adottivi (96 d.C - 192 d.C.) 1. Il principato adottivo e l’ottimo principe: stabilità e prosperità dell’impero
La svolta di Nerva (96-98)
• Soluzione del problema della successione col provvedimento dell'adozione pubblica di
Traiano, in base ai meriti. Ha inizio l'età del principato adottivo, o dell'optimus princeps
• Politica equilibrata verso senato e pretoriani
• Freno alla persecuzione di ebrei e cristiani
• Emanazione di una legge agraria per distribuzione di terre ai nullatenenti
• Riduzione delle imposte
• Miglioramento dell'approvvigionamento idrico
1.Traiano il primo imperatore provinciale (98-117) • Proviene dalla Betica (odierna Andalusia), segno dell'integrazione sempre più stretta tra centro e periferia
• Interviene in ogni campo della vita pubblica
• Mantiene ottimi rapporti con il senato
• Riforma l'amministrazione centrale e quella dei municipi
• Risana le finanze dell’erario
• Bonifica le paludi pontine
• Costruisce il Foro di Traiano, un acquedotto e una fitta rete
stradale
• Concede ai piccoli proprietari italici alimentaria, prestiti a
basso interesse. Con gli interessi metterà in piedi strutture assistenziali
• Persegue una politica espansionistica conquistando la Dacia
(Romania), l’Arabia, L’Armenia (stato eurasiatico nel Caucaso Meridionale) , la Mesopotamia, l’Assiria (corrispondente all'estrema regione settentrionale dell'odierno Iraq). 2. Adriano: uno spagnolo cosmopolita (117-137) • Interesse per la cultura greca (sincretismo culturale), fattore di coesione tra le classi elevate
• Politica di pace e stabilità politica, opere difensive:
Vallo di Adriano, rafforzamento dell'esercito sul limes mediante reparti stanziali sui confini, creazioni di unità militari di barbari dette numeri al servizio dei romani, ma con proprie armi e comandanti
• Doma spietatamente la rivolta in Giudea (132-135)
scoppiata per il rifiuto degli ebrei di farsi assimilare agli altri popoli con la trasformazione di Gerusalemme nella colonia di Elia Capitolina e l'erezione di un tempio a Giove
• Non riscuote consensi presso la plebe, che lo
considera troppo raffinato, né presso il senato, che lo giudica troppo moderno e accentratore
• Energico uomo di governo, migliora
l'amministrazione della giustizia riducendo la discrezionalità dei magistrati e rafforza il consilium principis , esperti collaboratori non di rango senatorio. 2. Antonino detto il Pio, un italico di origine provenzale (137-161) • Come Adriano curò molto la giustizia, assistito anche lui dai più illustri giureconsulti.
• Restituì ai Senatori i vecchi privilegi.
• Aumentò le elargizioni alla plebe di Roma.
• Migliorò la condizione della donna decretando
che il marito potesse punire l'infedeltà solo se lui stesso fosse stato fedele.
• Migliorò la condizione degli schiavi deliberando
che i padroni che uccidessero i loro schiavi fossero puniti come omicidi.
• Abolì la confisca dei beni paterni per i figli dei
funzionari condannati per concussione purchè restituissero alle province il mal tolto del padre.
• Punì coloro che nella riscossione dei tributi non
si comportassero con umanità. Ridusse le imposte 3. Marco Aurelio: un filosofo al potere • Uomo colto, seguace dello stoicismo, propugna un ideale di saggezza (adiaforia) basato sulla tranquillità dell'animo, la moderazione delle passioni, il rispetto del dovere.
• Paradossalmente non trascorre neppure un anno
senza combattere.
• Affronta i Parti che hanno invaso Armenia e Siria
nel 161, i Quadi e i Marcomanni lungo l Danubio nel 166. Deve ricorrere ad arruolamenti di schiavi germanici dando fondo ai beni dello stato e a quelli personali
• Affronta una micidiale epidemia di peste che dalla
Mesopotamia giunge a Roma e decima l'esercito
• Scrive un'opera filosofica in greco, A se stesso, (ta
eis eauton) che rivela l'angoscia e il pessimismo di chi è costretto a fronteggiare i primi cedimenti di un grande impero multinazionale 3. Commodo: la deriva dispotica • Associato al principato dal padre Marco Aurelio, in violazione della prassi della successione adottiva per meriti, si rivela sregolato, volgare, violento
• Conclude trattati di pace con Quadi e
Marcomanni , atti interpretati come rinuncia a difendere i territori per i quali Marco Aurelio aveva combattuto.
• Elargisce donativi e sontuosi giochi seguendo un
modello di principe dispotico e autocrate dedito al culto della propria persona.
• Risponde ai tentativi di congiure
dell'aristocrazia senatoria e delle classi alte con esecuzioni capitali e confische.
• Alla sua morte nel 192 in seguito ad una
congiura il senato ne annullò tutti gli atti e ne decretò la damnatio memoriae