LA CONQUISTA DELL'ORIENTE
Padrona del Mediterraneo Occidentale, Roma si rivolse a Oriente, in particolare verso la Macedonia
che sconfisse nel 197 avanti Cristo. La Macedonia fu costretta a cedere la sua flotta da guerra e a
pagare un'indennità ai Romani. Il re di Siria, che aveva aiutato Annibale, mostrò la sua ostilità verso
Roma invadendo la Grecia, ma fu battuto dai Romani. A questo punto, a Roma si aprì una disputa
sulla politica estera da condurre. Marco Porcio Catone, esponente della grande proprietà terriera, si
preoccupava che le lunghe guerre potessero danneggiare l'agricoltura inoltre Catone vedevano il
contatto con la civiltà dell'oriente, una possibile corruzione dei costumi romani, dall'altra parte ci
Scipione l'Africano rappresentava i nuovi ceti commerciali che volevano ampliare il loro raggio
d'azione economico, inoltre Scipione ammirava la civiltà ellenistica. Scipione l'Africano persuase il
Senato a muovere guerra alla Siria. Roma si alleò con il regno di Pergamo e sconfisse Antioco III re di
Siria. La Seria dovette rinunciare a tutte le sue conquiste e cedere la propria flotta. In Macedonia
Roma favorì la successione al trono di Demetrio che, essendo vissuto a lungo a Roma, offriva garanzie
di fedeltà. Ma i macedoni accusarono Demetrio di tradimento e favorirono l'ascesa al trono di Perseo,
nemico dei romani. Allora Roma mosse guerra alla Macedonia e la sconfisse nel 168 avanti Cristo.
Perseo, incatenato, sfilò a Roma dietro il carro di Trionfo del vincitore. La Macedonia fu infine
trasformata in provincia. Dopo due anni finirà anche la formale indipendenza della Grecia, le cui
città, organizzate nella Lega Achea, si erano ribellate ai Romani. Come duro monito Corinto fu rasa
al suolo.
L'IMPERIALISMO
L'imperialismo romano era una politica di espansione per volontà di conquista, senza ragioni
difensive. L'imperialismo romano nacque dalla spinta di diversi fattori: ideologici, culturali,
economici, politici e militari. Tuttavia i romani favorirono un processo di integrazione tra i popoli
dell'impero in un unico organismo dove la discriminante non era tra le varie etnie o culture, ma tra i
ricchi e i poveri. L'uso moderno della parola imperialismo mantiene l'idea di conquista violenta, ma si
differenzia perché la potenza imperialistica non intende compiere un processo di integrazione nei
confronti dei popoli vinti.