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PARTE INIALE APPUNTI SULLE SLIDE:

IL PLASMA:
Il siero libero da cellule, o plasma, può essere ottenuto per centrifugazione. Il
• Plasma = privato del fibrinogeno
• è un fluido leggermente alcalino
• colore giallino
• costituito per il 90 % da acqua
• e per il 10 % da sostanza secca (proteine e nutrienti).
• Nove parti di questa sono costituite da sostanze organiche (glucidi, lipidi (colesterolo,
trigliceridi, fosfolipidi, lecitina, grassi), proteine (globuline, albumine, fibrinogeno),
glicoproteine, aminoacidi e vitamine.
• una parte è costituita da minerali( dissolte sotto forma ionica, cioè dissociate in ioni positivi
e negativi).

Composizione del plasma

• Il plasma è un sistema dinamico


• Nel plasma sono presenti sistemi enzimatici a cascata che si attivano e si
amplificano mentre nel contempo attivano i propri inibitori
• Le cascate enzimatiche in vivo sono attive in condizioni basali, anche se a bassa velocità.
Questo fa si che molti fattori plasmatici abbiano una vita media relativamente breve, in alcuni
casi solo di ore
• Al bisogno l'equilibrio basale può essere rapidamente e sostanzialmente modificato
variando la velocità delle reazioni implicate
• il siero è un sistema stabile, avendo portato a compimento tutti i processi disponibili, e
quindi di più facile conservazione
• il siero non esiste in vivo
• la sua composizione e diversa dal plasma: manca di fattori ed e ricco in
prodotti secondari dell'attivazione delle proteasi
• molti fattori esistono solo nel plasma
Per andare a fare analisi piu complesse si usa il siero e non il plasma, che possono essere
fatte più lontane nei tempi, mentre invece con il plasma non è possibile.
Il sangue è composto da elementi corpuscolari e il 55 dal plasma

Gli elementi corpuscolati;

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Globuli rossi:
• ERITROCITI
• GRANULOCITI (sistema immunitario risposta a-specifica)
• LINFOCITI
• PIASTRINE
● Eritrociti: cellule della respirazione (ematosi) in quanto trasportano O2-Hb
● Leucociti: cellule della difesa aspecifica e specifica:
● Granulociti: neutrofili, eosinofili, basofili Monociti (macrofagi)
● Linfociti B 15% con stimolo Ag si trasformano in plasmacellule e producono Ig (Ab)
dell’immunità cellulare
● Linfociti T 85% con stimolo Ag producono mediatori
Piastrine: cellule del sistema emostatico coagulativo che funzionano in connessione con il
sistema endoteliale (quindi con la parete del vaso)
Non possiamo fare la distinzione tra i linfociti t e b
ERITROCITI: sono senza nucleo perché lo hanno espulso nei processi maturativi midollari
(hanno una emivita di 120 giorni)
GRANULOCITI: hanno il nucleo, non si dividono e quindi non si moltiplicano (spendono
10-12 ore in circolo poi passano ai tessuti dove vivono da alcune ore ad alcuni giorni,
svolgendo una funzione antibatterica, senza più tornare nel torrente ematico (sono
compartimentalizzati).
LINFOCITI: hanno il nucleo e si moltiplicano intensamente, vivono da pochi giorni a molti
anni, sono nel sangue, ,a sopratutto linfa e organi linfoidi. La permanenza in circolo è solo
una parte della loro vita (sono responsabili della competenza immunitaria)
PIASTRINE: sono senza nucleo e risultano dalla frammentazione citoplasmatica dei
precursori (hanno una emivita di 8-10 giorni e sono nel circolo). E servono nel’ emostasi
primaria

Alterazioni:
1. Quantitative: aumento o diminuzione delle popolazioni cellulari 2 del mio paziente in
proporzione alla popolazione sana

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2. Morfologiche

EMOCROMO ED ERITROCITI
Parametri diretti:
● Numero degli eritrociti circolanti (GR) Emoglobina (Hb)
● Volume corpuscolare medio (MCV)
Parametri Corpuscolari Derivati:
● Ematocrito (HCT)
● Emoglobina corpuscolare media (MCH)
● Concentrazione emoglobinica corpuscolare media (MCHC).
● Alterazioni morfologiche (come sono fatti gli eritrocito —> hanno una forma
biconcava ma possono anche avere altre forme)
● osservazione al microscopio ottico mediante lo striscio di sangue effettuata separata
e fatta da un tecnico o un pasto logo clinico del laboratorio che fa parte dell’esame
ematocitometrico
Emoglobina (Hb)
• Parametro diretto
• Unità di misura: g/L o g/dL
• Viene misurata tramite spettrofotometria in seguito alla lisi dei GR

Il valore di emoglobina puo dirci se una persona è anonemica

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Volume Corpuscolare medio (MCV)
• Parametro diretto
• Unità di misura: femtolitri (fL)
• Parametro strettamente legato alla emoglobino-sintesi (la concentrazione di Hb regola la
divisione degli eritroblasiti)
Volume cellulare medio (MCV)= 81 – 95 fL

Microciti: Anemia mediterranea, o talassemia, difetto di sintesi di emoglobina e il midollo


manda elementi corpuscolati in circolo più piccoli del normale.
(Folati= elementi simili alle vitamine fondamentali per creare il DNA, se ci sono delle carenze
il midollo è il primo che ne risente e anche la importante per la produzione del capelli, perché
sono elementi ad alta produzione corpuscolare)
Conteggio globuli rossi (GR)
• Parametro diretto
• Conteggio automatizzato (molto affidabile)

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Ematocrito (Hct)
• Parametro derivato (Hct = MCV * GR * 1/1000)
• Rappresenta il volume occupato dai GR nel plasma

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ANEMIE (emocromo)
Definizione: riduzione patologica della emoglobina (Hb) al di sotto dei livelli di normalità, che
determina una ridotta capacità del sangue di trasportare ossigeno.
Sintomatologia: Quando l'anemia si instaura lentamente, i sintomi sono spesso vaghi e
possono includere:
• sensazione di stanchezza
• debolezza
• mancanza di respiro o di una scarsa capacità di compiere esercizi.
Questi sintomi sono molto tardivi.
L’anemia compare molto negli anziani.
Se l’anemiia insorge precocemente, i sintomi saranno molto piu evidenti e compariranno
subito.
L'anemia può anche verificarsi rapidamente e quando avviene i sintomi sono più marcati e
possono comprendere: stato confusionale, sensazione di svenimento e aumento della sete.
L'anemia deve essere significativa prima che una persona assuma un aspetto notevolmente
pallido.
DIAGNOSTICA DELLE ANEMIE
La classificazione cinetica delle anemie: 1° gruppo: perdita di sangue —> più intuitivo
perché lo vedo, il sanguinamento più comune è quello gastrico-interico
2° gruppo: ridotta formazione di GR/Hb —> sideropenia, carenza di B12 o fosfati servono
per la formazione di DNA, neoplasie che coinvolgono i midolli quindi una ridotta formazione
di GR, talassemie malattie che alterano le catene di emoglobina, malattie autoimmuni
3° gruppo: ridotta sopravvivenza degli eritrociti —> malattie che causano emolisi ossia
distruzione degli eritrociti, quindi infezioni, anemia falciforme che causano la distruzione di
GR, malattie AI.
DIAGNOSTICA DELLE ANEMIE—> più facili e molto più rapide
Classificazione in base alle dimensioni dei GR
MCV
● <80 fL/μ3 anemie microcitiche
● 80-110 fL/μ3 anemie normo-macrocitiche
● >110 fL/μ3 anemie megaloblastiche

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PIASTRINE

● Ridotta produzione: mielofibrosi, ipoplasia midollare (RX, farmaci, virus, alcol, rid.
VitB12), infiltrazione midollare neoplastica
● Aumentata distruzione: porpora trombocitopeniche immunologiche (causa virale
—>il virus del covid poteva causare una trombocito pensa a causa di un’amentata
produzione, causa iatrogena —> ma anche la reazione autoimmunitaria dopo la
somministrazione del covid).
Insufficienza respiratoria e colore rossastro —> troviamo una specie di reticolo nella cute, io
vasi piu fragili, i capillari che hanno traumi —> formazione di petecchie a carattere
emorragico, il pz non ha né prurito e nè dolore —> intervento trasfusionale di piastrine, un
concentrato piatrinico apposta per questi pazienti

● Aumentato consumo: porpora di Moschowitz – CID, sepsi GRAM neg.


● Sequestro: splenomegalia
● NB: eseguire conta piastrinica in: EDTA, citrato ed eparina (si possono verificare dei
fenomeni di pseudoaggregazione piastrinica con EDTA per attivazione della
membrana piastrinica).
TROMBOCITOPENIA:
Dal punto di vista clinico si possono presentare due quadri
1. Ad andamento protratto o cronico:
- Porpora trombocitopenica idiopatica di Werlhof
- Angioma gigante o sindrome di Kasabach – Merrit
2. Ad esordio improvviso rapidamente evolutivo:
- sindromi microangiopatiche (Mosckhovitz, SEU, CID)
- infezioni ad andamento settico - farmaci
- shock anafilattico
- ipo-aplasie midollari

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LEUCOCITI
•Nella valutazione dei WBC considerare il numero totale e la formula
•Nella valutazione della formula non ci si deve limitare al valore percentuale , ma occorre
ricavare il valore assoluto.
•Valutare sempre l’eventuale presenza di elementi immaturi —> molto importante perché se
sono immaturi (in circolo che pero non dovrebbero stare in giro per il sangue) il pz rischia di
avere una patologia grave tipo la leucemia una malattia neoplastica che colpisce gli elementi
corpuscolari della serie bianca.
•In caso di leucocitosi specificare sempre lo stipite cellulare interessato.

Il conteggio viene effettuato automaticamente con tecnica citofluorometrica in base alla


grandezza delle cellule analizzati e alle caratteristiche morfologiche del nucleo e citoplasma
(in particolar modo rapporto nucleo/citoplasma).
La differenza tra queste cellule è la differenza della formazione del nucleo.

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Grafico di un emocromo normale:

In presenza di significative alterazioni morfologiche deve essere seguito un accurato esame


dello striscio con il metodo microscopico.
NEUTROFILIA
Neutrofili > 7500-8000/μL
Meccanismi patogenetici:
● Aumento di produzione (giorni): forme reattive, sindrome mieloproliferative
● Aumento di dismissione dal compartimento midollare (alcune ore): adrenalina, stress,
cortisone
Rappresenta l’evenienza più frequente nel caso di un aumento del numero totale di leucociti
—> tipica delle infezioni batteriche.
NEUTROPENIA
QUANDO IL NUMERO DEI NEUTROFILI E’ INFERIORE A
1500/mm3
NEUTROPENIA SEVERA o agranulocitosi < 500/mm3
● Ridotta produzione midollare
● Aumentata distruzione
● Alterata distribuzione
Questi pazienti rischiano infezioni di tipo batterico, paziente tipico dopo la chemioterapia e la
radioterapia perché hanno azioni mielotossiche che agiscono su meccanismi di replicazioni
del midollo e la prima produzione cellulare colpita sono i neutrofili
NEUTROPENIA: ASPETTI CLINICI ED EZIOLOGICI
1. INFEZIONI: batteriche gravi (setticemia; tubercolosi miliare, tifo, brucellosi), Virali
(mononucleosi, epatite, morbillo, HIV, Rickettsie).
2. FARMACI O SOSTANZE MIELOTOSSICHE: sulfamidici, antibiotici, analgesici,
antidepressivi, etc...
3. RADIAZIONI IONIZZANTI

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4. MALATTIE EMOPOIETICHE: carenza di VitB12 e Folati,
5. PATOLOGIE AUTOIMMUNI: es. SLE
6. SEQUESTRO SPLENICO
7. NEOPLASIE DEL SISTEMA EMOPOIETICO
LINFOCITOSI:
>4.000/μL (adulti); >7.000/μL (bambini) è maggiore nei bambini perchè non hanno memoria
immunitaria quindi il tessuto linfatico deve ancora ‘allenarsi’ per diventare maturo, quindi si
ha più bisogno di linfociti.

Pz con polmonite virale e un bambino con linfocitosi neoplastica —> i linfocitosi sono di più
nella linfocitosi neoplastica, perché causa una produzione smisurata.
NB: nei primi 5 anni di vita la linfocitosi è fisiologica (esuberanza tessuto linfatico da
ricordare sempre quando si trova una formula invertita
LINFOCITOPENIA:
<1.500/μL (adulti); <3.000/μL (bambini)

Il pz linfopenico rischia che non risponda alle infezioni, a quindi un’aumento di infezioni
batteriche o parassitarie
NB: una diminuzione dei Linfociti CD4 è di grande importanza nella diagnostica e nel
follow-up delle sindromi da immunodeficienza (i valori normali sono 500-1200 cellule per
mm3). Una loro diminuzione è il miglior predittore per di imminente infezione opportunistica
EOSINOFILIA:
>800/μL
Un aumento degli eosinofili è associato prevalentemente con patologie immunitarie ed
allergiche, reazioni a farmaci, infestazioni parassitarie o patologie mieloproliferative
1. Malattie allergiche (asma bronchiale, vasculiti allergiche)
2. Malattie dermatologiche (eczema, psoriasi, dermatite erpetiforme)
3. Infezioni da parassiti (in particolare con l’invasione dei tessuti)
4. Micosi (coccidioidomicosi, aspergillosi)
5. Alcune malattie infettive (scarlattina, chlamydia, brucellosi)

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6. Neoplasie (Hodgkin, sindromi mieloproliferative, linfoma a cellule T,
etc..)
MONOCITOSI:
>1000/μL

Infiammazione: 5 definizioni:
● Rossore
● Calore
● Dolore
● Gonfiore
● Perdita di funzioni
BASOFILIA:
>150/μ
La causa più frequente è la neuroplasia del sangue (malattie proliferative)
1. Malattie linfoproliferative (macroglobulinemia di Waldenstrom, leucemia basofila,
metaplasia mieloide, malattia di Hogkin)
2. Anemia emolitica cronica
3. Varicella; Vaiolo
4. Ipotiroidismo grave
5. Radiazioni Ionizzanti

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IL PRELIEVO

Tempistiche
• Entro 1 h dal prelievo: striscio di sangue (poi conservabile a temperatura ambiente per
alcuni giorni)
• Entro 6 h dal prelievo: conteggio piastrine
• Entro 24 h dal prelievo (provetta conservata a 4 °C): conteggio eritrociti e leucociti,
emoglobina, ematocrito.
Errori nella fase del prelievo
• Mancato controllo del rispetto della dieta da parte del paziente
• Applicazione prolungata del laccio.
• Contaminazione da infusione venosa.
• Emolisi.
• Incompleto riempimento della provetta.
• Uso di provette con anticoagulanti e conservanti non idonei.
• Errata identificazione del paziente.
• Errata etichettatura delle provette.
• Mancata indicazione del tipo di prelievo (arterioso, venoso, ecc.)
• Mancata indicazione di data e ora del prelievo.
Fattori patologici che possono interferire con alcuni esami di laboratorio
• Emolisi (plasma o siero rossi).
• Iper-bilirubinemia (plasma o siero aranciato – marrone)
• Iper-lipidemia (plasma o siero lattiginoso).

PROTEINE DELLA FASE ACUTA


Cause di infiammazione:
• Infiammatori fisici (operazioni chirurgiche, ferite, fratture, ustioni, radiazioni)
• Infiammatori chimici (sostanze chimiche, tossici, allergeni)
• Infettivi (batteri, virus, funghi, parassiti)
• Tumorali
• Immunitari

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L’INFIAMMAZIONE CRONICA PUO POPRTARE UN DANNO AL TESSUTO
DELL’ORGANISMO che poi diventano irreversibili (arteriosclerosi)
Proteine della fase acuta
● Vengono prodotte perlopiù dal fegato (come la maggior parte delle proteine presenti
nel plasma) perché produce la maggior parte di proteine presenti nel plasma
● Il fegato umano in condizioni fisiologiche sintetizza al giorno oltre 20 gr di proteine
(fattori di crescita, trasporto e proteine che intervengono nei processi di difesa
dell’organismo)
● Servono per neutralizzare direttamente gli agenti infiammatori e ridurre l’estensione
del danno ed promuove la riparazione la rigenerazione dei tessuti.

Durante l’infiammazione acuta si verifica un cambiamento del profilo biosintetico del fegato,
che risponde aumentando la sintesi delle proteine di fase acuta (PROTEINE “POSITIVE”
DELLA FASE ACUTA) e contemporaneamente riducendo la sintesi e di altre proteine, dette
PROTEINE “NEGATIVE” DELLA FASE ACUTA

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FUNZIONI:

LA PROTEINA C REATTIVA:

È la proteina plasmatica che si adatta al meglio ad una valutazione diretta e quantitativa


della risposta della fase acuta

È valore marcativo, quindi la PRC sarà alta.


Funzioni:
1. Lega C1q ed attiva IL COMPLEMENTO (è un sistema proteico a specifico che ha lo
stesso meccanismo della risposta cellulare a specifica, ossia a compatter Ele infezioni
batteriche, è la proteina c reattiva lo attiva)
2. Modula l’attivazione delle piastrine
3. Aumenta la chemiotassi (= è il richiamo di elementi bianchi ai tessuti, quindi i leucociti
passano nel torrente circolatorio e arrivano dove si trovano le infezioni, e dalle infezioni ci
sono delle proteine che li richiamano)
4. Favorisce l’opsonizzazione (= è l’appiccicamento degli anticorpi, prodotti dalle cellule B,
alle cellule patogene

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La concentrazione basale di PCR nel plasma è inferiore a 1μg/m e non sembra diminuire o
aumentare con l’età.
Aumento della PCR (di 100-1000 volte) dopo 9 ore dall’inoculo di lipopolisaccaride (LPS) o
durante i processi infiammatori per poi diminuire entro 18 ore dalla fine spontanea o dal
controllo terapeutico della reazione acuta.
L’aumento avviene a livello trascrizionale, prevalentemente nelle cellule epatiche, ma la
sintesi si osserva anche nei linfocitiT ad attività NK.
Proteine negative della fase acuta
Sono proteine plasmatiche la cui concentrazione ematica tende a ridursi durante un
processo infiammatorio

Il significato della riduzione di queste proteine non è del tutto chiaro per ognuna di esse

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Variazione nel tempo:

Cause di aumento della PCR

Dobbiamo chiederci sempre: il tempo di insorgenza dell’aumento della PCR, la sia durata e
l’entità dell’aumento.
Proteina C Reattiva
Il suo utilizzo è utile specialmente per le infiammazioni acute, ma per ci sono dei test che si
focalizzano su infezioni croniche?
Velocità di eritrosedimentazione (VES)
Nel sangue anticoagulato, i globuli rossi tendono a sedimentare spontaneamente nella
provetta.

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Nel sangue anticoagulato, i globuli rossi tendono a sedimentare spontaneamente nella
provetta.
I globuli rossi che tendono ad aggregarsi o come si dice ad “impilarsi”, cioè a formare degli
ammassi simili a pile di monete allineati lungo un singolo asse perpendicolare al piano della
cellula, tendono a sedimentare più velocemente.
In condizioni di elevata infiammazione, le emazie tendono ad aggregarsi maggiormente.

La poca predisposizione delle emazie normali ad aggregarsi dipende principalmente


dal fatto che:
La forza di Van der Waals che favorisce la coesione tra le emazie, è bilanciata o in parte
superata dalle cariche negative della membrana cellulare (potenziale zeta) che tendono a
respingere le emazie.
Le proteine fibrose asimmetriche (fibrinogeno, alfa e gamma
globuline) determinando una ragnatela tra le particelle
Poiché formano grossi aggregati (con le loro cariche positive
diminuiscono il potenziale zeta), esse favoriscono la
sedimentazione.

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La VES non indica soltanto una variazione delle proteine del plasma, ma riflette anche le
variazioni dell’ematocrito e dipende dalla deformità ed aggregabilità delle emazie.
La tendenza delle emazie ad aggregarsi dipende in parte dalla loro forma e dimensione: le
normali emazie biconcave tendono ad aggregarsi più facilmente delle emazie caratteristiche
di alcune anemie, (con sferocitosi, acantocitosi, falcemia) in cui si dovrebbe avere un ritardo
di VES.
Poiché il tempo di risposta del fibrinogeno è di 24-48 ore dall’inizio dell’infiammazione,
l’aumento della VES non coincide con l’insorgenza del processo patologico ma solo dopo
questo tempo di latenza e tenderà a normalizzarsi alcuni giorni dopo l’effettiva regressione
della fase acuta.

La VES serve per il monitoraggio di attività di malattie infiammatorie.


Da controllare in settimana in settimana, perché queste malattie variano rapidamente.

LA FUNZIONE RENALE:
Fa funzione da filtro, il filtro è il glomerulo, ci sono anche altre parti del nostro nefrone, i
tubuli (perché hanno una prima azione da filtro e poi possono assorbire e poi escrezione)
filtrare che poi servono ancora, o altri secrete a livello dei tubuli.
Attraverso gli esami o di lavoratorio vogliamo capire se i nostro reni filtrano (quindi la
depurazione) sta avvenendo nel modo corretto.
Se parliamo di valutazione di reni ci sono varie funzioni:
● Funzione renale —> esami di screening se sospetto una patrologia che stia
colpendo i nostri reni —> esame di 1° livello, sono esami facili da eseguire, non
invasivi, che costano poco ma che hanno un’alta sensibilità ossia che riescono a
vedere molteplici patologie.
- indica solo la capacità depurativa del rene
- si misura con la clearance della creatinina (ci dice che la funzionalità renale è nel range e, i
reni filtrano correttamente, normalmente abbiano una funzionalità renale maggiore dei 90, ci
dice sono che è conservata ma non esclude una serie di patologie che possono colpire i
nostri reni, dice sono se funzionano correttamente)
- la sua normalità non esclude nefropatie

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● Esame urine —> esami di screening se sospetto una patrologia che stia colpendo i
nostri reni —> esame di 1° livello, sono esami facili da eseguire, non invasivi, che
costano poco ma che hanno un’alta sensibilità ossia che riescono a vedere molteplici
patologie.
- cerca sostanze/elementi che non dovrebbero esserci
- si esegue su campione a fresco (max: 2 ore)
- la sua normalità non esclude nefropatie
● Ecografia renale
- valutazione morfologica (ci da meno informazioni degli esami precedenti, ma possiamo
vedere se ci sono ad esempio calcoli, se la morfologia dei reni è conservata, soprattutto
nelle malattie croniche, come ad esempio ipertensione o il diabete, la corteccia renale si
deteriora)
- è un esame di 2° livello (dopo gli esami di laboratorio, se fosse esame tecnico è di 1°
livello)
● Tac renale
-Vascolarizzazione dei reni
-Morfologie
Con questo esame non possiamo escludere neuropatie, perché i glomeruli non si possono
vedere.
La CLEARANCE:
Definizione: to clear= depurare; la quantità di plasma che viene depurata di una sostanza
nell’unità di tempo.
Le prove di clearance servono a valutare la funzione glomerulare renale, in particolare si va
a valutare il filtrato glomerulare.
Filtrato glomerulare = volume di pre-urina (perché cambierà ancora la composizione
dell’urina che avverrà nel tubulo) prodotta dal glomerulo nell’unità di tempo (processo che
viene per filtrazione del sangue circolante)(per iperfiltrazione del sangue circolante).

Inulina —> ha tutti gli aspetti precedenti m,a il problema è che è una sostanza esogena che
non produciamo noi, dovremmo iniettare per vedere la prova di funzionalità renale, non
corrisponde al nostro screening perché sarebbe troppo difficile, quindi usiamo la creatinina.
CREATININA

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La creatinina si trova a livello muscolare (95%) dove svolge un importante ruolo energetico
(prodotta a livello epatico)
• Viene eliminata esclusivamente per via renale (filtrazione glomerulare)
• La sua produzione è esclusivamente endogena (che noi non la assumiamo tramite gli
alimenti)
• La sua concentrazione nel sangue non è influenzata dall’apporto alimentare, ma dipende
direttamente dalla massa muscolare.
Il limite della creatinina —> se una persona ha una massa muscolare piu rappresentata,
avrà piu creatinina, quindi il valore di lavoratorio della creatinina sferica è di genere 0,7-1,3
mg/dl

Variano in base all’età perché variano in base alla struttura muscolare.


Anche in gravidanza, si abbassa, per una questione di emodiluizione, la parte liquida si
accresce, così facendo si avrà una diluizione maggiore, motivo per cui anche il valore di
creatina scenderà.
Ha un grosso limite misurare la creatina nel sangue, a noi serve quello che succede
nell’ambito renale.
Ci possono essere varie variazioni:

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Questo calcolo lo possiamo fare tramite le urine delle 24h.

Errore principali nella determinazione della ClCr


- inadeguata raccolta dell’urina
- approssimativa determinazione del volume urinario
Per diminuire gli errori di raccolta:
a) Far bere il paziente, in modo che urini almeno 1500 ml al dì
b) Usare un unico contenitore perché le urine si miscelino.
c) Se la raccolta non è ben fatta, buttare e ripetere
d) misurare BENE il volume totale delle urine perché può cambiare del tutto l’esame finale
MISURA DELLA FUNZIONE RENALE
1. Definire il livello di funzione renale
2. Confrontare con i dati precedenti (tendenza evolutiva, stabilità ?)
3. Cosa fare se è il 1° riscontro ?

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Da 60 a 89 troviamo un problema di funzionalità renale, quindi rifare un riscontro
laboratoristico preciso.
Per l’uso del metodo di contrasto basta il risultato della creatinina sierica.
Tuttavia, non sempre si ha a disposizione la creatininuria, oppure (anziani, pazienti non
collaboranti) non è possibile effettuare correttamente la raccolta delle urine.
—> Formule per “stimare” la ClCr basandosi su:
—> creatininemia, dati anagrafici e antropometrici, nei pazienti con IRC

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La stima della funzione renale x con formule
Sesso
Età (dopo i 40 anni abbiamo una perdita di massa renale, ossia perdita di nefrone —> la
filtrazione del paziente sarà progressivamente diminuita con l’avanzata dell’età —>
fisiologicamente si ha la perdita di massa muscolare, la creatinina sierica rimane nel range
ma la funzionalità renale si sta abbassando progressivamente)
Massa corporea —> persona giovane che fa allenamento e sport con una massa muscolare
alta 1,2 —> VFG di 120 ml(min. Persona anziana che si muove poco e con una bassa
massa muscolare —> creatinina 1,2 mg/ml —> VFG 20 ml/min (si consigliano di fare gli
esami delle urine delle 24h per aggiustare la clearance).
INSUFFICIENZA RENALE CRONICA:
Molte patologie che lo causano:
● Diabete —> patologie croniche ossia deterioramento progressivo della funzionalità
renale e molto comune nella popolazione.
● Ipertensione arteriosa
Ci possono essere cause
pre renali: ex la perfusione renale ridotta (diabete e ipertensione fanno parte di questa
categoria)
Renale —> patologie che colpiscono i glomeruli
Post renali —> cause ostruttive come la calcolosi renale (nefrolitiasi).
Sintomi:

ESAME DELLE URINE:


È un esame di primo livello
È stato il primo esame di lavoratorio —> perché già allora si era capito chenl’esma e delle
urina poteva dare informazioni importanti.
Si valuta va il
● Colore
● L’aspetto
● L’odore
Questo perché in base ai punti di prima venivano ipotizzati tutti i casi clinici —> questo
perche cerano pochissimi strumenti ma con certe patologie riuscivano ad identificarle.

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Oggi l’esame delle urine si divide in tre parti
1. Fisico
2. Chimico
3. Microscopico
Si fa su:
● Un campione delle prime urine del mattino
● Con mito intermedio (il primo getto non c’è perche cosi la flora batterica contenuta
sul nostro rotelio viene scartata e non utilizzata)
● Con un livello di urina di 12 ml.
conservazione e trasporto
•Molte componenti stabili per 2 ore —> esame che va fatto velocemente, quindi al paziente
viene consigliato di farlo in laboratorio cosicché il campione viene conservarlo di più.
•Urocultura: entro 1 ora dalla raccolta
•Refrigerare se non analizzato entro 2 ore
La stabilità dipende da:
● Intensità della luce
● Temperatura a cui viene lasciato il campione
● pH
● Peso
● Specifiche caratteristiche chimico-fisiche.
Che cosa può succedere se si tiene troppo tempo fuori dal frigo o aspettiamo a fare analisi:
(vedi slide!!!!!!!!!)
- a causa della gravità: ci possono essere dei precipitati, elementi cellulari contenuti
nel campione e quindi quando si va ad analizzare non si vedranno più o si vedranno
ammalati tutti insieme
- cambiano anche la caratteristica chimica e fisica
- Cambiamento del pH —> acidificazione delle urine
- Se si lascia un campione per sei ore a temperatura ambienti possiamo aspettarci di
trovare la contaminazione di batteri perche abbiamo dei batteri sulla flora, se si lascia
però il campione per troppo tempo, questi batteri incominciano a proliferare e a
moltiplicarsi, andando cosi a modificare la componente delle urine —> possono
creare ammoniaca (NH3).
- I batteri si possono anche nutrire di glucosio diminuendone la cincentrazione—> cosi
si altera il campione di urina
- I cilindri e le cellule si deteriorano
Esame fisico — il colore:

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Aspetto e caratteristiche:
– Normale: limpido e di color giallo paglierino
– Anormale: torbido
● Materiale amorfo (ex: eccessiva secrezione di proteine)
● Pus
● Sangue
● Cellule epiteliali
● Batteri
● Cristalli
● Cilindri
ESAME CHIMICO:
● Glucosio: (non rilevato fino a quando il livello ematico > 160-180 mg/dl)
– Causa più comune: iperglicemia
– Insufficiente riassorbimento renale (disordini tubulari).
Il limite per fare la diagnosi di diabete è di 130.
● Bilirubina (puo essere presente solo in questi casi)
– Danno epatico
– Ittero ostruttivo
– Anemia emolitica (distruzione dei globuli rossi)
● Chetoni (derivano dal metabolismo degli acidi grassi, non devono essere presenti
nell’urina, ma possiamo trovarli nei pazienti che hanno la chetoacidosi che la
possono sviluppare i diabetici (grave complicanza del diabete mellito) si sviluppa
quando il glucosio non riesce ad entrare nelle cellule, queste di adattanoce iniziano
ad utilizza gli acidi grassi, il cui metabolismo in assenza si adeguata quantità
intracellulari di glucosio, volge verso la sintesi di sostanze chiamate chetoni o corpi
chetonici. Allo stesso tempo, vista la carenza di zucchero si assiste per assurdo ad
un’esaltata secrezione di ormoni controinsulinatori (glucagone, catecolamine,
cortisolo e GH) che stimolano la sintesi glucosio (gluconeogenesi e glicogenesi)n lo
zucchero di nuova formazione viene riversato in circolo dove, non potendo entrare
nelle cellule per assenza di insulina, aggrava la condizione iperglicemica. L’accumulo
di corpi chetonici nel sangue, l’iperglicemia e il deficit di insulina, determinano quindi i
i sintomi caratteristici e le complicanze della chetoacidosi diabetica, che in situazioni
estreme può rivelarsi fatale. Questo processo causano l’iperglicemia, la chetonemia
(accumulo di corpi chetonici nel sangue) e l’acidosi metabolica.
● Peso specifico
– Indica la capacità del rene di concentrare le urine (se sono più concentrate o piu diluite, è
importante perche è un importante funzione del rene e se abbiamo in danno a livello renale
questa è la prima alterazione che si può vedere)
– Una delle prime funzioni perse in seguito a danno tubulare
● Sangue:
– Ematuria: presenza di sangue nelle urine, è un esame importante perche c’è probabilità
che il paziente la sviluppa anche solo un piccolo trauma, come le cistiti, le infiammazioni e le
infezioni della vescica che si complicano causano ciò)
– Possono essere globuli rossi (GR) intatti od emoglobina da GR emolizzati (= distrutti) le
cause possono essere patologie renali come traumi del rene o tumori del rene, calcoli renali,
ma possono anche essere cause post renali che possono colpire l’uretere o la vescica,
neoplasie della vescica, o traumi della vescica o dell’uretra. È un informazione importante
sapere se sono ancora attivi o emolizzati perché se sono emolizzati possiamo capire che

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siano a livello renale quindi in salto, più sono interi possiamo indurre a capire che ci sia un
problema a livello basso —> consigliato analisi di secondo e terzo livello.
● pH varia da 5 a 9, varia molto perche è dipendente dalla dieta —> quindi del
metabolismo di condizioni fisiologiche e patologiche,. Se il pH è basico (maggiore di
9) la causa è un infezione batterica delle vie urinarie, perche i batteri producono
ammoniaca
● Proteine, perche non passano la membrana, se ho un danno al glomerulo possono
passare, essendo che sono molto difficili da analizzare si fa fatica a vedere,
possiamo vedere se c’è un danno tramite la presenza di proteine nelle urine.
● Proteinuria:
– Normale: < 200 mg/24h
– Stick + —> > 300 mg/l(albumina)
Cause:
-Sovraccarico (proteine plasmatiche a basso peso molecolare = Bence Jones, mioglobina)
-Perdita glomerulare
-Diminuito riassorbimento tubulare (RBP, albumina) nProteine di origine tubulare
● Urobilinogeno
– ­nelle patologie epatiche —> prodotto metabolizzato dal fegato, se non si riesce, il nostro
corpo cerca di eliminarlo in tutti i modi, le urine tendono a diventare marroni-verdastre.
– Valori Di Riferimento:0.2-1.0UI
● Nitrati
– Presenti molte infezioni delle vie Urinarie (prodotti di scarto dei nostri batteri)
● Leucociti (globuli bianchi)
– Le cartine determinano la presenza di livelli anormali di granulociti
– La reazione positiva di norma indica un minimo di 5-15 WBC per campo microscopico a
maggiore ingrandimento (HPMF)
Esame stick delle urine —>
immergendolo nel campione di urina si
puo andare ad analizzare la parte
dell’esame chimico delle urine. Il
cartoncino viene tenuto nelle urine per
almeno 120 secondi (vd immagine
sotto).
Esame abbastanza esaustivo se fatto
correttamente.
Si può usare se un paziente è allettato
a casa e quindi è complicato far
svolgere l'esame delle urine (essendo
che devono essere analizzate entro le 2
ore).
Se gli esami sono fatti male non
vedremo i leucociti.

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ANALISI MICROSCOPICA:
Fatto tramite un vetrino
• Analisi del sedimento “a fresco” per identificare elementi significativi
• Analisi a basso ingrandimento: 100-150 x (LP)
• Analisi ad alto ingrandimento (HP) 400-450x
• Indicazione numerica (Elementi / HPMF) (Elementi x campo, il campo è l’immagine al
microscopio, ossia il numero di 5 che varia fino a 10 microciti —> possiamo anche trovare la
parola tappeto).
• Possibile colorazione di Sternheimer-Malbin

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I CRISTALLI:
I cristalli vengono visualizzati tramite l’esame microscopico.
I cristalli dipendono principalmente da:
● Diete
● pH delle urine
I cristalli non hanno un preciso significato patologico, anche se sono piu frequenti in corso di
infezioni delle vie urinarie.
Nelle urine a reazione acida (inferiore a 5) si possono osservare:
● Cristalli di acido urico
● Usati amorfi
● Cristalli di ossidato di calcio
Nelle urine a reazione basica (superiore a 9) si possono osservare;:
● Cristalli di fosfato di ammonio e magnesio
● Cristalli di fosfato di calcio (quale li piu comuni)
● Fosfato amorfi
Lo studio della natura dei cristalli è giustificato principalmente in pazienti con malattia
litiasica (= caratterizzata dalla formazione di calcoli, ossia di depositi di bile molto piccoli e
duri, simili a sassolini, all’interno della colecisti e delle vie biliari), allo scopo di definire la
posizione dei calcoli. La posizione dei calcoli permette di differire i trattamenti in base a dove
sono localizzati i calcoli.

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Se le analisi fisiche e chimiche risultano normali, ma alle analisi al microscopio vediamo dei
ossalato di calcio ( cristalli), vuol dire che i calcoli non si sono ancora sviluppati ma si ha
tendenza di formare calcoli quindi si previene tramite una dieta.
Per un’indagine più specifica si può ricorrere all’ecografia renale, un ottimo metodo per
identificare i calcoli renali.

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