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L'Europa

carolingia

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Nel VI secolo i FRANCHI
conquistarono il territorio
dell'odierna FRANCIA
scacciando i Visigoti nella
penisola iberica.

Il re dei Franchi si chiamava


CLODOVEO e dette inizio alla
prima dinastia franca,
chiamata anche dei
MEROVINGI, perché il
leggendario capostipite della
famiglia si chiamava
MEROVEO.

Il regno dei Franchi si estendeva dal fiume RENO fino alla catena montuosa dei PIRENEI.
I Franchi erano pagani (=non cristiani), ma Clodoveo si fece battezzare e si convertì al
cattolicesimo. Anche tutto il popolo dei Franchi si convertì insieme a lui.

I Franchi così ottennero l'appoggio della potente Chiesa cattolica.


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I Merovingi in realtà non si occupavano di
governare in prima persona, ma lasciavano per questo sono stati definiti
svolgere tutto il lavoro ai MAGGIORDOMI DI RE FANNULLONI.
PALAZZO

Nel 732 il maggiordomo di palazzo di nome Nel frattempo gli Arabi


CARLO poi soprannominato MARTELLO avevano conquistato
respinse un'incursione degli Arabi a buona parte della
POITIERS penisola iberica.
Nel 751 i re fannulloni vennero scacciati e il figlio di Carlo Martello, PIPINO IL BREVE
(era basso di statura!) fu eletto RE dei Franchi.

Inizia una nuova dinastia, quella dei PIPINIDI → in seguito verrà chiamata dei
CAROLINGI in onore del più importante dei suoi rappresentanti, CARLO MAGNO.
Nel frattempo in Italia....
...i longobardi avevano strappato Ravenna ai Bizantini e minacciavano anche
ROMA e il LAZIO, formalmente territori bizantini ma in pratica amministrati
dal PAPA.

Siccome si sentiva minacciato dai Longobardi, il re STEFANO II chiese aiuto a PIPINO →


scese in Italia con il suo esercito e costrinse il re longobardo a ritirarsi.
Nel 756 Pipino consegnò ufficialmente
questi territori al PAPA (chiamato
“l'apostolo di San Pietro”).

Nasce così lo STATO DELLA CHIESA


(chiamato all'inizio “patrimonio di San
Pietro”) ed ha origine il POTERE
TEMPORALE del papa, che diventa un
vero e proprio sovrano di uno stato.

POTERE SPIRITUALE →
potere sulle anime e sulle
coscienze

POTERE TEMPORALE →
potere politico ed economico
Il papa è molto grato ai Franchi per l'aiuto ricevuto
contro i Longobardi e per le terre donate da Pipino.

Per questo nel 754 Pipino riceve anche la


CONSACRAZIONE dal papa → i Franchi diventano i
difensori della Chiesa e della fede.

Pipino viene INCORONATO


solennemente dal papa a Parigi.
771 → Pipino muore e diventa re suo figlio, CARLO, che più tardi verrà chiamato MAGNO
(=grande) per le sue imprese.

Carlo aveva sposato la figlia


(ERMENGARDA) del re
dei Longobardi,
DESIDERIO.

Desiderio concede la mano di sua figlia a Carlo perché vuole


mettere pace tra i due popoli ma Carlo RIPUDIA (lascia,
abbandona) Ermengarda e la rimanda da suo padre.

Il re DESIDERIO allora, offeso, invade i territori della


Chiesa → il PAPA chiama in suo soccorso Carlo che
varca le Alpi e sconfigge definitivamente i Longobardi.

Carlo assume il titolo di re dei


Franchi e dei Longobardi.
Il poeta italiano ALESSANDRO MANZONI ha dedicato un bellissimo coro di una
sua tragedia proprio ad ERMENGARDA che, disperata dopo essere stata ripudiata,
cade in un delirio che la porta alla morte.

Sparsa le trecce morbide


sull’affannoso petto,
lenta le palme, e rorida
di morte il bianco aspetto,
giace la pia, col tremolo
sguardo cercando il ciel....
A. Manzoni
Carlo Magno regnò per ben quarantasei anni e intraprese numerose campagne militari
ampliando così i confini del regno franco. Le spedizioni più importanti furono contro:

i Sassoni

i Bavari

Gli Avari
L'esercito di Carlo Magno era molto forte, soprattutto grazie alla CAVALLERIA. I cavalieri
erano armati di CORAZZA, LANCIA e SPADA e potevano sviluppare una grande forza
d'urto grazie all'uso delle STAFFE.
Carlo Magno cercò di espandersi anche a ovest, verso la
Spagna, dove governavano gli Arabi. Riuscì ad ottenere solo
un piccolo territorio a nord del fiume Ebro.

Proprio tornando dalla Spagna in


Francia, nel 778 l'esercito di Carlo fu
attaccato in una gola dei Pirenei (=il
passo di Roncisvalle) da una banda di
montanari.

Durante la battaglia di Roncisvalle perse la


vita il paladino ORLANDO, diventando
ben presto il protagonista di un famoso
poema epico, la Chanson de Roland.
Carlo Magno era riuscito a riunire sotto il suo comando quasi tutta l'Europa: sembrava quasi
che l'impero romano fosse rinato.

Nella notte di Natale dell'800 Carlo Magno fu solennemente incoronato IMPERATORE a


ROMA dal PAPA nella basilica di SAN PIETRO.
Carlo non era più semplicemente re dei
Franchi e dei Longobardi, ma era diventato
IMPERATORE.

Nasce così l'IMPERO CAROLINGIO, chiamato anche SACRO ROMANO IMPERO.

Era un impero cristiano → la


religione era l'elemento
Viene considerato l'erede Per la vastità della
unificante.
dell'impero romano sua estensione
Differenze tra...

IMPERO IMPERO
CAROLINGIO ROMANO


La zona centrale dell'Impero è l'Europa ● La zona centrale dell'Impero è l'Italia
continentale (= centrale)


La capitale è Aquisgrana (oggi in ● La capitale è Roma
Germania)


Era un impero cristiano, tutti erano ●
Religione tradizionale ma tutti potevano
obbligati a convertirsi al cattolicesimo professare la loro fede
L'ORGANIZZAZIONE DELL'IMPERO

Carlo Magno per riuscire a controllare il suo vasto impero, lo divise in regioni.

Le regioni interne erano Le regioni di confine erano


chiamate CONTEE ed chiamate MARCHE ed erano
erano amministrate da amministrate da MARCHESI Di stampo
CONTI militare,
dovevano
difendere
CONTI e MARCHESI erano persone di fiducia l'impero da
dell'imperatore → potevano amministrare la giustizia, attacchi esterni
gestire un proprio esercito e riscuotere le tasse.

Venivano pagati tramite le pene


pecuniarie (quando qualcuno
commetteva un reato non
grave poteva pagare dei soldi
invece di andare in prigione)
Tutte le regioni dell'impero, però, dovevano avere le stesse leggi.

Le leggi venivano formulate nel corso di assemblee a cui partecipavano


l'IMPERATORE e tutte le altre persone importanti dell'impero (CONTI, MARCHESI,
ABATI, VESCOVI...)

Le leggi venivano chiamate CAPITOLARI (perché suddivise in articoli:


in latino capitula).
I CONTI e i MARCHESI finirono per avere un potere grandissimo.

Come faceva il re a controllare che sul loro territorio facessero rispettare le leggi
dell'impero?

Attraverso i MISSI DOMINICI (cioè INVIATI DEL SIGNORE)

Andavano a ispezionare le varie regioni e riferivano direttamente all'imperatore.


I CONTI e i MARCHESI stringevano con l'imperatore un patto di VASSALLAGGIO.

Cos'è il VASSALLAGGIO? È un insieme di legami personali e scambi di favore tra chi


detiene il potere (=in questo caso l'imperatore) e un suo federe (=il VASSALLO).

È un PATTO tra UOMINI LIBERI.

In germanico GWAS vuol dire UOMO. Il vassallo dunque è un uomo di un altro


uomo, ma NON un suo schiavo! È un uomo che giura fedeltà ad un altro uomo per
avere in cambio un BENEFICIO (o FEUDO).

Cosa voleva in cambio il


signore? Dei SERVIZI (cioè
dei lavori) e l'arruolamento in
caso di guerra.
Quali tipi di BENEFICI venivano concessi? Ce ne erano di molti tipi: una carica
militare, un privilegio (ad esempio poter passare da un ponte) o, più spesso, un
pezzo di terra.

Era così frequente che il


signore concedesse un
pezzo di terra al vassallo
che oggi la parola FEUDO è
diventata sinonimo di
GRANDE PROPRIETÀ
TERRIERA.

A tempi di Carlo Magno il beneficio NON era ereditario → alla morte del
vassallo il vincolo veniva sciolto.
Per diventare VASSALLI occorreva partecipare ad una cerimonia ampia e complessa,
la cerimonia dell'INVESTITURA.

1 2
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Una celebre investitura: Carlo Magno affida al


conte Rolando (o Orlando) la Marca spagnola.

Concessione del BENEFICIO o


FEUDO. La maggior parte
OMAGGIO= atto di delle volte si trattava di un
Giuramento di fedeltà
sottomissione pezzo di terra.
In cambio del beneficio ottenuto, a sua volta, il vassallo si impegnava a obbedire alla
chiamata alle armi del re fornendogli una squadra di cavalieri (da 10 a 50)
proporzionata alla vastità del suo feudo. In questo consisteva il punto più importante
del sistema feudale: il sacro dovere di fornire al proprio signore una squadra di
armati in cambio di un’estensione di terra.

Non solo l'imperatore poteva avere dei vassalli, anche gli altri grandi dell'impero (che
erano a loro volta vassalli dell'imperatore) → si formavano così catene di feudi.
LA RINASCITA CAROLINGIA
Al tempo di Carlo Magno era molto difficile che un uomo sapesse leggere e scrivere.

Anche lo stesso imperatore imparò a leggere solo in età adulta e non riuscì mai a scrivere
in modo fluido.

Cercò di imparare: "teneva a letto sotto i guanciali


tavole e fogli di pergamena per abituare la mano,
quando aveva tempo libero, a tracciare le lettere, ma"
annota Eginardo "intraprese questa fatica troppo tardi
e ne ricavò poco".
Carlo Magno però amava molto la CULTURA, per questo volle che nel suo impero
almeno gli ecclesiastici e i funzionari imparassero a leggere e scrivere.

Fece così aprire numerose SCUOLE


presso tutti i monasteri potevano
studiare
dove i CHIERICI (=i giovani che si
preparavano a diventare sacerdoti) e i figli
dell'ARISTOCRAZIA.

Carlo Magno inoltre promosse la COPIATURA dei testi


antichi → proprio per semplificare questa operazione
fu inventata un nuovo tipo di scrittura, più chiara e
semplice: la MINUSCOLA CAROLINA.
Inoltre Carlo chiamò nel suo PALAZZO di AQUISGRANA alcuni fra i più
importanti intellettuali del tempo → nacque così la SCUOLA PALATINA, i cui
rappresentati più noti sono:

ALCUINO DA YORK EGINARDO PAOLO DIACONO

Filosofo e teologo Franco. Scrisse la Scrisse la storia del


anglosassone. Era il biografia di Carlo popolo longobardo. (Era
consigliere del re. Fece Magno. lui stesso longobardo)
correggere gli errori della
Bibbia in latino che
erano stati inseriti dai
vari copisti.
Fonte di
Sala del tesoro acqua
calda
Alloggi
Palazzo delle dell'imperatore e Le antiche terme
udienze della sua famiglia

Cappella
palatina

Porta grande

Il palazzo di Carlo Magno ad Aquisgrana.


Il palazzo di Carlo Magno ad Aquisgrana.
LA VITA ECONOMICA: AGRICOLTURA E
ORGANIZZAZIONE DELLA CURTIS.

Ai tempi di Carlo Magno la fonte di ricchezza principale era la terra.

Nelle campagne dell'impero


franco si potevano trovare
numerose aziende agricole.

Un'azienda agricola si chiamava CURTIS o VILLA.


All'interno della CURTIS franca si trovavano due tipi diversi di gestione:

La PARS DOMINICA (=parte del La PARS MASSARICIA (=parte dei


signore) o terra padronale. massari) o parte colonica.

È la parte centrale dell'azienda, È divisa in MANSI (cioè in


quella con i terreni migliori e con poderi) grandi abbastanza da
l'abitazione del padrone. sfamare una famiglia.
La PARS DOMINICA era la parte che ospitava i magazzini e l'abitazione padronale.

La terra della pars dominica era coltivata

dai SERVI tramite CORVÉES, ovvero lavori


PRAEBENDARI, cioè effettuati dai contadini che abitavano
degli uomini considerati nella pars massaricia. I frutti di questi
proprietà personale del lavori erano ovviamente riservati al
padrone. padrone.

Ricevevano la
praebenda, cioè cibo e
alloggio dal padrone,
ma non possedevano
niente di proprio. In
cambio lavorano la
terra.
La PARS MASSARICIA era divisa in MANSI (=poderi) che il padrone concedeva in
affitto talvolta per denaro ma più spesso in natura (ovvero offriva un manso e la sua
protezione in cambio di corvées, cioè di lavori svolti nella pars dominica).

La terra della pars massaricia era coltivata

da MASSARI (o coloni) → uomini da SERVI CASATI (o MANENTI), degli


liberi che spontaneamente si uomini giuridicamente liberi ma legati alla
ponevano sotto la protezione di un terra dove vivevano. Saranno poi chiamati
padrone e ricevevano un manso. SERVI DELLA GLEBA. Non potevano
Dovevano ripagarlo con un canone abbandonare il manso ma potevano
in denaro (o con una piccola parte lasciare il loro contratto ai figli. Dovevano
del raccolto) e con due o tre corvées dare al signore una buona parte del
al mese. raccolto e due o tre giorni alla settimana di
lavoro (corvées) presso la pars dominica.
PARS DOMINICA (o RISERVA): terra che occupava 1/3 della curtis, abitata dal PADRONE
(VASSALLO) o dal suo AMMINISTATORE di fiducia. Qui si trovano i MAGAZZINI per le merci, le
STALLE per gli animali e tutti i SERVIZI (mulino, forno, frantoio, fonderia ecc.). Il padrone si occupa
della DIFESA e della GIUSTIZIA della sua corte. È lavorata da SERVI (detti “praebendari”) in cambio
di VITTO (cibo) e ALLOGGIO.

PARS MASSARICIA:
poderi (mansi) che
occupano la maggior parte
della curtis date IN
CONCESSIONE (custodia)
a contadini (liberi o servi)
che le lavorano e che
possono tenere per sé una
parte del raccolto

INCOLTO: boschi, prati, stagni, terre incolte


sfruttate per caccia, pesca, raccolta, taglio della
legna ecc.
Le tecniche agricole sono ancora molto arretrate:

L'unico concime conosciuto è quello naturale (il letame) o quello ottenuto bruciando le stoppie.

L'unico accorgimento
praticato per non far
impoverire troppo i campi è
quello della ROTAZIONE
BIENNALE: un anno il
campo viene coltivato, l'anno
successivo viene lasciato a
maggese (cioè a riposo).
I anno II anno
Nonostante i metodi poco avanzati, l'agricoltura curtense era sufficiente non solo per
l'autoconsumo ma spesso consentiva anche ai contadini di allestire dei piccoli mercati
locali dove vendere i loro prodotti.

Nelle curtes inoltre si produceva


quasi tutto ciò di cui c'era
bisogno, tuttavia alcuni prodotti,
come il sale, dovevano essere
reperiti all'esterno.

L'economia curtense non era quindi del tutto chiusa: sono ancora presenti scambi e
commerci a breve e lunga distanza (con Bisanzio, gli Arabi e l'Europa occidentale).

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