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EMOCROMO

 Contempla il conteggio del numero dei globuli rossi (eritrociti), dei


globuli bianchi (leucociti) e delle piastrine (trombociti), nonchè la
determinazione quantitativa dell’emoglobina.

 Con la formula leucocitaria si intende la percentuale di ciascun


tipo di globulo bianco (granulociti neutrofili, eosinofili e basofili
monociti, linfociti).

 È detto anche esame emocromocitometrico che letteralmente


significa "misurazione del colore del sangue e del numero delle
sue cellule, cioè dei globuli".
ESECUZIONE DELLO
STRISCIO
Versare sullo striscio di sangue preventivamente disseccato 1 In questa fase, essendo il colorante in soluzione di alcool
ml di liquido di May-Grunwald e attendere 3 minuti. metilico, si ha la fissazione del tessuto.

Si diluisce il liquido con 2 ml di acqua distillata e si lascia agire Questa fase è la colorazione con il May-Grunwald. Agitare allo
per 5 - 6 minuti. scopo di non formare precipitati.

Si getta via il colorante senza sciacquare.

Si copre il vetrino con 3 ml di acqua distillata e si aggiungono 3


Agitare allo scopo di non formare precipitati.
gocce di soluzione di Giemsa. Si attende 7 minuti.

Lavaggio con abbondante acqua, meglio sotto il getto di un


rubinetto.

Si asciuga con carta da filtro a temperatura ambiente e, se Occorre più di una goccia di balsamo per ricoprire quasi
vogliamo un preparato permanente, si pone nel primo xilolo e si completamente la superficie dello striscio con un vetrino
monta in balsamo sintetico. coprioggetto di 24 x 52 mm.

Si ottengono i seguenti risultati:

Nuclei Rosso violaceo

Citoplasmi basofili Blu

Citoplasmi acidofili Rosso

Granuli azzurrofili delle cellule linfoidi Porpora

Granuli azzurrofili delle cellule mieloidi Violetto

Granuli neutrofili Marrone - bluastro

Granuli eosinofili Rosa intenso

Granuli basofili Blu oltremare


Colorazione di May Grunwald-Giemsa

1. Ricoprire lo striscio con la soluzione di May-Grunwald ed attendere 3


min.
2. Aggiungere una pipettata di acqua distillata e lasciare agire per circa 1
min
3. Lavare bene in acqua distillata.
4. Ricoprire il vetrino con la soluzione di Giemsa diluito in acqua al
50% per
5. 3 min.
6. Lavare bene in acqua distillata.
7. Lasciare asciugare.
8. Immergere il vetrino in Bioclear
9. Montare con balsamo il coprioggetto
L’emogramma normale è così rappresentato:

- Eritrociti 4-6 milioni/mmc


- Leucociti 4-10 mila/mmc
- Piastrine sino a 350000/mmc
- Emoglobina (Hbg) 12 - 16% (donne) 14 – 18 (uomini)
- Linfociti 20-35%
- Monociti 3-7%
- Neutrofili 55-65%
- Eosinofili 0-3%
- Basofili 0-2%
GLI ERITROCITI (RBC) SONO LE CELLULE PIÙ
NUMEROSE DEL SANGUE

VALORI NORMALI
NELL’UOMO 4.5 - 6 milioni/mmc
NELLA DONNA 4 - 5.5 milioni/mmc
I LEUCOCITI (WBC)

I leucociti, o globuli bianchi, sono incaricati della difesa dell'organismo.


Nel sangue essi sono assai meno numerosi dei globuli rossi. La densità di
leucociti nel sangue è di 4000-10000 /mm3. I leucociti si dividono in due
categorie: granulociti e cellule linfoidi (o agranulociti). Il termine di
granulociti è dovuto alla presenza di granuli nel citoplasma di queste cellule.
Questi granuli sono differenti nei vari tipi di granulocita e ci aiutano a
distinguerli. Infatti, questi granuli hanno una differente affinità verso i
coloranti neutri, acidi o basici e fanno assumere al citoplasma un colore
differente. I granulociti si distinguono dunque in neutrofili, eosinofili (o
acidofili), basofili. Le cellule linfoidi, invece, si distinguono in linfociti e
monociti.
Ciascun tipo di leucocita è presente nel sangue in
proporzioni diverse:

granulocita neutrofilo 55 - 65 %
granulocita eosinofilo 0 - 3%
granulocita basofilo 0 - 2 %
linfocita 20 - 35 %
monocita 3 - 7 %
I neutrofili sono molto attivi nel fagocitare batteri e sono
presenti in grandi quantità nel pus delle ferite. Purtroppo,
queste cellule non sono capaci di rinnovare i lisosomi utilizzati
nel digerire i microbi e muoiono dopo averne fagocitati alcuni.
.
Gli eosinofili sono abbastanza rari nel
sangue. La loro dimensione è la stessa
dei neutrofili. Il nucleo è generalmente
bilobato, ma sono stati osservati anche
nuclei con 3 o 4 lobi. Il citoplasma è
pieno di granuli che assumono un colore
rosa-arancione caratteristico. Il nucleo
risulta ancora ben visibile
I basofili sono i leucociti più rari (meno dell'1%). Sono
relativamente piccoli: 9-10 µm di diametro. Il citoplasma è
molto ricco di granuli che prendono una colorazione porpora
scuro. Nei basofili, la quantità di granuli è tale da nascondere il
nucleo, generalmente bi-trilobato, che quindi è difficilmente
visibile al microscopio.
I monociti sono i leucociti più grossi: 16-20 µm. Hanno un grosso
.
nucleo reniforme o a ferro di cavallo, in certi casi anche bilobato. Il
citoplasma è trasparente, ma con aspetto di "vetro smerigliato“.
I monociti sono precursori dei macrofagi. Sono le cellule del
sangue di dimensione maggiore. Quando nel midollo osseo
raggiungono la maturità, vengono immessi nella circolazione
sanguigna dove permangono per 24-36 ore. Migrano poi nel
tessuto connettivo, dove diventano macrofagi e si muovono nei
tessuti. In presenza di un focolaio infiammatorio, i monociti
migrano attivamente dai vasi sanguigni e iniziano una intensa
attività fagocitaria. Il ruolo di queste cellule non si esaurisce
nella fagocitosi poichè mostrano anche un'intensa attività di
secrezione. Essi producono sostanze che hanno funzioni
difensive, come il lisozima, gli interferoni ed altre sostanze
che modulano la funzionalità di altre cellule. I macrofagi
cooperano nella difesa immunitaria, espongono sulla membrana
molecole dei corpi digeriti e li presentano alle cellule più
specializzate, come i linfociti Th e B.
La maggior parte dei linfociti circolanti nel sangue si trova
allo stato di riposo. Essi hanno l'aspetto di piccole cellule con
.
nucleo compatto che occupa quasi tutto il volume cellulare. Di
conseguenza, il citoplasma è molto ridotto. I linfociti degli
organi e dei tessuti linfoidi possono invece essere attivati in
varia misura a seguito della stimolazione antigenica. Nel
sangue, i linfociti rappresentano il 20-40% di tutti i leucociti
e possiedono una dimensione leggermente superiore a quella
dei globuli rossi.
PIASTRINE

Le piastrine non sono vere cellule. Sono prodotte per


gemmazione da grossi leucociti chiamati megacariociti. Sono
dischetti di piccole dimensioni (circa 3 µm). Appaiono di colore
porpora più intenso dei globuli rossi.

•VN=150.000-350.000 per millimetro


cubo
Indagini quantitative

Conteggio Determinazione Calcolo delle costanti


eritrocitarie

Emazie Emoglobina M C H

Leucociti Ematocrito M C H C

Piastrine M C V
Perche’ gli analizzatori automatici?

- Migliore qualita’ dei risultati


No errori di misura
No errori nella preparazione dei campioni

- Risparmio nei costi globali di lavorazione


- Riproducibilita’ dei dati
Scheda computerizzata dei risultati delle analisi 1
Scheda computerizzata dei risultati delle analisi 2
ERITROCITA
ma:
trocita normale ha forma rotondeggiante.
ariabilita’ di forma degli eritrociti (a racchetta, a pera, a biscotto, a lacrima)
nisce la poichilocitosi che generalmente e’ espressione di eritropoiesi “inefficace
agile”. In genere si rileva che tanto maggiore e’ l’anisocitosi tanto piu’ e’ frequente
oichilocitosi (anisopoichilocitosi).
si sempre nelle anemie vi e’ riscontro di un certo grado di aniso-poichilocitosi.
rabilita’:
eralmente esprime la quantita’ di Hb contenuta negli eritrociti.
ametri da valutare
MCH= contenuto corpuscolare medio di Hb (v.n. 27-32 pg)
MCHC= concentrazione corpuscolare media di Hb (v.n. 33-38%)
HDW= indice di variabilita’ di emocromia (emoglobinizzazione) (v.n. 1.99-2.88gr/dl)
nisocromia: disomogenea colorabilita’ della popolazione eritrocitaria per
differente contenuto di Hb negli eritrociti
ipocromia: diminuita colorabilita’ per riduzione di sintesi di Hb
CH<27pg: MCHC <30%) (anemie sideropeniche – anemie talassemiche)
ipercromia: si discute se sia possibile perche’ la quantita’ normale di Hb
per globulo rosso e’ corrispondente alla quantita’ massima di
Hb per globulo rosso
policromatofilia: eritrociti con granulazioni basofile (residui di RNA) che
distinguono gli eritrociti piu’ giovani (reticolociti). Esprime
una buona risposta midollare
Definition of “erythrocyte indices”
MCV (fL) = Hct
RBC

MCH (pg) = Hb
RBC

MCHC (gm/L) = Hb
Hct

Hct (%)* = RBC V/Blood


V

Key: MCV= mean corpuscular volume; MCH= mean corpuscular hemoglobin; MCHC= mean corpuscular hemoglobin
concentration; Hct= hematocrit; Hb= hemoglobin concentration in g/dl; RBC= erythrocyte
Court/l.

RDW= coefficiente di variazione di ampiezza della distribuzione di MCV. Si esprime graficamente con l’istogramma
di variazione di MCV (vn. 11-14.8%). Valori superiori indicano disomogeneita’ di volume della popolazione eritrocitaria
EMOCROMO ED ERITROCITI

L’esame emocromocitometrico fornisce, oltre al numero degli eritrociti circolanti (GR),


Anche altri parametri fondamentali come l’emoglobina (Hb), l’ematocrito (Hct) ed i
Parametri corpuscolari derivati: volume corpuscolare medio (MCV), contenuto emoglobi-
nico corpuscolare medio (MCH), concentrazione emoglobinica corpuscolare media (MCHC).
La valutazione combinata di questi parametri permette di definire le principali

Riduzione del patrimonio di Hb ANEMIA


Variazioni quantitative:
Aumento del numero di GR ERITROCITOSI

Aumento del numero di Hb e HCT POLIGLOBULIA

Per la valutazione delle alterazioni morfologiche e’ necessaria l’osservazione al


microscopio ottico
Cause di errore

- Prelievo di sangue non corretto


- Insufficiente mescolanza dei campioni
- Inconvenienti tecnici
- Mancanza di controlli di qualita’
Fattori di disturbo

Conteggio leucociti:

- soluzioni sporche
- forme immature nucleate della serie rossa

Conteggio eritrociti:

- soluzioni sporche
- agglutinine a freddo
- leucocitosi
- piastrine giganti
Fattori di disturbo

Conteggio piastrine:

- soluzioni sporche
- campioni di sangue coagulato

(tecnica di prelievo non adeguata)


- contaminazione batterica
- aggregazione spontanea
Spurious erythrocyte indices*

Effects

Causes Hb RBC Hct MCV MCH MCHC

Cold agglutinins - L L H H H

Lipemia H - - - H H

Key: HB= hemoglobin concentration; RBC= erythrocyte count; Hct= hematocrit; MCV= mean corpuscular volume;
MCH= mean corpuscular hemoglobin; MCHC= mean corpuscular hemoglobin concentration; - = not affected;
H= spuriously high; L= spuriously low.
•Pattern of spurious results typical for Coulter counters and some other automated instruments.
The usual clue that results are spurious is an impossibly high MCHC, often much > 36 gm/dl.
Thus, the MCHC has value in quality control in the laboratory

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