Gsell (1891, p. 251) riferi-
ripresentare in questa sede il catalogo sce inoltre che altre custodie cilindriche
completo dei materiali con il corretto ri- sarebbero state rinvenute nella necro-
ferimento inventariale: cfr. Appendice I. poli della Polledrara nel corso degli sca-
13 E non nel 1957 come in Falconi Amo- vi eseguiti da Francesco Marcelliani
relli 1966, p. 1. (Helbig 1882-1883, pp. 168-170).
14 Iaia 1999, p. 86. 16 Altezza complessiva m 1,36, di cui cm
15 Scavi Gsell, necropoli orientali, area 83, la custodia e cm 53 il coperchio.
170
Corredi funerari femminili di rango a Vulci nella prima età del ferro:
il caso della Tomba dei Bronzetti sardi

171
Maria Letizia Arancio - Anna Maria Moretti Sgubini - Enrico Pellegrini

na era, infatti, collocata su un “piedistallo” costituito da due elemen- 2. Vulci, necropoli di Cavalupo,
ti di tufo (fig. 2E) il primo dei quali, cilindrico e ottenuto a risparmio, Tomba dei Bronzetti sardi.
A-C. La tomba durante lo scavo;
risulta internamente conformato per accogliere il secondo elemento, D-E. Custodia cilindro-ovoide di
mobile, a profilo convesso e rastremato alla base (fig. 2F-G). La fac- tufo, inv. provv. 178 (restituzione
cia superiore di quest’ultimo è lavorata a incavo per offrire uno sta- grafica a cura della Soc.
bile alloggiamento al cinerario che vi era deposto. Mastarna; scala 1:15);
Per la sua forma complessivamente tozza, con collo poco svilup- F. Elemento troncoconico mobile
pato (fig. 3A; fig. 7.43), questo risulta tipologicamente più vicino ai di tufo; G. Lo stesso posizionato
all’interno della custodia.
vasi a collo distinto che ai biconici di tipo canonico, richiamando for-
me vascolari del Bronzo Finale17, e comunque non locali18. L’esame
del cinerario ha inoltre evidenziato una decorazione assai più artico-
lata di quella resa nota, come pure ha permesso di accertare che il va-
so fu realizzato con un’unica ansa e non con due, come appare nella
pubblicazione del 196619. La scodella (fig. 3B; fig. 7.42)20, al contra-
rio, trova numerosi confronti in esemplari della prima età del ferro di
Tarquinia, di Veio e della stessa Vulci21.
Sia l’urna sia la scodella di copertura sono decorate esclusivamen-
te con la tecnica delle lamelle metalliche applicate22 e il reciproco ri-
17 Non trova infatti riscontri nelle tipolo- pato (cfr. De Angelis 2001, gruppo II, p.
gie dei biconici recentemente elaborate: 217, tav. 70) tombe 198, 252, 263; 293
De Angelis 2001, pp. 209-217, tavv. 58- (Pohl 1972, figg. 40.1; 52.1; 56.1; 64.1);
69, A. Mandolesi, Classificazione delle ur- orciolo: tombe 129, 253 (Pohl 1972, figg.
ne e delle scodelle-coperchio d’impasto vul- 129.1; 53.1). In proposito appare tuttavia
centi della prima età del ferro, in Mando- certa, nonostante le modalità di forma-
lesi 2005, pp. 443-458; può confrontarsi zione della raccolta, l’associazione come
invece con l’urna della tomba 7 di Mon- urna e coperchio relativo dell’orciolo a
tetosto Alto (Trucco et alii 2000, fig. 4, 8). collo e dell’elmo coperchio della colle-
18 La forma del vaso trova analogie anche zione Massimo (Falconi Amorelli 1968,
in alcuni esemplari di Pontecagnano; in n. 2) citati in Iaia 1999, pp. 81.
particolare con il cinerario sporadico dal- 19 Falconi Amorelli 1966, fig. 1.

la propr. Stanzione (d’Agostino-Gastaldi 20 Orlo non molto rientrante, vasca

1988, fig. 32, 1, fig. 50, 1) simile anche profonda con pareti pressoché rettilinee
per la sintassi decorativa. L’adozione di e ansa impostata obliquamente sull’orlo;
un ossuario non canonico potrebbe esse- piccoli fori in prossimità dell’orlo realiz-
re correlata al sesso del defunto, come è zati dopo la cottura.
ampiamente documentato nella necro- 21 È inserita da Daniela De Angelis (De

poli del Sorbo di Cerveteri, che annove- Angelis 2001, p. 223) nel Gruppo II, a va-
ra numerosi ossuari non canonici riferi- sca profonda, Tipo 5, varietà B con deco-
bili a individui di sesso femminile, forse a razione varia, e da Alessandro Mandolesi
indicare una peculiare condizione nel- nel suo tipo 1 (Mandolesi 2005, p. 455).
l’ambito della comunità: olle ovoidi con 22 Assai rari, in Etruria meridionale, so-

quattro prese: tombe 24, 38, 420 (Pohl no i vasi biconici decorati con questa
1972, figg. 4.1; 9.1; 83.1); olla biansata: tecnica, che talora è associata all’uso del
tomba 255 (Pohl 1972, fig. 235.1); vasi a pettine (De Angelis 2001, p. 19, nota 4,
basso collo distinto (cfr. De Angelis con elenco). Non è questo il caso dell’e-
2001, gruppo IB, p. 217, tav. 70): tombe semplare in esame, che non reca traccia
36, 151, 193, 216, 408, 416 (Pohl 1972, alcuna della “normale decorazione a
figg. 7.1; 28.1; 38.1; 45.1; 172.1; 79.1); schemi geometrici incisi” segnalata in
vasi a collo distinto mediamente svilup- Fugazzola Delpino 1984, pp. 56-57.

172
Corredi funerari femminili di rango a Vulci nella prima età del ferro:
il caso della Tomba dei Bronzetti sardi

173
Maria Letizia Arancio - Anna Maria Moretti Sgubini - Enrico Pellegrini

chiamo dei motivi crea un insieme omogeneo, realizzato apposita-


mente per la sepoltura. Quanto alla sintassi decorativa, a parte i mo-
tivi geometrici più semplici23 e l’ornato posto, all’esterno, sul fondo
della scodella24, va segnalato come le metope si articolino, nel caso
dell’urna, in almeno due schemi diversi: a croce gammata25 e a croce
greca campita. Quest’ultimo elemento, presente anche sulla scodella,
è attestato, seppur raramente, in Etruria meridionale soltanto nella

23Denti di lupo campiti, meandri, ecc. attestato sul fondo di scodelle. Il motivo è
24Per il motivo, a croce retta con angoli documentato, sia pure più raramente, an-
concentrici tra i bracci, presente anche che nella tecnica a incisione: De Angelis
sulla scodella della tomba Gsell LXXXIII 2001, motivo 22 A, p. 71, tav. 27, in pre-
(Mangani 1995, fig. 2.2), cfr. De Angelis valenza nella stessa posizione.
2001, motivo 22 A, p. 135, tav. 51, sempre 25 De Angelis 2001, p. 54, n. 23, tav. 18.

174
Corredi funerari femminili di rango a Vulci nella prima età del ferro:
il caso della Tomba dei Bronzetti sardi

3. Vulci, necropoli di Cavalupo, tecnica a incisione26 mentre, sempre con questa tecnica, risulta larga-
Tomba dei Bronzetti sardi. mente diffuso nella Campania meridionale27, ove compare anche su
A. Vaso biconico monoansato
di impasto, inv. 62947 b.
cinturoni a fascia28.
B. Scodella monoansata Numerose altre novità sono emerse dall’analisi degli oggetti che
a orlo rientrante, inv. 62947 compongono il corredo funebre, in particolare per quanto riguarda le
a (restituzione grafica di fibule. Il loro esame ha consentito di evidenziare alcuni aspetti utili a de-
D. De Angelis, scala circa 1:3). finire la cronologia del complesso, che Marco Pacciarelli, in attesa che
gli studi in corso e in modo particolare quello relativo agli scavi condotti
nella necropoli di Villa Bruschi Falgari a Tarquinia29 portino a ridefini-
re l’articolazione della fase I del Primo Ferro dell’Etruria meridionale
già definita da Renato Peroni30, ha proposto, sia pure in via ipotetica, di
assegnare al PF1A2 dell’Etruria31, rilevando all’interno del contesto la
presenza di fibule attribuibili all’orizzonte da lui definito “Le Rose”32.
Per quanto riguarda le fibule, il primo problema è stato quello di
una corretta ricomposizione dei corpi e delle staffe rinvenuti disarti-
colati, operazione questa che è stata facilitata dalla constatazione che
quasi tutte le fibule con staffa a disco del contesto, ovvero dieci su
dodici, sono rappresentate da cinque coppie del tutto identiche33 e
che un numero analogo di coppie si riscontra tra le staffe34. La
26 Cfr. il biconico della tomba Gsell 59926: fig. 4.10b, fig. 6.20; inv. 59930: fig.
LXXXIII: Mangani 1995, fig. 2, 1; il 4.9b, fig. 6.21; inv. 59931: fig. 4.8b, fig.
motivo a croce greca presente sull’urna 6.18; inv. 59932: fig. 4.6, fig. 6.17) una del-
e sulla scodella di copertura risulta at- le quali (inv. 59932) riassemblata corretta-
tualmente privo di confronti tra il mate- mente a una staffa del tipo a disco spira-
riale edito, almeno nell’ambito della de- liforme a contorno circolare con decora-
corazione a lamelle metalliche applicate. zione incisa e impressa, con fascia margi-
27 A Sala Consilina (Kilian 1970, motivi nale poco estesa, bande trasversali e riem-
126-128, 140, 174-176, 202-208, p. 329, pitivi “a rosetta”; due con arco ingrossato
beil. 18) e a Pontecagnano (Gastaldi 1998, massiccio a sezione quadrangolare e tre
motivo C210, p. 30, fig. 16, tabella 7). noduli con spigolo centrale e decorazione
28 Sala Consilina: Kilian 1970, motivi 63- a spina-pesce (inv. 59928: fig. 5.1b, fig. 6.9;
64, beil. 19. inv. 59929: fig. 5.2b, fig. 6.5). Esemplari
29 Trucco 1999; Trucco et alii 2001; singoli: fibula integra del tipo con arco ri-
Trucco 2002; Trucco et alii 2002; De vestito da dischi di bronzo serrati (inv.
Angelis 2002; Iaia 2002; Trucco et alii 59935 a: fig. 4.5, fig. 6.16) e fibula ad arco
2003; Trucco et alii 2005; Trucco 2006. ingrossato con tre noduli a spigolo centra-
30 Peroni 1979; Peroni 1989, pp. 393-426. le (inv. 59927: fig. 4.7b, fig. 6.19).
31 Pacciarelli 2001, p. 250. 34 Coppia di staffe del tipo a disco spira-
32 Pacciarelli 2001, p. 64. liforme a contorno circolare con decora-
33 Due fibule con arco rivestito da dischi di zione incisa e impressa, con fascia margi-
bronzo distanziati, una delle quali integra nale poco estesa, riempitivi “a rosetta” e
(inv. 59934: fig. 4.1, fig. 6.15) e l’altra (inv. fori per il fissaggio (staffa della fibula in-
59933 b: fig. 4.2b, fig. 6.14) riassemblata tegra inv. 59934: fig. 4.1, fig. 6.15 e staffa
erroneamente a una staffa non pertinente inv. 59939: fig. 4.2 a, fig. 6.7); due cop-
(inv. 59933 a: fig. 4.8a, fig. 6.2), due con ar- pie, di dimensioni diverse, di staffe del ti-
co rivestito da dischi serrati, deformate dal po a disco spiraliforme a contorno circo-
calore (inv. 59935 b: fig. 4.4b, fig. 6.11, e lare con decorazione incisa e impressa,
inv. 59935 c: fig. 4.3b, fig. 6.13), quattro con fascia marginale poco estesa, bande
con arco ingrossato e tre noduli lisci (inv. trasversali e riempitivi “a rosetta” (staffa

175
Maria Letizia Arancio - Anna Maria Moretti Sgubini - Enrico Pellegrini

conformazione35 e la decorazione delle staffe a disco, oggetto di una


specifica sequenza elaborata per Pontecagnano36 e di un recente stu-
dio sulla tecnica di realizzazione e sulla sintassi decorativa37, ci hanno
permesso, inoltre, di avanzare nuove proposte per l’inquadramento
cronologico dei nostri esemplari prendendo avvio dal confronto con
le fibule integre38 e con quella correttamente assemblata39. L’attribu-

della fibula correttamente riassemblata e incisa a bulino, è costituita da una stret-


inv. 59932: fig. 4.6, fig. 6.17; staffa 59933 ta fascia marginale con motivi a zigzag
a: fig. 4.8 a, fig. 6.2, erroneamente assem- impressi alternati a motivi lineari incisi,
blata alla fibula inv. 59933 b, e staffe inv. mentre nel campo è una fila di nove “ro-
59937: fig. 4.10 a, fig. 6.1 e inv. 59942: sette” a punzone. Nell’ambito della se-
fig. 4.9 a, fig. 6.6); coppia di grandi staf- quenza elaborata per Pontecagnano, la
fe a disco a contorno ellittico, con spira- decorazione di questa staffa, che a Vulci
le decentrata e barretta trasversale, deco- ricorre anche su una fibula serpeggiante
razione marginale molto estesa e analo- a occhio dalla Collezione Massimo (Fal-
ghi motivi complessi nel campo (inv. coni Amorelli 1968, n. 51), è priva di ri-
59938: fig. 5.1 a, fig. 6.3 e inv. 59943: fig. scontri puntuali ma può essere collocata
5.2 a, fig. 6.4); coppia di grandi staffe a in una posizione intermedia tra la varietà
disco a contorno ellittico, con spirale de- più antica (Gastaldi 1998, pp. 52-53, fig.
centrata e barretta trasversale, decorazio- 35.1-3,11) e quella più recente (Gastaldi
ne marginale molto estesa e analoghi mo- 1998, pp. 52-53, fig. 35.6-9,12-15) del si-
tivi complessi nel campo (inv. 59936: fig. stema decorativo delle staffe riferibile al
4.3 a, fig. 6.10 e inv. 59941: fig. 4.4 a, fig. periodo IA. Se infatti per la sintassi com-
6.12); esemplare singolo con disco a con- plessiva è evidente il richiamo alla varietà
torno ellittico, con spirale decentrata e recenziore, l’assenza delle bande trasver-
barretta trasversale, decorazione margi- sali sembra costituire un elemento di ar-
nale molto estesa, bande trasversali e mo- caicità; - fibula inv. 59935a (fig. 4.5, fig.
tivi complessi nel campo (inv. 59940: fig. 6.16), di piccole dimensioni, con arco ri-
4.7 a, fig. 6.8). vestito da dischi serrati e decrescenti di-
35 Nell’ambito della sequenza cronologica stanziati da una rondella. Presenta una
del Primo Ferro dell’Italia medio-tirrenica staffa con barretta trasversale: il disco
definita da Renato Peroni (1979; 1989, pp. spiraliforme è a contorno ellittico con
393-426), è stato sottolineato (cfr. da ulti- spirale più stretta e decentrata che nell’e-
mo Pacciarelli 1999, p. 57, in particolare semplare precedente; la decorazione, in-
per i gruppi villanoviani dell’Etruria meri- cisa, è costituita da un’ampia fascia di
dionale) come nella fase 1B1 le staffe a di- motivi alternati limitata al margine ester-
sco siano sempre del tipo a spirale mentre no del disco, con bande trasversali e
nella successiva fase 1B2 divengano molto riempitivi complessi nel campo. Questa
frequenti quelle a disco laminare solido. staffa è attestata a Pontecagnano nel cor-
36 Gastaldi 1998, pp. 52-54, fig. 35. so del periodo IB non evoluto: Gastaldi
37 Sugli aspetti tecnici collegati alla se- 1998, pp. 53-54, fig. 35.15-22.
quenza cronologica delle staffe a disco, 39 Si tratta della fibula inv. 59932 (fig. 4.6,

cfr. Formigli 2003, pp. 75-82. fig. 6.17), riassemblata correttamente al-
38 Si tratta dei seguenti esemplari: - fibu- la staffa di pertinenza: ad arco ingrossato
la inv. 59934 (fig. 4.1, fig. 6.15), ad arco decorato da sottili costolature separate
rivestito da dischi di bronzo di diametro da tre noduli lisci presenta una staffa a
pressoché costante distanziati da una fa- disco spiraliforme a contorno circolare
scetta. Presenta una staffa a disco spira- con decorazione incisa e impressa, del ti-
liforme a contorno circolare, di dimen- po con fascia marginale poco estesa, ban-
sioni contenute, con spirale ampia e cen- de trasversali e riempitivi “a rosetta”, che
trale; la decorazione, impressa a punzone trova puntuale confronto nell’ambito

176
Corredi funerari femminili di rango a Vulci nella prima età del ferro:
il caso della Tomba dei Bronzetti sardi

zione proposta40 risulterebbe peraltro confermata dai primi risultati


delle analisi metallografiche del tipo X-Ray Fluorescence Spectrome-
try, in fase di elaborazione definitiva41.
Tra le fibule del contesto, un posto di particolare rilievo è occu-
pato dagli esemplari con arco rivestito da dischi metallici42, attestati
con ben cinque unità. Diffuse in un vasto areale43, che coincide so-
stanzialmente con quello in cui è presente lo stile villanoviano, que-
ste fibule, testimoniate in gran numero a Tarquinia44, così da indurre
a ubicare in quel centro il luogo di produzione della foggia45, risulta-
no tuttavia largamente documentate pure nella Campania meridiona-
le, in particolare nelle necropoli di Sala Consilina46 e Pontecagnano47,
necropoli cui rimandano, come già si è visto, anche altri confronti.
Le fibule di questa articolata famiglia tipologica si differenziano
per due caratteristiche fondamentali. Una caratteristica è relativa al-
la configurazione dei dischi, che possono essere di diametro presso-

della varietà più recente del sistema de- (fig. 5.1a, fig. 6.3) e fibula inv. 59929
corativo delle staffe riferibile all’orizzon- (fig. 5.2b, fig. 6.5) con staffa inv. 59943
te IA di Pontecagnano: Gastaldi 1998, (fig. 5.2a, fig. 6.4); esemplari singoli: fi-
pp. 52-53, fig. 35. 6-9,12-15. bula integra con arco rivestito da dischi
40 Coppia di fibule con arco rivestito da di bronzo serrati, inv. 59935a (fig. 4.5,
dischi di bronzo distanziati: fibula inte- fig. 6.16); fibula ad arco ingrossato de-
gra inv. 59934 (fig. 4.1, fig. 6.15) e fibu- corato da sottili costolature separate da
la inv. 59933 (fig. 4.2b, fig. 6.14) con tre noduli con spigolo centrale inv.
staffa inv. 59939 (fig. 4.2a, fig. 6.7); cop- 59927 (fig. 4.7b, fig. 6.19) con staffa inv.
pia di fibule con arco rivestito da dischi 59940 (fig. 4.7a, fig. 6.8).
di bronzo serrati: fibula inv. 59935 b 41 Le analisi sono state effettuate dal

(fig. 4.4b, fig. 6.11) con staffa inv. 59941 professor David Gorge del Saint An-
(fig. 4.4a, fig. 6.12) e fibula inv. 59935 c selm College (Manchester, NH) grazie a
(fig. 4.3b, fig. 6.13) con staffa inv. 59936 Claudio Bizzarri, che ringraziamo. La
(fig. 4.3a, fig. 6.10); coppia di fibule ad serie completa delle analisi, insieme al-
arco ingrossato decorato da sottili co- l’elaborazione statistica PCA ancora in
stolature separate da tre noduli lisci: fi- corso di elaborazione sarà presentata in
bula inv. 59931 (fig. 4.8b, fig. 6.18) con altra sede.
staffa 59933a (fig. 4.8a, fig. 6.2) erro- 42 Per la famiglia tipologica, cfr. da ulti-

neamente assemblata alla fibula inv. mo Babbi 2003, pp. 59-61 con riferi-
59933b, e fibula inv. 59932 (fig. 4.6, fig. menti bibliografici.
6.17) già assemblata con staffa pertinen- 43 Sulla distribuzione, cfr. da ultimo

te; coppia di fibule ad arco ingrossato Babbi 2003, p. 60, note 15-18 con riferi-
decorato da sottili costolature separate menti, e Mandolesi 2005, n. 335, pp.
da tre noduli lisci, di dimensioni minori: 403-404, nn. 84-85, pp. 205-207. Cfr.
fibula inv. 59926 (fig. 4.10b, fig. 6.20) inoltre infra Appendice III.
con staffa inv. 59937 (fig. 4.10a, fig. 6.1) 44 Bartoloni-Delpino 1975, p. 8, nota 22.

e fibula inv. 59930 (fig. 4.9b, fig. 6.21) 45 Bartoloni-Delpino 1975, p. 40.

con staffa 59942 (fig. 4.9a, fig. 6.6); cop- 46 Sala Consilina: Kilian 1970, tipo M2i,

pia di fibule ad arco ingrossato decora- pp. 152-153, 319, beil. 13:1.2; tipo M6f,
to da sottili costolature separate da tre pp. 169-170, 320.
noduli con spigolo centrale e decorazio- 47 Pontecagnano: d’Agostino-Gastaldi

ne a spina-pesce lisci: fibula inv. 59928 1988, tipi 32B18, 32B19 32B20, pp.
(fig. 5.1b, fig. 6.9) con staffa inv. 59938 55-56.

177
Maria Letizia Arancio - Anna Maria Moretti Sgubini - Enrico Pellegrini

178
Corredi funerari femminili di rango a Vulci nella prima età del ferro:
il caso della Tomba dei Bronzetti sardi

4. Vulci, necropoli di Cavalupo, ché costante o di dimensioni decrescenti verso l’estremità dell’arco;
Tomba dei Bronzetti sardi. l’altra è data dalla diversa conformazione degli elementi distanziato-
1: Fibula inv. 59934; 2a: staffa
inv. 59939, 2b: fibula inv. 59933
ri, che possono essere costituiti da fascette di lamina avvolte intorno
b; 3a: staffa inv. 59936, 3b: fibula all’arco con estremità sovrapposte o da rondelle con i capi ribattuti.
inv. 59935 c; 4a: staffa inv. 59941, Alla conformazione degli elementi distanziatori è stata riconosciuta
4b: fibula inv. 59935 b; 5: fibula una valenza cronologica48, alla quale concorrono, come per tutte le
inv. 59935 a; 6: fibula inv. 59932; fibule con staffa a disco, anche altri fattori, quali le dimensioni e gli
7a: staffa inv. 59940, 7b: fibula avvolgimenti della molla49 e la conformazione e la decorazione delle
inv. 59927; 8a: staffa inv. 59933
a, 8b: fibula inv. 59931; staffe50.
9a: staffa inv. 59942, Riassumendo, nel corredo della Tomba dei Bronzetti sardi le fibu-
9b: fibula inv. 59930; 10a: le si articolano come di seguito:
staffa inv. 59937, 10 b: fibula - coppia di fibule ad arco rivestito da dischi metallici di diametro
inv. 59926 (scala 1:2). pressoché costante (inv. 59934: fig. 4.1, fig. 6.15 e inv. 59933+59939:
fig. 4.2 a-b, fig. 6.7,14), distanziati da una fascetta; staffa a disco spi-
raliforme a contorno circolare con decorazione incisa e impressa del
tipo con fascia marginale poco estesa e riempitivi “a rosetta”51: in en-
trambi gli esemplari, che trovano confronto con fibule del periodo IA
evoluto di Pontecagnano52, le staffe presentano fori per il fissaggio
con ribattini53.
- coppia di fibule ad arco rivestito da dischi metallici graduati e
serrati, separati da rondelle a estremità ribattute (inv. 59935b+59941:
fig. 4.4 a-b, fig. 6.11-12 e inv. 59935c+59936: fig. 4.3 a-b, fig.
6.10,13); grande staffa a disco spiraliforme a contorno ellittico con
barretta trasversale e ampia fascia marginale interrotta da bande tra-
sversali54: trovano confronto con esemplari del periodo IB iniziale di
Pontecagnano55.
- altra simile (inv. 59935 a: fig. 4.5, fig. 6.16) che differisce dalla
coppia precedente per le minori dimensioni, ma di analogo inqua-
dramento;
48 Considerando il criterio della disposi- 52 D’Agostino-Gastaldi 1988, fig. 1.18,

zione dei dischi, a Pontecagnano il tipo p. 103, tipo 32B18 (con dischi distanzia-
con dischi distanziati (32B18) viene as- ti); Pacciarelli 2001, fig. 29.32.
segnato alla fase IA (d’Agostino-Gastal- 53 E. Formigli osserva che la difficoltà di

di 1988, fig. I, n. 18) e quello con dischi lavorare a martellatura il tratto del fer-
serrati (32B19) alla fase IB (d’Agostino- maspilli con la staffa rendeva più prati-
Gastaldi 1988, fig. M, n. 34). Per l’in- co realizzare due parti staccate da as-
quadramento di queste fibule nell’ambi- semblare successivamente con ribattini:
to della sequenza cronologica elaborata Formigli 2003, p. 81.
per l’Etruria, sulla base dello stesso cri- 54 Nel campo sono croci gammate e altri

terio tipologico, v. Pacciarelli 2001, p. riempitivi complessi la cui comparsa


64. Analogo criterio, su una base di dif- viene ascritta alla fase Ib: Gastaldi 1998,
fusione più ampia, è stato seguito da p. 53; cfr. anche nota 38.
Babbi 2003, p. 60, note 19-22. 55 D’Agostino-Gastaldi 1988, fig. M34,
49 Babbi 2003, p. 59. p. 55, tipo 32B19 (con dischi serrati),
50 Cfr. note 35-37. in part. T. 2056 (ivi, fig. 151.11-12), as-
51 Per l’inquadramento cronologico del- segnata al periodo 1B iniziale (ivi, p.
la staffa, cfr. nota 38. 177).

179
Maria Letizia Arancio - Anna Maria Moretti Sgubini - Enrico Pellegrini

- coppia di fibule ad arco ingrossato decorato da sottili costolature 5. Vulci, necropoli di Cavalupo,
separate da tre noduli lisci56 (inv. 59931+59933 a: fig. 4.8 a-b, fig. 6.2,18 Tomba dei Bronzetti sardi.
1a: Staffa inv. 59938, 1b: fibula
e inv. 59932: fig. 4.6, fig. 6.17); staffa a disco spiraliforme a contorno inv. 59928; 2a: staffa inv. 59943,
circolare con decorazione incisa e impressa, del tipo con fascia margi- 2b: fibula inv. 59929; 3: fibula
nale poco estesa, bande trasversali e riempitivi “a rosetta”57; mostrano inv. 59924; 4: fibula inv. 59923;
notevoli affinità con esemplari del periodo IA evoluto di Pontecagna- 5: fibula inv. 59925; 6: anello inv.
no58 e, nell’ambito della sequenza dell’Etruria meridionale, sono rite- 59948; 7: anello inv. 59947;
8: anello inv. 59945; 9: anello
nute da Marco Pacciarelli assegnabili all’orizzonte definito “Le Rose”59. inv. 59949; 10: anello inv. 59946;
- coppia di fibule (inv. 59926+59937: fig. 4.10 a-b, fig. 6.1,20 e inv. 11: anello inv. 59951;
59930+59942: fig. 4.9 a-b, fig. 6.6,21) che differisce dalla precedente 12: fermatrecce inv. 59952;
per le minori dimensioni, ma di analogo inquadramento; 13: fermatrecce inv. 59954 a;
- fibula ad arco ingrossato decorato da sottili costolature separate 14: fermatrecce inv. 59953;
da tre noduli con spigolo centrale60 (inv. 59927+59940: fig. 4.7 a-b, fig. 15: fermatrecce inv. 59954 b;
16: Elemento cilindrico di
6.8,19). Non trova confronti puntuali anche se esemplari con analoghi collana inv. 59960; 17: elemento
noduli sono attestati, ad esempio, a Pontecagnano nella fase IA evo- di collana inv. 59962; 18:
luta61 e a Terni nella fase definita IIA2-IIB162. La staffa, a disco spira- elemento di collana inv. 59964;
liforme a contorno ellittico con decorazione costituita da un’ampia fa- 19: bottone inv. 59955; 20:
scia marginale interrotta da bande trasversali e arricchita da riempiti- bottone inv. 59956; 21: bottone
inv. 59957; 22: bottone inv.
vi complessi, è vicina a staffe del periodo IB di Pontecagnano63. 59958; 23: bottone inv. 59959;
- coppia fibule ad arco ingrossato massiccio a sezione quadrango- 24: fusaiola inv. 59944 a;
lare decorato da costolature separate da tre noduli con spigolo cen- 25: fusaiola inv. 59944 b;
trale e decorazione a spina-pesce; staffa a disco spiraliforme a con- 26: pendaglio inv. 59922 c;
torno ellittico con decorazione marginale estesa eseguita a incisione, 27: vaghi di pasta vitrea inv.
interrotta da bande trasversali e riempitivi complessi (inv. 59944 c-59944 o; 28: catenella
inv. 59966; 29: rotella di fuso
59928+59938: fig. 5.1 a-b, fig. 6.3,9) e inv. 59929+59943: fig. 5.2 a-b, inv. 59922 b; 30: rotella di fuso
fig. 6.4-5). Attestate in altri contesti non solo vulcenti64 queste fibule inv. 59922 a; 31: statuetta
trovano confronto in uno degli esemplari di Terni già richiamati65, maschile inv. 59917; 32: cesta
seppure privo della decorazione a spina-pesce. Per conformazione e miniaturistica inv. 59919;
decorazione, la staffa si inquadra, in riferimento alla sequenza elabo- 33: scettro-sonaglio inv. 59918
(scala 1:2).
rata per Pontecagnano, nell’ambito del periodo IB66.

56 Queste fibule sono attestate a Vulci: si noduli lisci nel tipo 32B13a, varietà 2,
v., ad esempio Falconi Amorelli 1983, n. assegnata alla fase 1A (d’Agostino-Ga-
259, p. 174; Falconi Amorelli 1968, n. 54. staldi 1988, p. 54, fig. I6).
57 Per l’inquadramento cronologico del- 62 Leonelli 2003, esemplari fig. 41.15 e

le staffe, cfr. nota 36. 17, inseriti rispettivamente nelle varietà


58 D’Agostino-Gastaldi 1988, fig. I19, p. B e varietà C del tipo 25 (ivi, p. 214) as-
103, tipo 32B13b. segnate alla fase Terni IIA2-IIB1 (ivi, p.
59 Pacciarelli 2001, p. 64. 284, fig. 69).
60 Si segnala come, nelle varie edizioni 63 Gastaldi 1998, fig. 35.16-22.

dei materiali, le fibule con tre noduli a 64 Cfr. ad esempio la coppia dalla ne-

spigolo centrale non vengono solitamen- cropoli di Poggio Mengarelli, tomba 3


te distinte da quelle con noduli lisci. a pozzo del 1/06/1973 e un esemplare
61 Si confrontino gli esemplari della tom- sporadico da Tarquinia (Babbi 1997-
ba 676, a incinerazione (?) (Gastaldi 98, p. 58).
1998, pp. 82-83, nn. 10-11; tav. 98. 65 Leonelli 2003, esemplari fig. 41.17.

T676.10-11) inseriti, insieme ad altri con 66 Gastaldi 1998, fig. 35.16-22.

180
Corredi funerari femminili di rango a Vulci nella prima età del ferro:
il caso della Tomba dei Bronzetti sardi

181
Maria Letizia Arancio - Anna Maria Moretti Sgubini - Enrico Pellegrini

- coppia di fibule ad arco leggermente ingrossato e ritorto con staf- 6. Vulci, necropoli di Cavalupo,
fa simmetrica, con torsione limitata alla porzione centrale dell’arco ca- Tomba dei Bronzetti sardi.
1: staffa inv. 59937; 2: staffa
ratterizzato da una piegatura al di sopra della staffa (inv. 59923-24: fig. inv. 59933 a; 3: staffa inv.
5.3-4; fig. 6.22,24). Da un punto di vista cronologico, tali fibule, come 59938; 4: staffa inv. 59943;
la seguente, appaiono meno significative, risultando largamente diffu- 5: fibula inv. 59928; 6: staffa
se nell’Italia centro settentrionale in un ampio arco temporale67. inv. 59942; 7: staffa inv. 59939;
- fibula ad arco leggermente ingrossato e ritorto con staffa simme- 8: staffa inv. 59940; 9: fibula
trica, con torsione che si prolunga sino al piede della staffa (inv. inv. 59929; 10: staffa inv. 59936;
11: fibula inv. 59935 b;
59925: fig. 5.5, fig. 6.23), per la quale si propone lo stesso inquadra- 12: staffa inv. 59941; 13: fibula
mento della coppia precedente. inv. 59935 c; 14: fibula
In conclusione, sebbene nel contesto si registri la presenza di fi- inv. 59933 b; 15: fibula inv.
bule ascrivibili alla fase IA2, che potrebbero, al pari dei bronzetti sar- 59934; 16: fibula inv. 59935 a;
di, essere espressione di un voluto conservatorismo, i risultati dell’a- 17: fibula inv. 59932; 18: fibula
inv. 59931; 19: fibula inv. 59927;
nalisi condotta inducono a collocare il momento di deposizione nel- 20: fibula inv. 59926; 21: fibula
la fase IB1 dell’età del ferro68. inv. 59930; 22: fibula inv. 59923;
Altri aspetti del corredo già ritenuti singolari, quali il numero ecce- 23: fibula inv. 59925; 24: fibula
zionale delle fibule, da sempre sottolineato69, come pure l’iterazione di inv. 59924 (scala 1:2).
oggetti peculiari del mondo femminile, quali le due fusaiole di impasto
(inv. 59944 a-b: fig. 5.24-25, fig. 7.4-5) e le due rotelle di fuso di bronzo70
67 Cfr. Fugazzola Delpino, Pellegrini, c.s. profondo mutamento, in senso almeno
68 L’estrema rarità dei contesti funerari ri- apparentemente egualitaristico, della
feribili alla sottofase A in Etruria meri- struttura sociale delle comunità protour-
dionale, certamente imputabile in primo bane, forse legato alla definitiva afferma-
luogo a lacune della ricerca o ad altre cau- zione della proprietà privata della terra.
se (cfr. Pacciarelli 1999, p. 56), potrebbe 69 Cfr. in particolare Iaia 1999, p. 89.

tuttavia trovare una valida motivazione 70 Per quanto riguarda le due rotelle di

nel processo di sviluppo sociale che ac- bronzo che, come è stato più volte sotto-
compagna la genesi dei centri protourba- lineato, sono ricollegabili al ciclo tessile
ni. Come è stato ripetutamente sottoli- e interpretabili come elementi di fuso
neato (Guidi 1999, pp. 44-45, con biblio- (cfr. Leonelli 2003, p. 235, n. 146, nota
grafia precedente) sebbene non tutti gli 81 e P. Poli, in Le ore e i giorni 2007, pp.
studiosi concordino (ivi, con riferimenti), 180-181, n. 125), le analisi metallografi-
un fenomeno di così vaste proporzioni che hanno evidenziato un’alta percen-
non si sarebbe potuto compiere senza la tuale di stagno, che porta ad assimilare
pianificazione e il controllo diretto da questi oggetti alla classe dei “bronzi ar-
parte dei vecchi gruppi dominanti. Que- gentati”. A partire dal Bronzo Finale nel
sti avrebbero conservato, almeno in un continente europeo si osserva, in una se-
primo tempo, i propri privilegi, fra i qua- rie di oggetti tra cui figurano le cd. “te-
li, forse, è da considerare anche l’accesso ste di spillone” a rotella e i pendagli rag-
selettivo alla sepoltura formalizzata che, giati, entrambi allusivi al disco solare,
se pure apparentemente privo di prece- l’aggiunta intenzionale di una percen-
denti in Etruria meridionale, risulta inve- tuale di stagno maggiore di quanto stret-
ce ben documentato nel Latium vetus du- tamente necessario per la realizzazione
rante la prima fase (Bietti Sestieri 1985, p. della fusione, che rendeva la lega meno
146). Lo sviluppo repentino dei sepolcre- soggetta al formarsi della patina nobili-
ti, documentato a partire dagli inizi del- tando, quindi, l’oggetto: cfr., ad esempio
l’orizzonte avanzato della fase 1, potreb- per l’area centrale tirrenica gli oggetti
be, in questa nuova prospettiva, essere la del ripostiglio di Coste del Marano. Su
manifestazione tangibile di un reale, questo aspetto: Turk 2001, p. 259 sgg.
182
Corredi funerari femminili di rango a Vulci nella prima età del ferro:
il caso della Tomba dei Bronzetti sardi

183
Maria Letizia Arancio - Anna Maria Moretti Sgubini - Enrico Pellegrini

(inv. 59922 a-b: fig. 5.29-30, fig. 7.1-2), di solito attestati singolarmente,
ora meglio si colgono grazie al contributo determinante delle analisi an-
tropologiche condotte sulle ossa combuste. Come abbiamo reso noto sin
dal 200771, l’esame dei resti ossei condotto da Rita Vargiu72 ha infatti evi-
denziato la presenza nell’urna di due individui, cremati e deposti simul-
taneamente: un’adulta di età compresa tra i 25 e 35 anni e un individuo
infantile di 8-10 anni73.
Attestata in modo inequivocabile dalla stessa temperatura di com-
bustione dei resti, la deposizione simultanea in una stessa urna di uno
o più adulti insieme a un infante, che ricorre con incidenza limitata in
numerose necropoli tirreniche74 ed è spesso documentata solo dall’a-
nalisi antropologica, è stata messa in relazione da Renato Peroni e da
altri studiosi75, al pari dei seppellimenti di coppia, con il sacrificio di
uno dei defunti. Tale pratica funeraria tenderebbe a sottolineare da un
lato un forte legame familiare tra gli individui deposti insieme e dal-
l’altro l’implicita subordinazione sociale di quello non rappresentato
archeologicamente. I risultati degli studi condotti sulla necropoli di
Villa Bruschi Falgari, tuttavia, mutano almeno in parte questa pro-
spettiva rendendo plausibile l’ipotesi di morti naturali succedutesi in
un lasso di tempo non incompatibile con la deposizione simultanea.76
Nel caso della tomba vulcente, è del tutto probabile che parte del
ricchissimo corredo sia da attribuire al secondo individuo, che la ri-
cordata iterazione delle fusaiole e delle rotelle induce a considerare
pure di sesso femminile.
Problematico si è rivelato, tuttavia, il tentativo di distribuire le fi-
bule tra i due individui, tentativo per il quale si aprono due strade.
Infatti, ragionando esclusivamente su un criterio cronologico-nume-
rico, all’individuo adulto potrebbero essere assegnate le fibule più
antiche, tutte attestate in coppia, per un totale di otto (inv. 59934: fig.
4.1, fig. 6.15 e inv. 59933+59939: fig. 4.2 a-b, fig. 6.7,14; inv.
59931+59933 a: fig. 4.8 a-b, fig. 6.2,18 e inv. 59932: fig. 4.6, fig. 6.17;
inv. 59926+59937: fig. 4.10 a-b, fig. 6.1,20 e inv. 59930+59942: fig.
4.9 a-b; fig. 6.6,21; inv. 59923-24: fig. 5.3-4; fig. 6.22,24) . All’indivi-
duo giovanile andrebbero invece attribuiti gli esemplari più recenti,
per un totale di sette (inv. 59935b+59941: fig. 4.4 a-b, fig. 6.11-12 e
inv. 59935c+59936: fig. 4.3 a-b, fig. 6.10,13; inv. 59928+59938: fig.
5.1 a-b, fig. 6.3,9 e inv. 59929+59943: fig. 5.2 a-b, fig. 6.4-5; esemplari
singoli: inv. 59935 a: fig. 4.5, fig. 6.16; inv. 59927+59940: fig. 4.7 a-b,
fig. 6.8,19; inv. 59925: fig. 5.5; fig. 6.23). Una tale distribuzione degli
oggetti d’ornamento non contrasta, infatti, con quanto evidenziato
dall’analisi dei corredi della necropoli di Villa Bruschi Falgari, che ha
71 Arancio et alii 2008, p. 330. 74 Trucco 2006, p. 97.
72 Cfr. Appendice II. 75 Peroni 1981, pp. 300-303; Vanzetti
73 Su altre particolarità riscontrate dall’a- 1992, pp. 115-209; Iaia 1999, pp. 115-116.
nalisi antropologica torneremo più avanti. 76 Trucco 2006, p. 99.

184
Corredi funerari femminili di rango a Vulci nella prima età del ferro:
il caso della Tomba dei Bronzetti sardi

mostrato come la complessità delle combinazioni non sia legata di


norma al sesso e all’età77 e, soprattutto, che i medesimi ruoli possono
essere riconosciuti tanto agli adulti quanto ai bambini “segnalandone
dunque la trasmissione ereditaria”78.
Un secondo criterio potrebbe essere, d’altra parte, quello di asse-
gnare all’individuo giovanile, in base al confronto con pratiche ritua-
li recentemente analizzate in modo approfondito per l’area laziale79,
la piccola fibula ad arco rivestito da dischi metallici graduati e serra-
ti (inv. 59935 a: fig. 4.5, fig. 6.16) insieme alle altre due fibule costi-
tuite da esemplari singoli (inv. 59927+59940: fig. 4.7 a-b, fig. 6.8,19;
inv. 59925: fig. 5.5; fig. 6.23), ugualmente appartenenti all’orizzonte
cronologico più avanzato, secondo uno schema che ben si adatta a
quanto noto per individui che non hanno ancora raggiunto la classe
d’età per contrarre matrimonio80.
Nulla di nuovo apportano i vaghi di collana di pasta vitrea (inv.
59944 c-o: fig. 5.27, fig. 7.24,27-35,37-41), prodotti comunque rea-
lizzati da maestranze specializzate e probabilmente importati.
Sicuramente non pertinente al contesto, come già avevamo pro-
spettato81, è il cinturone in bronzo (inv. 59920: fig. 8A-B), peraltro ac-
creditato nella bibliografia scientifica sulla base di una restituzione
grafica del tutto arbitraria82, come si evince già dalla foto pubblicata
nel 196683. A favore della sua espunzione depongono non solo consi-
derazioni di ordine cronologico, ma anche il dato oggettivo che di es-
so non è alcuna menzione negli elenchi dei materiali redatti subito
dopo la scoperta. Del tutto plausibile è che il suo inserimento fra gli
oggetti restituiti dalla tomba sia frutto di un’involontaria confusione
probabilmente verificatasi in sede di restauro, ove il contesto fu con
certezza inviato insieme altri gruppi di materiali recuperati nello stes-
so torno di tempo a Vulci84. Si tratta in ogni caso di una testimonian-
za di per sé stessa significativa. Nella decorazione, interamente rea-
lizzata a bulino, l’esemplare ripete lo schema tripartito usuale per

77 Si v. in proposito la tomba 64, perti- menti. È rimasta però lacunosa l’estre-


nente a una bambina di età compresa mità opposta a quella con terminazione
fra i 4 e gli 8 anni, il cui corredo era ca- rettangolare, ricostruita graficamente
ratterizzato da una ricca parure di og- identica a quella superstite.
getti di ornamento (Trucco et alii 2005, 84 Archivio SBA-EM, pos. 6 Vulci, sen-

p. 162, figg. 5-6). za protocollo, senza data: “Elenco di


78 Trucco 2006, p. 96. materiali di bronzo provenienti dalla
79 Bietti Sestieri 2008, p. 144. zona archeologica di Vulci consegnati
80 Bietti Sestieri 2008, pp. 142-147. alla signora Cacace per il restauro”
81 Arancio et alii 2008. con appunto manoscritto del Soprin-
82 Falconi Amorelli 1966, fig. 4, n. 24. tendente Renato Bartoccini che, aven-
83 Falconi Amorelli 1966, tav. I. L’ogget- do riscontrato qualche confusione,
to, lacunoso e contorto, ma non esposto chiede a chi di dovere di redigere un
al fuoco, ha subito un intervento di re- nuovo elenco completo dei dati di pro-
stauro che ne ha ricollocato alcuni fram- venienza.

185
Maria Letizia Arancio - Anna Maria Moretti Sgubini - Enrico Pellegrini

186
Corredi funerari femminili di rango a Vulci nella prima età del ferro:
il caso della Tomba dei Bronzetti sardi

7. Vulci, necropoli di Cavalupo, questa classe di oggetti. Nella parte centrale, la più ampia, campeg-
Tomba dei Bronzetti sardi. giano nove spirali disposte su tre file e collegate da dodici fasce di li-
1: Rotella di fuso inv. 59922 a;
2: rotella di fuso inv. 59922 b;
nee incise ad “S”85, mentre la porzione conservata della zona laterale
3: pendaglio inv. 59922 c; presenta al centro il carro solare trainato da una coppia di uccelli e,
4: fusaiola inv. 59944 a; all’estremità, una doppia coppia di uccelli. Quanto alla cronologia,
5: fusaiola inv. 59944 b; essa ora meglio si definisce sulla base di puntuali confronti: il motivo
6: bottone inv. 59955; del carro solare infatti trova stringenti analogie con il cinturone della
7: bottone inv. 59956; tomba Benacci 80186 di Bologna, ascritta alla fase IIA2 di quel centro,
8: bottone inv. 59959;
9: bottone inv. 59957; mentre l’assenza delle borchie a sbalzo è comune solo agli esemplari
10: bottone inv. 59958; rinvenuti a Baldaria (VR)87, a Este, tomba Pelà 888 e a Fermo, Miseri-
11: elementi di collana cordia, T. 12189, tutti peraltro decorati, come il nostro, esclusivamen-
inv. 59960-59965; 12: catenella te a bulino e assegnati all’VIII sec. a.C. A questo stesso ambito cro-
inv. 59966; 13: catenella nologico sembra dunque riferibile anche il cinturone vulcente che of-
inv. 62947 c; 14: anellini
e pendagli a catenella
fre così testimonianza dell’apertura di Vulci verso il comparto medio-
inv. 59921; 15: bottoni adriatico e l’Italia nord-orientale.
inv. 59922 d; 16: fermatrecce Ad ambiti culturali diversi riconducono invece tre oggetti di bron-
inv. 59953; 17: anello inv. 59946; zo (fig. 5.31-33; fig. 7.44-46) rinvenuti all’interno del cinerario con
18: anello inv. 59949; “numerose fibule, perle vitree e spirali di bronzo”, com’è specificato
19: fermatrecce inv. 59952; nell’elenco redatto prima dell’intervento di restauro90. A questo grup-
20: anello inv. 59948 ; 21: anello
inv. 59951; 22: fermatrecce po di bronzi di manifattura sarda, oggi possiamo forse aggiungere al-
inv. 59954 a; 23: anello tri due oggetti. Il primo sarebbe rappresentato dal probabile penda-
inv. 59950; 24: gruppo di vaghi glio deformato dal calore (inv. 59922 c; fig. 5.26, fig. 7.3), del quale
di collana inv. 59944 m; 25: resta il solo occhiello di sospensione. In questo caso la manifattura
anello inv. 59945; 26: anello sarda sembrerebbe avvalorata dai risultati delle analisi metallografi-
inv. 59947; 27: vago di collana
inv. 59944 n; 28: vago di collana
che, che hanno evidenziato un’alta percentuale di stagno nella com-
inv. 59944 d; 29: vago di collana posizione della lega. Più articolato si presenta il quadro del secondo
inv. 59944 e; 30-31: coppia oggetto preso in considerazione, che costituisce in ogni caso un ulte-
di vaghi di collana inv. 59944 c; riore elemento di conoscenza per gli scambi tra Sardegna ed Etruria
32-33: coppia di vaghi di collana tirrenica. Si tratta della catenella di bronzo (inv. 59966: fig. 5.28, fig.
inv. 59944 o; 34-35: coppia 7.12), che si distingue per la particolare manifattura91. Una catenella
di vaghi di collana inv. 59944 i;
36: fermatrecce inv. 59954 b; con le stesse caratteristiche è presente nella tomba I di Poggio del-
37: vago di collana inv. 59944 n; l’Impiccato a Tarquinia in associazione con una pisside92, ma è atte-
38: vago di collana inv. 59944 f;
39: vago di collana inv. 59944 g; 85
40: vago di collana inv. 59944 h; Appare interessante, relativamente alla 1988, p. 66, fig. 65.
simbologia alla quale la complessa deco- 88 Fogolari, Prosdocimi 1988, p. 41, fig.
41: gruppo di vaghi di collana
inv. 59944 l; 42: scodella a orlo razione può alludere, la tesi recentemen- 31; Kruta Poppi 2008, p. 40, fig. 3. In
rientrante inv. 62947 a; 43: vaso te proposta dalla Kruta Poppi (2008, p. Peroni 1989, fig. 86.15, l’esemplare è as-
biconico inv. 62947 b; 44: scettro- 40, fig. 3) che ricollegandosi alla presen- segnato alla fase Este II C.
za del carro solare collega gli altri segni a 89 Drago 2003, fig. 7C1.
sonaglio inv. 59918; 45: cesta 90 Cfr. supra, nota 84.
miniaturistica inv. 59919; una simbologia calendariale identifican-
do i mesi dell’anno nelle 12 fasce che col- 91 La maglia è costituita da elementi il
46: statuetta maschile inv.
59917 (scala 1:2, ad eccezione legano le nove spirali e queste ultime ai cui corpo è conformato in due anellini
dei nn. 13-15 e 42-45 ciascuno mesi di gestazione della donna. di verga bronzea a sezione circolare
86 Montelius 1895-1910, tav. 74, 2; per orientati ortogonalmente e ottenuti con
con scala metrica di riferimento).
l’attribuzione della sepoltura alla fase fusione a cera persa.
IIA2 di Bologna: Panichelli 1990, p. 308. 92 M. Iozzo, in Civiltà degli Etruschi, p.
87 Sporadico: Fogolari, Prosdocimi 57, n. 2.4.10.9; cfr. Delpino 2005, tav. II.

187
Maria Letizia Arancio - Anna Maria Moretti Sgubini - Enrico Pellegrini

stata anche, con più esemplari, nel ripostiglio di S’Adde ‘e S’Ulumu 8. Vulci, necropoli di Cavalupo,
di Usini, assegnato alla fase IA293 e ancora nel ripostiglio di Santa Ma- sporadico. A-B: Cinturone
di bronzo a losanga inv. 59920
ria in Paulis94 e La Maddalena, Silanus95. Il ripostiglio conteneva an- (Archivio Sbaem: restituzione
che due fibule serpeggianti di produzione continentale96 e, pertanto, grafica G. Pellegrini Raho;
in mancanza di ulteriori elementi è difficile ipotizzare quale sia stata scala 1:2).
la direzione degli scambi.
Quanto ai ben noti bronzetti, il loro significato sfugge ancora og-
gi a una soddisfacente interpretazione nonostante le approfondite
analisi di cui sono stati ripetutamente oggetto da parte degli speciali-
sti97 e che ci dispensano da più specifiche considerazioni. Ci limitia-
mo qui a rilevare come nell’ambito dell’associazione dei tre bronzet-
ti, la presenza di quello a figura umana costituisca tuttora un’attesta-
zione unica nei contesti funerari dell’Italia continentale, elemento
che concorre a sottolineare il ruolo degli individui titolari della tom-
ba, ora ulteriormente accreditato dai nuovi dati e da particolari del ri-
tuale rilevati dal Paglieri al momento della scoperta. Abbiamo già de-
scritto il particolare apprestamento di recente riconosciuto all’inter-
no della custodia e posto a sostenere il cinerario che, adorno di col-
lana, conteneva le ossa combuste di due individui: in merito va os-
servato come la parte mobile (fig. 2E-G) poggiata su quello inferiore
adombri la forma di una scodella-coperchio posta in opera con l’”im-
boccatura” in alto, con una soluzione che richiama alla mente usi fu-
nerari propri di deposizioni giovanili98. Ci sembra quindi possibile
supporre che tale singolare apparato sia stata realizzato con l’intento
di “dotare” anche l’individuo giovanile dell’urna cineraria sia pure su
un piano meramente simbolico. Come ricorda il Paglieri99, inoltre, sul
fondo della custodia fu rilevata la presenza di un consistente strato di
cenere “frammista a centinaia … di minuscoli anelli di bronzo” (inv.
59921: fig. 7.14-15), che lo scopritore rapportò “all’abito del defun-
to”. Dal vaglio della cenere furono recuperati anche alcuni “torti-
glioni” (inv. 59960-59965: figg. 5.16-18; 7.11) che, come gli altri og-
getti d’oro, non appaiono sottoposti all’azione del fuoco. I materiali
rinvenuti all’esterno del cinerario sembrano dunque restituirci testi-
monianza del rituale della vestizione dell’ossuario, circoscritto a com-
plessi funerari pertinenti a individui di altissimo rango, nel quale l’ur-
na viene deposta dopo essere stata avvolta da un tessuto spesso ador-
no di applicazioni metalliche100, nel nostro caso gli ornamenti di cui
fa menzione il Paglieri. I contenuti antropomorfi della deposizione

93 Etruschi e la Sardegna, p. 54, n. 16. dano da ultimo Bernardini 2002 e Lo


94 Macnamara-Ridgway 1984, p. 2, n. 1, Schiavo 2002, p. 59, nota 23 con biblio-
tav. I, fig. 1 grafia precedente.
95 Citato in Lo Schiavo 2009. 98 Trucco et alii 2002; 2006, pp. 96-97.
96 Pacciarelli 2009. 99 Paglieri 1992, p. 123.
97 La letteratura sui bronzetti sardi della 100 Iaia 1999, p. 114; Mandolesi 2005, pp.

tomba di Cavalupo è molto vasta. Si ve- 47-48, nota 34; Delpino 2005; Trucco 2006.

188
Corredi funerari femminili di rango a Vulci nella prima età del ferro:
il caso della Tomba dei Bronzetti sardi

189
Maria Letizia Arancio - Anna Maria Moretti Sgubini - Enrico Pellegrini

evidenziati dalla collana (inv. 62947c: fig. 7.13), come pure dal tessu-
to che avvolgeva il cinerario all’interno della monumentale custodia
litica, così come la sua collocazione su una doppia base, sono ele-
menti che accreditano un archetipo di ideologie funerarie attestate a
Vulci in età storica. Non sembra d’altra parte trattarsi di un episodio
isolato poiché, malgrado la dispersione dei dati, possiamo ricordare
la testimonianza offertaci dal biconico degli scavi c.d. Bendinelli101
rinvenuto in loc. Osteria-La Cantina ove ancora più evidente appare
quella ricerca di contenuti antropomorfi che più tardi troverà negli
sphyrelata polimaterici propri del nostro centro più compiuta docu-
mentazione102.
Sempre nell’ambito del rituale, un diverso trattamento mostrano
gli oggetti rinvenuti all’interno del cinerario. Integri e non esposti al
fuoco sono, con i bronzetti sardi, soltanto la fibula con arco rivesti-
to da dischi distanziati (inv. 59934: fig. 4.1; fig. 6.15), l’altra con di-
schi serrati, di dimensioni ridotte (inv. 59935 a: fig. 4.5, fig. 6.16) e
gli esemplari con arco ritorto (inv. 59923-59925; fig. 5.3-5; fig. 6.22-
24). Rotte intenzionalmente alla staffa risultano tutte le altre fibule,
fra le quali deformata dal fuoco appare solo la coppia con dischi ser-
rati (inv. 59935 b-c: fig. 4.3b,4b). Più articolata la situazione delle
staffe, alcune delle quali (inv. 59932; fig. 4.6, fig. 6.17; 59936: fig. 4.3
a, fig. 6.10; 59938: fig. 5.1a, fig. 6.3; 59943: fig. 5.2b, fig. 6.4) risul-
tano esposte al fuoco, una intenzionalmente contorta (inv. 59939:
fig. 4.2a, fig. 6.7), le altre invece risparmiate. Effetti del rogo si ri-
scontrano anche sui vaghi di pasta vitrea (inv. 59944 f: fig. 5.27, fig.
7.38), sulle rotelle di fuso (inv. 59922 a-b: fig. 5.29-30, fig. 7.1-2), sul
pendente in bronzo di cui resta l’occhiello di sospensione (inv.
59922 c: fig. 5.26, fig. 7.3) e sulle fusaiole (inv. 59944 a-b: fig. 5.24-
25; fig. 7.4-5). Intatte invece le oreficerie (bottoni, inv. 59955-59959:
fig. 5.19-23; fig. 7.6-10; fermatrecce, inv. 59952-59954 a: fig. 5.12-14;
fig. 7.16,19,22; anelli in bronzo e oro, inv. 59945-59950: fig. 5.6-10;
fig. 7.17,18,20,23,25,26; elementi di collana, inv. 59960-59965: fig.
5.16-18; fig. 7.11), plausibilmente utilizzate, come già accennato,
nella vestizione del cinerario103, al pari degli innumerevoli anellini,
pendagli a catenella (inv. 59921: fig. 7.14) e bottoncini di bronzo
(inv. 59922d: fig. 7.15) rinvenuti all’esterno.
Molto si è discusso su questo contesto e la maggior parte degli stu-
diosi ha posto l’accento, in particolare, sulla provenienza allogena di
quella che si riteneva l’unica titolare della tomba, una dama sarda an-
data sposa a Vulci104. A questo riguardo, una risposta definitiva non ci
appare francamente possibile. Possiamo solo ricordare che, come è
101 Falconi Amorelli 1983, p. 59, n. 23; 103 Cfr. supra e nota 100.
figg. 16.23; 17.23. 104 Torelli 1981, p. 58. Contra Bartoloni
102 Per una sintesi, v. Moretti Sgubini 1989, p. 40, Bartoloni 1991, pp. 24-26;
2008, p. 104 sg. cfr. tuttavia Bartoloni 2007, pp. 15-16.

190
Corredi funerari femminili di rango a Vulci nella prima età del ferro:
il caso della Tomba dei Bronzetti sardi

stato più volte sottolineato105, le donne sono “le beneficiarie principa-


li” di questi scambi dal momento che, nell’Etruria medio-tirrenica, la
presenza di oggetti di manifattura sarda è associata in larga prevalen-
za a corredi femminili e, a Populonia, dove la percentuale di importa-
zioni dalla Sardegna è più alta, tale associazione è totale. I dati sin qui
esposti sul contesto, tuttavia, schiudono ora nuove prospettive: i con-
fronti istituiti sia per quanto riguarda il repertorio ornamentale del va-
so cinerario sia per la tipologia delle fibule più antiche fanno guarda-
re in una diversa direzione, cioè verso quel comparto della Campania
meridionale del quale sono già stati posti in evidenza i precoci rap-
porti con Tarquinia e Vulci106, comparto a sua volta aperto agli scam-
bi con la Sardegna107, come documenta, fra l’altro, la presenza di una
cesta di bronzo analoga a quella del corredo di Vulci rinvenuta in una
tomba maschile di Pontecagnano ascritta alla fase IB finale108.
Appare dunque possibile che, nel nostro caso, i bronzi di manifat-
tura sarda, conservati per più generazioni, se dobbiamo accogliere la
cronologia a essi assegnata109, oltre ad assumere una valenza di esoti-
ci beni di prestigio, al pari dei più tardi athyrmata delle tombe della
seconda metà dell’VIII secolo, vengano a connotarsi come veri e pro-
pri simboli di rango. A tale proposito ci sembra di cogliere un tenue
filo che lega i tre oggetti fra loro e che potrebbe alludere al ruolo ri-
vestito dalla maggiore delle due defunte, forse connesso alla sfera ma-
gico-religiosa. In linea con tale ipotesi appare lo scettro con i sona-
gli110, con il quale peraltro ben si coniugherebbero la figuretta, forse
di sacerdote, e la cesta miniaturistica, che potrebbe aver contenuto
preziose sostanze aromatiche111. Se è giusta tale chiave di lettura, in
sostanza il bronzo a figura umana assumerebbe una valenza simboli-
ca analoga a quella già riconosciuta per più modeste e antiche testi-
monianze di area laziale112.
Un cenno infine al contesto topografico della sepoltura, posta, se-
condo il Bartoccini “a perpendicolo sulla Tomba François”113. Se po-
che novità scaturiscono dalla rilettura del Giornale dei Lavori redat-

105 Cfr. ad esempio Bartoloni 1991, p. 27. 110 Macnamara-Ridgway 1984.


106 Cfr. Gastaldi 1994. 111 Per analoghe evidenze che caratteriz-
107 Lo Schiavo 1994. zano il ruolo religioso nell’ambito della
108 Pontecagnano, T. 6107, a incinera- facies laziale, cfr. Bietti Sestieri 2008,
zione (Gastaldi 1994, p. 52, fig. 2.17; Lo pp. 149-151.
Schiavo 1994, p. 73, fig. 5.1; Gastaldi 112 Sull’argomento, si v. Delpino 2006 e

1998, p. 143, n. 6, fig. 81; tav. 125.6). Babbi 2008.


109 La produzione dei bronzi figurati 113 Bartoccini 1961, p. 280. La tomba in-

sardi viene collocata nel Bronzo Finale sisteva nel terreno di proprietà Manfro-
(cfr. Lo Schiavo 1994, p. 81) sebbene la ni (F. 65, part. n. 11), cioè all’estremità
recente edizione di alcuni contesti sem- occidentale del vasto pianoro di Cavalu-
bri indicarne una possibile prosecuzio- po che sovrasta in questo punto il co-
ne anche nella prima età del ferro (cfr. stone sede della necropoli tardo classica
Depalmas 2009, c.s.). ed ellenistica di Ponte Rotto.

191
Maria Letizia Arancio - Anna Maria Moretti Sgubini - Enrico Pellegrini

to da Sergio Paglieri, a lui siamo debitori di uno schizzo con la loca-


lizzazione del rinvenimento realizzato al momento della scoperta
(fig. 1C), ma messoci a disposizione solo di recente insieme ad altri
preziosi appunti personali114. La tomba appare qui posizionata a una
certa distanza dal margine del pianoro, lungo il quale viene invece
indicata la presenza di una “fila di tombe a pozzetto”. Incrociando
tali dati con la documentazione dello Gsell e con quanto registrato
da un cultore locale115, si delinea il quadro di un consistente nucleo
sepolcrale della prima età del ferro ubicato a nord-ovest della Cuc-
cumella, nucleo nell’ambito del quale la Tomba dei Bronzetti sardi
si colloca in posizione centrale, trovando una qualche analogia, per
rango dei defunti e qualità del corredo, con le tombe Gsell LXXXIII
e CXV, anch’esse con custodia litica e appartenute a personaggi fem-
minili eminenti.

114Desideriamo ringraziare il dottor Ser- 115 Si tratta di Francesco Marcoaldi, stu-

gio Paglieri che con immutata passione dioso locale che per anni ha raccolto
continua a seguire le vicende di Vulci e sulle necropoli di Vulci un’ingente mes-
con generosità ci ha fornito la documen- se di dati e testimonianze documentarie,
tazione di questo come di altri suoi scavi. purtoppo rimasti inediti.

192
Corredi funerari femminili di rango a Vulci nella prima età del ferro:
il caso della Tomba dei Bronzetti sardi

Appendice I
Catalogo dei materiali*

1. Custodia cilindro ovoide di tufo con che unisce i due piedi costituiva il perno
coperchio. Inv. provv. 178: fig. 2A-G. per il fissaggio alla tavola delle offerte.
Coperchio in due frammenti ricompo- Alt. figura cm 10,7; alt. comprensiva del-
nibili. Altezza complessiva m. 1,36; alt. la porzione restante del perno: cm 12,5.
custodia cm 83; alt. coperchio e cm 53. 6. Scettro-sonaglio, di bronzo. Inv.
2. Vaso biconico monoansato di impasto. 59918; fig. 5.33, fig. 7.44. Bronzo fuso.
Inv. 62947 b; fig. 3A, fig. 7.43. L’ansa è Piastra circolare con foro centrale per
mancante. Crinature sul corpo. Impasto l’innesto dell’asta verticale; apofisi a
bruno-nerastro, lucidato a stecca. Deco- cinque elementi verticali di verga termi-
razione eseguita nella tecnica a lamelle nanti con anelli di sospensione raccor-
metalliche applicate quasi del tutto scom- dati da due barre trasversali. Privo del-
parsa. Alt. cm 29,3; diam. max. cm 29. l’asta centrale e delle bacchette-penda-
3. Scodella monoansata a orlo rientran- glio. Alt. cm 3; diam. mass. cm 4.
te, di impasto. Inv. 62947 a; fig. 3B, fig. 7. Cesta miniaturistica con coperchio,
7.42. Usata come coperchio dell’ossua- di bronzo. Inv. 59919; fig. 5.32, fig.
rio. Impasto bruno-nerastro lucidato a 7.45. Bronzo fuso. Cesta biconica costo-
stecca. Decorazione eseguita nella tecni- lata, fondo piatto, anse oblique a mani-
ca a lamelle metalliche applicate quasi glia. Coperchio con superficie piatta,
del tutto scomparsa. Presso l’orlo è una battente interno e anse orizzontali a ma-
fila di forellini realizzati dopo la cottura. niglia. Alt. cm 3,8; diam. mass. cm 3,6.
Alt. cm 12; diam. cm 24,5. 8. Numerosissimi anellini di bronzo.
4. Catenella di bronzo. Inv. 62947 c; fig. Inv. 59921; fig. 7.14. Realizzati in sottile
7.13. Costituita da un filo di bronzo av- verga di bronzo, presentano un diame-
volto a spirale così da formare una suc- tro variabile da cm 0,5 a cm 0,8; in al-
cessione di occhielli, in ciascuno dei cuni casi ammagliati.
quali è inserito un anellino di bronzo, 9. Numerosissimi pendagli a catenella
con elemento terminale forato per so- di bronzo. Inv. 59921; fig. 7.14. Gli
spensione. Lungh. complessiva cm 57. anelli, realizzati in sottile verga di bron-
5. Statuetta maschile a figura intera, di zo, presentano un diametro variabile da
bronzo. Inv. 59917; fig. 5.31, fig. 7.46. cm 0,7 a cm 1.
Bronzo fuso. Il personaggio indossa un 10. Rotella di fuso in bronzo a otto rag-
alto copricapo conico, mentre della ca- gi. Inv. 59922 a; fig. 5.30, fig. 7.1. Defor-
pigliatura sono visibili due lunghe trec- mata dal calore. Diam. mass. cm 4; alt.
ce. Sul volto sono enfatizzati alcuni det- cm 2.
tagli anatomici come gli occhi e il lungo 11. Parte centrale di rotella di fuso in
naso. Con il braccio sinistro sostiene bronzo. Inv. 59922 b; fig. 5.29, fig. 7.2.
uno scudo (?) di forma articolata, con Deformata dal calore. Diam. mass. cm
un’estremità ripiegata, mentre al polso 1,6; alt. cons. cm 1,7.
del braccio destro, che è proteso con la 12. Frammento di pendaglio di bronzo.
mano sollevata ed aperta nella posizione Inv. 59922 c; fig. 5.26, fig. 7.3. Bronzo
dell’orante, è legato un piccolissimo ce- fuso. Deformato dal calore, presenta un
sto. Indossa un paio di sandali a fascia, foro di sospensione. Alt. cons. cm 1,5;
aperti davanti. La barretta orizzontale largh. mass. cons. cm 1,9.

* A eccezione della custodia, che si con-


serva nel Museo Archeologico di Vulci,
i materiali della tomba sono esposti nel
Museo Nazionale Etrusco di Villa Giu-
lia, Roma.
193
Maria Letizia Arancio - Anna Maria Moretti Sgubini - Enrico Pellegrini

13. Numerosissimi bottoncini di bron- volgimenti. Priva della staffa, del rac-
zo. Inv. 59922 d; fig. 7.15. Bronzo fuso. cordo all’arco, della molla e dell’ago.
A calotta con occhiello circolare di sot- Lungh. cm 6,3.
tilissima verga; presentano un diametro 21. Fibula ad arco ingrossato decorato
variabile da cm 0,5 a cm 0,8. da sottili costolature separate da tre no-
14. Fibula ad arco ritorto, di bronzo. duli lisci con staffa a disco, di bronzo.
Inv. 59923; fig. 5.4, fig. 6.22. Staffa sim- Inv. 59930; fig. 4.9b, fig. 6.21. Molla a
metrica decorata da una fila di punzo- tre avvolgimenti. Priva della staffa, del
nature circolari. Molla a due avvolgi- raccordo all’arco e della punta dell’ago.
menti. Lungh. cm 4,8. Deformata. Lungh. cm 4,6.
15. Fibula ad arco ritorto, di bronzo. 22. Fibula ad arco ingrossato decorato
Inv. 59924; fig. 5.3, fig. 6.24. Staffa sim- da sottili costolature separate da tre no-
metrica decorata da una fila di punzo- duli lisci con staffa a disco, di bronzo.
nature circolari. Molla a due avvolgi- Inv. 59931; fig. 4.8b, fig. 6.18. Priva del-
menti. Priva dell’ago; la staffa è scheg- la staffa, del raccordo all’arco, della
giata. Lungh. cm 4,7. molla e dell’ago. Lungh. cm 5,5.
16. Fibula ad arco ritorto, di bronzo. 23. Fibula ad arco ingrossato decorato
Inv. 59925; fig. 5.5, fig. 6.23. Staffa sim- da sottili costolature separate da tre no-
metrica decorata da una fila di punzo- duli lisci con staffa a disco, di bronzo.
nature circolari. Molla a due avvolgi- Inv. 59932; fig. 4.6, fig. 6.17. Molla a
menti. Lungh. cm 4,6. due avvolgimenti. Staffa a disco spira-
17. Fibula ad arco ingrossato decorato liforme a contorno circolare, di dimen-
da sottili costolature separate da tre no- sioni contenute, con spirale ampia e
duli lisci con staffa a disco, di bronzo. centrale e decorazione, impressa a pun-
Inv. 59926; fig. 4.10b, fig. 6.20. Priva zone e incisa a bulino, costituita da una
della staffa e del raccordo all’arco. Lun- stretta fascia marginale con motivi a zig-
gh. cm 4,7; con ago cm 7,2. zag impressi alternati a motivi lineari in-
18. Fibula ad arco ingrossato decorato cisi, interrotta da bande trasversali con
da sottili costolature separate da tre no- due fasce di linee parallele incise che
duli con spigolo centrale e con staffa a racchiudono un motivo a zigzag impres-
disco, di bronzo. Inv. 59927; fig. 4.7b, so, mentre nel campo è una fila di sei
fig. 6.19. Priva della staffa, del raccordo “rosette” a punzone. Ricomposta. Staf-
all’arco, della molla e dell’ago. Lungh. fa leggermente deformata dal calore.
cm 4,7. Lungh. complessiva cm 10,8.
19. Fibula ad arco ingrossato massiccio 24. Fibula ad arco rivestito da dischetti
a sezione quadrangolare decorato da di bronzo di diametro pressoché costan-
costolature separate da tre noduli con te, con elementi distanziatori cilindrici
spigolo centrale con ornato a spina-pe- costituiti da fascette rettangolari a capi
sce e staffa a disco, di bronzo. Inv. sovrapposti; elemento terminale presso
59928; fig. 5.1b, fig. 6.9. Molla a due av- la molla configurato come i precedenti e
volgimenti. Priva della staffa, del rac- staffa a disco, di bronzo. Inv. 59933 b;
cordo all’arco e della punta dell’ago. fig. 4.2b, fig. 6.14. I dischetti posti alle
Lungh. cm 6,3. due estremità dell’arco sono ornati da
20. Fibula ad arco ingrossato massiccio una fila di punzonature circolari. Molla
a sezione quadrangolare decorato da a due avvolgimenti. Priva della staffa, di
costolature separate da tre noduli con parte del raccordo all’arco e della punta
spigolo centrale con ornato a spina-pe- dell’ago. Lungh. cm 5,4.
sce e staffa a disco, di bronzo. Inv. 25. Staffa a disco spiraliforme pertinen-
59929; fig. 5.2b, fig. 6.8. Molla a due av- te a fibula, di bronzo. Inv. 59933 a; fig.

194
Corredi funerari femminili di rango a Vulci nella prima età del ferro:
il caso della Tomba dei Bronzetti sardi

4.8a, fig. 6.2. Contorno circolare, di- plessi, due svastiche e due croci di mal-
mensioni contenute, spirale ampia e ta, resi a incisione e campiti. La barret-
centrale. Decorazione, impressa a pun- ta trasversale è decorata da una doppia
zone e incisa a bulino, costituita da una linea a zigzag, incisa. Staffa scheggiata.
stretta fascia marginale con motivi a zig- Lungh. cm 9,1.
zag impressi alternati a motivi lineari in- 28. Fibula ad arco rivestito da dischetti
cisi, interrotta da bande trasversali con di bronzo graduati, con elementi distan-
due fasce di linee parallele incise che ziatori costituiti da rondelle a capi ri-
racchiudono un motivo a zigzag impres- battuti, elemento terminale presso la
so, mentre nel campo è una fila di sei staffa costituito da un filo di bronzo av-
“rosette” a punzone. Resta anche parte volto a spirale e staffa a disco con bar-
del raccordo all’arco. Lungh. cm 4. retta trasversale, di bronzo. Inv. 59935
26. Fibula ad arco rivestito da dischetti b; fig. 4.4b, fig. 6.11. Priva di parte del-
di bronzo di diametro pressoché co- l’arco, della staffa e dell’ago. Molla a
stante, con elementi distanziatori cilin- due avvolgimenti. Deformata dal calore.
drici costituiti da fascette rettangolari a Lungh. cm 4,5.
capi sovrapposti; elemento terminale 29. Fibula ad arco rivestito da dischetti
presso la molla configurato come i pre- di bronzo graduati, con elementi distan-
cedenti e staffa a disco, di bronzo. Inv. ziatori costituiti da rondelle a capi ri-
59934; fig. 4.1, fig. 6.15. I dischetti po- battuti, elemento terminale presso la
sti alle due estermità dell’arco sono or- staffa costituito da un filo di bronzo av-
nati da una fila di punzonature circola- volto a spirale e staffa a disco con bar-
ri. Molla a due avvolgimenti. Staffa a di- retta trasversale, di bronzo. Inv. 59935
sco spiraliforme di lamina spessa a con- c; fig. 4.3b, fig. 6.13. Priva della staffa,
torno circolare, di dimensioni contenu- della molla e dell’ago. Deformata dal
te, con spirale ampia e centrale e deco- calore. Lungh. cm 6,6.
razione, impressa a punzone e incisa a 30. Grande staffa a disco spiraliforme,
bulino, costituita da una stretta fascia con barretta trasversale, pertinente a fi-
marginale con motivi a zigzag impressi bula, di bronzo. Inv. 59936; fig. 4.3a, fig.
alternati a motivi lineari incisi, mentre 6.10. Contorno ellittico, spirale stretta e
nel campo è una fila di nove “rosette” a leggermente decentrata. Decorazione,
punzone. La staffa è fissata all’arco me- incisa a bulino, costituita da un’ampia
diante due ribattini. Ago in frammenti, fascia marginale con motivi a zigzag al-
ricomposto. Lungh. cm 10. ternati a gruppi di linee interrotta da
27. Fibula ad arco rivestito da dischetti bande trasversali con motivi a tratteggio
di bronzo graduati, con elementi distan- obliquo. Nel campo sono quattro motivi
ziatori costituiti da rondelle a capi ri- complessi, due svastiche e due quadrati
battuti, elemento terminale presso la con diagonali, resi a incisione e campiti.
staffa costituito da un filo di bronzo av- La barretta trasversale è decorata da una
volto a spirale e staffa a disco con bar- doppia linea a zigzag, incisa. Il margine
retta trasversale, di bronzo. Inv. 59935 è lacunoso; la staffa è deformata dal ca-
a; fig. 4.5, fig. 6.16. Staffa a contorno el- lore. Lungh. cons. cm 7,3.
littico con spirale stretta e leggermente 31. Staffa a disco spiraliforme pertinen-
decentrata e decorazione, incisa a buli- te a fibula, di bronzo. Inv. 59937; fig.
no, costituita da un’ampia fascia margi- 4.10a, fig. 6.1. Contorno subcircolare,
nale con motivi a zigzag alternati a dimensioni contenute, spirale ampia e
gruppi di linee interrotta da bande tra- centrale. Decorazione, impressa a pun-
sversali con motivi a tratteggio obliquo. zone e incisa a bulino, costituita da una
Nel campo sono quattro motivi com- stretta fascia marginale con motivi a zig-

195
Maria Letizia Arancio - Anna Maria Moretti Sgubini - Enrico Pellegrini

zag impressi alternati a motivi lineari in- delimitati agli angoli da punti impressi a
cisi interrotta da bande trasversali con punzone. Il margine è molto lacunoso.
due fasce di linee parallele incise che Lungh. cons. cm 4,2.
racchiudono un motivo a zigzag impres- 35. Grande staffa a disco spiraliforme
so. Nel campo è una fila di sei “rosette” pertinente a fibula, di bronzo. Inv.
a punzone. Il margine è scheggiato. 59941; fig. 4.4a, fig. 6.12. Contorno el-
Lungh. cm 4,3. littico, spirale stretta e leggermente de-
32. Staffa a disco spiraliforme, con bar- centrata, lamina sottile. Decorazione,
retta trasversale, pertinente a fibula, di incisa a bulino, costituita da un’ampia
bronzo. Inv. 59938; fig. 5.1a, fig. 6.3. fascia marginale con motivi a zigzag al-
Contorno ellittico, spirale stretta e leg- ternati a gruppi di linee interrotta da
germente decentrata, lamina sottile. bande trasversali con motivi a tratteggio
Decorazione, incisa a bulino, costituita obliquo. Nel campo sono quattro moti-
da un’ampia fascia marginale con moti- vi complessi, due svastiche e due qua-
vi a zigzag alternati a gruppi di linee in- drati con diagonali, resi a incisione e
terrotta da bande trasversali con motivi campiti, delimitati agli angoli da punti
a tratteggio obliquo. Nel campo sono impressi a punzone. Il margine è molto
quattro motivi complessi, due svastiche lacunoso. Lungh. cons. cm 7,5.
e due quadrati con diagonali, resi a in- 36. Staffa a disco spiraliforme pertinen-
cisione e campiti. La barretta trasversa- te a fibula, di bronzo. Inv. 59942; fig.
le è decorata da una doppia linea a zig- 4.9a, fig. 6.6. Contorno subcircolare, di-
zag, incisa. Il margine è lacunoso; la mensioni contenute, spirale ampia e
staffa è deformata dal calore. Lungh. centrale. Decorazione, impressa a pun-
cons. cm 7. zone e incisa a bulino, costituita da una
33. Staffa a disco spiraliforme pertinen- stretta fascia marginale con motivi a zig-
te a fibula, di bronzo. Inv. 59939; fig. zag impressi alternati a motivi lineari in-
4.2a, fig. 6.7. Contorno circolare, di- cisi interrotta da bande trasversali con
mensioni contenute, con spirale ampia e due fasce di linee parallele incise che
centrale, lamina piuttosto spessa. Deco- racchiudono un motivo a zigzag impres-
razione, impressa a punzone e incisa a so. Nel campo è una fila di sei “rosette”
bulino, costituita da una stretta fascia a punzone. Resta parte del raccordo al-
marginale con motivi a zigzag impressi l’arco. Il margine è scheggiato. Lungh.
alternati a motivi lineari incisi, mentre cm 4,5 (senza raccordo).
nel campo è una fila di nove “rosette” a 37. Grande staffa a disco spiraliforme
punzone. Resta uno dei due fori per il pertinente a fibula, di bronzo. Inv.
fissaggio all’arco mediante ribattini. 59943; fig. 5.2a, fig. 6.4. Contorno ellit-
Contorta, presenta scheggiature sul tico, spirale stretta e leggermente de-
margine. Lungh. cons. cm 4,6. centrata, lamina sottile. Decorazione,
34. Staffa a disco spiraliforme pertinen- incisa a bulino, costituita da un’ampia
te a fibula, di bronzo. Inv. 59940; fig. fascia marginale con motivi a zigzag al-
4.7a, fig. 6.8. Contorno ellittico, spirale ternati a gruppi di linee interrotta da
stretta e leggermente decentrata, lamina bande trasversali con motivi a tratteggio
sottile. Decorazione, incisa a bulino, co- obliquo. Nel campo sono quattro moti-
stituita da un’ampia fascia marginale vi complessi, due svastiche e due qua-
con motivi a zigzag alternati a gruppi di drati, resi a incisione e campiti, delimi-
linee interrotta da bande trasversali con tati agli angoli da punti impressi a pun-
motivi a tratteggio obliquo. Nel campo zone. Molto lacunosa e deformata dal
sono quattro motivi complessi, quadrati calore. Lungh. cons. cm 5,7.
con diagonali, resi a incisione e campiti, 38. Fusaiola biconica, di impasto. Inv.

196
Corredi funerari femminili di rango a Vulci nella prima età del ferro:
il caso della Tomba dei Bronzetti sardi

59944 a; fig. 5.24, fig. 7.4. Superficie colore marrone brunastro. Inv. 59944
marrone, lucidzata a stecca. Sul punto m; fig. 5.27, fig. 7.24. Sulla superficie di
di massima espansione sono quattro bu- alcuni sono presenti incrostazioni. Lun-
gne simmetriche, profilate da incisioni gh. complessiva cm 3,7.
circolari. Alt. cm 2; diam. mass. cm 2,3. 49. Coppia di vaghi biconici con profon-
39. Fusaiola biconica, di impasto. Inv. de scanalature verticali, di faïence verde
59944 b; fig. 5.25, fig. 7.5. Superficie chiaro. Inv. 59944 n; fig. 5.27, fig.
marrone lucidata a stecca. La faccia su- 7.27,37. Sulla superficie di entrambi so-
periore è decorata da fasce di linee oriz- no presenti scheggiature e incrostazioni
zontali alternate a fasce con motivi an- terrose. Diam. mass. cm 1,9 e cm 1,8.
golari. Alt. cm 2; diam. mass. cm 2,2. 50. Coppia di vaghi di forma globulare
40. Coppia di vaghi di forma ovale, di compressa, di pasta vitrea azzurra. Inv.
pasta vitrea bianca e blu e bianca e ros- 59944 o; fig. 5.27, fig. 7.32-33. Sulla su-
sa. Inv. 59944 c; fig. 5.27, fig. 7.30-31. perficie di entrambi sono presenti ab-
Entrambi si presentano fessurati. Lun- bondanti incrostazioni. Uno dei vaghi
gh. cm 1,4 e cm 1,3. manca di circa la metà del corpo. Diam.
41. Vago di forma globulare compressa mass. cm 1,6 e cm 1,5.
con quattro bugne simmetriche sulla 51. Anello di bronzo e oro. Inv. 59945;
massima espansione, di pasta vitrea az- fig. 5.8, fig. 7.25. Formato da una cop-
zurra e bianca. Inv. 59944 d; fig. 5.27, pia di anelli di verga di bronzo appaiati
fig. 7.28. Superficie scheggiata ed incro- e rivestiti da un filo d’oro avvolto a spi-
stata. Diam. mass. cm 1,5. rale. Diam. mass. cm 1,6.
42. Vago di forma approssimativamente 52. Anello di bronzo e oro. Inv. 59946;
globulare, di pasta vitrea di colore marro- fig. 5.10, fig. 7.17. Formato da un anello
ne brunastro. Inv. 59944 e; fig. 5.27, fig. di verga di bronzo rivestito da un filo d’o-
7.29. Deformato. Diam. mass. cm 1,8. ro avvolto a spirale. Diam. mass. cm 1,4.
43. Vago di forma lenticolare a profilo 53. Anello di bronzo e oro. Inv. 59947;
convesso, di pasta vitrea. Inv. 59944 f; fig. 5.7, fig. 7.26. Formato da un anello di
fig. 5.27, fig. 7.28. Deformato dal calo- verga di bronzo rivestito da un filo d’oro
re. Lungh. cm 2,3. avvolto a spirale. Diam. mass. cm 1,3.
44. Vago di forma ovale, di pasta vitrea 54. Anello di bronzo e oro. Inv. 59948;
biancastra. Inv. 59944 g; fig. 5.27, fig. fig. 5.6, fig. 7.20. Formato da un anello
7.39. Deformato, superficie scheggiata. di verga di bronzo rivestito da un filo
Alt. cm 1. d’oro avvolto a spirale. Privo di parte
45. Vago di forma lenticolare, di pasta del filo d’oro di rivestimento. Diam.
vitrea biancastra. Inv. 59944 h; fig. 5.27, mass. cm 1,2.
fig. 7.40. Superficie leggermente scheg- 55. Anello di bronzo e oro. Inv. 59949;
giata. Diam. mass. cm 1,1. fig. 5.9, fig. 7.18. Formato da un anello di
46. Coppia di vaghi di forma approssi- verga di bronzo rivestito da un filo d’oro
mativamente globulare, di pasta vitrea avvolto a spirale. Diam. mass. cm 1,2.
azzurra e bianca. Inv. 59944 i; fig. 5.27, 56. Anello di bronzo e oro. Inv. 59950;
fig. 7.34-35. Sulla superficie di entrambi fig. 7.23. Formato da un anello di verga
sono presenti abbondanti incrostazioni. di bronzo rivestito da un filo d’oro av-
Diam. cm 0,7 e cm 0,5. volto a spirale. Privo di parte dell’anima
47. Ventuno vaghi di forma lenticolare, di bronzo; il rivestimento di filo d’oro
di pasta vitrea di colore marrone bruna- risulta allentato. Diam. mass. cm 1,2.
stro. Inv. 59944 l; fig. 5.27, fig. 7.41. 57. Anello di bronzo e rame. Inv. 59951;
Lungh. complessiva cm 6. fig. 5.11, fig. 7.21. Formato da un anel-
48. Diciannove anellini di pasta vitrea di lo di verga di bronzo rivestito da un filo

197
Maria Letizia Arancio - Anna Maria Moretti Sgubini - Enrico Pellegrini

di rame avvolto a spirale. Diam. mass. ca con faccia superiore a profilo conves-
cm 1,3. so, presenta un occhiello rettangolare di
58. Fermatrecce d’oro. Inv. 59952; fig. lamina. Diam. mass. cm 0,6.
5.12, fig. 7.19. Spirale a quattro avvol- 67. Elemento cilindrico di collana a se-
gimenti con estremità ripiegate. Diam. zione poligonale, di filo d’oro avvolto a
mass. cm 1,7. spirale. Inv. 59960; fig. 5.16, fig. 7.11.
59. Fermatrecce d’oro. Inv. 59953; fig. 68. Filo a sezione piano-convessa. Lun-
5.14, fig. 7.16. Spirale a quattro avvolgi- gh. cm 4; diam. mass. cm 0,9.
menti con estremità ripiegate. Diam. 69. Elemento cilindrico di collana a se-
mass. cm 2. zione poligonale, di filo d’oro avvolto a
60. Fermatrecce d’oro. Inv. 59954 a; fig. spirale. Inv. 59961; fig. 5.16, 7.11. Filo a
5.13, fig. 7.22. Spirale a quattro avvolgi- sezione piano-convessa. Lungh. cm 4;
menti con estremità ripiegate. Diam. diam. mass. cm 0,9.
mass. cm 1,5. 70. Elemento cilindrico di collana, di fi-
61. Fermatrecce di rame. Inv. 59954 b; lo d’oro avvolto a spirale. Inv. 59962;
fig. 5.15, fig. 7.36. Spirale a quattro (?) fig. 5.17, fig. 7.11. Filo a sezione a se-
avvolgimenti. In frammenti e mancante zione piano-convessa. Lungh. cm 3;
delle estremità. Diam. mass. cm 1,5. diam. mass. cm 0,35.
62. Bottone di lamina d’oro. Inv. 59955; 71. Elemento cilindrico di collana, di fi-
fig. 5.19, fig. 7.6. Di forma conica, pre- lo d’oro avvolto a spirale. Inv. 59963;
senta un occhiello circolare di sottilissi- fig. 5.17, fig. 7.11. Filo a sezione a se-
ma verga rivestita di filo avvolto a spira- zione piano-convessa. Lungh. cm 3;
le; la superficie è ornata da file di punti diam. mass. cm 0,35.
impressi a punzone che definiscono un 72. Elemento cilindrico di collana, di fi-
cerchio suddiviso in cinque settori. Il lo d’oro avvolto a spirale. Inv. 59964;
margine presenta qualche scheggiatura. fig. 5.18, fig. 7.11. Filo a sezione a se-
Diam. mass. cm 1,4. zione piano-convessa. Lungh. cm 0,7;
63. Bottone di lamina d’oro. Inv. 59956; diam. mass. cm 0,2.
fig. 5.20, fig. 7.7. Di forma conica, pre- 73. Elemento cilindrico di collana, di fi-
senta un occhiello circolare di sottilissi- lo d’oro avvolto a spirale. Inv. 59965;
ma verga rivestita di filo avvolto a spira- fig. 5.18, fig. 7.11. Filo a sezione a se-
le; la superficie è ornata da file di punti zione piano-convessa. Lungh. cm 0,7;
impressi a punzone che definiscono un diam. mass. cm 0,2.
cerchio suddiviso in cinque settori. Il 74. Catenella di bronzo. Inv. 59966; fig.
margine presenta qualche scheggiatura. 5.28, fig. 7.12. Maglia costituita da ele-
Diam. mass. cm 1,4. menti il cui corpo è conformato in due
64. Bottone di lamina d’oro. Inv. 59957; anellini di verga bronzea a sezione cir-
fig. 5.21, fig. 7.9. Di forma troncoconi- colare orientati ortogonalmente e otte-
ca con faccia superiore a profilo conves- nuti con fusione a cera persa. Lungh.
so, presenta un occhiello rettangolare di cons. cm 10,3.
lamina. Diam. mass. cm 0,9.
65. Bottone di lamina d’oro. Inv. 59958;
fig. 5.22, fig. 7.10. Di forma troncoconi-
ca con faccia superiore a profilo conves-
so, presenta un occhiello rettangolare di
lamina. Il margine presenta qualche
scheggiatura. Diam. mass. cm 0,9.
66. Bottone di lamina d’oro. Inv. 59959;
fig. 5.23, fig. 7.8. Di forma troncoconi-

198
Corredi funerari femminili di rango a Vulci nella prima età del ferro:
il caso della Tomba dei Bronzetti sardi

Appendice II
Analisi antropologica dei resti incinerati*
Rita Vargiu**

I resti scheletrici cremati rinvenuti nell’urna appartengono a due individui deno-


minati: Individuo A e Individuo B.
L’individuo A è una femmina di età alla morte compresa tra 25 e 35 anni, mentre
l’individuo B è un infante di 8-10 anni.
Entrambi gli individui sono ben rappresentati nei distretti scheletrici, ma il loro pe-
so è sottostimato. Infatti il peso dei resti dell’individuo A è di 720 gr. e dell’indivi-
duo B è di 95 gr. mentre la porzione scheletrica non attribuibile è pari a 450 gr.
L’analisi della temperatura di combustione fornisce interessanti spunti di riflessione.
Per quanto riguarda l’individuo A, la temperatura risulta differenziata nei vari di-
stretti. Quella di maggiore intensità (600°-900° C) ha interessato le porzioni peri-
metrali del corpo (cranio, arti superiori, mani, fibule, porzione distale delle tibie e
piedi); una temperatura lievemente inferiore (500°-650° C) è stata riscontrata in
corrispondenza del torace e delle ginocchia; la temperatura più bassa risulta a li-
vello delle scapole, del bacino, del sacro e della testa dei femori. Da queste osser-
vazioni si può ipotizzare che i punti di fuoco nella pira fossero distribuiti maggior-
mente lungo il perimetro esterno dello spazio occupato dal corpo del defunto.
L’individuo B presenta invece una temperatura di combustione piuttosto omoge-
nea ed elevata (600°-900° C), ad eccezione del bacino che risulta essere stato espo-
sto ad una temperatura più bassa (300°-500° C). Quindi, in questo caso la distri-
buzione del calore era piuttosto uniforme tranne che per questa area.
I risultati ottenuti mettono in evidenza una concordanza di temperature di com-
bustione per l’area del bacino in entrambi gli individui. Quindi è verosimile che il
rogo fosse stato unico e che l’infante fosse stato deposto sopra l’individuo adulto.
La presenza di una porzione molto delicata e fragile del bacino dell’individuo in-
fantile, quale la sinfisi pubica, suggerisce che il suo bacino fosse stato protetto dal
fuoco dal bacino dell’adulto. Le altre porzioni scheletriche dell’infante, probabil-
mente esposte a temperature di 500°-650° C (quelle riscontrate nella porzione del
torace dell’individuo adulto), hanno subito maggiori modifiche strutturali e morfo-
logiche a causa della loro minore robustezza e grado di mineralizzazione.

* Il presente lavoro è stato svolto nel- cheologici dell’Etruria Meridionale nel


l’ambito del programma di ricerca avvia- 1997 sotto la direzione di Flavia Trucco.
to dalla Soprintendenza per i Beni Ar- ** Charun S.r.l., Roma.

199
Maria Letizia Arancio - Anna Maria Moretti Sgubini - Enrico Pellegrini

Appendice III
Lista delle fibule con arco rivestito da dischi di bronzo***
Maria Letizia Arancio

Gruppo 1: arco rivestito da dischi metallici e staffa a disco


N. esemplari Provenienza
1 Bisenzio, sporadico (Jurgeit 1999, I, p. 581, n. 982, II, p. 271)
1 Bologna, necropoli Benacci, T. 412, a incinerazione (Montelius
1895-1910, pl. 76, fig. 1; Panichelli 1990, p. 229, tav. 7.130; Babbi
2003, p. 71, nota 18)
2 Bologna, necropoli di San Vitale, T. 133, a incinerazione (Pincelli-
Morigi Govi 1975, tav. 97; Babbi 2003, p. 71, nota 18)
2 Bologna, necropoli di San Vitale, T. 596, a incinerazione (Pincelli-
Morigi Govi 1975, tav. 247; Babbi 2003, p. 71, nota 18)
1 Bologna, necropoli di San Vitale, T. 730, a incinerazione (Pincelli-
Morigi Govi 1975, tav. 290 Babbi 2003, p. 71, nota 18)
1 Bologna, necropoli di San Vitale, T. 759, a incinerazione (Pincelli-
Morigi Govi 1975, tav. 306; Babbi 2003, p. 71, nota 18)
1 Bologna, ripostiglio di San Francesco (Gsell 1891, p. 285, nota 13;
Zannoni 1907, tavv. XLI:31, XLIV:195; Montelius 1895-1910, pl.
72, fig. 3; Babbi 2003, p. 71, nota 18)
1 Caggiano, sporadico (Kilian 1970, taf. 258.I.5)
2 Campagnano di Roma, necropoli di Monte Sant’Angelo, T. IV,
a incinerazione (Barnabei et alii 1894, cc. 78, 365, tav. X.3)
1 Cerveteri, necropoli del Sorbo, T. 145, a inumazione (Vighi 1955,
c. 150, n. 1; Pohl 1972, fig. 118.4; Bartoloni-Delpino 1975, p. 8,
nota 24; Babbi 2003, p. 71, nota 17)
2 Cerveteri, necropoli del Sorbo, T. 233, a inumazione (Vighi 1955,
c. 165, n. 4; Pohl 1972, fig. 48.5-6; Bartoloni-Delpino 1975, p. 8,
nota 24; Babbi 2003, p. 71, nota 17)
2 Cerveteri, necropoli del Sorbo, T. 253, a incinerazione (Vighi 1955,
c. 94, n. 9; Pohl 1972, fig. 53.11; Bartoloni-Delpino 1975, p. 8,
nota 24; Babbi 2003, p. 71, nota 17)
2 Cerveteri, necropoli del Sorbo, T. 296, a inumazione (Vighi 1955,
c. 176, n. 6; Pohl 1972, fig. 144.4-5; Bartoloni-Delpino 1975, p. 8,
nota 24; Babbi 2003, p. 71, nota 17)
1 Cerveteri, necropoli di Madonna dei Canneti, sporadico inv. 16875
(inedito)
1 Cerveteri, necropoli di Montetosto Alto, sporadico (inedito:
Allumiere, Museo Civico A. Klitsche de la Grange)
1 Civitella del Tronto, loc. Piano d’Ischia, necropoli del Salino,
sporadico (N. Lucentini, in Piceni 1999, pp. 192-193, n. 62)
2 Como, provincia (Ghirardini 1881, p. 358, con rif.; Gsell 1891,
p. 285)

*** In attesa di disporre di una docu- co (soli dischi o dischi alternati a seg-
mentazione grafica e fotografica esausti- menti di ambra), in due grandi gruppi.
va delle fibule afferenti a questa famiglia Devo le notizie relative all'esemplare
tipologica, condizione necessaria per sporadico di Cerveteri, Montetosto Alto
elaborarne una corretta classificazione, e a quelli, da contesto, di Tarquinia, Vil-
si presenta in questa sede una lista per la Bruschi rispettivamente a Francesco
provenienza degli esemplari noti generi- di Gennaro e a Flavia Trucco, che rin-
camente articolata, sulla base della grazio anche per i preziosi suggerimenti
conformazione del rivestimento dell’ar- e l’attenzione che mi hanno dedicato.

200
Corredi funerari femminili di rango a Vulci nella prima età del ferro:
il caso della Tomba dei Bronzetti sardi

1 Conca peligna, sporadico: Museo Archeologico Nazionale


di Chieti (Delpino 1972, p. 365)
1 Fermo, necropoli in contrada Mossa, T. 10 del 1957,
a incinerazione (Peroni 1992, fig. 7.9)
1 Loreto Aprutino, loc. Colle Fiorano, sporadico (R. Papi,
in Piceni 1999, p. 193, n. 67)
2 Pontecagnano, T. 585, a incinerazione (Gastaldi 1994,
fig. 1.T585.1-2)
1 Pontecagnano, T. 757, a inumazione (Gastaldi 1998,
tav. 110.T757.7)
1 Pontecagnano, T. 899, a incinerazione (Gastaldi 1998,
tav. 116.T899.8)
2 Pontecagnano, T. 2056, a incinerazione (D’Agostino-Gastaldi
1988, fig. 151.T2056.11-12)
2 Pontecagnano, T. 2062, a incinerazione (Gastaldi 1998,
tav. 119.T2062.4)
2 Pontecagnano, T. 2198, a incinerazione (Gastaldi 1994,
fig. 1.T2198.1-2).
1 Populonia, necropoli di Piano delle Granate, T. a camera 3 (Minto
1934, p. 401; Fedeli 1983, p. 370; Babbi 2003, p. 71, nota 17);
1 Populonia, necropoli di Poggio del Molino, T. a camera 1
(G. Parisi Presicce, in Etruria mineraria, p. 50, n. 29; Babbi 2003,
p. 71, nota 17)
1 Populonia, necropoli di Poggio del Molino, T. a camera 5
(Bartoloni 1991, fig. 14)
1 Porto Sant’Elpidio, sporadico: Ancona, Museo Archeologico
Nazionale, inv. 6169 (N. Lucentini, in Piceni 1999, pp. 192-193,
n. 62)
1 Provenienza sconosciuta, dall’Italia centrale (?): Ginevra,
Collezione Ivor Svarc (Italy of Etruscans 1991, pp. 57-58, n. 43;
Mandolesi 2005, p. 403).
1 Provenienza sconosciuta, dall’Italia centrale (?): Roma, collezione
Cima Pesciotti (inedito: Archivio Sbaem, n. 295 elenco)
1 Provenienza sconosciuta, dall’Italia centrale: Museo Gregoriano
Etrusco (Ghirardini 1882, p. 141, n. 3; Gsell 1891, p. 285, nota 14;
Mandolesi 2005, n. 335)
1 Provenienza sconosciuta, dall’Italia centrale: Roma,
Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia, collezione
A. Castellani (inedito)
1 Provenienza sconosciuta, dall’Italia centrale: Stoccolma,
Museo Nazionale (?) (Montelius 1895-1910, pl. 126, fig. 16)
1 Provenienza sconosciuta, dall’Italia: Copenhagen, Ny Carlsberg
Glyptotek (?) (Montelius 1895-1910, pl. 1, fig. 9)
1 Recanati: Ancona, Museo Archeologico Nazionale, inv. 5986
(N. Lucentini, in Piceni 1999, pp. 192-193, n. 62)
2 Sala Consilina, necropoli NO, Sant’Antonio, T. 107,
a incinerazione (Guarino-Romito 2006, figg. 1-7)
2 Sala Consilina, necropoli NO, Sant’Antonio, T. 6 (Kilian 1970,
Taf. 242.I6a)

201
Maria Letizia Arancio - Anna Maria Moretti Sgubini - Enrico Pellegrini

2 Sala Consilina, necropoli SE, zona A, T. 173, a incinerazione


(Kilian 1970, taf. 43.II.1 a)
1 Sala Consilina, necropoli SE, zona A, T. 210, a incinerazione
(Kilian 1970, taf. 54.I.2 b)
2 Sala Consilina, necropoli SE, zona A, T. 219, a incinerazione
(Kilian 1970, taf. 58.I.6 a; Babbi 2003, p. 60, nota 15)
2 Sala Consilina, necropoli SE, zona A, T. 235, a incinerazione
(Kilian 1970, taf. 65.I.8 a; Babbi 2003, p. 60, nota 15)
2 Sala Consilina, necropoli SE, zona A, T. 246, a inumazione
(Kilian 1970, taf. 71.4 a)
2 Sala Consilina, necropoli SE, zona A, T. 255, a incinerazione
(Kilian 1970, taf. 74.II.3 a)
2 Sala Consilina, necropoli SE, zona A, T. 256, a inumazione
(Kilian 1970, taf. 75.II.4 a; Babbi 2003, p. 60, nota 15)
2 Sala Consilina, necropoli SE, zona A, T. 264, a inumazione
(Kilian 1970, taf. 78.I.10 a; Babbi 2003, p. 60, nota 15)
2 Sala Consilina, necropoli SE, zona A, T. 285, a incinerazione
(Kilian 1970, taf. tav. 81.I.3 a)
2 Sala Consilina, necropoli SE, zona A, T. 294, a inumazione
(Kilian 1970, taf. 84.I.6 a; Babbi 2003, p. 60, nota 15)
2 Sala Consilina, necropoli SE, zona A, T. 302, a inumazione
(Kilian 1970, taf. 87.II.3 a)
1 Sala Consilina, necropoli SE, zona A, T. 345, a inumazione
(Kilian 1970, taf. 96.III.3 a)
2 Sala Consilina, necropoli SE, zona B, T. 25, a incinerazione
(Kilian 1970, taf. 116.II.4 a; Babbi 2003, p. 60, nota 15)
2 Sala Consilina, necropoli SE, zona B, T. 33, a incinerazione
(Kilian 1970, taf. 117.II.2 a; Babbi 2003, p. 60, nota 15)
2 Sala Consilina, necropoli SE, zona D, T. 118, a inumazione
(Kilian 1970, taf. 158.I.1 a; Babbi 2003, p. 60, nota 15)
2 Sala Consilina, necropoli SE, zona F, T. 30, a inumazione
(Kilian 1970, taf. 192.I.11 a; Babbi 2003, p. 60, nota 15)
1 Sala Consilina, necropoli SE, zona J, T. 27 a incinerazione
(Kilian 1970, taf. 219.II.4 a; Babbi 2003, p. 60, nota 15)
2 Sala Consilina, necropoli SE, zona J, T. 29, a incinerazione
(Kilian 1970, taf. 220.I.2 a; Babbi 2003, p. 60, nota 15)
1 Sala Consilina, necropoli SE, zona J, T. 33, a incinerazione
(Kilian 1970, taf. 16.1-2.7; Babbi 2003, p. 60, nota 15)
2 Sala Consilina, necropoli SE, zona J, T. 34, a incinerazione
(Kilian 1970, taf. 221.I.1)
1 Sala Consilina, necropoli SE, zona L, T. 10, a inumazione
(Kilian 1970, taf. 231.I.7 a)
2 Sala Consilina, necropoli SE, zona M, T. 15, a inumazione
(Kilian 1964, beil. 17.A7a-b; Babbi 2003, p. 71, nota 15)
1 Sala Consilina, sporadico: Roma, Museo Preistorico
ed Etnografico “L. Pigorini”, in esposizione
1 Suessula, sporadico (Kilian 1970, taf. 226.3)
1 Tarquinia, necropoli delle Arcatelle (?) (Montelius 1895-1910,
pl. I, fig. 8 = pl. 276, fig. 1; Babbi 2003, p. 71, nota 17)

202
Corredi funerari femminili di rango a Vulci nella prima età del ferro:
il caso della Tomba dei Bronzetti sardi

15 Tarquinia, necropoli delle Arcatelle, scavi 1881 (Ghirardini 1881,


p. 358, tav. 5, fig. 21; Gsell 1891, p. 285, nota 10; Montelius 1895-
1910, pl. 276, fig. 9; Hencken 1968, pp. 406, 407, fig. 394;
Bartoloni-Delpino 1975, p. 8, nota 22; Babbi 2003, p. 71, nota 17)
1* Tarquinia, necropoli delle Arcatelle, scavi 1881 (?), sporadico,
Raccolta Comunale, s. inv. (inedito, Babbi 1997-1998, n. 255)
1* Tarquinia, necropoli delle Arcatelle, scavi 1881 (?), sporadico,
Raccolta Comunale, s.inv. (inedito, Babbi 1997-1998, n. 251)
1* Tarquinia, necropoli delle Arcatelle, scavi 1881 (?), sporadico,
Raccolta Comunale, inv. 866 (inedito, Babbi 1997-1998, n. 252)
1* Tarquinia, necropoli delle Arcatelle, scavi 1881 (?), sporadico,
Raccolta Comunale, inv. 866 (inedito, Babbi 1997-1998, n. 253)
1* Tarquinia, necropoli delle Arcatelle, scavi 1881 (?), sporadico,
Raccolta Comunale, inv. 819 (inedito, Babbi 1997-1998, n. 374)
1* Tarquinia, necropoli delle Arcatelle, scavi 1881 (?), sporadico,
Raccolta Comunale, s.inv. (inedito, Babbi 1997-1998, n. 1145)
1* Tarquinia, necropoli delle Arcatelle, scavi 1881 (?), sporadico,
Raccolta Comunale, inv. 820 (inedito, Babbi 1997-1998, n. 375,
tav. 65, fig. 2)
1 Tarquinia, necropoli delle Arcatelle, scavi 1881 (?), sporadico, Raccolta
Comunale, inv. 866 (Babbi 1997-1998, n. 254; Babbi 2003, figg. 1-4)
1 Tarquinia, necropoli delle Arcatelle, scavi 1881 (Ghirardini 1881,
p. 358, tav. 5, fig. 22; Gsell 1891, p. 285, nota 10; Montelius 1895-
1910, pl. 276, fig. 2; Babbi 2003, p. 71, nota 17)
1 Tarquinia, necropoli delle Arcatelle, scavi 1882, T. “a pozzo con
elmo fittile crestato”, a incinerazione (Hencken, p. 259; Bartoloni-
Delpino 1975, p. 8, nota 22; Babbi 2003, p. 71, nota 17)
1 Tarquinia, necropoli di Poggio dell’Impiccato, T. 1, a incinerazione
(Hencken 1968, p. 118, fig. 107g; Bartoloni-Delpino 1975,
p. 8, nota 23; Babbi 2003, p. 71, nota 17)
1 Tarquinia, necropoli di Poggio dell’Impiccato, T. 27,
a incinerazione (Hencken 1968, pp. 324-325; Bartoloni-Delpino
1975, p. 8, nota 22; Babbi 2003, p. 71, nota 17)
1 Tarquinia, necropoli di Selciatello, T. 28, a incinerazione (Hencken
1968, p. 279; Bartoloni-Delpino 1975, p. 8, nota 22; Babbi 2003,
p. 71, nota 17);
2 (?) Tarquinia, necropoli di Selciatello, T. 51, a incinerazione (Hencken
1968, p. 63 (pertinenti?); Bartoloni-Delpino 1975, p. 8, nota 22;
Babbi 2003, p. 71, nota 17)
2 Tarquinia, necropoli di Villa Bruschi Falgari, T. 46,
a inumazione (inedito)
2 Tarquinia, necropoli di Villa Bruschi Falgari, T. 82,
a incinerazione (inedito)
1 Tarquinia, necropoli di Villa Bruschi Falgari, T. 87,
a inumazione (inedito)
2 Tarquinia, necropoli di Villa Bruschi Falgari, T. 123,
a incinerazione (inedito)
2 Tarquinia, necropoli di Villa Bruschi Falgari, T. 163,
a incinerazione (inedito)

203
Maria Letizia Arancio - Anna Maria Moretti Sgubini - Enrico Pellegrini

2 Tarquinia, necropoli di Villa Bruschi Falgari, T. 209,


a incinerazione (inedito)
1 Tarquinia, necropoli Le Rose, T. 1, a incinerazione (Buranelli 1983,
fig. 4.5)
2 Tarquinia, necropoli Le Rose, T. 61 (Moretti 1959, p. 130,
figg. 18-19; Buranelli 1983, figg. 71.3, 72.4; Bartoloni-Delpino
1975, p. 8, nota 22)
2 Terni, necropoli delle Acciaierie, T. 116, a inumazione (Stefani
1914, pp. 42-43, fig. 35; Müller-Karpe 1959, tav. 43.B2.3; Leonelli
2003, p. 154, fig. 44.13)
2 Terni, necropoli delle Acciaierie, T. VII a inumazione
(Lanzi-Pasqui 1907, pp. 633-634)
2 Terni, necropoli delle Acciaierie, sporadici: Terni, Pinacoteca
Comunale (Leonelli 2003, p. 193, nn. 154-155, con rif., fig. 44.11-12)
1 Valle della Vibrata, sporadico: Roma, Museo Preistorico ed
Etnografico “L. Pigorini” (?) (Ghirardini 1881, p. 358; Gsell 1891,
p. 285, nota 13)
1 Veio, necropoli dei Quattro Fontanili, sporadico O 10 SO
(Berardinetti 1986-1987, tav. 81a)
1 Veio, necropoli dei Quattro Fontanili, sporadico O 11 E
(Berardinetti 1986-1987, tav. 84)
1 Veio, necropoli dei Quattro Fontanili, sporadico O 18 NE
(Berardinetti 1986-1987, tav. 85)
1 Veio, necropoli dei Quattro Fontanili, sporadico P 12 1
(Berardinetti 1986-1987, tav. 97a)
1 Veio, necropoli dei Quattro Fontanili, sporadico S 17 NE
(Berardinetti 1986-1987, tav. 133g)
1 Veio, necropoli dei Quattro Fontanili, sporadico V 11 Q (NS 1967,
p. 176, n. 8, fig. 55; Bartoloni-Delpino 1975, p. 8, nota 21;
Toms 1986, fig. 15C; Babbi 2003, p. 71, nota 17)
2 Veio, necropoli di Grotta Gramiccia, T. 377, a inumazione
(Bartoloni-Delpino 1975, p. 8, nota 21; Berardinetti-Drago 1997,
fig. 13; Babbi 2003, p. 71, nota 17)
Veio, necropoli di Valle La Fata, T. 21, a incinerazione (Stefani
1929, p. 345 (sepolcro n. 17); Close-Brooks 1965, p. 58; Bartoloni-
Delpino 1975, p. 8 nota 21; Bartoloni-Delpino 1979, tav. 17.3-4;
Babbi 2003, p. 71, nota 17)
Veio, necropoli di Valle La Fata, T. 25, a incinerazione (Stefani
1933, p. 423, fig. 2 (sepolcro n. 1); Close-Brooks 1965, p. 58;
Bartoloni-Delpino 1975, p. 8 nota 21; Bartoloni-Delpino 1979,
tav. 21.2; Babbi 2003, p. 71, nota 17)
2 Verucchio, necropoli di Campo del Tesoro, T. 28, a incinerazione
(Brizio 1894, p. 303, fig. 6, Tamburini Müller 2006, tav. 11.28.3-4)
2 Verucchio, necropoli di Campo del Tesoro, T. 40, a incinerazione
(Brizio 1894, p. 304, Tamburini Müller 2006, tav. 14.40.5-6; Babbi
2003, p. 71, nota 18)
2 Vetulonia, necropoli di Poggio alla Guardia, T. I del II saggio
1884, a incinerazione (Falchi 1885, p. 406; Gsell 1891, p. 285, nota
11; Cygielman 1994, fig. 14; Babbi 2003, p. 71, nota 17)

204
Corredi funerari femminili di rango a Vulci nella prima età del ferro:
il caso della Tomba dei Bronzetti sardi

2 Vetulonia, necropoli di Poggio alla Guardia, T. VI del primo


circolo di pietre interrotte, a incinerazione (Falchi 1887, p. 516c;
Gsell 1891, p. 285, nota 11; Bartoloni-Delpino 1975, p. 10, nota
25; Etrusker und Europa 1992 [in cui il complesso è pubblicato
come T. V], n. 20; Cygielman 1994, p. 261, nota 23; Babbi 2003,
p. 71, nota 17)
2 Vetulonia, necropoli di Poggio alla Guardia, T. VIII del primo
circolo di pietre interrotte, a incinerazione (Falchi 1981, pp. 82-83;
ciT. in Bartoloni-Delpino 1975, p. 10, nota 25)
X Vetulonia, numerosi esemplari al Museo di Grosseto (ciT. in Gsell
1891, p. 285, nota 11)
1 Volterra, sporadico (?): Museo Civico (cit. in Gsell 1891, p. 285,
nota 12)
2 Vulci, necropoli a nord-ovest della Cuccumella, T. 115 a
incinerazione (Gsell 1891, pp. 223-224, nn. 7-8; 285; Bartoloni-
Delpino 1975, p. 8, nota 23; Babbi 2003, p. 71, nota 17)
1 Vulci, necropoli a nord-ovest della Cuccumella, T. 124 a
incinerazione (Gsell 1891, pp. 228, n. 2; 285; Bartoloni-Delpino
1975, p. 8, nota 23; Babbi 2003, p. 71, nota 17)
1 Vulci, necropoli di Osteria o di Cavalupo, Collezione Massimo
(Falconi Amorelli 1968, n. 47; Babbi 2003, p. 71, nota 17)
1 Vulci, necropoli di Cavalupo, T. Bronzetti sardi, a incinerazione
(Falconi Amorelli 1966, fig. 2.14; Bartoloni-Delpino 1975, p. 8,
nota 23; Babbi 2003, p. 71, nota 17)
2 Vulci, necropoli di Cavalupo, T. Bronzetti sardi, a incinerazione
(Falconi Amorelli 1966, figg. 2.12; 4.13; Babbi 2003, p. 71,
nota 17)
2 Vulci, necropoli di Cavalupo, T. Bronzetti sardi, a incinerazione
(Falconi Amorelli 1966, fig. 2.15-16; Bartoloni-Delpino 1975,
p. 8, nota 23; Babbi 2003, p. 71, nota 17)
2 Vulci, necropoli di Poggio Mengarelli, recupero, inv. 84953+84956
e inv. 84970 (inediti)

Gruppo 2: arco rivestito da dischi di bronzo alternati


a segmenti d’ambra e staffa a disco
N. esemplari Provenienza
1 Bisenzio, necropoli di S. Bernardino, T. 31 a incinerazione
(Pasqui 1886, p. 187; Delpino 1977, p. 41, fig. 2:28b
1 Capua, da contesto (Johannowski 1989, p. 40)
2 Pontecagnano, T. 508 b: d’Agostino-Gastaldi 1988, pp. 55-56,
tipo 32B20, tav. 19
1 Pontecagnano, T. 550: d’Agostino-Gastaldi 1988, pp. 55-56,
tipo 32B20, tav. 19
2 Pontecagnano, T. 639: d’Agostino-Gastaldi 1988, pp. 55-56,
tipo 32B20, tav. 19
1 Provenienza sconosciuta, dall’Italia centrale: British Museum,
ex collezione Hamilton (Bietti Sestieri 1986, p. 11, n. 42)
1 Provenienza sconosciuta: Subiaco, Collezione Ceselli (Guidi 1980,
fig. 4, n. 3)

205
Maria Letizia Arancio - Anna Maria Moretti Sgubini - Enrico Pellegrini

1 Tarquinia, necropoli delle Arcatelle, scavi 1881 (?), sporadico,


Raccolta Comunale, s. inv. (inedito: Babbi 1997-1998, n. 192)
1 Tarquinia, necropoli delle Arcatelle, scavi 1881 (?), sporadico,
Raccolta Comunale, inv. 598 (inedito: Babbi 1997-1998, n. 647)
2 Tarquinia, necropoli di Poggio sopra Selciatello, T. 33, a
incinerazione (Hencken 1968, fig. 147; Etruschi e la Sardegna 2008,
fig. a p. 91.10-11)
1 Tarquinia, necropoli di Poggio sopra Selciatello, T. 166,
a incinerazione (?) (Hencken 1968, fig. 64a);
2 Tarquinia, necropoli di Poggio sopra Selciatello, T. 202,
a incinerazione (Hencken 1968, fig. 157; Etruschi e la Sardegna
2008, fig. a p. 97, nn. 7-10)
2 Vulci, necropoli dell’Osteria-Casal di Lanza, senza provenienza
(Mandolesi 2005, p. 205, nn. 83-84, una delle quali forse da
identificare con l’esemplare pubblicato in Montelius 1895-1910,
pl. I, fig. 11)

206
Corredi funerari femminili di rango a Vulci nella prima età del ferro:
il caso della Tomba dei Bronzetti sardi

Bibliografia Atti Ascoli Piceno - Teramo - Ancona M.L. ARANCIO, A.M. MORETTI
I Piceni e l’Italia medio-adriatica, Atti SGUBINI, E. PELLEGRINI 2008
del XXII convegno di Studi Etruschi Simboli di appartenenza nell’età del
ed Italici, Pisa-Roma 2004. ferro: le testimonianze funerarie di
Vulci, in PPE.Atti VIII, pp. 321-334.
Atti Grosseto
La civiltà arcaica di Vulci e la sua A. BABBI 1997-98
espansione, Atti del X Convegno di La necropoli dei Monterozzi di
Studi Etruschi ed Italici, Firenze 1977. Tarquinia: le fibule delle Raccolte
Comunali, Tesi di laurea, Università
Atti Lipari degli Studi di Roma “La Sapienza”,
Le comunità della preistoria italiana. Facoltà di Lettere e Filosofia, Cattedra
Studi e ricerche sul Neolitico e le età dei di Etruscologia e Antichità italiche.
metalli in memoria di Luigi Bernabò
Brea, Atti della XXXV Riun. Sc. A. BABBI 2003
dell’IIPP, Firenze 2003. Le fibule della Raccolta Comunale
di Tarquinia: alcune considerazioni
Atti Roma tecnologiche, in Fibulae, pp. 59-74.
Le necropoli arcaiche di Veio, a cura di
G. Bartoloni, Atti della Giornata di A. BABBI 2008
studio in memoria di Massimo La piccola plastica fittile antropomorfa
Pallottino, Roma 1997. dell’Italia antica. Dal Bronzo finale
all’Orientalizzante, Pisa-Roma.
Atti Roma - Veio, Cerveteri/Pyrgi,
Tarquinia - Tuscania - Vulci - Viterbo F. BARNABEI, G.F. GAMURRINI,
Dinamiche di sviluppo delle città delle A. COZZA, A. PASQUI 1894
città nell’Etruria meridionale, Atti del Antichità del territorio falisco. I. Monte
XXIII Convegno di Studi etruschi Sant’Angelo e Narce, in MonAntLinc
ed italici, Pisa-Roma 2005. IV, cc. 7-416.

Atti Salerno - Pontecagnano R. BARTOCCINI 1961


La presenza etrusca nella Campania Tre anni di scavi a Vulci (1956-1958),
meridionale, Atti delle giornate in Atti del settimo congresso di
di studio, Firenze 1994. Archeologia Classica II, Roma, pp.
257-281.
Atti Sassari - Alghero - Oristano -
Torralba G. BARTOLONI 1989
Etruria e Sardegna centro-settentrionale Marriage, Sale and Gift. A proposito di
tra l’età del bronzo finale e l’Arcaismo, alcuni corredi femminili dalle necropoli
Atti del XXI Convegno di Studi populoniesi della prima età del ferro, in
Etruschi ed Italici, Pisa-Roma 2002. Le donne in Etruria, a cura di A. Rallo,
Roma, pp. 35-54
Atti Verucchio
La ritualità funeraria tra età del ferro G. BARTOLONI 1991
e Orientalizzante in Italia, P. von Eles Populonium Etruscorum quodam hoc
(a cura di), Atti del Convegno, Pisa- tantum in litore. Aspetti e carattere di
Roma 2006. una comunità costiera nella prima età
del ferro, in AC XLIII, pp. 1-37.
AA.VV. 1967
Veio (Isola Farnese). Continuazione G. BARTOLONI 2007
degli scavi nella necropoli villanoviana La società e i ruoli femminili nell’Italia
in località “Quattro Fontanili”, in NS, preromana, in Le ore e i giorni,
pp. 87-286. pp. 13-23.

207
Maria Letizia Arancio - Anna Maria Moretti Sgubini - Enrico Pellegrini

G. BARTOLONI, F. DELPINO 1975 A.M. BIETTI SESTIERI 1992


Un tipo di orciolo a lamelle metalliche, (a cura di), La necropoli laziale
in StEtr XLIII, pp. 3-45. di Osteria dell’Osa, Roma.

G. BARTOLONI, F. DELPINO 1979 A.M. BIETTI SESTIERI 2008


Veio I. Introduzione allo studio delle Domi mansit, lanam fecit. Was that all?
necropoli arcaiche di Veio. Il sepolcreto Women’s social status and roles in early
di Valle La Fata, in MonAntLinc 50, latial communities (11th–9th centuries
n.s. 1. B.C.), in JMedA 21, pp. 133-159.

G. BENDINELLI 1927 M. BLOCH, J. PARRY 1982


Relazione sopra una campagna di scavi (a cura di), Death and the regeneration
nel territorio di Vulci (1923-1924), of life, Cambridge.
in StEtr I, pp. 129-144.
E. BRIZIO 1894
A. BERARDINETTI 1986-87 Verucchio, Spadarolo e Rimini. Prima
La necropoli veiente di Quattro relazione sulle scoperte archeologiche
Fontanili: i materiali di recupero (1960). nel Riminese, in NS, pp. 292-309.
Considerazioni sulla I fase villanoviana,
Tesi di Laurea in Etruscologia e F. BURANELLI 1983
Antichità italiche, Università degli La necropoli villanoviana “Le Rose”
studi di Roma “La Sapienza”, di Tarquinia, Roma 1983.
a.a. 1986-87.
F. BURANELLI, L. DRAGO, L. PAOLINI
A. BERARDINETTI, L. DRAGO 1997 1997
La necropoli di Grotta Gramiccia, La necropoli di Casale del Fosso,
in Atti Roma, pp. 39-61. in Atti Roma, pp. 63-83.

P. BERNARDINI 2002 Civiltà degli Etruschi


I bronzi sardi di Cavalupo di Vulci M. Cristofani (a cura di), Civiltà degli
e i rapporti tra la Sardegna e l’area Etruschi, Catalogo della mostra,
tirrenica nei secoli IX-VI a.C. Una Milano 1985.
rilettura, in Atti Sassari - Alghero -
Oristano - Torralba, pp. 421-431. J. CLOSE-BROOKS 1965
Proposta per una suddivisione in fasi,
V. BIANCO PERONI 1979 in NS, pp. 53-64.
I rasoi nell’Italia continentale, PBF
VIII, 2, München. G. COLONNA 1977
La presenza di Vulci nelle valli del Fiora
A.M. BIETTI SESTIERI 1985 e dell’Albegna prima del IV secolo a.C.,
La tarda età del bronzo e gli inizi della in Atti Grosseto - Roselle - Vulci,
cultura laziale, in A.P. Anzidei, pp. 189-213.
A.M. Bietti Sestieri, A. De Santis,
Roma e il Lazio dall’età della pietra M. CYGIELMAN 1994
alla formazione della città. I dati Note preliminari per una periodizzazione
archeologici, Roma, pp. 129-148. del villanoviano di Vetulonia, in Atti
Salerno - Pontecagnano, pp. 253-292.
A.M. BIETTI SESTIERI 1986
Italian swords and fibulae of the late B. D’AGOSTINO 1988
Bronze and early Iron Ages, in J. Le genti della Campania antica, in Italia
Swaddling (a cura di), Italian Iron Age omnium terrarum alumna: la civiltà
Artefacts in the British Museum, Papers dei Veneti, Reti, Liguri, Celti, Piceni,
of the Sixth British Museum Classical Umbri, Latini, Campani e Japigi,
Colloquium, London, pp. 3-24. Milano, pp. 531-589.
208
Corredi funerari femminili di rango a Vulci nella prima età del ferro:
il caso della Tomba dei Bronzetti sardi

B. D’AGOSTINO, P. GASTALDI 1988 F. DI GENNARO 2004


Pontecagnano. II. La necropoli del Discussione su: P. Boccolini, Elementi
Picentino.1. Le tombe della Prima Età di corredo: un’ipotesi di ricostruzione
del Ferro, B. d’Agostino, P. Gastaldi dello status della donna a Tarquinia
(a cura di), AIONArchStAnt, nel IX secolo a.C., in PPE.Atti VI,
Quaderno 5, Napoli. pp. 591-592.

D. DE ANGELIS 2001 L. DRAGO TROCCOLI 2003


La ceramica decorata di stile Rapporti tra Fermo e le comunità
“villanoviano” in Etruria meridionale, tirreniche nella prima età del ferro,
Soveria Mannelli. in Atti Ascoli Piceno - Teramo -
Ancona, pp. 33-84.
D. DE ANGELIS 2002
Ricerche sulla decorazione villanoviana: Etruria mineraria
i biconici di Tarquinia, in PPE.Atti V, G. Camporeale (a cura di), L’Etruria
pp. 739-747. mineraria, Catalogo della mostra,
Milano 1985.
F. DELPINO 1972
Orciolo biconico del Museo di Chieti, Etruschi
in StEtr XL, pp. 365-373. Etruschi, Le antiche metropoli del
Lazio, M. Torelli, A.M. Moretti Sgubini
F. DELPINO 1977 (a cura di), Catalogo della mostra,
La prima età del ferro a Bisenzio. Verona 2008.
Divisione in fasi ed interpretazione
culturale, in StEtr XLV, pp. 39-49. Etruschi e la Sardegna 2008
Gli Etruschi e la Sardegna tra la fine
F. DELPINO 2005 dell’età del bronzo e gli inizi dell’età
Dinamiche sociali e innovazioni rituali del ferro. Un’antica civiltà rivelata,
a Tarquinia villanoviana; le tombe I e II F. Lo Schiavo, P. Falchi, M. Milletti
del sepolcreto di Poggio dell’Impiccato, (a cura di), Catalogo della mostra,
in Atti Roma - Veio - Cerveteri/Pyrgi - Sa Corona Arrubia.
Tarquinia - Tuscania - Vulci - Viterbo,
pp. 343-358. Etrusker und Europa
Die Etrusker und Europa, Catalogo
F. DELPINO 2006 della mostra, Milano 1993.
Una identità ambigua. Figurette
femminili nude di area etrusco-italica: I. FALCHI 1887
congiunte, antenate o divinità?, in Vetulonia, in NS, pp. 471-531.
Mediterranea III, (2007), pp. 33-54.
I. FALCHI 1891
A. DEPALMAS 2009 Vetulonia e la sua necropoli
Il bronzo finale della Sardegna, antichissima, Firenze.
in La preistoria e la protostoria della
Sardegna, Atti della XLIV Riun. Sc. M.T. FALCONI AMORELLI 1966
IIPP, Firenze, pp. 141-150, 153-160A. Tomba villanoviana con bronzetto
nuragico, in AC XVIII, pp. 1-15.
A. DEPALMAS C.S.
Le navicelle di età nuragica, in Corpus M.T. FALCONI AMORELLI 1968
delle Antichità Protostoriche della La collezione Massimo, Quaderni
Sardegna – Progetto della Regione di Villa Giulia, 2, Roma.
Autonoma della Sardegna.
M.T. FALCONI AMORELLI 1983
Vulci. Scavi Bendinelli (1919-1923),
Roma-Cagli.

209
Maria Letizia Arancio - Anna Maria Moretti Sgubini - Enrico Pellegrini

F. FEDELI 1983 S. GSELL 1891


Populonia. Storia e territorio, Firenze. Fouilles dans la nécropole de Vulci,
Paris.
Fibulae
Fibulae. Dall’età del bronzo all’alto D. GUARINO, M. ROMITO 2006
Medioevo, tecnica e tipologia, Le fibule della tomba n. 107 dalla
E. Formigli (a cura di), Firenze. necropoli in località sant’Antonio, in M.
Romito (a cura di), Museo Archeologico
G. FOGOLARI, A. PROSDOCIMI 1988 Provinciale della Lucania Occidentale
I Veneti antichi. Lingua e cultura, Padova. nella Certosa di San Lorenzo a Adula.
Vecchi scavi, nuovi studi, Salerno.
E. FORMIGLI 2003
Evoluzione tecnico-tipologica delle fibule A. GUIDI 1980
con staffa a disco tra bronzo finale e La collezione Ceselli nel Monastero
prime età del ferro, in Fibulae, pp. 75-82. di S. Scolastica. Materiali dell’età del
bronzo e del ferro, Roma.
M.A. FUGAZZOLA DELPINO 1984
La cultura villanoviana. Guida ai A. GUIDI 1999
materiali della prima età del ferro Il processo di formazione della città
nel Museo di Villa Giulia, Roma. in Etruria: il caso dell’area vulcente,
in E. Pellegrini (a cura di),
M.A. FUGAZZOLA DELPINO, Insediamenti preistorici e città etrusche
E. PELLEGRINI C.S. nella media valle del fiume Fiora.
Due ripostigli dell’Italia centrale Guida al Museo Civico Archeologico
tirrenica: S. Marinella e Goluzzo. di Pitigliano, Pitigliano, pp. 38-45.
Produzione e circolazione dei metalli in
Italia centrale tra la fine dell’età del W. HELBIG 1882-83
Bronzo e gli inizi dell’età del ferro, in Scavi di Vulci, in BullInst, pp. 161-170.
BPI (2010) in corso di stampa.
H. HENCKEN 1968
P. GASTALDI 1994 Tarquinia. Villanovans and Early
Struttura sociale e rapporti di scambio Etruscans, Cambridge, Mass.
nel IX sec. a.C., in Atti Salerno -
Pontecagnano, pp. 49-59. C. IAIA 1999
Simbolismo funerario e ideologia alle
P. GASTALDI 1998 origini di una civiltà urbana. Forme
Pontecagnano II.4. La necropoli del rituali nelle sepolture “villanoviane”
Pagliarone, Annali del Dipartimento a Tarquinia e Vulci, e nel loro
di studi del mondo classico e del entroterra, Grandi contesti e problemi
Mediterraneo antico. Sezione di della Protostoria italiana, 3, Firenze.
Archeologia e Storia antica, Quaderno
10, Napoli. C. IAIA 2002
Oggetti di uso rituale nelle sepolture
Gens Antiquissima Italiae “villanoviane” di Tarquinia, in PPE.Atti
Gens antiquissima Italiae. Antichità V, pp. 729-738.
dall’Umbria in Vaticano, Catalogo della
mostra, Perugia 1988. Italy of the Etruscans
Italy of the Etruscans, I. Jucker
G. GHIRARDINI 1881 (a cura di), Catalogo della mostra,
Corneto-Tarquinia, in NS, pp. 342-371. Yerushaláyim 1991.

G. GHIRARDINI 1882 W. JOHANNOWSKY 1989


Corneto-Tarquinia, in NS, pp. 136-214. Capua antica, Napoli.

210
Corredi funerari femminili di rango a Vulci nella prima età del ferro:
il caso della Tomba dei Bronzetti sardi

F. JURGEIT 1999 Giovannangelo Camporeale, Studia


Die etruskischen und italischen Bronzen erudita, 4, Pisa, pp. 509-523.
sowie Gegenstände aus Eisen, Blei und
Leder im Badischen Landesmuseum E. MACNAMARA, D.&F. RIDGWAY 1984
Karlsruhe, Terra nostra, 5, Pisa. The Bronze Hoard from S. Maria in
Paulis, Sardinia, in British Museum
K. KILIAN 1964 Occasional Papers 45, London 1984.
Archäologische Forschungen in
Lukanien. I. Untersuchungen zu A. MANDOLESI 2005
früheisenzeitlichen gräbern aus dem Materiale protostorico. Etruria e Latium
Vallo di Diano, RM X, Heidelberg. Vetus, Musei Vaticani. Museo
Gregoriano Etrusco. Cataloghi, 9,
K. KILIAN 1970 Città del Vaticano.
Früheisenzeitliche Funde aus der
Südostnekropole von Sala Consilina E. MANGANI 1995
(Provinz Salerno), RM XV, Heidelberg. Corredi vulcenti degli scavi Gsell al
Museo Pigorini, in BPI 86, pp. 373-428.
L. KRUTA POPPI 2008
Immagini di astri: da simboli a figure, A. MINTO 1934
in Occhi della notte, pp. 37-53. Populonia, scoperte archeologiche
fortuite dal 1931 al 1934, in NS,
L. LANZI, A. PASQUI 1907 pp. 351-428.
Terni. Scoperte nell’antica necropoli
presso l’Acciaieria, in NS, pp. 595-645. O. MONTELIUS 1895-1910
La civilisation primitive en Italie depuis
Le ore e i giorni l’introduction des metaux, Stockholm.
P. von Eles (a cura di), Le ore e i giorni
delle donne; dalla quotidianità alla M. MORETTI 1959
sacralità tra VIII e VII sec. a.C., Tarquinia. La necropoli villanoviana
Catalogo della mostra, Verucchio. “alle Rose”, in NS, pp. 112-142.

V. LEONELLI 2003 A.M. MORETTI SGUBINI 2008


La necropoli della prima età del ferro Vulci, la patria della scultura
delle Acciaierie a Terni. Contributi per monumentale in pietra, in Etruschi
un’edizione critica, Grandi contesti 2008, pp. 110-119.
e problemi della Protostoria italiana,
3, Firenze. A.M. MORETTI SGUBINI C.S.
Sub vocem Vulci, in Bibliografia
F. LO SCHIAVO 1994 topografica della Colonizzazione greca
Bronzi nuragici nella tombe della prima in Italia e nelle isole tirreniche, in corso
età del ferro di Pontecagnano, in Atti di stampa.
Salerno - Pontecagnano, pp. 61-82
H. MÜLLER-KARPE 1959
F. LO SCHIAVO 2002 Beiträge zur Cronologie der
Osservazioni sul problema dei rapporti Urnenfelderzeit nördlich und südlich
fra Sardegna ed Etruria in età nuragica, der Alpen, Berlin.
II, in Atti Sassari - Alghero - Oristano -
Torralba, pp. 51-70. Occhi della notte 2008
V. Kruta, L. Kruta Poppi, E. Magni
F. LO SCHIAVO 2009 (a cura di), Gli occhi della notte. Celti,
Il ripostiglio di S’Adde ‘e S’Ulumu di Etruschi, Italici e la volta celeste,
Usini (Sassari). Un’eccezione alla regola, Catalogo della mostra, Milano.
in S. Bruni (a cura di), Etruria e Italia
preromana. Studi in onore di
211
Maria Letizia Arancio - Anna Maria Moretti Sgubini - Enrico Pellegrini

M. PACCIARELLI 1999 R. PERONI 1981


Torre Galli. La necropoli della prima età Usi funerari e forme di organizzazione
del ferro (scavi Paolo Orsi 1922-23), sociale nell’età del ferro, in Necropoli e
Soveria Mannelli. usi funerari nell’età del ferro, Roma,
pp. 293-303.
M. PACCIARELLI 2001
Dal villaggio alla città. La svolta R. PERONI 1989
protourbana del 1000 a.C. nell’Italia Protostoria dell’Italia continentale.
tirrenica, Grandi contesti e problemi La penisola italiana nelle età del bronzo
della Protostoria italiana, 4, Firenze. e del ferro, PCIA 9, Roma.

M. PACCIARELLI 2009 R. PERONI 1992


Note sulle fibule serpeggianti del Villanoviano a Fermo?, in La civiltà
ripostiglio di S’Adde ‘e S’Ulumu picena nelle Marche. Studi in onore
di Usini (Sassari), Appendice I, di Giovanni Annibaldi, Atti del
in F. Lo Schiavo, Il ripostiglio Convegno, Ripatransone, pp. 13-38.
di S’Adde ‘e S’Ulumu di Usini (Sassari).
Un’eccezione alla regola, in S. Bruni Piceni 1999
(a cura di), Etruria e Italia preromana. Piceni. Popolo d’Europa, Catalogo
Studi in onore di Giovannangelo della mostra, Roma 1999.
Camporeale, Studia erudita, 4, Pisa,
pp. 519-520. R. PINCELLI, C. MORIGI GOVI 1975
La necropoli villanoviana di S. Vitale,
S. PAGLIERI 1992 Bologna.
Guerrieri di polvere. Sei anni fra gli
Etruschi, Genova. I. POHL 1972
Iron Age necropolis of Sorbo
S. PANICHELLI 1990 at Cerveteri, Stockholm.
Sepolture bolognesi dell’VIII sec. a.C.,
in G.L. Carancini (a cura di), L. RICCIARDI 1989
Miscellanea protostorica, Roma, La necropoli settentrionale di Vulci.
pp. 187-408. Resoconto di un’indagine bibliografica
e d’archivio, in BA 58, pp. 27-52.
A. PASQUI 1886
Bisenzio (Comune di Capodimonte M.A. RIZZO 1985
sul lago di Bolsena). Scoperte della Dati sulla risistemazione dei corredi
necropoli descritte dal sig. Angiolo e sulle nuove esposizioni, Appendice I,
Pasqui, in NS, pp. 177-205. in P. Pelagatti Il Museo di Villa Giulia
e gli altri Musei dell’Etruria
P. PELAGATTI 1985 meridionale nell’ultimo trentennio,
Il Museo di Villa Giulia e gli altri Musei in Atti del Convegno di Studi in
dell’Etruria meridionale nell’ultimo occasione del Cinquantenario
trentennio, in Atti del Convegno di dell’Istituto di Studi etruschi ed italici,
Studi in occasione del Cinquantenario in StEtr LI, pp. 518-527.
dell’Istituto di Studi etruschi ed italici,
in StEtr LI, pp. 511-534. Scuola cantiere
La Scuola cantiere archeologica di Vulci
R. PERONI 1979 e Montalto di Castro. Dal Progetto
Osservazioni sulla cronologia della alla Realizzazione, Studi e Saggi
prima età del ferro nell’Italia di Archeologia, 1, Firenze.
continentale, in V. Bianco Peroni I rasoi
nell’Italia continentale, PBF VIII, 2,
München, pp. 192-200.

212
Corredi funerari femminili di rango a Vulci nella prima età del ferro:
il caso della Tomba dei Bronzetti sardi

Scuola cantiere. Allegati F. TRUCCO, G. MIELI, R. VARGIU 2000


La Scuola cantiere archeologica di Vulci La necropoli di Monte Tosto Alto:
e Montalto di Castro. Dal Progetto alla lo scavo 1997, in PPE.Atti IV,
Realizzazione. Allegati, Studi e Saggi pp. 483-494.
di Archeologia, 2, Firenze.
F. TRUCCO, D. DE ANGELIS, C. IAIA
A.M. SGUBINI MORETTI 1980 2001
Vulci (Viterbo), in StEtr XLVIII, Villa Bruschi Falgari: il sepolcreto
pp. 547-550. villanoviano, in Tarquinia. Una nuova
storia, Catalogo della mostra, Roma,
E. STEFANI 1914 pp. 81-93.
Terni. Scoperte archeologiche nella
necropoli delle Acciaierie, in NS, pp. 9-61. F. TRUCCO, R. VARGIU, D. MANCINELLI
2002
E. STEFANI 1929 Il trattamento dei resti incinerati nella
Veio. Saggi e scoperte fortuite nella necropoli della prima età del ferro
necropoli, in NS, pp. 325-351. di Villa Bruschi Falgari a Tarquinia,
in PPE.Atti V, pp. 721-727.
E. STEFANI 1933
Veio. Scoperte fortuite nella necropoli, F. TRUCCO, C. IAIA, D. DE ANGELIS
in NS, p. 422-430. 2003
La necropoli di Villa Bruschi Falgari
M.E. TAMBURINI MÜLLER 2006 di Tarquinia, in Atti Lipari,
La necropoli di Campo del Tesoro – pp. 407-416.
Lavatoio di Verucchio (RN), Bologna.
F. TRUCCO, D. DE ANGELIS, C. IAIA,
J. TOMS 1986 R. VARGIU 2005
The relative chronology of the Nuovi dati sui rituali funerari della
Villanovan cemetery of Quattro prima età del ferro a Tarquinia,
Fontanili a Veio, in AIONArchStAnt, in Atti Roma - Veio - Cerveteri/Pyrgi -
Quaderno VIII, pp. 41-97. Tarquinia - Tuscanica - Vulci - Viterbo,
pp. 359-367.
M. TORELLI 1981
Storia degli Etruschi, Roma-Bari. P. TURK 2001
The weight of objects in Late Bronze
F. TRUCCO 1994 Age hoards in Slovenia and possibilities
Tarquinia (Viterbo). Località Villa for determining weight standars, in
Bruschi Falgari. La necropoli della Arheološki Vestnik 52, pp. 249-279.
prime età del ferro, in Bollettino di
Archeologia 28-30, (1999), pp. 79-84. A. VANZETTI 1992
Le sepolture ad incinerazione a più
F. TRUCCO 2002 deposizioni nella protostoria dell’Italia
Strutture funerarie e uso dello spazio nord-orientale, in RivScPr XLIV 1-2,
nella necropoli della prima età del ferro pp. 115-209.
di Villa Bruschi Falgari a Tarquinia,
in PPE.Atti V, pp. 709-720. R. VIGHI 1955
Il sepolcreto arcaico del Sorbo,
F. TRUCCO 2006 in MonAntLinc XLII, cc. 25-200.
Considerazioni sul rituale funerario in
Etruria meridionale all’inizio dell’età del A. ZANNONI 1907
ferro alla luce delle nuove ricerche a La fonderia di Bologna, Bologna.
Tarquinia, in Atti Verucchio, pp. 95-102.

213
Maria Letizia Arancio - Anna Maria Moretti Sgubini - Enrico Pellegrini

Riassunto / Abstract A oltre mezzo secolo dalla scoperta nella necropoli di Cavalupo, il contributo che
può offrire la Tomba dei Bronzetti sardi resta un punto di riferimento per gli stu-
di sull’età del ferro di Vulci, e non solo. La rilettura dei contesti villanoviani pro-
venienti dal grande centro protourbano, conservati per la maggior parte nei de-
positi della Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Etruria Meridionale, co-
me pure la revisione dei dati d’archivio e di quelli bibliografici, oggi notevolmen-
te accresciuti, permette di avanzare nuove osservazioni su questo famoso contesto,
come anche sui culti e sui rituali funerari relativi a sepolture femminili di rango.

Over half a century on from the discovery of the Cavalupo burial site, the contribu-
tion that the Tomb of the Sardinian Bronze Figurines can give still remains a point
of reference for studies into Iron Age Vulci, and more. A reinterpretation of Vil-
lanovan contexts from the large proto-urban center, most of which are kept in stor-
age in the Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Etruria meridionale (Super-
intendence for Archaeological the Heritage of Southern Etruria), as well as a review
of data from the archives and the now far more extensive bibliographic references,
permit new observations on this famous assemblage, as well as on cult and funerary
ritual for prestigious female burials.

214
Indice generale

Volume I

Prima sezione
L’alba dell’Etruria
23 Fenomeni di continuità e trasformazione nei secoli XII-VIII a.C.
Nuccia Negroni Catacchio

37 La questione delle origini etrusche: dati archeologici e linguistici


a confronto con i risultati di una recentissima indagine genetica
Maurizio Harari

49 Discussione

51 Astronomia e misura del tempo nella pre e protostoria d’Etruria


Adriano Gaspani

61 Comunità e territori nel Villanoviano evoluto dell’Etruria meridionale


Cristiano Iaia - Alessandro Mandolesi

79 Breve contributo relativo ai processi di sviluppo verso l’urbanizzazione


in ambiente mediotirrenico
Gian Luigi Carancini

Etruria e Lazio
93 Processi di protourbanizzazione in aree interne alla sinistra del Tevere.
Il caso dell’area ternana
Rita Paola Guerzoni

123 Metallurgia e produzione ceramica al Trebbio (Sansepolcro, Arezzo)


Nuovi dati archeometrici preliminari sulle attività produttive
dell’alta Valtiberina durante l’età del ferro
Andrea Ciacci - Adriana Moroni - Elisabetta Gliozzo - Isabella Memmi Turbanti
- Azzurra Cherubini - Alberto Comini - Andrea Masi

143 L’area chiusina fra la fine del mondo terramaricolo


e i nuovi assetti medio-tirrenici. Lo scavo di Bagnolo
Cristina Balducci - Fulvia Lo Schiavo - Alessandro Zanini

157 Nuovi dati dallo scavo di Duna Feniglia (Orbetello, Gr)


Laura Benedetti - Paola Capuzzo - Luca Fontana - Fabio Rossi

169 Corredi funerari femminili di rango a Vulci nella prima età del ferro:
il caso della Tomba dei Bronzetti sardi
Letizia Arancio - Anna Maria Moretti Sgubini - Enrico Pellegrini

215 Motivi decorativi e loro relazioni con le forme ceramiche


del Bronzo Finale nella valle del fiume Fiora
Massimo Cardosa - Christian Metta
227 Recenti rinvenimenti del Bronzo Finale da Farnese (Vt)
Nuccia Negroni Catacchio - Chiara Fizzotti

247 Condizioni di vita e stato di salute a Tarquinia (Vt)


nella fase iniziale della prima età del ferro
Rita Vargiu - Domenico Mancinelli - Robert R. Paine - Flavia Trucco

257 Continuità e trasformazione nel paesaggio protostorico cerite. Alcuni nuovi dati
Orlando Cerasuolo

269 Le abitazioni a pianta ellittica in Etruria nei secoli XII-VIII a.C.


Nuccia Negroni Catacchio - Matilde Kori Gaiaschi

291 Discussione

293 Alcuni dati sull’uso del territorio tra preistoria e protostoria


nella media valle del torrente Arrone (Tuscania, Viterbo)
Lucio Giuseppe Perego

299 La bassa valle del Tevere nel Primo Ferro


Formazione degli abitati e avvicendamento di assetti territoriali
Francesco di Gennaro - Angelo Amoroso

311 Il processo storico nel Lazio antico tra la tarda età del bronzo
e la prima età del ferro: i protagonisti
Anna De Santis - Olimpia Colacicchi - Maria Rita Giuliani - Barbara Santoro

327 Località Le Vignole, Maccarese (Fiumicino, Roma):


risultati preliminari dello scavo protostorico
Daria Ruggeri - Monica Gala - Alessandra Facciolo - Maria Cristina Grossi -
Cinzia Morelli - Maria Lucrezia Rinaldi - Sandra Sivilli - Elisa Carrisi - Daniela Citro
- Francesca Romana De Castro

339 Nuovi rinvenimenti dalle “terre di Marino”


Sepolture e aree funerarie del Bronzo Finale
Micaela Angle - Pamela Cerino - Agnese Livia Fischetti

359 Discussione

361 Per una revisione del popolamento in Romagna nell’età del bronzo finale
Maurizio Cattani - Vittorio Cavani - Bernardo Rondelli

367 Il sito di Monte Battaglia e il ruolo dei passi appenninici alla fine dell’età del bronzo
Monica Miari

383 Dinamiche insediative nella tarda età del bronzo


nell’Appennino bolognese. Nuove acquisizioni
Vittorio Cavani - Vanessa Poli

387 Nuove acquisizioni sul Villanoviano bolognese a quasi cento anni dalla scoperta
della necropoli di San Vitale da parte di Gherardo Ghirardini
Luigi Malnati - Caterina Cornelio - Davide Mengoli

423 Il lago Trasimeno tra Bronzo Medio e Primo Ferro:


proposta per un’analisi dell’insediamento
Maria Cristina De Angelis

441 Nuovi rinvenimenti del Bronzo Finale sul colle Sant’Elia a Spoleto
Nicola Bruni
Volume II

Aree di confronto
449 L’organizzazione del territorio in Polesine tra Bronzo Recente
e prima età del ferro iniziale (XIII-IX sec. a.C.)
Luciano Salzani - †Cecilia Colonna

455 L’Italia centrale adriatica tra il Bronzo Finale e la prima età del ferro
Marco Ritrecina

469 L’occupazione della Campania meridionale nella tarda età del bronzo:
fenomeni di continuità e discontinuità insediativa
Paola Aurino

487 Le genti delle dune e del mare, le tribù delle colline:


egemonia dei centri etruschi e ristrutturazione del mondo indigeno
in Campania nella seconda metà dell’VIII secolo a.C.
Alessandra Gobbi - †Gianni Bailo Modesti

511 Il cavaliere e la morte? Tombe con morsi di cavallo nella Campania protostorica
Marco Minoja

523 Aggiornamenti sulla fase IB di Capua. Elementi di continuità e trasformazione


culturale desumibili da contesti funerari inediti in località Cappuccini
Gian Luca Melandri

539 Le strutture abitative e di servizio dell’insediamento


dell’età del ferro di Longola (Poggiomarino, Na)
Claude Albore Livadie - Emilio Castaldo - Nicola Castaldo - Barbara Cesarano -
Daniela Citro - Adriana d’Avella - Matteo delle Donne - Maria Teresa Pappalardo -
Natascia Pizzano - Roberto Vannata

553 Il XII secolo a.C. nella Puglia settentrionale e in Molise:


fenomeni di continuità e trasformazione
Alberto Cazzella - Cristiana Ruggini

567 Discussione

568 I Sardi nell’Italia tirrenica nel Bronzo Finale - Primo Ferro (riassunto)
Anna Depalmas

569 Discussione

573 La céramique du Bronze Final dans le Sud de la Corse (XIIe-IXe siècle av. J.-C.)?:
les assemblages récurrents de type «?Apazzu-Castidetta-Cucuruzzu?»
Kewin Pêche-Quilichini

Seconda sezione
Ricerche e scavi
597 Aggiornamenti e riflessioni sul problema del sale
nella preistoria e nella protostoria
Tomaso Di Fraia

609 Le armille tipo Zerba: un riesame della questione


Silvia Paltineri - Francesco Rubat Borel
623 L’area di Gonfienti compresa tra il fiume Bisenzio
e il torrente Marinella (Prato e Firenze): prime considerazioni
sugli insediamenti dell’età del bronzo media e recente
Paola Perazzi - Pasquino Pallecchi - Gabriella Poggesi - Lucia Pagnini -
Cecilia Martini

643 L’applicazione della Tomografia Computerizzata (TC) al microscavo dei cinerari:


il caso della necropoli villanoviana di Pisa
Emanuela Paribeni - Jasmine Bagnoli - Valentina Giuffra - Davide Giustini -
Simona Minozzi - Davide Caramella - Gino Fornaciari

649 Nuove ricerche alla Grotta dei Santi (Monte Argentario, Grosseto)
Adriana Moroni Lanfredini - Margherita Freguglia - Federico Bernardini -
Giovanni Boschian - Carlo Cavanna - Jacopo Crezzini - Pamela Gambogi -
Laura Longo - Lucio Milani - Fabio Parenti - Stefano Ricci

663 Discussione

665 Alcuni interventi di chirurgia cranica rinvenuti sui reperti ossei


di recente recupero dalla grotta dello Scoglietto (Alberese, Gr)
Filiberto Chilleri - Elsa Pacciani

679 Discussione

681 Pianetti di Sovana, Sorano (Grosseto):


nuovi dati per la media età del bronzo nella valle del Fiora
Gabriella Barbieri - Valentina Faudino - Enrico Di Nola - Anna Ferrarese Lupi
- Fabrizio Diciotti - Luca Mario Nejrotti - Lara Arcangeli

685 Aspetti cronologici e primo inquadramento


del villaggio sommerso di Sposetta nel lago di Bracciano
Isabella Damiani - Patrizia Petitti - Flavia Trucco

697 Discussione

703 Alcuni corredi di età orientalizzante da Avella (Av)


Elena Acampa

713 Elenco dei partecipanti

721 Elenco delle abbreviazioni


vol.
I PPE.Atti IX

PREISTORIA E PROTOSTORIA IN ETRURIA

L’alba dell’Etruria
Fenomeni di continuità e trasformazione
nei secoli XII-VIII a.C.
Ricerche e scavi

Da molti anni gli studiosi di Protostoria e gli Etruscologi focalizzano la loro attenzione

PREISTORIA E PROTOSTORIA IN ETRURIA


sulle vicende e sulle trasformazioni avvenute in Etruria tra i secoli XII e VIII a.C.,

ATTI DEL NONO INCONTRO DI STUDI


un’epoca cruciale in cui si forma quella che nei secoli successivi sarà la Civiltà etrusca
ormai completamente sviluppata.
Lo scopo del convegno è stato quello di indagare queste trasformazioni, i processi
che le sottendono, e la spiegazione delle loro cause, sia dal punto di vista del territorio,
sia da quello dello sviluppo sociale, culturale, ideologico.
I dati archeologici ora a nostra disposizione, frutto di scavi e studi recenti permettono
di rivisitare gli eventi di questo lungo periodo e di ricostruirli e leggerli in modo critico.
Si sono prese in esame le continuità e le trasformazioni che avvengono nel tempo
in situazioni particolarmente indicative: quali l’uso del territorio; gli insediamenti,
le singole strutture abitative o di servizio, la programmazione degli spazi interni;
la formazione di villaggi rurali e artigianali; i luoghi del culto, la concezione del sacro
e l’ideologia funeraria; gli oggetti del quotidiano; l’organizzazione sociale
e i corrispondenti indicatori; la concezione del potere e i simboli di status; la mentalità.
Come sempre il tema ha riguardato l’Etruria in senso lato, ma per i necessari
confronti sono stati accettati anche interventi relativi ad aree diverse, purché con
problematiche collegate. In qualche caso, strettamente legato all’Etruria, è stato anche
possibile analizzare elementi di epoca più recente, come esiti di situazioni protostoriche.
La seconda sezione ha raccolto gli interventi relativi agli studi e alle scoperte
pre e protostoriche effettuate in Etruria durante gli ultimi anni.

ATTI DEL NONO INCONTRO DI STUDI

volume I

CENTRO STUDI DI PREISTORIA E ARCHEOLOGIA


le edizioni del CSP
Centro Studi di Preistoria e Archeologia Milano

Potrebbero piacerti anche