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LE EMOGLOBINOPATIE
Per Emoglobinopatie sono un gruppo di malattie congenite ed ereditarie,
dovute ad errori nella sintesi dell’ emoglobina ciò porta a una ridotta
capacità di fissare e trasportare ossigeno.

CLASSIFICAZIONE EMOGLOBINOPATIE :
➔ emoglobinopatie qualitative: riguardano l’ alterazione dei geni
globinici che si riflettono in una mutazione aminoacidica del prodotto
polipeptidico codificato; ➡➡➡Si hanno delle molecole di HB
complete ma imperfette.

vi sono presenti diversi tipi di emoglobinopatie qualitative mutate:


● sostituzioni puntiformi;
● delezioni;
● duplicazioni;
● sostituzioni ;
● frameshift ( sono inserzioni o eliminazioni di nucleotidi nel DNA che
cambiano il cornice di lettura).

L’ affezione più caratteristica fra le emoglobinopatie qualitative è


la FALCEMIA O ANEMIA FALCIFORME (nome che deriva dalla forma a
falce delle emazie);

➔ emoglobinopatie quantitative:vengono rappresentate dalle


Talassemie;➡➡➡ Le Hb risultano del tutto assente

Le TALASSEMIE costituiscono un gruppo eterogeneo di disordini


ereditari, a carattere autosomico recessivo, dovute alla DIFETTOSA O
ASSENTE sintesi di una delle catene ( Ⲁ/𝛃/ δ/ γ )costitutive della
molecola emoglobinica.

SINDROMI TALASSEMICHE
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1. Ⲁ Talassemie: é ridotta la produzione di alfa- globina e ciò porta


a un eccesso di beta-globina .
le catene 𝛃 si assemblano in gruppi di quattro ( due sono di
derivazione materna e due di derivazione paterna), queste
molecole sono instabili e precipitano all’ interno dei globuli rossi
danneggiandoli.
A SECONDA DEL NUMERO DI GENI MANCANTI/ MUTATI, LA
MALATTIA PUò ASSUMERE FORME PIÙ O MENO GRAVI COME :

● IDROPE FETALE➡ Qui sono coinvolti quattro geni, questa


patologia consiste in un anomalo accumulo di fluido nei
tessuti.
● MALATTIA DA EMOGLOBINA H ➡ Qui sono coinvolti solo
tre geni, risultati di di queste mutazioni è un’ anemia
ipocromica microcitica ( una condizione di scarso contenuto di
emoglobina e globuli rossi di dimensioni ridotte) La malattia di
solito compare durante l’ infanzia o la prima età adulta e si
manifesta con anemia o splenomegalia.

2. 𝛃-Talassemia: deficit quantitativo delle catene 𝛃 dell’ emoglobina,


vengono acclarate soltanto alla nascita , perché è la nascita che le
catene beta iniziano ad essere presenti, Sono causate da mutazioni
del gene β-globinico, situato sul cromosoma 11;
in questo tipo di malattia c’è una minore produzione delle β-
globina,e di conseguenza porta ad relativo eccesso della catena Ⲁ;
inoltre questo tipo di talassemia non forma tetrameri Piuttosto, si
legano alle membrane dei globuli rossi danneggiandole e, ad alte
concentrazioni, tendono a formare aggregati tossici.

Le Ⲁ & 𝛃 talassemie sono le malattie monogeniche più


comuni e sono maggior mente presenti nelle zone del Mediterraneo.

CLASSIFICAZIONE β- TALASSEMIE:
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❖ TALASSEMIA MINOR ➡ ( O STATO DEL PORTATORE


SILENTE, sono delle condizioni asintomatiche, con
anemia lieve o assente , derivano dall’aver ereditato
una copia del gene della 𝛃-globina mutante( ridotta
sintesi della catena β).
Questo tipo di “ anemia” è la più frequente nell'italia,
soprattutto nelle zone del meridione, isola e zona del
delta padano. La mutazione coinvolge un solo gene della
β globina. La sintesi dell’emoglobina è pertanto
sufficiente a garantire i fabbisogni dell’organismo. La
diagnosi dei portatori sani è utile per l'identificazione
delle coppie a rischio, mentre per i portatori devono
essere informati sulle possibilità di screening, di
diagnosi prenatale del partner e di consiglio genetico.

(🚩Parole chiave: condizioni di eterozigosi, asintomatico,consiglio


genetico)

Il rischio è quello di dare luce a figli affetti da


grave emoglobinopatia se il partner fosse anch’esso
portatore di un difetto delle catene globiniche.

❖ TALASSEMIA INTERMEDIA: Anemie lieve , la


produzione della catena di emoglobina alterata, la
diagnosi solitamente in età infantile, possono essere
necessarie delle trasfusioni;

❖ TALASSEMIA MAJOR ( ANEMIA DI COOLEY):


produzione di catene può essere totalmente assente o
ridotta in
maniera significativa, La probabilità che un bambino
nasca affetto da Talassemia Major (la forma più grave
di questi disordini genetici) è del 25% se i genitori sono
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portatori sani, vale a dire se entrambi possiedono


all'interno del loro corredo cromosomico uno dei due
geni per l’emoglobina codificanti in maniera errata.

(🚩Parole chiave: disordine omozigote, anemia severa insorge nei primi


anni di vita, richiede trasfusioni croniche di globuli rossi, se non trattata
porta alla morte nella prima decade di vita )

FISIOPATOLOGIA β -TALASSEMIA:
Gli aspetti morfologici delle sindromi talassemiche
sono espressione principalmente di due meccanismi patogenetici:
eritropoiesi inefficace ed emolisi.
La talassemia major si presenta quindi con sintomi di anemia grave,
notevole espansione dello spazio midollare e sovraccarico di ferro,
secondario alle trasfusioni e l'aumentato assorbimento.
L’iperattività del midollo osseo causa un ispessimento delle ossa del
cranio e degli zigomi.
Il coinvolgimento delle ossa lunghe determina frequentemente delle
fratture patologiche. E’ comune una splenomegalia e la milza talora può
essere enorme.

TRATTAMENTO CLINICO:
TRASFUSIONE: Il trattamento più comune per tutte le forme più
gravi di talassemia consiste nella trasfusione di sangue. Essa è
necessaria per approvvigionare il paziente con un carico di globuli
rossi sani contenenti emoglobina normale perfettamente in grado di
trasportare l'ossigeno ai tessuti.
Poiché non esiste un modo naturale attraverso il quale il corpo
umano elimina il ferro, il perdurare del trattamento trasfusionale
comporta sempre un fenomeno rilevante conosciuto come "iron
overload" o "sovraccarico di ferro".
I pazienti talassemici devono quindi assumere farmaci speciali,
denominati chelanti, per eliminare il ferro dall’organismo.
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TRAPIANTI : Il trapianto di cellule staminali emopoietiche (TCSE)


rappresenta ancora oggi l’unica terapia potenzialmente curativa per i
pazienti affetti da talassemia major.

• Il trapianto consiste nell’ infusione di CSE raccolte dal sangue


periferico del paziente stesso, nel caso di un trapianto autologo, o di un
donatore compatibile, nel caso di trapianto allogenico.
Pertanto il trapianto di CSE permette la sostituzione di un midollo osseo
malato o non funzionante, con cellule sane, che saranno quindi in grado di
ricostituire le normali funzioni ematologiche e immunologiche.
Obiettivo di questa manovra terapeutica è quello di eliminare l’emopoiesi
malata del paziente e ripristinare, con l’infusione delle CSE, le normali
funzioni del suo midollo osseo.

TRAPIANTO DI MIDOLLO OSSEO:


come avviene la raccolta delle cellule del donatore o del paziente stesso?
1. espianto dal midollo osseo mediante prelievi multipli dalle creste
iliache posteriori, che viene effettuato in sala operatoria in
anestesia parziale o totale;
2. raccolta dal sangue periferico dopo stimolazione con fattori di
crescita che hanno lo scopo di aumentare il numero delle cellule
staminali presenti, mediante una o più sedute aferetiche attraverso
un separatore cellulare.

oltre al trapianto di midollo osseo si può fare anche il trapianto del


cordone ombelicale ( sorgente ricca di cellule staminali emopoietiche) .

COMPLICANZE PATOLOGICHE:
Potrebbero esserci delle complicanze nel trapianto emopoietico:
Le complicanze precoci comprendono: il rigetto delle
cellule trapiantate da parte dell'ospite,
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la malattia del trapianto contro l'ospite (GVHD) acuta e le infezioni.

• Le complicanze tardive possono comprendere: la GVHD


cronica, un immunodeficienza prolungata e le recidive della malattia
malattia di base.
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