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La radioterapia palliativa

delle metastasi scheletriche


F. Cossu
Ist. Radiologia Università - Cagliari

10/17/08 1
Finalità della radioterapia nel
paziente con metastasi
◆ Migliorare la qualità di vita del paziente
◆ Controllo della sintomatologia relativa alla presenza
del tumore primitivo.
◆ Miglioramento dei sintomi relativi alla evoluzione
delle metastasi.
◆ Prevenzione e trattamento di emergenze
neoplastiche.
◆ Trattamento radicale di metastasi uniche.
◆ Aumentare la sopravvivenza
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Fattori che condizionano il
risultato della radioterapia

◆ Volume tumorale.
◆ Sensibilità del tessuto.
◆ Dose totale somministrata e frazionamento.
◆ Tolleranza, anche in rapporto con
precedenti trattamenti.

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Informazione al paziente

◆ Consenso informato.
◆ Richieste di consulenze, anche in ordine a
terapie alternative.

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Studio preliminare del paziente

◆ Inquadramento clinico del caso.


◆ Acquisizione di adeguata documentazione
clinica e radiologica.
◆ Documentazione istologica, in caso di
dubbio diagnostico.

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Indicazioni alla Radioterapia
palliativa
◆ In rapporto con il tumore primitivo.
◆ Metastasi unica e malattia metastatica.
◆ RT radicale e palliativa.
◆ Associazione della RT con terapie mediche
(ormonali, antiblastiche) e chirurgiche.
◆ Aspettativa di vita del paziente.
◆ Emergenze oncologiche.

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Tecniche radioterapiche

◆ Fasci esterni (fotoni, elettroni veloci).


◆ Curieterapia endoluminale.
◆ In genere tecniche semplici.
◆ Tecniche personalizzate, per evitare danni
ad organi già irradiati (polmone, midollo
spinale, intestino, ...).
◆ Radioterapia metabolica

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Dosi e frazionamento
◆ Tenere conto della sensibilità del tumore e
di eventuali precedenti trattamenti.
◆ Considerare l’aspettativa di vita del paz. e
la disponibilità delle strutture.
◆ Metastasi unica:
unica trattamento radicale con
dosi elevate e frazionamento convenz.
◆ Metastasi multiple:
multiple dosi minime e
frazionamento concentrato.
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Principali indicazioni

◆ Metastasi ossee.
◆ Sindrome della vena cava
superiore.
◆ Metastasi cerebrali.
◆ Emorragie ed ostruzione
◆ Sindromi compressive urinaria.
midollari
◆ Dolore pelvico.
◆ Ostruzione bronchiale
◆ Altre
◆ Ostruzione esofagea.

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Metastasi scheletriche Generalità
◆ Frequenza: 23÷84%, variabile con istologia
e sede del tumore primitivo.
◆ Sintomatologia:
– Assente
– Dolore
– Fragilità ossea, frattura patologica.
◆ Aspetto radiologico: lesioni osteolitiche,
osteosclerotiche, miste.

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Metastasi scheletriche - Diagnosi

◆ Scintigrafia scheletrica.
◆ Esame radiologico convenzionale.
◆ TAC, RMN.
◆ Accertamento bioptico in casi particolari.

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Indicazioni della Radioterapia
nelle metastasi scheletriche
◆ La metastasi solitaria deve essere trattata
radicalmente, anche in assenza di sintomi.
◆ Ulteriori localizzazioni o metastasi multiple
sono trattate quando sono sintomatiche.
◆ Valutare il rischio di frattura patologica in
metastasi osteolitiche di ossa soggette a
carico (testa femorale, acetabolo).
➪ Associazione con terapie mediche e
chirurgiche.

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RT delle metastasi scheletriche
dosi e frazionamento
◆ Trattamento radicale (metastasi solitaria):
– 5000 cGy con fraz. convenzionale.
◆ Trattamento palliativo (meta. multiple):
– 4000 cGy in 3-4 settimane
– 3000 cGy in 2 settimane
– 1500-2000-2500 cGy in 1 settimana.
– 800 cGy in unica seduta
◆ Irradiazione su grandi campi (WFRT)
◆ Irradiazione emicorporea (HBI).
HBI

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RT delle metastasi scheletriche
risultati
◆ Palliativi sul dolore: 80% dei casi, entro 3
mesi.
◆ Ricalcificazione di lesioni osteolitiche.
◆ Sopravvivenza: in rapporto con t. primitivo
(sede, istologia, evoluzione), intervallo
libero, n° metastasi, risposte alla terapia....
➪Ca mammella, prostata, polmone...
➪Casi particolari (ca mammella e ter. ormonale)

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Sindromi da metastasi ossee
della base cranica
➀ Orbita: dolore, diplopia, esoftalmo, paralisi
oculomotori.
➁ Fossa cranica media: cefalea, paralisi degli
oculomotori senza esoftalmo, parestesie del n.
mandibolare.
➂ Forame giugulare: disfonia e disfagia.
➃ Condilo occipitale: rigidità e dolore locale.

➪ Diagnosi: clinica, sc. ossea, TAC, RMN.


➪ Risultati: 50% dei paz. trattati in tempo.

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Sindromi compressive del
midollo spinale
◆ Cause:
➪Metastasi vertebrali
➪Infiltrazione neopl. dai forami di coniugazione.
➪Metastasi meningee ematogene.
➪Cause non tumorali (thalassemia).
◆ Sedi:
➪Cervicale: 10%
➪Dorsale: 70%
➪ Lombare: 20%

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Sindromi compressive del
midollo spinale
◆ Sintomatologia prodromica:
➪Dolore vertebrale
➪disturbi motori
➪disturbi sensoriali
◆ Sintomatologia conclamata
➪Paraplegia, incontinenza degli sfinteri.
◆ Diagnosi: TAC, RM.

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Sindromi compressive del
midollo spinale - terapia
◆ Periodo prodromico
➪Radioterapia
➪Chirurgia decompressiva e radioterapia
◆ Blocco vertebrale conclamato
➪Desametazone ad alte dosi → RT
➪Intervento chirurgico tempestivo + RT
➪Radioterapia da iniziare tempestivamente.

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Sindromi compressive del
midollo spinale - Radioterapia

Dosi e frazionamento:
Neoplasie maligne
➪3000÷4000 cGy totali iniziando con frazioni di
300-400 cGy
Affezioni non tumorali (thalassemia)
➪2000 cGy in 10 sedute in 2 settimane
Complicanze (mielite: 3% a 6m-5a)

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Sindromi compressive del
midollo spinale - Risultati
◆ Il risultato dipende fondamentalmente da:
➪natura e sensibilità della neoplasia (Linfomi,
mielomi, carcinomi del polmone, della mammella, del tratto
urinario...)
➪rapidità di insorgenza dei sintomi
➪precocità del trattamento (evitare il blocco!).
◆ Nessun risultato se:
➪sezione completa del midollo
➪paraplegia >12 h o paralisi sfinteriale >24 h.

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