STORIA D'ITALIA
PUBBLICATE
ROM A
NELLA SEDE DELL' ISTITUTO
PALAZZO DEI FILIPPINI
PI A Z Z i\ O EL t ' O R O LO G I O , 4
CODICE TOPOGRAFICO
D ELLA
CITTÀ DI ROMA
A CURA
01
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PIETRO FEDELE
ROMA
TIPOGRAFIA DEL SENATO
DIRITTI RISERVATI
BENITO MVSSOLINI ITALORVM DVCI
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P RE~! ESSA Xl
P rETRO FEDELE.
AVVERTENZA
Cod. Topogr.
C. PLINII SECONDI
Naturalù Hùtorz'a (III , 66-7).
(1) T re dice VARRONE (De li11g11a (4) Il SXFLUND (op. cit. p. 192)
Latina, V, 164- s): la u Mucioniu, la vorrebbe ridurre questo numero a 19;
« Rom3nula », la « lanualis •· E tre ma è contradetto dal GERKAN io Gm>-
crede che fossero anche lo JoRDAN 111011, X, 1934, p. 4S9· L'ignorare tutti
(Topng1. I, 1, 174 nota 35), secondo la gli a ppellativi delle J7 pone a cui Pli-
dottrio3 etrusca (cf. SeRv10, In Vergìlii nio si riferisce, non è buooa ragione
Ae11. comm. I, 422). Egli, seguendo per impugnarne l'esistenza nella cosi
Detlefsen, ritiene interpolate nel testo detta ciot:i Serviana, successivamente
di Plinio le parole «aut» e «quattuor:o. modificata. li PrCANIOL(op.ci1.p.1J5),
(2) ~ da osservare che « moenia » nella sola regione del foro Boario, trova
qui non indic:l le mura della città, ma un numero di pone considerevolmente
il complesso delle abitazioni ( « ubi con- superiore a quello per solito indicato.
• tinenti habitatura), come può dimo- (5) Q\leste 12 porte, da contare per
stra rsi con passi Ji FLoRo (Epit. I, 4), una, corrisponderebbero per il BuNSBN
VrrRUVIO (De Arcl1itect. vm, 3, 24), (Bescbreibm1g dei· Stadi Rom, I, p. 627
Cod. 'fbeod. (XIV, 17, r 1). E la cifra sgg.) alle aperture praticate nelle mura
di 13.200 passi (uguale a m. 19.536) Serviane in corrispondenza dei carceres
deve riferirsi all'estremo limite della del circo Massimo. E tale opinione
Città, abbracciante, press' a poco, quel è stata recentemente ripres:1 da taluni
perimetro su cui si elevò poi la cinta topografi. Sebbene sia controversa la
Aureliana (nr. t 8.887). questione del passaggio delle mu ra Ser-
(3) Cioè t1ici, io ciascuno dei quali e ra viane attraverso la valle tra l'Aventino
un compitum dove si veneravano i Lari ed il Palatino (passaggio oggi decisa-
ed il Genio imperiale. Cf. C. P1E· mente sostenuto dal P1cANIOL, loc.
TRANCELI in Bull. Com. LXIV, 19 37, cit.; G. MARCHETI1-LON CHI, Il ùmpio
pp. 14-6. io11ico di Ponti RoUo &c. io Ròm. Miti.
8 C. PLINII SECUNDI
1. lnc lpfl prologus lutil frontini In libro dc aqucductn urbls romne e ~. michl (.'
6. cu m agg. K r 0/111 tum U 7. cclultatì~ <: ceivilotl~ /laupt (R/1e11. M111 ..
neue rOl!Jr, ///, :J 1 !J), ma altrove 11el ICS/O CÌVÌlaS 9-10. fundntus (.' 11. quo C
13. prcco•lt eì adì..orua C praepositi ad lllorum corr. Sch11//; (prac('I061t ci l/a11pl,
lor. cit.). 15. Lacrma C esse debent suppi. Giocondo. 16. contraere C mlchi C
17. servato] struatu C hordinem C velut In hunc corpo• C; hunc anticipa;io•ie errala
dr/l'altro hunc che segue. 18. adminìstrationìsJ in C Ulfut /acu"a di circa venti let-
tere, colm11/a IU rasul"O t:Oll respiccre possem di altro inchiostro. 20-21. foriassis
putfnebit L' con Ufr'li di riorJinamen/O. 22. meam U lui C 2~ . preternisisse C
25 . influant l' 26. slot e
DE AQUAEDUCTU URBIS ROMAE
fonte, sebbene risulti chiara l'indica- Les « Horli Taririani ». Élwle lopogra-
zione generi ca del luogo; v. DILMAN, pliique sur la région de la porte Majeure
op. cit. p. 2 5. in Méla11ges d'a1·cli. et d'hist. LUI,
( 1) SOLINO, Collecla11ea 1·erum 111emo- 1936, p. 277).
rabiliu111, I, 8: «Cacus habitavit locum, (5) Frontino ricorda i giardini di
«cui Salinae nomen est, ubi Trigem ina Epafrodito, liberto di Nerone, al cap. 68:
« nunc porta» • Per la posizione vedi « accipit [la Tepula] ex Anione novo
più avanti il catalogo delle XIV Re- « ad hortos Epaphroditianos quinarias
gioni, p. 133 nota 1. «centum sexaginta duas». Tale sottra·
(2) Uguale 3 m. 16.56 1. zione, per il LANCIANI (op. cit. p. 248),
(3) Famosa località, all' interno del· doveva avvenire al castello termin ale
l'odierna porta Maggiore, che prendeva di quel rivo, per il GRlMAL (op. cit.
nome da un antico santuario, e a cui pp. 262-4) in un punto ad est del ca·
facevan capo vari acquedotti e un stello medesimo; e poichè questo si
g ruppo di strade di notevole impor· t rova nella vigna già .Belarcii ai «Tre
tanz a (cf. LANCIANI, op. cit. p. 248). «Archi» (tra il cosiddetto tempio di Mi-
(4) Questi giardini, che il CARCOPlNO nerva Medica e la porta Maggiore) non
attribuisce ad un pronipote di Augusto, pub dubi tarsi sull'ubicazione dei giar-
Giunio Silano Torquato, mono nel dini Epafrodiziani, i qua li si sa rebbero
64 d. Cr., vengono collocati a sud di via trovati a sud-est Ji quelli Pallanziani.
P renestina e ad ovest della Spes vetus Il CARCOPJNO propone di supplire
(PLATNER-ASHB\', Top. Dici. p. 273); « Taurianorum », gli orti di Statilio
o a sud di porta Maggiore (GRJMAL, Tauro, confiscati nel 53 d. Cr.; ma
Cod. Topogr.
r8 SEX. IULI! FRONTINI
tale congettura non sembra accettabile con la incisione dei Fasti nelle pueti
(cf. ASHBY. Tbt Aq11ul. pp. 49 e 13). della Regia (cf. G. OE SANCTIS, Storia
( 1) Cf. cap. 65: e Ad Gemellos tamen, dti Roma11i, Torino, I, 1907, p. 211).
«qui locus est infra Spem veterem, ubi (4) Nei Fasti Capitoli11i (G. MANCINI ,
« iungitur (l'Appia] cum ramo Augu- U11 11uoro fra111111t11/o dei Fasti co11so·
« stae ». Questo ramo fu aggiunto tra lari Capitol111i in Bui/. Com. LIII, 1926,
l' ll e il 4 :w. Cr.; il sito della sor- p. 241) ali' a. 272 a. Cr. si legge:« [ L. Pja-
gente non è stato identificato. tc pirius L. f. Sp. n. Cursor 11, Sp. Carvi-
miliario extra portam .. RRA .. nam <», ubi partem [dat] in Ti-
burtium usu[m). Ductus eius habet longitudinem, ita exigente
5 libramento, passuum quadraginta trium milium: ex eo rivus est
subterraneus passuum quadraginta duum milium septingentorum
septuaginta novem <i), substructio supra terram passuum ducen-
torum viginti unius.
7. Post annos centum viginti septem, id est anno ab urbe condita
10 sexcentesimo octavo «~>, Ser. Sulpicio Gal ba Lucio Aurelio Cotta
consulibus cum Appiae Anionisque ductus vetustate quassati priva-
torum etiam fraudibus interciperentur, datum est a senatu nego-
tium Marcio (s>, qui tum praetor<6> inter cives ius dicebat, eorum
ductuum refìciendorum ac vin<licandoruro. Et quoniam incremen-
1 5 tum urbis exigere videbatur aropliorem modum aquae, eidem man-
(1) Per la Crabra cf. C.I.L. VI, 1261 agli acquedotti pare che possa cosi rias-
e Tti. MOMMSEN in aitschrift der Sa- sumersi: 40 a. Cr. conduttura Jclla
viv•>·-Stift1mg f ur Rechtsgeschicbte, XV, Giulia durante la pretura; nel 34 ca-
307. drebbero le riparazioni alla Marcia ; nel
(2) SHIPLEY osserva (op. cit. p. 31) 2 3 quelle ali' Anienc vecchio cd ali' Ap·
che il restauro non è testimoniato da pia {SHIPLEY, op. cit. p. 28). L'antico
altre fonti. acquedotto della Marcia fu nuovamente
(3) I getti o zampilli (cf. LANCIANI, restau rato tra I' r 1 e il 4 a. Cr. L'iscri-
op. cit. p. 581). zione che si legge sull'arco della via
(4) Secondo CASSIO DIONE (Historia Tiburtina (C. I. L. VI, 1244) si riferisce
Roma11a, XLIX, 42, 2) questo restauro di al rest.iuro del 5 a. Cr. (SHIPLEY, p. 31).
Agrippa, anzichènel 33 a. Cr.,andrebbe (5) 19 a. Cr. La data 33 a. Cr. ri-
posto nel 34. La datazione di tutta ferita da PLINIO (Nat. Hist. XXXVI,
l'attività edilizia di Agrippa riferibile 121) è errata ; SHIPLEY, op. cit. p. 28.
DE AQUAEDUCTU URBIS ROMAE 23
( 1) Secondo altri, come om:tggio :tlle st.11. ferrov. di Salone (op. ci t. p. 3 3); la
vergini Vestali, sa cerdotesse anche dd· v. DEMAN ritiene in vece che esso non
l':icqua sacra; v. DE~t AN, op. ci t. p. 167. si:1 oggi ravvisabile, mentre 11011 era
(2) In Ctt1FLET, Aq11a Virga ... i11 St:tto :incora distrutto :ti tempo dcll'ar·
1•tltre ni11111/ari gemma (GRAF.\'lUS, Thts. chiteuo Nicola S:ilvi (op. ci t. p. 170).
1111/iq. Rom. lV, 1793, col. l i86 s~g.) Quanto al pcrcor'o dell'acqua ed :ii
è descritta un'amica gemm:-i che In nel resti dell'acquedotto cf. \'. DtoMAN, op.
retto l'effigie di :\grippa e nel \'erso cit. pp. 169, 17 3 ~~g.
l'edicola e le sorgenti, con gli :udii (4) ;\tetri 20.87).
dell'acquedotto. ( s) La n:ium:1chh di :\ugusto, sulla
(3) Le opinioni sono in propo~ito t1u:1lc cf. la nota 4 :1 p. 14 2.
contradittorie. Secondo lo S111PL1-.v (6) Cf. Mo11. A11cyr. I\', 43-5 e
parte del bacino :incora esiste presso la C. /. L. Xl, 3772 11.
SEX. IULII FRONTINI
Cod. T<1polfT.
26 SEX. IULI! FRONTINI
(1) TACITO, Ab excessu divi Aug. XI, conoscere nel «rivo limpidissimo e
t J : « [Claudio) footesque Shnbruinis « freddo che tocca il condotto del
"collibus deductos urbi intulit ». « l' Aniene Nuovo incontro al laghetto
(2) Sebbene presso le Capannelle « di S. Lucia ed Acqua Santa, segnata
fosse stato costruito un altro serbatoio, « col nome di Fioggio nella carta del
dove l'acqua pot<!sse depositare ogni « Revillas ». Cf. anche v. DEMAN, op.
sedimento e impurità; v. DEMAN, op. dt. p. 273.
cit. p. 272. (4) Uguale a m. 86.876. Anche per
(3) Il LANC!ANI (op. cit. p. JP) rite- quest'altra differenza tra F. e l' iscri-
neva non inverosimile l'opinione del zione sopra porta Maggiore cf. AsKBY,
Gori, che il rivo Ercolanco s'abbia a ri- op. cit. p. 253.
DE AQUAEDUCTU URBIS ROMAE 27
(1) Cf. v. DEMAN, op. cit. p. 25. Claudio sono ricordati da Frontino
(2) Alle Capannelle. anche al cap. 69. Si trovavano nel
(3) La Tepula, trasferita nel con- mezzo del triangolo formato dalla via
dotto della Giulia, tornava a divider- Tiburtina vecchia, dalla Prenestina-
sene presso la villa Bertone, ad est Labicana e dalla linea dell'acqua Mar-
della sta zione ferroviaria delle Capan- cia, cioè alquanto a sud di piazza
nelle; v. DEMAN, op. cit. p. 148. Vittorio Emanuele (cf. LANCIANI, op.
(4) Nell'area oggi occupata dal Mi- cit. P· 249; PLATNER-ASHBY, op. cit.
nistero delle Finanze, dove si rinven- p. 270; GR!MAL, op. cit. p. 258 sgg.).
nero tre graodi piscine, in cui nel sec. lii (6) Per il corso ed i resti del rivus
terminavano le tre acque. Cf. LAN· Hercula11eu1, cf. AsHBY, op. cit. pp. 153 -
CIANI, op. cit. p. 3<>7. 155 e v. DEMAN, op. cit. p. 1}9-41 .
(S) Questi giardini del liberto di Cominciava nel castello incorporato
DE AQUAEDUCTU URBIS ROMAE 29
nella quinta torre delle mura Aure- propone di restituire il testo press'a
liane a sud di porta S. Lorenzo, e da poco cosi: " intra Novum et viam qua e
principio andò fino alla porta Capena, •a via Latina» &c. Noi preferiamo
poi fu prolungato fino all'Aventino la vecchia restituzione del Dederich :
(cf. AsHBY, op. cit. pp. 154-6). "infra Novum, qui a via Latina» &c.
( 1) Il castello terminale della Oau- (5) Ma sicure tracce della piscilla
dia si sarebbe trovato cento metri a presso le Capannelle non sono state
sud-est dal cos\ detto tempio di Mi- trovate; v. DEMAN, op. cit. p. 52.
nerva Medica (v. DE.MAN, op. cit. p. 25 1 (6) QueSta biforcazione è da porre,
e GRIMAL, op. cit. pp. 28:i-.4). secondo il LANCIANI (op. cit. P· 265),
(2) Frontino ne parla anche al cap. 76. seguito dall' Asttev (op. cit. p. 86), a
Per il corso di questi archi (che pren· circa un miglio fuori di porta Mag·
dono anche il nome di Celimontani), giore.
le successive restaurazioni, il t ipo della (7) Il punto preciso di distribuzione
costruzione &c. cf. AsHBY, op. cit. di quest'acqua non è conosciuto dai mo-
p. 244 sgg.; v. DEMAN, op. cit. derni topografi. La « via Nova• , che
pp. 266-70. passava davanti alle term e Antonlniane
(3) Il tempio del divo Claudio, co- (di Caracalla), pare non possa identi-
struito dalla moglie Agrippina e di- ficarsi con questa ricordata da Frontino;
strutto da Nerone, che ne abbattè una e altrettanto incerta è la posizione dci
parte ed un'altra trasformò in Ninfeo, giardini Asiniani (cf. PLATNER-ASHBY,
fu poi ricostruito dn Vespasiano (cf. op. cit. p. 265 ed AsHBY, op. cit. p. 87).
SuETONIO, Vesp. 9). Di questo tempio Secondo il LANCIAN I invece (op. cit.
Frontino torna a parlare al cap. 87; e p. 265) la «via Nova• sarebbe pro-
ne sussiste ancora il ricordo in una prio quella delle terme Antoniniane, t:
bolla del 1217. Cf. LUGLI, Mo11. ani. di anche i giardini Asiniani si sarebbero
Roma , I, 222 sgg. e III, 5 36- 7. trovati li presso. Identica è l'opinione
(4) L' Asttev (op. cit. p. 5S nota 6) della v. DEMAN, op. cit. p. 30.
SEX. I ULI ! FRONTINI
(1) Cf. v. DEMAN, op. cit. pp. )5-6, <lov'l: l'angolll nord-cll"est tlclb chicsJ
dove sono elencate le sezioni del con· di S. Ignazio, donde l'acqllA arrivava
dotto ve11111e alln luce in quei pressi. alle terme di Agripp.1 per 111eno d'1111
li luogo di questa porta oggi è indicato enorme sifone (cf. LANCIANI, op. cit.
dall'arco di Gallicno, in prossimità Ji pp. 3 38-9; S111PLJlV, op. cit. p. 33 ;
piazza Vittori o. G. Lucu, l'arco di As11ur, op. cit. p. 11:12).
Ga/lie110 rn//' fa1J11ili110 in l'Urbe, II, (5) Per « rivus ».
aprile 1937, p. 24. (6) Per l.1 Jdini1io11e dcll.1 q11i11a1 ia
( 2) La Vergine però ebbe il suo ser- vedi fRO:->TINO, 25; V1 rnuv10, \'li i,
batoio in tempi posteriori e, molto pro- 6, 4. D:ii calcoli di C. m F1:t-1mo
babilmente, sotto Adriano; v. DEMAN, essa risulterebbe 0.18 di litro al se-
op. cit. p. r 73. condo (Giorn. Cmio Ci11ilt, 1916; e
(3) Sono il Pincio, presso via Capo Sulla 11Mc11\io11e dtlla pisri11a tltll'acq11e-
le Case. do//11 M11rcio &~. Rom.1, 1931 ; d. :inchl.!
(4) Gli archi sembra terminassero A SHBV, op. cit. p. 30).
DE AQUAEDUCTU URBIS ROMAE 31
inesa ttez za, quando afTerm:i che un solo corrisponde con le somme date da
e rrore è certo, cioè quello rebtivo al Frontino. La somm:i totale delle ero-
passo « operibus publicis quindecim », gazioni salirebbe a settecentocinquan-
che avrebbero avuto una sola quinaria taquattro quinarie, mentre al c:apitolo
e
per ciascuno. Il cod. non ha (( q uina- 69 sarebbe di ottocentotre; è anche
cx riae .xv.», ma «.XLI.,,, da rilevare che la cifra totale dell'ac-
( 1) 0,il de1taglio delle quin:irie per qua erogata per uso pubblico, supe ra
uso pubblico ne risulta una in più sul- di una unità In somma delle cifre
1' indica zione complessiva di cinquanu. parziali. Questa ultima differenza de-
Gli altri dati corrispondono a quelli del riverebbe, a giudizio del LANCIANI (op.
cap. 68. cit. p. 31 s), d.ill' essersi trascurate,
(2) L'insieme delle singole cifre non io ciascuna cifra parziale, le frazioni.
DE AQUAEDUCTU URBIS ROMAE
quartadecìmamlC
1. 3- w centum sexagìnta sertem C w c0Lv11 IJ u e eh e I e r.
5. C
UOUffi 8. alsyetìne C treceota C 9· trecenta quinqoaglOla 011 C CCLllll
corr. Poleni, Krohn. Il. aayo e 13. quinarie e CCXIVI e quinarie e
14. aoyo C quinari~ septingeote C 18. qu!ndecìm U. C XVI corr. Kr o hn XVIII!
Bue eh e I e r. o ritiene debba llff{{Ìunge rsi Bue eh e I e r. 19. e aggiunge in nota
Buecheler. 22. centum C cc corr. Poleni. ccccxx et cvC
(r) Era un canale che portava l'acqua GLI, Mon. ani. di Roma, lII, 158-60.
Vergine :ilio « stagnum Agrippae », (2) Le cifre, con la correzione appor-
presso le terme di lui (cf. Ov1010, Ex tata al numero delle .quinarie per uso
Ponto, I, vm, 37-8; STRABONE, XIII, 19 1 pubblico, concordano anche con la
c. 590). Sullo stagno di Agrippa Tigel- somma complessiva data al cap. 70.
lino costrui un galleggiante attrezz:llo (1) La differenza delle cifre di questo
per un sontuoso convivio, mentre :il ca- capitolo rispetto a quelle che Frontino
lar delle tenebre risuonavano di canti dà ai capp. 72 e 73 è di millecinquanta
e s'illuminavano di luci il boschetto, l quinarie in meno; nè è possibile con-
giardini e le terme circostanti. TA- ciliare tale di scordanza. Parimenti non
crro, Ab exc. div. Aug. XV, 37; Lu- corrisponde il totale della quantità
Cod. Topogr.
34 SEX. IULI! FRONTINI
complessiva dell'acqua erogata entro nistrazione delle acque (cf. AsHBY, op.
la città con le cifre parziali ; onde la cit. p. 24).
necessità degli emendamenti apportat i (3) Di questo arnpl111n opus di Traiano
a queste ultime. sono ancora da rintracciare i vestigi
(i) Traiano. (cf. As1mv, op. cit. p. 90; v. DEMAN,
(2) Impiegati subalterni deU'ammi- op. cit. p. 14 3; LA NCIANJ, op. cit. p. 312).
DE AQUAEDUCTU URBIS ROMAE 35
r. K r oh 11 a1111ota: fere op[ lima quaeque usi bus con]venienllbus non secernebatur
2. Ud C 2-3. ud i dfgnum C 3-4. splendere (COrr. splendore) Ì rigore Cl C Cl frigorc
Schull; et rigore edi;. Fiorentina Krohn in verte le due parole (frigore et splen-
dore) riportand03i a frig ldissimus et splendidisslmus ddla I. 18. 4. fideis C 5. de-
preendimus C 6. ud C 8. anyo C interlor C inferlor corr. De de r i c/1. 9. or-
torum C adque C 11. gri. aayonls C 12. aquam Q{;{{· K r oh n, Uf/UelldO f-/ e i 11 -
r j eh. 13. neronyanam e 14. anyo e lrit-am e 15. paucihls e paucissimls
corr. Se h u 11;. 15-6. oppidis C oppldum corr. R 11 ben /oc. cii. 16. ahilu-
dinem C quo C quos C0>11fet/uru Po I e 11 i - 17. velud C opacira1c: C 19. haec]
Ec C aquatura C 20. superalura C
Cf. j oRDAN , De vicis urbis Ro111at cit. p. 21 S sgg. e Topogr. 1/0 Stadi
Rom. II, p. 29 1 sgg.; C. I. L. voi. cit. p. 182; ARM INI, Pamlltlll•rteck11i11gtr
blaml romtrsJta lokalllam11 in Era11os, XXI fase. 2 . 19 2 3, p. 49 sgg.
40 BA s E DE DI e A T A DA I V I e o MAGI s T R I
Nella fronte:
IMP(ERA TORI) CAESARI DIVI
TRAIANI PARTHICI FIL(IO)
DIVI NERVAE NEPOTI
TRA1ANO HADRIANO
AVG(USTO) PONTIF(ICI) MAXlMO 5
TRIBVNIC(IA} POTESTAT(E) ·XX·(•)
IMP(ERATORI) .TI., CO(~)S(ULI) .ift. P(ATRI) P(ATRIAE)
MAGISTRI VICORVM VRBIS
(RE]GIONVM .XIIJI·
REG. I<».
VICO CA MENARVM (J)
denza dell'attuale via di Druso, già caso, come osserva l' HuBLSEN, il vico
della Ferratella (cf. LANCIANI, op. cit. si verrebbe a trovare fuori dei confini
pp. 267-8 ; PtATNBR-ASHBY, op. cit. della prima regione. Per la vicinanza
P· 572). di questa strada alla Scbola calearien-
( 1) Nel vico Sulpicio sorsero poi le sium cf. ARMINI in Eranos, XXJI,
terme Antoniniaoe (cf. Hisloria Augu- 1924, PP· 85-88.
sta, Heliogab. 17); esso doveva trovarsi (4) Prendeva nome dal tempio del-
un po' più vicino, del vico precedente, al l'Onore e della Virtù che s'ergeva nei
punto di congiungimento della via La- pressi di porta Capena, e iJ vico pro-
tina con l'Appia, e se attraversava l' Ap- babilmente andava dalla via Appia verso
pia, può essere stato diviso da questa il tempio (cf. LANCIANJ, op. cit. p. 268 ;
strada in due parti, •Ulterior •e •ci- PLATNER-Aseev, op. cit. p. 573). t
« terior 11 (cf. LANCIANI, op. cit. p. 268; ricordato io uo frammento d'iscrizione
PLATNER.-AsHBY, op. cit. pp. 578-9). dell'83 d. Cr. (C. J. L. VI, 449).
(2) li titolo di • obsequens 11 dato (S) Menzionato anche in una iscri-
qui alla Fortuna, ricorre, attribuito a zione trovata nell'area prospiciente la
Venere, in un tempio ad essa dedicato facciata della chiesa di S. Gregorio •in
nella valle del circo Massimo (cf. HuEL· u clivo Scauri • (C. I. L. VI, 453).
SBN, Topogr. I, 111, 114). Pare si staccasse, in direzione del circo
(3) Taluni, riconnettendo il nome al Massimo, dal clivus Scauri. (Lucu,
"pulvis Puteolanus » (STAZIO, Silvae, Man. ani. di Roma, III, sri).
IV, 3, )3 e passim), ritengono che il (6) Esso va ricollegato con il e com-
vico possa essere stato fuori della porta « pitum Fabricium », che si trovava
Appia, dove anticamente si trovavano, vicino alle • curiae Novae • (FBSTO,
CO?Je oggi, le cave di pozzolana (cf. p. 18o) quasi certamente nella pendjce
HusLSHN, Topogr. I, 111, 219; PLATNER- occidentale del Celio (cf. PLATNBR-
Asaev, op. cit. p. 577); ma in tal AsHBY, op. cit. p. 137).
Cod. Topop.
42 BASE DED I CATA DAI V IC OMAG I STRI
REG. X.
R EG. XIII.
VICO FID(l) (S)
( 1) Probabilmente sul versante dcl (cf. PLATNER- ASHBY, op. cit. p. 573).
colle Palatino verso la rco di Costan- Per l'appellativo dato all:i Fortuna
tino e il Celio (cf. M. MARCHETn, Un cf. C1cERONE, De leg. Il, 28.
111a1wscritlo irtedito riguarda11te la topo· ( S) « Fidius »era appellativo di divi-
gr_afia di Roma in Bull. Com. XLII, nità (e( W1ssowA, Religiot1 u11d Kultus
1915, p. 100). der Romer, Mùnchen, 1912 1 p. 118).
(2) Prendeva il nome dalle « curiac (6) Si può ritenere che portasse alla
« Veteres » e doveva trovarsi anch'esso sponda del Tevere sotto l'Aventino,
sul fianco no rd-est de l Palatino. un quartiere occupato dai commercianti
(3) Sul versante del Palatino tra le di grano (cf. C./. L. VI, 814).
« curiae Veteres » e il « Septizonium (7) Questa lettura sembra la più
«Severi» (cf. HuELSEN, Topogr. I, 111 1 consona ai residui delle lettere. L'al-
I04 nota 142). t ra « Trium virum » potrebbe trovare
(4) Anche questo vico era sul Pal:i- un appoggio nella « Schola » per i
tino, e si suppone che prendesse il nome « Viatores III virum et III! virum ,.
da un alta re alla <<Fortuna huiuscc dici» situata davanti a S. Alessio; C. I . L.
che doveva sorgere in questa parte della VI, 1936 e J. W. CRous, Florwtintr
città, come alla stessa divinità era de- Wajfmpfeiler 1111d Armilustri11m io Rom.
dicato un tempio nel campo Marzio Miti. XLVlll, 1933, p. 61.
AD ADRIANO 43
VICO CAESETI(•)
VICO FORTVNAT(lj
VICO NOVO
2. Valer! i più antichi, C.I. L., Deuau. v .... i Jordan. V[aler)il Hudun .
(1) I •Caesetii • erano una famiglia di lauri nella parte nord-ovest dell'A-
romana plebea (cf. PAULY-W1ssowA, ventino, che poi fu tagliato per d.ar
Real- Encyclop. III, 1310-1). Qualcuno luogo ai due « vici ", Loreto minore
pensa che il nome del vico possa de- e Loreto maggiore (cf. VARRONI!, V,
ri varc dal senatore Cesezio Rufo, che 152; P1,IN10, Nat. Hist. XV, 138;
possedeva sull'Aventino una magnifica ·DIONISIO, III, 43; SERv10, Aw. VIII,
abitazione (cf. APPIANO, Beli. civ. ed. 276; Fasti Vall. id. Aug. in C. J. L. J2,
V1ERECK, IV, 29). P· 325).
(2) La presenza degli « horrea Ani· (5) Questo vico è menzionato in due
cx ciana )) in questa xm regione po- iscrizioni, C. J. L. VI, 802 e 31069;
trebbe giustificare l:t lettura da noi e poichè la seconda fu trovata presso
proposta, la quale ha maggiori proba- S. Alessio, da ciò può esser desunta la
bilità di quella corrente « Valeri »,non situazione del vico. cr. anche CROUS,
suffragata dalle tracce della scrittura. op. cit. P· 57·
(3) Probabilmente il nome deriva (6) Deve aver preso il nome dalle
da qualche monumento o rilievo in cui botteghe di carpentieri e commercianti
i Lari erano rappresentati con le ali di legn:imi, che probabilmente si tro-
(cf. W. H. RoscHER, Ausfùhrlicbes Lexi· vavano tra l'Aventino e il Tevere. L1-
ko11 der griec/1isclm1 1md ròmische11 v10 (XXXV, 41, 10) ricorda i • ligna-
Mylhologu, Leipzig, Il, 1885). • rii» fuori della porta Trigemina.
(4) • Loretum » era un antico bosco cr. ARMINI in Era11os, XXI, 1923, P· 12·
44 BASE DEDICATA DAI VICOMAGISTRI
R EG. XII.
VICO VENERIS ALMA!! (3) 5
VICO PISCINAE PVBL[l)CAE (~)
VICO DIANA!!(!)
VICO CEIOS
(1) Nome derivato con molta pro- Massimo (cf. PLATNER-ASHBY, op. cit.
babilità dalla frequenza, nella strada, di p. 580).
negozi di articoli da toletta e di lusso (4) Prendeva il suo nome dalla «Pi·
(cf. PLATNER-AsHev, op. cit. p. S76). • scina public:1 '" che trovavasi nella
(2) Ovm10 (Fasti, VI, 784) chia- bassura tra la via Appia, le mura Ser-
ma la Fortuna • dubia dea » : viane, il pendio nord-est dell'Aventino
Quam cito vtncrunt Fortunac Fortis bonorcs ! e l'area che in seguito fu occupata dalle
post scptcm lucu lunlus actus crit. terme Antoniniane (cf. FESTO, p. 232;
ltc, deam lacti Foncm alcbratt, Qoiritts! L1v10, XX III, J2, 3-4; LANCTANt, op.
in Tiberi• ripa muncra regis babct.
cit. p. 234; PLATNER- ASHBY, op. cit.
PJcbs colit hanc, qui:i qui po&uit, de plebe fuiuc p. 391). 11 vico correva nell'avvalla·
fcrtur et cx humil1 sccptra tuliu.c loco. mento t ra le due alture dell'Aventino
Convcnit cl 1crvis, serva quia Tullius ortus,
e :1odav:1 dal circo Massimo alla port:i
constituil dubiac tempia propinqua deac.
Raudusculana (cf. AMMIANO MARCflLL.
(3) Agli abitanti di questo vico è Rrr. gesl. libri, XVII, 4, 14; llullLSEN ,
stato ricongiunto l'epiteto di «vene- Topogr. I, m, 184 nota 6).
" ren(ses] » che s'incontra in una iscri- (5) A sud-o,•est di$. Saba si è t rova-
zione dcl 1v secolo (C. I. L. VI, 31901 to un alt:lrc con queste parole: «Numi-
e 1-IUELSEN, Fram111e11ti epigrafici di editti u ni Diane sacrum" (C./. L. Vl, 30863),
prefettiz..i del sec. li' in Bull. Com. XIX, che si è voluto mettere in rapporto col
1891, p. 357) ; e il culto di Venere « vicus Dianae» (cf. A.Ml:.RLIN, L 'At•e>1-
può riconnettersi con quello che la tì11 da11s /'1111tiq11itl, Paris, 1906, p. 296
stessa dea aveva nella vallau del circo nota 6).
AD ADRIA;.JO 45
VICO L[ A] Cl TECTI
R EG. xnn.
TO VICO CENSORI (6)
VICO GEMINI ( 7)
VICO ROSTRATAE
( 1) Con questo vico è probabil mente (6) t ric9rdato in due alt re iscrizioni
da idcntific:1re il « clivus Triarius » t rovate ueU'isola Tiberi na (C. I. L.
(C. I. L. XV, 7178). VI, 45 1, 82 1). li nome deriva forse
(2) Sulla Fortuna mammosa cf. Ro- dalla fam iglia dei «Censori n l!d il vico
SCHllR, op. cit. I, 1 520. era cosi intitolato fin d:t l 100 d. C r.
(3) Cosl chiamato dalla porta Raud u· (cf. M. B ESNIER, L'lle Tibb-i11e da11s l'a11·
sculana; e dovcv:i costi tuire una cont i· tiq11ilé, Paris, 1902, pp. 54- S)·
n ua zione del « vicus Piscinac publicae». (7) li nome pot rebbe riconnettersi
(4) Dall:t porta omonima. Si stac· con la famiglia dei Gemini, alcuni
cava da l «vicus Piscinac pubi.» ; la via membri della quale ricoprirono alte
Ardeatina oc era l:i probabile conti· cariche sotto Augusto e sotto Tiberio
nuazione fuori delle mura. (cf. G. GATTI, A ra marmorea del « t.1i&us
(S) Forse nella parte più a sud della « Statae Matris» in B11ll. Com. XXXIV,
regione, presso la porta Arde:uin a (cf. 1<)06, pp. 192-3 e H. Di,.ssAu, Pros<>-
H UELSEN, Topogr. I, lii, 198 nota 39). pograpbia imp. Romani, li, 11 6).
46 BA E s o E o 1e A T A o A I V I e o M AG I s T R I
VICO QVAORATI
(1) Gli abitanti di questa contrada del colle Gi2nicoleose (cf. anche Hun-
sono probabilmente ricordati col nome Sl!N, Topogr. I, lU. p. 66~).
di « Aquileoses » io C. I. L. VI, 31893. ( s) Va collegato col «campus Brut-
( 2) Come ha osservato il GATTI « tiaous», sul quale v. catalogo delle
(op. cit. p. 195), non pub identi fi- XIV Regioni, p. 144 nota 1.
carsi col « vicus Statae Matris», sia (6) Le lettere superstiti sembrano
perchè i due vici erano situati in re- giustificare un completamento conget-
gioni diverse, sia perchè la denomina- turale « iugali um », sebbene la lacuna
zione « Sicciaoa » serviva a distinguere intermedia possa comportare anche un
un'edicola eretta verosimilmente dalla supplemento di tre lettere. f: da
gente Siccia. avvertire pero che di « Lares iugales •
(3) Secondo alcuni, da Racilia, mo- non si hanno testimonianze epigrafiche
glie di Q, Cincinnato, al quale sareb- o letterarie, per quanto sia verosi mile
bero appartenuti i e prata Quintia •,nelle che questi geni, protettori di tutti gli
prossimità di palazzo Corsini. L'iscri- interessi domestici, potessero presie-
zione trovata in un negozio presso dere all'unione che costituiva l'inizio
il Gianicolo e in cui è ricordato il della vita familiare. Il GATTI (op. cit.
u collegium iuvenum Racillanensium » p. 42 sgg.), che propone 11 curialium »,
deve provenire da questa località (c( basa la congettura sulla scoperta di
ARMINI in Era11os, XXI, 1923, p. 122; un' ara ai Lari di questo nome, avvenuta
Rend. Po11tij. Accad. Arclieol. IV, 394, sulla via Ponuense, e con la quale il
395 ,e O. M ARUCCHI, Append. alla G11ida vico potrebbe avere rapporto.
del Mus. Later. 1927, p. 6 n. 245-0). (7) La restituzione« Valerianae» tro-
(4) Deve ricercarsi nel declivio est verebbe una conferma negli cStatuava-
AD ADRIANO 47
VICO SALVT(A)RlS
VICO PAVL[1)
VICO .. . I [P)V(BLICI)
VICO LV .. .
5 VICO PAC(R)AE ..
VICO SAVFEI ( r)
VICO SERCI
VICO PLOTI
3. si • publicl Gio condo, che ptr6 inverte l'ordine dì qunto vico col ltflutn/t.
sfml publlcl S mtl {111vtrltndo come Gioe.) , Li po rio {semi ms . .Vapol.) . ,\fanu;io. Ntl
marmo 1i dì11ìnf1'110no 101/anto due ltlltrt : cj. H t r m es cii. p. -1 16. 4. sex I uccel
Gioco ndo . su lucci Smtt, Manurìo. locd Lìfforio . •f. . luc. i Jordan.
LUC •• 11 C. I L. lucanf conKtllura Hir1chftld, H e r m t 1 cii. p. 4 16. 5. pacratil
Giocondo . pacratllll Ll8orìo . patratllll Smtl, Manu;io. r Acu1 .. C. l.J.. ,
cf. H t r m t 1 cii. p. -116 ; l'ultima /ti/tra vì1ìbìlt mila pietra parrebbe e an;icM I
6. restltutl i ptù antichi.
Cod. Topogr. 4
50 PIANTA DI ROMA
cr. G. B. DE Rossi, Di tre a11tichi tdifir.i co111po11t11li la chiesa dei Ss. Cosma
t Damiano in Bull. archtol. crisi. Roma, ser. 1, a. V, 1867, p. 61 sgg.; R. LAN·
CIANI, Degli antichi edificii co111po11e11li la chiesa dei Ss. Cosma t Da111ia110 in Bull.
Com. X, 1882, p. 29 sgg.; L. DucHESNE, Notes sur la lopograpli!t de R"mt cm
>nO)'t11-dgt: Tt mplum Romae, Templum Ramuli in .\!tla11 gts d'arcluol. et d'hisl.
VI, 1886, p. 25 sgg.; PH. BARRows WHITEHEAIJ, Dtgli anticl1i tdifici compo-
nwli la cl1itsa dei Ss. Cosma e Damiano al Foro Roma110 in Nuovo 81111. arc/uol.
crisi. XIX, 1913, p. 143 sgg.; E. DE RUGGIERO, il Foro Romano pubbl. a cura
di L. PASQUALucc1, Roma-Arpino, 1913, p. 209 sgg.; G. B1As1orr1 e Pu. B. Wm-
TEllEAo, la c/1itsa dei Ss. Cosma e Damia110 al Foro Romano e gli edifici prtesi·
slmli in Rmdiconti Po11t1f. A ccad. Rom. Arcluol. voi. III, 1925, p. 83 sgg.;
E. L. Tocco, Scavi di Ss. Cosma e Damiano in A 11nalì detr lnst. di corrisp.
archeol. voi. 39, 1867, p. 408 sgg. e ;\,fo111m1.. lnsl. corr. are/i. voi. VII!,
t:tv. XLVIII a; A. TRENDELENBURG, I disegni Vatica11i della Pia11/a Capitoli11a
in Amzali dell'lnst. voi. 44, 1872, p. 66 sgg.; ]ORDAN, Fom111 urb. R. cit.;
G. GATII, Il portico di Livia nella ter:{a Regio11e di Roma in Bull. Com. 1886,
Pp. 270-4; HueLSEN, Pia11te ic11ograjiche io Rom. Miti. d. dt11I. archiiol. lnsl.
1890, pp. 46-63; A. ELTER, De forma urbis Ro111ae disurlalio, Bonn:ic, 189 1
(cf. Ròm. Miti. cit. VU, 1892, p. 267 sgg.); Noti;zie degli scavi d'antichila,
1882, p. 233 sgg., 1884, p. 423, 1888, pp. 391 - 2, 437, 569 (v. :inchc Bui/. Co111.
1888, pp. 385-7), 1891, pp. 124-6, 162, 1899, P· 41, 1900, PP· 632- 4; HUELSEN,
Ueber die Tiluslbermm rmd die Porticus liviae in Riim. Miti. cit. IV, 1889,
D E L L' E T ,\ D I S ET T I M I O S E \' E H O 55
pp. 78-9; Io., 1 Saepta ed il Diribitori11111 ia Bui!. Com. XXI, 1893, p. 119 sgg.;
Io., Porlirns Dìvornm 1111d Sernpeum im Marsfeùle io Rom. Mili. cit. XVIII,
1903, p. 17 sgg. ; R. LANCIANI, Di 1m fra111111mlo della pia11ta marmorea Severia11a
rappmmta11te il clivo della Villoria td il vico Twco in Bui/. Com. XIII, 1885,
p. 157 sgg.; In., l 1111011i frammmti della Forma Urbis, ibid. XXVII, 1899,
p. 3 sgg.; lo., Il nuovo f ra111mt11lo della Fo1 ma Urbis e le terme di Agrippa, ibid.
XXIX, 1901, p. 3 sgg.; Atti dtl Congrmo Intm1az.ion. di Sciwi_t Storiche (1-9
aprile 1903), Roma, I, 1907, p. 109 sgg.; LANCIASI, The Goldw Days of the
Rt11aissa11ce i11 Rome /rom the po111ìficau of juli11s li lo thai of Pa11l I Il, London,
19o6, pp. 130-2; P. BIGOT, la C11ria di Pompeo neì frammenti Swerìani io
Mtl1111gts d'arcbeol. ti d'hist., 1908, pp. 225-8 ; L. DOREZ, .\'011vtaux docummts
sur la décoriveru de la "Forma 11rbis Romat » in Co111ptes-rend11s de /' Acadbnie
des I11scriptio11s et Belles-Lett1·es, Paris, 1910, p. 499 sgg.; G. Sc11NEIOER-GRA-
z1os1, la ide11tificazione topografica delle « Horrea Germa11icia11a et Agrìppiarza »
dell'ottava regione Augustea in 8111/. Com. 1911, 158-72; PLATNER, The To-
pograpli_v and Monr1mmts of Ancimt Rome, Boston, 1911 (ristamp. 1918), pp. 2-5;
HuELSEN, la rapprese11taz,io1u deglì tdifiz.i Palatìni nella • Forma 11rbis Romae »
dei ttmpi Severia11i in Diss. Ponti{. AccaJ. Archeol., ser. n, to. Xl, 1914, p. 101 sgg.;
V. LUNDSTRòM, U1uhrsoktiingar i Roms topografi in Surnskt Arkiv for Huma-
11istiska Avba11dli11gar, GOteborg, 1929 (cf. A. BoETHIUS io Athmatwn, IX, 1931,
p. 108 sgg.); A. Muiioz e A. M. COLINI, A11tiquariu111, Roma, 1929; G. SAF-
LUND, Studier Kri11g Forum Boarìum i Rom io Era11os, XXVIII, 1930, p. 121 sgg.;
G. G.\·rn, « Saepta Ji,lia » e « Porticris Aemilia » 11ella «Forma Severia11a »
in 811/l. Com. LXII, 1934, p. 1:23 sgg.; lo., l 11Saepta Iulia 11 11el campo Mar:zio
in L'Urbe, li, 1937, p. 8 sgg.; G. CARETTONI, Ricompositìo11e di u11a lllstra
della « Forma Urbi s Severia11a » riferibile co11 probabilità al Trastevere in
811//. Com. LXIII, 1936, pp. 161-3; A. M. COLINI, «Forum Pllcis » in B11ll.
Com. LXV, 193 7.
PIANTA DI ROMA
\ I A ~l '-1
DELL'ETÀ DI SETTIMIO SEVERO 57
ç, fr. 86.
I 5 (C]ASTRA MJSE(NA] T!VM, fr. 5.
CIR(CVS) FLA~1I(NIVS], fr. 27.
6
C(I R)C[\'S M)Ax[1Mvs1< l, fr.38, 39, 40, 124, 153, 730, Bull.
Com. XXVII, 1899, tavv. 1-11, n. 7.
[CLl]rvs VICTORIA(E] <1>, fr. 37, 86.
20 [CONC]ORDIA, fr. 22.
cv, Bull. Com. 1899, tavv. 1-11, n. 8.
Cod. 1òpogr.
P I :\ ): T .\ !) I R0 ~f A
(G]RAECOST[ADI\'M], fr. I 9·
[HECA)TOSTYLVMC 2 l, fr. P·
llOR(REA), fr. 56.
H(OR)REA CANDELARlA (J), fr. 53·
HORREA LOLLIANA (4), fr. 5I. IO
[HO)RREA •.. MLA?, fr. 55·
HORTI CELON IAE FA BIA[E] (s), fr. 58, 80.
llORTI P{ALLA°!'ITlANI) ?, fr. 57·
1, fr. 78.
IA, fr. 70.
LC, fr. 8 I.
1 1NI, fr. 82.
[IN)S\'L[AJ, fr. 7 3.
!~![ER DJY<?~ PONTES <•), fr. 42.
1s ?,fr. 107.
[JSEVJ~! J?[TJ SERAPAEV[M] <», fr. 59, 32, Bttll. Com. 1899, tavv. I-
5 II, n. 25.
M1 fr. 66.
!O MA, fr. 68 .
MACELLV~i ( 6), fr. 60.
MAGNI, fr. 87.
MENTARIA1 fr. 5·
M[ICA AVREAJ(7) ?, fr. 102.
I 5 MINERBAE es>,fr. 2.
MON[VMENTA] ?, fr. 94 ·
N, fr. 74·
N1 fr. 104 .
20 NAE1 fr. 76.
N.~VALEMFE.R(•o), fr. 61.
[PA)CIS <•>, fr. 7 5, 332, Bull. Com. I 899, tavv. J-JI, n. 26.
PIS1 fr. 98.
[ PORTICVS AEMl)LIA <», fr. 35, 36.
P(ORTICVSl? INTER V ••• (J), fr. 93·
PORTICY~ LIVIAE, fr. IO, I I, 109. 5
PORTtctvs] M[ELEA)GRI (4), fr. 59, 95, 72, 103, Bull. cit. tavv. 1-u,
O. IO.
[PORTr]CVS OCTAVIAE ET FIL[IPPJ)CS), fr. 33·
[PORTICVS POMPEIA)NA (6), fr. 30, 3I, I IO.
R, fr. 92.
RA MCE <1>, fr. 107.
[R)EGIA 1 fr. 21.
s, fr. 7 I.
(SACELLVM ?J l..IBERTAT/S(8), fr. 25.
[S] AE[PTA l)VLl(AJ(9), fr. 95, 72.
SEPT .•• 1 fr. 34·
(1) li foro della Pace. Cf. CoL1N1, la ricostruzione al prefetto urbano Elio
Forum cit. Elvio Dionisio (C. 1. L. VI, 255-6)
(2) Nel quartiere dell'Empor io Ti- che dedicò un lato del portico in onore
berino, tra le vie G. Branca e A. Ve- di Diocleziano (porticus lovia) e l'altro
spucci del quartiere Testaccio (GATII, in onore di Massimiano (porticus Hu-
in Bull. Com. cit. p. 138 sgg.). culea). Cf. LUGLI, op. cit. m, 79-81.
(3) Cf. joRDAN, Forma, p. 61. (7) joRDAN (Forma 11. R. p. 62) pro-
(4) LUNOSTROM, op. cit. P· 120 sgg. pone la lettura uara septem Caesarum ».
123, 127 sgg.; GA-rr1, in L'Urbt cit. M:i la restituzione sembra dubbia, an-
PP· 1 7-8. che percbè qui non sarebbe rispettata
(5) Cf. LususTROM, op. cit. p. 103. la normale grafo del dittongo at. D'al-
(6) Cf. LANCtANI, A11n. l11st. corrisp. tra parte le due iscrizioni (C. I. L. IX,
archeol. LV, 1883, pp. 13-4. Costituiv:i 468o; XIV, 2886), che si potrebbero
un a vasta corte rettangolare con file addurre a ri prova della restituifooe,
Ji colonne parallele, situata dietro la sono state rinvenute fuori di Roma.
scena del teatro di Pompeo, con inclusi (8) ~et foro Traiano. Smm:10 APOL-
giardini ed a111bulatio11es. La costru- LIN. II, 544-5, sembra che alluda a
zione è contemporanea al teatro. A questo sacello, dove aveva luogo la
tempo di Carino subi le sorti della cerimonia della manomissione degli
scena, distrutta dal fuoco (Hist. Aug. schiavi.
Car. 19, 2), ma Diocleziano ne affidò (9) GATTI. in L'U1be cit. p. 18.
D E L L' E T Ì\ D I S E T T I .M 1 O S E V E R O 6r
(1 ) f:: l' iscrizione sopra un edificio preferiva porla nelln regione degli
appa rtenente :ii due imperatori, che « Horrea » o Testaccio (cf. PLATNER-
non è possibile identificare. AsHBY, op. cit. pp. 571, 6o8). A ri-
(2) Cf. Ròm. Miti. 1903, p. 20 nota 1 guardo di tipiche costru zioni su questo
e tav. 1. Di questi frammenti, rappre- vico vedi PH. HARsu, Tile origills O)
sentanti il « templum divi Claudi », tlie • lmulae • al Ostia in Memoirs of the
è stato recentemente realizzato un più Amuic. Acad. i11 Rome, XII, 1935, p. 64.
es:itto collegamento presso I' A11liqua- (7) Una strada che Jalla Suburra an-
rium, sugli originali, a cura Jel dott. dava fino alla pona Viminate. Passava
Colini. nella valle tra il Cispio e il Viminale, e
(3) Cf. Alli Co11gi. liii. cit. p. 117. corrispondeva per un tratto :ill'odierna
(4) Cf. HuELSEN, Top. I, 111, tav. 1x. via Urbana. Gli etimologist i romani
( 5) Cf. LANClANl, li 1111ovo fra111 - spiega rono il nome con l'imposi-
111wlo riel/a "Formn Urbis n e le lo me zione di Servio Tullio ai patrizi di
di Af!rippa in Bull. Com. XXIX, 1901, abitHc in quel luogo, per poter repri-
p. 3 sgg.; HuELSEN, Die Tliermm tles mere dall' alto una loro eventuale ri-
Agrippa. Ei11 Britrag ~"' Topogr. des bellione (PAOLO-FESTO, p. 247 e
.\forsfeldu i11 R"'11, Rom:i, 1910, p. 15. FESTO, p. 476).
(6) In base ad una coni:tcttura fon- (8) Qualora si accetti il completa-
data sopra un' iscrizione frammentaria mento « vicus », questa strada dove,·a
'(C. 1. L. \'!, 343 = 30743) e ~ulla prendere il nome dal • summum Cho-
connessione col distretto ad Capit11 bu- u ragium », di cui a p. 97.
bula della regione X, la strada si collo- (9) Cf. Rom. Mili. 190). tav. 1;
c:1,·a sul Pal:1.1ino. Più tardi l' HuELSEN LUNDSTRÒM, op. cit. pp. 11 8, 12 5.
PIANTA DI ROMA
(1) cr. A1111. fosti/. CMr. a,.,,,, 1883, e più lussuosa del foro Transitorio
p. 14 ; WIJKSTROM BERTlL, Ti1l Jrogari (4) Nel mezzo della curva del circo
om ltmple11 pa Pian.a Argeritiua io Era- Massimo. Cf. HuELSEN, Topogr. I, 111,
11os, XXVIU, 1930, p. 148 sgg.; lo. io 129 nota 48; Bull. Com. LXII, 1934,
,teta fost. Rom. reg11i Sueciae, Il, 1932, P· 176.
p. 17 sgg.; LUGLI, op. cit. III, 2 3 sgg. (S) Cf.LANCIANI, in Bui/. Com. 1885,
(2) Cf. F. FoRNARI, Di u11 a11tico ltm- pp. 1 57-60; SCHNEll)ER- GRAZIOSJ, in
pio presso il circo Flaminio in Bui/. 81111. Com. loc. cit.
Com. XXXIX, 1911, pp. 261-4; WIJK· (6) cr. GATrI, in 811/l. Com. LXII,
STROM, opp. citt.; BENYT-WAI.L, Por- p. 144 sgg.
ticus Mi111icia in Acta lmt. Rom. regt1i (7) COLINI, Fonm1 cit. p. 31 dcll'cstr.
S11eciae cit. p. 31 sgg.; A. BolITHIUS in (8) Cf. 811/l. Com. XLVI, 1920,
G110111011, 1932, p. 237 sgg. Per una pp. 1s1-5.
:mribuzione a Diana cf. LUGLI, !oc. cit. (9) cr. GATTI, in B11ll. Com. LXII,
(3) Nel foro di Nerva. Fu costruito P· 146.
da Domiziano, che professava alla dea (10) Cf. GAITI, in 811/1. Com. XIV,
un culto speci.de (SuETONIO, Domi/. 1886, pp. 27 3-4; HuELSEN, Topogr. I,
1 5, 3), e dedicato da Nerva (C. I. m, 3q nota 71.
I.. VI, 953 31213). Al tempo di (11) Cf. G. CARETTONI, Rico111posi-
AuRFLIO Vrrr. (De Caes. 12, 2)app:uiva ~iQ11t di 1111a lastra &c. in 8111/. Com.
ancora come la costruzione più alta LXIII, 1936, pp. 161-3.
IL CATALOGO
l'nd. lorn;;r. 6
IL CA TALOGO
cr. PnELLER, Die Regiom11 cit. ; M O MMSEI-:, u~btr tlw C/Jro11ogrnpl1e11 1'0111
}. ;54 in Ab/Ja11tl/llge11 cit. pp. 60 1- 4; JoRO.\N, Topoi!'-. der S/,11/t Rom.· Il ;
lo.. Forma urb. Ro111at, pp. 47-8; .'\. K LùG~L'>NN, Die A11/Jii11ge :{Il 1/n Brsc/.orti-
/11111~ 1/er Regio11w Roms in Hrrmes X V, 1880, pp. 2 11-24; DE Rossi, Pi1111/t iwo-
gia{ic11f, p. 25 sgg.; LANCIANI, Rietrc/Je Sili/e Xll ' rrgio11i C:rba11e in JJ11/l. Com .
1840, p. 115 sgg.; ELTER, De forma 11rbis Romar, Bonn~e, 189 1, pp. 1-v11;
E. TR. ME RH ILL, Tht date of Notilia a111/ C1irios11111 in Cl11ssical Philology, ChicJgo,
I, 1906, pp. 133 -144 ; PAULY-W 1ssowA, Rtal-E11c_,.c/opiidit, 11, coli. 4i7-8S;
E. ENGSTRòM, l\0111111e11tar till dm 10111nska Regiomkalaloge11, Gòteborgs Hngskol:is
arsskrift, I, 1910; NoRDH, P1oltgo111t1111 /il/ dtn romrrslra Regio11skatafogm clt.
DELLE QUATTO R O I CI REGI ON 1 D 1 ROM A 89
Continet <J> :
5 Aedem Honoris et Virtutis <+>.
Camenas <s>.
Lacum Promethei (6).
Balneum (1) T orquati.
1-2. t Incipit prt mtllt A Om. la croce n Rcglones urbls Romr cum brcvlariis
suls D urbl s riptte A quatuordecl m R brevlarìis ~ Om. il titolo C 3. prima
AB CO hapcnn a O 5. haedtm A i. p rometei A B r rom~thci et vespanlanl D
balncu m torquati om. V
Cod. Topop. 6•
IL CATALOGO
1. ar(a C carrucr 11 8 C .\'e// 'oriGinale do1•e 1•a legç.usi carruces, ~nitfro alla
r:r«n; il enpstn ha unitn In s alla F.1ro/.1 uguente. barsucc () e secue bìclloium ab
ascan 1is et untloch!ani ~. ' cdcm A con la s annullat.1 scdem B C martis et ml·
nerv~ et tempcslutis I) 3. nlnonis J) ·I· Veri et] severi C veri parthicl et divi
1raiuni n 5. dcccm O 6. aca. A hedcs B çdes C dcccm D
Vicomagistri .XLvm.
Curatores .11. <•>.
Insulae .m.ccL. <».
Domos .cxx. <1>.
Horrea .xvi. 5
Balnea .Lxxxvi.
Lacos .Lxxxi.
Pistrina .xx.
Continet pedes .x11.ccx1. semis.
Continet: <s>
Claudium <'>.
Macellum Magnum <7>.
gevano nel vincolo della stess:i devo- (2) Diamo, col C:ilza, alla parola il
zione gli abitanti di tutto il quartiere, significato di casJ a ca rattere popolare,
e d:ivano a l signifi c:no di « vicus » iu opposizione alla signorilit3 delle c. do-
quella colorazion e religiosa, non dcl mus» (cf. RenJic. cit. pp. 60-87).
tutto cancellata dalle necessità stati- (3) « Domos » e più sotto « lacos »
stiche e ammini stra tive. nomin:llivi per « domus » e u lacus ».
( 1) Augusto, dividendo la città di (4) Il nome a questa regione può
Roma in regioni e vici, alle prime prc· esser venuto o d:il suo estendersi sul
pos..: «annui magistratus sortito»; ai colle omo11imo o dal titolo della prin-
vici « magi~tri e plebe cuiusquc vici- cip:tle stra da (Cntlimo111i11m) che la
<c niae lecti i> (1iico111ngistri), SuITT. A11g. attravers:1va. Per questa accezione
30. Nell:l base dedicata aJ 1\dri a110 i della p:irola rimandiamo a HuELSEN,
magistrati preposti :ille regioni sono Fmmmmti epigrafici di tdilli preftlliz.i
liberti e portano il titolodi ucuratoreS». 1ul sec. w in 811//. Com. XIX, 189 1,
Quali ne fossero le ordinarie funuoni, pp. 353-4·
non è possibile Je1cr111in:1re: pare eser· (~) li Celio ncll:i su.1 m.1gf!;ior p.1rte.
citassero mansioni di carattere reti· t6) « Clau Jium 11 , per « templum
gioso, che tutelassero il popolo d:il- « Cl.1udii » (cf. HullLSEN, To/•ogr. 1, 111,
l'avidit:\ dcl fisco (Hist. Aug. A111. P/Jil. 2 32 nota 3T ). \ 'cdi p 29 nota ;.
1 1, 9), che :ivcsscro l'incarico del ccn· (7) Mercato costruito e dedicato da
simento (Eph. Ep1gr. IV, 746). Nerone 11el ~9 d. Cr. (CASSIO D10NE,
DELLE QUATTORDICI REGIONI D I R O MA 93
Lupanarios C•>.
Atrium Cyclopis <».
Cohortem V vigilum (J).
Caput Africes (•>.
5 Arborem Sanctam <s>.
Castra Peregrina <' 1•
LXII, 18, 3) e di cui la parte centrale I vigili de/l'1mtir11 Ro11111 in Roma, IX,
s.1 rebbc stata trasformata nell'attuale 1931 , PP· 542-3; A. M. COLINI, I di11-
chics.i di S. Stefano Rotondo. È ri- tort1i dtlla Navicella 11ell'epoca antica in
cordato in C. I. L. VI, 1648, 9183 e Capitoli11111, 193 1, p. 16o e Bull. Com.
ra ppresemato io alcuni coni coevi (K. LIX, p. 219; BAILLIE REYNOLDS, nu
Wt:LZINGER, Die Macell11m -D11po11dit11 vi~1us of lmpm11l Ro11u, Oxford, 1926,
du ,\'tro in NumiI. l11ltnial. Mo11als· pp. 52-4. h i furono rinvenute iscrizioni
schrifl, 193 3). Cf. Lt;GLI, op. cit. III, (C. I. L. \'I, 22 1, 222, 1057, 1058).
537 sgg. (4) Denominazione che derivava con
( 1) Correggiamo il « luparios », che molta probab1lit:\ da qualche monu-
pure è dato dal cod. più antico, in mento situa to in quel luogo; e da
<< lupanarios », in quanto sembra che cui s'intitolavano il collegio clei valletti
il copista abbia trascurato la lettura del- imperiali (" pedagogium puerorum a
l';1bbreviazione: « luparios i>. Cf. :inche « capite Africae 11, C. I. L. V, 1039; VI,
NoRou, op. cit. pp. 10-1. «Lupa- 105 2, 8982-7) e un.1 strada che saliva
« ria e» nel significato di lupanari è testi- dal Colosseo all':ir'o di Dolatiella ( u vi-
moniato da una falsa iscritione (C. I. L. cus capitis Africae li). Cf. GATTI, A1111.
\'IS, po). I lupanari si tro,·avano pro· Imi. corr. arch. 1882 pp. 191-220.
babilmente nella pendice sud del Celio (5) L'HuELSEN (Topogr. I, 111, 252)
(cf. HuELSEN, Topogr. I, m, 236). ritiene possa trattarsi di una strada.
(2) La forma « an trum » della No- (6) Rovine di una parte d.:i u c:istra"
tilia sembra più giusta: probabilmente fu rono rinvenute a sud -est di S. Stefano
simile ali'« antrum Volcani » di Gio- Rotonào, sotto l'ospedale britannico
VENALE (Sa i. J, 7). L'« aotrum Cyclo- della « Little Comp:my of Mnry »,e li
« pis » do,·eva trova rsi sul versante presso iscri zioni riferentisi alla stessa
dcl Celio verso la valle delle Camcnc, c:iscrma (cf. J. H. OLI Vl:.R, The A11g11sta11
e: dava il nomi! al « vicus Cyclopis" Pormrium in Mernoirs Amer. Acad. in
(C. ]. L. \'I, 2226). Cf. llUELSEN, Romt, 1932, pp. 173- 5; C. I. L. VI,
Topogr. i, 111, 208 nota 22, 2 30 e PtAT· 231, 354, 428, 3327, n30; 8111/. Com .
NF.R-ASHBY, op. cit. p. 14). XXXIll, 190), p. 109). Dei« peregrini li
(3) La cas.:rma era situnta entro l'at· (militari temporaneamemc in Roma) i
tu:ile villa Celimont.1na, ad ovest dcl più noti sono i" frumentari i•, dapprima
11 ~faccllum magnum». La fronte dcl - adibiti al vettovagliamento, poi come
l"edifìd o è stata ritrovat.i ~otto il cnn· corrieri e ispettori di polizia presso
celio della villa medrsima e lungo il l'esercito ( M. Du111n , Lfs co/Jortrs Prl-
suo muro di recinto. Cf. G. MANCINI, torie1111es, Pam, 1938, pp. 26- 8).
94 IL CATALOGO
Vici .rn.
Aediculac .vn.
Vicomagistri .XLVIII.
Curatores .n.
5 Insulae .111.oc.
Domos .cxxv11.
Horrea .xxn1.
Balnea .Lxxxv.
Lacos .Lxv.
t0 Pistrina .xv.
Continet: <»
~1onetam <».
al passo di AM~I. :MARCELLINO, XXIX, t•t11imle dall' «lseum» della rrgio11e IU\.O
3, 9, suppone che la mica fosse b sta· in Bu//. Com. XLIII, 1916, p. 11 5 sgg.).
tua Jor:tt:i di un'orsa (op. ci t. pp. 34- 5). (2) L'Oppio e l.1 vallatadelColosseo:
Vedi .111che PAULY-W1~sowA, XV, n, una zona compresa a un dipresso tra
1932, col. 15 15. In entrambi i c a~i la portn Esquilina, S. Pietro in Vin-
può esserne derivato il nome nnche a coli, l'Anfiteatro e u na sezione della via
t1na strada. di S. Giovanni in Laterano, dond e il
( 1) Il tempio di Iside e Serapide, confine risale, in linea qu:isi retta, al
costruito da un Metello (Hist. A llJ! llSla, punto di parteozJ.
T)ra11. Tri~. XXIV, 25, 4), doveva (3) La posizione di questa 1ecc:i im-
tro,·al'!>i tra la chiesa di S. Clcm~ntc e periale, presso la vi.1 I. 'lbicana, in vi-
quella dc' Ss. Pietro e ~f.trcellino; presso cin:inza di S. Clemente, è indicata .fai
qnest 'ultima vennero in luce nel 1653 ritrovamento di numerose iscri1ioni
rovine di nn tempio dccor.110 in stil.: (cf. PLAT1'ER-As1111v,op.cit. p. 315). Gli
cgiziano(cf. G. ScH1'EIDrit-GRAlIOSI, Di abitanti del Jistretto prendevano il no-
1111 bassorilievo egiiJo di imita~io11e pro- me di ccmooetarii» (C.J. L. VI, 31 893).
IL CATALOGO
areoa ellittica. Oggi se ne sta prati· rose iscri zioni, fra il Colosseo e S. Cle-
cando lo scavo nel luogo indicato, e la mente.
struttura risulta conforme al disegno ( 3) cc Pastoris » in Notitia e cosi
della pianta. Cf. LUGLI, op. cit. Ili, anche in Acta sane/. Eusebii, Marcelli,
390-1. Hippolyti et soc. (oB Rossi, Roma sott.
( 1) Forse si tratta di C. Brnttius lii, 206): «Qui vero ducti ad petram
Pnuse11s, suocero di Commodo e con- « sceleratam iuxta amphitheatrum ad la-
sole nel 180 d. Cr., o d'uo suo discen· u cum Pastoris ibidem decollati suot».
dente (cf. GROAG-STEIN, Prosop. J2, Cf. ~ORDH, op. cit. pp. 63-6.
371-2; PAULY-WISSOWA, Ili, 913-4). (4) « Caplatorum » forma sincopata
Oltre la forma « Bruttius >>, si trova per cc capulatorum », che s'incontra
anche « Brittius » (C. I. L. VI, 833, anche nelle iscrizioni (C. I. L. IX,
1979; XIV, 409 1; XV, 7796, 2322); 665; X, 5917 ; XIV, 3677): i cc capu-
un Brittius Pratse11s era pontefice mas- «latores» o cccapl.nores» erano ope-
simo sul principio del sec. 1v (ibid. VI, rai impiegati nella pigiatura delle olive,
2153; X, 468); e in I. G. XIV, 688 e travasavano l'olio da un recipiente
s'incontra Bpt[-r't"j(ou Ilpa(atV't"oç. Il ad un altro. !'\ella iscrizione 5917 si
palazzo va ricercato presso le terme di menziona uo « quaestor collegi capla-
Trniano (cf. HuELSl!N, Topogr. I, 1111 318). « torum », il che potrebbe in qualche
(2) I codd. delle du e redazioni dcl modo confermare la relazione tra le
catalogo hanno « choragum >1 , cc cora- parti dell'articolo. Non è da rifiutare
cc gum », « coracum », come sì legge poi la congettura dell' H UELSEN ( To-
:inche nei mss. di Festo (p. 45); mentre pogr. I, m, 319 e Chiese di Roma 11tl
la forma esatta è «choragium » (xopil- mtdio evo, pp. 316-7), che il trivio
ytov) = « instrumentum scaenarum », o contrada medievale dei «cam bia-
1-:ESTO, loc. cit. Il cc choragìum » era « tores » abbia conservato la memo-
l'edificio destin:ito :i conservare la sup- ria dell'antica denominazione. Pl'r le
pellettile per i pubblici spettacoli (cf. trasform azioni fonetiche dell:i parola
PAuLv-W1ssowA, lii, 2405 - 2406) e cf. NoRDH, op. cit. pp. 66-7.
la qualifica di «Summu11u può desi· (S} Le terme di Tito furono costruite
gnare o il principale magazzino di subito dopo la dedic:izione dcli' Anfi-
:ipparati scenici o quello diretta mente te:itro, e prossime a questo (Surroi.:w,
:1ppartencntc :ill:i gestione imperiJlc Tit. 7). Jmmediatamcn1c a nord- est,
(d. PLATNER-ASllll\', op. cit. p. 503; Tr.1i:ino, \'alendosi dell'opera di Apol-
l lrRSCll FELo, Dir kaiserlichen /'erwal- lodoro di Damasco, cominciò nel 104
/1111gsbea111tw bis auj Oiocletia11, Berlin, e d.:dicò nel 109 le.: sue tt~nne
1905, p. 293). li luogo può detenni· (cf. CALZA, in Nili. Sravi, 1932, p. 194 ;
narsi, in base alla scoperta di nume· H. PARlllESI, Optim11s 1'1 i11aps, voi. 11,
(;od. Topogr. 7
IL CATA LOG O
(1) Fu eretto da Vespasiano dopo nario h;1 nno ri tenuto << aurnm >> e « bu-
la presa di Gerusalemme e dedicato « cinum >i come indicazioni di un'unica
nel 75. s· innalzava nel lato di fondo località, e accolto la lezione di alcuni
del forum Pacis; era d'una magnifi· cocld., che danno « aurcum bucinum ».
cenza straordinaria e racchiuJeva i te:.ori Il DucHES:-IE però (Aura in RM1. Mili.
portati da Gerusalemme e numerose XXII, 1907, pp. -129-H ) è di parere
opere d':ine (cf. GIUSEPPE FLAVIO, che le due voci designino due diverse
Btll. /ud. \'II, 5, 7; CASSio Dro:-:E, localit<'l, e che "aureum >1 non rapprc·
LX n, I s; St;ETONIO, Vespas. 9 ; MAR· senti che una errata correzione. Sulla
ZIALL, I, 2, 8; PLINIO, Nat. Hisl. XXXI V, base di documenti mcdioev:ili (Ca tle
84; XXXV, 102; XXXVI, 27, 58, 102; di S. Maria No·i:a in A re/i. Soc. Ro111.
PAUSANIA, Vi, 9, 3; PROCOPIO, De /Jtll. di Stor. patr. XXIII, 1900, pp. 2.08,
Gotli. !V, 21, 11-2;ER001ANO,l, 14, 2). 2.12, 21 3; A 1111a/es Romani io Libtr
Distrutto dal fuoco, nel 19 I, credesi ve- Porzlif. ediz. DuCHESNF, 11, 346; liber
nisse ricostruito da Settimio Severo Ceiis1111111, ed. FABRE-DUCllESNli, I, 301,
(ERODIANO, 1, 14, 2; CASSIO DIONE, 303; II, 148, 154) egli ha Jimo~trato
LXXII, 24, t; AMM. MARCELLINO, XVI, che al tempo dell'impero Romano, nel
10, 14; Hist. A11g., Trig. T)'ram1. 31, quartiere delle Carine, Jiet ro 1,1 basi·
10). Cf. COLINI, Forum PaciJ cit. in lica di Costantino, dO\'C\'a esistere real-
811/l. Com. LXV. mente un luogo chiam:ito « Aura,.,
(2) Una sezione della via Sacra, dalle che prendeva verosimilmente il nome
origini fin presso alla basilica Emilia, da qualche rappresentazione figurata
con la corrispondente zona monumen- di Aura, la dea frigia dci venti leggeri.
tale sulla sua destra, andando verso il " Bucinum » poi era probabilmente una
Campidoglio; inoltre il foro della Pace, conchiglia, rappresentat:i in forma mo·
la Suburra ed il Cispio. numentale, da cui veniva il no111c alla
(3) Forse all'estremità est del foro località. ULPIA:-IO, OiJ!tSI. 14, 4, s,
di Augu~to, e all'uscita di quello di 16: «et ego fui tabernJc verbi gratia
~ervJ (cf. LANCIANI, lli11er. di Ei11s. cquam ad Bucinum habuit ratiocinator •.
col. 529). L'aggettivo indica una co- (S) Era una statu:i di Apollo eretta da
struzione luogo la curva interna di Augusto (St;ETONIO, Aug. 57) nel 11 vicu5
un'ab5idc o esedra (cf. :-IORDll, op. « Sandaliarius », che correva pJrallela-
cit. p. 68 nota 1). In Curiosmn il genere mente :il lato nord-est dcl forrim Pacis.
di portiws è costantemente maschile. :-.lei vico abbondavano botteghe di librai
(4) Gli editori del catalogo regio- (GELLIO, 'f-.'oct. Ali. XVIII, 4, 1),
100 IL CATALOGO
i. T ell uris] scsu~ horrea casta rla i11 n 2. vigllum sororum A lJ C: D 3. colo-
sum A B allo A cc11 D s
sem is] A se t B et C n.,,. D habens n capitre B
capita C rndios !) scptcm D 4. singul D semis] ~ Il se t B s C om. J>
(1) Fu votato da P. Sempronio Sofo cata in origine nel vestibolo della Do-
durante una battaglia contro i Piceni m11s aurea (SuETONIO, Ner. 3 I; PLINTO,
nel 268 av. Cr. (FLORO, I, 14). Sor- Nat. Hist. XXXIV, 45 ), poi trasformata
geva nelle Carine, e l'area prospiciente da Vespasiano nella statua dcl Sole
era prima occupata dall'abitazione, rasa (SUETONlO, Vespas. 18; PLINIO, loc. cit. ;
al suolo, del famoso Spurio Cassio, giu- ERODHNO, I, 15) e trasportata da
stiziato nel 485 av. Cr. (CICERONE, De Adriano piit vicino al Colosseo (Hist.
domo, 101; L1v10, Il, 4 1, 12 : DIONI· Augusta, Hadria11. 19, 12). È tuttora
sto, VIII, 79, 3), secondo altri invece su I- visibile il luogo de l basamento, tra il
l'area un tempo occupata dalla stessa Colosseo e il temp io di Venere e Roma.
casa (VALERIO MASSIMO, VI, 3, 1ì; pres- L'indicazione numerica dell'altezz:i non
s'a poco tra le attuali vie Cavour. e è conforme a quella data <la altre
dei Serpenti. Gli abitanti del distretto fonti: « colossum ....CXIX. s. pedum
pigliavano il nome di « Tell urenses " <<longit udine » (PLINIO, loc. cit. ediz.
(C. f. L. VI, 31893). DETLEFSEN, MAYHOFF; lllCllO esatta-
(2) Tutti i codd. dei due testi hanno mente «CVI s.» URL!Ctts); «colossus
«Sororum », che va corretto in «soro- <<.cxx. pcdum" (SuE1'0NIO, Ver. 31);
« rium >l ( cf. L1v10, I, 26, 12; Auc/. de « colossus erectus habens altitud inis
v iris ill. 4, 9: « ti gillum ... quod ntmc « pedes .cvn. » (GrnotAMO, p. 188 d);
« quoque viae superpositum sororium « '0 XOÀOGGÒç 'Pooou iivEGTa-&7j µYjxoç
"appellatur »; FESTO, p. 380). Nei Fasti (( 7tOOWV pxç' tX ;(CXÀXOÙ )) (Eus1m10 ,
Arvt1l. kal. octobr. in C. I. L. VI, 32482 Cbro11. S)•11c. p. 158); « Colosus ere-
è indicato «ad com pitum Acili», e " ctus est in longitud iuem .c xxvm. cu-
l'edicola di questo compitum sorgeva " bitor um » (Io., vers. armen., p. 158).
ad ovest dell'incrocio ddl e vie del Co- Cf. FR. MARX in Wimer St11die11, XX,
losseo e Gaetana Agnesi (cf. B111l. Com. 1898, pp. 1.77-8 ; F. WEEGE in ja/11b11rb
LX f, p. 80). Si ritiene da taluni che deutscb. A rcb. fo st. Berlia, XX\' fll,
con la indicazione Tigi/lrlm sorori11111 1913, PP· 133 - .1.
si designasse una porta con due are de- (4) Una fontana, le cui vestigia ri-
dicate a Giunone Sororia ed a Giano manevano li no a poco tempo fa presso
Curiazio (PLATNER-As1-1BY, op. cit. il Colosseo; oggi non resta che l'in-
p. 538); ma il SAFLUND (op. cit. p. I68 dicazione del luogo. Fu costruita, di-
uota 2) non e di questo parere. Cf. an- cesi, da Domiziano nel 96 (C/1ro11ogr.
che PAutY- W1ssow11, 2• serie, llJ, 1, a. 354, p. 275). È rappresentata in un
1927, col. 11 39. conio di Severo Alessandro (C011Et-1,
( 3) Una colossale statua di Nerone, 468, 469). La somiglianza con la meta
in bronzo, opera di Zenodoro, collo- del circo, e l':icqua che sgorga\·a dai
UE L LE Q L: .\ T TOR D l C I R E G I ON l D l HO M A I OI
numerosi fori di una sfera, come dai fr1t.24;L1v10, I, 12, 4-6 ; X, 37, 15;
pori il sudore, e si r:1ccoglieva in un Ovm10, Fast. VI, 793-4; DtO'II5IO, Il,
sottostallle b;1cino, l.1 fece chiamare 50, 3 ; FtoRo, I, 1, 13). L'edi ficio fu co-
«meta sudans » . Di lln' altra mct:i su- struito più 1ardi (294 a. Cr.) da M. Ati-
damc, a B.1ia, è ri111asto il ricordo nel- lio Regolo, che fece un identico voto
1\:p. 56 ad l11cil. di Seneca. nella b;1 ttaglia di Luceria, durante la
( r) li tempio :iveva diverse denomi- terza guerra S:innitic:i (L1v10, X, 36,
na zioni: «tem plum Romae» (C/Jro11og1. 11; 37, 15). Sorgeva sulle pendici set-
11. J) / , p. 280), "te111plum Urbis». «fa- tentrionali dcl Palatino pre~so l'antica
« num Urbis » (Hist. A11g11sla, flmlr. 19; porta Mugonia (Ps. C1cF.RONE, cit.;
.\~I MIAN.MARCFLL. X\'1, 10, 14; AURF.- L1v10, I, 12, 3; D1os1s10, loc. cit.;
110 \"n-r. Ub. de Caes. 40, 26), « tem- Ovm10, F11sl. loc. cit. e Tris/. Ili, I,
" plu,11 urbis Romae» (Si::R\'IO, Am. If, 32) ; ad esso vengono attribuiti alcuni
2 ~/ >, "tcmplum V encris et Roma e» avanzi dell'epoca dei Fla ''i a suJ-est
{CASSIO 010~1, LXIX, 1. :;), « tcmplum dell'arco di Tito. Nulla im·ece ci resta
« Romac et \'encris» (Clno11ogr.a . JJ.1, di questo tempio dell'et.i repubblic:ina
l. 276: GIROLA '10, p. 200 d), • t:rbis \' c- (cf. FRASK, Roma11 B11ildings of lht
11crisq·1c te111pl.1 • ( PR1:DE~z10, Co11tra Rep11bìic, Am. Ac. i11 Rom1 1924,p. 89).
51111111. I, 21 ;-~). Costruito da AJri.1- ( 3) :\ei tempi del nostro catalogo IJ
no e dclic.110 nel 135 (C...ss10 D1o~F., Saa.1 vi:i comincia,.,, dall'a rco Ji Tito,
10.:. cit.; Cliro 11o;:r. 11. J5 1, loc. cit.; che ra ppresentava il raccordo J elb
GIROLA \IO, loc. cit.); ma forse tnmi- ,·ia :\ova, del clivo P,1latino e della
n no sotto .\111oni110 Pio, come si può str:ida che dall'arco stesso scendeva
co11gcttur.1rc d.tlla ri produzione sulle alla :.Ieta sudante. FiJncheggi:iva il
monete di lui (COucs, A11to11. Pi11s, tem pio di Venere e RomJ, la basilica
6q8-703. 1071-6). Sotto .Massenzio il di Costant ino. il tempio del Jivo no-
tempio fu d.1nncgKi.110 dal fuoco e Sll- molo, passava sotto l'arco Fabiano,
bito restau rato (C/Jro11c>g1·. a. Jf4, p. 280 poi ua 1:1 Rc:ggia e il tempio di Anto·
e :\ Ut<HlO V1TT. De Caes. loc. ci t. ). nino e Faustina ; girava a nord il tem-
>:e rim.111gono anco ra in piedi m:icstosi pio de l Divo Giulio, dirigendosi verso
avanzi. cr. ,\ MUN07., Il tempio di quello di Castore; corn.:va lu ngo la
rmert f Roma in C11pi1t1/i11111, r 9 ;s, basilica Giulia, congiungendosi presso
XI, p. 21 5 ,gg.; Cot.l'lt in Rull. l.0111 l'arco di Tiberio col clivo Capitolino,
LX11I , 1936, pp. 180 -2. che sali\'a al Campidoglio. La via si
(2) In Notitia « Iovis Sutoris n. chiamò « s::cra n per i molti edifici a
Votato, secondo la tradizione, da Ro- carattere religioso, disposti sul suo per-
111010 durante l.1 battaglia contro i S.1bini; corso. Sembra dJ scartare la dh·ersa
111.1 il •uo \Otu si er.1 ridotto ~olt.rnto spiegazione data da VARRONE (V, 47)
a un « lo.:u' clfatus templo" (Ps. C1c1:- e seguita da Festo (p. 372). Quest'ul-
ROS1:. ù111t10 pri11sq11a111 i11 txili11111 timo (p. 190) ricorda i Sacravie11ses,
102 IL CAT AL ùGO
2. Castin~ I>
abitanti della st rnda. Essa una volta Lepido :idornò la basilica, designata
era fiancheggiata da abitazioni e botte· « Acmilia », dei ritratti dci suoi ante-
ghe, che poi, per lasci:ir posto ai pub- nati (PLINIO, Nat. llist. XXXV, I 3),..:
blici monumenti, si ridussero alla se- pare anche la ricostn1isse in pane, poi-
zione sud della via, tra l'a rco di Tito e chè in una moneta di suo figlio Lepido
I'« atrium \'estae ». Cf. DE RucGtERO, è rappresentata la basilica, con la leg-
Il Foro Ro111a110, p. 498 sgg.; H. T11E- genda « M. Lepidus reft1.:cta) s[en:uus]
DENAT, Le For11111 Romai11, p. 167 sgg.; c[onsulto] » (BADELON, Mo1111aies de la
PLATNER-As1mv, op. cit. pp. 4 56-9. Rép11Mique Ron11zì11e, I, p. 129 ; Coi11s
( I) La basilic:t di Costantino. L'or- of tbe Ro111a11 Repub/ic i11 tlie Brit. M11s.
dine é qui turbato; mentre gli articoli I, 3650-3). ;\on molti anni dopo (54
si succedono es:ntJmente in Nolitr 1, av. Cr.) L. Emilio Paolo, figlio del
do,·e alla basilk 1 « Constantinian 1 » precedente e fratello dcl triumviro, ne
segue il « templum Faustinae» e poi :weva quasi condouo a termine una
la «basilica Pauli». Comiociau da ricostruzione tCICERONè, Ad Attic. l\',
Massenzio subito dopo 1' incendio dcl 16; PLUTARCO, CatS. 291 3; APPIANO,
J07 e forse compiuta da Costantino, che Btll. citr. 11, 26). L'oper:t fu compiuta
vi apportò anche delle modificazioni. e dedicata soltanto nel 34 av. Cr. da
L'appell.ttivo «nova» rispecchia una suo figlio L. Emilio Lepido Paolo (CAS-
Jcnominazione popolare ; ess:i non fu SIO D1osE, XLIX, 42, 2). Dal 54 in
mai intitolat 1 .l ~!assenzio, ma si trova poi essa è design.iu col nome di «ba-
indicata in .\ 'otili11 e in qualche altra « silica Paulli » (TACITO, Arw. III, 72;
fonte col nome di Costantino, al quale STAZIO, Silv. I, 1 1 30; CASSIO DtoNF,
il Senato la dedicò (AURELIO Vt rr. XLIX,42, 2;LIV, 24,2). NelI 4av. Cr.,
De Cnes. 40, 26). Cf. A. MINOPRIO, in seguito ad un incendio, fu rko·
A restoratio11 of tlu Basilica of Co11sta11- struita a nome di Emilio Paolo, ma
li11e, Romt in Papers of tbe Brilis/J in rcJhà a spese di Augusto e degli
School al Rome, Xli, 1932, p. 1 sgg.; amici di Paolo (CASSIO DtONE, LI\', 24,
Cous1, Basilica Ji .\fassrn::;io o Basrlrca 3). ~el 22 dopo Cr. Emilio Lepido
diCosta11ti110? in L'Urbe, giugno 1937, ottenne dal senato lapprovazione di
pp. 5-7. L'ARMtNt (Era11os XX\'JI, 11 8 restaurarla e abbellirla a sue spese
sgg.) ha creduto d1 vedere nei ,\ 'nmses (TACITO, Ab t'(etss11 Divi Aug. III, 72).
del C. I . L. \'I, 31893 , gli abitanti di Da Tacito ai tempi del nostro catalogo
un distretto che si appellava dJ questa non se ne trova alt ro ri cordo, se non
basilica. nell'iscrizione di un collare di schiavo
(2) Costruita da ~I. Fuh•io Nobiliare (C. 1. L. XV, 7189) e nella pianta Se-
nel 179 a'·· Cr. qu:inJo fu censore insie- veriana. Per un esame dei materidli
me con M. Emilio Lepido (Ll\'IO, XL impiegati nelle va rie ricostruzioni cf.
51 , 5), e chiannta .hpprima, in VAR· FR.\NK, op. cit. p. 66 sgg. e per uno stu-
RONE ( VI, 4 ), «basilica Aimilia et Fui- dio generale sull'argomento Mc. DANllll.
•<via''• il che r.1 supporre una parteci- in Ama. ]011r. of. Arr/Jatolog)'• aprile-
pazione dell'altro censore ai lavori.
~el 78 av. Cr. il console M. Emilio P<r la no:a (3) v. r· sg.
DELLE QUATTORDICI REG I O:\! DI RO~t.\ 103
Vici .vm.
Aediculae .vm.
Vicomagistri .XLVIII .
Curatores .11.
Insulae .11.occL v11.
Domos .Lxxxvm.
Horrea .XVIII.
Balnea .Lxv.
Lacos .LXXI.
Pistrina .xv.
Continet pedes .xm.
Cod. Toposr.
106 IL Cff.TALOGO
Subagcr.
Mincrbam Mcdicam <1l.
Isi<lem Patriciam <».
Vici .xv.
Aediculae .xv. 5
Vicomagistri .XLvm.
Curatores .11.
Insulac .Ili.DCCCL.
Domos .cLxxx.
Horrca .xx11. ro
Dalnea .Lxxv.
Lacos .Lxxm1.
Pistrina .xv.
5 Conrinet: <»
Templum Salutis CJ> et Serapis (4).
Floram <s>.
Capitolium Antiquum (6).
(1) La principale strada della re· poi restaurato. Cf. :\IANC1-:1 in -:Voi.
gione, che andava dall'attuale piazza Scavi, 1921, p. 105.
del Quirinale all'antica porta Collina, (4) Costruito o resuurato da Cara·
seguendo a un dipresso il tracciato calla (cf. C./. L. VI, 570 add. 30796);
della moderna via Veoti Settembre; si colloca, probabilmente, sul fianco del
nell'ultimo tratto però prendeva pro- colle Quirinale, nel giarJino del palazzo
babilmente la denominazione di vic11s Colonna, dove rimangono rovine di un
porlae Colli11ae. gran tempio. I vi fu rinvenuta l' iscri-
(2) li Viminale, il Quirinale e gli zione citata; e :iltrc, attestanti il culto
orti Sallustiani. Il confine dal foro di di Serapide in quella locJ lit.\, \'ennero
Ncrva correva al• vicus Patricius• e poi in luce non lungi di li (C. l.L. VI, S73 =
ai ccastra Praetoriu; seguiva la cinta 30ì97 ; KAlBEL, /. G. Xl\', 1024).
Aureliana fino a porta Pinciana, donde. Taluni preferiscono riconoscerlo negli
in direzione sud, raggiungeva il foro avanzi scoperti lungo IJ :.alita del
Tniaoo. Grillo (cf. TotBtLMAl'N, op. cit. p. 75;
( 3) Il «Sai usti» dei codici è un er· L. MORPURGO in Not. Scai'. LXII, 1q38,
rore, deriYato dallo spostamento della P· 198).
"s ». Il tempio sorgeva dove è oggi (S) VARRONE (V, 7 1 e I 58) afferma
il palazzo dcl Quirinale, ma il culto era che Tito T:tzio votò sul Quirinale un
più antico, e da esso venne a questa altare alla dea sabina Flora, sul quale,
parte dcl colle l'appellativo di «saluta· presumibilmente, venne più tardi CO·
« ris ». Fu votato nel 31 1 dal console struito il tempio; esso si trova va non
C. Giunio Bubulco, dato in appalto :la distante d;t quello di Quirino (V1-
lui stesso nel 306, quand'era censo•c, TRUVJO, VII, 9, 4) e dal clivo che
e dedicato nel 303 durante la sua <lit· sali\•a al ve.:chio Campidoglio (V.\R·
tatura (Ll\'lo, IX, 43, 25; X, t, 9) ; RON E, \', 1 58); e può quindi collo-
fu colpito dal fulmine nel 276 e 206 carsi nelle vicinan1c di piar.za lh rbcrìni
(OROSIO, IV, 4. I; LIVIO, XX\"111, 11, (cf. HuEtSEN, Tofo.•r. I, m, 112).
4); andò a fuoco al tempo di Claudio (6) La vetta dcl Quirinale dovi: si
(PLINIO, Nat. Hist. XXX V, 19) e fu ergeva un sacello all:i triade GiO\'C,
ro8 IL CATALOGO
Giunone e Minerva, che ivi ebbe il suo Augusto (Mo11. Ancyr. IV, s; VI, p ;
culto, anteriormente a quello del colle CASSIO DIONE, LIV, 19, 4). Doveva
Capitolino(VARRONE,V, 158). Le iscri· innalzarsi nella parte sud-est dell'at·
zioni dedicatorie trovate presso il pa· tuale giardino Reale (cf. C. I. L. VI,
lazzo Barberini lo indicano tra questo 475, 565 = 12, 803; HuasEN, Topogr.
e l'attua.le via XX Settembre (C. I. L. I 2 , I, m, 407-10). Sembr:i che il tempio
726-9; LANCIANl in BuU. Com. XVII, desse il nome a un distretto (C./. L.
1889, p. 39'>)· VI, 31895 e 9975). Cf. MANCINI in
(1) Presso l'odierna piazza del Qui- Not. Sca11i, 1921, pp. 87, 109-uo.
rinale, tra la via N:izionale e la via (4) I famosi giardini dello storico
Vcntiquattro Maggio. Le ricordano Sallustio, che rimasero in possesso della
AURELIO Vrn. (De Cae.s. 40, 27) sua famiglia fino al tempo di Tiberio,
cd AMMIANO MARCELL. (XXVII 3, 8). quando divennero proprietà imperiale.
Un restauro dell'edificio cadente venne Essi possono circoscriversi entro i se-
eseguito nel 44 3 dal prefetto Petronio guenti confini: il lato settentrionale del
Pcrpeona Magno Quadraziaoo (C. I . L. vicus portae Collin~ (o Alta semita?), la
VI, 1750). porta Collina, la via Salaria, la cint:i
(2) Forse una statua dedicata a Ve- Aureliana; ad ovest i limiti sono in-
turio Mamurio, il presunto costruttore certi, e vanno posti nelle prossimità
degli ancili, simili a quello caduto dal di piazza Barberini, risalendo fino a
cielo (Ov1010, Fast. III, 383; PLU· porta Piociana (cf. DE RuGGIERO, Di{·
TARCO, N11ma, 13, 6; FESTO-PAOLO, Epigr. Ili, 1oo6-7; LUGLI, op. cit. Ili,
P· I I 7; VARRONE, VI, 49); statua pro- po sgg.).
babilmente posta nella curia dei Salii (S) Un tempio che Domiziano eresse
Collini, che trovavasi nelle vicinanze sul luogo della sua casa natale: « Do-
del tempio di Quirino (cf. HuELSEN, « mitianus natus est .. domo quam po-
Topogr. I, 111, 410). « stca in tcmplum gentis Flaviae con·
(3) Votato dal dittatore L. Papirio « vertit » (SVETONIO, Domi/. 1); e che
Cursore e dedicato dal figlio di lui nel trova vasi a sud dell' Alla semita, presso
293 av. Cr. (L1v10, X, 46, 7; PLINIO, l'odierna via delle Quattro Fontane.
Nat. Hist. VII, 213). Il tempio, dan- (6) Massimiano ne decretò la costru-
neggiato da un fulmine e poi nel 49 zione nella parte nord del Vimi nale,
av. Cr. quasi distrutto da un incendio, dopo il suo ritorno dal!' Africa, nell'au-
fu presto ricostruito, e la restauzione tunno del 298, consacrandole al nome
definitiva fu compiuta nel 16 av. Cr. da di Diocleziano. Furono dedicate al po-
DELLE QUATTORDICI REGIONI DI ROMA 109
Balnca .Lxxv.
Lacos .Lxx111.
Pistrina .xvi.
Continet pedes .xv.oc<:.
polo romano tra il 1° m3ggio 305 e (2) Stando ad una iscrizione veduta
il25luglio 3o6(C. I. L. VI, 1130 = dalJ'Albertini, della quale non ci è
31242). Ad un tardo restauro sembra pervenuto il testo, la località C St:lt:t
alludere C. I. l. VI, 113 i. La rovina da lui indicata nella valle sottostante
degli acquedotti, causata dalla guerra alla chiesa di S. Agata, e si suol porre
Gotica, deve aver messo le terme fuori tra questa e S. Lorenzo in P:rnisperna
uso; ma il nome ancora sopravvive in (cf. PLATNER-ASHBY, op. cit. p. 149).
una bolla di Onorio I dell'a. 625 (P (3) La contrada ricorre in unn !et·
F. KF.1m, Italia Po11tif. I, Roma, p. 63) tera di GREGORIO MAGNO (lii, 1 7);
e nella tradizione duranti.: il medio evo e l:t denominazione soprnv,•isse nel
(Hvt:.LSEN, Topogr. I, lii, 379; LUGLI, titolo della chiesa di S. Sisto (( in
op. cit. lll, 359 sgg.). (<gallina alba», che doveva trovarsi np·
( 1) Nelle vicinanze della porta \'i. prossimativamente fra S. Lorenzo in
minale, :ill'angolo est delle terme di Fontana e S. Lorenzo in Panisperna,
Diocl.:ziano (cf. lh.vNoLDs, op. cit. sul11 pendice dcl Viminate (cf. 1-1 1.i ~L·
pp. .18-51; MANCINI in Ro11111 cit. p. 542). SEN, Le chiut di Roma, p. 471).
I IO IL CATALOGO
( 1) Il tratto iniziale delJa via Flami- (6) In una bolla di Pasquale U del
nia, dai piedi del Campidoglio fino ad 1 104 (KEHR, Q11elle11 umi Forsc/11111gm,
un limite che varib coi tempi (LUGLI, XfV, 1911, p. 33) è nominato un «vi-
op. cit. m, 261 - l ) . « cus Caprarius » e in un'altra di Lu-
(2) La zona tra l:t· via Flaminia e le cio III del 1183 è ricordato un « viculus
pendici del Pincio e del Quirinale, dal « Capralicus » (in Gòll. Nac/Jr. 1903,
foro Traiano alla porta Flaminia. p. 111): denominazioni di una iden-
(3) Il Ligorio attesta di aver veduto tica strada, della quale sarebbero stati
gli avanzi di questa fonte nella estrema trov.iti resti di pavimentazione nel-
parte della canti01 dei padri dei Ss. A- l'angolo formato da via dell'Umilt3
postoli verso la piazza chiamata del- con via delle Vergini. In quest' ul-
1' « ulmo de Colonncsi » (LANCIA NI, tima fu rinvenuta anche una costru·
Stor. degli Scavi, Il I, p. 202). zione, nella quale si è creduto ravv i-
(4) Dalle iscrizioni rinvenute si ricava sare l' ((aedicula Capraria» (cf. GArri,
che questa caserm.i trovavasi nel lato Noti\it di rece11/i truva11re11li di a11tichitd
nord della piazza dci Ss. Apostoli, nel- iu Roma e 1ul sub11rbio in 811//. Com.
1' area del moderno palazzo Balestra Llll, 1926, pp. 272-3).
(cf. REYNOLDS, op. cit. pp. 45-6 ; MA!>· (7) Un parco, possedimento di A-
CINI in Roma cil. p. 541). gri ppa, che Augusto nel 7 av. Cr. di-
(5) Sarebbe stato costruito da Dio- chiarò d'uso pubblico e che divenne
cleziano ( Cbro11ogr. a. JJ4, p. 280) tra passeggiata favori in dcl popolo Romano
il 303 e il 304 (cf. PLATNER-ASHBY, (CASSIO DIONE, LV' 8, 3; GELLIO, XIV,
op. cit. p. 42) e sorgeva sulla via Lata, 5, 1). Sono incerti i limiti nord, come
davanti all'odierna chiesa di S. Ma- pure non è sicuro se, oltrepassati gli
ria, dove è stato ritrovato un fr:im- archi della Vergine, si estendesse ad
mento :ippartencnte al rilievo decora- est fino alle pe11dici del Quirinale e dd
tivo dell'arco, con una iscrizione, oggi Pincio. Ad ovest era limitato dalla
:t villa Medici (C. I. L. VI, 31 383), Flaminia ed a sud dall'acqua Vergi11c.
e un nucleo di ma rmi architettonici Cf. SHIPLEY, A gr ippa's B11ildi11g Acti-
(cf. COLINI in Reud. Po111. Accad. Arch. vities i11 Rame, 1933 , p. 75.
Xl, 1935, p. 41 sgg.).
DELLE QUATTORDICI REGIONI DI ROMA III
Mansuetas (I),
Lapidem Pertusum <».
Vici .xv.
Aediculae .xv.
Vicomagistri .xLvm. 5
Curatores .11.
Insulae .Ili.DCCCV.
Domos .cxx.
Horrea .xxv.
Balnea .Lxxv. 10
Lacos .Lxxv1.
Pistrina .xv1.
Continet pedes .xm.ccc.
4. ua A ~es BC ~iculas D xv om. C lascit111do spa1io in bianco. S· vl-
comajj A C vlcomagii B 6. curai A CD cura1foncs B 7. lnsolas D 8. dom A
domus e 9. orrca e IO. LXV C 10-1. balnca - UX\'t om. 8 12. prisllnas B
auiem a~G'· D xv. DCC D
Coi. fopogr. 8
I 14 IL CATALOGO
pliata durante la Ji tt.·itura di Silla SIO DIONJ:., XLlll, 22, 2; NICOLA DA-
(CAss10 D1mrn, XL, 49, 3 ; PuN10, i\IASC. B!oc; Kalcro:poc;, 22), e d:i Ott:i-
XXXIV, 26), e ricostruitn ,la suo figlio viano condotto poi a tcmrine (Mo11.A11·
Fausto, in ~eguito ad un incendio, nel cyr. I V, 1hl ; CASSIO OJONE, XL V, 6,
S2 av. Cr. (CICERONE, De .fi11ibus bo11. 4). Al foro furono apportate aggiunte,
V, 2; CAss10 D10NE, XL, 50, 2; Asco· o sovrapposte costruzioni, al tempo
NIO, Pro Afi/011e, 90). Ne intraprese degli imper:itori Flavi; ma la trasfor-
una riedificazione, leggermente spo- mazione maggiore la subi all'epoca di
standola nel sito attuale, Giulio Cesare, Traiano (Bui/. Com. LXI, pp. 237 e
nel 44 av. Cr. poco pri ma della sua 263-4) e di Adriano (cf. C. R1cc1, li
morte, e l'opera fu cont inu;lla dai trium- Foro di Cesare in Capitolium, 1932,
viri (CASSIO DIONE, XLIV, 5, 2; Xl.V, pp. 369-70; LuGu, Il tempio di Ve11ere
17, 8; XLVII, 19), completata e dedi· Gmitrice in Pa11, 1934, p. 166 sgg.;
cata da Augusto nel 29 av. Cr. ( J fo11. O. GROSSI, 7ìie Forrm1 of lulius Cae-
A11cyr. IV, 1; CASSIO D10NE, LI, 22; sar &c. in Mmwirs Amuic. Academ)',
Pl1N10,XXXV, 27), e da allora assunse Xlll, 1936, p. 219; BLOCH in 8111/.
il nome di «curia Ju lia» . Domizi:mo Com. LX IV, p. 205). And,1to a fuoco
la restaurò nel 94 (Chro11ogr. a. JJI, nel 283 sotto Carino, fu da Diocleziano
p. 275; G1ROLANO, p. 191a); ed essendo ricostruito (Cbronogr. a. }54, p. 279).
stat:I essa distrutta da un incendio, nel (3) Dedicato da Augusto nel 2 :iv.
283 sotto Carino, Diocleziano la rico- Cr. (Sut:.TONIO, Aug. 29, 1; CASSIO
Strui (C/Jro11ogr. a. 354, p. 279), dcdi· DJONE,LV, 10 ; VELLEIO PA'TERC. llist.
candol.1, forse, nel 303. A questa ri· Rom. Il, 100, 2). Aggiunte e miglio·
costruzione appartiene l'edificio oggi ramenti vi apportarono in seguito Ti-
tanto sapientemente ripristinato. Cf. berio (TACITO, Ab excesm d. A 11t. 11,
CECCJJELLI in Capitoli11111, IX, 1933, 64) e ADRIANO (Risi. A11g. Hadr. 19).
p. 26. Nd Mo11. A11cyr. (IV, 21; VI, 26) è chia·
( 1) Pare sia l:t denominazione as- mato «forum Augustum ».
sunta in tempi tardi dal « Cbalcidi- (4) cr. p. 103 nota I.
" cum », costruito da Augusto (.\1011. ( 5) In base a una testimonianza di
A11cyr. !V, r) e ricordato dn CASSIO AURELIO V11r. (De Cnes. 13, 5) tnluni
D10NE (LI, 22) « T6 Tt 'A6~va1ov TÒ ritengono che esso sia stato cominciato
X(X).x181x6v ». Era un cortile rettan- da Domiziano; altri invece pensano che
golare, che serviva di passaggio tra la si tratti di una confusione col foro
Curin (chiesa di S. Ad riano) e il se- di Nerva (cf. JoRDA N, Topogr. 1, 11,
cret11rium Sen11t11s (chiesa di S. Martina). 455 ;v. Not.Scavi, 1907,p.415). li foro
Cf. DE RuGGIERO, li Foro, pp. 3 36-40. di Traiano fu dedicato nel 11 2 (cf.
(2) Cominciato nel 51 av. Cr. (Sui;- CALZA in Noi. Scavi, 1932, p. 196) e
TONIO, Caes. 26), dedicato nel 46, éompletuo da Adriano. Gli avanzi dci
sebbene non fosse ancora compiuto quattro fori fiancheggiano oggi mae-
(PLINIO, Nnl. Hisl. XXX V, 1 56 ; CAs· stosi la via del!' Impero.
DELLE QUATTORDICI REGIONI DI ROMA 115
Capitolium <•>.
Miliarium Aureum <1>.
t. kapltollum D
Nel 7 av. Cr. Tiberio si fece dare dal t izie sugli avanzi, vedi FRANK, op. cit.
senato l'incarico di ricostruirlo ancora, p. 51.
e il tempio fu dedicato nel 10, col ouovo (7) cc Templum Vespasiani et Titi »
titolo di Co11c01·dia Augusta (CAssio hanno tutti i codici del Curiosum, e cosi
D1o~E, LV, 8, 2; LVI, 25, 1; SuETONto, troviamo anche nel Cbro11ogr. a. J54
Tib. 20; cf. per la data C. I. L. I•, (p. 275); ma io GIROLAMO, p. 191 a,
p. 308). Una ul teriore ricostruzione, si legge «Vespasiani templum ll, e il
di cui l'età resta imprecisabile, è ricor- solo nome di Vespasiano appariva nella
data in una iscrizione veduta dal!' Ano- iscrizione originale, di cui ci è stata
nimo di Einsiedeln (C. I. L. V!, 89). conservata copia dall' Anonimo di Ein-
Sulle epoche degli avanzi che ci riman- siedeln: «Divo Vespasiano Augusto
gono vedi FRANK, op. cit. p. 47. «S. P. Q.R.11 (C. I .L. VI, 938). Il tempio
(6) Una tradizione lo fa risalire all'età fu iniziato da Tito e condotto a termine
di Tullo Ostilio (MACROBIO, Saturn. da Domiziano, e in seguito restaurato
I, 8, 1); secondo un'altra l'avrebbe co· da Settimio Severo e Caracalla, come
minciato Lucio Tarquinio e sarebbe risulta da questa aggiunta alla primitiva
stato dedicato al tempo dei re, o nei primi iscrizione: « Imp[eratores) Caes[ares]
anni della repubblica (MACROBIO, !oc. « Severus et Antoninus Pii felic[ es)
cit.; DIONISIO, VI, 1, 4 ; LIVIO, Il, 21). « Aug[usti] restituerunt >J, copiata an-
Finalmente, stando a Gellio, alla co- ch'essa dall'Anoni mo di Einsiedcln,
struzione del tempio avrebbe presie- e di cui non rimane oggi che parte
duto un L. Furio, tribuno militare, non dell'ultima parola (C. I. L. VI, 938).
meglio identificato (MACROBIO, loc. cit.). Le tre colonne corinzie che si vedono
Fu ricostruito da L. Munazio Planco sotto il Campidoglio, ali' estremità del
nel 42 av. Cr. (SVETONIO, Aug. 29; Foro, appartenevano a questo tempio.
C. I. L. VI, 1316;X,6o87;cf. SHIPLEY, (1) Qui la parola designa in sintesi
Cbro11. of tbe Buildi11g operatio11s in l'intiero colle con tutti i suoi monu·
Memoirs Amer. Academy, I X, 1931 , menti; e non una delle cime, come
p. 16), e di nuovo nel sec. 1v, essendo si incontra io passi di scrittori e docu-
stato distrutto da un incendio, come menti epigrafici.
si ricava dall'iscrizione ancora esi- (2) Una colonna, ricoperta di bronzo
stente nell' :irchit rave (C. I. L. VI, dorato, da cui s'irradia vane tutte le vie
937). Dèl tempio, che era situato ai rom:ine. Fu innalzata da Augusto nel
piedi del colle Capitolino, all'angolo del 20 av. Cr., nella sua qualità di « cu-
Foro, sul « vicus Iugarius » (V ARROi<E, « rator viarum » 1 e portava indicate le
V, 42; LIVIO, XLI, 21, 12; MACROBIO, distanze da Roma alle principali città
I, 8, 1; fESTO, p. 430; SERVIO, Am. dell'impero. Ma nella misurazione si
Il, 116; VIII, 319; DIONISIO, I, 34, 4; paniv:i in realtà dalle porte della cinta
VI, I, 4; TACITO, Hist. I, 27, 15; Mo11. Servi:102. Il ccMiliarium» era situato tra
A11cyr. IV, I 2-3), rimangono parte del i Rostri e il tempio di Saturno (PLU-
basamento e Otto colonne sorreggenti TARCO, Galba, 24; CASSIO DIONE, LIV,
la trabeazione. Per più part icolari no- 8, 4; PLINIO, Nat. Hist. III, 66; TA·
DELLE QUATTORDICI REGION I DI ROMA 117
ctTo, Hist. I, 27; SVETONIO, 01/Jo, 6, 2), sotto Carino, insieme con la basilica
dove furono ritrovati :ilcuoi pezzi di Giulia (Cbro11ogr. a. 354, p. 279).
coloon:i e di una base ornata con pal- (3) Sorgeva nel lato sud del Foro,
mette. tra il tempio di Saturno e quello di
(1) Una strada che, passa ndo tra Castore (Mo11. A11cyr, IV, 12-3 ; Fe-
il tempio di Saturno e la basi lica STO, pp. 370, 372), dove se ne vedono
Giulia, congiungeva il Foro con la porta avanzi. Fu cominciata da Ce.sare, che
Carmentale (L1v10, XX IV, 47, 15; la dedicò, non ancora compiuta, nel
XXV11, 37, 14; XXXV, 21, 6). Pren- 46 av. Cr.; O ttaviano la condusse a
deva il nome, o da un :iltare a Irmo termine (Mo11. A11cyr. IV. 13- 4 ; GIRO·
l11ga (FESTO, p. 92), o dal trova rvisi LAMO, p. 156 g.); ma, presto essendo stata
i venditori di gioghi, o perche colle· distrutta da un incendio, dallo stesso
gava il foro Romano col distretto del venne riedificata sopra un piano più
fo ro Olitorio (cf. PLATNER-ASHBY, op. vasto e dedicata aell' a. 12 d. Cr. al
cit. p. 574). nome dei suoi figli adottivi Ga io e Lu-
(2) Alcuni hanno ritenuto che e Grae- cio Cesare, sebbene non fosse allora
" costadium » sia il nome che fu dato fini ta (Mo11. A11cyr. IV, 14-6; Sue-
più frequentemente alla cGraecostasis• TONIO, Aug. 29, 4; CASSIO D10NE, LVI,
sotto l'impero, dopo che questa tribuna, 27, 5) L'uso del nuovo titolo cessò
dove sostavano gli ambasciatori esteri, forse con la morte dei due giovani, e
venne trasferiti dal Comizio nel Foro, la basilica continuò a chiamarsi Giulia.
probabilmente a sud dei Rostri cd a Essa fu danneggiata dal fuoco sotto
poca distanz:i da essi (cf. DI! Ruc- Carino e ricostruita da Diocleziano
GIERO, ll Foro, pp. 384-5). PLINIO ci (CJ1romigr. a. Jf4, p. 279). Nel 416,
segn:tla l:i Grecostasi come non più dopo l'invasione di Alarico, ve1me nuo-
esistente all'età sua nel Comizio (Na t. vamente rifatta e :i.domata con statue
Hist. XXX III, 19). Per la tmsformazione dal prefetto Gabino Velio Probiano
di « Gr:1ecostasis >> in « Graecostadium » (HuELSl!N, Neue it1scbrifte11 vom Fornm
vedi jORDAN, Topogr. I, 11, p. 342. Romauttm in Klio, Il, 1902, p. 269).
Altri, distinguendo la G recostasi dal (4) Votato, secondo la trad izione,
Grccostadio, preferiscono ravvisare io dal dittatore Postumio durante la bat-
quest'ultimo un me rcato di schiavi, da taglia del lago Regillo (499 o 496
collocarsi tra il Foro e l'attuale chiesa av. Cr.) e dedicato da suo figlio nel
di S. Maria della Consolazione (cf. 484 (LIVIO, II, 20, 12; 42, 5 ; DIONISIO,
PLATNER-ASHBY, op. ci t. p. 248; Hua- VI, 13, 3). Fu ricostruito da L CeciJio
SEN, in Ròm. Miti. 1905, pp. 11-4). Metellì:> Dalmatico nel 117 av. Cr. (CI-
li Grecostadio fu, dopo un incendio, CERONE, Pro Scauro, 46 e Scbol. di
restaurato da Antonino Pio (_Hist.
Aug. Ani. Pius, 8, 2); e bruciò di nuovo Per la noi. (S) v. pag. u g.
l 18 IL CATALOGO
Vestam <•>.
Horrea Agrippiana <».
AscoN10; Vtrr. I, 154),e io seguito riedifi· ritiene che il tempio di Minerva fosse
cato, nel 6 d. Cr., da Tiberio che lo dedicò la biblioteca eretta da Domiziano in
a sè stesso t! al fratello Druso (SUETO· onore dell:t dea e che a nebbe com-
NIO, Ttb. 20; CASSIO DIONE, LV, 27,4). preso l'antico tempio dcl divo Augusto
È dubbio se a questa ricostru7.ione o ad con l'annessa biblioteca. L'HuELSEN
una posteriore appartengano, oltre il ( T/Je Forum a11d t/u Palati11e, lra11slated
basamento, le tre bellissime colonne co- by II. I I. T ANZllR, New York, 1928,
rinzie che ancorasi ammirano. Cf. an· p. 39) vuole ricollegare questo « tem-
che ASHBY, The Tempie of Caslor a11d « plum Mincrvae'ii con il sito <(ad
Pol/11x i11 Rome in fo11r. of Roman S/11- « Minervam, post tcmplum divi Augu·
dits, 1929, p. 161 ; FRANK, op. cit. « sti 1>, dove si affiggev:\Do le <( tabulae
p. 79. Caligol:i trasformò il tempio in « honestac missionis » (C. I. L. Ili,
una specie di vestibolo della sua casa, p. 859 sgg., Suppi. pp. 1965-2005,
e Claudio lo restituì allo stato primi- 203 5, 2328<>6 sgg.). Quest'uluma loc:i-
tivo (Su1rrm110, Calig. 22, 2; CASSIO lità, secondo una recente congettura del-
D10NE, LIX, 28, 5; LX, 6, 8). A un l'Huclscn, corrisponderebbe ali' orato-
ulteriore restauro, da parte di Do- rio dei Ss. Quaranta, tornato in luce
miziano, è fatto c.:nno nel Cbronogr. negli scavi del 1901. La vicinanza dei
a. JJ4 (p. 275). Il nome ufficiale templi di Minerva e di Augusto, è
del tempio, specialmente nella Repub- attestata anche da MARZIALE (IV, 53,
blica, era « aedes • o • templum Ca- 1-2). Meno probabile ci sembra J'opi·
« storis », ma negli scrittori imperiali nione del BARTOLJ (Di u11 supposlo tem·
si trova anche " Castorum 1>, come pio di Mi11erva al foro R01na110 in Bui/.
pure negli scrittori greci ckpòv (ve@~) Com. LII, 1925, pp. 250- 9), il quale
«-rwv t.ux1xoupwv» (PLINIO, Nat. Hist. vorrebbe riconoscervi il tempio di Mi -
X, 121 ; XXXIV, z 3; Hist. A11g. nerva dcl foro Transitorio; perchè tale
Maximill. 16 e Valeria11. 5, 4; Ch ro11ogr. ipotesi ci riporterebbe lontano dal com-
a. ;54, p. 275; DIONISIO, VI, 13, 4; plesso dei monumenti qui ricordati.
CASSIO DroNE, LX, 6, 8; APPIANO, Beli. Cf. PLATNER-ASllBY, pp. 342-3, 6o6.
civ. l, 11 3; PLUTARCO, Sulla, 8, 6; ( 1) li tempio di Vesta, indicato dagli
Pomp. 2, 8; Gato 111i11. 27, 5). antichi scrittori nel Foro, presso la
(5) Un « templum Castorum et fontana di Giu turna e il tempio di
cc Minervae • è ricordato anche dal Castore, e presso la via Sacra e la via
C/Jro11ogr. a. J54 (!oc. cit.), che lo :11- Nova (DIONISIO, II, 66; VI, 132; MAR·
t ribuisce a Domiziano. Il MoMMSEN ZIALE, I, 70, 3-1; ORAZIO, Sai. I, 9, 3 5;
(Clir011ogr. a. JJ4, p. 652, ed. 1850) Ovm10, Trisl. III, 1, 28-9; LIVIO, V,
ha ritenuto che Domiziano restaurasse 32, 6), si fa ris:ilire ali' età di Numa
e ridedicasse il tempio di Castore, (DIONISIO, II, 65, 4; 66; FESTO, p. 320;
aggiungendovi il nome di Minerva. li PLUTARCO, Numa, 11 ; A11c/or. de viris
RICHMOND (Ersays ami Studies presmted i/111strib11s, 3). Probabilmente non potè
lo Willù1m Ridgeway on bis sixtiet/1.
Birthday, Cambridge, 191 3, pp. 2o6-11) Per Il nota ( l) •. r•g. seg.
DELLE QUATTORD I CI REGIO:\! DI ROMA Il 9
Horrea .xvm.
Balnea .Lxxxvi.
Lacos .cxx.
Pistrina .xx.
Continet pedes .xuu.Lxvn.
5 Continet: <;>
Stabula .rm. factionum .v1. <i>.
Porticum Philippi <•>.
1. XJtX C 2. pittrloi A prist ina 8 3. contlnot om. <.. autem pcdes D .; . nona
8 eD flammincus A 8 falmlnlut D 6. factlonum VIII D
( 1) Lo jORDAN, sul!' esem pio della calità delle scuderie della • prasioa •
regione XI, crede che nell'originale pub essere approssimativamente iden-
seguisse •qui capit loca ... » (Topogr. tificata., mercè la sopravvivenza dcl
II, SS4 e Forma urb. Rom. p. S1). Co- nome nel titoloS.Lorcozo «io prasino•
st ruito da C. Flaminio, durante la cen- (S. Lorenzo in Damaso) e il ritrova-
sura del 221 av. Cr., •io prat is Fla- mento di a.lcune iscrizioni nelle immc·
• miniis », oell' area presso a poco com- diate vicinanze della Cancelleria ( cf.
presa tra le vie Paganica, Botteghe HUELSEN, Topogr. I, m, 595).
Oscure, Delfini e piazza Margana (4) Costruito da L. Marcio Filippo,
(VARRONE, v,
1 S4; Lrv10, m, s;
54, 1 padrigno di Augusto, probabilmente
Epit. XX ; FFSTO, p. 79). MA RCHETTl- nel 33 a. Cr. quando riedificò I'• aedcs
LONGHI ne attribuisce la fondazione a • Herculis Musarum » (SUETONIO A ug.
ragioni di natura politica e religiosa 29). Questo tempio era stato eretto
(Circus Flaminius in Mem. A ce. Liii· da M. Fulvio Nobiliore nel 187 av. Cr.
cei, XVI, 1922, pp. 639-48). (cf. HuELSEN, Topogr. I, m, 544-S)
(2) L'area tra la via Flaminia, il Te- in onore di Ercole, e qui venne trasfe-
vere, il teatro di Marcello, le pendici rito il culto delle ~use, ospitato nel-
dcl Campidoglio. 1' « a ed es Honoris et Vinutis • , allorchè
(3) cFactionum VI» sembra una inter- l'antica edicola nella valle delle Camene
pola zione, poichè un'iscrizione (C./. L. fu distru tta da un fulmine (SERvro,
VI, 9709) ci dà senz'altro «in JIII stn- Am. I, 8). Il portico gi rava attorno al
«bulis» (cf. NoRDH, op.cit. p.136). Le tempio, e dai felici accoppiament i della
fazioni del Circo, che si distinguevano Forma Urbis (fr. 33 + 11 5), escogitati
d:ii loro colori, furono quattro (calbatu, dal LundstrOm, se ne pub ricostruire
• russea », « prasina 11, «veneta») nel la pianta. Veniva fino a qualche anno
tempo anteriore a Domiziano; questo fa collocato subito ad ovest del por-
imperatore ne aggiunse altre due (•pur- tico di Ottavia; il LuNDSTROM invece
• purea• e • aurata » (SuETONIO, Do- lo pone a nord-ovest dello stesso portico
mit. 7), e sei sembra fossero ancora e col medesimo orientamento (op. cit.
alla fine del m sec. (cf. PAULv-W1s- PP· 79, 94, 97-100, 101-8). Cf. SH!PLEY,
sowA, VI, 195 5), conforme ali' indica- Chr(111o/ogy &c. in Mem. of Amer. À&ad,
zione del Curiosum. Soltanto la lo- in Rome, IX, 1931, pp. 29-30, -48.
Cod. Topogr. s•
122 IL CATALOGO
pei <1 >capet loca .xvu.oLxxx. Marcelli <» capet loca .xx. <1>.
Odium <•> capet loca .X.oc.
dti teatri di Roma a11tica in Bull. Com. gusto, che lo intitolò alla memoria di
XXII, 1894, pp. 320- 1 e Topogr. I, Marcello suo genero, e lo dedicò nel
m, 520, 528, 516. q o nell' 11 av. Cr. (Mon. ÀllC)r. IV,
(1) Costruito e dedicato da Pompeo 22, z 3 i SVETONIO, A11g. 29, 4 i CASSIO
nel 55 av. Cr. (AscoN10, ili Piso11. r; DIONE, XLIII, 49, 2; Llll, 30, 5; LIV,
VELLEIO, JI, 48, 2; TACITO, Ab exetSSfl 26, 1; PLINIO, Nal. Hist. VUI, 65).
d. Aug. XIV, 20). Fu restaurato da Vespasiano restaurò la scena (SuETO·
Augusto nel 32 av. Cr. (Mo11. A11- NJO, Vespas. 19); e se pii1 tardi Severo
cyr. I V, 9), andò a fuoco nel 21 d. Alessandro « thcatrum Marcelli rcficerc
Cr. (GIROLAMO, p. 172 d) e fu comin- « voluit » (Hisl. Aug. Alex. Sev. 44),
ciato a ricostruire da Tiberio (TACITO, è evidente che l'edificio aveva sofferto
Ab tXClSSll d. A11g. Ili, 72; SVETONIO, per cause a noi ignote. Non sappiamo
Tib. 47; Vfil.LE10, II, qo; SENECA, però se lintenzione tlell' imperatore
Co11sol. ad Marciam, XXII, 4). Com- venisse attuata. Recentemente si è pro-
piuto d:1 Caligola (SVETONIO, Calig. 21), ceduto ali' isolamento della facciata
fu dedicato da Claudio, che gli con- esterna ed allo scavo delle parti sotto-
servò il nome di Pompeo e iscrisse il sta oti alla cavea.
nome di Tiberio nella scena (SUE· (3) Cosi tutti i codici di quest:i re-
TONIO, Claud. 21; CASSIO DIONE, LX, dazione, ma lo JORDAN (Topogr. II,
6, 8). Nuovi danoi ricevette dall 'in- 555 e Forma urb. Rom. p. 51) crede
cendio del!' So (CAss10 D10NE, LXVI, si tratti di un errore, ed accetta l:i cifra
24, 2), che distrusse la scena ; dei la- data da Notitia.
vori furono eseguiti al tempo di Severo, (4) l-!ella tradizione letterari:i oscill.1-
come si :irguisce dalla nomina di un no le due forme «odium» cd «odcum».
u procurator operis theatri Pompeiani» Un teatro coperto per le audizioni
(C. I. l. vm, 1439; XIV, 154). Fu musicali costruito d:i Domiziano (SUE·
di nuovo rovinato dal fuoco nel 247 al TONlO, Domi I. 5; EuTROPIO, VII, 2 3;
tempo di Filippo (GIROLAMO, p. 217 e); Chro11cgr. a. ]54, p. 275, GIROLAMO,
e si ha notizia di restauri apportativi p. 191 a). Fu restaurato da Apol·
sotto Dioclc:ziano e Massimiano (Chro- !odoro sotto T raiano (CASSIO DIONE,
11ogr. a. 354, p. 279), in seguito ad un LXIX, 4, 1) e nel 1v secolo era :incor:i
incendio della scena :ivvenuto sotto Ca- additato per la sua magnificenza (AM·
rino (Hist. A11g. Carill. 19. 2). Avanzi MIANO MARCELL. XVI, 10, 14) . . Pare
delle fondazioni della cavea sono stati sia da collocare, come gi:I aveva con-
riconosciuti nella chiesa di S. Maria gettur:ito il LANCIANI (TI1e R11i11s a11d
«de Crypta piota» e resti della scena Excavations of A11cient Rame, London,
in pi:1zza dei Satiri; la piazza di Grot· 1898, p. 496), in b:ise a cospicui ritro-
tapinta conserva la forma di una parte vamenti architettonici, dove oggi sorge
del teatro (cf. PL11TNER-ASHBY, op. cit. il palazzo Massimo. A fianco del quale
p. 517; Lucu, op. cit. llJ, 70 sgg.) recentemente sono state scoperte: fon-
. (2) Progettato da Giulio Cesare (SUE· dazioni, che si ritiene appartenessero
TONIO, Cau. 44; CASSIO DIONE, XLlll, all:i scena. Il palazzo con la sua fac-
49, 2; LIII, 30, 5) e costruito da Au- ciata curva potr.:bbe ra pprcscntarc il
IL CATALOGO
muro esterno della cavea dell'Odeo. Lat. II, 201 I. 4 5; PLINIO, Nat. Hist.
Cf. Lucu, op. cit. 111, 224-5. xxvrn, 238; XXIX, 9; XXXVII,202),
( 1) Costruito da Domiziano per le che Hul!LSEN (Topogr. I, 111, 6oo) colloca
gare atletiche (SullTONIO, Domit. 5; a nord dello stadio di Domiziano, tra
EuTROPIO, VII, 2 3; C/Jronogr. a. 154, questo e il Tevere. Ma il ritrovamento
p. 275 ; GIROLAMO, p. 191 a) ; restau- di un cippo, sulla riva sinistra del fiu -
rato da Severo Alessandro (Hist. Au- me, che ricorda la terminazione dell:i
gusta, Alex. Sever. 24). Nel rv secolo ri pa dal Trigario al ponte di Agrippa,
suscitava l'ammirazione di Costanzo ha indotto altri a collocare questo cam·
(AMMJAN O MARCELL. XVI, IO, 14). po sportivo in corrispondenza della
L'attuale piana Navona corrisponde chiesa di S. Biagio in via Giulia, dove
a un dipresso ali' uena dello Stadio, il cippo fu ritrovato (cf. GATTI, Di
di cui ora sono tornati in luce i muri 1111mtovo cippo terminale delle ripe del
sostruttivi della cavea, e avanzi del Twere in Bull. Com. XV, 1887, p. 306
portico esterno, e pilastri ed archi, si· sgg.; LANCIANJ, Form. Urb. Rom. tav. 14;
mili a quelli del Colosseo. Cf. Lucu, C.l.L. VI, 8461, p 545).
op. cit. Ili, 2 I 8 sgg. (4) Probabilmente un piazzale sulla
(2) Il nome deriva o da un antico banchina del Tevere, nelle vicinanze
culto che Marte aveva nel luogo o di piazza Nicosia, io cui :ivveniva lo
dalla consacrazione che fu fatta a Marte sbarco dei vini fiscali, che di li erano
di quel terreno, già appartenuto ai trasportati nei portici del tempio del
T arquini, dopo che essi furono cac- Sole; e dove si vedeva una qualche rap·
ciati (DIONISIO, V, 13; SERVIO, Aen. presentazione di cicogne (cf. HuELSEN,
ix, 2r1; Liv10, u, 5; FLoRo, 1, 9 ; Topogr. I, m, 6o1; PLATNER-ASHBY,
Schol. IuvcN. II, I 31; PLUTARCO, Poplic. op.cit.p. 1t1 ). Osservando però che una
8, 1). Dapprima questa denominazione iscrizione(C.J.L. VI, 1785,:1dd.3I931)
si estendeva alla zona pi:incggiante tra i h:i «de Ciconiis » e che nel calendario
colli Capitolino, Quirinale e Piocio e il di F1LOCALO (C. 1. l. ·I 2, 274) si legge
corso del Tevere. Al tempo di Augusto «ad Nixas», sorge il sospetto che l'arti·
il Campo si trova ristretto alla sezione colo del catalogo debba scindersi in
nord dell'antica zon:i, ad ovest della due voci distinte, indicanti due diverse
via Flaminia, e determinato da una località, a meno che nei casi su ricor-
orlatura di cippi, uno dei quali fu ri n- dati non sia da riconoscere una espres-
venuto negli scavi per la costruzione sione ellitt ica. Del « nix:ie » furono
del palazzo Serlupi- Cresceozi in via proposte diverse intcrprct:izioni; il
del Seminario (Bull. Com. Xl, 1883, KLEBE RG recentemente ha inteso "li-
pp. I 1-2 ; C.J.L. VI, 874, :idd. 31189). cc br:ite sulle ali volanti'' (cf. Ern11os,
(3) Il luogo dove le «triga e,, si XXXl, 1933, p. 27).
esercitavano alla corsa (Corpus Gl.
DELLE QUATTORDICI REGIONI DI ROMA 12 5
Pantheum <•>.
Basilicam Nepttmi <». Matidies. Marcianes <1>.
Templum Antonini (4) et columnam Coclidem altam pedes .CLXXV.
semis, gradus intus habet .ccm., fenestras . LVI. <s>.
(I Saepta lulia in L'Urbe, sett. i937, ( cf. HuELSEN, Topogr. I, 111, 567-71;
p. 18) ritiene che il portico limitJsse PARIBENJ, 1 recenti lavori di sterro
verso occidente la vasta area dei Saepta, presso pia{:{a VMll~ia in Roma, I, 192 3,
ed il muro di fondo sarebbe quello pp. 377- 8; PLATNER-ASUBY, op. cit.
ancor oggi visibile, allineato paralle- pp. 283-5); ma secondo la ricompo-
lamente alla via della Minerva e deco· sizione dei frammenti della piantn Se-
rato con nicchie rettangolari. veriana, proposta dal GA'ITI in L'Urbe
(4) Conosciuto soltanto dalla pianta cit. p. 15, verrebbe piuttosto a t ro-
Severiana, da cui risulta la sua po~i varsi ad est dei Saepta.
zione tra i Saepta e l'Iseo e Serapeo. (2) Il Oironogr. a. 354 (p. 275;
Avrebbe costituito, secondo il GATTI cf. GIROLAMO, p. 191 a) annovera tra
(loc. cit. ), un portico simmetrico a quello le opere di Domiziano un tempio 11
degli Argonauti, sul lato orientale Minerva Calcidica; ma non è dato de-
dei Saepta. La stretta connessione di terminare se si tratti e.li una costru-
questo portico col precedente viene zione nuova o di una restaurazione
anche confermata dall'affinità delle de- d'un precedente tempio eretto da Pom-
corazioni, avendo Meleagro preso parte peo (PLINIO, Nat. Hist. VII, 97). Sul-
alla spedizione degli Argonauti. l'area del tempio sorge oggi la chiesa
( 1) Un duplice tempio ad Iside e Se- di S. Maria sopra Minerva.
rapide fu votato nel 43 av. Cr. dai trium- (3) Una costruzione, ricordata sol-
viri (CASSIO D10Nl!, XLVII, r 5, 4), ma tanto nelle tarde fonti, che si deve :i
si ignora se venisse realmente costruito. Domiziano (Chronogr. a. 354, p. :i75),
In caso negativo, o che fosse stato di- e di cui facevano parte un portico (Eu-
strutto durante la persecuzione del culto TROPIO, VII, 23; GIROLAMO, p. 191 a)
di Iside, si dovrebbe forse a Caligola e due templi, quello del divo Tito
l'erezione o la ricostruzione di questo (C. I. L. VI, 10234) e l'altro, quasi
tempio egiziano nel campo Marzio. Fu certamente, del divo Vespasiano. Que-
rovinato dall'incendio dell'8o e restau- sto insieme di edifici pare si estendesse
rato da Domiziano (CASSIO D10NE, tra l'attuale piazza Graziali e le prossi-
LX VI. 24, 2; C/Jro110gr. a. 354, p. 275 ; mità di via S. Marco (cf. HuasEN,
EUTROPIO, VII, 23, 5; GIROLAMO, Topogr. I, 111, 566). C'è pero chi vuole
p. 191 a). Severo Alessandro lo adorno identificare il limite meridionale del
« additis signis et c.leli:icis et omnimo- portico con la parete in laterizio, deco-
« dis mysticis » (Hist. A11g., Alex. rata da nicchie, scoperta nel 192 3,
Sw. 26, 8). Il tempio si riconosceva presso la fronte nord del palazzo Vene-
generalmente ad ovest e.lei Saepla zia. Il limite nord del portico andrebbe
(MARZIALE, II, 14, 7; GIOVENALE, VI, cosi leggermente spostato verso piazza
s28- 9) tra l'attuale via di S. Ignazio del Collegio Romano (GATTI in Bull.
e la chiesa di S. M:tria sopra Minerva Com. LX11, pp. 128-9 e tav. 1).
128 IL CATALOGO
cordata da GIROLAMO, Prcuf. ad Paulin. XIII, 715), dal creduto intervento del
in P. L. xxm, 107. dio in favore di Augusto nella batta-
(1) Tempio iniziato nel 204 av. Cr. glia di Azio, e di Apollo « Navalis ,,
durante la guerra contro Annibale e (PROPERZIO, IV, I, 3). L'appellativo
dedicato nel 191 (LIVJo, XXIX, 37, 2; « Ramnusius 11, che ricorre solo nel
XXXVI, 36, 3). Sorgeva anch'esso catalogo regionario, pare derivi, come
sulla estremità sud-ovest del colle, al I'URLJCHS ba dim'ostrato(Skopas, Greifs-
principio delle cc scalae Caci», con la wald, 1863, p. 67)1 dalla presenza nel
fronte prospiciente la valle dcl Circo. tempio del famoso Apollo di Scopa,
Rimane ancora il podio, e sul luogo ponato dal Nemeseion di Rhamnunte
sono state trovate iscrizioni relative al (v. anche Roscm"R, IV, 88). L'ubka-
culto della dea e un frammento di una ~ione del tempio non è ancora decisa:
statua di essa, assisa in trono e: guardata PL.ATNER-ASHBY (op. cit. pp. 18-<J)
da due leoni accovacciati (cf. HuELSEN, accedono alla ipotesi secondo la quale si
Topogr. ', m, p. 51 nota 42; PLATNER- sarebbe trovato nella parie prospiciente
ASHBY, op. cit. p. 324; FRANK, op. cit. il circo Massimo, sempre a sud-ovest
pp. 96-8). Il tempio bruciò per due del Palatino; e ad esso apparterrebbero
volte, nel 111 av. Cr. e nel 3 d. Cr. le rovine ritenute della « aedes Iovis
(VALERIO MASSIMO, I, 8, 11 i 0SSH· « Victoris ». Cf. anche Lucu, op. cit.
Q.UENTE, 99). La prima volta fu restau- I, 279- 81.
rato da un Metello, probabilmente il , (3) È stata avanzata l'ipotesi che il
Numidico, console nel 11 o; la seconda « pentapylum » costituisse una specie
da Augusto (Ovwro, Fast. IV, 347-8; d'ingresso a quel tempio di Giove Ul-
Mo11. A 11cyr. I V, 8). Le fonti lette- torc che sarebbe rappresentato in un
rarie ed epigrafiche (C. I. L. VI, 496, conio di Severo Alessandro e che
3702) hanno i titoli di o:Magna Mater» vien collocato nell'angolo est del colle,
e « Mater Deum ». e fronteggiante il clivo Palatino (via di
(2) Fu votato da Augusto nel 36 S. Bonaventura). Il nome sarebbe ve-
av. Cr. e dedicato nel 28 (VnLLl!IO, nuto a tutto l'insieme monumentale dai
Il, 81; CASSIO DIONE, XLIX, 15, .5; cinque archi che si aprivano nella parte
Llll, 1-3; Mon. A11cyr. IV, 1; SuETO· anteriore del port ico (P. BIGOT, Le
NIO, Aug. 29; AscONIO, !11 C1cER. in temple de u]upiter V/tor» et la vig11e Bar-
toga cand. p. 90); era una delle più· beri11i in Bull. Com. XXXIX, 1911,
ammirate costruzioni di Augusto, come pp. 8o-5). Sebbene la presenza di un
possiamo facilmente indovina re dalla tempio di Giove Ultorc sul Palatino
entusiastica desc rizione lasciataci da sia da altri messa in dubbio (cf. PLAT-
PROPERZIO {Il, 31). Il tempio veniv:i NER-AsHBY, op. cit. p. 307), è ceno
chiamato ordinariamente di Apollo però che in quella parte del colle si
« Palatinus »; ma troviamo :mche il ti- notano avanzi di propilei monumentali
tolo di Apollo « Actius » o « Actiacus » a cinque passaggi (cf. Monummti Ace.
(PROPllRZIO, IV, 6, 67; Ov1010, Melam. Liricei, ser. 5', XV!l, 1923, p. 511 ).
Cod. Topogr. 9
130 IL CATALOGO
(1) Con questa duplice denomina- latino; e per questo si è voluto identi-
zione di valore collettivo si iodica tutto ficare cou la «curia Saliorum » (O. GIL-
il complesso delle costruzioni imperiali BERT, Gesch. u11d Topogr. der Stadi
che occupavano la maggior parte del Rom. in Alt. ' I, 49-SO e III, 424
Palatino, sopra una zona estendentesi nota 3; cf. HuELSEN, Topogr. I, m, 44),
da nord-ovest verso sud-est (NoRDH, dove, secondo la tradizione, si sarebbe
op. cit. p. 79). La cc domus Augu- conservato il lituo di Romolo (CICE-
« stiaoa » o « Augustana » era la resi- RONE, De divin. I, 17' 30; VALERIO
denza imperiale, come si presentava MASSIMO, I, 8, I I; DIONISIO, XIV, 2, 2);
dopo l'attuazione del grandioso pianori- mentre altri hanno creduto di ravvisarlo
costruttivo, che Rabirio ideò a richiesta nelle fondamenta di un piccolo edificio
di Domiziano (MARZIALE, VII, 56, 2), rettangolare (compreso tra i più antichi
e i successivi ampliamenti e restauri. monumenti della età regia e repubbli-
Occupava l' intiera metà sud-est del cana) che presentano i caratteri di una
colle ed era divisa io vari complessi ricostruzione riferibile all'età di Adria-
di fabbricato (cf. PLATNBR-ASHBY, op. no. Il quale, secondo un'iscrizione
cit. pp. 158, 66). Altri restringono il (C. I. L. VI, 976), avrebbe restaurato
significato di <e domus Augustana » a , un « auguratorium ». I detti avanzi
quella parte della ricostruzione di Do- si trovano nelle vicinanze del tempio
miziano, che serviva come abitazione della Magna Mater (cf. G. SCHNlilDER
privata dell' August11s. GRAZIOSJ, L'«Auguratorium » dtl 1'a-
La « domus Tiberiana >> designava il laliM in Disserl. Po11t. A ccad. Rom. di
palazzo costruito da Tiberio nella parte Arcbeol.sec. 2&,to. XII, x91 5, p. 147
nord-ovest del Palatino (TACITO, Hist. sgg).
I, 27; SuETONio, Vilell. I 5; PLU- (3) Notitia aggiunge « Victoris». Un
TARCO, Galba, 24). Fu ampliato da tempio a Giove Vincitore fu votato
Caligola (SuETONIO, Calig. 22). De- dal dittatore Q. Fabio Rulliano nella
vastato dall'incendio de11'8o, fu riedi- battaglia di Sentine del 295 av. Cr.
ficato da Domiziano, come risulterebbe (L1v10, X, 29, 14). E forse allo stesso
dal carattere degli avanzi dell:i co- allude anche FLAVIO GIUSEPPE, ricor-
struzione e da numerosi bolli dei mat- dando la convocazione del senato dopo
toni che ci riportano all'età dei Flavi l'assassinio di Caligola (A11tiq. XIX, 4,
(cf. Hulil.SEN, Topogr. I, m, p. 77). 3), e CAssro DtONE a proposito di un pro-
Gli Antonini abitavano in questo pa- digio avvenutovi nell'anno 54 d. Cr.
lazzo (Hist. A11g. A11to11. Pi11s, 20 , (LX, 35, 1). L'ubicazione del tempio
4; Mare. 6, 3; Verus, 2, 4; 6, 4). è sconosciuta (cf. P. ROMANELLI, Il
Cf.A.BARTOLI io Not. Scav. 1929, p. 3. culto di Giove sul Palatino io Bull.
(2) li luogo può avere un qualche Com. 1918, p. 85). Se esso non sorgeva
rapporto con la narrazione leggendaria sul Palatino, dobbiamo ritenere che in
degli auspici presi da Romolo sul Pa- C11riosum si alluda al tempio di Giove
DELLE QUAT T ORDICI REGIONI DI ROMA 13 1
Statore, il quale, trovandosi nella linea via Appia metteva nell'Urbe, e doveva
di confine di due regioni (IV e X), servire per ostentare la grandezza di
verrebbe ricordato in entrambe, come Roma «ex Africa venienti bus» (Hist.
già s'è veduto per il foro di Nerva (regg. A ug., Sever. r9, S; 24, 3-4). Del
IV e VIII). E quest a indentificazione nome che ci è pervenuto sotto due
parrebbe confermata anche dal fatto forme fondamentali, o scptizonium »
che nella serie degli anicoli del nostro e « septizodium », sono state date d ue
testo seguono immediatamente le curie diverse spiegazioni: edificio a sette
Vecchie. Io Notitia, se e Victoris. zone e edificio decorato con emblemi
rappresenta un'aggiunta seriore, essa delle set te divinità planetarie che prc·
fu adottata forse da chi, non compren- siedono ai singoli giorni della setti-
dendo più l'uguaglianza di questo tempio mana (cf. PAULv-W1ssowA, :a' serie, II,
con quello della reg. IV, ne fece due, I 578-1 586; PLATNBR-ASHBY, o p. cit.
distinguendoli con appellativi diversi. pp. 473-5; T . DoMBART, Das Palati-
Cf. NoROH, op. cit. p. 80. 11iscbe Septiz.011ium, Mùnchcn, 1922).
( r) Nella tradizione letteraria sempre (4) Notitia "Germanicianam », cor-
in plurale. Un edificio dove le ccuriae • rettamente. Un tempio alla Vittoria
esercitavano il proprio culto (V ARRONE, sul Palatino risalirebbe, secondo la tra di·
V, 155; FESTO, p. 42). TACITO (Ab zione, aà Evandro (DIONISIO, I, Jl, s).
excessrt d. 'A 11g. Xll, 24) ne indica la In tempi storici si ba notizia della dcdi-
posizione dentro la linea del pomerio ~zione sullo stesso colle di un tem pio
tracciata da Romolo; e dovevano tro- alla Vittoria, fatta da L. Postumio Me-
v:usi nel declivio nord-est del colle, gello durante il suo consolato dcl 294
di fronte al Celio. L'attributo u ve- av. C r. (LIVIO, X, 33, 9; XXIX, 14, 14).
u tercs » è in opposizione a u novae », Il u clivus Victori ae • e il ritrovamento
cioè alle Cu rie costruite quando il pri· di due iscri zioni dedicatorie (C. 1. L.
mit ivo edificio divenne insufficiente. V I, 31059 = 12 , 8o5- 31o6o) nei pressi
(2) Una statua o un'edicola che dette della chiesa di S. T eodoro permettono
il nome al vico menzionato nella X re- di supporre che il tempio si elevasse
gione della base dei vicomagistri (vedi io quelle vicinanze. Per la denomina-
p. 42). Per l'appellativo dato qui all:i zione vedi p. I74 nota 3. Presso que-
Fortuna cf. CASSIO DtONE, XLII, 26, 4. sto tempio M. Porcio Catone nel t93
(3) Un accesso monumentale ai pa- av. Cr. dedicò un sacello alla Vittoria
lazzi imperiali sul fianco sud-est del Vergine (LIVIO, XXXV, 9, 6).
colle Palatino, costruito da Sett imio (S) L'antro ai piedi dell'angolo sud-
Severo e dedicato nel 203 (C. I. L. ovest del Palatino (DtoNtSIO, I, J2, 4),
VI, rop, add. 31229). Si trovava in dove la leggenda voleva che la lupa
vicinanza della porta Capena, dove la avesse allattato Romolo e Re mo (Ovi-
132 IL CATALOGO
Vici .xx.
Aediculae .xx.
Vicomagistri .XLVlJl.
Curatores .li.
Insulae .lt.DCC.XLll. 5
Domos .Lxxxvm1.
Horrea .XLVlll.
Balnea .xum.
Lacos .xc.
Pistrina .xx. IO
Continet: l•l
Templum Solis et Lunae hl et
14. teplnm B
010, Fast. Il, 421; Sl!Rv10, Am. VJll, I, 35, 8; 56, 2; DIONISIO, III, 68, I;
90, H3 ); ivi, presso il fico Rumi- IV, 44, 1). Nel 329 av. Cr. furono
nale, gli Ogulnt nel 296 av. Cr. de- cost ruiti i carceres (lrv10, Vili, 20, 2);
dicarono un g ruppo bronzeo rappre- più tardi la spina (LIVIO, XXXIX, 7,
sentante i Gemelli sotto le mammelle 8; XL, 2, 1); nel 174 furono rinno-
della lupa (LIVIO, X, 23, 12). Dovette vati i carceres e le mete, e collocate
anche sorgervi una specie di santuario le sette uova di legno che dovevano
restaurato da Augusto (Mo11. A1icy1-. segna re i giri delle corse (L1v10, XLI,
IV, 2) ed ornato di una statua di Druso 27, 6); nel 33 Agrippa aggiunse i
(C. I . L. VI, 31200). Cf., per una sette delfini, forse di bronzo, allo s tesso
diversa collocazione, G. MARCHETI'l- scopo (CASs10 DIONB, XLIX, 43, 2;
LoNGHI, li Lupercale ed il suo signi- SHTPLEY, Agrippa's buildi11g cit. p. 84).
ficato politico io Capitolium, XI, 1933, Un passo di PLINIO (XXXVI, 102) ci
p. 157 sgg. e p. 36 5 sgg. ; inoltre G. DE ricorda « circum Maximum a Cae-
ANGELIS o'OssAT, Per la f'icerca del « sare dictatore extructum », mll non
L11percale. Studio geo-idrologico io Bull. è facile determinare in che precisa-
Com. LXII, p. 75 sgg. mente la costruzione consistesse, pur
( 1) Costruito nella valle tra il Pa- tenendo presente il noto passo di SoF.-
latino e l'Aventino (valle Murcia), se-
condo la tradizione, dai Tarquini (Liv io, Per le oote (2) e (!) v, pag. seg.
DELLE QU A TTORDICI REGIONI D I ROMA 133
TONIO (Caes. 39). Un incendio nel 31 Antoninio Pio (Hist. A ug. A11to11.
av. Cr. lo distrusse in gran parte (CA.s- Pius, 9; Chronogr. a. JJ4, p. 276) e
s10 D10NE, L, 10, 3); Augusto lo di un ampliamento delle ianuae circi
restaurò costruendovi un palco per la :il tempo di Caracalla (ibid. p. 277).
famiglia imperiale (M011. Ancyr. IV, 4; Un altro disastro avvenne sotto Diocle·
SUETONIO, Aug. 45), e nel 10-9 collocò ziano e Massimiano (ibic.l. p. 280); al
nella spina l'obelisco portato da Elio- quale segui la suntuosa ricostruzione di
poli (C. J. L. VI, 701 ; STRADONE XVII, Costantino (AURELIO VITT. De Caes. 40,
I, 27; PLINIO, XXXVI, 71; AMMIANO 27; NAZARIO, Panegyr. 35 in P. L. Vlll,
MARCELL. XVII, 4, 12). Secondo la de- 582). Questi aveva anche divisato di
scrizione lasciataci da D10Nrs10 (III, 68, far venire dall'Egitto l'obelisco che poi
2-4), il circo nell'età augustea aveva Costanzo innalzo sopra la spina nel-
già ricevuto una organica sistemazione l'anno H7 (AMMIANO MARCELL. XVII,
e presentava in pietra tutto il primo 4, 12-6; C. I. L. VI, 1163). Sulla con-
piano, e di legno i due superiori. Nel troversa questione della capacità del
36 d. Cr., sotto Tiberio, venne parzial- circo rimandiamo a HuELSEN (Bull. Com.
mente rovinato dal fuoco (TAcrro, Ab 1894, pp. 321-4), secondo i calcoli
excessu d. Aug. 45, 1; CASSIO DJONE, del quale esso nell'età del catalogo
LVIII, 26, 5), ma il danno fu subito ri- regionario avrebbe potuto accogliere
parato, perchè Caligola vi celebrò ma- circa 2 50.000 spettatori.
magnifici giuochi (TACITO, !oc. cit.; (2) La valle del circo Massimo, la
SuETONIO, Calig, 18). A Claudio si pendice nord-est dell'Aventino, il foro
dovette la sostituzione, nei carceres, del Boario ed il Velabro.
marmo al tufo, e nelle mete dcl bronzo (3) L'ordine dei vocaboli che pre-
dorato allegno(SuirroN10,Claud. 21 , 3). cedono l'articolo « portam Trigemi-
L'incendio del 64 ro vino di nuovo il Cir- « nam », è diverso in Curiosum e Noti-
co (TACITO, Ab excessu d.Aug.XV, 38), tia. Secondo l'HUELSEN (fl Foro Boario
ma una sollecita ricostruzione deve es- e le rne adiaceni,e 11tlra11tichità in Diss.
sere. avvenuta prima del 68, se in que- Po11tif A ccad. Arcl1. ser. 2•, to. VI,
st'anno Nerone, reduce dd la Grecia, vi 1896, pp. 259, 268), la diversità delle
fece il suo ingresso trionfale (SUETONIO, due liste dipenderebbe dal modo diffe-
Ner, 25, 2; CASSIO DIONE, LXII, 20, 4~ rentecon cui sarebbe stata letta la pianta
2 r, 1 ). Nell'80-1 vi fu costruito un arco dalla quale deriverebbero i due cata·
di trionfo in onore di Tito, nel mezzo loghi. li redattore di Notitia pone in
della parte curva (C. 1. l. VI, 944; Bui/. primo luogo i nomi dei templi com-
Com. LXII, p. 176). Danneggiato il presi nel circo Massimo, poi, in ordine
Circo dal fuoco, per opera di Domiziano topografico, gli altri fra il Circo e l'altura
ne fu intrapreso un restauro, che Traia- dcli' Aventino. Il redattore di Curio-
no portò a termine, aumentaudo per sum invece annovera le località secondo
gli spettatori sooo loca (SUETONIO, il sito della pianta, senza di~tinguere fra
Dom. s; PLINIO IL G1ov. PaiiegJr. 51; quelle dentro e fuori dcl Circo. Biso-
C. I. L. VI, 9s5). Ci rimane ricordo
di un parziale crollo dell'edificio sotto Per le nOte ( 1) (2) e (3) '· p•g. seg.
I 34 IL CATALOGO
gnerebbe però ammettere in tal caso imperatore (cf. PLATNER- ASHBY op.
che i due testi rappresentassero due cit. p. 339).
diversi modi di lettura della stessa (2) Unalta re a Cibele,dentro il Circo,
pianta, mentre, invece, essi discendcno è ricordato da TERTULLIANO (De spect.
sicuramente da un unico archetipo. 8). Inoltre un rilievo ed un mosaico ci
A un culto del Sole nella valle del Circo presentano la dea assisa sopra un leone
accenna TACITO (Ab excessu d. A ug. nella spina del Circo, ad est del centro.
XV, 74), il quale parla anche di un:i Cf. PLATNER- ASHBY, cip. cit. p. 324.
« vetus aedes apud Circum ». In base (3) Notitia aggiunge « arboratoris ».
a questa testimonianza, talun i, d:iado Di questo epitetO attribuito a Giove non
ad « apud » il significato di «presso», si trova ricordo altrove. Ma l'Hut:.LSEN
hanno posto il sacello fuori del Circo, (Disstrl. cit. p. 267) non crede inve-
nella parte sud- est verso l'Aventino. rosimile che con le divinità agricole
TERTULLIANO al contrario (De spect. 8) « Seia », « Segetia », «Messia 11 e
accenna a una « aedes in medio spatio « Tutilina 11 (Pu~10, Nat. Hist. XVIII,
• [Circi] »,nel cui fastigio brillava un'ef- 8 e TERTULLIANO, De sptct. 8), le quali
figie del Sole; il che ha fatto ad altri avevano un posto nel circo Massimo,
congetturare che il tempietto si trovasse stesse anche un sacello di u luppiter
entro il Circo. A questa ipotesi non « arborator »,cioè di Giove che presiede
cont ra direbbe il passo di T acito, dove alla colturJ degli alberi. Lo JoROAN
«apud» potrebbe essere usato per «in». (Topogr. II, 559) richiama lo « luppiter
Quanto alla duplice intitolazione, è « Silvanus » di cui pa.r la A. REIFFER-
confermata dal calendario di FILOCALO SCllEID in A m1. dell' lnst. di corrisp.
(C. I. L. 12, 270) e da un frammento arcbtol. 1866, pp. 21 5-6.
dei fasti Prenestini (C. I. L. 12 , 239). (1) Un tempio votato dal ditt:itore
Cf., PLATNER-ASHBY, op. cit. p. 491. Auto Postumio nel 496 av. Cr. in occa-
( 1) Dedic:ito dal centurione Marco sione d'una carestia, e costruito e dedi·
Letorio o Pletorio nel 495 av. Cr. (L1- cato nel 493 dal console Spurio Cassio a
v10, JI, 21, 7i 27, 6; VALERIO MASS. Ccrerc, Libero e Libera (D10N1s10, VI,
VIIII, 3, 6). Il tempio, probabilmente 17, 2; 94, 3; TACITO, Ab excess11d. Aug.
rotondo (SHRno, Aui. IX, 406), gua r- li, 49); titolo che veniva abbreviato in
dava il Circo (Ovrn10, Fast. V, 669), e la que llo di « :iedes Cereris" (L1v10, III,
costruzione dovev:i innalzarsi nel ver- 55, 13; XXVIII, 11, 4 &c.; PLINIO,
sante dell'Aventi no (cf. HuELSEN in Nat. Hisl. XXXV, 154). Guastato da
Diss. cit. p. 264), " retro metas Mur- un incendio nel 31 av. Cr., venne restau-
" ti:is » (APULEIO, Met. VI!l, 8). In un rato da Augusto, e da Tiberio dedicato
conio di Marco Aurelio (CoHEz.: Mare. nel 17 (CASSIO D10NE, L, 10, 3; TAc1-ro,
A 11r. 5 34) si è voluta riconoscere una !oc. cit.). Un « vestiarius ab aedc Cc-
rappresentazione dcl tempio, nel quale « rcris » è ricordato in C. I. L. VI, 9969.
caso si dovrebbe pensare a una ricostru·
zione dell'edificio promossa da questo Ptr la nou (l) v. pag. sog.
DELLE QUATTORDICI REGIO>;! 0 1 ROMA 135
(1) Mettiamo tra parentesi quadre in Rom. Mili. XL, 1925, p. 325 sgg.;
questo vocabolo dato dal solo codice D. v. GERKAN, Rom. Stadtmauer, p. 177;
Il PRELLER (Die Reg. p. 195) ritiene Si:FLUND, op. cit. pp. 182-3). L'HuEL·
che si alluda al tempio della Fortuna SEN (Disserl. cit. p. 263) invece propor-
nel foro Boario, attribuito dalla tradi- rebbe una emendazione di «Fortunium»
zione a Servio Tullio (L1v10 , XXXIII, in << Portunium >>, e vorrebbe ricono·
27, 4 ; DIONISIO, IV, 2, 7; PLINIO, Nat. scervi il tempio di Portuno, ricordato
Hist. VIIJ, 197), distrut to dall'incendio «ad pontem Aemilium » dai Fasti A llif.
dell'anno :113 av. Cr. (LIVIO, XX1V, 47, Va//.Amit. ( C. I. L. 12, 217, 240, 244,
1 5) e ricostruito nell'anno successivo (Li· 325) e che egli identificherebbe col pe-
vIO, XXV, 7, 6). DIONISIO (IV, 2, 7) e rittero rotondo, ancora esistente sulla
L1v10 (XXXIII, 27, 4) lo indicano nel sponda del Tevere, chiamato, popolar-
foro Boario; e il secondo (XXV, 7, 6) mente, «di V es(a ». Opinione, però, con-
più preciS.?.mente « intra portam Car- tradetta da parecchi altri che vogliono
« mentalem ». La determinazione to- riconoscere il tempio di Portuno nel
pografica del tempio è subordinata :1 11:1 pseudoperittero sopra indicato (PICA·
controversa questione dell'andamento NIOL, pp. 105, 122; MARCHETI'!-LON·
delle mura in questo tratto ed alla si- GHI, pp. 343- 4 j v. GERKAN, p. 179).
tuazione della porta Carmentale. Così (2) Sembra prob:ibile la identifica-
che mentre alcuni riconoscono il tempio zione di questo arco col « ianus Qua..
della Fortuna nell'edificio pseudoperit- « drifrons » del foro Boario, costruito
tero ionico presso il Tevere, opinione ali' incrocio di due vie. La sua strut-
che sembra oggi assolutamente da esdu· tura e parte del materiale adoperato
de re, altri lo collocano presso la piaz za possono, con ogni verosimiglianza, farlo
di S. Maria della Consolazione (PICA· assegnare all'età di Costantino. Cf. Lu-
NIOL, Op. cit. p. 12 5 ; MARCHETTl- GLI, I monummti a11ticbi cit. I, 1931,
loNGHI, Il tempio io11ico di p~11te Rotto pp. 377-80.
DELLE Q UATTORDI CI REGJONJ DI ROMA 137
Pistrina . XVI.
Contfoet pedes .xi.o.
Cod. Topogr. 9•
138 IL. CATALOGO
(1) Una via che probabilmente si disti nti articoli. E ciò in base al passo
distaccava dall:i Nova tra il tempio (A11ctor epit. dt Caes. 20, 6): e< In :imicos
della Bona Dea e le terme di Caracalla « inimicosque paritcr vehemens. quippe
e che segui va a un di presso il trac- «qui Lateranum Ciloncm, Anullinum
ciato dell'attuale via di S. Balbina, an- << Bassum ceterosque alios ditaret aedi-
dandosi a congiungere con l'Ardeatina << bus quoque memoratu dignis, quarum
(cf. MERLIN, op. cit. p. 327). « praecipuas videmus P a r t ho r u m
( 2) Qµi e in seguito troviamo nei « q u a e d i c u n tu r ac Laterani »,
codici l'aggettivo « antoni1nus » e « an· dove il VII non figura. Chi non vo-
« toninus », per « antoninianus ». Di lesse riconoscere in « Parthorum >l del
tali forme abbreviate, e specialmente catalogo una forma ellittica sul tipo
della prima, si banno esempi anche « Divorum », potrebbt! pensare ad una
al trove (cf. 77m. ling. Lat. Il, 189), ma originaria lezione «domos Panhorum»,
noi crediamo meglio di sostituire, se- in cui cdomos» a contatto dell'identica
guendo l'Urlichs e lo Jord10, la forma forma del precedente articolo u VII do-
regoLue. Le terme, di cui rimangono " mos ", in una scrittura continua può
maestosi avanzi, furono iniziate tra gli essere stata ritenuta come errata dupli-
anni 21 l e 212 d. Cr. come risulta dal cazione, ed espunta. Su questi palazzi
bollo dei mattoni del tempo di Caracalla dei Parti, che si sono voluti idenrifi-
e Geta (C. I. L. XV, 769, 3, 4), e de· care con alcune rovine a nord-ovest
dicate nel 216 da Antonino Caracalla delle tenne di Caracalla, ma con scarsa
(AURELIO V1rr. De Caes. 21, 4; Hist. probabilità, vedi Era11os, XIX, 1924,
Aug., Carac. 9, 4; Cbro11ogr. a. 354, 88-90; LUGLI, 1 mom1m. antichi di Roma
p. 277; EUTROPlO, VJII, 20; GIROLAMO, e suburbio, I, pp. 41 1-2. Per spie-
p. :i 1 3 e). Elagabalo aggiunse i portici, gare la denominazione, il LANCIANI
che mancavano (Risi. Aug., Heliog. (8111/. Com. XLIV, 1916, p. 204) ritiene
17, 8), e Severo Alessandro completò probabile che vi fossero stati alloggiati
e adornò l'intiero edificio ( Hist. A ug., gli ostaggi delle nazioni orientali.
loc. cit. e Alex. Sever. 25, 6). I por- (4) Tra le terme di Caracalla e la
tici, dopo un incendio, furono restaurati chiesa di S. Saba (cf. HueLSEN, Topogr.
da Aureliano (Cbronogr. a. 354, p. 279). I, 111, 197). Qualcuno ha pensato di
(3) L'ARMINI (Strt11a phil. Upsal. emendare « lanatarius » in « lanarius »
Feslslrrift tillagt1ad prof. P. Peterssot1, (HuusEN, op. cit. p. 198 nota 38); noi
Uppsala, 1922, p. 30) ba sostenuto che manteniamo la lezione dei codici, ri·
il raggruppamento « Vll Domos Par- connettendo il vocabolo con "lanatae ».
" torum », adottato da tutri gli editori Una corporazione di mercanti in be-
del catalogo, deve essere scisso in due stiame ovino per !':approvvigionamento
DELLE QUATTORDICI REGIONI DI ROMA 139
della città è ricordata in una rela:i;io11e (2) La caserma si trovava sul piccolo
dell'anno 384-), diretta da SIMMACO A ventino a nord della chiesa di S. Saba,
(XIV in M. G. H. Atu:t. A11tiq. VI, come ci indicano le iscrizioni ivi ritro-
p. 291) a Valentiniano: «hic lanati vate (cf. REYNOLOS, op. cit. pp. 51-2;
« pecoris invector est, ille ad victum MANCTNI in Roma cit. p. 542).
cc populi agit armentum, » &c. (3) Il palazzo che forse appartenne
(1) li palazzo di L. Fabio Cilonc, ad Anliia Cornificia Faustina, sorella
console nel 204, prefetto della città, e minorè di Marco Aurelio, e maritatn
intimo amico di Settimio Severo (Auct. con M. Ummidio Quadrato, console
epit. de Caes. 20, 6; DESSAU, Prosopogr. nel 167 (C. 1. L. XV, 7442). Viene
II, 46). La posizione ci viene indi- collocato tra la IV caserma dei vigili
cata dal ritrO\'amento d'un condotto e il « vic:us ponae Raudusculanac»
di piombo presso S. Balbina, che nel lato sud-ovest della collina ( cf.
porta iscritto il nome del proprietario PLATNER-ASHBY, op. cit. p. 178).
(«Chilo») e la su:i qualifica di « praC· (4)Questo palazzo, che Adriano abitò
« fec.tus urbi» (C. J. L. XV, 7447); prima della sua adozione, è ricordato
la chiesa stess:i s:nebbe stata costruita anche in Hist. Aug., Mare. 5, 3, e può
sulla grande sala del palazzo (cf. Hu1-.L· essere collocaco a sud- ovest della chiesa
srn, Topogr. I, 111, 188 nota 15 a). di S. Sab;i (cf. MHnLJN, op. ci t. p. 326).
IL CATALOGO
Continet : (•>
Armilustrium <i>.
Templum Dianae <•> et Mincrvae (s>.
Nymfea .m. <6>. 5
(1) Nelle fonti s'incontra promiscua- d'Onorio III e della famiglia $avelli,
mente " Aventinus » e « Adventinus " e oggi da un parco pubblico (in Ròm.
(cf. Thes. ling. Lat. Ili, 1311). L'eti- Miti. XLVIII, 65; G. BAITAGLIA in
mologia è stata tentata dagli scrittori B11ll. Com. LXI, pp. 279-80).
antichi e moderni, scnz:i giungere a una (4) Attribuito dalla tradizione a Ser-
spiegazione che soddisfi (cf. MERLIN, vio T ullio (VARRONE, V, 43; L1v10, I,
op. cit. pp. 29-32; HuELSEN, Topogr. 45, ~; D10N1s10, IV, 26, 4; Aucl. de
I, m, 151-3). Il colle nella sua inte- vir. ill11str. 7, 9), ma dalla critica asse-
grità comprende due alture, divise dalla gnato ad epoca più tarda; ricostruito
valle attraversata un tempo dal « vicus sotto Augusto, forse tra gli anni 33-32
« portae Rauduscul:rnae », e denomi- :iv. Cr. da Lucio Cornificio (SuETONIO,
nate piccolo e grande Aventino. Nella A11g. 29; SHIPLEY, op. cit. p. 48). Si
regione che veniamo illustr:indo, con la ritiene situato presso il clivus P11blicius
denominazione di Aventino si intende dentro l'angolo risultante dalla biforca-
la parte ovest del colle (il grande Aven- zione delle due vie di S. Prisca e di
t ino). Cf. Lucu, op. cit. Ill, 548 sgg. $. Sabina (cf. MERLIN, op. cit. p. 103;
(2) Il grande Aventino e il distretto H1.1ELSEN, Topogr. I, 111, 156; PLATNER-
degli liorrea a sud-ovest di questo colle AsHBY, op.cit. p. 149; Lucu,op.cit. III,
fino al Tevere. 572 sgg.).
(3) Una piazza nella sommità del (5) È già ricordato durante la se-
.:olle, che generalmente si colloca ad conda guerra Punk.a (FESTO, pp. 446,
est del vicus Armi/11slri (cf. p. 43), 4-48); fu restaurato da Augusto, sembra
dove:: i Romani celebravano, armati, poco dopo il 16 av. Cr. (Mon. Ancyr.
il 19 ottobre, la festa della purifica- IV, 6; SBIPLEY, op. cit. p. 57). Nella
zione delle armi (V ARRONE, VI, 22; pianta Severiana viene rappresentato
PAOLO-FESTO, P· 17; c. I. L. 12 , accanto al tempio di Diana, e doveva
pp. 21S, 220, 226, 245, 249, 333), e trov~rsi a nord di questo, presso il punto
dove la tradizione voleva fosse stato di congiunzione delle vie di $. Sabina
sepolto Tito Tazio (PLUTARCO, Ro11ml. e S. Prisca (cf. MERLIN, op. cit. p. 103;
23, 3). Cf. HUELSEN, Topogr. I, m, HuELSEN, Topogr. I, Ili, 159).
161- 2. J. W. CRous, in base a due (6) Una struttura monumentale con
pilastri scolpiti con motivi d':irmi, pro· tre fontane, da identificare certamente
venienti dall'Aventino, colloca l'Armi- coi « nymfea .m. » attribuiti a Diocle-
lustrio nella parte nord-ovest del colle, ziano (Chronogr. a. 354, p. 279) e da
a nord della chiesa di S. Sabina, nel ricercarsi nella parte est del colle, dove
luogo più ta rdi occupato dal castello sono stati trol'ati, specialmente nelle
DELLE Q U ATTORDICI REGI ONI DI ROMA 141
riconoscerli tra gli borrta Galba11a e I' A· percorso dell'attuale vicolo di S. Sabina
ventino in base alla pianta Severian:i eJ (SAFLUND, op. cit. p. 198). L ' HuEL-
:1 scoperte avvenute in via M:irmorata. SEN invece suppone che la se.Ila fosse
( 1) Si è volutG vedere un rapporto più vicina all'angolo meridionale del-
tra questo portico e gli avanzi di ma- 1' Aventino, dove ora si trova il Ba-
gauini destinati al commercio di le- st ione del Sangallo, ed in tempo antico
gumi &c., scoperti nei pressi del Te- era la porta Lavernalis (La pianta di
vere, sotto lAvent ino (LANCI ANI, Noi. Roma dell' A11011. Einsiedlmse in Diss.
Scav. 1885, pp. 224, 251); e così anche Ace. Po11t. serie 11, to. JX, 1907, p. 4).
con quell a « scala mediana» d1e, se- (3 ) Verosimilmente presso gli /1orrea
condo una ipotesi del DE Rossi (A1111. (cf. HuELSEN, Topogr. I, m, p. 179).
del/' I11st. 1885, 224), sarebbe risalita Forse un luogo di convegno dei pistores,
dal Tevere all'Aventino (C. I. L. VI, dove potevano anche essere ingaggiati.
968 3 : « negotiatrix frumentaria et le- Essi erano organizzati in collegi o cor·
« gull}inaria ab scala mediana»). porazioni, cbe godevano di particolari
(2) Probabilmente è da identificare privilegi, come risulta dalle costituzioni
con la «scala usque in A vcntinum » in loro favore, conservate nel Codice
ricordata nell'vm secolo dall'autore dcl- Teodosiano. I pistores fornivano, sotto
i' ltin. di Einsiede1", il cui tracciato si il controllo statale, il p:rne a prezzo or-
immagina and asse dalla sponda del Te- dinario, ridotto o gratuito, usufruendo
vere alla chiesa di $.Sabina, seguendo il delle pubbliche prestazioni dei grani.
IL CATALOGO
Contioet •>:
Gaianum <» et Frigianum <1>.
Naumachias .u. <•> et Vaticanum<s>.
Cod. Topocr. 10
146 IL CATALOGO
1:1 del Te,·cre nei pressi del ponte ~faz. tendere la parola « castra», e come
zini, dove è stato rinvenuto un cippo può ri levarsi dalle fonti epigrafiche
terminale con l'iscri1ione frammentaria le quali nominano dtc11rio11es leclica·
"linci~.. audeta . . . » (C. I. L. VI, rior11111 (PAULY-\\'1ssowA, Xli, 1, 19 24.
30-122, 3; v . •\'ol. Scavi, 1892, p. )49). col. 1094).
IL CATALOGO
Lacos .CLXXX.
Pistrina .xxm.
Continet pcdes .xxxm. [.cccctxxxvmJ.
BIBLIOTHECAE .XXVIII. C•>.
0BULISCI .VI. 5
In circo Maximo duo, minor habet pedes .LXXXVII. semis <»,
maior habet pedis .cxx11. semis <i>.
In Vaticano una alta (4) pedes .Lxxv. Csl.
In campo Marcio una alta pedes .LXXII. semis <6>.
l. prlatlna 8 XXVII C
3· COntinct Om. C CCCCl XXXVIII Om. A 8 C BUtcm
pedcs XXiiii': ccccJCxv111 4. In D prutdt Oc bibllothccis, ma la scrillura ; 1vanita
D
t 1i wdt 10//anto De bi...... In D bibllothccas totlus roman~ urbis publlcas xx,111
5. In D prtttde De obdiscis obutuscl C obcllscos totlus roman~ urbis D sex D 6. 11
Be duos D LXXXVlll D semis] s A SCI 8 ced e om. D 7· babet] vero D CCXXII D
scmis] i A set 8 sed C om. D 8. unum altum Il 9. unum altum D na - scmls non
si legGt più in A' tUtndo lacera la pergamt11a. LUV D scmisJ ii AB e 0111 D.
702; STRADONE, XVII, 1, 27; PUNIO, tra gli anni 12-2 av. Cr.; ed in suo
Nat. Hist. XXX VI, 71-2 ; AMM IANO onore venne eretto in capo del ponte,
MARCELL. XVII, 4, 12). Era « novem verso la città, un arco trionfale (C. I. L.
cr pedibus minus » dell'altro obelisco VI, 878; SmPLEY, Clno11ology cit. in
(PLINIO, loc. cit.); misura m. 21,;9. Mem. Am. Ac. in l<ome, 19 31, p. 52).
Oggi in pinza di Montecitorio. Per la storia muraria del ponte cl.
(I) Questi due obelischi sorgevano FRANK, op. cit. pp. 139-41.
in fronte al mausoleo, ai lati dcli' in· (4) Costruito probabilmente da Mar-
gresso (AMMIANO MARCELL. XVII, 4, co Aurelio Antonino Caracalla, la cui
16); e vi furono cretti in epoca poste· famigl ia aveva possedimenti sulla riva
riore ad Augusto, forse ai tempi di Do· destra del Tevere, nella zona all'altezza
miziano, come si può congetturare dalla del ponte. Oggi ponte Sisto. Fu ri·
mancata menzione in Plinio e Strabone. fatto sotto gli imperatori Valentiniano
Ora si trovano, uno in piazza dell'Es- e Valente e dedicato dall'ex- prefetto
quilino, l'altro in pi:tzza del Quitinalc, della città Aviaoio Simmaco tra il
e sorpassano i I4 metri di altezza. 365 e il 367 (C. 1. L. VI, p4oz-4 12;
(2) Costruito da Adriano per colle- AMM!ANO MARCELLINO, XXVII, 3, 3;
gare il proprio mausoleo col campo Mar· PAuLY-WtssowA, 2• serie, IV, 1, I 142).
zio, e terminato nel 1 34 (CASSIO D10NE, (S) La forma« Mulvius »di No/Uia è
LXIX, 23; Hist. Aug. Hadrian. 19, documentata dalla migliore tradizione
Il ; c. I. L. VI, 973). CASSIO DIONE manoscritta e da un testo ufficiale come
lo chiama « AO,('X », e l' Hist. Aug. il Mon. Ancyr. IV, 19; mentre la forma
dice: (< Fecit et sui 11ominis pontem »; « .\folbius »,dataci dal C11 riosum, e altre
oggi ponte S. Angelo. consimili con la sostituzione della «O»
( 3) M. Emilio Lepido e M. Fulvio alla «U», appaiono nei bassi tempi
Nobiliore, durante la loro 'eosura (179 (cf. PAuu-W1ssowA, XVI, 1, 516).
av. Cr.) eressero i piloni di pietra, sui M11lt•i11s era nome gentilizio. La co-
quali fu costruito un ponte di legno struzione del ponte viene attribuita a
(LIVIO XL, 51, 4) che durò fino al Ma rco Emilio Scauro, censore nel I09
142 av. Cr., quando i censori P. Sci- av. Cr. (A11clor de virisillustr. 72,8;
pione Africano e L. .\1ummio gettarono AMMIA!-10 MARCELL. XXVII, 3, 9) ; ma
sui pilo ni archi di pietr:i (L1v10, loc. egli deve probabilmente averlo solo rico·
cit.). Cosi sorse, in vicinanza del foro struito in muratura, giacchè l'esistenza
Boario, il primo ponte in muratura: dcl ponte, forse in legno, è attestata
oggi ponte Rotto. Augusto lo restaurò da L1v10 (XXVU, 51, 2) già nel 207
I L CATALOGO
Sublicius <1>.
Fabricius <2>.
Cestius CJ> et Probi <•>.
MoNTES .vn. <s>.
Caelius. 5
Adventinus.
av. Cr. Nel 27 av. Cr. a r icordo della (C.l.L. VI, 1305 e 31594 = 12 , 7S I ;
sua opera per la via Flaminia, vennero CASSIO D10NE, XXXVII, 45, 3; PORFl-
erette ad Augusto statue bp' iilji(Swv l v RIONE, Ad HoRAT. Sai. Il, 3, 36). La
't't tjj 'tOU TLf3épLSoi; yt<pòp~ (CASSIO parte superiore in mattoni rimonte-
DroNE, Lill, 22, 2). Oggi ponte Molle; rebbe al u secolo dopo Cr. (LuG1.1,
che però si trovava fuori della città. op. cit. li, I9J4, p. 304).
lo questo elenco manca invece, perchè (3) L'altro ponte che congiunge l' i-
forse io rovina, il ponte immediat a- sola alla riva dest ra del Tevere; oggi
mente a sud dell'attuale Vittorio Ema- S. Bartolomeo. Costruito verosimil-
nuele, che le fonti medioevali chiamano mente poco dopo il ponte Fabricio, tra
Neroniano. il 62 e il 27 av. Cr., da un Cestio, che
( 1) li ponte Sublicio, da sublica =pila sarebbe stato in quegli anni cc cura tor
lignea (cf. D10N1s10, III, 4 5, 2; FESTO, « viarum >>, ma che non è possibile in-
p. 374) , è :ittribuito dalla tradizione ad dividuare con maggior precisione (cf.
Anco Marzio, per congiungere il Gia- JoRDAN, Topogr. I, 1, 419). Fu com-
nicolo alla città (L1v10, I, 33, 6). Era pletamente rifatto dagli imperatori Va-
fabbricato esclusivamente di legno; e lentiniano l, Valente e Graziano e
si ha ricordo di una restaurazione o dedicato nel 370 col nome di quest'ul-
ricostruzione all'epoca di Antonino Pio timo (C. 1. L. VI, 11 75-6; SIMMACO,
(Hist. Aug., A11to11. Pir1s, 8, 2). Si tro- Latld. in Grat. p. 3p, 9; BESNTER, op.
vava poco sotto il ponte Emilio, di cit. pp. 109-13).
fronte al foro Boario (cf. PLATNER- (4) Se ne attribuisce la costruzione
AsHBY, op. cit. p. 402). all'imperatore Probo e viene situato
(2) Il ponte che congiunge la riva pili in giu del Sublicio, davanti all'at-
sinist ra del Tevere con l'isola ; oggi tuale ospizio di S. Michele, dove il
Quattro Capi, dalle erme quadricipiti LANCIANI (F. U. R. tav. 34), seguendo
che originariamente sostenevano la ba- il Nolli, segna nella sua pianta, in
laustrata in bronzo. Fu cost ruito nel mezzo al fiume, <e antiche ruine ».
62 av. Cr. da L. Fabricjo «curator via- (5) Da questa lista sono esclusi il
« rum»; danneggiato probabilmente Q uirinale e il Viminale, i qu:ili erano
dalla piena del 23 av. Cr., dopo le ne- considerati ge neralmente e<collesn e non
cessarie riparazioni, fu nel 21 collau- « montes» (cf. PLATNER, Mons a11d collis
dato dai consoli Q. Lepido e M. Lallio in Class. Philology, 1907, pp. 463- 4).
DELLE QU ATTORD ICI REGIONI DI ROMA 151
T arpeius <•>.
Palatinus.
Exquilinus.
Vaticanus et Ianiculensis.
5 CAMPI •VJU.
Viminalis (».
Agrippes <1>.
Martius <•>.
Codetanus «>.
10 Octavius.
Pequarius (6>.
Lanlltarius <1> et Brutillnus es>.
FORI .Xl.
Romanum Magnum (9).
I 5 Caes:uis «0 l.
Augusti <11 •.
1. TarpefusJ in marg., di mano ;0$/er.: !Jicil ur autcm tarpeium a quodam vfrginc fbi
scpulta quc tarpcla vocabatur a gallis quondam interfttta, ut Lucanus (cf. i11veu Plu·
/areo, Rom u I . 17, ti) refen IJ 3. cxquilius R esquilinus I> 4. clat fcanus C
I.a i11i1iale ;li ianlculcnsì< eorr. su I B et nm. D laniculensfs D 5. '"'" om. D
7. agrfppr n I!. marcius D 10. ocravfus om. C octavus D 11. p«uariu, {) dt·
quarlu, 11 R C Il. lanata O et om. D brutia. il resto della parola manea, A bru t·
tianus C .D t6. augustis A. co11 la s finale annullata da uconJa mano. augustus R C
Nervae <•>.
T raiani {2>.
Ahenobarbi <1>.
Boarium <•>.
cSuariumJ <i>. 5
Pistorum <6>.
Gallorum <1> et Rusticorum t 8>.
BASILICAE .X.
Iulia <•>.
Ulpia <».
Pauli CJ>.
5 Vestilia <~>.
Neptunia <s>.
Matidies <6>.
Marciaoes.
Vascolaria <1>.
10 Floscellaria (8).
Constantiniana <'>.
THERMAE .Xl.
Traianae <• 0 >.
Titiaoae <11 >.
5. best rimane in A vestiaria D 6 neptuoi D 7. matldes B 9. vascel-
!aria D 10. ftosccllarli D 11. constant rimane in A c<5nstantioianii D 12. Xl A'
ma "' 1 umbra di veiere una lesgern traccia di annullamento. x B C D 14. ticians D
Commodianae <•>.
Antoni nianae <».
fOecianae] <».
Syranae C4>.
Agrippianae <s>. 5
Alexandrinae <6>.
Diocletianae <1>.
Constantioiaoae es>.
Severianae C9>.
AQUAE .xvrm. <10 >. IO
T raiana <11 >.
Aniena <12 >.
1-9. agrlppienr. syrianr. commod ianr. severfan9. antonlanr. alexandr nr. dio·
clhlan9 id est decianr. oonstantinianr V ~. antonlanr A 8 C 3. decia nae om. AB C
s. constantlne B 9· s~•erianr A IO. X et Vlllle 12 . annla AB e D
cAnienaJ altera.
Marcia <•>.
Claudia C».
Herculea Ci>.
5 Caerulea C4l.
Iulia Cs>.
Augustea (6).
Appia <1>.
Alseatina (8>.
ro Ci minia C9>.
Aurelia.
Damnata (io>.
Virgo <11>.
Tepula <•».
Anlen a altera] unica A B<:D 9. olseatina aetina frt fna, ~ tina) A Be; a i;.:a·
tfna D 10. cyminia B c fmina D
Severiana <•>.
Antonioiaoa <».
Alexandrina CJ>.
VIAE .xxvun. <•>.
Traiaoa <s>. 5
Appia<6>.
Latina C7l.
Lavicana <8>.
(1) Non si ha ricordo di un'acqua (5) Più d'una strada portò il nome
Severiana; ma l'attività di Settimio dell'imperatore Trai:mo; ma in questa
Severo a vantaggio degli acquedotti è deve riconoscersi la via che sostituì
largamente documentata. 'otevoli so- l'Appia nel tratto da Benevento a Brio·
pr:mutto i restauri per l'acqua Marcia disi, e che sarebbe stata inaugurata
e la ricostruzione, dal suolo, degli archi nel 109 (C./. l. !X, pp. 592- 3, on. 6oo3,
Cclimontani, fatta a proprie spese, e 6oo5), come documentano i numerosi
il restauro della conduttura fino al Pa- cippi, trovati sul suo percorso.
latino (cf. ASHBY, 77ie Aqued. pp. 90-1, (6) La «regina viarum»: usciva dalla
l 4 S, l)O). porta Capena delle mura Scrvianc e
(2) Antonino Caracalla nel 212-3 im· oltrepassava la cinta Aureliana sotto
mise nello speco della Marcia le acque la porta Appia. Fu costruita dal cen-
di un'altra sorgente, il « foos Antoni· sore Appio Claudio il cieco nel 31 2
« nianus » (C. I. L. VI, 1245), che, av. Cr. fino a Capua (L1v10. IX, 29,
nelle vicinanze di Roma, rientrando in 5-6), donde fu prolungata successiva-
uno speco proprio e riprendendo il suo mente fino a Benevento, a Venosa, a
nome, giungeva alle terme Aotoniniane Taranto, a Brindisi.
(cf. AsKev, op. cit. pp. 14 e 91). Fu (7) Si biforcava dalla via Appia poco
cosi riguardata come acqua indipen- oltre le terme di Car:icalla, usciva dalla
dente e chiamata Aotooiofaoa o porta Latin::1 delle mura Aureliane e si
Giovi:i. Cf. v. DEMAN, op. cit. pp. 71, ricongiungeva con l'Appia :1 Casilino
144. (l'odierna Capua). Per la descrizione
(3) L'acqua condotta da Severo Ales- della second:t sezione di quest:i via
sandro dalle sorgenti dei colli Albani cf. AsHovi in Paptrs of the Brit. School.
alle terme di Nerone, da lui ricostruite al Rome,;V, 1910, p. 215 sgg.
(llist.A11g. Alex. Se-ver. 25). Cf. Asuev, (8) Partiva dalla porta Esquilinadelle
op. cit. p. 3o8 sgg. ; v. DEMAN, op. cit. murn Servh111e, passava attraverso la
p. 341 sgg. porta Preoestina delle Aureliane, e
(4) I codici di questa redazione e r;iggiungeva Labico. Cf. GRIMAL, les
qualcuno dell'altra hanno « .xxvm. »; • Horli Ta11ria11i 11. Etude topografique
mJ tale numero non corrisponde alle sur la rigio11 dt la porte Majeure in
\•ie elencate, che sono io realtà .xxv1111. Jft l . cit. LIII, p. :i 54 sgg.
DELLE QUATTORDICI REGI ON I DI ROMA 157
Praenestina <1 1.
T iburtina<».
Numentana Ci>.
Salaria C4l.
5 Flamminea Cs>.
Aemilia C6>.
Clodia <1>.
Valeria <1l.
Aurelia<».
Campana <i>.
Ostiensis <•>.
Portuensis Csl. 5
laniculensis <6>.
Laurentina <1>.
ovest, per congiungersi con l'Aurelia a La prima parte del suo percorso si
Cosa (Ansedonia), in prossimità di Or. identificava con la via Portuense, con
betello. Qµest'ultimo tratto pare però la quale tornava a congiungersi al
rappresentasse un diverticolo, mentre ponte Galeria (cf. PLATNER-ASHBY,
la via doveva proseguire verso il nord op. cit. pp. 561, 566; Asttev, The ro111a11
io direzione dell'Amiata. Per il primo Campagna, p. 219).
tratto della via cf. D. ANZIANI, Les 'lloies (4) I due codici piri antichi delle
romaines de rEtrurit méridionak io due reda zioni hanno u hostcnsis »,
Mél. d'arch. et d'/1isl. XXXIII, 191'3, « ostensis », come si trova anche nelle
pp. 192 sgg.; GATTI in Noi. Scavi, 192s, iscrizioni (C. I. L. X, 543; XIV, 252,
PP· 388- 9. 429, 430). Usciva dalla porta Tri-
(1) V. p. 157 nota 2. gemina delle mura Serviane e dalla
(2) Vi era la via Aurelia Vecchia che porta Ostiense della cinta Aureliana,
parti va dal ponte Emilio, attraversava e, correndo sulla' sinistra del Tevere,
il Trastevere, raggiungeva il Gianicolo raggiungeva Ostia.
ed oltrepassava la cinta Aureliana per (S) Partiva dal ponte Emilio, pas-
la porta Aurelia (porta S. Pancrazio); sava sotto la porta Portuense delle
un'altra Aurelia (la Nova) si distaccava mura Aureliane, e seguendo la destra
a sud dalla via Cornelia presso porta del Tevere, conduceva al porto di
Cavalleggeri e, seguendo un percorso Roma, costruito da Claudio.
non ben conosciuto, si congiungeva (6) Nessuna fonte ricorda una strada
con l'alt ra alla Torretta Traili, per di- di questo nome, ma la via antichis·
rigersi verso il mare, che raggiungeva sima che dal ponte Emilio saliva al
un poco a sud-est di Palidoro. Quindi Gianicolo e che portò il nome di Aure-
la via costeggiava il Tirreno fino a lia Vecchia, può essere stata chiamata
Genova, e penetrava nella Gallia, rag- Gianicolensc.
giungendo Areiate (Arles). Riteniamo (7) Conduceva a Laurento. Secondo
che nel nostro elenco si alluda all'Au- alcuni si staccava dalla via Ardeatina
relia Nova, perchè la Vecchia è forse fuori della porta omonima; secondo
indicata in seguito (v. nota 6). altri invece l'Ardeatina si sarebbe
(3) Una strada di origine molto an- biforcata dall'Appia, e la \'ia che p:is-
tica, che correva lungo la sponda de· sava per la porta Nevia, e per quella
stra del Tevere, fino al «campus generalmente conosciuta col nome
« Salinarum rom:inarum »,donde il suo di Ardeatina, sarebbe la Laureotina.
nome (cf. Noi. Scav. 1888, pp. 228-9). Un'altra via dello stesso nome pare si
DELLE QCATTORDICI REGION I DI ROMA 159
Ardeatina<•>.
Setina (1 l.
Tiberina <i>.
Quintia <+>.
5 Cassia <s>.
Gallica <6>.
Cornelia <1>.
Triumfalis <8>.
HORUM BREBIARIUM.
Capitolia .a. 5
Circi .11.
Amphitbeatra .IL
Colossi .II. <•>.
Columoae coclides .11.
Mac.elli .11. IO
Tbeatra .m.
Ludi .un.
Naumachiae .v. <s>.
Nymfca .xv.
Equi magni .xxn.
Dei aurei .LXXX.
eburnei .Lxxm1.
5 Arei marmorei .xxxvi.
Portae .xxxvn. <•>.
Vici .ccccxxru. <i>.
Aediculae .ccccxxm.
Vicomagistri .DCLXXll.
10 Curatores .xxvnn. <i>.
Insulae per totam urbem ~ocII.
rietà delle denominazioni per alcune in Bull. Com. LIX, 1932, p. 9 sgg.
naumachie non sta ad indicare bacini (2) La cifra complessiva dei vici,
distinti, ma ricostruzioni o restauri di come le altre indicanti il tou le delle
uno stesso bacinb, esse si ridurrebbero aediculae, insulae, domus, horrea, bal-
a tre: le due, precedentemente illu- 11ea, laci, pistri11a non corrispondono
st rate, nella regione XIV, e quel.la di alla somma dei numeri rispettivamente
Cesare, che però fin dall'anno 4 3 a. Cr. segnati nelle singole regioni. Data l'en-
era stata colmata e spianata (CASSIO tità della differen:ta che, in particolari
DtONE, XLV, 17, 8; SUETONIO, Cats. casi, sale a cifre cospicue, non è sempre
44. 1). possibile giustificarla con e ventuali er-
(1) Presumibilmente quelle della cin- rori di trascrizione; il che lascia sup-
u. Aureliana, della qua!e conosciamo porre che nel brn1iarium si sia pro·
le 18 porte principali. Per arrivare ceduto alla indicazione numerica non
alla cifra di 37 si dovrrbbero aggiun- io base alle cifre prima date, ma te·
gere le posterulae, delle quali il numero nendo conto di una statistica, che r:ip·
preciso ci è ignoto. Qualcuno però, presentava una successiva evoluzione
notando la stra na coincidenz:1 col nu- urbanistica e non più corrispondente
mero dato da Plinio per le porte, che a quella seguita nella descri zione delle
noi riteniamo della cosi detta cinta regioni. Questa supposizione sembra
Se rviana, ha voluto vedere nell' indi- avvalorata dal constatare che il bre·
cazione numerica del breviario una viarium, se può dirsi un ri assunto
interpolazione (PRELLER, op. cit. p. 75). delle precedenti voci fino all':irticolo
Per i piani costrutti vi e una clas- u na umacbiae » , da questo punto pre-
sificazione delle porte Aureliane, a senta una notevole quantità di indi-
seconda dell'importanza commerciale cazioni nuove.
e strategica, cf. RICHMOND, 771e city (3) Non corregg iamo «.XXVIII.•,
wall &c. pp. 241 - 50; G. B. GIOVENALE data l:i coucordanz:i di tutti i cod d.
Cod. 'J'opoµ. li
16 2 I L CATA L OGO
Domos .M •• occxc.
Horrea .ccxc.
Balnea .DCCCLV I.
Lacos [quod est p11tea] .M.CCC Lll.
Pistrina .CCLllll. 5
Lupanariae <•> .XLVI.
Latrinae publicae [qtlod est sicessus] .cxum.
Cohortes praetoriae .x. <».
urbanae .rru. <i>.
vigilum .vu., quorum excuvitoria .x1111. <•>. IO
1. dom' e
N.DCcxc] IDCC~C B mille DCCXI e mille scpti ngenl~ nonagin la V II /)
l. horru ccxc om. Be ducentanonnginta unum /) 3- valuea OCCCLVX I~ nonasinta
qu111qunsrn1a se~ D 4· id est puteos l) mille triccntos qurnquaginta duos D 5. pn·
otma 8 othcinr p1storir ducentr qumquagmtJ qnatuor D 6. lupanaria CD quadragint3
quinque () i nlatrine 8 siccs.os 8 •<CCS.<u~ C quoJ-s1cessus 11m. D centum quJdra-
g1n1.1 quatuor O 8. pretorine\ 8 ptoria C\ C: 9. quatuor {) 10. scptem simul " I>
quorum sunt ex cub11oria {) cxvictoria 8 e\ victoria l quatoordecim I> 11. duo A Il
carceri, dei magazzini dcli' annona; di cit. p. 105). Recentemente sono st:lli
rintracciare gli schiavi fuggitivi e, sem· ritrovati resti dei castra Srotriana sotto
bra, dell'illuminazione dei pubblici fe- il piano della basilica Lateranense (Bull.
stini. Una serie di compiti che, fatta Com . .LXII, pp. 163- 4). Cf. anche
ragione dell'estensione dell'Urbe, dove- DuRRY, op. cit. pp. 29-34·
vano richiedere un largo impiego di (z) Cf. p. 93 nota 6.
personale. Non è quindi da escludere (3) La caserma dei marinai della
che i vexma del nostro catalogo desi- flotta di Ravenna, distaccati a Roma
gnino distaccamenti o corpi suppletivi per speciali servizi. lo joRt>AN (Forma
per tutte le regioni (communia), a cui Urb. Rom. p. 54) crede che nell'arche-
tutte le coorti potevano ricor rere in t ipo le sei indicazioni • Raveonatium-
caso d'urgenza. « victimariorum » fossero scritte su due
Si potrebbe anche pensare che, sul- colonne e che le voci non siano state
1' analogia della vexillatio d'Ostia, a riprodotte nel debito ordine « male
questi vigili dei due vexil/a fosse riser· « avulsis Raveooatibus a Misenatibus io.
vato un servizio extraurbano (cf. Rev- Per questo egli, come già il PRBLLER
NOLDS, op. cit. pp. 94 sgg., 107- 15; ( Dù Reg. p. 31 ), preferisce l'ordine
PAuLv-WrssowA, 2• ser., II, 1, 949-so). dato dal cod. Laurenziano (Topogr. II,
(1) Una guardia scelta, a cnvallo, 574). Tale riordinamento a noi sembra
degli imperatori romani (DoMASZEwsKt, accettabile anche sotto un altro punto di
Dil Rangordnung iùs rom. Hures, Bonn, vista, che permetterebbe di raccogliere
1908, p. 50). L'epoca dello sciogli- in due raggruppamenti dist inti i corpi
mento di questo corpo non si può fis- militari e quelli solo militarizzati.
sare per documenti; l'ultimo ricordo Numerosi epitaffi d i classari ravennati,
datato è del 241 d. Cr. Le iscrizioni tornati io luce dagli scavi di villa
distinguono i castra priora e i llO'lla Panphili, fuori port:Ì S. Pancrazio, ~er
o Se't!eriana, senza che si possa rica- mettono di ritenere che ivi, nel primo
vare se si tratti di due caserme sepa- miliario dell'Aurelia Vecchia, avessero
rate, ovvero di due costruzioni ad ia- la loro necropoli. I «castra» invece
centi e formanti un'uajc'\ caserma dovevano trovarsi nel tratto iotramu-
(C. I. L. VI, 31138-87). L'esistenza raneo della stessa via e probabilmente,
di due caserme distinte parrebbe con- secondo HUELSEN, tra S. Crisogono e
fermata dal ms. Laurenziano, che pre- S. Maria in Trastevere, a sud di via
senta la lezione «castra equitum singu· della Lungaretta (Note di Topografia
« lariorum duo11. Avanzi di queste co- Romana anti.;a e mediwalt in 811ll. Com.
struzioni erano stati già rinvenuti negli LV, 1928, p. 85 sgg.).
sterri per il tracciato della via Ta,so, (4) Cf. p. 147 nota 4. All'elenco dei
e, sembra, anche in piazza S. Giovanni corpi essenzialmente militari si riat ·
in Laterano (cf. PLATNER-ASHOY, op. t:iccano i collegi degli ad detti ai servizi
JL CATALOGO
silicariorum <1>.
Misenantium <1'.
tabellariorum CJ>.
victimariorum <+>.
Mensae oleareae per totam urbem ~.ccc. <s>. 5
Continet:
Aedem Honoris et Virtutis. IO
Lacos .Lxxxvn.
Pistrina .xx.
Continet pedes .x11.ccxv1111. semis.
Continet: 5
T emplum Claudii.
Macellum Magnum.
Lupanarios.
Antrum Cyclopis.
Cohortem V vigilum. ro
Castra Peregrina.
Caput Africae.
Arborem Sanctam.
Domum Philippi.
Vieti liana.
Ludum Matutinum et Gallicum C•>.
Spoliarium.
Saniarium.
Armamentarimn C>l.
Micam Auream. 20
Vici .vn.
Aediculae .vn.
Vicomagistri .xLvm.
Curatores .n.
Insulae .ili.oc.
'· IKCUS 8 LXXX III! B L XL~ IX e 3· d uodccim ml lfa CCXV l lll a duodccim ( Xli ,.,
mllfa ccxvi b e d uodeclm mllia ccxx•1111 d scmls om. A 8 4. seconda a b e C 6 eludi C
7. marcellum C 8. lu pa rios A BC 10. cohortes 8 v om. A 8 vlgulum a 11. af.
frke e 14 . fillppl A 15. victlli anam 8 18. samarium AB C zo. nucam a
2 1. vice e 1111 A 2 2. septem A 24. duoabd 25. tria mllia DC A B C
(1 ) Un'a lt ra scuola, per glad iatori gal· l'iscrizione 947odel voi. V!del C. f. L.
lici, presso il Colosseo. Non è del tutto (2) Era l'a rmeria de l « Ludus ma -
sicu ro che si riferisca a questo « ludus» « g nus » ( C. I. L. VI, 10164).
D E L L E Q U AT T O R DI C I R E G I O N I D I R O MA I 67
Domos .cxxvu.
Horrea .xxvu. <•>
BaJinea .Lxxxv.
Lacos .Lxv.
5 Pistrina .xv.
Continet pedes .xn.cc.
Continet:
Monetam.
IO Amphitheatrum qui capit loca .LXXX\'ll,
Ludum Magnum <2> et Dacicum.
Domum Brytti Praesentis.
Summum Choragium.
Lacum Pastoris.
15 Scholam Quaestorum et Caplatorum.
Thermas Traianas et Titianas.
Porticum Liviae.
Castra Misenatium.
Vici .xn.
Aediculae .xn.
Vicomagistri .XLVIII.
Curatores .11.
lnsulae .II.DCCLVJI. 5
Domos .Lx. C•>.
Horrea .xvu.
Balioea .Lxxx.
Lacos .Lxv.
Pistrina .xvi. IO
Continet :
Porticum Absidatam.
Aream Vulcani<». 15
Auram.
Bucinum.
Apollinem Sandalìarium.
T emplum Telluris.
Horrea Chartaria (i>. 20
Tigillum Sororium.
Colossum altum pedes .cu. semis, ha.bet in capite radia nu-
mero .vu. singula pedum .xxn. semis.
Metam Sudantem.
5 Templum Romae et Veneris.
Aedem Iovis Statoris.
Viam Sacram.
Basilicam Constantinianam.
Templum Faustinae.
ro Basilicam Pauli.
Forum Transitorium.
Siburam.
Balineum Dafnidis.
Vici .vm.
15 Aediculae .vm.
Vico magi stri .XLvm.
Curatores .ll.
Insulae .II.DCCLVII.
Domos .Lxxxvm.
20 Horrea .xvm.
Balinea .Lxxv.
Lacos .txxvm.
Pistrina .xv.
Continet pedes .xm.
REGIO V. EsQUILJAE.
Continet:
Lacum Orfei.
Macellum Livianum.
Nymfeum divi Alexandri. 5
Cohortem II vigilum.
Herculem Sullanum.
Hortos Pallantianos.
Amphitheatrum Castrensem.
Campum Viminalem. IO
Subager.
Minervam Medicam .
Isidem Patriciam.
Vici .xv.
Aediculae .xv.
Vicomagistri .XLVIII.
Curatores .11.
Insulae .ill.DCCCL.
Domos .cLxxx.
Horrea .xxvi. 20
Balinea .Lxxv.
Lacos .Lxx1111.
Pistrina .xv.
Conti net:
T emplum Salutis et Serapis.
T emplum Florae.
5 Capitolìum Antiquum.
Statuam Mamuri.
Templum Dei Quirini.
Mal11m P1micum C1l.
Hortos Salustianos.
10 Gentem Flaviam.
Thermas Diocletianas et Constantinianas <2 >.
Castra Praetoi ia <il.
X Tabernas.
Gallinas Albas.
15 Aream Candidi (4).
Cohortcm III vigilum.
(1) Località che SuETONIO (Domit. vom ]. J54· in Abl1a11dl. siiclis. Gesell.
1) ci segnala come prossima :illa casa der Wiu. I, 18 50, p. 6o4) una glossa
in cui nacque Domitiano: "natus est ... entrata nel testo. Questa caserma dci
<< regione Urbis sexta ad Malum Puni- pretoriani costruita sotto Tiberio, tra
<< cum » . Si può collocare su quel tratto il z1 e il 23 d. Cr., all'estremità nord-
di via delle Quattro Fontane che con- est di Roma (SUETONIO, Tiber. 37, 1;
giunge le vie Nazionale e Venti Set- PLINIO, Nat. Hi11. Jll, 67; Sello/. ili
tembre. IuvENALEM, X, 95), venne in parte
(2) «et Constanti nianas » doveva, distrutta da Costantino dopo lo scio-
come in C111 ios11111, trovarsi dopo «Ca- glimento dei pretoriani, nel ~ 12 (i\u-
« pitolium Antiquum ». Qui l'indica· RELIO \'rrr. De Caes. 40, 2); ZosJMO,
zionc i: fuori Ji posto, perchè le terme Il, 17, 2; LATrANZto, De 111ortih11s pers.
di Costantino non stavano vicino a 26, >). Cf. DURRY, op. cit. pp. 4 S
quelle di Diocleziano. sgg. 394.
(3) "Ca~tra Praetoria >>,che si trova (4) Un,1 piazza probabilmente a nord
in un sol coJicc, sarebbe secondo il di S. Pudenzi:rn:t (cf. Hu1-.LS1 N, Topogr.
MoMMSl:X ( Urber .lm C/11011og 111pht11 I, m, 374).
IL CATALOGO
Vici .xvn.
Aediculae .xvn.
Vicomagistri .XLvm.
Curatores .n.
lnsulae .m.ccccm. 5
Domos .CXLv1.
Horrea .xvm.
Balinea .Lxxv.
Lacos .LXXIII.
Pistrina .xvi. IO
Continet :
Lacum Ganymedis.
Cohortem I vigilum.
Arcum Novum.
Nymfeum Iovis.
Aediculam Caprariam.
Campum Agrippae.
T emplum Solis et Castra. 20
Porticum Gyptiani et Costantini.
Templa duo nova Spei et Fortimae <•>.
(t) Anche questa indicazione, Jata poco sopra, potrebbe far pensare che
dal cod. A e dai derivati dello Spi- questi «tempia duo no v :i» siano da
reose, sarebbe, a giudizio del Mm.tM- ascrivere :ill'atti\·it~ edilizia dello stesso
SEN, una glossa ( Ueber den Cbronogr. imperatore. Cf. Jo RDAN- HUELS EN, To-
cit. p. 6o4)· L'att ribuzione a Diocle- pogr. II, 7; I, 111, 46s.
ziano delJ' • Arcus Novus », indicato
DELLE QUATTORD I C I REGIONI DI ROMA 173
Senatum.
Atrium Mioervae.
Forum Caesaris. Augusti. Nervae. Traiaoi.
Templum divi Traiani et columnam coclydem altam pedes
.cxxvm. semis, gradus intus habet .CLxxxv. fenestras .XLV. 5
Cohortem VI vigilum.
Basilicam Argeotariam.
T emplum Concordiae.
Umbilicum Romae <•>.
Templum Saturni et Vespasiani. IO
Capitolium.
Miliarium Aureum <2 >.
Basilicam luliam.
Templum Castorurn.
Vestam.
Horrea Germaniciana <1> et Agrippiana.
Aquam cernentem.
IIII Scauros.
(r) Le vestigia sono da vedersi, se- (3) Con ogni verosimiglianza non
condo la generale opi nione, all'estre- pa re si possa escludere una rc:la1ione
m ità nord dell'emiciclo dei Rost ri, dove trn questo articolo e la vitto ria Ger-
rimangono avanzi d'una base circolare maniciana; e la denominazione si po·
in mattoni con tr:icce di rivestimento in trebbe ricollegare, per ragioni a noi
marmo. A simili tudine degli bµcp«ì.o( ignote, con l'imperatore Caligola, che
delle città greche, stava a rappresen- ereditò dalla tradizione famili:are il co-
tare il centro della città e dcli' impero, g nome di ger111a11ic11s. Se io questa
e la costruzione non cr.i anteriore :il- aggiunta, dataci da Notilia, è sta- •
i' età di Settimio Severo (cf. PLATNllR- to seguito un ordine topografico, gli
AsHBY, op. cit. p. 544). /Jorrea potrebbe ro trova rsi, con gli
(2) L 'ordine delle voci che seguono « Agrippiana » , prc~so il clivo dcli.i
è dal punto di vista topografico più Vittoria.
cs:itto in C11riosu111.
DELLE Q U ATTOR DICI R E GIONI D I ROM A 175
Sub Aede.
Atrium Caci.
Vicum Iugarium et Unguentarittm <1>.
Graecostadium.
5 Porticum Margaritarium.
Elefantum Herbarium.
Vici .xxxmr.
Aediculae .xxxnn.
Vigomagistri .XLVIII.
10 Curatores .n.
Insulae .Ill.CCCCLXXX.
Domos .cxxx.
Horrea .xvm.
Balinea .Lxxxv.
r5 Lacos .cxx.
Pistrina .xx.
Continet pedes .xm.LXVJI.
( 1) Sembra debba identifica rsi col (2) Constatato che le fazioni non
vic11s T11scu.s, detto anche T11rarius: raggiunsero mai la cifra di • v1111, da t:i
« ubi ha rum rerum (thus et odores] dai codici di questo catalogo, è d:i rite·
«merca tores id est unguentari nere che un copista, ingannato d:i una
« consistunt )) (PORFIRIONF., In fi.oRAT. scrittura continua, congiungesse 'ol
Se1111. 11, 3, 228; Epist. I, 20, 1 e li, u v1 », esatt~ indic.\Zione del numero
t, 269). delle fazioni, le due aste che, a nostro
IL CATALOGO
II Aedes (z).
Porticum Philippi.
Minucias duas, Veterem et Frumentariam.
Cryptam Balbi.
Theatra .m. In primis Balbi qui capit loca .XI.DX <». Pompei 5
capit loca .xva.DLXXX. Marcelli capit loca .xx.o.
Odium capit loca .XI.DC.
Stadium capit loca .xxx.Lxxxvm.
Campum Martium.
Trigarium. 10
Ciconias Nixas.
Pantheum.
Basilicam Matidies et Marcianes.
Templum divi Antonioi et columnam coclidem altam pedes
.cucxv. semis, gradus intus habet .ccm., fenestras .Lvr. r5
Hadrianium <1>.
Tbermas Alexandrianas <•> et Agrippianas.
REGIO X. PALATIUM.
Continet:
Casam Romuli.
Aedem Matris Deum et Apollinis Ramnusi.
20 Pentapylum.
Domum Augustianam et Tiberianam.
Auguratorium.
Aream Palatinam <».
3. duorum A 4. Insu la C fclices A felicls a b e faclicis d fellcle C
6. xxx11ab e 7. XLV e 8. duo 11 ab d 9. duo milia sep tingenrae (septingente a)
LXX\'ll A ad duo milia septl ngentae (sep ti ngeote e septeni;ente b) Lxx1 111 be 10. domus B
11. xx11 B 12. bal nea BC 13. lacus B LXII I A 8 15. triginta duomllfa qulngen -
tos A 8 xxx
umbra ammllalo in C 16. Regio om. b decima ab e 19. Deum) do-
mini ab appollinls be rha mnusi d namnusl A w. pentapilum b 21. augu$tlana C
1ybcrianam d liberiana C 22-23. a uguratorium. arcam pa la tlnam om. A 8
drinus » quanto l< alcxandrianus" (cf. (1 ) Il «LXII!» del cod. A e dci de·
Tbes. li11g. Lai. I, 1537). Qui :icccttia- ri va li dallo Spirensc è palese ri pc-
m o la fornn «alexa ndrian as », sebbene tizi o11e del num ero precedente.
si legga nei soli codici A, b, perchè in (2) Una piazza nella sommità del
seguito ricorre d: nuovo dota dalb m ag - colle, davan ti alla fronte dcl palazzo
gioranza dei mss. im pe ria le fatto costruire da Dom iz i:tno,
Co.i. Topog-r. 12
IL CATALOGO
Continet:
T emplum Solis et Lunae.
Aedem Matris Deum et Iovis Arbm·atoris.
e allo sbocco della str:ida (cli1ms Pala- ASHBY, op. cit. p. ;o). I? ricordat:i
da
ti1111s) che d:ill:i S:icra Via, in prossimi t:\ AULO GèLL!O, :\X, I, 2;IV, 1, t , t;!
dell'arco di Tito, saliva :il Palatino (cf. tfa FLAVIO Gu.:SEPPE, Anliq. !ud. XIX,
H uELSEN, Topog,.. I, m, 66; PtATNF.R- j, 2.
DELLE QUATTORDICI REGIONI DI ROMA 179•
XII Portas.
T emplum Mercurii.
Aedem Ditis Patris (t),
Cererem.
5 Portam Trigeminam.
Apollinem Caelispicem.
Herculem Olivarium.
Velabrum.
Arcum divi Coostantini.
IO Vici .xv1w.
Aediculae .xvmr.
Vicomagistri .xtvm.
Curatores .r1.
Insulae .11.oc.
15 Domos .Lxxxv1m.
Horrea .xvi.
Balinea .xv.
Lacos .xx.
Pistrina .xvi.
20 Cootinet pedes .XI.o.
(1} D:i identificare probabilmente col Pirro, forse nel luogo dove prima sor-
tempio di Summa no ( S1111111ms Ma11iu111 geva un altare dedicato da T. Tazio
Dis Pater; cf. W1ssowA, Relig. d. Riimer, (VARRONE, V, 74; Ovm10, Fast. VI,
p. I 24); indicato dai calendari «ad cir· 731; vedi anche Ltv10, XXXII, 29, 1;
« cum Maximum» (Fast. Esq11ìl. Vmus. PuN tO, Nat. Hisl. XXIX, 57). Cf.
Amit11r11. in C. I. L. I•, 211, 221, 243). L. CuRTIUS, Su111ma11us io Rom. Miti,
Fu eretto durante la guerra contro XLIX, 1934, p. 233 sgg.
180 IL CATALOGO
Continet:
Aream Radicariam.
Viam Novam.
Fortunam Mammosam. 5
Isidem Atheoodoriam.
Aedem Bonae Deae Subsaxanae.
Clivum Delfini.
Thermas Antoninianas.
Septem Domos. IO
Parthorum.
Campum Lanatarium.
Domum Chilonis.
Cobortem illl vigilum.
Domum Cornificies.
Pri vatam Hadriani.
Vici .xv11.
Aediculae .xvii.
Vicomagistri .XLVIII.
Curatores .n. 20
Insulae .IJ.CCCCLXXXV1I.
Domos .cxm.
Horrea .xxvn.
Balinea .Lxm.
Lacos .Lxxxr.
Pistrina .xx.
Continet pedes .Xli.
Continet:
Armilustrium.
T emplum Dianae et Minervae.
5 Nymfea tria.
Thermas Surae et Decianas.
Dolocenum.
Mappam Auream.
Platanonis.
IO Horrea Galbae et Anicetiana.
Porticum Fabariurn.
Scalas Cassi.
Forum Pistorum.
Vici .xvu.
Aediculae .xvu.
Vicomagistri .xL vm.
Curatores . u.
Insulae .11.ccccLxxxv11.
Domos .cxxx.
20 Horrea .xxxv.
Balinea .Lx1m.
Lacos .Lxxxvm.
Pistrina .xx.
Continet pedes .xvm.
Continet :
Gaianu m et Frigianum.
Vaticanum.
Naumachias .11. 5
Hortos Domities.
Balineum Ampelidis, Prisci et Dianae.
Molinas.
laniculum.
Statuam Valerianam. IO
Cohortem VII vigilum.
Caput Gorgonis.
Fortis Fortunae.
Coraria Septimiana.
Herculem Cubantem.
Campum Britianum et Codetanum.
Hortos Geres.
Castra Lccticariorum.
Vici .LXXVIII.
Acdiculae .Lxxvn1. 20
Vicomagistri .XLVIII.
Curatores .11.
Insulae . nu .ccccv.
Domos .CL.
Horrea .xxn.
Balinea .LXXXVI.
Lacos .CLXXX.
Pistrina .xxm.
Continet pedes .xxxm.ccccLxxxvm.
5 Osouscr .v.
In circo Maximo uous altus pedes .LXXXVIII.
sem1s.
In Vaticano unus altus pedes .Lxxv.
In campo Martio unus altus pedes .LXXII. semis.
IO In mausoleo Augusti duo singuli pcdum .XLII. semis.
PoNTES .vm.
Aelius.
Aemilius.
Aurelius.
I 5 Mulvius.
Sublicius.
Fabricius.
Cestius et Probi.
MONTES .VII.
20 Caelius.
Adventinus.
Tarpeius.
Palatinus.
Esquilinus.
Vaticanus.
Ianiculensis.
CAMPI .vm.
Viminalis.
Agrippes.
Martius.
Codetanus.
Octavius.
Pecuarius.
Lanatarius. IO
Brytianus.
FORA .Xl.
Romanum magnum.
Caesaris.
Augusti.
Nervae.
Traiani.
Haenobarbi.
Forum Boari uni.
Suarium. 20
Pistorum.
Gallorum et Rusticorum.
8ASLLICAE .X.
Iulia.
Ulpia.
Pauli.
Vestilia.
Neptuni.
Matid ies.
Marcianes.
Bascellaria.
Floscellaria.
Constantiniana.
5 THERMAE .Xl.
Traiaoae.
Titianae.
Agrippiaoae.
Sures.
ro Commodianae.
Severianae.
Alexandrianae.
Antoninianae.
Decianae.
r5 Oiocletianae.
Constantinianae.
AQUAE .xvrm.
Traiana.
Aniena.
20 [Aniena] altera.
Claudia.
Marcia.
Herculea.
Caerule:t.
lulia.
Augustea.
Appia.
Alsetina.
setlna A 8 C.
Ci minia.
Aurelia.
Damnata.
Virgo.
Tepula. 5
Severiana.
Antoniniana.
Alexandriana.
VIA E .XXV!lll.
T raiana. IO
Appia.
Latina.
Lavicana.
Praenestina.
Tiburtina. lj
Nomentana.
Salaria.
Flaminia.
Aemilia.
Clodia. 20
Valeria.
Aurelia.
Campana.
Osrensis.
Porrensis. 25
Ianiculensis.
Laurcntina.
Ardeatina.
Setina.
T iberina <•>. 30
1. cinnlnla e 5. tipula e 7. antoniana (anthonlana e) A B 9. XXYlll e I;. ja•i·
cana d 16-20 om. A, ave11do ùuer110 çià i 1'0Cnl>oli tra le aquac 2:;. campanla < cam·
parla a =4· ho11fensis a ostJcnsis bcd 26. lanlculensls e ianbulesis e 27. laureo.
tlana AB 29. srtlna C 30. tiberina (tybcrina d taberlnac) mellono in fine dell'elenco A B.
Quintia.
Cassia.
Gallica.
Cornelia.
5 Triumfalis.
Patinaria.
Asinaria.
Ciminia.
HoRUM BREVIARtuM.
10 Capitolia .n.
Circi .n.
Amphitheatra .11.
Colossi .n.
Columnae coclides .li .
r5 M:tcelli .11.
Theatra .m.
Ludi .1111.
Naumachiae .v.
Nymfea .xv .
20 Equi magni .xxm.
Dei aurei .LXXX.
eburnei .LXXXIII!.
Arei marmorei .xxxvr.
Portae .xxxv11.
25 Vici .CCCCXXll[(.
Ae<liculae .ccccxx1m.
Vicomagistri .DCLXXII.
Curatores .xxvm.
I. tota urt-c A numero om. e e quadragiota sex milla scscente (scsccntc a SU·
ccntac d) duo (duac d) A 8 2. domos B mille (mlllae A) scptlngcntac (scptingcnte ab cl
octoginta (octlngcnta b) A 8 ,.ccxc C 3. horrea ccxc om. A H 4. balnca B C
S· lftCUS 8 mille CCCLII A ab e 8. XLl111 A 8 9 pretoria C dcccm Ad 10. qual·
tuor A 11. septcm A ad quarum 8 11. vixilla A a ulx I illa be d 13. cast re A
14. I CO Id. A 8 finisco110 co11 peregrlnorum 17. alllicariorum C
DELLE QUATTORDICI REGJ O~ J DI ROMA 189
Traiana.
Appia.
Latina. 5
Lavicana.
Praenestina.
Tiburtina.
Numentana.
Salaria. !O
Flamminia.
Aemilìa.
Claudia.
Valeria.
Annia <•l.
Aurelia.
Asina ria.
Campania.
Hostensis.
Portuensis. 20
Ianiculensis.
Cassia.
Laurcntina.
Gallica.
Ardeatina.
Cornelia.
Setina.
T yberina.
1. No1i1la-Romat om. JI' 2. JI' ordina 1·14, 16-19, 21, 23, 25-2;, 20, n, 24, 2S, 2q, 15, 30.
3. Vlat suoi Romat urbis numero .xx V 9. Nomtniana P 18. <.:anpania I' 22. Casta B
Cnsita con la prima s tspun/a V 25. Ardlallna V 28. Tibtrina V
(1) Le isc rizioni (Cd. L. IX, 5833; nella tradizione ms. del precedente ca·
Ili, 1458; Il, 1532; IX, 5155) ci fanno talogo regionario figur:i tra le acque
conoscere i wratorts di quest.t via, che (cf. p. 154 nota tl).
DELLE QUATT ORDIC I REGIO~ ! DI ROMA 191
Quintia.
Tri umphalis.
Patina ria.
Cyminia.
5 MoNTES .vu.
Caelius.
A,·entinus.
Tarpeius.
Palatinus.
1o Oianiculensis.
Esquilinus qm et Sallustius <•>.
Baticanus.
T[H)ER~t.\E .Xl.
Titianae.
r5 Comodianae.
Antonianae.
Oecianae.
Agrippianae.
Alexand rinae.
20 Constantinianae.
Traianae.
Severianae.
Suranae.
Diocletianae.
AQUAE.
Traiana.
Amnia <».
1. Quintina V 4. Cìmlnla con In 1tltim11 i nel/' inl~rl. I' ;.. V h11 soltanto
llatlcamus qui <I salustìus dìacricultn•ìs e omelie tulio il re1to. 11. Corr. •U Exquì·
lìnus B •~. Raticanus om. B 18. Agrìpplniane B ~1. Troiane B
Attica.
Claudia.
Martia.
Herculea.
Cerulea.
lulia.
Augusta.
Appia.
Absantinia <•>.
Cyminia. 10
Aurelia.
Damnata.
Virgo.
Tepula.
Severiana.
Antoniana <»
Alexandrina.
Cod. TopOflT-
202 DESCRIZIONE INTERPOLATA
Hiacynthus Arpioas
Cf. PRF.LLER, Die Rrgionm, p. 38 sgg.; Jo1rnAN, Topogr. 11, 300 sgg.;
OE Rossi, Nott di topografia romana cit. pp. 49-50, 65 sgg.; UR1.1c11s, Cod. 11rb.
Rom. top. pp. 19-34; ZABUGHIN, P. Leto cit. II, 181 - 4.
D E L L E Q U A T T O R O I C I R E G I ON I O I R O M A 207
(1) Questo e i seg uent i nomi dei vici j6) "Carrucae » Cur. e Not.
sono desu nti dalla base dci vicoma - '(7) Pa rrasio aggiunge « vel Vespa·
gistri. «sian i >1 ; e qui deve essere infa tti un er-
(2) DJ PLINIO, Nat. Hist. XXXIV, rore per « balineum Vespasiani», che
19, il quale è solo a ricorJare un tem- segue io Not. a u balineum T orqua ti ».
pio (u aeJcS») delle C.1mene, a propo- (8) Il nome « Vectius »,che Pompo·
sito di una statua che il poeta Lucio nio aggiunge, è in TACITO, Ab excesw
Acci o vi a vrcbbe eretta a sè stesso. d. Aug. X V, 3; Hi1toriae, Il, 6 5 e 97;
O) "Sple11is » Cur. e Not. Vita lulii A gricolae, 8, I ; 16, 7, e in
(4) «Calle~» Not. STAZIO, Si/11ae, \', 2. Cf. RoHDEN- DES-
(5) « Panruria 11 C11 r . e Not. SAU, Pro1opograpbia, III, 1898, p. 4 11.
208 DESCRIZIONE INTERPOLATA
Pistrina .xx.
Regio in ambitu continet pedes .xu.ccxxv1.
( 1) é< Mamertini ); Cur. e Not., e cosi servì o a ~ sostituzioni sue. Su:i può
anche Parrasio. considcra rii l'alterazione dcl numero x
( 2) «Abascantii> Not. «Abascantis» in IX dei vici di questa regione, fatta
C11r. Per simili alterazioni cf. Macel· in conformità <lei vici <la lui elencati.
lum Liviani nella reg. V. (4) I « denuntiatores l> derivano dalla
(3) I numeri spesso non si accor· Base. Sono i due liclorts dt11u11tiatorts
dano con quelli dell'antico catalogo, popularu che i vicomagistri avevano
e non sappiamo se la discordanza sia il diritto di portare con sè in deter·
attribuibile al ms. di cui Pomponio si minati giorni.
D EL LE Q U A T T O R D I C I R E G I O N I DI R O M A 209
Templum Claudi.
Macellum Magnum .
Campus Martialis C•>.
5 Lupariae.
Antrum Cyclopis.
Castra Peregrina.
Caput Africae.
Arbor Sancta.
1o Domus Philippi.
Domus Vectiliana.
Regia Tulli Hostilii [et templum quod in curiam rtdegit Tullus
ordini a se attcto, idesl patribus minorum gentium]C2J.
Mansiones Albanae (J) ,
I5 Mica Aurea.
Armamentarium.
Spolium Samarium C•>.
[Aedis Vortumni in vico Thusco] Cs>.
Cod. TopoK"r.
210 DESCRIZIONE I NTE RPOLATA
Ludus Matutinus.
Ludus Gallicus.
Cohortes <•> quinque vigilum.
Vici .VII.
Aediculae .vm. 5
Vico Magistri .xxvm.
Curatores .11.
Denuntiatores .n.
Insulae .m.
Domus .cxxxmr. 10
Horrea .xxm.
Balineae privatae .xx.
Pistrina .xn.
Regio in ambitu continet. pedes .xn.cc.
Moneta.
Amphitheatrum quod capit loca .LXXXVII.
Ludus Magnus.
Ludus Dacicus.
Domus Bryttiaoa. 20
Samium <•> Coragium.
Praetura Praesentissima CJ).
Thermae Titi Caesaris Augusti.
3. Cohortes) sulla seconda o in interi. u B 14. rea A' e cosi sempre in seguito.
19. Ludos Daclcus I Bacchlcus B, e in mar{I'. in inchiostro rouo alter autem otrumque
expuogcodom, quonfam In allquibus non erat.
Templum Telluris.
Via Sacra.
Basilica Constaotini.
Basilica Paulli Aimili.
Sacriportus <•>. 5
Forum Traositorium.
Baliocum Daphnidis.
Porticus Absidata.
Area Vulcani cum Vulcanali uhi lothos a Romulo sata [Àtqru
inibi per bid1tum sanguine plttit] <». 1o
cAliud templum Concordiae] (s>.
Buccioum Aurcum.
Apollo Sandalarius.
Hofrea Chartacea.
Sororium T igillum. • 15
Colossus altus pedes .cn. et semis, habeos in capite radios .vu.
singuli pedum .xxn. et semis.
Meta Sudaos.
Carinae <•>.
( 1) Antica città del Laiio, tra Segni qui confuso l'c area Vokani • nelle vi-
e Preneste, dove Mario il Giovane fu cinanze dcli' Argrùtum con l'omonima
sconfitto da Silla. La località è ricordata «area» del Foro, a cui si riferiscono le
da FLORO, Il, 9, l3 in connessione con notizie da essi aggiunte. Quest' •area 11
la porta Collina (e apud Sacriportum era anche d'ordinario chiamata Vul-
e Collinamque portam » ), e dai ma- caoale.
noscritti di Floro passò negli apografi (3) Verosimilmente da CASSIO DIONE
del De U11gua Lat. di VARRONE (V, 54~: (XLIV, 4, 5), il quale ricorda un tempio
u Huic Germaliam et Vellias coniunxe- 'Oµovo!«ç X«Lvijç votato nel 44 a. Cr.
• runt quod in hac regione sacriponus L' ubi~zione non si conosce, anzi si
e est, et in ea sic scriptum 11 (ed. 1471 ignora se sia stato veramente costruito.
curata da Pomponio Leto, f. 1111 b.). (4) Forse da SuETONtO, Tibtriru, I 5
Siccome ivi si parla della quaru re- o De grammaticis, 1 5; ma Pomponio
gione Serviana, l'interpolatore deve potrebbe aver tenuto anche presente
aver ritenuto la località come facente CICERONE, De baruspicum responsis, i3,
p:irte della città di Roma. 49 o FtoRo, Epit. Il, 18, 4. Le Carine
(2) Da PLINIO, Nat. Hist. XVI, i36, e erano un distretto sotto le pendici di
l'aggiunta del cod. Veneto da L1v10, S. Pietro in Vincoli di fronte alla
XXXIX, 46, s. Gl'interpolatori hanno Velia.
DELLE QUATTORDICI REGIONI DI ROM A 21 3
Domus Pompei<•>.
Avita Ciceron1'm domiH <2 l.
Vici .vm.
Aediculae .vrn.
5 Vico Magistri .xxxu.
Curatores .II.
Dentmtiatores .11.
Insulae .u.occLv11.
Domus .cxxxvm.
10 Horrea .vm.
Balineae privatae .Lxxv.
Lacus .LXXVIII.
Pistrina .xu.
Regio in ambitu continet pedes .xm.
(1) Per le fonti di questa indicazione geva probabilmente negli orti di Me-
si può ripetere quanto è detto nella cenate.
nota precedente. La casa sorgeva nelle (4) Da VARitoNE, V, 5 1.
Carine, presso il tempio di Tellure (5) « Orpbei » Cur. e Noi. Si è ri-
(SUETONIO, De gramm. I 5). petuto il « Promethei » della regione 1.
(2) Forse da PLUTARCO (Cicero, 8, 6), (6) 11 C11r. e Noi.; forse v è un'an-
dove si dice che Cicerone concesse la ticip22ione della iniziale di « vigilum ».
casa paterna al fratello; e dalla lettera (7) « Pallaotiani 11 C11r. e Noi.
di CICERONE al fratello Quinto (li, 3, 7), (8) Da L1v10, XL, 34, 4 Si trovava
donde risulta che la casa di questo era poco fuori della porta Collina e ripro-
«in Carinis >>. duceva il tempio di Venere dcl monte
(J) Da SuETONIO, Nero, 38, 2 . Sor- Erice in Sicilia (L1v10, XXX, 38, 10;
DESCRIZIONE INTERPOLATA
Ovrmo, Fasti, IV, 871 -4, Rem. amor. (3) Il <e campus Exquilinus » da CICE-
549-50; Fasi. Aro. 1x kal. maii in RONE,Phiiipp. IX, 7, I7 o da SUBTONI01
C. I. L. 12, PI" 214, 21 5, 316, Fasl A11z. Cla11d. 25, 3; l'aggiunta del cod. Ve-
p. 94; APPIANO, Beli. civ. I, 428; STRA· neto da VARRONE, V, 50. Il campo
BONE, VI, 2,5). Fu dedicato dal duum- era fuori della porta Esquilina, a nord
viro L. Porcio Licino (18 1 a. Cr.), che della via Labicana (STRADONE, V, 31 9)
lo aveva votato quando era console, e il bosco sul colle Oppio (VARRONE,
durante la guerra contro i Liguri, nel !oc. cit.).
184 (L1v10, XL, 34, 4). Nell'età im- (4) Quasi certamente da VARRONB
periale sembra che questo tempio (V. 50), dove l'esatta lezione «Poe-
portasse il nome di Ve1111s hortorum « telius »,nel manoscritto Varroniano
Sallustianorwn ( cf. C. [. L. VI, I 22, di cui si serviva Pomponio, doveva es-
32451, 32468). Per una sommaria sere stata deformata in « Petelinum ».
descrizione del tempio vedi LUGLI, D'altra parte un « lucus Petelinus • ~
Mo11. a11tichi cit. III, 336. ricordato in L1v10 (VI, 20, 11 ; VII,
( I) Forse da SuETONIO, Tibtr. 15; 41; J) e in PLUTARCO (Camill. 36, 7),
cf. anche TACITO, Ann. XV, 39. PoR- ma si trovava u extra portam Flumen-
FIRIONE (Serm . I, 8 vv. I e 14) ci fa « tanaro», e non nella regione del-
conoscere che i giardini si estendevano l'Esquilino, mentre il 11 Poetelius » era
«extra ponam Esqullinam», dove erano sul Cispio.
le pubbliche << ustrinae >1 (cf. anche (s) Da VARRONE, V, 50. Il tempio
BoTSCHUYVER, Schol. i11 HoRATtuM ì. qi q. fu costruito nel 375 av. Cr. (PLINIO,
codd. Paris. 193 s, p. 300); e dallo Ps!!U· Nat. Hisl. XVI, 23 5) nel luogo dove
DACRONE (Sérm. I, 8, v. 7) sappiamb era un culto ad llizia (DIONISIO, IV,
che dove erano i giardini di Mecenate 15, 5). Nel 190 a. Cr. il fastigio del
si trovavano al suo tempo le terme tempio e le porte furono rovinate da
Traiane. un fulmine (L1v10, XXXVII, 3, 2).
(2) Da OVIDIO, Fasti, VI, 601; cf. an- Sorgeva sul Cispio, presso la torre
che L1v10, I, 44, 3. La Reggia sorgeva medioevale dei Cantarelli, dove sono
sul clivus Orbius, un2 via alla quale si state trovate iscrizioni relative al culto
perveniva dal F'oro, dopo aver raggiunto di Giunone Lucina e avanzi di un an-
la pane più alta del viws C11prirls, pie- tico edificio. Cf. HuELSEN, Topogr.
gando a destra, e che porta va all 'Esqui- 1, m, 334 nota 28.
lino (LIVlo, I, 48, 6; SouNo, I, 2 s).
DELLE QUATTORDICI REGIONI DI ROMA 215
(1) Da VARRONE, V, so. Nell'estre- antiquari dcl sec. XVI sembra che
m ità ovest dell'Oppio (cf. PLATNER- grandi rovine di queste terme esistes-
ASHBY, op. cit . P· 205). sero tra le chiese di S. Lorenzo e di
(2) D" PLINIO, XVJI, 2, e l'ag- S. Vitale. Cf. LANCIANI, Stor. deKli
giunta del cod. Veneto dallo stesso scavi, I, 230-1 ; H uF.LSEN, Topogr. I,
passo, m:ile inteso; poichè le case di m, p. 37 S nota 8,
Q, L utazio Catulo e di L. (non M.) ( 5) Dagli atti di san Lorenio (Mo M-
Crasso si trovavano cc in Palatio », e BRinus, Sanctuari11m seri vitae Sancto-
non, come quella di Aquilio Gallo, e in rum, Il, 94 I. 46, dove le terme sono ad-
«colle Vim inali ». ditate iuxta palafium Salustii; e StJRlUS,
(3) Da VARRONE, V, po da FESTO, Histo1·iae seu vitae Sa11ctornm, III, :i 39).
P· 516. Negli atti del Martirologio di Adone,
(4) Da una iscrizione su tubo di riprodotti in Acta Ss. 10 ag. p. 519, la
piombo, rinvenuta nel sec. xv presso il denominazione « Olympiadis » manca.
monastero di S. Lorenzo in Panisperna Riguardo a un presunto riconoscimento
(C. I. L. VI, 29765 e adJ. 366o5; XV di queste terme presso S. Pudenziana
7247). Da notizie che si ricavano dagli et. Lucu, op. cit. lll, pp. 349-Sl.
216 DESCR I ZI ONE INTE RP OL ATA
(1) Da una iscrizione «in domo ritenuto che gli antiquari del 4-500
" Pomponii Laeti patris » (C. I. L. Vl, abbiano chiamato coll'appellativo di
l135)· templllm Apolli11is I'aedes Semo11is Sa nei,
(l ) Dagli Atti di santa Susanna e io conseguenza denominassero da
(Acta Ss. 11 ag. p. 631). La strada Apollo la parte del Quirinale corrispon-
deve aver corso dall'Alta semita al vicus dente al mom Sa11qualis (Du jARDIN,
Longus presso la chiesa di S. Vitale Monumenti a11tichi dell'area di S. Nicola
(cf. HuELSEN, Topogr. I, m, 410). ai Cesarini io Rurd. Ace. Poi1t. VIU,
(3) Non sappiamo donde sia stato 1933, p. 125 nota 171).
tratto il nome di questo vico. Ad ogni (7) Questo preteso circo di Flora
modo la « porta Querquetulaoa" era pai;e derivi da una errata interpreta-
' ul Celio, assai probabilmente tra la zione di « Lud. in circo Florae 10 che è
porta Celimontaoa e la Capena, a sud nei Fasti Vmus. v non. mai, p. 111.
di S. Stefano Rotondo; dunque non Si è in te.so «Ludi io circo Florae •,
nella regione VI. Sulla questione della mentre, come avverte 11 MoMMSEN nel
porta Querquetulana vedi SAFLUND, Le commento al su riferito luogo dei Fasti
mura cit. pp. 168, 201. (p. 317), trattasi di due indicazioni di-
(4) Anche questo vico è scono- stinte: « de ludis in circo et de sacro
sciuto. « Florae ». Non è da escludersi anche
(5) Dai Fast. Vall. non. aug. p. 140. che qui l'interpol2tore, avendo dinanzi
(6) Questa supposta dea Clatra, con- i Fasti Allif. id. aug. p. 1 17 o TACITO
giunta ad Apollo, secondo il DE Rossi Ab exctsSll d. Attg. II, 49, possa aver
potrebbe derivare da una erronea inter- · confuso il « templum Florae » sul Qui-
pretazione di un qualche frammento di rinale con quello presso il circo Mas-
epigrafe, trovato sul Quirinale, con la simo, non elencato nella regione Xl.
menzione delle f ous clatratae di un (8) Forse d2 PLINIO, Nat. Hist.
tempio di Apollo; c( Excerpta io Studi XVIII, 186. Negli Excerpta, p. cit.:
e docume11ti di Stor. e Dir. cit. p. 71. « ibi fiebant Aoralia ». Si trattava, non
lo questi Excerpta (p. 6o) si riscontra l:i di una località, ma di una festa che
variante « Clatiae » («est pars Quiri- si celebrava con giuochi nel circo Mas-
" nalis montis: et vocatur mons Cla- simo (cf. PAuLv-W1ssowA, VI, 1749-
" tiae et Apollinis • ). C'è stato chi ha l 752).
DELLE QUATTORDICI REGIONI DI ROMA 217
Capitolium Vetus.
[Fortuna publica in co/[kJ] M.
[Dius Fidius in colcleJ] <1 >.
Forum Sallusti <».
5 Statua Mamuri plumbe.a.
Templum Quirini.
Domus Attici <•>.
Malum Punicum [ad quod Domitianus .oo.)
Templum gentis Flaviae [quod erat domus ma] <5).
I o Horti Sallustiani.
Senatulum Mi1lierum <'>.
Cod. Topo1r.
218 DESCRIZIONE INTERPOLATA
Thcrmac Diocletianac.
Tbermae Costantinianae.
Balinea Paulli <•>.
Dcccm Tabcmae.
Ad Gallinas Albas. 5
Area Calidii <•>.
Cohortes .m. vigilum.
Vici .XII.
Acdiculac .xvr.
Vico Magistri .xLvnr. IO
Curatores .u.
Dmuntiatores .a.
Insulae .m.ov.
Domus .CXLV.
Horrea .xvrn. 15
Balineae privatat .Lxxv.
Lacus .Lxxv1.
Pistrina .xa.
Rtgio in ambitu continet pedcs .xv.oc.
Lacus Ganymedis.
Cohortes . vn. <i> vigilum.
Arcus Novus.
Nympheum Iovis.
Aedicula Capraria.
(1) Nel medio evo erano cosi chi.a - CRETII in Bull. Com. XLil, 191 5,
mate le rovine dell'emiciclo orientale P· 371.
del foro Traiano e fabbriche annesse, (2) "Candidi» Cur. e Not.
che si ritenevano come un edificio a (3) « 1 » Cur. e Noi. P:masio ag·
s~. Per l'origine del nome cf. M AR· giunge: « aliier primorum vigilum ».
DELLE QUATTORDICI REGIONI DI RO MA .219
Campus Agrippae.
Ternplum Solis.
Castra Gentiana (•>.
Porticus Constantini.
5 Tem plum novum Spei.
Templum novum Fortunac.
Templim1 n01mm Qi,irini (s>.
Sacellum Senii Sangi (J),
Equi aenei Tiridatis.
10 Forum Suarium.
Forum Archemonium <•>.
Horti Largiani.
Pila Tiburtina <s>.
Ad Maosuetas.
I 5 Lapis Pertusus.
Vici .x.
Aediculae .xn.
Vico Magistri .XL.
Curatores .Il.
20 Denuntiatores .u.
Insulae .m.CCCLXXXV.
Domus .cxx.
Horrea .xv.
Pistrina XVI.
Balineae privatae .Lxxv. 5
Lacus .LXXVI.
Regio in ambit11 continet pedes .xn.ncc.
4. Ludll agc. fuori colonna A 5. Grecostasls a9g. fuori colonna A 7-8. Scp·
tcm - Ciuccio~ acG· fuori colonna A om. B
nere Cloacina {LIVIO, XL, 51, s; m, VII, 2 I 2 ; XXXIV, 20, e quella della
48, s; CICERONE, A cad. pr. Il, 70, De statua probabilmente da Ltv10, VIIl,
orat. II, 266). Andarono a fuoco nel 210 13, 9. La colonna fu entta nel 338
av. Cr. e, dopo la ricostruzione, preser-0 av. Cr., in onore di C. Mcnio, vincitore
il nome di • tabcmae novae 11 (L1v10, dci Latini, e sorgeva presso la- basilka
XXVl, 27 , 2). Cf. anche N. SAND- Porcia e il carcere {LrVK>, XXXIX, 44,
BERG, Tabtrnorna i Basilica Aemilia in 7; PsEVI>ACRONa e Po11rnuoNE, In H o-
Era11os, XXXJV, 1936, pp. 82-103. RAT.Se""· I, J, 21-2 ; PL1N10, vn. 212;
{I} Da LIVIO, lii, 48, 5: « seducit PsEUDASCON10, Div. i" Ciucil. nr, 1).
« filiam . . . prope Cloacinae ad tabcr- (5) Forse da una falsa iscrizione
« nas ». Doveva trattarsi di un sacello, (C. I. L. VJs 3240), e l'aggiunta del
di cui il lnsamento circolare marmoreo cod. Veneto dai Fasti Vali. 1v id. aug.
tornò alla luce nel 1899 immediata- p. 240. Nel « vicus Iugarius • si tro-
mente innanzi ai gradini della basilica vava un'«ara Opis•, eretta da Augusto
Emilia (cf. D. VAGLIERI in B11U. Ccm. il 7 d. Cr., mentre I'« aedis • di questa
XXVIll, 1900, pp. 61-2 e XXXI, divinità era sul Campidoglio. Però nei
1903, pp. 97-9 ; v. DEMAN, The S11/lan Fasti Amiter11l11i xiv kal. dee. si trova
Fornm injour. Rom. St11d. 1922, p. 21 ). anche la menzione « Opi ad Forum »
(2) Forse da L1v10 I, 4, 5 e 5, t; (0. I. L. 12, p. 245).
il trasferimento delle due località dal .'(6) Da L1v10, XXVI, 27, 2; XXVII,
Palatino al Foro può dipendere da l rac- r 1, 16. Parrasio omette. Le « scptem
conto del mira coloso passaggio del fico cc tabcmac » arsero con le u argenta-
Ruminale dal Palatino nel Comizio per « riae » nel 21 o av. Cr., e furono poi
opera dell'augure Atto Navio (PLINIO, ricostruite in numero di cinque.
Nat. Hist. XV, 77; TAClTO, Ab excesm (7) Forse da; PLINIO, xv, I 19. t una
d. Aug. XIJJ, 58). ripetizione del « Cloacinae templum »
(3) I lessici registrano entrambe le indicato sopra. Cloacina, la divinità
forme «Genius» e cGcnium». della cloaca Massima, in progresso di
(4) u M. LuJi i • corruzione di « Mae- tempo identificata con \ ' enere e chia-
" nii ». la noti zia della colonna deriva, mata Vmus Ooacina. Parrasio omette.
a quanto pare, da PLINIO, Nat. Hist.
222 DESCR I ZIO~E I NTERPOLAT A
2. Pila Oratla agg. fuori colonna A 9. Era tcrillo Basilica lulia et Portlcus A
10-1 -2 p. sg. Arcus-locus atJG· fu ori colonna A
(1) • Seoatum 11 Cur. e Not. •Sena- W Dal titolo della prima Selva di
• tulum (Senaculum) » deriva da VAR· STAZIO, secondo alcuni codd. (cf. ed.
RONE, V, 156 o da FESTo, p. 4S s, e Klotz, Lipsiae, 1911, pp. Lxxxu-
cc aureum » da una errata disposizione LXxxm). Sorgeva quasi nel centro
delle parole nei codd. della famiglia del Foro, presso il latus Curtìu1, oel
del Laur. 891 67 (v. note critiche a luogo dove nel 1903 venne ri conosciuta
p. 111 e URL1c11s, Cod. urb. R. topogr. la base del monumento (cf. PLATNER-
p. 11). li ~ Senaculum » era un luogo AsHBY, op. cit. p. 201).
di convegno dei senatori (VARRONE, (6) Da ORAZIO, Ars pottita, 32.
!oc. cit.; VALERIO MASSIMO, 11, 2, 6); Una scuola per gladiatori (PsEUDA-
ma non è chiaro perchè vi si raccoglies- CRONE e PORffRIO~E, 111 HoRA·r, loc.
sero. Si trovava sopr:i la Grecostasi, cit.), di cui non è possibile precisare il
nel luogo in cui si elevavano il tempio fondatore e l'ubicazione, e che io se-
della ConcorJia e la basilica Opimia, guito era stata trasformata in un bagno,
e gli sorgeva davanti un'ara di Satur- detto « b1lineum Polycleri » (PoRFl-
no, (MACROBIO I, 8, 2). Può essere RIONE cit.).
quindi collocato sul Vulcanale o nell'an· (7) Da Scl1ol. ili PERSitJM, Sat. IV, 49.
golo sud-ovest dcl Comizio, che con- li portico è ri wrdato anche da Sct-
finava col Vulcanale (cf. THÉDENAT, TONIO (A11g. 29, 4) e da CASSIO DIONF.
op. cit. p. 105). (LVI, 27, 5), il quale però adopera
(2) Da L1v10, I, 261 10. Un pilastro aTott nella doppia accezione di porti.:o
o colonna a cui sarebbero state appese e di basilica. Alcuni credettero di do-
le spoglie dei vinti Curiazi, e che al verlo riconnettere con la basilica Giulia;
tem po di Augusto si vedeva ancora al- altri, invece, anche in considcnzione
i 'angolo di una delle due basiliche della vidn:mza all'arws Faf.ia1111s, te-
(l'Emilia o la Giulia) all'entrata del stimoni:ua dallo scoliasta di Per, io, lo
Foro (D10~1S10, Ili, 22, 9). idcntific:1110 con le ar.:ate frontali della
(3) Forse da L1Y10, J, 30, 2 o da basilica Emilia (cf. PuTNER-A~HB,. ,
VARRONh, V, 155. op. cit. p. 73).
(4) Da Ov1010, Fast. I , 707-8 o da (8) Dalla stessa fonte. Costruito nel
VALERIO MASSIMO, l, 8, J. 121 :iv. Cr. da Q Fabio Massimo in ri-
DELLE Q U ATTO R DICI RE G I ON I D I R O MA ZZ 3
corJo della sua vittoria sugli Allobrogi Il, 427). Stava presso l'arco Fabiano e
(PSEUDASCONIO, In Verrem, Aci. I, la porlicus lulia (PoRftRIONE, In HoRAT.
13 3, 14), e restaurato da un discen- Episl. I, 19, 8; Scbol. ili PERs. IV, 49);
dente suo omonimo nel 56 av. Cr. «ante atriali (FESTO, p. 448, l'atrium
(C. I. L. VI, 1303; 12 , ;62). Era adorno Vestae e l'atrium Regis 7). Vi si trovava
di statue della gente Fabia (PssooA- il tribunale del pretore ed era luogo fre-
SCONIO cit.; Sc/1ol. GRONOW in 0RELLI, quentato da un pubblico equivoco, con
C1c. Opera, V, pp. 393, 399), e si prevalenza di usurai (PS!!UDACRONE, ln
conoscono tre iscrizioni, riferentisi al HoRAT. Serm. II, 6, 35; PoRFIRIONE
restauratore dell'arco, a L. Emilio cit.; Schol. in PERS. cit. ; CICERONE, Pro
P.iolo e a P. Cornelio Scipione Emi- Sext. 18; Ovm10, Rem. a,,,, 561-562).
liano (C. I. L. VI, 1304 a b e; J2, Cf. Mc. DANIEL, Basilica Aemilia io
pp. 198, 542, n. 763; DE RuccrERO, Di~. American fournal of Arcl1aeology, 1928,
Epi~r. I, 649). Dietro gli antichi scrit- pp. 169-17 1. li Du ]ARDIN (in Hisloria,
tori, che lo indicano nel lato orientale 19p, pp. 388-400 sgg. e Roma, XI,
dcl Foro (SENECA, De comi. 1 , 3), sull:i 1933, p. 394) esclude che si tratti di
via Sacra, nel punto dov' essa comin- un luogo colpito dal fulmine, e lo
ciava a salire (C1cERONB, Pro Pian. identifica col pozzo di sorgiva esi-
VII. 17; PSEUDASCONIO cit.), presso stente tra la Regia e I' atrium Veslae.
la Regia (PsEUDASCONIO cit.), presso (2) Dallo PssuOACRONH, Sebo/. i11 Ho-
il tempio di Vesta e dopo il tempio RAT. Epist. I, 1, 54, dal qua le si ricava
di Castore (Schol. GRONOW cit.), tra che questi due archi sarebbero stati
i templi di Faustina e di Vesta (Risi. «ante basilicam Pauli» e che ivi
Augwla, Salo11i11. 1, 4), si soleva porre « erant loca feneratorum •· Sulla con-
tra la Regia e il tempio di Antonino e troversa ~uestione <lei numero e della
Faustina, leggermente distanziato ad ubic:izione di questi archi cf. PLAT-
est ; ma v. DEMAN ( The 511/lan Forum NER- AsHllv, op. cit. pp. 275-7.
in ]011rnal cit. p. 26 sgg.), in base a ri- 0) Non è possibile determinare con
t rovamenti da lei riconosciuti come sicurezza la fonte: l'indicazione po-
resti del fornice, lo colloca sul lato trebbe derivare da So LINO, I, 21, da
nord del tempio del divo Giulio. Ov10101 T1·ist. III, 1, 30, Fast. VI, 264 1
Du ]ARDIN in Roma, Xl, 193 3, pp. 397- da Sl!Rno, Aw . VII, 153; Vlll, 363.
400, identifica il fornice Fabiano col La Regia, dove secondo la tradizione
cosi detto arco di Augusto sul Foro. avrebbe abitato il re Numa, poi con-
( 1) Dalla stessa fonte. Il « puteal Li- vertita in una specie di sacrario e
u bonis » o « Scribonianum » era un centro dell'amministra zione del ponte-
recinto circolare, intorno ad un luogo fice massimo, sorgeva sulla via Sacra
colpito dal fulmine, costruito da uno (FESTO, p. 372), presso il tempio di
Scribonio Libone (FESTo, pp. 448-450), Vesta e la casa delle Vestali (ORAZIO,
che non si sa se sia quello stesso il Carm. I, 2, 15; Ov1010, opp. citt.;
quale, verso l'anno 54 av. Cr., fece co- CASSIO OIOllE, frg. "· 3; PLUTARCO,
niare una moneta con l'immagine d'un Numa, 14). Ma FRANCK E. BROWN
puteale e la leggenda: P111lal Scribo11[ia- (The Regia in Mem. Amer. Acad. in
1111m] (BABELON, Mon11. Rép11bl. Rom. Rome, XII, 1935, p. 71) 1 che ha ripreso
DESCRIZIONE I NTERPOLA T A
T emplum Vestae.
Templum Deum Penatiwn <•>.
Templum Ramuli <2 >.
Templum !ani <1>.
Forum Caesaris. 5
Statioms M1micipiorum C4>.
Forum Augusti [wm aede Martis UltorisJ <s>.
6. Staclones B
(1) Da AMMJANO MARCELLINO, XVI, sono tornati in luce nel 1904 (PLATNER-
10, 15. La statua equestre s'innalzava ASHBY, op. cit. p. 3I I).
«in atrii medio». ( 5) « Aedis Victoriae » forse da.
(2) Da CASSIO D10NE, LXVIll, 29, 3. AscoNro, Schol. i11 C1c. Piso11. 12 e
Eretto nel 117, dopo la morte dell'impe· cc Vicae Poscae (Potle) » da Liv10,
ratore, per celebrarne le vittorie sui II, 7, I 2 ( « Pocae » i mss.) ; cf. anche
Daci. .t: rappresentato in coni (CoHEN, PLUTARCO, Poplicola, 10, 7. La Vittoria
Traia11. 167-9). era anche detta cc Vica Pota», e il
(3) Da PLINIO, XXXIII, 19, e l'ag- tempio trova vasi dove sorgeva una casa
giunta «supra Grecostasiru » forse da di Publio Valerio, nella parte più bassa
da VARRONE, V, 156. Votata da Gneo («in infimo clivo») della Velia (L1v10,
Flavio nel 304 a. Cr., e dedicata l'anno loc. cit.).
seguente cc in Graecostasi » (PLINIO, (6) Da Pw<io, XXXVI, 102.
loc. cit.), «in area Vulcani» (L1v10, (7) Da PLINIO, XV, 77. L'aggiunta
IX, 46, 6). del cod. Veneto può derivare dallo
(4) Da VARRONE, V, 148 o da L1v10, stesso passo di P linio, ma è errata,
I, 13, 5. Probabilmente un puteale perchi: si scambia l'albero del Comizio
costruito da Gaio Curzio, console neJ con quello sul Palatino. Circa il sito
445 av. Cr., attorno ad un luogo colpito dove sorgeva il fico ruminale del Co-
dal fulmine (V ARRONE, V, 150). Altri mizio cf. Du jARotN, il pou.o di Atto
crede che fosse in origine una fonte Navio e l'origine di due leggende roma11e
per sacrifici (A. AKESTRii.\f, Laws Cur- in Hisloria, 1930, p. 710 sgg.
ti11s in Act. ]11Sl. R. Sueciae, Corolla Ar- (8) Secondo l'URLICHS (Cod. urb.
cheologica, I, 1932, pp. 72-83). Si tro- Rom. top. p. 39), corruzione dell'arti·
vava nel mezzo del Foro (DIONISIO, colo « vicurn lugarium » di C11r. e Noi.
Il, 42, 6; PLINIO, xv, 78), e i resti
Cod. 1'opogr.
.226 DESCRIZIONE INTERPOLATA
Calamide il vecchio, eseguita tra il 480 Tarquinio Prisco e dedicato nel primo
e il 460 av. Cr., e tr:isportata sul Cam- anno della Repubblica dal console Ora-
pidoglio da Apollonia del Ponto. Cf. zio Pulvillo (LIVIO, I, 38, 7; 55, I;
STRABONE, vu. 6; APPIANO, lll)•r. ;o; Il, 8, 6; VII, 3, 8; DIONISIO, III, 69,
C. ANTT, Ca/amide in Atti R. lst. Ve- 1; TACITO, Hist. III, 72; PLUTARCO,
neto di scien~e, lettere ed arti, to. LXXXII, Pop!. 13, 1 ; 14, I; Pousto, 111, 22,
parte 2•, 1922-3, p. 11o s sgg. 2). Fu distrutto da un incendio nel-
(2) Da PLINIO, XXXV, 108. La 1'83 av. Cr.; e cominciato a ricostruire
cella dedicata a Minerv:i nel tempio di da Silla, venne dedicato nel 69 av. Cr.
Giove sul Campidoglio (LIVIO, VII, 3, 5). da Q. Lutazio Catulo (SALLUSTIO, Cali/.
(3) Da PLINIO, XXXV, 108. Un'edi- 4 7, 2; TACITO, loc. cit.; APPIANO, Beli.
cola preesistente al tempio di Giove sul civ. I, 83, 378; 86, 391; PLUTARCO,
Campidoglio e poi incorporata in que- Sulla, 27, I2-3; VALERIO MASSIMO, IX,
sto, e situata nella cell.t di Minerva 3, 8; PLINIO, Nat. Hist. VII, 138; CICE-
(LIVIO, V, S4, 7; FLORO r, I, 7; PL!- RONE, Verr. IV, 69; VARRONE, presso
NIO, !oc. cit. ; DtONIStO, III, 69, 5). GELLIO, II, IO, 2; SVETONIO, Cau. 15;
(4) Da AsCONIO, Se/io/. i11 C1c. i11 LIVIO, Epit. 98; PLUTARCO, Pop!. 15,
Tog. ca11d. 81. Nella cinta Serviana, I; PLINIO, XIX, 23; SuETONIO, Aug.
nell'angolo sud-ovest dcl Campidoglio; 94, 8). Danneggiato dai fulmini, fu re-
prendeva nome dal prossimo sacello staurato da Augusto, dopo il 9 av. Cr.
della ninfa Carmenta (Ltvio, XXIV, 47, (CASSIO DIO NE, LV, I; M011. A11cy r. I V,
I 5; XXVII, 37, li; DIONISIO, J, 32, 9), e le fonti ricordano altri danni su-
2; SOLINO, I, 13 ; PLUTARCO, Camill. 25, biti dal tempio nel 56 (TACITO, Ab
3 ; Srmvio, Aw. Vlll, 337). excesm divi A11g. XIII, 24). Nel 69,
( 5) Da SOLINO, I, 13. In altre fonti nella lotta tra i fautori di Vespasiano e
è indicato come « sacellum », « fanum >>, di Vitellio, fu incendiato di nuovo, e
«ara», « arae », ~c.iµo( ( cf. H!IBI:SEN, Vespasiano lo ricostruì (TACITO, Hist.
Topogr. I, m, 507 nota). JII, 7 I ; SuETONIO, Vitell. I s, 3; CASSIO
(6) Da MACROillO, I, 15, 10; «cala· D10NE, LXV, 17, 3; TACITO, Hisl. IV,
« bra » da «calare>> (VARIWNE, V, 13). 4, 9, S3 ; SuETONIO, Vesp. S, 5; CASSIO
Il luogo sul Campidoglio dove il pon- DIONE, LX\'l, 10; PLUTARCO, Popl.
tefice minore annunziava al popolo, I5, ); AURELIO Vrrr. De Caes. 9, 7).
al principio del mese, il giorno io cui Nell' 80 andò :mcora in rovina per un
cadevano le none (V ARRONE, VI, 27; altro incendio, e fu ricostruito da Tito e
c. I. L. Ii, P· 23 I). da Domiziano, il secondo dei quali lo
DEL LE QUA TTOR DIC I REGIONI O I RO M A 227
13. Ballner - Lxvi "8tr·~fuori colonna A 17. Xli .DCCCLXVI .4' 18. nona B
19. qoatuor B
tempio di Apollo Medicus iniziata nel tempio dì Ercole custode ad ovest del
179 :iv. Cr. (L1vro, XL, S1, 6), ci di- circo Flaminio. Se ne sono volUli rico-
mostra che il tempio portava allo ra noscere gli ava nzi nel tempio circolare,
questo titolo. Dopo il restauro pro- rimesso alla luce negli scavi del largo
mosso da un Sosio, che potrebbe es- Argentina (cf. FRANK, op. cit. pp. 130- 1,
sere il console Jcll' anno 32 av. Cr., e p. 62 nota 1 di questo volume).
prese il nome di A pollo Sosianus (Pu- (2) Oli Fasti Vali. x kal. scpt.
NIO, XIII, S3; XXXVI, 28). f: in- p. 240. Tempio attribuito dalla tra-
dicato « e-ttr:i portam C:irmentalem dizione a Romolo (PLUTARCO, Rom11/.,
« inter forum Holitorium et circum 27, 6; Qruust. Rom. 47) e colpito dal
« Flaminium » (AscoNro, !oc. cit.), fulmine negli anni 214 e 198 av. Cr.
u ad theatrum M:ircelli » (Mo11. A 11cyr. (Lmo, XXIV, 10, 9; XXXII, 29, 1).
IV, l l ; Fast. A rv. in C. I. L. J2, p. l 1 S Si ritiene che la sua ubicazione fosse
e Fasi. frag. mi11. ibid. p. 252); e presso il lato nord dei Saepta, e quind i
avan zi del basamento rima ngono an- lontano dal circo Flaminio (cf. PLAT·
cora nel chiostro di S. Maria in Cam- NER-As11ov, p. 584; Du JARDIN, op. cit.
pitelli (cf. PLATNER-ASHSY, op. cit. in Rmd. Ace. Po11t. VIII, 1933, p. 142).
p. 16). Presso il tempio Verre aveva eretto le
( t ) 0Ji Fasti Vall. prid. id. aug. statue equestri di bronzo dorato, por·
pp. 240, 324· I Fasti di Ono10 (VI, tate dalla Sicilia (C1CERONE, Verr. Il,
209-12) ci dicono che una parte del 150 e 167).
circo Flaminio era sotto la tutela di (3) C11r. e .Voi. « Minucias... ve-
Ercole custode, e che «Sulla probavit « terem et frumentariam ». Si è letto
« opus». Non è evidente se Ovidio erroneamente «mi» invece di « nu »;
accenni a un:i costruzione e-e novo o a « mimitias n ha anche qualche cod.
riedificazio11e. I passi di L1v10 (XXI, della famiglia del Laurenz. 89, 67
62, 9 e XXXVIII, 35, 4) con offrono (cf. U11w:11s, Cod.11rb. Rom. top. p. 13).
alcun elemento sicuro per dimostrare (4) Da PL1N10, XXXIV, 13. li por-
la preesistenza di questo tempio all'età tico prese il nome dal costruttore Gneo
di Silla. OviJio ci indica il tempio in Ottavio, che lo fece erigere nel 168
una parte del circo, opposta a quella av. Cr., a ricordo della vittoria. navale
dove s'innalzava il tempio di Bellona, su Perseo di Macedonia (PLINIO, !oc.
e il calenJario Filocaliano, al 4 giugno cit.; FESTO,, p. 188; VELLEIO, Il, 1, 2).
(C. I. L. I•, pp. 266, 319), ci segnala la Nel 33 av. Cr. fu restaurato da Augusto,
celebrazione dei ludi ad Ercole nella in seguito ad un incendio (sulla data
u porticus Minucia » : due indicazioni vedi SmPLEY, Chronology cit. p. 33), e vi
che fanno collocare, con probabilità, il furono collocate le insegne prese ai Dal-
DELLE QUATTORDICI REGIONI DI ROMA 23r
Cripta Balbi.
Theatrum Balbi capit loca .m.Lxxxvm <•>.
Theatrum Pompei capit loca .xxx.Lxxxxv.
luppiter Pompeiantis. Claudius Caesar dicavit et appellatur a vi-
5 cinitate <».
Theatrum Marcelli capit loca .xxx. [ubi erat aliud templum
!ani] <1>.
Delubmm Cn. Domitii <•>.
Carcer Clartdii Xviri <s>.
mati (Mo11. ÀnC)r. IV, 2-4; fESTO, «forum Holitorium »; fESTO (p. 3 58)
loc. cit.; APPIANO, lllyr. 28). Si chia- «extra portam Carmentalem » ; e si
mò « Corinthia » dai capitelli bronzei suole generalmente riconoscere in uno
delle colonne (PLINIO, loc. dt. ). La dei tre templi (quello a nord), gia·
sua posizione è indicata «ad circum centi al di sotto della chiesa di S. Ni-
Flaminium » (Mo11. A 11eyr.; PLl~to), cola in Carcere.
u in circo» (VELLE10), « theatro Pom- (4) Da PLINIO, XXXVI, 26. Un
" pei proximam » (FESTO). Una più tempio a Kettuno, ritenuto da taluni
precisa indicazione non sembra per or:i una costruzione t \ 1101.:0, attribuibile
possibile; il Du jARDTN (in Roma, Xl, ad un Co. Domizio Enob:irbo console
193 3, p. 408) vorrebbe identificarlo nel 32 a. Cr.; da altri un rifacimento
«col porticato attraversante in lar- di una costruzione preesistente e dovuta
« ghe zza, dalla ba nda di Corso Vittorio, ad un antenato dello stesso Domizio.
« l'area di S. Nicola ai Cesarini ». 11 tempio viene collocato tra la piazza
(1) Parrasio, come il cod. Veneto, di S. Salvatore in Campo e via de'
fa seguire: «Cl. Caesar dedicavi! et Specchi, dove rimangono sei colonne
cr appellatur a ,·icinitate ». quasi sicuramente appartenenti ad esso.
(2) Da P1.1N10, Nat. Hist. XXXl\', t!. dubbio invece se alla stessa costru-
40. zione appartenesse il fregio che dal
(3) L'indicazione è nei Fbsli A ll1f. palazzo Santacroce è poi passato parte
e Vali. xvi kal. sept. pp. 217, 240 e al Louvre ~parte a Mo naco. Cf. HUEL·
nei Fasti A mii. Xv kal. novem. p. 24 S ; SEN, Topogr. I, 111, 522-4; Du jARDIN
cf. anche SER\'IO, Ae11. VII, 6o1, do,•e in Rend. Ace. Po11t. \'Ili, 1931-2,
però è da vedere una interpolazione p. 143; ANTI, Il prmmto altare di
o una confusione di località omonime. Domizio Ahmoba1bo in Atti R. lst. Vt-
Costruito da Gaio Duilio dopo la bat- 11eto, LXXXIV, P. 2', 1925, p. 473 sgg.
tagli a navale di Milac; un restauro, co- (S) D.i L1v10, lll, 57, 4-5, male in·
minciato da Augu sto, fu terminato sotto tt:rpretato. La collocazione del carcere
Tiberio (TACITO, Ab rxctssu d. A ug. in questa regione IX procede o dal ri-
Il, 49). Quest'autore lo indica opud cordo della leggenda ~ull'amor filiale,
DESCRIZIONE INTERPOLATA
riferita da PLINIO (Nat. Hist. VII, 1:u) VARRONE, De re rust.111, 2); dalla parte
e FESTO (p. 228), o dal fatto che un del circo Flaminio (PLUTARCO, Sulla,
edificio nella località «ad alaphantum » 30); non molto dist3nte dal tempio di
fu adibito a carcere pubblico nell'epoca Bellona (SENECA, De clem. I, 12, 2;
bizantina, come ne conserva memoria CASSIO OIONE, fr. 105, 6); e può esser
la chiesa di S. Nicola io C:ircere (cf. Du- collocata a nord di piazza del Gesù
CHESNll, Lib. Po11lificalis, I, 51 Snota13). (PLATNllR-ASHBY, p. 581; cf. anche
( 1) Da PLINIO, XXXVI, 26. Il tem- GATTI io L'Urbe, se1t. 1937).
pio di Marte che Decio Giunio Bruto (3) Da Ovrn10, Fast. I, 463. li tem-
Callaico fece costruire, nel 1;8 a. Cr., pio costruito da un Lutazio Catulo
dall'architetto Ermodoro dj Salamina (SERVIO, Aeri. XII, 139), che potrebbe
(CoRNELIO NEPOTE presso PRISCIANO, essere il vincitore alle isole Egadi, piut·
l11Slil. gramm. VIII, 17, io KEtL, voi. Il). tosto che il suo omonimo, contempo·
Il tempio viene indicato •io circo Ra- raoeo di Silla. Stando ali' indicazione
« minio» (CORNELIO NEPOTE), « apud di Ov1010 (loc. cit.), doveva t rovarsi
« circum » (PLINIO), ma se ne ignora nel punto in cui l'aqua Virgo entrava
la precisa ubicazione: chi lo pone a nel campo Marzio, cioè in corrispon-
sud del teatro di Pompeo, chi vuole ri· denza :ill'arco di Claudio.
conoscerlo in alcunj av.rnzi del Largo (4) Non è possibile anche qui sta-
Argentina, un tempo sotto la chiesa bilire la fonte. Cominciati da Cesare,
di S. Nicola ai Cesarioi (cf. PLAWER- vennero continuati da Lepido e comple-
AsHBY, op. cit. p. 328). tati e dedicati da Agrippa nel 26 av. Cr.
(2) Da L:v10, IV, 22 1 7. Collaudata (C1CER0NE, Ad Allic. IV, 17 1 7; CAss10
dai censori dell'anno 435 av. Cr. (L1v10, D10NE, LIII, 23). Subirono danni nel-
!oc. cit.); ricostruita eJ ampli.1ta nel 1' incendio del!' 8o d. Cr., m:i furono
194 av. Cr. da Elio Peto e Cornelio Ce- immediatamente restaur:iti (CASSIO
tego (Lrv10, XXXIV, 44, 5) e proba- DIONE, LXVI, 24, 2; MARZIALE, IX,
bilmente restaurata da Tito Oidio dopo 59, 1-2); un secondo restauro è ri-
il suo ritorno dalla Spagna nel 93 (Coi11s cordat~ al tempo di Adriano (Hist.
Rom. Repub. ili 1/Je Bril. Mus. I, 479, A ug . .iHadr. 19, 10). Nel tardo im-
on. 3856-3860; R. 81.RTOCO)ll in Atti pero i « Saepta » hanno l'attributo di
e Mem. Ist. Jtal. di Nmnismat. II, 191 S, Agrippia11a (Hist. A1Jg. Altxa111/. Sw.
p. 21 S sgg.; E. MAKIN, T/Je triumplial 26), e sono ancora ricordati in S1rnv10
roule &c. in Jour. Rom. Studies, II, (Bue. 1, 33) e io un collare di schiavo
192 1, p. 27). Pare che se ne possa (C. I. L. XV, 7195); invece no11 se
dimostrare l'esistenza, sebbene io pro· ne trova esplicito accenno in Cr1r. e
porzioni ridotte, almeno fino al 11.secolo Not. Sulla storia esterna del monu-
d. Cr. (cf. Hul!LSEN in Ròm. Mili. 1903, mento vedi SHIPLEY, Agrippa's building
p. 48). Le fonti la indicano adiacente Activ. &c. pp. 37-40, e sull'ubicazione
ai Saepta (CICERONE, Ad Alt. I V, 171 7; GATTI io L'Urbe, sett. 1937.
DELLE Q UATTORDIC I REGION I D I ROMA 233
Equiria <1>.
Horti Lucullani <i>.
Fons Scipiont4m <i>.
Sepulchrum AugusJorum <•>.
5 Ciconiae.
Nixae.
Pantheon l01Ji Ulctori <sJ,
Basilica Netumii (6).
Basilica Macidii <1>.
IO Basilica· Marciani (8).
4. postea 8
Minerva Chalcidica.
Divorum.
Insula Phelidii si ve Phelidis <•>.
Vici .xxx.
5 Aediculae totidem.
Vico Magistri .cxxm.
Curatores .n.
Denuntiatores .n.
Insulae .UI.DCCLXXXVIU.
10 Domus .CXL.
Balineae privatae .Lxm.
Horrea .xxu.
Pistrina .xx.
Regio in ambitu habet pedes .xxx.n.
REGIO X. PALATIUM.
( 1) Cur. e Noi. << Apollinis Ram- (7) Forse da Cicerone, che menziona
« nusii »: in va ri scritti la sua casa (cf., per es.,
(2) « lovis Arboratoris »,che in Noi. De domo, 62, 10 0 1 103 1 116). L'aveva
~ elencato alla regione Xl. comprata nel 62 da Marco Crasso (Ad
(3) Pomponio anche negli Excerpta fa m. V, 6, 2; GELLIO,XII, 121 2); Clodio
cit. (p. 64) accenna al Palatino come la bruciò e nel luogo eresse un alt:ire
sede Jell' Impero Romano. Vedi in alla Libertà (CICERONE, De domo, 62,
proposito CASSIO D10NE, LIII, 16, 5- 6. 116 ; PLUTARCO, Cic. 33, 1; CASSIO
(4) Da Hisl. Augusta, Alexa11der DIONB, XXXVIII, 17, 6; APPIANO, Beli.
Sev. 26, 9. C'è chi ha creduto fa lsa civ. II, 15 , 58; VELLEIO, II, 45, 3).
questa asserzione de l biografo di Severo Cicerone, tornato dall'esilio, ottenne
Alessandro (cf. DoMASZEWSKI, Die To. una indennità per la ricostruzione della
pographit Roms bei det1 Script. hist. A11g. casa (CICERONE, Ad A tt. I V, 2 1 5), che
Heidelberg, 1916, p. 13). poi ' passò io possesso di Marcio Censo-
(5) Noi. « Dionis »; ma i codd. della rinti, e di T. Statilio Sisenna Tauro,
famiglia del Laurenz. 891 67 «Dio- console ordinario dcli' anno 16 d. Cr.,
« oisii » . il quale ne era ancora proprietario
(6) Da PLINIO, Xli, 2. La casa di nell'anno 30 (VELLEIO, Il, 14, 3;
Q Lutazio Catulo, il vincitore dei cf. PAULY-W1ssowA, op. cit. III, 111
Cimbri, costruita sull'area dell'abita- 19291 coli. 2198-9). Sorgeva nella
zione di Fulvio Fiacco. Plinio la ricorda parte del Palatino prospiciente il Foro,
come una delle più eleganti dimore di • io cospectu totius urbis » (CICERONE,
Roma e Suetonio come una « pars pa· De domo, 100; PLUTARCO, Cic. 8, 6),
« latii)) (PLINIO, loc. cit.; VARRONF, ed era contigua al portico e alla casa
De re rnst. III, 5, 12; CICERONE, De di Ca tu lo (CICERONE, De domo passim;
domo, 102, 114; VALERIO MASS. VI, AdAtt. IV, 2, 5 ; 31 2).
3, l e; SUETONIO, De gramm. l 7). (8) L'URLICHS (Cord. urb. R. top.
DESCRIZIONE INT ERPOLA TA
Vtlia (•>.
Curia Vetus.
Fortuna Respiciens.
Septizonium Severi.
Victoria Germanitiana. 5
Lupercal.
Vici .VI.
Aediculae totidem.
Vico Magistri .xxnn.
Curatores .11. IO
Denuntiatorer .ti .
Insulae .lr.ocxum.
Domus .Lxxxv111.
Lacus .Lxxx.
Horrea .XLVlll.
Pistrina .xx.
Balioeae privatae .xxxvi.
Regio in ambitu habet [pedesJ .xu.oc.
5. Cermantiana A' 18. pedes om. A 20. Ctrcus Maxlmus om. 8 CCCLXXXV mii. 8
In B ntl marfl. inferiore si legflt in inchiostro rouo: fori loca suol diversa pa1rtba1
equltlbusque assignata, cf. Livio, I, J5, 8; 56, !l.
p. 4 1) crede che si tratti di un dupli- sei a nni dopo dal d uumviro Gaio Ser-
cato della « domus Dionysii » della vilio nell'isola Tiberina (L1v10, XXX IV,
r. 10,che in NiJI. appare, come dicemmo, 53, 7). li fatto che Pomponio col-
« Dionis » e poteva essere anche scritto loca il tempio sul P.ilatino, dove non
« Dyonis », (i codJ. della famiglia del esistono tracce di questo culto, ci lascia
Laurenz. 89, 67 hanno « Dyonisii 11 ). sospettare che egli abbia fatto un ar-
Si potrebbe pure pensare che Pomponio bitrario tr.isferimen10.
abbia attinto a L1\•10, XXXI, 2 1, 12, (I) Forse da \'ARRONE, De Li11g. lai.
dove sì dice che il pretore L. Furio V, 54. Era una delle tre colline del
Purpurione nell'a. 2 00 av. Cr. u aedem P:ilatìno, e cioè quella verso la valle
• Diiovi vovit ». li tempio fu dedicato dcl Colosseo.
DELLE QUATTORDI C I REGIONI DI ROMA 239
Templum Mercuri.
Aedis Ditis Patris.
Aedis Cereris.
A edis Veneris opus Fabii Gurgitis <•>.
5 [Portrmo ad pontem Aemili olim Sitblici] <2>.
Porta Trigemina.
Salinae <i>.
[Ara l avi inventori ab Hercule .oo.) (i).
Apollo Caelispex.
ro Aedis Portunni (s).
Hercules Olivarius.
Ara Maxima (6).
( Templum Castoris] <1>.
dove si allude al tempio dei Castori r 1 3), l'altra che lo colloca presso i
«in circo Flaminio», che dall'interpo- carceres (PtGANIOL, Lts origini! du Fo-
latore del cod. Veneto è confuso col rum in Mll. d'arch. et d'hist. XX V!lJ,
circo Massimo (ved. G. MANCINI, Sco- 1908, P· 279).
perta d' u11 cnle11dario romano cit. in (;) Da T ERTt..'1.LIANO, ibid. s e 8; cf.
Not. Sci1vi, 1921, p. 107). anche SERv10, Aw. VILI, 636. Un'ara
( 1) Si ripete l'indicazione del r. 3 che T Acrro (Ab excessu d. A11g. Xli,
pagina prc.::ed.; che qui potrebbe anche 24) ci sego:ila ai piedi del Palatino e
essere stata ricavata, corue quella che compresa nel pomerio Romuleo. Dopo
segue, da PLINIO, XXXV, 154. che il circo Massimo si estese oell.i
(2) O.i PLINIO, XXXIV, 57. Un valle tra il Pala tino e l'Aventino, l'ara
tempio di Ercole, detto Pompeiano, per- di Conso viene indicata «ad primas mc-
chè costruito o restau rato da Pompeo. « tas », u ad metas Murcias 11 (TERTUL·
Le fonti lo indicano «apud» o «ad LIANO. locc. citt.). L'incerta inte rpre-
« circum Maximum» (PuN10, loc. cit.; tazione di queste parole ha portato
YtTRUVIO, Ill, 3, 5), ma la pluralità taluni a localizzare l'ara dalla parte
dci santuari in onore di Ercole io quel dei ca1 etrtS (PrCANIOL, op. e loc. cit.),
centro urbano dt:I suo culto, ne rende altri dalla parte opposta dd Circo
incerta la iJentifi.::az?one (cf. PLATNER- (Ht:i.r.sF.s, Topogr. I, 111, 114). :\on è
AsHBY, op. cii. pp. 25)-6). mane.no poi chi ha voluto ricono-
(3) Forse dalla prima appendice del scere gli avanzi dell' « ::tr:t Consi» nelle
catal. (codd. della famiglia del Lau- sostruzioni di S. Anastasia a tergo del-
reoz. 89, 67), oppure da AMMIANO l'abside basilicale (Du jARDIN, Como
MARCELL. XVII, 4, 12. Dal B10Noo antico dio del grano &c. in N11ova A 11-
(Ro11w i11it. LXIlll) sappiamo che l'obe- /owgia, LXII, maggio 1927, p. 97).
lisco giacente era quello di Costanzo. t' :ira, sotterranea, veniva scoperta
(4) Da TRRTULLIANO, De spectnw- nella rkorrenz:t dci Co11S1talia (VA R·
lis, 8. Un sacello d1pprima nella valle RO!'F, \'I, 20; PLUTARCO, Rom. XIV,
tra il Pal.itino e l'Aventino (Ll\'10, I, 4; TF.RTULLIANO, loc. cit.; Fasti Prae.
3 3, 5), poi compreso entro il Circo 1ust. X\'111 kal. iao. in C. I. L. 12,
(VARRONE, V, q 4). Le parole di Var- p. 237).
rone • intumus circus ad ~turciae vo- (6) Da FESTO, P· IOS, e l'ajlgiunta
• catur » hanno dato luogo a due di- del cod. \'eneto da Livro, XXXIV,
ve rse teorie: l'una che pone que:.to s.i- 53, 3, il quale, ricordando la dedica-
cello nella parte sud-est del Circo verso zione del tempio, an·euuta nel 194
l' Aventi no (HuELSEN, Topogr. 1, m, av. Cr., lo designa come intitolato a
DELLE QUATTORDICI RE G I ON I DI ROM A 24 I
5 Vici .vm.
Aediculae totidem.
Vico Magistri .xxxrT.
Curatores .II.
Dwuntiatores .n.
ro Insulae .MDC.
Do~us .Lxxxix.
Balineae privatae .xv.
Horrea .xvi.
Lacus .Lx.
I5 Pistrina .XII.
IO. Mli. DC B
Giunone Matuta ; mentre, narrando dcl cato dicci anni dopo dal suo figlio
voto che ne aveva fatto Cornelio Ce- omonimo (L1v10, XL, 34, 4-6; VALERIO
tcgo nel 197, lo segnala come offerto ~1Ass. U, 5, 1). S'innalzava nella parte
a Giunone Sospita (XXXII, 30, 10). sud- est dell'area, dove poi fu costruito
Sarebbe da riconoscere in uno dei tre il teatro di Marcello (PLINIO, Nat.
templi sotto la chiesa di S. Nicola in Hist. Vll, 121 ), e scomparve qua ndo
Cucere; secondo taluni nel cent ra le Cesare (44 a. Cr.) iniziò la costruzione
e più g rande (FRANK, op. cit. p. 128 ; di esso (CAss10 OJON E, XLIII, 49, 2).
LUGLI, Mo11umenti cit. I, p. 365); se- Al tempio si riconnette la leggenda
condo altri nel più piccolo, :1 sud della figlia che alimentava col pro·
(R. DELBROCH, Die drti Temptl nm prio latte il padre prigioniero o la ma·
For11111 O/ilorium in Rom, Rom, 1903 ). dre (FESTO, p. 228; Sow;o, I, 124 ;
Il foro Olitorio e i monumenti com- PLINIO, lo.:. cit. ; VAL1'RIO MASS. V,
presi nella sua circoscrizione avrebbero 4, 7).
dovuto trovar luogo nella regione IX, (2) Questa e l'indicazio ne successiva
aniichè in questa. da V ARRONE, V, 156; 1113 non è pos-
( 1) D~ L1v10, XL, 34, 4. Un tempio sibi le determinare in che consistesse l:i
vota to da Manio Acilio Glabrione nel differenza. Cf. A RMINI, Parallellbeltck·
giorno in cui comb:itti: :ille Termopilc 11i11gar b/a11d romtrska loknlnn11111 in
contro Antioco ( 191 av. Cr.), e dedi- Erm1os, XII, 192), p. 52.
Cod. TopolfT. r6
DESCRIZIONE I N TERPOLATA
2-3. Aedis- Ano.] a fianco, itc iraclu'oitro roi10, h~ duo non eraot io pomponlaoo B
9. opoa- Prisd "Mli' inlerl., in inchioilro ro110, B Nymrhetrfae1 nel 'lttOrK., i n (nchio-
llro rouo, hoc eat addlrom In pompolano 8 Camnli] nel marK., in inchio1tro rouo,
alterum vacat B e U81tOno le Thermae Varfanac del r. J pa8ina ug.
(1) Nei Fasti Vall. xu kal. scpt, tante M. Fulvio Fiacco trionfatore, si
p. 240 e Amit. prid. id. dcc. p. 245. La è dedotto che il tempio stesso sia
rappre.scotaziooe pittorica della pompa stirto costruito da lui in onore del
trionfale di L. Papirio Cursore, affre- dio etrusco Vortumno, dopo il trionfo
scata nel tempio di Cooso sull'Aventino sui Volsiniesi del 264 av. Cr. (FESTO,
(FESTO, p. 228), ha indotto taluni a cre- p. 228; C. I. L. 12, p. 172).
dere il Cursore fondatore del tempio. (4) Io Parrasio segue • templum Lu-
Se cib risponde a verità, la costru- • nae in Aventino>; sul quale vedi
zione cadrebbe nel 272 av. Cr. (Mmu.1N, HuasEN, T opògr . I, m, 16o-1 ; Lucu,
L'A ventiu, p. 228). Il tempio fu re- op. cit. Ili, 587-8.
staurato da Augusto dopo il 7 di Cr. (S) Da VARRONB, V, 43 : cc commune
(ibidem, p. 307; W1ssowA, Relig. u. « Latinorum templumio, costruito come
Culi. der Ròmtr, Mùnchen, 191 2, p.202). santuario comune della lega Latina.
L'ubicazione è incerta. In base al rav- (6) La tradizione lo attribuisce a
vicinamento che FssTo (loc. cit.) fa di Servio Tullio (cf. p. 140 nota 4).
questo tempio con l'altro di Vortumno (7) Da Cur. e Noi., dove invece di
« in Loreto maiore », si è tratta I' illa- << Nymphetriae » si legge « Nymfea
zione che l'edificio potesse trovarsi sulla «tria ». Alcuni codd. però hanno
cresta dell'Aventino, dalla parte del « nymfetria ll 1 « nymfetrie », • nym-
Circo, entro il quale era l'ara di Cooso « pbatria », cnimphe tria » (v. p. 181
(MERLll', p. 105). e URLICHS, Cod. urb. Rom. top. p. 19),
(2) Nei Fasti Esqur1ini, Priunest. xnn (8) Da LIVIO, V, 23, 7; • Camuli »
kal. apr. pp. 21 1, 234, Amit. XIII kal. per «Ca mi lii ». Il tempio di Giunone
iul. pp. 24 3, 312, 320. Regina è ricordato anche a p. 246
(3) Dai Fast. Va/l. id. aug. p. 240, r. 11. \' otato da Ca milio nel 396 a. Cr.
dove si legge perb « Vortumnus »,come durante l'assedio di Veio e dedicato
anche in Parrasio. Dalla pittura esi- quattro aooi dopo da lui stesso (L1v10,
stente in questo tempio, e rappresen- V, 21, 3; 22 1 6-7; 23, 7; 31, 3). Fu
DELLE QUATTORDICI REG I ONI DI ROMA 245
Thermae Decianae.
Thermae Syriacae <1 >.
Thermae Varianae <2 >.
Templum . Libertatis hl.
5 Doloceoum sive Dolocrum (4l.
Privata Traiani.
Remuria <s>.
restaurato da Augusto (Mon. A ncyr. care due templi dedicati allo stesso
IV, 6). Nell'ordine della processione culto in un luogo cosi ristretto come
lustrale del 207 av. Cr. il tempio ci l'Aventino (cf. HuELSEN, Topogr. I, m,
viene indicato subito dopo il clivo Pu- p. 167); per una opinione contraria
blicio (Lrv10, XXVII, 37, I 5); due v. MANCINI, Not. Scavi, 1921, pp. 92- 3.
iscrizioni votive a. Giunone Regina, Se si ammètte l'identificazione, il
trovate presso la chiesa di S. Sabina tempio sarebbe stato restaurato da Au-
(C. I. L. VI, 364, J6S), ci indicano che g usto (Mo11. Ancyr. IV, 6).
il tempio va ricercato in quelle pros- (4) In Parrasio segue « Aedis Bonae
simità. Cf. LUGLI, Mo11umenti, III, « dcae in Aventino». Egli, attingendo
pp. 578-80. forse a MACR0010, I, 12, 21 o ali' Hist.
(1) Our. e Not. «Syres», «Surae». Aug., Hadr. 19, 11, dove la Bona Dea
(2) Una ripetizione delle terme pre- non porta l'appellativo di Subsaxa11a
cedenti, dovuta a un errore di alcuni ritenne che si trattasse di un tempio
codici di Notitia, nei quali si legge diverso da quello indicato nella re-
« tbennas urianae », « thermas uria ne•, gione XII.
invece di « thermae surianae » (v. (S) Da PAoto-FESTO, p. 34 5· Il
p. 179). Il PANVINIO (op. cit. p. 206) luogo dcli' Aventino, donde Remo prese
riporta questa iscrizione, trovata « in gli auspici e dove poi fu seppellito
«Aventino versus P. S. Paulli »: « Aqua (PAoto-FESTO, Joc. cit.; PLUTARCO,
« T raian. Q Anicius Q, F. Antonian. Rom. 9, 4; 1 I, 1 ). DIONISIO invece,
« cur. thcrmarum Varianarum >>; ma forse confondendo, dà due versioni con-
l'iscrizione è ritenuta falsa (cf. JoRDAN, tradittorie: nella prima (I, 85, 6; 87, 3)
Topogr. II, 296; I, r, 476 nota 99). la Remoria sarebbe una collina situata
(3) Da FESTO, p. io8. Alla Libertà a circa trenta stadi da Roma, presso
fu dedicato un tempio «in Aventino» il Tevere, dove Remo aveva intenzione
da Ti. Sempronio Gracco console nel di fondare la nuova città e dove ebbe
238 av. Cr., e dove il figlio di lui fece sepoltura; nella seconda (I, 86, 2),
più tardi dipingere la celebrazione della Remo avrebbe preso gli auspici sul-
vittoria di Benevento sui Cartaginesi 1' Aventino, da alcuni chiamato Remo-
(LIVIO, XXIV, 16, 19). Alcuni sosten- ria. Il MoMMSEN (Die Remuslegende
gono l'identificazione di questo tem pio in Hermes, XVI, i881 , p. 16 sgg.) am-
con l'altro di Iuppiter Libertas o luppiter mette l'esistenza di una Remoria lon-
Llber, in l:>;iss: .alla difficoltà di collo- tana da Roma in connessione con la
DESCR I ZIONE INTERPOLATA
Mappa Aurea.
Platanon.
[Antrum Caci] <1 >.
[Àrcus FaustiniJ <2>,
Horrea Galbae. 5
Horrea Aniceti.
Aedes Libertatis o>.
Sca/ae Gemoniae <•>.
Porticus Fabaria.
Schola <s> Cassii. IO
Templum limonis Reginae [a Camillo dedicalum V~his captisJ l 6>.
Forum Pistorium.
Vici .xvn.
Aediculae totidem.
Vico Magistri .Lxxnn.
Curatores .11.
Denimtiatores .n.
Insulae .ll.ccccLxxxvnr.
3-4. Antrum - Faost lo l) a fia nco, ìn (inchio1tro ro110, non suol In pomponlaoo B
10. Scolla B 11. eap1l1] nel marg., in inchìo1tro r0110, alterum vacai B 12 . B aga.
vel oli 1ottolintato in r0110. 15. Lxxi111] vel u1111ottolintato co~ 1opra OBlf· B
leggenda di Remo, che in età posteriore ad uoa omonima santa umbra (cf. Du·
sarebbe stata trapiantata sull'Aventino. FOt1RCQ, Cesia martyrum, pp. 164-5).
La Remoria dell'Aventino si fa corri- (3) Forse da LIVIO, XXlV, 16, 19,
spondere al Saxum, e si colloca, con dove la parol2 aedes pub aver fatto
relativa probabilità, presso S. Balbina apparire a Pomponio questo tempio
(cf. MERLIN, op. cit. pp. 108-109). come diverso dall'identico, che Festo
(1) Da V1RGI.L 10,Aw. VIII, 217-218, chiama templrim, e già elencato alla
231. L'abitazione di Caco si riteneva pagina preced. r. 4. A meno che non
fosse stata ai piedi dell'Aventino, alle si sia qui inserito un altro tempio o sa·
_Saline, dove fu poi costruita fa porta celio della Libertà fuori del!' Aventino,
'Trigemina (SOLINO, [, 8). ÙVIO (I, 7) come le « scalae » che seguono. Par-
parla di un3 «spelunca Caci ». Cf. rasio« Atrium Libertatis in Aventino•.
2nche pp. 120 e 175. (4) Da VALERIO MAss. VI, 3, 3; 9,
(2) Nei manirologi, a proposito di 13, o da Auuuo V1rr. De Caes. VID,
s. Sabina, è menzionato un « arcus 6; XXXIII, 3l, o da OROSIO, Vll, 8,
« Faustini » sull'Aventino (A,ta Ss. 8. Conducevano dalle vicinanze del
agosto to. VI, 499) ; ma tale arco in carcere sul colle Capitolino.
Roma è sconosciuto e deve essersi (5) «Scala»; cf. Cur. e Not.
fatta confusione con notizie referibili (6) V. r. II , p. 244. Parrasio« Vciis».
O E L L E Q U A T T O R D I C I R E G I ON I D I R O M A 24 7
Domus .cm.
Balineae privatae .Lxnll.
Lacus .LXXVJU.
Horrea .xxvi.
5 Pistrina .xx.
Regio habet in ambitu pedes .xvr.cc.
11 . ~eq . severlan~ ses ue, cancellato, 1ullo 1teuo r. in Al 12. lanus Septlmlanos
I Porta Septlmlaaa anche in Al, ma fuori colonna.
cominciato a costruire subito dopo il p. 43) creJe che l'articolo de rivi dal
291 av. Cr., anno in cui fu portato a nome del vico.
Roma da Epidaur o il sacro serpente (4) « Co raria » Cur. t Noi.
(L1v10, Periocha li b. Xl ; VALERIO MASS. (5) Da Risi. Augusta, Severus, 191
I, 8, 2 ; Ov1010, Met. XV, 739- 44). dove però le terme h:\O nO l'appell:iti vodi
Fu restaurato verso la fine della Repub- « Severianae », e sono quelle d ella re-
blica, come appare da una iscrizione g ione I. Non è da escludere tuttavia che
(C. I. L. VI, 7), e si è supposto che nel cod. della Hisl. A11g. di cui si è servito
un nuovo restauro avvenisse nell'et.\ Pomponio si leggesse « Septimani:te »,
di Antonino Pio (cf. BESNIER, op. cit. conforme ali' emendazione proposta
pp. 19 1-3). Occupava l'a rea d ell'at- d:illo Zangemeister. Parrasio omette.
tuale chiesa d i S. Bartolomeo, e il tcm· (6) Da Hisl.Augusta, loc. ci t.: •Oper:i
pio di GiO\·e va ri cerca to Il presso, « publica praecipua eius (di Sroero] ex-
secondo la testimonianza di Ov1010: « tant Septizonium et therma e Scveria·
« iunctaque sunt magno tempia nepo- « nae, e iusdem quc ctiam inn:ie (qualcbe
« tis a vo» (Fast. I, 294). cod. « iani ») «i n Transtiberina regione
(1) Da L1 v10, XXXIII, 4 21 10. Gl i «ad port:im nomin is sui». I.' Hohl cor-
edili Domizio Enobarbo e Scri bonio regge « ianae » in " ian(u]ac >>, come
Curionc nel 196 av. C. avevano appa l- l'ed iz. di I. B. Egnatiu~ dcl 1s 19; lo
tato la costruzione di questo tempio, Zangemcister in «(Scptim]iaMe ».
che fu dedicato due anni dopo da Do- (7) D.ill' Hisl. Aug., ivi, donde non
m izio, mentre era preto re urbano (L1- risulta l'appellativo. "Septimia na » vie-
v101 \oc. cic. e XXXI V, 53 14). La sua ne chiamata , soltanto in tarde fonti me-
ubica zione ci viene indicata d:1 Ov1010 dioevali, la port:i :i sud del palazzo Cor-
(Fast. li, 193 -4) nella punta dell'isol:l sini, sulla quale prnna dd rifacimento
opposta alla corrente dcl fiume. dovuto ad Alessa ndro VI, pare si leg-
( 2) "Prisci et Di:inac" /\lot. gesse una iscrizione di Settimio Severo
(3) L'URLICHS (Cod. 11rb. Ro111. top. (cf. JoRDAN, Topogr. I, 11 373 nota 46).
Cod. Topog r .
DESCRIZIONE INTERPOLATA
Hercules Cubans.
Campus Bruttanus.
Campus Codetanus.
Horti Getae.
Castra Lecticariorum. 5
Vici .xxu.
Aediculae totidem.
Vico Magistri .Lxxxvm.
Curatores .u.
Denuntiatores .u. IO
Insulae .IDI.CCCCV.
Domus .CL,
Balineae privatae .Lxxxvi.
Lacus .CLXXX.
Horrea .xxu.
Pistrina .xxn.
Regio in ambittt habet pedes .xxxm.ccccLxxxvm.
Senatula .111.
Unum inter Capitolium et Forum, ubi magistratits cum senioribus
deliberant. Alterum ad portam Capenam. Tertium cifra aedem 20
Bellonae in circo Flaminio, ubi dabatur Senatus legatis q11os in
Urbem admittere nolebant «>.
Vaticanus <•>.
lanuclensis.
Fabricius.
Ccstius.
Palatinus.
Aimilius qt'i ante Sublicius <».
C AMPI .vm.
Viminalis.
Exquilinus CJ>.
Agrippae.
Martius.
Codetanus.
Bruttanus.
Pecuarius.
Lanatarius [in Aventin-0] <•>. I 5
Unris ultra Tiberim campus VaticanrH extra numerutn <s>.
FORA .XVI. <6>.
Romanum qttod dicitM Magnum.
1. Votlcanus nello 1/euo riGO del vocabolo preudmte con ie8nO di r ichiam-0 AJ
2. lan iculcn1!1 canctllalo e poi ri1cri1to AJ 6. Acmillus antca dlctus Subllciu1 AJ
Sulpiclu1 10110/lntalo e correi/o in Sablictu1, po i ri1crillo A 13. Nella 1/eua Unta e
a di1tan;a Pecu1rlu1 8 16. Unus-oomerum) Extra urbcm et Tlbcrlm Vaticanus Al
T yberfm 8 17. xv111 allo codice B con le d11e 11//lme alle annullale. xv11 A2
Caesaris.
Augusti.
Boarium.
Transitorium <1>.
5 Holitorium <».
Pistorinm.
Traiani.
Antenobarbi <i>.
Suarium.
IO Archemonit'm (4>.
Diocletiani <s >.
Gallorum.
Rusticorum.
Cuppedinis <6>.
I 5 Piscarium <1>.
Sallusti C8l.
BASILlCAE .x.
Ulpia.
Paulli.
20 Vestini (9l.
Netumii <1 0 >.
5. Holitorium] ve! pistorium ve! pistorum vel plstar !um a88· AJ 6. Plstori.im
om. AJ 7. T ralani] Nerve Tralani AJ Suarium ve! Su illum AJ 8. A fianco,
mellus Aenobarbi A 2 14. Cupedinis AJ 15. Piscarium] con la seconda i nell'interl. AJ
17. Basllicae - 1111 p. 257, r. 24 om. AJ IQ. Pauli B
(1) C1ir. e Not. « Nervac» . « Tran- cibi del_icati presso il · « forum pisca-
« sitorium » dalla menzione m re- « rium >>, col quale fu incorporato nel
gione llll. << macellum » costruito nel 179 av. Cr.
( 2) Menzionato in regione Xl. da Fulvio Nobiliore, e situato a nord-
( 3) re Anthenobarbi » e « Anteno- est della basilica Emilia (cf. PLATNER-
" bardi » leggiamo in qualche cod. della Asrrnv, op. ci t. pp. 224, 230, 322).
famiglia del Laurenz. 89, 67. Parras io (7) Menzionato in regione VIH.
« Aeneobarbi » . (8) Menzionato io regione VJ.
(4) Menzionato in regione VI I. (9) « Vestilia » Cur. e Noi.
( 5) Sconosciuto. (10) « Neptuni » Not. e "Nep1um-
(6) Da VARRONE, V, 146; cf. anche « nii » Parrasio.
P1\0L<>- FF.STO, p. 42. Un mercato di
254 DESCRIZIONE INTERPOLATA
( 1) u Matidies » Cur. e Noi. struita da Catone nel I84 av. Cr. (LIVIO,
(2) « Marcianes » Cur. e Noi. loc. cit.) presso la curia Ostili a (PLU-
(3) cc Floscellaria » Cur. e Noi. TARCO, Calo Maior, 19, 3, Calo Mfoor,
(4) Forse da AMMIANO MARCllLL. 5, I; Auctor d~ viris ili. 47, 5; PRI-
XXVII, 3, 13. La basilica costruita SCIANO, lnsl. 8, 78; AscoNIO, Ad Milo11.
sull'Esquilioo da papa Liberio nella re- arg. 29), e ad ovest di questa, perchè
gione Sicininum , e chiamata «basilica il costruttore dovette espropriare, oltre
cc Sicinini », o anche semplicemente a quattro negozi, due case cc in Lau-
cc Sicininum ». È ricordata pure in un « tumiis », cioè in loc:ilità accanto :il
rescritto imperiale di Valentiniano carcere (LIVIO, !oc. cit.). L:i basilica
dell'a. 367-8 (Episl. imper. poni. alior. andò a fuoco insieme con la Curia in
I p. 49, ediz. GuENTHER), nel quale si occasione dei funerali di Clodio nel
ordina al prefetto di Roma di restituirla 52 av. Cr. (AscoN10, loc. cit.), e da
al papa Damaso (cf. G. GATII, Mo1111- allo ra non se ne ha pii.I notizia.
111e11ti epigrafici 1·ùzvmuti 11el Foro Ro- (6) li numero non corrisponde alle
ma110 in Bui/. Com. XXVII, 1899, terme sotto indicate, che sono xn.
PP· 2 30- 3). (7) Cf. p. 141 nota r.
(5) Da L1vio, XXXIX, 44, 7. Co- (8) Menzionate in regio ne IX.
DELLE QUA TT ORDICI REGIONI DI ROMA 2 55
Constanti nianae.
Septimianae <1 >.
cLwn.
! ani per omnes Regiones incrustati et adornati signis <». Duo
5 pratcipui ad arcum Fabianion, rnperior inferiorque <J>.
AQUAE .xx.
Appia.
Martia.
Virgo.
10 Claudia.
Herculanea.
Tepula.
Damnata.
T raiana.
15 Annia.
Halsia vel Halsietina quae Augustea C4>,
Caerulea.
Iuli a.
A lgentiana Cf>.
20 Ci minia.
Sabbatina C'>.
Aurelia.
(4) « Alset ina » e « Augustea » in « batina,, (cf. URLICHS, Cod. urb. Rom.
Cur. e Not. sono due voci distinte. top. p. 25), che è il nome medio·
Pomponio le unisce secondo FRoN· e vale detr «a qua Traiana n, proveniente
TINO, 4 e I I. dal lacus Sabali11us (lago di Brac-
(5) I codd. della famiglia del Lau- ciano).
DESCRIZIONE I NTERPOLATA
Septimiana <•>.
Severiana.
Antooioiana.
Alexandrina.
VIAE .XXIX. 5
Appia.
Latina.
Labicana.
Campana.
Praenestina. IO
T yburtina.
Collatina <2 >.
Nomentana quae Figitlensis <i>.
Salaria.
Flaminia.
Aimilia.
Claudia <•>.
Valeria.
Ostieosis.
Laurentina. 20
Ardeatina.
Setina.
Quinria.
Gallicana Cs>.
T riumphalis. 25
Patinaria.
Ciminia.
Cornelia.
( 1) Deve essere la stessa cosa che (4) Cur. e Not. « Clodia »; i codd.
l'acquedotto seguente. della famiglia del Laureoz. 89, 67
( 2) Da FRONTrNO, 5 e 10. «Claudia• (cf. URLICHS, Cod. urb. Rom.
(3) Da L1v10 III, 52, 3. Era anche top. p. 25).
detta « Ficulensis ,. percbè originaria- ( S) Duplicato della «Gallica • che
mente portava a Ficulea, e solo più viene in segui to.
tardi fu prolungata fino a Nrmunlum.
DELLE QUATTORDI C I REGIONI DI ROMA 2.S7
Tiberina.
Aurelia.
Cassia.
Portuensis.
5 Gallica.
Laticulensis <•>.
Cod. 7 opos-r.
2 58 DESCRIZIONE INTERPOLATA ECC.
FTN IS.
1. communia] qui in AJ 1egue Castra cquìtum sinsulorum 11, invece che al rigo.
2. Castra om. AJ~ e eotl smipre. 3. Miscna1ium) in AJ segue Ra"ennatium 7. la
1eeonda a ne/I' interi. B Salgmariorum AJ 9 slngnlorum) in marir. di mano diverta,
eon u11110 di riehiamo, al[iter] singularlum, ut appare! In marmorels monumeotis A
10. xxm w. 11 AJ 11. dÀ.oç e 1egue: Suprascri ptae Xliii Regiones invcntae fucrc
Romae in biblioteca S. Onopbrii, antlquls litterls scrlptae et in fine allena scd antiqua
quoque manu scriptum erat I IN DESPECTÌÌ TUA& BARBAE IN STERQUILINIUll REDUCTA ES B
cr. GooHROY, op. cit. Proltgomfllil; MUELLER, op. cit. P· I ; H 1 F.~h, op.
ci t. pp. XXIX-X XXIII, XLlll.
DESCRIZIONE DI ROMA
( 1) La talsa etimologia dcl nome casione della sua visita a Roma o el 356
Roma, seguita dall' autore, si ritrova ru profon damente impressio nato d:tlla
pure in scrittori latini (SERVIO, AM. I, g randios:t m:ig nificcnza del Coro T rai:rno
17 3; SOLINO, 1, I ). ( AMMIANO MARCELL. XVJ, IO, 15).
(2) llsopr:rnnomediAotonino fu por· (4) Sta per circus; e per questa acce·
tato da più imperatori, ma l'A. deve qui ziom: del plu rale cf. 7/m. li11g. Lat. :tllJ
riferirsi :td un principe particolarmente voce « ci rcensis ».
promotore e fautore del!' edilizia ro- (S) li collegio delle Vestali conti·
mana: Caracalla, le cui costruzioni sono nuava ad esercitare ancor;i il proprio
ca ratterizzate come « antoniniane ». Il culto, e wlo nel 39-1 Teodosio o rJinò
ricordo di questo imperatore. di Ji~cen l:i chiusum del tempio (Cod. Tbr<Jd.
denza africana, potrebbe rappresent:t rc XIII, 3, 8). Il numero Ji sette ri-
un indizio in appoggio dcli' origine sulta anche da una leuer.1 scritta da
africaoa dello scrittore. S:tnt' Ambrogio a \"altntini ano nel 384
(3) Anche l'imper:11o rcCost:tnzo,in oc. (~liG NE, P. L. XVI, 97 5).
NELLA « EXPOSITIO TOTIUS MUNDI ET GENTIUM » 265
tati, qui incidens eam pervenit in mare, et per ipsum omnia quae
veniunt de peregre ascendunt a[dJ decem et octo milia, et sic civitas
omnibus bonis habundat <1 1. Habet autem et senatum maximum vi-
rorum divitum. Quod si per singulos probare volueris, invenies
5 omnes iudices aut factos aut futuros esse; aut potentes quidem,
nolentes autem propter suorum fruì cum securitate velie C». Colunt
autem et deos ex parte, Iovem et Solem (l) : nec non et sacra Matris
deum <+> perficere dicunt : et aruspices Cs> ad deos t certum est.
( 1) Questa funzione del fiume era tra i più diffusi in Roma, come atte-
stata rilevata anche da PLINIO ( Nat. stano i numerosi mi trei sparsi in tutte
Hist. III, 54) : «et ideo quamlibet ma- le parti della città. Cf. F. CuMONT,
« gnarum navium ex Italo mari capax, Textes et •no11ume11ts figurés relatifs aux
u rerum in toto orbe oascentium mer- m)'Sftres de Mithra, Il, 1896, pp. 92 sgg.,
ce cator placidissimus ». 193 sgg., 467 sgg., 479 sgg.
(2) Intendiamo il passo « nolentes - (4) Anche questo di Cibele fu uno
cc velie li nel senso di una categoria di dei culti più resistenti. Lo dimostrano
senatori che, pur potendo, non volevano le numerose iscrizioni trovate sotto la
partecipare direttamente all'ammini- facciata di S. Pietro, che confermano
strazione dello Stato, per godersi con la sopravvivenza di tale culto tra gli
tranquillità le proprie sostanze. La co- anni 305-90.
struzione cc propter velie fruì suorum li (5 ) L'aruspicina, colpita da un de-
deve provenire o da una traduzione creto di Costanzo nel 357, tornò in
letterale del corrispondente passo greco onore sotto Giuliano, e finalmente
o da imperizia del traduttore (cf. RresE, venne soppressa· da Teodosio nel 385
op. cit. p. xxx). (Cod. Theod. IX, 16, 4; XVI, 10, 9e 12).
(3) Il culto del Sole era nel sec. Iv
Cod. Topo1r.
CHRONICA URBIS ROMAE
REGES ALBANI
manca il numero degli a nni V 11. et troia V 12. et se] e'se V 14. p~nus (ra-
sura) io eam V 14. Bcllum ~neas oppid um rutulis condldll v. dn u11a probabile
i;lossn mar&inale, Bellum (com] rotulis 17. condidi t et r<g,s albani V, et - alba11i
da glossa mar(fÌnale. 19. Posthumus V
(1 ) Cf. SINCELLO, pp. 322- 3, 450. opinioni. Ov1oto (Fasi. IV, 40-3,
(2) Cf. p. 239. Mtl. XIV, 610- 12), che dipende da
(3) SrNCELLO (p. 323) gli attri buisce una fonte più antica, rico rda tra Ju lo
:l. XXXVI. od Ascanio e Latin o, soltanto Silvio
(4) Così L1v10 (!, 3, 6) ; i più in- Postumo. Per la questione cf. anche
vece lo dicono figlio di Enea. CASSIO A. DEGRAss1, fosc1-. J1ali111'. XIII, fase. 3,
D10NE (fr. 3, 9) riporta entrambe le Elogia, Homa, 1937, p. 10.
270 CHRONICA
Alba .xxvm.
Appius .xu <1 >.
Capys .xxvm.
Campeius .xxi<».
Titus .vm <1>. 5
Agrippa .LI C•>.
Adventinus .xxxvm.
Protas .vm.
Amulius . LI.
Remus Silvius regnavit .xv11. Eum Romulus ioterfecit. IO
9' &mlllus V 18. scllarus V 22. nollul11Sct V 23. 1nn. xvi V vcstas V
ianuarium diis superis, februarium diis inferis <>. Hic prior homi-
1
(1) Cf. EUSEBIO, vers. Arm. p. 82 m; io SERvio, Ae11. VITI, 345 e in ARN0-
GIROLAMO, p. 9 I e; SrNCELLO, p. 398. 010, Adversus gmtes, VI, 7; cf. PAULY-
(2) Cf. SulDA alla voce &aacipLo: ; W1ssowA, XVII, u, r9)7, col. 2504.
EusEBIO, vers. Arm. p. 82 m; GtRO- (7) Cf. A11clor de viris il/11strib11s,
LAMO, p. 91 e; S1NCELLO, p. 398; Clmm. Vll, 7. Un numern degli ostia che si
Pasc/Jale. p. 218. avvicina al XLV ci è dato in C. 1. L.
( 3) La notizia andrebbe riferita a VI, 10223.
Servio Tullio (L1v10, I, 42, 5 ; cf. aoche (8) Cf. ISIDORO, Etym . V, 27, 23 ;
GIROLAMO, p. 10 1 a). G1ovA!-!KI ANTIOCHE:-10, fr. 36, ed.
(4) Cf. Ovmio, Fast. VI, 80I-4. MuELLER; EUSEBIO, vers. Arm., p. 96 k;
(5) Cf. Ist00Ro, Etym. XV, 2, 31. GIROLAMO, P· 103 c.
(6) L'attribuziooe al re Olo del te· (9) Cf. p. 59.
schio trovato sul Campidoglio è anche (10) Cf. p. 132 nota 1.
C H RONICA
NOMINA DICTATORUM
P. Cornelius Sci pio Africanus. Fabius Maximus. Apulius <•>
Claudius. Popilius Laenas. Valerius Publicola. Pompeius Ma-
x.imus. Aeneas Iulius <1>. Sulla Felix. Barbatus. Scipio Nasica.
Acmilius Paulus. Fabius <1>. Cincinnatus. Decimus (4). Titus 5
Marius <s>. Q. Lutatius Catus <6>. Marius Rutulus <1>. Valerius
Corvinius. Cornelius Scipio. P. Decius. Q. Fabius. MeteUus
Pius. Marius <•>. Licinius (9) Salinator. Curius Dentatus. Iulius (ro)
Brutus.
IMPERIA CAESARUM IO
C. lulius Caesar imperavit annos .m. menses .vn. dies .vr. Con-
giarium dedit den. .c. Occisus curia Pompeia.
Divus Octavianus Augustus icnperavit annos .LVI. menses .liii.
diem unum. Congiarium d4dit ter den ..cccLxn. sernis<11>. Hoc im-
perante <12>navis Alexandrina primum in portu Romano introivit no- 15
mine acatus<1 1>, qui attulit frumenti modios .cece., vectoresC•4> .Mcc.,
1. nomin a) precede Item V 6: pln1atln1 V 10. Imperla) prectde Item V 12. In·
veet di den. sempre X V octlsns V 14. den.) A Y 15. Cambialo in porto V 16. cece V
piper, linteameo, carta, vttna et opoliscum cum sua sibi base, qui
est in circo Maximo, alwm pedes .Lxxxvu. semis <•>. Excessit Nola.
T iberius Caesar imperavit annos .xxn. menses .vn. dies .xxvm.
Congiarium dedit den.. LXX!L semis. Hoc imperante in civitate
5 Fidenis populo spectante amphitheater ruit et oppressit homines
.un.ccv. <2 >. Excessit Miseno.
C. Gallicula imperavit annos .111. menses .vm. dies .xu. Con-
giarium dedit den . . LXXII. semis et de basilica Iulia sparsit aureos et
argenteos, io qua rapina perieruot homioes .xxx11 .. CCXLVII. <i> et
1 o spado. Occisus Palatio.
T iberius Claudius imperavit annos .xm. menses .vm. dies .xxvn.
Congiarium dedit den . .Lxxv. Hoc imperante primum venerarii
et malefici comprehensi sunt; homines .XLV., mulieres .Lxxxv. ad
supplicium ducti sunt. Hic metas in circo Maximo deauravit <•>.
15 Excessit Palatio.
Nero imperavit annos .xnn. menses .v. dies .xxvru. Congiarium
dedit den . .c. Hoc imperante fui t polyfagus natione Alexandrinus,
nomine [HJarpocras, qui manducavit pauca: aprum coctum, gal-
linam vivam cum suas sibi pinnas, ova .c., pineas .c., clavos gal-
20 ligares, vitrea fracta, thallos de scopa palmea, mappas .nn., porcellum
lactantem, manipulum feni, et adhuc esuriens esse videbatur <s>.
Nero occisus via Patinaria <6>.
Galba imperavit meoses .vm. dies .xu. Congiarium promisit,
sed non dedit. Hic domum suam deposuit et horrea Galbae <1>
2 5 instituit. Decollatus foro Romano iacuit <8>.
10. octlsus V 16. Nero imperator V 16-7. annos - poly agfl" nell'interl. V
pollyfagus S 18-9 gallnam V 19. pinnas anche S 20. frac! V l i . maniculum VS
aduc V ~2 . ocllsus V
lod. Topogr.
274 CHRONICA
9-IO. divo vero Imperatore scrofa p. p. In eftìg iem elefaotl S 10. in figiem V
12-3. !nstrumenta debhorum hoc Imperante V 16. terme V 18. Lxxv] 1egue cc!aus
palatlo a 11nullato V 20. octlsus V 22-3. termes V
( 1) Cf. Hist. Aug. A11t. Car. 10, 1-4; Bull. Com. XXXIX, 191 1, p. 85) ha
AURELIO V1rr. De Caes. 21, 2. avanzato l'ipotesi che possa identificarsi
(2) L'incendio fu provocato da ful- col Pe11tapylum del catalogo regionario,
mini cadutivi sopra, il ~3 agosto del e sorgesse nell'angolo nord-est del colle.
217 (cf. CASSIO D10NI;, LXXVIII, 25; Il monumento era ancora in piedi sotto
GIROLAMO, p. 214 b). Diocleziano, perchè nella Passio s. Se-
(3) Cf. GIROLl.MO, P· 214 d. bastiaui (RUINART, Acta Ss. ian. Il,
(4) Il tempio al Sole costruito sul Pa- p. 278, col. a, cap. XXIII, S 87) è detto
latino, nell'area una volta occupata dal che il martire parlò ali' imperatore
tempio dell'Orco (la dea Horta ?; PLU- « stans super gradus Heliogabali ». Fu
TARCO, Quaest. Rom. 46; Hist. Aug. distrutto dal fuoco, in epoca indeter-
Hdiog. 1, 7 e i 7, 8; AuREL10 V1rT. minata (Passio s. Philippi in Ròm. Mitt.
De Caes. 23, l; GIROLAMO, p. 214 g; VII, 1892, pp. 158-<J).
E~ODIANO, V, 13). li B1coT(L~ 1w 1p!• (5) Cf. ERODIANO, VU, 11-1 2; Hist.
de Jupiter Ultor et la vigne Barberi11i io A ug., Maximfo. lO, 6, Gord. 22 1 8.
CHRONICA
(I) Cf. Hist. Aug., Gord. 33. 3 ; Au· (4) C r: r\t:Ri,LIO \ ' 1TT. De Cr1es . 30;
RELIO V1TT. De Caes. 28, 1; EuTROPIO, EuTROP10, IX, 5,
IX , 3;sottinto::ndi «luJos». «Veros» in (5) C:f. A uc/or epit. de Caes. 31, 2.
quanto corrispondevano :ill'esatto c:il· (6) Altri aggiungono che l'uccisione
colo dell'anno millesimo di Roma. avvenne dopo un periodo di tri>te ser-
Cf. PAuLv-WrssowA, 2• seri e, I, coll. vitù presso i Persiani; cf. A 11c/or epit. dr
171 8-9 e voi. X. coli. 763'- 4. Caes. 32, 5; EuTRO 10, IX, 7; G1Ro -
(2) EviJenteerrore, per ccDo::ciaoae». LAMO, p. 220 d.
(3) cdn Abryto» ,GIROL\\IO, p. 218'1; (7) finita b guerra contro i Mar-
«ad 1\britto» , GIORDA ~E, Get. ro3; comanni, Aurcli mo, su consiglio del
«Bruti », A UK liLIO VITT. D<' Caes. 29, 4. senato, iniziò la nuova e più am pia
U RB IS RO MA E 279
cerchia di mura (a. 271, cf. RICHMOND, di quest'ultima opinione sono AuRFLIO
Tlu city wall, p. 241), che però fu V1TI. De Cau. 36, 2 e l' A "clor epit. de
compiuta soltanto sotto Probo ( cf. Hist. Cars. 36, I. La morte si dice essere
A"g., A1ml. 2 1, 9; 39, 2; AuREr.10 avvenuta « T yanac » (Al.:RllLIO VrrT.
Vri-r. De Cars. JS, 7; Auclor epil. de !oc. cit.), e, per una evidente con fu-
Cnes. 35, 6; EuTROPIO, IX, 15 ; GI- sione con Floriano, << apud T:usum "
ROLAMO, p. 223 a; ZosrMO, l, 49). (A11ct. tpit. cit .).
( 1) Cl. HOMO, Essai s1tr le rig11e de (5) Mori a Ctesifonte, colpito da un
l'tmp . . l11rtlien, pp. 177- 9. fulmine (Hist. A11g., Car. 9, 1 ; AURE·
(2) Ripetuto da GIROLAMO, p. 223 b; uo V1rr. De Cau. 38, 3; A11ctor
cf. :1111..he G1u1.1ANO, Ornt. IV, 15 5 B e epit. de Caes. 38, 3); sul Tigri (EuTRO·
PAULY-W1ssowA, i •serie, Jll, 1,col.911. P10, IX, 18 e GIROLAMO, p. 224 g.).
(3) Cf. Hist. A11g., Aurei. 35, 5 ; G1- (6) t ovvio che l'indicazione tem-
Rot.AMO, p. 223 c. porale si riferisce :i quello dei due che
(4) \' ov1sco (Hisl. A11g., Tac. 131 5) regnò più a lungo.
resta in dubbio se I 1 morte di c1uesto (7) Cf. loAz10, Fasti, :i. 284.
imperatore fosse violenta o naturale; (8) Cf. p. 6o nota 6.
280 CHRONICA
( 1) Le altre fonti non parlano delh morte non ci è pervenuta una notizia
prigionia dcl re, ma solo della cattività sicura; ma pare si possa escludere 1.1
della famiglia reale e di molti nobili molte volontaria (LATTANZ10, De rnorl.
persiani (EuTROPIO, IX, 27; ZoNARA, pers. 26, l r; ZosIMo, Il, IO, 2; Eu·
XIl, 31 o, 32 e o). Si ritiene inoltre TROPIO, X, 3: AURELIO V1rr. De Caes.
che i prigionieri reali figurassero, an- 40, 7 ; Auct. epit. cit.; EUSEBIO, Vita
zicbè nel trionfo di Roma dcl 303, in Co11St. I, 26; 27, 3; A non. Vales. cit.).
un ingresso trionfa le di Diocleziano in (5) Di queste terme non si ha altro
Antiochia, essendo st:ita già nel 298 con- ricordo.
clusa la pace con la restituzione dei (6) Fu costruito fuori porta S. Se-
prigionieri (cf. PAULY-W1ssowA, XVI, bastiano, a sinistra della via Appia, tra
11, 1935, col. 1757). il secondo cd il terzo miglio, orientato
(2) Galerio Massimiano (cf. PAULY- verso la via Asin:iri:i, essendo ormai
W1ssowA, XIV, 11, 1930, col. 2516). l'Appia decadente ed ingombra. Il
(3) Mori in Britannia (EUTROPIO, X, circo venne dcdic:1to(309)alla memoria
1 ; AURELIO V1rr. De Caes. 40, 3; del divo Romolo, figlio di Massenzio
GIROLAMO, p. 228 g; ZoNARA, XII, (C. 1. L. VI, 1138; cf. G. ToMAss1rrn,
33 o; EusEero, Hist. ecci. VIII, 13, 1:i). La Campagna Romana, Roma, 11, 1910,
(4) Fu fatto prigioniero da Massi- p. 58), il cui sepolcro era li presso.
miano e relegato •ad tres Taberoas •, Nella sua spina fu eretto l'obelisco che
a 30 o 33 miglia sull'Appia ( Aucto1· Domiziano aveva posto ncU'Isco cam-
epit, de Caes. 40, 3; Anon. Va/es. 4; pense, e che nel 165 1 Innocenzo X
ltin . A111. 107). Sul genere della collocò sulla fonta na dei Fiumi io piazza
URBIS ROMAE
Navooa. Gli avanzi furono rimessi io fuori delle mura come rafforzamento
luce nel 18l5, ad opera dcl Nibby ed della difesa contro gli imminent i at-
a spese di Giovanni Torlooia (c:f. A. tacchi di Costantino (cf. RICHMOND,
Nmsv, Roma Antica, Roma, I, 1838, op. cit. p. 30).
pp. 631-44). (4) Cosi correggiamo il • Maximia-
(I) Forse si allude alla rivolta mili- • nuu del codice (cf. PAVLY-WlS-
tare, scoppiata io seguito all'uccisione sowA, IV, coli. 1986-7).
di un soldato che aveva pronunciato (S) Per la morte cf. AVllEUO VITI.
parole offensive contro la dea Fortuna De Caes. 41, 1; Auctor epit. de Caes.
(ZOSIMO, II, I 3). 40, 8; LATIANZio, · De morL pers.
(2) Cf. AURELIO VITI. De Caes. pp. 45-9; EusEBtO, Hisl. eccl. IX,
40, 24. 10; EVTROPto, Breviar. X, 4, 4 ; Zo-
(3) Un fossato cominciato a scavare SIMO, II, 17, 3·
18•
AMMIANI MARCELLIN I
Rerum gestarum librt.' qui supersunt
(XVI, 10, 13-7 e XVII , 4, 12-6).
plesso delle costruzioni chiuse dentro Costanzo Il ammirò, e più tardi, nel
il recinto « opera Pacis ». v1 secolo descrisse PROCOPIO (Beli. Goth.
S'è già detto altrove, a proposito del IV, 21). Da questo tempo, del foro e
tempio, del disastro subito sotto Com- del tempio si perde ogni traccia lettera-
modo e della ricostruzione Severiana. ria. A. M. COLINI, Fomm Pacis in 8111/.
Fu proprio quest:i ricostruzione che Com'.LXV, 1937, pp. 10-2 dell'estratto.
RERUM G ES. T A RUM LIBRI QU I SUPE R SU N T 289
CoJ. TopoKr.
AMMIANI MARCELLINI
mili bus multis, tamquam molendarias rotanti bus metas, cavea locatur
in meclia, eigue sfaera superponitur aenea, aureis lamminis Ditens,
qua confestim vi ignis divini contact:i, ideoque sublata, facis imi-
tamentum infìgitur ~ereum, itidem auro iubratteatum, velut abun-
danti fiamma candentis. Secutaeque aetates alios transtulerunt, 5
quorum unus in Vaticano, alter in hortis Sallusri < >, duo in Au- 1
(1) Port:ito a Roma dopo l'età cli Pio VI fu innalzato davanti alla chiesa
CaligolJ, era ancora eretto nell' vu t sec. della Trinità dei Monti, dove anche
(lti11. Ei11s.); nel xv giaceva a terra oggi si trova.
spezzato. Durante il pontificaw di
DE MONTI BUS E T AQUIS URBIS ROMAE .
DE MONTI BUS, PORTIS ET VIIS URBIS ROMAE
b - Parig. 9661, c. 37 a.
c - Vienn. 3103, c. 36 a.
d - Monac. 10291, c. 47 b.
D - Dresd. Dc 182, c. 50 a.
L - Laurenz. 89, 67, c. 34 a.
Il secondo sui codici :
S - Spir. (perduto), concordanza delle copie:
a Oxf. Bodleian. 19854 (già Canon. misceli.
lat. 378), cc. 65 a - 66 a.
b = Parig. 9661, cc. 52 b - 53 b.
c - Vienn. 3103, cc. 52 b - 53 a.
d - Monac. 10291, cc. 64 b - 65 b.
Questo titolo 11on e 11ei c0Jic1. Oe septem montil>u~ Roman~ u rbi~ i11 ind1instr()
t.
rosso L 2. lncipiunl - Roma e) Septem montes urbis Roma (romane e) S D L 4 . e~quilinus
b D L 5. om. L 6. celius b D 9. et viminalls d
( 1) Questi sette colli sono conside- città dei sette colli da CICERONE (Ad
r~ti come un secondo St:ttimonzio dagli Alt. VI, s. 2), TIBULLO (II, 5, 55-6),
scrittori dcli' et:\ Augustc:1 ( D10N1s10, Vmc1L10 (Am. VI, 783; Ctvrg. li,
I V, I 3, 3). E Roma è: d.:nominata la 535); vedi nnchc p. 319 nota 3.
DE MONTIBUS, PORTIS ET \'IIS UHBIS ROMAE 295
(1) L'acqua Claudia fu condotta da "tam lulia quam Aurelia; sine dubio
Claudio, ma l'opera fu cominciata da «post i11ve11ta quaedam eltciderum n;
Caligola (cf. p. 24). ma l'acqua Aurelia ricorre solo nel-
(2) Fu condotta dal pretore Q. Mar- 1' appendice del catalogo regiomrrio
ciq Re; Agrippa restauro l'acquedotto e in Polemio Silvio, nè è altrimenti
(cf. pp. 19 e 22). conosciuta (cf. JoRDAN, Top. I, 1, 480
(3) Cfr. p. 1 S4 nota 11. nota).
(4) Fu condotta dai censori Gn. Ser- (6) Fu portata da Augusto (cf. p. 23).
vilio Cepione e L. Cassio Longino, ma (7) Severo Alessandro (cf. p. i 56).
Agrippa la immise nel can:ile della (8) L'epiteto di Ctsare non conviene
Giulia, da lui port:lta a Roma nel 33 ad Agrippa; probabilmente venne spo·
av. Cr. (cf. p. 21). stato dalla riga precedente.
(S) Non si ha ricordo di interventi (9) Pare sia lo speco Ottaviano del·
di Aureliano a riguardo della Giulia. I' Anio vtlus che attraversava la via Ap·
Il MOM M.SEN (Mo11. Germ. bisl., Cbro11. pia sul cosi detto arco di Druso (cf. LAN·
min. I, 546) annota: « Fuerunt aquae CIANI, op. cit. pp. 267-<J).
296 DE MONTIBUS ET AQU IS URB IS ROMA
Aencas tal iter ad aethera dixit C•l : <1 Nympbae, Laurentes nym-
« phae, genus amni bus unde est 11 (•l.
1. Aencas - acthcrn) vi rgo ( Vergil N) aencnm (enea e çtoream L) talircr lialtam (yta·
!tam c italia ti) N S {)I. nimpb~ D nimphc c nimphr D nlmphe c 3. Questo titolo
non e nei codici. 7. hctruria d 8. sabeos S 12. >yiva d
Tarpeius mons appellatus, quod ibi Tarpeia virgo obruta sit clipeis
Sabinorum (•).
Vaticanus mons appellatus, quod expulsis Etruscis Romanus po-
pulus vatum responso potitus sit <».
DE PoRTIS RoMAE.
5
Conlatina porta a Conlatia, oppido Romae v1cmo, appellata, eo
quod ibi res ve! opes aliarum civitatum fuer:mt conlatae <i).
Catularia porta Romae dieta est, quia non longe ab ea ad pla-
candum caniculae sidus frugibus inim.icum rufae canes im-
IO
molabantur, ut fruges flavescentes ad muturitatem perduce-
rentur <•>.
Capena porta antea Camena vocata a proximo luco Camena-
rum; dieta est autem postea Capena si ve quod Romanis bello
laborantibus auxilio venientes ea intraverunt Capenates, sive
quod eadem Capuam exeatur <s),
1. appellatus om. e clypels d 3. /11 e que.<to mo11te è messo prima del prece·
dente, e invece di vaticanus si legge [T )a rpelns hecruscl~ d 6. a conlatina opido e
opldo ab 7. collatae d 9. sydus ab d immolebantor a ut) et b 10. fluescentes S
12. camenerum b ·~· ea d capenates om. d
Cod. Topogr.
298 O E MONTI BUS ET A QUI S URBI S ROM A E
DE Vns RoMAE.
"O·n Exoccr-roc; 'TWV µe"(cXÀ<ùV otxwv TI)c; 'Pwµ"l)c;, wc; cp°l)<HV, &7t0tv't'IX
e!xev év hxuT<i> Ò7too« 7tOÀtç <rUµµeTpoc; ~ouvocTo ~xm, hrn6opoµov
xo:t cp6pouç xcxl V<t.OÙI; X<XÌ myyÒ:ç X.IXÌ ÀOV't'pÒ: OLOCcpOp<t. (•). ~tÒ XCXÌ Ò
O'Uj(p<t.cp&Ùc; &m:cp&iy~IX'TO .
Etc; 06µ.oç ocaTU 7rfÀet • 7tOÀtç oca't'E<X µup(oc x&U&et. 5
"Hcrocv oè x.ocì ÀOV't'pÒ: OY)µOOtlX 7t1:t.µµ.eyé&YJ. At oè 'A'J't'ù)'ltlXVIXÌ
o\S't'Cù XCXÀouµevoct dç XPeLCXV 't'WV ÀOuoµévwv x.cx.8-éopcxc; etxov 7tCXp1XX&t-
µ.évcxç XLÀ(~ ~cxxoo(cxc;, Èx µcxpµ.&pov xcx-recrx&UM!Lévcxc; ~ecr-rou <», o:t
oè ~WXÀ'l)WXWXÌ èyyùç omÀcxatovç (J), T6 't'& Tdxoç tjç 'Pwµ°l)c;
fJ.&'t'p"l)&tv 7tcxpò: "Aµµwvoc; -rou yewµhpov, xoc.&'ov xcxtpòv f6-r&ot T~v ro
7tpo-réf>av xcxT'o:ònjc; Èmopoµ~v È7tot~crcxv-ro, efaoat xcxì ÈVÒc; µtÀ(ou
ot«O"t'"l)fLCX f:xov &7teodx.!h) (4).
( 1) Quanto qui si dice poteva esser vettero essere rese. inservibili dalla di·
vero solo per il palazzo imperiale sul struzione degli acquedotti per opera
Palatino, non già per ciascuna delle dci Goti. Se potevano accogliere circa
grandi case di Roma. A chi sia attri- 3.000 bagnanti, bisogna pensare che si
bui bile l't:rrore, se ad Olimpiodoro o f.1cesse molta economia dello spazio,
a Fozio che non seppe renderne il considerato che l'edificio copriv:i un'area
pensiero, non è possibile precisare. press'a poco ugu3Je 3 quella delle terme
(2) Le terme Antoniniane, che Po· Amoniniane (cf. 1-luELSEN, Topogr. I,
lemio Silvio annovera tra le mera\•iglie 111, 379 nota 1 5).
Ji Roma,continu.irono :id essere ancora (4) Le mura Aureliane abbracciano,
nell'uso pubblico lino al tempo di Teo· come si è visto (p. 7 nota 2), molto
dorico, che dovette curarne un restauro, meno di ventun miglio. Ammone
come fanno fede i mattoni trovati sul :wrebbe eseguito la sua misurazione
luogo e portanti la scritta «regnante d. n. anteriormente al 4o8; forse nel 403 ;
"Theodorico bono Roma e » (C. I. L. :mno in cui furono compiuti i restauri
XV, 1665). Lo stabilimento di bagni di Onorio. Ma qui Olimpiodoro, pur
divenne inservibile quando i Goti nel facendo menzione di Ammone, d::\ una
S37 tagliarono gli acquedotti. Quindi misura err.it.i. Invece del perimetro
I' f)act•J del testo sarà di Fozio e non delle mura, deve aver indicato la somma
di Olimpiodoro, che scriveva all'inizio dei raggi interni, dal milliare aureo
del v sec. alle portt.', che era appunto, secondo
(3) Queste terme sono ancora ricor- Plinio, di passi 20.765 (cf. DE Hossr,
date dallo Scoliasta di Giovenale (Xl, Pia11le ic11ogr. t prospell. pp. 68 70;
56) e da SmoN10 APOLLINARE (Ad Co11- RICHMOND, Op. cit. pp. JS, 44).
u11t. 495), e, come le Antoniniane, do-
POLEMIO SILVIO
Quae sz.nt R omae
Cod. Toposr. lO
306 POLEMIO SILVIO
Fora .x1111. (i) : Romanum, Traiani, Marcisi (•), Vespasiani, Pacis <il,
T ransitorium, Aproniani <•>, Magnum<», Caesares, Nervae <~>,
Augusta,. Suarium et Boarium, ubi Cacus habitavit <1>.
Basilicae .XI. <8>: Iulia, Ulpia, Pauli, Hostilia C9l, Neptuni, Constantini,
5 Mathidìae, Marcianae, Vaccllaria <10>, Floscellaria et Claudi <11>.
Aquae .xvun. : Traiani et Atica, Anena < », Claudia, Marcia, Hera-
1
renz. plut. 68, 2 in BANDINI, Catai. ( 11) 1:. ricordati soltanto qui. Lo
co1I. lai. Bibliofb. La11re11/. t. II, col. 4, jORDAN (Topogr. H, 217) pensa che
Il; Gesta Felicitalis in KONSTLE, Ha- possa essere una anticipazione dcll'ac·
J!iograplnscbe St11dim, Paderborn, 1894 qu.i Claudia.
l" 61; C. l. l. XV, 7190; 01:. Rossi, (1 2 ) Cf. p. 154 not.1 12.
Dri <ollari dti servi fuggilit1i &c. in (13) Per « l-lcrculea », d:illa forma
811ll. arch. crisi. t 874, p. 41 sgg.). greca •Hp!Xùttoç.
(3) Il " forum Vespasiani» e il ( 14) Forse è da identificare con la
" forum Pacis » sono la stessa cosa. « Damnata» dd C11r. Lo jORDAN,
Nella prima maniera il foro è chi.:mato (Topogr. I, 11 480 nota) pensa che 11 Do-
in una rcl:tzioac di Simmaco, prcfc:tto « tr.tciana » possa anche essere corru-
delb città (419), a Cost3nzo c'Epist. zione di 11 Diocletiana » (cf. LANCtANI,
imper. po11t. t i aliorrmr, I ep. 29 in I com. di Fro111i110, p. 325 ; e PAUI. Y-
Corp. Script. ecc/es. lai. XXXV, p 75); \\'1ssowA, IV, 2059).
nella seconda da AMl>llA~O MARCLl.L. ( 15) I nomi sono stati desunti da
X\'I, 10, 14; da MARCELLll\O Co:-:n., C11r. regione XI e IX.
Ch1011. a 4 0 8, a. 2; da PROCOPIO, Dt ( 16) I nomi da Cur. regione IX.
brllo Got/J. IV, 21 , 11. ( 17) I nomi d:t C11r. regione VIII e
(4) È ricordato nel Codex Tluodo- IX.
sia1111s, XIII, 5, 29.
po POLEMIO SILVIO
( r) Dal C11r. regione III e IV. L' an· (5) Cur. e Noi. « ccxc 11.
fiteatro e magnum » è il Flavio, e I' ap- (6) « Thermao.
pellati vo deri va probabilmente da c lu· (7) Per queste sette meraviglie di
u dum magnum • che nel Cur. segue Roma, esempla te su quelle del mondo,
al!' anfi teatro; « castorensem » corru - cf. JoRDAN, Top. li, pp. r43-4. li Gia-
zione di « castrensem ». nicolo è incluso tra queste grandiose
( 2) Così anche il cod. Vat. 3327 opere d' arte, perchè :
dcl Cur.; gli altri codd. di Cur. e Noi. Hioc septem dominos \iJcre n1onti.s
«XXXVII». Et totam hcet acstiman Rom.am,
(3) Cosi i codd. di Noi. ; quelli di Albano• quoque T u•culosquc col u.
Cur. « CCCCXXIII ». ( M4ltt•tt, IV, 64 , 11-13)
(4) Cur. e Noi. «XLVI.DCII».
LA DESCRIZIONE DEL TEVERE
Cod. To,,oçr.
314 LA DESCRIZIONE DEL T EVERE
( r) «Inter duos pontes .. è chiamata Diss. sul tempio d'Ercole ml foro Boario
l'isola Tiberina anche da PLUTARCO, in Atm. del/' Instit., 1854, pp. 37-63.
Poplicola, 8, 6 (Mfoov Sucrv ycçmpwv), L'ARMINI (Romtopografiska bidrag in
da GIUSTINO MARTIRE, Apologia prima, Eranos, XXI, 1923, pp. 126-9), pren-
26 (µETcxçù -rwv Suo yc~upwv), dal dendo in esame altre appellazioni lo-
Cbro11ographus a. CCCLIUI, p. 27 1, nella cali risultanti da identica formazione
pianta Severiana, fr. 42, e in un fram- (lsium, Fort1mium, Gaia11um. Pbri-
mento di una iscrizione in Nuovo Bull. gia11um &c.), inclinerebbe a ritenere
arcbeol. cristiana, 1905, p. 23 I; cf. l'espressione come il nome collettivo
inoltre BESNIER, L'ile Tibérine, p. 60 delle costruzioni riferentisi a Caco. Ma
nota 2. anche non escluderebbe lipotesi che
t2) È ricordato anche negli atti dei in un certo ternpo con • Cacum » possa
santi Simplicio, Faustino e Viatrice essere stato indicato un u vicus Caci».
(Acta Ss. iul. Vll pp. 34, 36) e negli (4) La porta Aurelia, s ulla sinistra
atti di santa Bibiana (in G. ZuccHETrI, del Tevere all'ingresso del ponte Elio.
Chronicon di Bmedetto di S. Andrea del Da questo punto il Tevere cominciava
Soratte, p. 3 nota 2 ). Deve identifi- realmente a scorrere fra due sponde
carsi col « pons Aemilius », costruito costruite e quindi entrava di fatto in
da M. Emilio Lepido. Il nome «La pi· città.
« deus,, gli sarebbe venuto dal fatto (5) Questo nome deve esserle de-
che fu il primo ponte di pietra co- rivato da un Felice martire, sepolto
struito in Roma: esso restava per i su quella via, del quale non sappiamo
Romani il ponte di pietra per eccellenza. altro. Cf. Krnsctt, in Strdi e Testi 38,
Cf. BESNJER, op. cit. pp. 129-30. PP· 79-81.
(3) La denominazione è verosimile, (6) Ci viene così indicato, io termini
per lé memorie relative a Caco nei generici, il porto fluviale di Roma, io
pressi del foro Boario. Cf. DE Rossi, corrispondenza della pianura tra l'A-
316 LA DESCRIZIONE DEL TEVERE
ventino e il Testaccio, dove si effettuava l'isola Sacra. Il fondo era detto u mis-
lo scarico delle merci. Si vedono an· «sale li forse perchè appa rte nente alla
cora. negli approdi. blocchi di travertino grande amministrazione dei giuochi
coo foro per l'ormeggio delle navi. Cf. dcl Circo, che face-.:a capo alla prefet-
GATII, l'arf!inalura del Tevere a Mar· t ura urb.ina (le corse del Circo si di·
morata in 81111. Com. LXIV, p. 55 sgg.; cev.ino « missus circcnses » ). Cf. DE
LuGLT, I monume11/i a11/ichi cit. III, Rossi, Bui/. di arc/Jeol. Crisi. VII, 1869,
PP· 596-7. pp. 10- 3 e La Roma sotterranea cri·
( 1) Il « sextum Philippi », di cui si stia11a, Roma, 111, 1877, pp. 648-9.
ha ricordo anche negli atti dei santi (2) Nel calendario di l'oLEMIO S1tv10
Simplicio, Faustino e Viatrice (loc. cit.; sono se~nati sotto il 27 ~ennaio •ludi
cf. l'iscrizione del sarcofago di questi "Castorum Ostiis » (C. 1. L. 12, p. 2 57).
tre martiri in Bull. di arcbeol. Crisi. Altre testimonianze di questi ludi ab-
I V, 1866, pp. 44-5 e VII, 1869, p. 2; biamo ibidem, XIV, 1, e io l\MMIANO
e J. P. KlRSCH, Oie Grabsttillw d. rom. MARCELL. XIX, 10, 4.
Mart_vrer 1111d ihre Stellung im lilllrg. (3) Una connessione di Venere col Li-
Marlyr,rkultu s io Ròm. Quarlalscbrift, bano si trova in MACROBIO (I, 21, 5-6),
XXXVIII, 1930. p. t 30),er:i un latifondo dove l'immagine della dea riflette In
che doveva estendersi dal sesto miglio tristezza dcli' inverno e la gioi:i della
della via Portuensc fin presso al punto primavera. A Venere era dedicato il
dove il Te: vere si biforca va, formando mese di aprile.
•
GIOVANNI LI DO
Koc-.a aè -ò)v ~ljç (•) ò EMoçoç TÒV -roç6T'Y)[V &v(JaxeLV xocl XCL-
µwvoc 7tpoMycL . È7tE:TtÀouv aè XOCL ÈopTY)v Àeyoµtv[l)V 'AJywwiÀ.LOC aoccp-
V'Y)~p<p ~i yev<Xp:x:n 'H).(cp, (2) <OOrtep 'A&~Vl)<JLV ii [È7tl -r]o'Lç aoccpv'Y)-
cpop(oLç -reÀe-r~. 'Ev -rocu't"(j xocl 'Ì) Àsyoµtv'Y) 7tocp' [ocù-rwv I:e1t-rLJµouv-
5 aLoç ÈopTYJ È7t&'t'EÀ&L't'0 1 'rOU't'ÉaTLV 'Ì) m;p(o8oç njç 7t6À(ewç1 6-.L È7tt émd:
À]6cpouç -rd: -retx_'Y) njç 'Pwµ'Y)<; Èx-rt-roc-rocL (J), 'Qv6µoc[-roc aèJ 't'OU['t"CùV · fioc}
ÀciTLOV 'EaxuÀwv Tocp~"Cov 'A~ev-.tvov TL~o[up-rwv Ilpoc)Lv[ta]'nov <~>
BLµLVcXÀLov. [Ilocpd:J 8è -ro'Lç <Ìf>xocLoLç È't'tpwç o!hwç · 'A~ev[-r]Lvoç
KoctÀLoç ['&rxJuÀtoç Kocm-rwÀLvoç BeÀLV~vcnoç <s> Ku[ptvif)ÀLOç lIMoc-
IO [-rtvoçJ.
1. 6om. Hau . 6. >.W<pouç Cllè i:o<rtcov] co1ì Wue12uh, Oè aÒTéilv <°!QO; Hau.
6-1. À<l't\OVCJ><\JÀOV e Ila>.ai:tvovj'Ea><VÀ\OV corr. Ha se Ila>.<inov 'Ea><VÀ<OV W1un.
sch . 7. T•floVQ't<Ov IlQa<vtO'novJlc01i riempie la lacu12a Wuensch, ba,,1ndo1i tu/ cod.
Par. 1630, che ha '<1tv;Pci>µ'}v è><dÀO\Jv i:in:a>.ocpov, !lte•M1 X(l\'toiç n.tx~<nv aÒTij; t:in:a
nee.exbEovi:o 1.6<poL, cl>v 01t ll<llJ'tdl6v6µ<n<l i:aùi:a ta'tl. Il<1Uavi:<0v l:..-UH<0v TaQltfiLO'Y
'Ajl8"'tLOV T•llO-Uenov IlQa<vé<J't<0v_B•µw<i><•ov. Ha se al'eva invece corretlo T•floe'ttvov I\
'fovoilx>.ov, Kl<J'tLOV, ma Wuen1ch 011erva che la restitu1ione non conviene alle tracce
conurvate nel codice. 9. ><éÀ<Oç C.
Cod. Topop. 21
322 DESCRIZ IONE DI ROMA
( 1 ) Le brevi notizie che seguono sono state aggiunte dai compilatori del
volume solo per mettere in evidenza i punti di contatto che questo testo pre·
senta con altri già ill ustrati.
(2) HcELS EN, Le Cbiese di Romu 11el M. E., pp. Il e LXVII, e sulla fun-
zione dci tituli come diocesi cf. K mscH, Die ròm. Tit1/kfrchw &c. p. 180.
DESCRIZIONE DI ROMA
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NELLA STORIA ATTRIBUITA A ZACCARIA RETORE J29
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VERSIONE<•>.
(1) Secondo il codice Vaticano 145; di leggere il prs/ del testo come pro-
sono indicate in nota le differenze del pose I. Guidi « peristylia » e traduce
testo di Michele Siro nelJe due reda· u villarum ». Egli adduce la difficoltà
zioni. La versione del codice del Bri- di annettere il suffisso pronominale
tish Museum Add. 121 54 segue a parte. personale a un nome straniero, come
Con M1cH. I ~ indicata la redazione « peristylia »; ma altrettanto strana sa-
contenuta a p. 308 sgg. dell'ed. CHA· rebbe h menzione di rcpoaa't€i.a senza
BOT; con M1cu. li quella delle pp. 48 e alcuna indicazione di appaitenenza;
sgg. inoltre il contesto si riferisce qui co-
(l) M1cH. I e M1cu. Il, che premet- stantemente alle case. Di fatti fin dal
tono alla descrizione di Roma un' in- tempo della Repubblica tra i principali
trod uzione, non hanno questo titolo. tipi di case d'affitto è quello con atrio
Nell'edizione BROOKS voi. Il, p. 195, e peristilio. Cf. G. LUGLI, Aspetti ur-
tutto il cap. xvi ha il titolo preso dal ba11istici di Roma antica in Rtnd. Pont.
codice del British Museum Add. 12154. Accad. Rom. Arch. XIII, 19 37, p. 79·
(3) Il BROOKS (p. 132) non crede (4) I. Guro1 intende come piani su-
necessario, dato il significato corrente periori, « ascensus ».
di \ ~ ..S. = rcpot\a·mo11 « ville •
NELLA STORIA ATTRIBUITA A ZACCARIA RETORE 33I
e della loro altezza eccelsa <1 >, come si conviene a quella città, me-
raviglia a vedere.
Vi sono in essa<» .xxiv. chiese dei beati apostoli, chiese catto-
liche ; due basiliche grandi, ove siede il re e si raduna innanzi a
5 lui ogni giorno il senato. Vi sono .cccxxiv. vie grandi e spa-
ziose <J>, .n. grandi capitolì, .Lxxx. dèi grandi di oro<•> e .LXIV. idoli
d'avorio <s>. Vi sono .XLVI. mila e seicentotrè abitazioni di case [pri-
vateJ<6l e mille settecento novantasette case di primati <1>. Vi sono
mille trecentocinquantadue canali <8> che gettano acqua. Vi sono
10 duecento sett~nta quattro fornai C,>, di quelli che preparano e forni-
scono costantemente <• 0 > l'annona ai cittadini, oltre quelli che lavo-
rano per conto proprio e vendono nella città <1 1 >. Vi sono cin-
quemila luoghi di sepoltura, ove i cR9maniJ si riuniscono <12> e
seppelliscono [i morti). Vi sono trentuno basi (IJ) marmoree. Vi
( 1) M.ICH. Il: 3800 statue di uomini gli spettacoli, dà (v. qui sotto): due
io bro.nzo, 270 statue di re io bronzo. circhi, tre teatri, tre xuv~yto11.
(:i) MICH. I: «centoventicinque». (8) Così deve intendersi il 'mphy'
(3) Io M1cH. li tutto il passo è dif- del cod. Vat.; M1cH. I dà ~o/ ,
ferente e suona così: «Vi sono venti- M1CH. II ~~o/ . La presenza di
• nove statue della famiglia di Abramo, nympbaea nel Breviarimn non lascia
«d'Isacco, di Giacobbe, di Sara, di Agar, dubbio che si tratta di corruzioni di
« e degli aItri re ebrei, le quali Vespa- questa parola. Per il numero cf. va-
« siano [portò] da Gerusalemme- · in- riante cod. D, p. 161.
« sieme oon le porte di Gerusalemme (9) Il cod. Vat. legge ~ p «de-
«e molte altre cose». « boli» per i.-,, chericorreinMICH.l
(4) M1ct1. I: «due statue assai grandi e II. Ventidue hanno i mss. di Cu-
«di giganti (o eroi)». M1cH. II omette riosum, il cod. D, e il C di Notitia,
la m enzione di queste statue. Cf. cf. pp. 161, 187.
pp. 160, 187. (10) La cifra si avvicina a quella del
(5) Per ~o~ del Vat. e di cod. D « nonagiota [per nongenta]
M1cH. I, MrcH. Il ha \~a.o con lo « quin'l'uagi nta sex»; cf. p. 162.
stesso significato. Cf. pp. 160, 187. (11) 'rbiliqon, costantemente ripetuto
(6) I. Gu101 suppose Oe(l)p(a nel senso dal Vat. e da M1cH. I e II, è corru-
di anfiteatro. L'Add.12154dà ~a.o zione, che potrebbe esser nata attra-
xuvljyL011 con evidente corrispondenza verso un'abbreviazione di « cohortes
con anfiteatro. M1cn. I ha ~; tol , che « vigilum ». Le coorti erano sette, e
il NèiLDEKE (comunicazione privata) cosl nel Breviarium, cf. pp. 162, 188.
supponeva corruzione di ~Set<x. Ma il (12) M1ce. I 'nphfor, MICH. 11 'iqa-
fatto che tanto nel codice Vat. che in pba/orion. Il traduttore si riaco non
M1CH. I segue la menzione dei ludi, ha compreso WVTtll(l)ll è~xou~t't"6pta
rende più probabile che si tratti di del greco, che rende il latino q11omm
anfiteatri. MrcH. II omette la parola excubitoria, e ha creduto lespressione
'ur;'. Cf. pp. 160, 187. una voce a sè, e come tale l'ha se-
(7) Cosl deve intendersi il '11old del parata dall'articolo precedente intro-
testo. In MICH. I , invece di case di ducendola con il consueto «vi sono" ,
ludi, semplicemente «ludi)). s· inten- a cui segue, senza, naturalmente, alcun
dono le scuole gladiatorie. L'Add. senso, il genitivo greco w11Tt11(1)11 ~
12154, per questa parte concernente xou~tT6pLGt. M1cn. II dopo la men-
NELLA STORIA ATTRIBUITA A ZACCARJA RETORE 333
zione dei ninfei ha: «ventidue cavalli parola che segue 'spbwq'. I. Gumr,
cdi bronza, dodici bagni pubblici e due fondandosi sul111 menzione degli horrea
«altri, quattordki coorti di vigili di cui nel Br8Viarium, propose di leggere.._.
« escubitori (manca il numero J,. . )iJ.o/ «boma»; DvvAJ.. (presso IGN.
( t) mtpq.i.~oÀtJt( ; restituito da IGN. Gu101, Di un n11ovo manoscritto del "Bre-
Gu101. Due ba solo il cod. O; cf. p. 16 3. viarium "siriaco, p. 68) J,i.. / ~ •ma-
(2) Evidentemente il tuduttOf"e, non «gazzini »; il FRANIU!.L, nel predetto ar-
comprendendo bene il senso di mtpq.i.· ticolo, per suggerirue.oto del NoLDEKE,
~o).cll, ba aggiunto «di bronzo•, che );a.GD/L . Con tali lezioni la parola
non dà alcun senso, trattandosi di ac- 'spbwq' potrebbe considerarsi corru-
campamenti di «equites» e non di sta- zione di cbroaiilClJ e interpretarsi come
tue. M1ctt. II non ba infatti l'aggiunu. apposizione. Si potrebbe anche meglio,
•di bronzo». · come propone il FRANKEL, leggere con
(3) Il FRANKEL in uitschr. der {)eutsch. Mica. Il aw qtpbse, essendo questa
Morgenl. Gesellsch. voi. 56, p. 100 ri- ultima parola attestata nel senso di
corda giustamente che il siriaco rende •'.,Al • borrea •.e io tendere: « vel ber-
il greco m:!ai;pcx, che è attestato nel « rea ». Jn ogni modo può ritenersi
senso di lupanare. J. Gu101 avevz. come certo che là lezione )....,/ ~
pensato a corruzione di µaoT?uUci:ov, • prigioni » debba essere scanatL Il
mastrulia. Jn M1c1:1. II la menzione numero·coincide con quellQ del cod. D.;
dei oci:o-rpix manca. Quarantacinque cf. p. 162; M1cH. II dà però z 54.
banno il cod. D e i mss. di Notitia; (6) Qui è probabile che il greco
cf. p. 162, 188. ciqicSpoov~ç abbia ricordato' al tradut-
(4) CorrispondoD'O alle « mensae olea- tore un !qi' !8pq: (Cha bot) o espres-
uriae pertotam urbem» del Breviari11m. sione simile, e indotto a tradurre, im-
I. Gumt e il BROOKS, tradùcendo e apho- propriamente, •nelle vicinanze». In
« thecarii '" vedevano l'oscurità del Mica. Il questa voce è omessa.
passaggio da mensa a uapothecarii ». (7) Il numero non corrisponde &
Ma il PRANKEL, nell'articolo già cit2to, quello del Brt'lliarium.
ba giu&tamente pensato a corruzione (8) Sono i vicomagistrl: mparehe è
di J;~ . facile corruzione di ~oc; MtCll. II
(S) I testi (Vat. MIO!. I e Il) dànno ha J.:>,.s.Q;»/ . Il numero coincide
concordemente ).....,., / ~. ciò che con quello del cod. D; cf. p. 161.
rende difficile la interpretazione della.-
3H DESCRIZIONE Dl ROMA
Vi sono .xxiv. chiese dei beati apostoli cattolici; .n. basiliche grandi
ove sedeva (o abitava) il re e si radunavano innanzi a lui. .CCCXXIV. Io
vie grandi ed estese. Vi sono .xLvmcm. colonne di case. Vi
sono .MDCCLxxxxvn. case di principi. Vi sono .II. capitolì grandi.
Vi sono .LXXX. statue d'oro. Vi sono .MCCCLil. canali che versano
acqua. Vi sono .CCLXXIV. fornai oltre quelli che lavorano e ven-
dono. Vi sono vma sepolcri ove si radunano e seppelliscono. Vi I 5
sono in essa .XXXI. basi marmoree grandi. Vi sono .MMMDCCLXXXV.
statue di bronzo di re e di prefetti. Vi sono .xxv. statue di bronzo
della famiglia di Abramo di Sara e di Agar. Vi sono in essa
.11. circhi; vi sono .m. teatri; vi sono in essa .m. anfiteatri <i>. Vi
sono in essa .occccxxvc. bagni. Le porte di questa città sono 20
.xxxvu. La circonferenza di tutta la città è di .xxxx. miglia. Lo
spazio interno da oriente ad occidente è di .xu. miglia, e da set-
tentrione a mezzogiorno è egualmente di .xn. miglia.
(1) M1cH. II non fa menzione delle lnscr. et Belles-Lettres, 1933, p. 293 sgg.
porte, ma solo dell'estensione della e CARCOPINO, ibid. pp. 306-8 e La vie
citt:I. MrcH. I ha qui una lacuna e lo quolidie1111e cit. p. 26.
CHABOT restituisce cosi tutto il passo : (2) Con questo augurio che manca
« [Le porte della città sono trentasette e in M1cH. I e Il finisce il testo del Vat.
«il suo circuito Jventisei miriadi, seimila Mtctt. I continua la narrazione del
«trentasei piedi che formano quaranta regno di Giustiniano in cui è inserita
t< n)iglia; l'estensione della città tra la descrizione, e MICHELE II passa su-
«oriente e occidente è di I 2 miglia». bito dopo a parlare della popolazione
Su queste cifre cf. HoMo, Communi- di Roma e della sua storia.
cation in Comptes-Rendus de l'Acad. des (3) Kov'flytov.
INDICI
I.
Ager LucuUanus t 6 1•, 2 16, 21 19. Alsetina 18 5 iB; Alsitioa 309 7; Hal-
- T usculanus 2 1 6, 7. sietina vel Halsia 2 55 16.
Agger Tarquini Superbi 8 6. Aqua Aniena 154''. 185 19; Anena,
Agon Minervae 2 78 5. 3096; Amnia 19xi1;Annia 255 15;
- Solis 279•. v. Anio.
'AywviiÀioc. 3 t 9 i. - Aniena Attica, A ti ca [altera) l 55 1,
Agrippa (M. Vipsanius), 2 l n, 22 •, 1•, 185••, 192 1, 3096; v. Anio.
295 •, 6, ••. - Anio novus 16 3, 2 51, 265, 1•, 2 7 19,
Agrippa rex albanus 270 6. 28 19, 29 ', 33 "• ,., 35 15, ", "• 36 "•
Alba rex albaous 269 ••, 2 70 1. 155 1 185 .., 192 1.
Alba Longa 269 16. - Anio vetus 16 1, 189, 19',", 20•,
Albani 296 5. 2 2 1 4-1 51 2 5 ', 4, 2 7 .a, 2 9 7, 3 I l, 3 5 io,
Alexander [Severus) imperator 277 10, 36 8, 14, 154 "', I 8 5 19, I 9 l 27, 1. 5 5 1l,
277 11, 2959. 309 6.
A lexa.odria 2 89 "· - Antoniana r92 16, 309 8; Antoni-
Almo flumen 9 l 1, l 6 5 9, 208 ••. oiana 156',1861, 256 J.
Alta Semita l 07 •, l 7 t 1, 2 l 6 1. - Appia 16 •, s, •+, 18 s, 1, 19 11 , 22 1+,
Altinum 276 10. 28', 30>,s,n, 155 ' • 1i5•1, 1928,
~Aµµwv ò yewµé-rp7Jç 304 ••. ss
2 1, 309 8• .
Amphitheatrum 56 11, 96 1, 160 1, - Augusta 16 ', 17 8, :i3 16, 24 1 •,
167 1• , 187 1 ' , 192••,", 210 11, 2 5 11, 11, l 92 7; Augustea l 55 1,
257 8, 274•, 5, 275 •, s, 277 5, 287•s, t8516, 255 16, 309 7.
3zo1,11, 3327, 3341J. - Aurelia 155 11, 186 ', 192 11 ,
Castrense 105 6, t6o 1, 170 9, 2 55 "; Aurilia 309 7.
187 1' , 214•, 2578, 310 1 , 3321, - Caerulea 155 s, 185 ,.., t92 5,
334 11· 2 ss •1, 309 8.
Amulius rex albanus 2 70 9. - Ci minia l 55 ••, l 86 1, l 92 1•,
Anchises 269 "· 2 5 5 •0; Cimioiana 309 7.
Anien v. Anio vetus e Anio novus. - Claudia 16 '-l, 2 5 1 , s, 11, 11, 14, 26 13,
Antoninus [Caracalla) imperator 61 1, 27 19, "• 29 •, 3, 33 .., '" 34 7, 35 ''>
2 64 7-8. •s, 1551, 185 ", 192 ', 255 10, 2951,
Antoninus Pius imperator 251 •, 276 •. 309 6.
Antrum, Atrium, Cyclopis 93 ', 166 9, - Crabra 2 2 3, 1•.
209 6. -Damnata 155''. 186J, 192 1',
.. anus 56 n. 2 55 13.
Apollo Sandaliarius 99 6, 168 1s, 2 r 2 11. D otraciana 309 B-•.
Apollonia urbs 226 '· - Drusia 295 11 •
Appenninus mons 3 l 5 •. - Herculea l 5 5 +, r 8 5 11, l 92 •; Her-
Appius rex albanus z70 >. culat)ea 2 55 "; Heracliana 309 6-1.
Appius Claudius (crms. a. 143 a. Cr.) - Iu~a I 61, z 116, is, 221,s, 9,n, is, z 710,
20 6, 300 10. 289;.•,11,n,15, 3z8, 155 6, 185'l,
Appius Claudius Crassus, Caecus cogno- 1926, 255 1 8, 2951, 3091.
minatus 16 6, n. - Marcia 16 1, 19 18, 201,9, 22 1 s,
A pulius [ Appius ?) Claudius 2 7 2 ',l 24 a, 9, 11, 2 5 •, 9, u, n, 11,
Aqua Alexandriaa 1 56 J, l 92 11, 2 56 •, 28 9, •J, 16, 31 •J, 34 10, 35 ",
29 5 9 ; Alexaodriaoa l 86 s, 309 s. 9- •, 155'> 185 '', 192),
1 1
Aqua Severiana 156 •, 1866, 192 •s, Armameotarium 166 19, 209 r6.
2561, 3098. Armilustrium 140 1, 181 1, 24+ a.
- Tepula 16 ', 21 6, •, •s, •1, 2 7 ••, Ascanius 269 16.
289,•J, 32 1, 155 14, z86 s, 192•4, Asylum 1.27 s, 7.
2 55''. 295 6· 'A&ljvo:L 3 I 9 3.
- Traiana 154", 185 18, 191:16, Atria 274 11 •
255 •4, 295 s, 309 6 • Atrium, Antrum, Caci 120 >, 17 5 •,
- Virgo 161, 22 19, 23 ', s, 28 •, 228 J, 246 ,,·
301, J, 32 •1, 155 •J, z86 41 z92 11, Atrium Minervae 114•, 1741, 2227.
2 55 9, 29 5 ••, 309 7. Auguratorium 130 ', 177 ''. 237 6•
Aqua ceroens u9 1, 174•7, 227". Augustus impera tor 17 9, 2 3 1 S, 24 7,
.Aq uaeducti 3 1o ••. 227 •; imperator Caesar 21 "; Octa-
• Aquaeductium 56 •1. vianus Augustus 272 •i, 288 "·
Aquila (M.) I ulianus 24 •s. Aura 99 4, 168 16.
Aquileia 277 ''» 278 14. Aurelianus imperator 278 •s, 2951.
Ara Cereris 228 6. Aurelius (L.) Cotta 19 ••.
Febris 236 4. Aventinusmons291, 3os, 341,••, 19n,
Iovis Inventoris 2 39 8. 243 •6, 252 •s, 294 1, 296 s, 308 •;
Iovis Viminei 2 15 J. Adveatinus 140 •, 1506, 181•,183";
Maxima 239 "· 'A~cvrrvoi; 319 1, s.
Minuoti 298 •4; Minutii 299 J. Aventinus rex albanus 296 s..6; Adyen-
Opis 228 6. tinus 270 7.
Arbor Sancta 93 s, 166 ''• 209 9.
Arcelaida urbs 277 6. Baiae 276 1.
Arcus Constantini 1361, 1799, 241 4. Babylonia 279' 1"-'•.
Drusi 9 1 4, I 6 5 ••, 208 a. Balbinus imperator 278 '·
Fabianus 2 2 2 1 •, 2 55 s. Balinea, Balnea 92 6, 9 5 8, 98 ••, 104 8,
Faustini 246 4. lo6n, 109 11, 112 10, 120", 1289,
Novus 110 s, I 72 16, 2 18 •3. 132 8, 136 1•, 139 1' . 143 111 147 11,
- Titi v. Vespasiani. 1621, 165••, 167 1, 1688, 169 11,
- Traiani 914, 165 ••, 208 7. 170", 172 8, 173 1 3, 175 .., 177•',
- triumphalis [Traiaoi) 22 5 3.