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Paolo di Tarso

La vita prima della conversione


Paolo, l’apostolo delle genti, nacque a Tarso da una benestante famiglia ebrea della
tribù di Beniamino.

LA CITTADINANZA ROMANA
Nonostante le sue origini, sappiamo che Paolo godeva
della cittadinanza romana per nascita ma non sap-
piamo la causa di questo suo privilegio, per questo
sono state avanzate dagli studiosi varie ipotesi, nes-
suna delle quali però è stata ad oggi confermata. 1

L’EDUCAZIONE
Paolo ricevette (probabilmente nella sua città natale,
che all’epoca era un importante centro culturale) un’ eccellente formazione greco-elle-
nistica, grazie alla quale apprese la lingua greca, nella quale scrisse le sue lettere; questa
formazione traspare nei suoi scritti anche grazie a citazioni di autori classici, dimostra-
zioni di conoscenza e padronanza di metodi retorici, riferimenti a concetti o pensatori
ellenistici.2 Frequentò inoltre la scuola di Gamaliele a Gerusalemme dove ricevette in-
vece una profonda educazione religiosa. Paolo infatti fece parte dei farisei, un movi-
mento religioso laico a quei tempi fortemente contrapposto a quello dei sadducei per
le differenze dottrinali.

IL NOME
Il nome originale dell’apostolo delle genti era Saulo, nonostante nel suo epistolario egli
si riferisse a se stesso con il nome Paolo, dal latino Paulus. Le opinioni sull’origine di

1
da Paolo di Tarso - Wikipedia
2
da Paolo di Tarso - Wikipedia, École biblique et archéologique française
questo nome sono contrastanti: secondo la Bibbia di Gerusalemme infatti il cambia-
mento del nome di Saulo in Paolo è riportato da Luca negli Atti degli Apostoli (At
13,9) a seguito di una missione apostolica che l’apostolo intraprese all’inizio degli anni
403; Wikipedia, invece, riporta varie ipotesi e sostiene che quella maggiormente con-
divisa dagli studiosi riguardi l’usanza degli ebrei sotto l’impero romano di adottare un
secondo nome greco-latino talvolta scelto per assonanza con quello originale4; infine,
l’Enciclopedia Treccani sostiene che Saulo si dia il nome Paolo subito dopo aver ap-
preso da Anania i principi del cristianesimo ed essersi ufficialmente convertito.5

LE PERSECUZIONI
Prima di convertirsi al cristianesimo, Paolo era attivo nelle persecuzioni contro i cri-
stiani. Prese parte al martirio di Stefano, primo martire della storia, non partecipando
alla lapidazione perché troppo giovane, ma custodendo i mantelli degli uccisori. Paolo
fu poi un funzionario del Sinedrio, consiglio religioso ebraico composto da 70 membri
(71 compreso il Sommo Sacerdote) che aveva il potere di deliberare le condanne a
morte per motivi religiosi (da cui poi Paolo stesso venne giudicato e condannato).

Fu mentre si dirigeva a Damasco per arrestare i membri della comunità cristiana locale
che Paolo si convertì.

La conversione

1 Saulo frattanto, sempre fremente minaccia e strage contro i discepoli


del Signore, si presentò al sommo sacerdote 2 e gli chiese lettere per le
sinagoghe di Damasco al fine di essere autorizzato a condurre in ca-
tene a Gerusalemme uomini e donne, seguaci della dottrina di Cristo,
che avesse trovati. 3 E avvenne che, mentre era in viaggio e stava per

3
da École biblique et archéologique française
4
CFR Penna R, Il Grande Libro dei Santi vol.3, cit. in Paolo di Tarso - Wikipedia
5
da Paolo di Tarso, san in "Enciclopedia dei ragazzi" (treccani.it)
avvicinarsi a Damasco, all'improvviso lo avvolse una luce dal cielo 4 e
cadendo a terra udì una voce che gli diceva: «Saulo, Saulo, perché mi
perseguiti?». 5 Rispose: «Chi sei, o Signore?». E la voce: «Io sono
Gesù, che tu perseguiti! 6 Orsù, alzati ed entra nella città e ti sarà detto
ciò che devi fare». 7 Gli uomini che facevano il cammino con lui si
erano fermati ammutoliti, sentendo la voce ma non vedendo nes-
suno. 8 Saulo si alzò da terra ma, aperti gli occhi, non vedeva nulla.
Così, guidandolo per mano, lo condussero a Damasco, 9 dove rimase
tre giorni senza vedere e senza prendere né cibo né bevanda.

La conversione di Paolo è stata un importantissimo evento per la storia della Chiesa. Da quel
momento Paolo iniziò un lungo periodo di viaggi ed evangelizzazione dei popoli pagani.6
Questo evento è stato rappresentato in numerose opere d’arte; è interessante notare che la
tradizione artistica ha immaginato il momento della caduta di Paolo dovuta all’apparizione
divina come una caduta da cavallo, nonostante questo non sia stato specificato nel racconto
della Bibbia.

La vita dopo la conversione


I VIAGGI

-Il primo viaggio


Paolo intraprende il primo dei suoi viaggi con Barnaba e suo cugino Giovanni Marco, che
però si separò da loro a Perge, in Panfilia. Le regioni che attraversarono furono Cipro e la
Galazia; alla comunità fondata nella seconda fu indirizzata la lettera ai Galati. La durata del
viaggio è stimata tra i 2 e i 5 anni.7

-Il secondo viaggio


Nel secondo viaggio Barnaba è assente in quanto tornato nella natale Cipro con il cugino
Giovanni Marco. Ad accompagnare Paolo ci fu però Sila-Silvano e, a partire dalla tappa a
Listra, Timoteo. Le regioni in cui si svolse il viaggio furono la Galazia del Sud (già preceden-

6
da Paolo di Tarso - Wikipedia
7
da Paolo di Tarso - Wikipedia
temente evangelizzata), la Macedonia e la Grecia. La durata del viaggio fu di 4/5 anni. Du-
rante questo viaggio si svolse un evento molto importante: il Concilio di Gerusalemme dove
vennero presi principalmente due provvedimenti: si decise che i cristiani convertiti dal paga-
nesimo non avrebbero dovuto rispettare tutte le regole dell’ebraismo e che Paolo sarebbe di-
venuto ufficialmente apostolo dei pagani.8

-Il terzo viaggio


Riguardo al terzo viaggio non ci sono notizie su chi accompagnò Paolo, ma sappiamo che
l’apostolo attraversò furono le attuali Grecia e Turchia, entrambe regioni nelle quali Paolo era
già passato. La durata del viaggio fu di 5 anni, dal 53 al 58.9

Subito dopo la fine del terzo viaggio, Paolo venne arrestato a Gerusalemme e tenuto prigio-
niero a Cesarèa di Palestina fino al 60, quando venne inviato a Roma e dovette quindi intra-
prendere un ulteriore viaggio per raggiungere la città. A Roma morì nel 67 durante la perse-
cuzione di Nerone, non crocifisso ma decapitato (grazie alla sua cittadinanza romana).

GLI SCRITTI
Gli scritti che Paolo ci ha lasciato sono lettere che egli indirizzò per la maggior parte alle
comunità di cristiani che aveva fondato durante i suoi viaggi. Non siamo certi che Paolo fu
l’autore di tutte le lettere che gli sono attribuite: siamo quasi certi che scrisse la Lettera ai
Romani, le Lettere ai Corinzi, la Lettera ai Galati, la Lettera ai Filippesi e la prima Lettera ai
Tessalonicesi; sono invece state messe in discussione la seconda Lettera ai Tessalonicesi, la
Lettera ai Colossesi, la Lettera agli Efesini e le Lettere Pastorali, ossia le Lettere a Timoteo e
la Lettera a Tito. I motivi per cui i dubbi (condivisi anche da alcuni studiosi cristiani) su queste
lettere sono sorti sono principalmente relativi a differenze lessicali o stilistiche con le lettere
di cui invece siamo certi che Paolo fu l’autore. Alcuni attribuiscono però queste differenze ai
periodi differenti nei quali i testi sono stati composti e all’avanzare dell’età di Paolo, che
potrebbe aver condizionato il suo stile di scrittura.10

8
da École biblique et archéologique française
9
da Paolo di Tarso - Wikipedia
10
da Paolo di Tarso - Wikipedia, École biblique et archéologique française
Basilica di San Paolo Fuori le Mura

SAN PAOLO FUORI LE MURA

La Basilica di San Paolo Fuori le Mura è la seconda basilica più grande di Roma (dopo quella
di San Pietro in Vaticano) ed è costruita sul terreno dove tradizionalmente Paolo venne se-
polto. Si trova a 3 Km dalla località di Tre Fontane, sempre legata all’apostolo delle genti; il
nome di questa località deriva da una leggenda secondo la quale nel momento in cui la testa
di Paolo venne tagliata e cadde, rimbalzò tre volte e ad ogni rimbalzo spillò miracolosamente
una fonte d’acqua.11 La Basilica di San Polo fuori le mura venne incendiata più volte e la
versione che noi vediamo oggi è il risultato di molte ristrutturazioni, l’ultima delle quali risale
al 2006 e nella quale, oltre a varie modifiche prettamente architettoniche, fu reso parzialmente
visibile il sarcofago marmoreo in cui, secondo la tradizione, sono contenuti i resti di San
Paolo.

Nella basilica sono inumati due papi: San Felice III e Giovanni XIII.12

Maria Persico II D 2021/2022

11
da Abbazia delle Tre Fontane - Wikipedia
12
da Basilica di San Paolo fuori le mura - Wikipedia

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