Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
L’esame emocromocitometrico riveste oggi, come nel richiede un intervento tempestivo e, possibilmente,
passato, un ruolo di primaria importanza, potendo forni- l’ospedalizzazione. Peraltro, non è vero il contrario:
re preziosi elementi diagnostici e prognostici su possibili un’alterazione sfumata dei parametri emometrici non
alterazioni di tutti gli organi e gli apparati. L’esecuzione è sinonimo di condizione lieve, potendo nascondere
dell’esame, ormai interamente automatizzata, richiede patologie ematologiche ed extraematologiche anche
tempi brevissimi e costi assai modesti. gravi.
I parametri emometrici possono subire variazioni
fisiologiche o parafisiologiche in relazione ad età, Durata dell’alterazione
sesso, esercizio fisico, altitudine, stress, assunzione Altro importante segno è costituito dalla durata di una
di farmaci. alterazione emometrica. Un evento reattivo (ad es. una
In patologia, le modificazioni della crasi ematica pre- leucocitosi, un’alterazione della formula leucocitaria
sentano alcune peculiarità. Una di queste è rappre- tipo linfocitosi, monocitosi, eosinofilia, una piastrino-
sentata dal fatto che, a volte, la medesima alterazione si, un’anemia secondaria) ha generalmente un decorso
può essere espressione di una emopatia primitiva o di limitato nel tempo che segue nella loro evoluzione l’an-
una patologia extraematologica. Conseguentemente, damento dei segni e dei sintomi clinici della patologia
manifestazioni simili nella loro espressione, possono a cui sono associate. La loro persistenza o, a maggior
avere significato nosografico e risvolti terapeutici molto ragione, il loro progressivo incremento, devono far
diversi. pensare ad una malattia ematologica.
Tabella I
aumentata increzione eritropoietinica compensatoria o
Classificazione delle anemie. paraneoplastica (tumori renali, epatici, meningiomi).
all’effettuazione di numerose indagini strumentali (rx – la leucemia mieloide cronica, oncoemopatia a progno-
torace, ecografia addome, esami endoscopici, visita si ben più grave, la cui conferma diagnostica richiede
ginecologica o urologica) volte ad escludere una piastri- specifici approfondimenti molecolari. Recentemente
nosi secondaria. Le forme, persistenti per più di 6 mesi un trattamento farmacologico molecolare mirato ha
e tendenzialmente ingravescenti, sono spesso primitive, aperto una nuova e decisamente più rosea prospetti-
clonali (trombocitemie essenziali). Sono appannaggio va a lungo termine per questa malattia;
dell’età adulta e anziana e richiedono una terapia – la mielofibrosi idiopatica, che si associa assai spesso
antiaggregante; se la piastrinosi è marcata, è necessario a splenomegalia anche di grado estremo, caratteriz-
anche un trattamento citoriduttivo per l’incremento del zata da un decorso alquanto variabile ma inesora-
rischio trombotico, specie per la frequente concomitan- bilmente evolutivo e scarsamente modificabile sul
za di vasculopatie polidistrettuali correlate all’età. piano terapeutico.