Che cosa vertono le verifiche orali? Periodizzazione del principato importante: periodo
dall'imperatori flavi (principato per adozione e cristianesimo)
A Roma diventa un problema una religione da cui viene il rifiuto di adorare gli dei e di obbedire al
culto dell'imperatore. Adorazione dell'imperatore era usato come un fattore di unità. Il monoteismo
non era un problema. Adorazione dell'imperatore: dovere civico
Venerare l'imperatore
SCHEMI:
DINASTIA FLAVIA:
VEPASIANO:
Nel 69 d.C. venne nominato imperatore Vespasiano. Questo segnò una svolta perchè non era
romano venne nominato imperatore al di fuori di Roma e discendeva da una modesta famiglia del
ceto equestre italico.
Con la lex de imperio ottenne in blocco tutti i poteri e dischiarò che i suoi successori sarebbero stati
Tito e Domiziano.
– politica di pace e di sicurezza interna
– avvio di importanti opere pubbliche (Colosseo)
– estese il diritto di cittadinanza alle popolazioni spagnole
– pacificò la Britannia
– repressione della rivolta in Giudea
TITO:
DOMIZIANO:
TRAIANO (98-117) :
Traiano venne nominato imperatore in base ai suoi meriti e alle sue capacità infatti non veniva da
una famiglia importante di Roma e fu il primo imperatore provinciale
La sua fu una politica basata sull'espansione territoriale infatti conquistò la Dacia (Romania) e fece
numerose campagne in Oriente. Con Traiano si ha la massima espansione dell'impero Romano.
ADRIANO (117-138) :
Adriano fu un vigoroso uomo di governo, dedicò grande cura a migliorare l'amministrazione dello
stato e della giustizia. Attuò una politica estera difensiva infatti fece costruire un vallo in
Britannia, fortificazione in pietra che divideva l'isola della Britannia in due parti per evitare
guerriglie tra la parte occupata dai romani e la parte occupata dalle persone originarie.
In politica estera proseguì la sua strategia difensiva attuata dal suo predecessore. Gli anni in cui
regnò furono anni di completa pace. Promosse iniziative a carattere umanitario, migliorando la
condizione degli schiavi
Marco Aurelio divenne imperatore nel 161. Autentico seguace dello stoicismo (ideale di saggezza
basato sulla tranquillità dell'animo).
Durante il suo governo apparvero i primi sintomi di una crisi.
I confini orientali erano minacciati dai parti che invasero l'Armenia e la Siria e i confini
settentrionali vennero violati dai Quadi e Marcomanni. Diede fondo alle risorse dello stato e
personali facendo arruolamenti straordinari
COMMODO (180-192) :
Suo padre lo aveva disegnato come suo successore violando il principio dell'adozione infatti
Commodo sembrava ripetere gli stessi errori di Nerone rivelandosi sregolato, volgare e violento.
Abbandonò l'amministrazione dello stato a se stessa e diede fondo alle poche risorse dello stato
dedicandosi al culto della propria persona
ROMA NEL CAOS:
Il caos di Roma dovuto a Commodo durò ben 4 anni e ricorda l'età dei quattro imperatori. In questo
periodo si sosseguirono svariati imperatori (Pertinace, Giuliano, Nigro, Albino, Settimo Severo),
solo Settimo Severo seppe prendere le redini di Roma dando inizio ad una nuova dinastia: i
Severi.
I SEVERI:
Severo compì una drastica epurazione del senato nel quale entrarono molti elementi orientali e
africani. Severo decise di varare numerosi provvedimenti a favore dell'esercito.
Dedicò molta cura allo sviluppo delle province, in particolare dell'Africa. Proseguì l'opera di
riforma giuridica e in politica estera riprese la lotta contro i Parti.
CARACALLA (211-217) :
212 d.C. : EDITTO DI CARACALLA: Elargì la cittadinanza a tutti gli abitanti dell'impero
(ad eccezione dei barbari). Provvedimento di importanza storica (concludeva un secolare percorso
di ampliamento della cittadinanza). Provvedimento che faceva dell'impero un'unica città e fece
capire che la cittadinanza non è una roccaforte bensì strumento di inclusione nella comunità.
ELAGABALO (218-222) :
Con Elagabalo fecero ingresso a Roma i culti orientali. I riti orientali dell'imperatore erano troppo
stravaganti per venire accettati dai cittadini romani. Elagabalo conferì incarichi a uomini
estranei al senato e vicini per cultura all'imperatore.
Severo abolì i culti orientali, proseguì nell'opera del diritto romano. Forse per la sua inesperienza
fallì sul piano militare e nel rapporto con l'esercito