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LEZIONE 17

L'ETA DI GIULIO CESARE


Crasso
1. La Roma di Pompeo e

110 Roma dopo Silla


di
Ottimati e popolaricontinuarono a scontrarsi, mentre cresceva il prestigio
esercito
nuovi personaggi pubblici, sostenitori di
silla: Gneo Pompeo con un
di Mario; Marco Licinio Crasso,
personale aveva combattuto e vinto i seguaci
aveva ottenuto numerosi
della classe dei cavalieri, grazie ai beni dei proscritti,
miniera d'argento in
latifondi, centinaia di edifici, aziende artigiane e una
di Roma.
Spagna, diventando forse l'uomo più ricco
Pompeo fu incaricato di sedare una rivolta in Spagna, dove Quinto Sertorio,
costituito un governo autonomo, appoggiato dalle
seguace di Mario, aveva
solo dopo quattro anni nel
popolazioni locali, e aveva dato vita a una guerriglia:
fu vintoe ucciso.
72 a.C., grazie però al tradimento di un suo ufficiale, Sertorio

Pompeo e Crasso nel 71 a.C. avevano Gladiatore: schiavo che combatte nelle
stroncato nel sangue una rivolta di schiavi arene, spesso all'ultimo sangue, con altri
capeggiata da Spartaco e da schiavi fuggiti gladiatori o con belve feroci per diverti-
reil pubblico; il termine deriva dal latino
dalla scuola per gladiatori di Capua, nel sud
gladium,la spada corta a doppio taglio.
della penisola.
Nel 70 a.C. Pompeoe Crasso furono consoli e abolirono molte di
norme

Silla, per ottenere il consenso anche di plebe e cavalieri: restituirono ai tribuni


della plebei poteri perduti e reinserirono i cavalieri nelle giurie deitribunali.

A Terrecotte raffiguranti
gladiatori del periodo
romano, I secolo a.C.
Taranto, Museo Archeolo-
gico Nazionale.
Pompeo: la pirateria e le campagne in Oriente
Pompeo ottenne uncomando straordinario di tre anni per combattere i pirati,
che salpavano da Creta e dalla Cilicia (in Asia minore) per saccheggiare i litorali
italiani e aggredire le navi mercantili: in soli tre mesi, egli riusci a stroncarne
l'attività, annettendo Creta e la Cilicia ai domini romani.
Nel 66 a.C. Pompeo ottenne un comando straordinario senza limiti di
tempo, per condurre una nuova guerra contro Mitridate, re del Ponto, che
aveva invaso il regno della Bitinia: sconfitto, Mitridate si tolse la vita nel 63 a.C.
Pompeo intraprese quindi spedizioni nel Vicino Oriente, di sua iniziati-
va: diventarono province il Ponto e la Bitinia, la Siria e la Cilicia. La Galazia, la
Cappadocia e la Giudea furono affidate a sovrani leali a Roma.

|La congiura di Catilina


Nel 63 a.C. fu scoperto un tentativo di colpo di Stato:
Col
Colpo di Stato: tentati-
Lucio Sergio Catilina era stato seguace di Silla e
vo di sovvertire l'ordine
aveva cercato di diventare console, ma il senato costituito e di impadronirsi
diffidava della sua ambizione e dei suoi numerosi del potere conlaforza delle
debiti. La scelta per il consolato era così caduta su armi.
Uomo nuovo: homo novus
Marco Tullio Cicerone, «uomo nuovo», avvocatoo era chi proveniva da una
che aveva fatto condannare nel 70 a.C. Gaio Verre, ex famiglia in cui nessuno
aveva mai precedentemente
governatore della Sicilia. Catilina progettò allora, con
ricoperto cariche pubbliche.
un gruppo eterogeneo e improvvisato, un piano che
prevedeva l'occupazione armata di Roma e l'uccisione dei consoli: il progetto
falli perchéi Galli lo rivelarono a Cicerone, il quale attaccò Catilina in senato
con le famose orazioni Catilinarie. La
proposta di Cicerone di condannare i
congiurati senza processo fu accolta dal senato: tra i pochi oppositori vi fu il
giovane Gaio Giulio Cesare. Catilina fuggì e mori in battaglia.

Pompeo, l'uomo più potente di Roma


Di ritorno dalle campagne d'Oriente,
Pompeo, ricco, potente e colmo di
prestigio, sbarcò nel 62 a.C. a Brindisi con il suo esercito, che sciolse come
prevedeva la legge. Chiese l'approvazione delle nuove province d'Oriente e
l'assegnazione di terre ai suoi soldati, ma il senato rifiutò perché egli aveva
invaso l'Oriente senza un mandato. Pompeo si orientò allora a
un'alleanza con
gli uomini forti del momento: Marco Licinio Crasso e Gaio Giulio Cesare.
2. Cesare: la conquista del potere
Cesaree il primo triumvirato
nel 10 a.C. a Roma da un'antica famiglia
patrizia:
Gaio Giulio Cesare era nato
ottimati.
ma avversato dagli
di Gaio Mario, era vicino ai popolari,
nipote della corruzione gli
La nobiltà, le amicizie influenti e un uso spregiudicato
nel 63 a.C.
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permisero una veloce carriera politica: nel 69 a.C. divenne questore;
in
pontetice massimo, poi edile, pretore e governatore Spagna. un'alleanza ai
Cesare ambiva a candidarsi al consolato, e per questo propose
formando quello che gli
più intluenti personaggi del tempo, Pompeo e Crasso,
storici hanno chiamato «primo triumvirato» (60 a.C.). In cambio dell'appog
tinanziari per
gio nelle elezioni al consolato, Cesare promise a Crasso vantaggi la
i suoi colleghi affaristi, a Pompeo che avrebbe fatto approvare una legge per
distribuzione delle terre ai suoi veterani.I tre diventarono così di fatto padroni
della città, mentre il senato si trovò in posizione di debolezza. Il triumvirato fu
definito «mostro a tre teste», perché ognuno dei tre triumviri aspettava solo il
momento giusto per eliminare la concorrenza degli altri due.

Il primo consolato di Cesare


Eletto dunque console nel 59 a.C., Cesare
rispettò i patti con Pompeo e Crasso: fece
approvare una legge che distribuiva le terre ai
veterani e ridusse le quote che i pubblicani d'Asia
dovevano versare allo Stato. Pompeo e Crasso poterono
dunque dirsi soddisfatti.
Per sé Cesare riservò il governatorato della Gallia
Cisalpina, dell'1llirico e della Gallia Narbonense, territori
periferici e poco ricchi, ma ottime basi d'appoggio per la
campagna militare contro la Gallia che egli meditava.
Cesare riusci, con il sostegno dei popolari capitanati da
Publio Clodio, ad allontanare dalla città i suoi due princi-
pali avversari: Cicerone fu mandato in esilio per aver fatto
condannare i seguaci di Catilina senza processo e a Marco
Porcio Catone il Giovane fu assegnato il governatorato della
lontana isola di Cipro.
Statua eroica di Giulio Cesare, Isecolo
a.C. Marmo.
Napoli, Museo Archeolo-
gico Nazionale.
Cesare in Gallia
La Gallia era delimitata a nord dal mare del Nord, a ovest dall oceano Atlantico. a
sud dalla pianura padanae dal mar Mediterraneo ea est dal Reno. Galli I avevano
un'economia basata su agricoltura e allevamento,
Druid: i druidi erano
usavano la moneta per gli scambi commerciali, erano
sacerdoti degni di altissimo
uniti sul piano linguistico e religioso, ed erano guidati prestigio: venivano riteruti

da un aristocrazia guerriera, attiancata dai druidi, anche maghi e veggenti. in 113


grado prevedere di il futuro.
ma
politicamente erano divisi in gruppi tribali, nonac e
scacciare gli spiriti maligni e
erano quindi organizzati in uno Stato unitario. attirare queli benigni.
ll pretesto per intervenire in Gallia fu fornito a
Cesare dagli Elvezi, che passarono attraverso il territorio degli Edui, una tribü
gallica alleata di Roma. Con la scusa di difendere gli alleati, le legioni di Cesare
sterminarono 260 000 Elvezi, su un totale di 370 000, poi proseguirono e, nel 57
a.C., occuparono l'intera Gallia.

G l i accordi di Lucca e la morte di Crasso


Tornato in Italia, Cesare incontrò Pompeo e Crasso
a Lucca, e il senato non seppe opporsi ai nuovi
accordi fra i tre: Pompeo e Crasso ottennero
il consolato nel 55 a.C. e l'anno successivo il
in Asia.
proconsolato rispettivamente in Spagna e
A Cesare venne rinnovato il proconsolato
nella Gallia per un
quinquennio.
Pompeo rimase a Roma, vicino alle sue legioni,
stanziate alle porte della città, e affidò le province
spagnole a generali fidati.
Crasso intraprese una spedizione contro Parti,
in Mesopotamia nella battaglia di Carre (53 a.c.).
Iniziava la resa dei conti tra Pompeo e Cesare.

Ritratto di Giulio Cesare, ca 50-40 a.C. Marmo.


Torino, Museo di Antichità.
La sottomissione definitiva della
Gallia
due spedizioni in Britannia (55-54
accordi di Lucca, Cesare effettuò
Dopo gli nelle misteriose foreste germani-
a.C.), poi attraversò il fiume Reno, penetrando
osato avventurarsi.
che, dove nessun romano aveva mai
Nel 52 a.C. una ribellione delle tribù galliche,
capeggiate Vercingetorige,
da
della guerriglia, ma
re della tribù degli Arverni, logorò
le legioni con la tattica
ad Alesia (52 a.C.). Nel 51 a.C. la sottomis-
114 la vittoria di Cesare avvenne infine
ma costò loro un
milione di morti e uno di uomini
sione dei Galli era definitiva,
sue dieci legioni
di veterani un bottino
ridotti in schiavitù. Cesare distribuì alle
immenso.

3. La guerra civile eil trionfo di Cesare

Pompeo, console unico


Roma era precipitata in un clima di violenza e la vita politica era degenerata
sostenitore di Cesare, e
negli scontri di piazza tra i gruppi armati di Clodio,
di di e degli ottimati. Pompeo cercò il favore del
quelli Milone, seguace Pompeo
senato e richiamò in patria
Cicerone (fatto esiliare da
Cesare). Nel 52 a.C. clodio
fu ucciso da una squadra
armata, capeggiata da
Milone.
Il senato, temendo una
rivolta popolare, nomino
Pompeo «console senza collega»,
ossia console unico, una carica simile a Guerriero gallo
con elmo e collare.
una dittatura. Pompeo ristabili l'ordine Bronzo. Berlino,
pubblico, rinunciò al titolo di console Staatliche Museen,
unico e ottenne il governatorato della Antikensammlung.
Spagna, per contare su legioni alle sue
dipendenze, ma non si allontanò da
Roma.
|il passaggio del Rubicone e la guerra civile
Cesare era giunto al termine del mandato quinquennale in Gallia: doveva
lasciare il comando delle legioni e fare ritorno a Roma come un privato
cittadino, ma avrebbe trovato Pompeo in città con un suo esercito e il favore del
senato. Così disse di essere pronto a sciogliere le sue legioni se Pompe0 avesse
fatto lo stesso con le proprie. Attese al fiume Rubicone, il confine nord dello
Stato romano, la risposta del senato, che fu negativa: allora Cesare, nel 49 a.C., 115

alla testa di una legione, passò il Rubicone ed erntrò in Italia, pronunciando la


storica frase «il dado è tratto» (alea iacta est). Era l'inizio di una nuova guerra
civile.
I soldati di Cesare dilagarono nella penisola; Pompeo e molti senatori abban-
donarono I'ltalia per la Grecia, dove organizzarono truppe e costituirono un
governo in esilio. Pompeo voleva impegnare Cesare su più fronti: in Spagna e in
Oriente, ma lasciò Roma in mano ai cesariani.
Cesare a Roma si fece proclamare console per l'anno 48 a.C., annientò
le truppe fedeli a Pompeo in Spagna, poi sbarcò in Grecia, dove riportò una
vittoria schiacciante a Farsàlo (48 a.C.).

La morte di Pompeo, il trionfo di Cesare


Fuggito in Egitto, Pompeo fu fatto assassinare dal faraone Tolomeo XIII, che
regnava con la sorellae sposa Cleopatra. Focolai di resistenza dei pompeiani
continuavano lungo le coste del Mediterraneo.
Nel 47 a.C. Cesare annientò le truppe di Farnace, il figlio di Mitridate. La
notizia della vittoria venne annunciata al senato con un'altra delle frasi celebri
di Cesare: «venni, vidi, vinsi» (veni, vidi, vici).
Nel 46 a.C. in Africa, nella battaglia di Tapso, Cesare sconfisse le legioni
di Catone, che si uccise; nel 45 a.c. in Spagna vinse le resistenze degli ultimi
pompeiani; rientrò a Roma, acclamato imperator, con un potere e un prestigio
immensi.

Bituito, capo degli


Arverni, tribù della
Gallia conquistata da
Cesare, nudo sul carro
a due cavalli tipico dei VENT
Celti, 110 a.C.

C Moneta romana, per celebrare la


vittoria-lampo su Farnace, I secolo
a.c. Berlino, Archiv für Kunst und
Geschichte.
auesa) onio ip ejo,i LI NOIZIT

C.

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