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• Poiché non presente nel tessuto osseo può confermare l’origine epatica di ALP elevata
• Marcatore di colestasi in gravidanza
ossidasi
chinone diimmina
(assorbe a 550 nm; l’assorbimento è proporzionale alla quantità di lipasi nel campione di siero)
Per identificare condizioni patologiche a carico del PANCREAS
la misurazione della LIPASI è di solito associata a quella della
AMILASI
• Ghiandole salivari, pancreas
LSR: 13-51 U/L
Nel siero può essere presente MACROAMILASI (amilasi ad alto PM, associata a gamma-globuline) che non è
indicativa di pancreatite.
METODO DI MISURAZIONE DELLE AMILASI
• Enzimatico, colorimetrico
Si usano come substrati oligosaccaridici coniugati a p-nitrofenolo,
che quando viene scisso per esposizione all’amilasi presente nel campione di siero
produce una colorazione a 415 nm
LATTATO DEIDROGENASI
• Enzima citosolico
• La sua concentrazione nei tessuti è 1550-5000 volte maggiore che nel plasma
• Marcatore di varie condizioni cliniche (infarto miocardio, epatite, emolisi)
LDH1
LDH2
LDH3
Le diverse subunità hanno diverso
comportamento elettroforetico
LDH4
Si può pertanto risalire alla loro origine
tissutale, se riscontrate nel siero
LDH5
La lattato deidrogenasi
Profilo elettroforetico
+ -
Esami biochimici della funzione cardiaca
INFARTO MIOCARDICO ACUTO (IMA)
• Dolore acuto al petto (angina pectoris) (talvolta assente)
• Alterazioni dell’ElettroCardioGramma (ECG o EKG)
(STEMI; talvolta assenti : NSTEMI)
• Marcatori biochimici sierici
ATEROMA
ECG NORMALE
Per superare la scarsa specificità di questi enzimi presenti in diversi tessuti ed organi, per la
diagnosi di necrosi miocardica si sviluppano misure delle loro frazioni isoenzimatiche.
Si misura per
Sospetto danno muscolare (infiammazione o necrosi)
-P
CREATIN CHINASI, isoforma Mitocondriale
CK-Mt = isoenzima a localizzazione
mitocondriale
Ubiquitaria
Sarcomerica
Il test enzimatico misura l'attività totale CK nel siero
Utilizzo di reazioni accoppiate
e misurazione spettrofotometrica del NADPH formato dalla reazione finale
CREATIN CHINASI
Identificazione degli isoenzimi
CK2
+
I macroenzimi sierici
sono dei complessi di enzimi o isoenzimi legati a immunoglobuline,
lipoproteine, o frammenti di membrane cellulari
Macro-CK: oligomeri
• Tipo 1 (disordini autoimmuni) (CK legata a IgG)
• Tipo 2 (CK-Mt) (tipico di forme tumorali)
Marcatore PRECOCE:
aumenta entro 2-6 h, picco entro 10-24 h, rientra nella norma in 48-
72 h
bassa cardiospecificità
Aumento: - traumi, miopatie infiammatorie e non - insufficienza renale
cronica, interventi chirurgici - esercizio strenuo, ipertermia/ipotermia -
rabdomiolisi, alcolismo cronico
Altro marcatore dell’ Infarto Miocardico
MIOGLOBINA
Basso peso molecolare (inferiore a 18 kDa)
Marker precoce di danno cellulare del
muscolo scheletrico e cardiaco
Bassa cardiospecificità (indistinguibile da
analogo del muscolo scheletrico)
Picco 4-8h
Durata 12-24h
Utile nel monitoraggio della riperfusione dopo
trombolisi
Le troponine I e T cardiache presentano un peptide N-terminale diverso da quello delle isoforme del muscolo
scheletrico
Pertanto è possibile distinguerle immunologicamente
SUBUNITA’ T e I della TROPONINA
Marcatori sensibili e specifici dell’infarto del miocardio
• Il loro dosaggio oggi è più rilevante di quello di CK, mioglobina, AST, LDH
• Consentono di individuare micro-infarti o necrosi focali
• Anche con ECG senza alterazioni (NSTEMI)