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Maturation of mononuclear phagocytes.

(From Abbas AK, et al: Cellular and Molecular Immunology, 5th ed. Philadelphia, Saunders, 2003.)

PATOLOGIA
GENERALE
CLASSIFICAZIONE DELLE ANEMIE

B. ASSOLUTE
2. Da aumenta distruzione o perdita di eritrociti
a. da anomalie degli eritrociti
(1) Anomalie della globina (globinopatie qualitative)
(i) Anemia falciforme e disturbi correlati
(ii) Emoglobine instabili
(iii) Emoglobine con bassa affinità per l’ossigeno
(2) Difetti di membrana
(i) Sferocitosi ereditaria
(ii) Ellissocitosi ereditaria
(iii) Acantocitosi e stomatocitosi ereditaria
(3) Deficit enzimatici
(i) Deficit di glocosio-6-fosfato deidrogenasi
(ii) Deficit di piruvato-chinasi
(iii) Porfiria
(4) Emoglobinuria parossistica notturna
Striscio di sangue normale

Strisci di sangue nella sferocitosi


ANEMIA FALCIFORME

• Emoglobinopatia (HbS) frequente: 25-30% neonati


in Africa Occidentale sono eterozigoti (“portatori”); 30
milioni nel mondo.

• La malattia si presenta negli omozigoti o negli etero-


zigoti composti con b-thalassemia (microdrepanocitosi)
o HbC (HbS/HbC); “trait” in genere benigno.

• Anemia emolitica cronica (Hb ~ 8 g/dl) il cui decorso


è costellato da una serie di eventi acuti (crisi dolorose
vaso-occlusive) che richiedono provvedimenti
d’urgenza.
Downloaded
Figure 13-10 Pathophysiology from:
of sickle cell Robbins & Cotran Pathologic Basis of Disease (on 24 May 2007 09:53 AM)
anemia.
© 2007 Elsevier
eritrociti normali eritrociti con HbS
CONSEGUENZE DELLA PRECIPITAZIONE
DEI POLIMERI DI EMOGLOBINA S

Striscio periferico: LESIONI MICROINFARTUALI


presenza di cellule falcizzate da intasamento capillare di
GR deformati
FAVISMO o DEFICIT DI
GLUCOSIO-6-FOSFATO-DEIDROGENASI
(G6PDH)
GLUCOSIO-6-FOSFATO-DEIDROGENASI
enzima fondamentale per il metabolismo del glucosio
attraverso la via dei Pentoso-Fosfati,
necessaria per la sintesi di NADPH,
a sua volta necessario per mantenere il GLUTATIONE
(GSH) allo stato ridotto,
e quindi efficace nel proteggere i GR dallo “stress ossidativo”.
DEFICIT DI G6PDH
Gene localizzato sul cromosoma X; colpisce soprattutto i maschi,
comune nelle aree mediterranea e sub-sahariana.

mutazioni ® enzima “labile”


(T½ 13 gg. nella variante A-)
¯ difese antiossidanti del GR
(x insuff. formazione di NADPH®¯GSH)

in condizioni di stress ossidativo (farmaci, fave, infezioni)…

® ossidazione dell’Hb e delle proteine di membrana forse


dovuta al contenuto delle fave in divicina e isouramile.

® fisiopatologia della crisi complessa e non ancora del


tutto chiarita;

® emolisi intravascolare ® emoglobinuria


DEFICIT DI G6PDH:
CLINICA DELL’EVENTO ACUTO

Entro 24-48 h dall’assunzione di farmaci o


dall’ingestione di fave

® nausea, vomito, cefalea, brividi, febbre,


dolori addominali e lombari, emoglobinuria
(urine di colore dal rosso-marrone al nero),
ittero.

La crisi tende a risoluzione spontanea,


tuttavia nei casi gravi è possibile lo
sviluppo di insufficienza renale acuta.
CLASSIFICAZIONE DELLE ANEMIE

B. ASSOLUTE
2. Da aumenta distruzione o perdita di eritrociti
b. da causa extra-eritrocitaria
(1) Meccaniche
(i) Da marcia e sport
(ii) Da valvulopatie cardiache
(iii) Anemia emolitica microangiopatica
(2) Fisiche o chimiche
(3) Infettive
(4) Da anticorpi
(i) Da anticorpi caldi
(ii) Da anticorpi freddi
(iii) Da anticorpi anti-farmaco X-reagenti con
determinanti antigenici eritrocitari
(iv) Malattia emolitica alloimmune del neonato
(5) Da iperattività macrofagica (ipersplenismo)
(6) Da perdite ematiche (emorragia)
CLASSIFICAZIONE DELLE
ANEMIE EMOLITICHE AUTOIMMUNI (AEA)
In base alle caratteristiche dell’auto-Ab

•Ab caldi (IgG, IgA): optimum termico a 37 °C


•Ab freddi (IgM): optimum termico a 4 °C
•Ab misti: pantermici

In base alla presenza o meno di malattie associate

•Primitive
•Secondarie
-LES o altri disordini immunologici
-mm. Linfoproliferative croniche (es. LLC)
-infezioni (es. Mycoplasma Pn.)
-farmaci (es. alfa-metil-dopa)
ANEMIE EMOLITICHE DA
ANTICORPI ANTI-FARMACO
SINTOMI E SEGNI CLINICI DELL’AEA

In genere l’anemia è di media gravità (Hb 8-10 g/dl).

E.O.: pallore, ittero, tachicardia, soffio sistolico


(più gli eventuali segni della malattia di base).

Sintomi: astenia, dispnea da sforzo, cefalea pulsante,


palpitazioni, capogiri.

Possibili forme “fulminanti” (Hb anche < 4 g/dl) in cui


il pz. accusa segni di ipossia cerebrale (torpore,
sonnolenza), scompenso cardiocircolatorio e/o crisi
anginose.
ANEMIE EMOLITICHE
ESAMI DI LABORATORIO

• ­ MCV normale o lievemente ­­ Reticolociti


• ­­ Bilirubina (indiretta)
• ­ LDH
• Striscio periferico (drepanociti, schistociti, etc.)
• ¯ Aptoglobina (trasporta Hb libera alle cellule
MPS, dove il complesso AG-Hb viene degradato
ad aminoacidi e ferro)

Attenzione:
nessuno di questi esami consente di stabilire con certezza la presenza di
emolisi;
essi vanno interpretati nel contesto clinico (anamnesi + esame obiettivo)
Alla fine del loro ciclo vitale i globuli
rossi vanno incontro a lisi e liberano
Hb.

Il catabolismo della Hb porta alla


separazione dell’eme dalla globina
(300 mg/die).

La bilirubina che si forma per il


catabolismo dell’eme è potenzialmente
tossica per l’organismo.

Il metabolismo epatico della bilirubina


è finalizzato alla sua captazione dal
plasma, alla coniugazione con acido
glicuronico ed alla eliminazione nella
bile e quindi nell’intestino.
ALB albumina
UCB unconjugated bilirubin
BT proposed bilirubin transporter
GST glutathione-S-transferase
UGT1A1 bilirubin-UDP-glucuronosyltransferase
BMG bilirubin monoglucuronide
BDG bilirubin diglucuronide
MRP2 multidrug resistance-associated protein 2
e
Bilirubina Coniugata

(idrosolubile)
Circolo portale Sangue

Urina

metabolismo
della bilirubina
tipi di bilirubina presente nel sangue
Bilirubina totale: 0.1 – 1 mg/dl
– Bilirubina indiretta o non coniugata: 0.1 – 1 mg/dl
– Bilirubina diretta o coniugata: 0 – 0.2 mg/dl

Subittero: Ittero:
bilirubinemia > 1,5 mg/dl bilirubinemia > 2,5 mg/dl

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