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Ematol/CTMO - Osp.Binaghi - CA
Classificazione delle
Gammopatie Monoclonali
Gammapatia monoclonale di significato indeterminato (MGUS)
Gammopatie monoclonali neoplastiche
– Mieloma Multiplo
– Plasmocitoma localizzato
– Macroglobulinemia di Waldenstrom
– Associate a sindromi linfoproliferative
Crioglobulinemie
Amiloiddosi
Malattie delle catene pesanti
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Classificazione delle Gammapatie Monoclonali
a) IgM type
IgM MGUS (può essere biclonale)
Smouldering Waldenstrom Macroglobulinemia
Waldenstrom Macroglobulinemia
Altri (incl. Linfoma e MM IgM)
b) Non-IgM type
Non-IgM MGUS (può essere biclonale)
Smouldering Multiple Myeloma
Multiple Myeloma
Plasma cell leukemia
c) Amyloidosi AL
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Miscellanea di condizioni associate a
gammapatie monoclonali
2% Macroglobulinemia
2% solitary plasmacytoma
2% CLL
2% smoldering myeloma
6 %
lymphoma
MGUS
64 % 8 %
amyloidosis
14 %
Multiple myeloma
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Dia gnosi d i MG US
For a diagnosis of MGUS, the M component is present, but at the following
levels:
. IgG < 3 g/dL
. IgA < 2 g/dL
. BJ protein < 1 g/24 h
Furthermore:
. There are normal levels of residual polyclonal Ig
. Bone marrow plasma cells are < 10% (and without cytologic
abnormalities)
. There are no bone lesions
. No bone pain and a normal physical examination
. No symptoms or associated disease features:
_ hemoglobin > 10 g/L
_ serum calcium normal
_ serum creatinine < 2 mg/dL
_ no infections
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Laprobabilità cumulativa di progressione
da MGUS a Mieloma, Amilodosi primaria,
Linfoma di tipo IgM o Macroglubulinemia di
Waldenstrom è 10% a 10 anni, 21% a 20
anni, e 26% a 25 anni.
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Mieloma Multiplo
“Malattia caratterizzata dalla
presenza
di una componente monoclonale
nel
siero e/o nelle urine e/o da lesioni
litiche rilevabili con es.radiografico
e da
una percentuale di plasmacellule
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Citogenetica
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Myeloma karyotype. A hyperdiploid karyotype showing the common
trisomies in multiple myeloma,+3, +5, +7, +9, +11, +15, +19 and
monosomy of chromosome 13.
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CRITERI DIAGNOSTICI 1
Criteri Maggiori
I. Plasmacitoma sulla biopsia tissutale
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CRITERI DIAGNOSTICI 2
Criteri Minori
a. Plasmacitosi del midollo osseo (10–30% plasmacells)
b. Picco monoclonale delle globuline di livello inferiore a
quello definito precedentemente.
c. Lesioni osteolitiche all’Rx dello scheletro.
d. Diminuzione delle Ig normali residue: IgG < 0.6 g/dL,
IgA < 0.1 g/dL, IgM < 0.05 g/dL.
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Presentazione clinica
Lapresentazione clinica è varia. I disturbi
più frequenti del mieloma includono i
dolori ossei, le infezioni ricorrenti o
persistenti, l’anemia, la insufficienza
renale, o una combinazione di queste.
5- Ipercalcemia
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Indagini disponibili nella routine di laboratorio e che
possono identificare casi sospetti di mieloma includono:
VES o viscosità plasmatica
Conta ematica completa
Azotemia ed elettroliti
Calcio sierico
Elettroforesi sieroproteica
Immunoglobuline sieriche
Ricerca di catene leggere libere urinarie (Bence-Jones
protein; BJP)
RX dello scheletro, particolarmente dello scheletro
assiale (NB la scintigrafia ossea non è usualmente utile
nella diagnosi di mieloma).
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Esami di conferma in casi sospetti
Elettroforesi del siero e delle urine concentrate seguite dall’immunofissazione
per confermare e tipizzare la paraproteina presente.
Immunofissazione è anche indicata nei pts in cui c’è un forte sospetto di
mieloma ma l’elettroforesi di routine è negativa.
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Diagnosi Istopatologica
“Non esiste un gold
standard nella
diagnostica delle
discrasie plasmacellulari,
ma la valutazione della
BOM riveste ancora
un’importanza rilevante
nel corretto iter
diagnostico-terapeutico
di un pts affetto da
questa patologia.”
• SwerdlowEmatol/CTMO
et al., 2001
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Agoaspirato midollare e biopsia ossea
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Ci possono essere tre tipi di infiltrazione della BOM da
parte di un Mieloma Plasmacellulare :
A) Interstiziale: architettura
conservata, ispessimento
dell’interstizio.
C) Diffusa: sostituzione
completa del midollo
emopoietico
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Diagnosi Istopatologica
Importanza della Biopsia Osteomidollare (BOM):
1. Diagnosi anche in presenza di incremento del
reticolo e di fibrosi midollare.
2. Valutazione del coinvolgimento midollare
(fibrosi, interessamento nodulare, fenotipo PL e
conta %).
3. Caratterizzazione immunofenotipica mediante
immunoistochimica.
4. Valutazione di molecole target di nuove terapie.
5. Second opinion.
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Grading e staging: il sistema di Bartl
(Am.J Clin Pathol 1987)
Grado 1.
PL ben differenziate, con N a
“ruota di carro” e assenza di
nucleolo evidente.
Grado 2.
Prevalenza di elementi
asincroni con citoplasma
ampio, alone chiaro
perinucleare, N immaturo e
nucleolo evidente
Grado 3.
PL di tipo blastico
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Staging: il sistema di Bartl
(Am.J Clin Pathol 1987)
Stadio I.
Infiltrazione neoplastica
è < al 20 %
StadioII.
> 20% ma < 50%
Stadio III.
>50%
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Aspetti Immunofenotipici
Le PL normali sono eterogenee
per quanto attiene i marcatori di
superficie ed esprimono in %
variabile e con differente
intensità gli Ag CD9, CD10,
CD13, CD19, CD20, CD33,
CD38, HLA-DR
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Complicanze del Mieloma Multiplo
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Patologia ossea mielomatosa
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Meccanismi della malattia ossea
mielomatosa
Le lesioni osteolitiche derivano da un’aumentata
attività degli osteoclasti associata ad una ridotta
neoformazione di osso
Il riassorbimento osseo si verifica in aree
adiacenti alle cellule mielomatose e non nelle
aree di midollo normale
I mediatori di questo processo, prodotti dalle
cellule mielomatose e dalle cellule stromali,
sono oggi ben conosciuti
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Meccanismi dell’ aumentata attività osteoclastica
MIP-1alfa
Activated
Marrow Immune system
infiltration
macrophage
< Kidney
function IL-1αβ IFNγ,IL-1 IFNγ,IL-1
TNF TNF TNF
A
N
A Reduced EPO Reduced EPO Suppressed Impaired iron
E production function BFU-E, CFU-E utilization
M Apoptosis of
I erythroblasts Chemotherapy
A Ematol/CTMO - Osp.Binaghi - CA
Patogenesi ed etiologia delle complicanze
infettive
Cause (più frequenti quando la malattia è in fase attiva):
– Grave immunodepressione sia B, sia T cellulare
– Effetti della chemioterapia:
Neutropenia da chemioterapia
infezioni opportunistiche)
– Presenza di cateteri venosi a permanenza (HDT)
– Malattie coesistenti (ad es. diabete)
• Principali agenti infettivi:
– Batteri (streptococcus pneumoniae, haemophilus influenzae),
micobatteri
– Virus (Herpes zoster, herpes simplex)
– Funghi
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Insufficienza renale
Prevalenza: 20-30 % dei pazienti con MM alla diagnosi
• Componenti monoclonali:
• Immunoglobuline complete (spt IgD / IgA)
• Catene leggere:
Deposizione glomerulare (spt di tipo k)
Deposizione tubulare (spt di tipo lambda)
Fattori metabolici e circolatori
• Ipercalcemia
• Iperuricemia
• Disidratazione
• Ipotensione persistente (ad es. legata a infezione)
L’insufficienza renale è reversibile in circa il 50% dei pazienti durante il
primo anno dalla diagnosi. In circa il 10% evoluzione verso l’uremia e la
dialisi.
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Ipercalcemia nel Mieloma
E’ presente alla diagnosi nel 15% dei casi, ma è
più frequente nelle fasi di progressione.
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Iperviscosità (I)
Frequenza: meno del 2% dei pazienti con MM presenta segni di iperviscosità alla
diagnosi
La viscosità del siero dovrebbe essere misurata quando il paziente presenta segni o
sintomi riferibili all’iperviscosità:
– un viscosimetro Ostwald-100 è considerato adeguato, ma è
– preferibile un viscosimetro tipo Wells-Brookfield perché è più accurato,
richiede meno siero 1-1.5 mL, può analizzare il campione a differenti
temperature e a differenti “sheer rates”
Kyle RA, CAP Guidelines, Arch Pathol Lab Med 1999;123:114-8
– Se non è possibile misurare la viscosità del siero, utile esame del fundus oculi
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Manifestazioni cliniche di iperviscosità
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TERAPIA CONVENZIONALE
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TERAPIA CONVENZIONALE
• Melphalan e Prednisone
• Terapie di combinazione
• Altre terapie
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TERAPIA CONVENZIONALE
• Melphalan e Prednisone
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CONVENTIONAL CHEMOTHERAPY
Remission duration
50
18 months
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CONVENTIONAL CHEMOTHERAPY
Overall survival
50
36 months
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TERAPIA CONVENZIONALE
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TERAPIA CONVENZIONALE
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TERAPIA CONVENZIONALE
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TERAPIA CONVENZIONALE
• Altre terapie
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La terapia
convenzionale
vs il trapianto
autologo
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A PROSPECTIVE, RANDOMIZED TRIAL OF
AUTOLOGOUS BONE MARROW
TRANSPLANTATION AND CHEMOTHERAPY
IN MULTIPLE MYELOMA
5 years survival:
52% ABMT
12% conventional
HIGH-DOSE CONVENTIONAL
55 60 65 70 AGE
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RANDOMIZED TRIAL (M97G)
MEL100 vs MP
AGE 55-70 YEARS
ASH 2001
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MEL100 PROTOCOL
FOR PATIENTS
NOT IN CR
BLOOD, 1999
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RANDOMIZED TRIAL M97G
EVENT- FREE
SURVIVAL
1
0,9
0,8
0,7 MEL100
Survival
0,6
0,5
0,4
0,3
P < 0,001
0,2
0,1
MP
0
0 10 20 30 40 50 60
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Months
OVERALL SURVIVAL MP vs MEL100
1
0,9
p<0.001
0,8
0,7
0,6
0,5
MEL100
0,4
0,3
0,2
MP
0,1
0
0 10 20 30 40 50 60 70 80 90 100
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MULTIPLE MYELOMA:
INTENSIFIED TREATMENTS WITH PBPC SUPPORT
COMPLETE REMISSION
50
40
30
20
10
0
CONVENTIONAL HIGH-DOSE
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Raccomandazione:
Tutti i pazienti con mieloma multiplo sintomatico ed un’età inferiore ai
65 anni sono candidati a ricevere una terapia ad alte dosi e trapianto
autologo di cellule staminali emopoietiche. Pazienti al di sopra di 65
anni possono ricevere un trapianto autologo, se non sono presenti
altre patologie, nell’ambito di trial clinici controllati. L’insufficienza
renale in sé non è un criterio di esclusione, tuttavia riduzioni della dose
di Melphalan devono essere valutate.
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One or Two Transplants?
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BLOOD, 15 NOVEMBER 2003 VOLUME 102, NUMBER 10
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Conclusion:
Our results indicate that double transplantation could benefit patients who do not
have a very good partial response within three months after undergoing a single
transplantation.
Indeed, the seven-year survival rate among such patients was 11 percent after
one transplantation in the single-transplant group and 43 percent in the double-
transplant group (P<0.001)
The study raises the question of whether allogeneic stem-cell transplantation, which
may cure multiple myeloma, could perform better than autologous transplantation did.
For this reason, the U.S. National Institutes of Health is developing a randomized
clinical trial comparing tandem autologous transplantation with single autologous
transplantation followed by nonablative allogeneic transplantation.
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Linee-guida SIE SIES GITMO
Raccomandazioni per
il trapianto allogenico
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Domande
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Summary of Allotransplant vs
Autotransplant Comparative
Studies
TRM OS CR Probability
of relapse
Registry/ Allo Auto Allo Auto Allo Auto Allo Auto
Center
EBMT 41% 13% 18% 34% 48% 40% 50% 70%
(4 yrs) (4 yrs)
Ann Arbor 38% 6% P=0.39 67% 37% 11% 64%
Little Rock 50% 9.5% 29% 54% 41% 33% 31% 72%
(3 yrs) (3 yrs) (3 yrs)
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Summary of Studies on DLI
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Summary of Allotransplant Results
After the Mid 90s
N° pts analyzed =
647
Registry/ Level Study % pts Interval TRM OS CR PFS/
Center Period Refr/ Dg-Tx RFS
Progr
Montreal 3 90-00 19 9 22% 32% 41% 53%
(3 yrs) (3 yrs)
Palermo/ 3 95-97 40 8 20% Not rep. 80% Not rep.
Torino
Dana Farber 2- 96-99 0 10 4% 55% 12.5% 30%
(2 yrs) (2 yrs)
Bologna 2+ 96-02 66 13 25% 65% 44% 50%
(3 yrs) (3 yrs)
2++ 94-98 24 10 30% 55% 60% 55% *P
* * (3 yrs)* (3 yrs)
EBMT sign
2++ 83-93 27 14 46% 35% 60% 40%
.
(3 yrs) (3 yrs)
23.5%
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Adverse Influence of ∆ 13 on Outcome of
Autotransplants
OS OS
∆13
∆13
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Studies on Non ablative (RIC)
Allotransplants
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Summary of Studies on Non
ablative Allotransplants
N° full papers 6
N° abstracts 14
N° patients 270
N° patients
Total Receiving Failing Median Conditioning TRM OS CR
Prior Prior age (2-year)
AutoTx AutoTx
12 12 12 53.5 FLU-BU-ATG 25% Not 33%
rep.
31 30 13 56 MEL (±TBI-FLU) 29% 31% 39%
(∆
13: 68%)
11 5 Not rep. Not rep. TBI±FLU 9% 60% 18%
13 13 / Not rep. TBI 15% 60% 46%
(first-line)
17 17 / 51 FLU-MEL-ATG 18% 74% 65%
(first-line)
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Raccomandazioni (I)
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Raccomandazioni (II)
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Thalidomide appears to have multiple mechanisms of
anti-MM activity (Raje & Anderson, 1999), including:
1. directly inducing G1 growth arrest or apoptosis in MM cells
(Hideshima et al, 2000b);
2. acting in the BM microenvironment by decreasing MM cell
adhesion and related drug resistance (Damiano et al, 1999),
and by inducing cytokine (IL-6, VEGF and TNF-a) transcription
and secretion (Uchiyama et al, 1993; Chauhan et al, 1996;
Gupta et al, 2001);
3. inhibiting BM angiogenesis (D’Amato et al, 1994), which is
increased in MM patients (Vacca et al, 1999);
4. augmenting anti-MM immunity (Haslett et al, 1998), with
stimulation of natural killer cell responses (Davies et al, 2001).
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Meccanismo d’azione della Talidomide
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Side Effects of Thalidomide
HD-CTX
TX-1 TX-2
Zometa
IFN
Tali
Warfarin
Dex
1° 2° 3° 4° 5° 6° 7° 8° 9° 10°
MESI DI TERAPIA
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Protocollo “Bologna 2002”
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BORTEZOMIB
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A Phase 2 Study of Bortezomib in Relapsed,
Refractory Myeloma
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