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A 9
@t
%alori normali sono 9,<1,, %l.
Microciti MC$ U ,0 !l
Macrociti MC$ T 100 !l
l rapporto tra il grado di dispersione /de%ia"ione standard1 delle misure intorno al %alore centrale /MC$1 e il
%alore medio stesso permette il calcolo del coe!!iciente di %aria"ione percentuale o D? /red distri6ution
width1 o indice di anisocitosi che esprime il grado di eterogeneit7 %olumetrica degli eritrociti /normale 110
15.51.
<&8(D G aumentato nell&anemia sideropenica e nell&anemia !alci!orme mentre G normale nella talassemia.
0C. [ emoglo6ina corpuscolare mediaB Fuantit7 /peso1 di #6 contenuta in ciascun glo6ulo rosso in
picogrammi.
^ data dal rapporto tra la concentra"ione di #6 /g/dl1 e il numero di eritrociti espressi in milioni.
10
. .
A 9
@/
%alori normali sono 2><31 pg.
2pocromia U 2*
2percromia T 31
l rapporto tra il grado di dispersione dei %alori intorno alla media e la media stessa G l&#(D /hemoglo6in
distri6ution width1 o indice di anisocromia che esprime il grado di eterogeneit7 di concentra"ione
emoglo6inica.
0C.C [ concentra"ione dell&emoglo6ina corpuscolare mediaB indica la concentra"ione di #6 per
eritrocita /Fuantit7 di #6 in M nel %olume di un eritrocita1.
100
@t
@/
%alori normali sono 30039M.
Conta reticolocitaria
importante per %alutare il grado di produ"ione eritrocitaria midollare.
$alori normali: 0.201., M.
)i parla di reticolocitosi Fuando superano il 3M.
)rotopor%irina libera eritrocitaria F1)
n caso di de!icit di sintesi dell&eme /per caren"a di ;e o per ini6i"ione dell&en"ima eme0sintetasi1B si ha
l&aumento della propor!irina H li6era eritrocitaria /%alori normali U *0 mg/dl1.
=same di !acile esecu"ione poco costoso: si presta Fuindi ad essere utili""ato come test di screening.
^ aumentata nelle anemie sideropeniche e soprattutto nelle sidero6lastiche /intossica"ione da P61.
2**
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CAP 2 LE ANEMIE
2.1 NOTE GENERALI
Per anemia si intende la ridu"ione della Fuantit7 totale di emoglo6ina circolante nel sangue.
Per con%en"ione perK si utili""a soltanto la concentrazione dell'emoglobina assumendo che il %olume totale
ematico sia costante.
n caso di emorragia acuta perK la concentra"ione dell&emoglo6ina puK non su6ire %aria"ioni eB al contrario
nella donna in gra%idan"a %i G un aumento del %olume plasmatico /emodilui"ione1 che comporta una
apparente ridu"ione della concentra"ione emoglo6inica sen"a che %i sia una ridu"ione della Fuantit7 di
emoglo6ina in assoluto e Fuindi uno stato di anemia.
ComunFue la diagnosi di anemia %iene posta Fuando si ha una concentra"ione di emoglo6ina nel sangue
peri!erico T 11.K gDdl nella donna e T 12.K gDdl nell&uomo.
F4ematocrito 3rapporto tra massa eritrocitaria e 'olume ematico totale# in'ece non de'e essere utilizzato
per porre la diagnosi di anemia nB per 'alutarne la gra'it6.
n 6ase alla concentra"ione di emoglo6ina possiamo %alutare la gra%it7 dell&anemia:
anemia lieve! C 1, gDdl
anemia moderata! 9<1, gDdl
anemia severa! T 9 gDdl
una %olta !atta la diagnosi generica di anemia si de%e procedere al suo inFuadramento e"iopatogenetico.
)egni e sintomi generici di anemia sono:
pallore della cute e delle mucose causato dalla ridistri6u"ione della gittata cardiaca con %asocostri"ione
cutanea /%anno %alutate le mucose %isi6ili in particolare Fuella congiunti%ale1
astenia
ipersensibilitA al %reddo
dispnea da s%orzo
riduzione della capacitA di concentrazione e memoria
ce%alea
vertigini e lipotimie nel passaggio dal clinostatismo all&ortostatismo
tac&icardia
so%%io sistolico da eiezione causato dal circolo ipercinetico
in presen"a di altera"ioni della circola"ione distrettuale l&anemia puK scatenare Fuadri di insu%%icienza
coronarica, insu%%icienza degli arti in%eriori, patologia cerebrovascolare /+' e ictus1
Cuesti sintomi possono essere presenti in tutti i tipi di anemie e la loro presen"a o entit7 dipende dal grado di
anemia e dal tempo in cui essa si G instaurata.
<a %aluta"ione dei segni e sintomi generali ci permette di !are una distin"ione tra anemia acuta e cronica.
.ell&anemia cronica la lenta e progressi%a ridu"ione del patrimonio emoglo6inico permette l&instaurarsi di
meccanismi di compenso a li%ello respiratorio e cardiocircolatorio /incremento della gittata cardiaca e
iper%entila"ione1 per cui i sintomi tendono ad essere piN s!umatiB tranne che nei casi in cui %i sono distur6i
preesistenti che riducono la riser%a cardiaca o respiratoria.
.ell&anemia acuta in%ece i meccanismi di compenso non hanno il tempo di inter%enire e la sintomatologia G
piN eclatante: astenia intensaB dispnea al minimo s!or"oB cardiopalmo ce!alea pulsanteB incapacit7 di
applicarsi a Fualsiasi atti%it7 sia !isica che intellettualeB %ertigini e lipotimie nel passaggio dal clinostatismo
all&ortostatismo.
$i sono inoltre sintomi e segni legati al meccanismo patogenetico dell&anemia che permettono un orientati%o
inFuadramento e"iopatogenetico:
associa"ione con piastrinopenia e leucocitopenia /pancitopenia1 possi6ile Fuadro di aplasia midollare
o di leucemia acuta
ipo%olemia anemia postemorragica
ittero o su6ittero emoglo6inuria e splenomegalia anemia emolitica
2*,
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distur6i neurologici e glossite una anemia da deficit di 'itamina >12
!ragilit7 unguealeB ragadi la6ialiB 6ruciore linguale e dis!agia una anemia sideropenica
<&importante G anche l&anamnesi:
ra""a e !amiliarit7 per le !orme ereditarie
esposi"ione pro!essionale a deri%ati del petrolio o radia"ioni ioni""anti in caso di anemia aplastica
caratteri delle mestrua"ioniB numero di gra%idan"e ed a6orti nella donna
metrorragieB emorragie digesti%e ed altre !orme di emorragia
patologie digesti%e che possono inter!erire con l&assor6imento della %itamina @12 o dell&acido !olico
somministra"ione di !armaci mielotossici
ingestione di !a%e
%i sono di%ersi tipi di classi!ica"ione delle anemie.
Classi!ica"ione in 6ase all&indice eritrocitario:
anemie iporigenerative in cui l&indice reticolocitario G ridottoB sono do%ute ad una eritropoiesi
ine%%icace per un di!etto centrale a li%ello midollareB comprendono le anemie ipocromiche
microciticheB normocromiche normocitiche e macrocitiche
ridotta produzione di eritrociti
aplasia midollare
mielo%tisi: in!iltra"ione del midollo da parte di cellule neoplastiche di origine midollare
o non midollare
sindrome mielodisplasica
anemia megaloblastica
sintesi emoglobinica anomala o ridotta
anemia sideropenica
anemia da disordine cronico
emoglobinopatie
anemia in corso di insu%%icienza renale cronica /da ridu"ione di =PA1
anemia associata ad endocrinopatie /ipotiroidismoB ipopituitarismo1
anemia da epatopatia cronica
anemie rigenerative in cui l&indice reticolocitario G aumentato e %i G a li%ello midollare iperplasia
eritroide con in%ersione del rapporto leucoeritro6lastico do%uta ad un incremento dell'eritropoiesi
compensatorio ad una perdita di emazie a livello peri%erico
anemie emolitic&e
anemia postemorragica acuta /in caso di emorragie croniche si %eri!ica anemia sideropenica1
classi!ica"ione in 6ase al diametro eritrocitario MC$
anemia microcitica ipocromica /MC$ U ,01 do%uta ad una ridotta sintesi di emoglo6ina /talassemia e
anemia sideropenica1
anemia sideropenica
anemia da disordine cronico
talassemia minor
anemie sideroblastic&e /rare1 tra cui la !orma da a%%elenamento da piom6o
anemia normocitica normocromica /MC$ ,001001 do%uta ad aumentata distru"ione o ridotta
produ"ione di ema"ie /anemia emoliticaB anemia aplasicaB leucemiaB sindrome mielodisplasicaB
drepanocitosi1
anemia macrocitica normocromica o ipocromica /MC$ T 1001 do%uta a de!icit di %itamina @12 o
acido !olico
<e anemie microcitiche e macrocitiche sono caratteri""ate da indice reticolocitario normale o ridotto.
MC$ MC# #6 #t 2.8.
Microcitica
ipocromica
8idotto 8idotto 8idotto 8idotto 8idotto o
aumentato
.ormocitica .ormale .ormale 8idotto 8idotto 8idotto
2*-
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normocromica
macrocitica aumentato aumentato ridotto ridotto ridotto
2.2 ANEMIA SIDEROPENICA
^ do%uta a caren"a di !erro nell&organismo che compromette la sintesi dell&eme /mentre l&eritro6lastogenesi
G normale1.
Fisiopatologia
<&organismo contiene da 2 a Kg di %erroB 50mg/kg nel maschio e 35mg/kg nella !emmina /la di!!eren"a G
do%uta sia alla Fuantit7 di #6 che all&entit7 dei depositi di ;e1.
l !erro G presente in 2 !orme:
)e eminico
emoglobina 55090M /2.5g1
mioglobina 10M /0.3g1
Citocromi
)e non eminico
;e di deposito 30M /1.5g1 %erritina e emosiderina
;e circolante 0.1M trans%errina
l contenuto di !erro nell&organismo tende a rimanere costante.
<a perdita Fuotidiana G di 1<2 mg ed a%%iene tramite es!olia"ione dell&epitelio intestinaleB !eciB urineB sudoreB
desFuama"ione cutanea e 6ile.
.ella donna molto importante G il %lusso mestruale che comporta una perdita e Fuindi un !a66isogno
addi"ionale di 0.501 mg/dieB la gravidanza e l&allattamento.
Per un 6ilancio di ;e corretto l&assun"ione Fuotidiana di ;e con la dieta de%e essere di 102 mg al giorno.
'tten"ione ad alcune sostan"e che ostacolano l&assor6imento
!itati
tannati
antiacidi
tetracicline
<a regola"ione dell&assor6imento di ;e dipende da un %attore eritroide li6erato dal midollo osseo in 6ase
alla sua atti%it7.
' li%ello della mucosa intestinale il ;e si lega all&apotrans!errina che si tras!orma in trans%errina che G il
trasportatore del !erro nel plasma.
.l passaggio del ferro dal lume intestinale al plasma dipende dalla concentrazione di )PO e dal grado di
saturazione della transferrina.
PiN i 6isogni sono grandi piN %elocemente la trans!errina porta il !erro all& eritroneB di conseguen"a essa G
desaturata piN %elocemente ed il tasso di assor6imento aumenta.
noltre in caso di gra%e caren"a aumenta la sintesi di trans!errina e l&eccesso di proteina circolante accresce
la desatura"ione e Fuindi l&assor6imento.
n condi"ioni normali la satura"ione G del 30050MB l&eccesso di ;e G legato alla !erritina.
.el caso di so%raccarico di ;e si !orma piN !erritina ed emosiderina che %iene eliminata tramite l&es!olia"ione
delle mucose.
Eziopatogenesi
<a caren"a mar"iale compare Fuando si ha un 6ilancio negati%o tra l&assun"ione e la perdita di ;e:
aumentato %abbisogno: in!an"ia e pu6ert7 /do%uto alla rapida crescita1 gra%idan"a e allattamento
eccesso di perdita: perdite di sangue /100 ml di sangue [ 5 mg di ;e1 per patologie intestinali o urogenitali
soprattutto di piccola entit7 ma cronicheB dona"ioni di sangue
carenza di apporto: dieta po%era di ;eB eccesso di !attori ini6enti l&assor6imento di ;e /!itatiB tannatiB
cereali1 o competi"ione con altri metalli /P6B Cu1B terapia con antiacidi o alto P# gastrico
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diminuito assorbimento: acloridriaB gastriteB carcinoma gastricoB gastrectomiaB malassor6imento
/soprattutto mor6o celiaco1B @(
Clinica
<&esordio dell&anemia sideropenica G insidioso e caratteri""ato dalla progressione graduale dei sintomiB
l&indi%iduo in!atti si adatta 6ene al ridotto li%ello emoglo6inico.
sintomi generali: astenia e pallore della cute
sintomi speci!ici /do%uti alla caren"a di ;e nei tessuti1:
ung&ie %ragili, assottigliate, appiattite o con curvatura invertita /a %etrino di orologio capo%olto1
Atro%ia delle papille linguali con dolore o 6ruciore spontanei o pro%ocati dall& ingestione di ci6i o
6e%ande
"tomatite angolare con ulcera"ioni /ragadi1 ai lati della 6occa
Dis%agia do%uta a pseudomem6rane eso!agee
8aramente si instaura la sindrome di )lummer$3inson /anemia sideropenicaB glossite atro!icaB stomatite
angolare e dis!agia1.
-aboratorio
1G stadio< della riserva marziale
<&anemia si instaura gradualmenteB ini"ialmente la mielobiopsia ri%ela una deplezione dei depositi di Fe
tramite la reazione di )earls o colora"ione con blu di )russiaB oppure con il dosaggio radioimmunologico
della %erritinemia plasmatica /%alori normali T10 ng/dl1 che G in eFuili6ro con Fuella di deposito.
<a ridu"ione dei depositi di ;e G l&altera"ione piN precoce che si %eri!ica nell&anemia sideropenica.
)i ha un blocco maturativoB si ha in!atti riduzione dell' indice di reticolocitario /anemia iporigenerati%a1.
<a ipo!erritinemia determina un aumento della produ"ione epatica di trans!errina /poichL Fuesta G
in%ersamente propor"ionale alla !erritinemia1 e Fuindi un aumento della trans%errinemia che %iene
comunemente espressa come T27C o capacit7 totale di legare il !erroI /normale [ 2000350g/dl1 la Fuale
determina un aumento del grado di desatura"ione.
2G stadio< del ferro circolante
)e lo scompenso continua si ha una riduzione della sideremia, ossia della Fuantit7 di ;e nel plasma legato
alla trans!errina /adulto [ 100/dlB lattante 300*0 mg/dlB 203W in!an"ia [ 500120 mg/dl1 e della saturazione
della trans%errina cioG della M di trans!errina legata al ;e rispetto a Fuella totale /) / +@C1 che dal 300
50M scende al 10M.
!G stadio< emoglobinosintesi
Cuando si instaura il de!icit di emoglo6inosintesi /che corrisponde alla ridu"ione patologica della satura"ione
della trans!errina1 si %eri!ica in!ine ipocromia e Fuindi microcitosi con ridu"ione del numero di eritrociti
/anemia ipocromica microcitica1B e D? .
Terapia
)i 6asa sulla rimo"ione delle cause e sulla corre"ione della caren"a mar"iale.
<&alimenta"ione di per sL G insu!!iciente a ricostituire i depositiB de%e essere !atta perciK somministrazione
orale di FeB eB Fuando si %eri!ica intolleran"a a li%ello gastrointestinale o si si %eri!ica una rea"ione
ana!ilattica attua la somministrazione parenterale.
l ;e %iene somministrato come sol%ato %erroso /;e 20M1B la dose consigliata G di 1K,<2,,mg al giorno
possi6ili e!!etti collaterali sono: dispepsiaB nausea e diarreaB Fuando Fuesti sono e%identi si imposta una
terapia con Fuantit7 di ;e crescenti o si !a assumere il preparato dopo i pasti il che in generale migliora
l&assor6imento.
ni"ialmente la terapia %a a ricostruire il patrimonio emoglo6inico /crescita di 2mg/dl di #6 dopo 3
settimane1 successi%amente Fuesta %a continuata per ricostituire le scorte di ;e /!ino a 9 mesi1.
n condi"ioni Fuali polimenorrea o gra%idan"e ra%%icinate G indicata una somministrazione preventiva di
;e.
<a dose pro!ilattica per la donna in gra%idan"a G di 15030 mg/die.
(opo 50* giorni si osser%a la crisi reticolocitaria ed un aumento di 102 g di #6 entro 1 meseB dopo 103 mesi
si %eri!ica la ricostitu"ione dei depositi e dopo 303 mesi la normali""a"ione del Fuadro ematologico.
<a terapia %a continuata per 102 mesi dopo la corre"ione dell&anemia.
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2.3 ANEMIA DA DISORDINE CRONICO
Compare in corso di in%ezioni, neoplasie, malattie immunitarie ed G la causa di anemia piN comune nella
popola"ione an"iana.
Fisiopatologia
)i ha in tutte le condi"ioni in cui il ;e %iene a%idamente captato e di!!icilmente mo6ilitato dalle cellule del
)8=.
' di!!eren"a dell&anemia sideropenica la Fuantit7 di ;e presente nell&organismo non G diminuita ma il ;e
plasmatico G dirottato in sedi di%erse dal midollo.
granulociti atti%ati in!atti li6erano alcune sostan"e tra cui la trans%errina che sottraggono ;e anche alla
trans!errina che Fuindi non cede il !erro in modo appropriato al midollo.
noltre alcune citoc&ine sono responsa6ili dell& ini6i"ione dell& eritropoiesi e dell& aumento dell&emocateresi
macro!agica con ridu"ione dell& emi%ita delle ema"ie.
Clinica
<&anemia generalmente non G molto gra%e e presenta segni e sintomi generali lie%i che si sommano a Fuelli
della malattia di 6ase.
-aboratorio
<&anemia G ipocromica e normocitica Bo microciticaE se la malattia dura da tempoB con indice
reticolocitario normale/ridotto.
' di!!eren"a dell& anemia sideropenica con la mielo6iopsia si nota un accumulo di emosiderina nei
macro!agi /rea"ione di Pearls1 ed anche la !erritinemia G normale o aumentata.
'nalogamente alla anemia sideropenica la sideremia e la M di saturazione della trans!errina sono ridotte.
(iagnosi di!!eren"iale ') 'MC
(epositi di ;e 0 O /
;erritinemia 0 O/
+@C O /
)ideremia 0 0
)atura"ione trans!errina 0 /
Terapia
<a terapia mar"iale G ine!!icace poichL non %i G una reale caren"a di ;eB a meno che non %i sia una
com6ina"ione di ') e 'MC.
PuK essere indicata la eritropoietina umana ricombinante r&1)# che %a a correggere l&ini6i"ione
dell&eritropoiesi do%uta alle citochine.
2.4 ANEMIA MEGALOBLASTICA
^ causata dalla sintesi di%ettosa di D4A a causa di un de%icit di acido %olico o vitamina 712.
l de!icit colpisce soprattutto le cellule in atti%a replica"ione come i precursori eritropoietici e le cellule
epiteliali gastrointestinali.
)i instaura una spropor"ione tra la sintesi di 8.' e di #6 che G normale e la sintesi di (.' che G ritardata G
responsa6ile della megaloblastosi e della conseguente eritropoiesi ine%%icace.
n presen"a di anemia megalo6lastica G importante sta6ilire se la causa G un de!icit di acido !olico o di
%itamina @12 in Fuanto il trattamento de%e essere speci!ico.
2.4.1 ANEMIA MEGALOBLASTICA DA CARENZA DI VITAMINA B12
%isiopatologia
<a co6alamina non puK essere sinteti""ata dall&organismo umano e de%e perciK essere introdotta con la dieta.
Per l&organismo umano la principale sorgente G costituita dalle proteine animali /carne e prodotti caseari1.
.ello stomaco la digestione peptica a P# acido pro%oca il distacco della %itamina che si lega alla proteina
secreta con la sali%a ed i succhi gastrici.
l complesso %itamina @120 proteina 8 %iene scisso dalle proteasi pancreatic&e nel duodeno do%e la
%itamina si lega ad una glicoproteina prodotta dalle cellule parietali dello stomaco il %attore intrinseco /;1.
2,2
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l complesso %itamina @120; giunge intatto !ino alla por"ione distale dell& ileo do%e %iene endocitato dalle
cellule intestinali e dissociato all&interno dei lisosomi do%e la %itamina @12 si lega alla transcobalamina 2
sinteti""ata dal !egato che la %eicola nel sangue.
l complesso %itamina @120transco6alamina 2 ha un emi%ita molto 6re%e /50-0 minuti1 poichL %iene captato
molto rapidamente dai tessutiB la maggior parte della %itamina G legata alla transcobalamina 1 che ha un
emi%ita piN lunga /,0- giorni1 e !un"iona da deposito di %itamina @12.
<a transco6alamina 2 %iene sinteti""ata dai neutro!ili ed aumenta nelle sindromi mieloproli!erati%e.
l !a66isogno minimo giornaliero di %itamina @12 G di 2<3g /305 G l& assun"ione normale1B l&organismo G in
grado di immaga""inare una note%ole Fuantit7 di %itamina @12 /2.Kmg1 perciK anche in caren"a di
introdu"ione o assor6imento di %itamina occorrono 3<K anni prima che si %eri!ichi una deple"ione dei
depositi.
<a metilcobalamina G un !attore indispensa6ile per la con%ersione dell&omocisteina in metionina e la sua
caren"a determina intrappolamento dei %olatiB che sta alla 6ase del di!etto di sintesi del (.'.
noltre la ridotta con%ersione di omocisteina in metionina determina complica"ioni neurologiche.
>n 6ilancio negati%o di %itamina @12 si instaura in caso di:
insu!!iciente apporto: dieta vegetariana anche se le %erdure sono a %olte contaminate dai 6atteri
de!icit di assor6imento:
de!icit di !attore intrinseco: gastrectomia, b@pass gastrici, gastrite atro%ica, anemia perniciosa
/auto'6 contro cellule parietali e !attore intrinseco1 patologia o resezione c&irurgica
intestinale
malassor6imento: aumentato consumo da parte dei microorganismi intestinali /!armaci che
alterano la !lora 6atterica intestinaleB processi in!iammatoriB patologie che determinano ristagno
del contenuto intestinale1
insu%%icienza pancreatica /non %iene scisso il complesso %itamina @120proteina 81
anomalie metabolic&e: altera"ione genetica di proteina 8 o transco6alamina 2B de!icit congenito di
!attore intrinseco autosomico recessi%o /con mucosa gastrica normale e normale secre"ione di
acido cloridrico e assen"a di auto0'61
Clinica
)intomi generali di anemia:
pallore cutaneo W subittero [ colorito di cera %ecchia
sintomi speci!ici:
glossite di .unter /6ruciore alla lingua che appare liscia ed arrossata1
diarrea e malassorbimento /causate dalla megalo6lastosi delle cellule intestinali1
demielinizzazione delle !i6re ner%ose peri!eriche dei cordoni laterali e posteriori del midollo spinale e del
cer%ello che determina altera"ioni neurologiche /de!icit della sensi6ilit7 pro!onda1 possono precedere
Fuelle ematologiche o anche comparire isolatamente
-aboratorio
<&anemia G macrocitica e normocromica con riduzione dell' indice reticolocitario /anemia
iporigenerati%a1.
)i ha aumento di M#C e di MC$ perciK l&MC#C G normale.
.ell& anemia megalo6lastica lie%e si puK non a%ere altera"ione degli indici eritrocitari che G in%ece presente
nell& anemia moderata e se%era do%e si ha anche leucopenia e trom6ocitopenia /pancitopenia1 che sono
direttamente propor"ionali al grado di anemia.
'llo striscio si osser%a macroovalocitosi [ eritrociti con diametro maggioreB !orma o%ale ed assen"a di
!o%ea centrale /anche la "ona centrale presenta a!!init7 per il colorante1 che si osser%ano al microscopio a
scansione.
<a mielobiopsia ri%ela una iperplasia ed ipercellularitA che coin%olge soprattutto la serie eritroide e
asincronia maturativa tra nucleo /piN immaturo con cromatina lassa non addensata 1 e citoplasma /piN
maturo poichL la sintesi di proteine e #6 progredisce normalmente1.
)i osser%ano caratteristicamente nelle !orme molto se%ere di eritropoiesi ine!!icace metamielociti giganti di
!orma 6i""arra con nucleo a !erro di ca%allo do%uti alla di!!icolt7 di matura"ione.
<a concentra"ione di %itamina @12 nel siero G in!eriore a 100 g/ml.
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)i ha un aumento dei %alori di LD. a causa dell&eritropoiesi ine!!icace e su6ittero a iperbilirubinemia
indiretta.
Diagnosi
)i 6asa sul test di "c&illing eseguito tramite somministra"ione di 1mg di %itamina @12 marcata con co6alto
radioatti%o seguito da somministra"ione di 1 mg di %itamina @12 non radioatti%a.
Con la somministra"ione di %itamina non marcata %engono saturati i depositi e le proteine di trasporto e
pertanto l&elimina"ione urinaria di%enta strettamente correlata con l&assor6imento e!!etti%o della Fuota
radioatti%a somministrata per os.
.ormalmente nelle urine delle 23 ore si ritro%a una Fuantit7 superiore al *M della dose somministrata per os.
.el malassor6imento si ha scarsa radioattivitA nelle urine.
Per %edere la causa del malassor6imento si somministrano insieme alla %itamina marcata altri !attori che
possono correggere l&assor6imento come il !attore intrinseco o anti6iotici o un estratto pancreatico.
Per la diagnosi G utile anche il dosaggio plasmatico della %itamina @12 /$.: 2,,<L,, pgDml1.
Terapia
+erapia sostituti%a con somministra"ione per %ia parenterale di cianocobalamina.
<a posologia ini"iale G ele%ataB gi7 dopo una settimana si osser%a una crisi reticolocitaria e l&emoglo6ina
ini"ia a salireB raggiungendo %alori normali entro 2 mesi.
'nche la sintomatologia neurologica regredisce a meno che non %i siano stati dei danni irre%ersi6ili.
.@. 'nche la somministra"ione di acido !olico risulta utile per risol%ere la megalo6lastosi midollare ma non
impedisce il danno neurologico.
2.4.2 ANEMIA MEGALOBLASTICA DA CARENZA DI FOLATI
Fisiopatologia
!olati sono contenuti in %rutta ed ortaggi crudi, %egato e lievito.
l !a66isogno giornaliero di !olati G di K,<2,, mg /500 nella donna in gra%idan"a e 300 durante
l&allattamento1B la dieta mediterranea ne !ornisce 5000900mg.
PoichL l&organismo umano non riesce ad immaga""inare piN di 5020mg 6astano K<8 mesi in carenza di
apporto o di assor6imento per s%iluppare una caren"a di !olati.
<a caren"a di !olati determina un de!icit di purine e di d+MP indispensa6ili per la replica"ione del (.'.
l 6ilancio negati%o di !olati si %eri!ica in seguito a :
insu!!iciente introdu"ione: alcolisti
aumentato consumo: gravidanza, allattamento, accrescimento, sindrome mieloproli%erativa
cronica
alterato meta6olismo : %armaci inibitori della diidro%olato reduttasi Bmetotre5ateEB !armaci
antiepilettici /di!enildantoina1B barbituriciB pirimetamina
malassorbimento: nel mor6o celiaco la caren"a di acido !olico G !reFuente e si accompagna spesso
anche a caren"a di %itamina @12 e di !erro
clinica&laboratorio
come per il de!icit di %itamina @12 ad ecce"ione dei sintomi neurologici.
Diagnosi
(osaggio dell& acido !olico nel siero /normale 8D2, ngDml passa a 3 ng/ml 1.
Terapia
+erapia sostituti%a di 1<KmgDdie di !olati per os.
(opo Fualche giorno si %eri!ica la crisi reticolocitaria mentre dopo 102 mesi si normali""a l& emoglo6ina.
Anemia perniciosa di Adison05iermer
^ un anemia di tipo megalo6lastico in cui il de%icit di vitamina 712 G causato da meccanismi immunitari.
Colpisce pre%alentemente gli an"iani essendo l&et7 media 90 anni ed il sesso !emminile.
2,3
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<&'P G pro%ocata dalla carenza di %attore intrinseco che si osser%a in corso di gastrite cronica
autoimmune di tipo ' /''CP1 caratteri""ata da distru"ione delle ghiandole del corpo e !ondo dello stomaco
/cellule parietali che secernono #Cl e ; e cellule "imogeniche che secernono pepsinogeno1 con conseguente
ridu"ione della secre"ione gastrica acida /acloridria1 e Fuindi ipergastrinemia.
Clinica
<a sintomatologia ner%osa gastrointestinale ed anemica G analoga a Fuella delle anemie megalo6lasticheB in
piN G presente atro%ia gastrica con acloridriaB resistente anche all&istamina che agisce sulle cellule parietaliB
dispepsia e !e66re.
'll& esame endoscopico si osser%a assottigliamento della mucosa gastrica ed appiattimento delle pliche.
Diagnosi
+est di )chilling con ;.
Terapia
+erapia sostituti%a con %itamina @12.
Altre cause di macrocitosi
Ci sono altre cause di macrocitosi di%erse dalla caren"a %itaminica /anemia megalo6lastica1:
anemia emolitica o post0emorragica: da aumentata richiesta per l&eritropoiesiB inoltre l&aumento di =PA
determina incremento dei reticolociti che essendo piN grandi causano un incremento di MC$
alcolismo
malattie epatiche
ittero ostrutti%o
post0splenectomia
ipotiroidismo
malattie mielodisplastiche
2.5 ANEMIE SIDEROBLASTICHE
)ono un gruppo eterogeneo di anemie in cui G presente una eritropoiesi ine!!icace causata da una altera"ione
dell&emesintesi.
)i possono distinguere:
!orme congenite /de!icit en"imatico1
!orme acFuisite idiopatiche e secondarie
<e principali cause sono l&intossicazione cronica da piombo e l&utili""o di %armaci che inter!eriscono con il
meta6olismo dell&eme.
<&anemia G ipocromica microcitica con ridu"ione dell&indice reticolocitario e incremento del tourno%er del
!erro /aumento di sideremia e !erritinaB +@C ridotta o normaleB aumento della satura"ione della trans!errina1.
sideroblasti ad anello sono in!atti l&altera"ione patognomonica dell&anemia sidero6lastica.
$i G un importante aumento del tasso di protopor!irina H eritrocitaria li6era.
.ell&anemia saturnina %i G aumento dell&escre"ione urinaria di acido0aminole%ulonico e
copropor!irinogeno.
Cueste !orme se non trattate comportano un aumento cronico dell&assun"ione di ;e con conseguente
emocromatosi.
<a terapia si 6asa sulla somministra"ione di %itamina @9 ed acido !olico ed e%entualmente de!eroSamina.
2isfunzione ventricolare
)itua"ione che inter%iene !in da su6ito dopo un in!artoB che pro%oca una progressi%a modi!ica"ione di
dimensioniB mor!ologia e spessore della "ona colpita e della "ona %icina. )i ha una successione di e%enti:
Dilatazione ventricolare secondaria all&espansione della "ona in!artuata. n Fuest&area le !i6re si
s!aldano !ra di loro e %engono a creare un assottigliamento della parete.
Allargamento della cavitA con alterazioni emodinamic&e
' seconda della "ona di %entricolo colpitaB la gra%it7 di Fueste altera"ioni G %aria6ile. n genere se %iene
colpito l&apice del %entricolo la pro6a6ilit7 di a%ere scompenso congesti"io G alta.
PoichL oggi G possi6ile una pre%en"ione e una terapia immediata delle aritmieB la causa principale di morte
nei pa"ienti sor%egliati G proprio la dis!un"ione %entricolare. ' Fuesto scopo G stata creata la distin"ione in
classi di risc&io Oillip:
'ssen"a di mani!esta"ioni di congestione polmonare o %enosa
8antoli 6asaliB ter"o tonoB tachipnea e segno di scompenso destro
)compenso gra%e con edema polmonare
)hock cardiogeno con P) U -0 mm #g e cianosi e %asocostri"ione peri!erica.
segni di compromissione emodinamica compaiono Fuando il %entricolo G interessato oltre il 20M. Altre il
30M si arri%a allo shock. ' seconda delle condi"ioni della pressione di riempimento %entricolareB i pa"ienti
traggono 6ene!icio dalla somministra"ione di diuretici o %ice%ersa dall&espansione plasmatica. )i pensi che
l&ipo%olemia G !acile da correggere ma non da riconoscereB e che le terapie diureticheB l&assen"a del senso
della sete e il %omito che possono precedere la complica"ione !acilmente ne sono la causa.
<a dis!un"ione %entricolare puK culminare nello shock cardiogenoB complica"ione temi6ile che si associa ad
una mortalit7 del *0M. l trattamento indicato G con inotropi positi%iB anche se si accompagna a gra%i e!!etti
collaterali e in nessun caso sem6ra in grado di modi!icare da solo la prognosi dell&in!arto miocardico.
presidi !armacologici nell&insu!!icien"a cardiaca Fuelli dello scompenso congesti"io /digitaleB diureticiB
'C=0ini6itori1.
Aritmie
)ono do%ute al !atto che l&ischemia determina il %eri!icarsi di un meta6olismo di tipo anaero6io con acidosi e
conseguente aumento del potassio eStracellulare e del calcio intracellulareB dalla enorme atti%it7 del
simpaticoB dall&ipossia.
<a %ibrillazione ventricolare, insieme al ritardo o blocco di conduzioneB rappresenta la complican"a piN
temi6ile nelle prime ore di un in!arto poichL determina un arresto cardiocircolatorio ed G spesso responsa6ile
di morte.
15trasistoli ventricolari! sono molto comuniB e una %olta erano trattate con terapia pro!ilattica anti
aritmica. Aggi si pre!erisce riser%are la pre%en"ione con lidocaina soltanto Fuando sia presente una
tachicardia %entricolare. )ono in%ece pre%enute e!!icacemente dalla terapia con /loccanti
Tac&icardia ventricolare! anticamera della %ibrillazione ventricolare, che rappresenta la complican"a
piN temi6ile. n realt7 oggi la presen"a di strumenti per la cardio%ersione elettrica e la pro!ilassi con
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6loccanti non la rendono cosP letale come un tempo. n caso di tachicardia tollerata e!!icacemente
dal punto di %ista emodinamico si puK e!!ettuare una terapia pre%enti%a con lidocaina o
procainamide o amiodarone. )e Fuesto non !erma la tachicardia si procede alla cardio%ersione a 50 V.
)e c&G compromissione della !un"ione emodinamicaB occorre su6ito inter%enire con la de!i6rilla"ione
a 2000300V. <a sopra%%i%en"a risulta diminuita nei pa"ienti con aritmiaB ma molto di piN in Fuelli in
cui essa G la conseguen"a di una patologia di%ersa dall&in!arto.
itmo idioventricolare accelerato! nella maggior parte dei casi G 6enigno e indistingui6ile dalla
!un"ione %entricolare normale /G considerato un segno di a%%enuta riper!usione del miocardio1
Aritmie sopraventricolari! possiamo a%ere tachicardia sinusale per %arie cause /!e66reB eccita"ione
simpatica1B oppure !i6rilla"ione o !lutter atriale. )i trattano spesso con i 6loccanti nel primo caso e
Ca0antagonisti /$erapamil 5010 mg in 6olo in 5&1. )e G presente insu!!icien"a %entricolare: digossina
/0B2 mg =$1
7radicardia sinusale! si tratta solo se compromette la !un"ione emodinamicaB /atropina 1 mg =$ o im1.
Disturbi del sistema di conduzione ventricolare! il 6locco '$ completo G il risultato di due possi6ili
danniB l&in!arto %entricolare in!eriore e l&in!arto anteriore. .el primo casoB la necrosi non interessa il
sistema di condu"ione e siamo da%anti ad una situa"ione di re%ersi6ilit7B mentre nel secondo caso il
sistema di condu"ione parte direttamente. n alcuni casi l&impianto di un pacemaker puK essere il
presidio terapeutico che permette di aumentare la sopra%%i%en"a dopo la dimissione.
!ericardite epistenocardica
;ra la seconda e la ter"a giornata si mani!esta una pericardite !i6rinosa o !i6rino0emorragica circoscritta
locali""ata nella regione so%rastante l&area necroticaB che generalmente si risol%e con la cicatri""a"ione
dell&in!arto.
<a pericardite rappresenta un epi!enomeno in sede epicardica dell&in!iamma"ione e%ocata dal sottostante
in!arto transmurale.
)i mani!esta clinicamente con dolore continuo che si accentua con il respiro e s!regamenti pericardici.
7ottura di un muscolo papillare
<a semplice dis!un"ione del muscolo papillare do%uta ad ischemia G responsa6ile di un rigurgito mitralico di
lie%e o modesta entit7 che G presente in una ele%ata percentuale dei pa"ienti.
<a rottura del muscolo papillare G in%ece una gra%e complican"a determinando insu%%icienza mitralica
acuta.
ottura del setto interventricolare
(etermina comunica"ione inter%entricolare con shunt sinistro0destro. <e possi6ilit7 di successo sono migliori
di Fuelle della rottura della parete %entricolare. n Fuesti soggetti si osser%a una gra%issima ed impro%%isa
insu!!icien"a %entricolare con so!!io olosistolico come nella sindrome di 8oger. )pesso G impossi6ile
distinguerla dalla insu!!icien"a mitralica acuta do%uta a rottura del muscolo papillare.
'nalogamente a Fuanto accade nell&insu!!icien"a mitralicaB la diminu"ione della pressione sistolica aortica
aiuta a mantenere un normale !lusso %erso la peri!eria.
ottura della parete ventricolare
<a rottura puK %eri!icarsi in Fualsiasi momento ma G piN !reFuente dopo 30* giorni in cui il tessuto di
ripara"ione presenta la massima !ragilit7B ed G piN !reFuente nei soggetti an"iani. )i %eri!ica piN spesso al
primo in!arto in cui si G a%uta anamnesi positi%a per ipertensione. <a rotturaB praticamente sempre !ataleB
determina scomparsa del polso, perdita di coscienza e tamponamento cardiaco per cui il massaggio
risulta ine!!icace.
#rombosi parietale
(eterminata dalla stasi %entricolare in associa"ione con altera"ioni dell&endotelioB causa embolia sistemica.
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<a necrosi inoltre determina incremento della coagula6ilit7 del sangue. <&em6olia G considerata la principale
causa di morte nel pa"iente dimesso dopo in!artoB perchL !reFuentemente da complica"ioni cele6rali e renali.
n un ter"o dei pa"ienti G possi6ile rile%are trom6i %entricolari con l&eco cuoreB e se non sussistono
complica"ioni in Fuesti de%e essere !atta su6ito una terapia anti trom6otica.
3mbolia polmonare
.on G direttamente correlata all&in!arto ma alla +$P che si instaura per la degen"a prolungata a letto
(omplicanze tardive
nter%engono dopo il processo riparati%o cioG Fuando il tessuto in!artuato G stato sostituito da tessuto
cicatri"iale.
Sindrome di 2ressler
=spressione di una rea"ione autoimmunitaria %erso alcuni 'g comuni alle %arie mem6rane sieroseB innescata
dallo smascheramento antigenico susseguente alla necrosi miocitaria. )i ha la triade:
pericardite siero<%ibrinosa di!!usa /s!regamenti pericardici1
pleurite /s!regamenti pericardici se
polmonite interstiziale
Clinicamente G caratteri""ata dalla presen"a di %ersamento pericardico a66ondante con !e66re leucocitosiB
s!regamenti pericardici.
8isponde 6ene al trattamento con antiin!iammatori /;'.) e cortisonici nei casi gra%i1.
Aneurisma ventricolare
(ilata"ione %entricolare a li%ello dell&area cicatri"iale. PuK dare stasi e predisporre alla trom6osi murale.
Mentre la parete anueurismatica si presenta assottigliataB Fuella indenne %a incontro a ipertro!ia
compensatoria.
Cuesta condi"ione rimane silente per molto tempo dopo l&in!arto /settimane o mesi1B ma puK dare delle
temi6ili complica"ioni:
)compenso cardiaco congesti"io
'ritmie %entricolari
+rom6osi %entricolare ed em6olia arteriosa
piN comuni aneurismi si riscontrano all&apice del %entricolo.
<&aneurisma de%e essere di!!eren"iato dallo pseudoaneurisma /rottura %entricolare trattenuta dal pericardioB
che mantiene la comunica"ione con la restante ca%it7 del %entricolo 0 la rottura di uno pseudoaneurisma G
altamente pro6a6iled1.
%nfarto recidivo
)econdo in!arto che compare dopo la cicatri""a"ione del primo ed G Fuindi completamente disgiunto dal
primo.
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CAP 4 LE ARITMIE
<e aritmie sono Fualsiasi condi"ione in cui il ritmo cardiaco non G Fuello sinusale normale.
+utte le cellule cardiache seguono un simile iter di atti%it7 elettrica ciclicaB che si articola in 5 !asi:
(epolari""a"ione /!ase 01: pro%ocata dall&apertura dei canali per il sodio che pro%ocano un ingresso
rapido di tale ione nella cellulaB e piN lentamente dall&apertura dei canali per il calcio
8ipolari""a"ione /!asi 1031: principalmente correlata al !lusso di potassio %erso l&esterno
;ase di riposo /!ase 31: !ase in cui il poten"iale cellulare G in eFuili6rioB !ra un Pd' e un altro /0,0 m$
circa per i miocitiB un po& meno per le cellule del sistema di condu"ione1
Alcune cellule specializzate, nel nodo seno atriale, nel nodo atrio<ventricolare e nel %ascio di .is, hanno
la capacit7 di depolarizzarsi spontaneamente durante la %ase 4. Cuesto G pro%ocato dalla presen"a di una
corrente di ioni sodio o calcio /detta %unn@ currentEB responsa6ile dell&automatismo.
l sistema di condu"ione G !ormato da miociti speciali""ati che si depolari""ano piN !acilmente e permettono
la propaga"ione del pda attra%erso cie pre!eren"iali.
Cuesto a%%iene perchL le cellule del sistema di condu"ione hanno una soglia di eccita"ione piN 6assa delle
altre.
!armaci e il sistema ner%oso autonomo agiscono modi!icando in modo radicale la genesi e la condu"ione
dell&impulso elettrico nel cuore.
>na propriet7 in!ine delle cellule G la re%rattarietA, ossia la presen"a di un periodoB su6ito dopo la
stimola"ioneB in cui la cellula non G eccita6ile /si distingue in assolutoB in cui la cellula non G assolutamente
stimola6ileB e in relati%oB do%e G possi6ile eccita"ione con uno stimolo molto maggiore del normale1. Cuesto
costituisce un meccanismo di prote"ione contro l&atti%a"ione generali""ata e desincroni""ata dei miociti
/!i6rilla"ione1.
Classificazione
<e aritmie possono essere classi!icate dal punto di %ista e"iopatogenetico distinguendole in due grandi
gruppi:
Aritmie associate a cardiopatia!
M' /3/3 delle ;$1
;ase post acuta di M'
Patologia %al%olare /stenosi mitralicaB prolasso mitralico1
Miocardiopatia dilatati%a
Miocardiopatia ipertro!ica
pokalemia
;armaci agonisti e antiaritmici /allungano l&inter%allo C+: in Fuesto modo G !acile che in
un&eStrasistole il complesso C8) cada nel periodo di discesa dell&onda +1
Aritmie non associate a cardiopatia!
.el gio%aneB !ino all&,0M sono eStrasistoli
15M 6locco )' e '$ da aumento del tono %agale
4.1 ALTERAZIONI DEL NODO DEL SENO
l nodo del senoB che si tro%a alla giun"ione !ra atrio destro e %ena ca%a superioreB anteriormenteB G il
pacemaker naturale del cuore. =& sensi6ile alle %aria"ioni del ).' sia nell&accelera"ione che nel
rallentamento della sua !reFuen"a.
.ormalmenteB a parte il caso di soggetti allenatiB si parla di bradicardia sinusale al di sotto dei 50 6pmB
mentre si parla di tac&icardia sinusale al di sopra di 100.
<e altera"ioni isolate del nodo del seno sono un reperto a66astan"a comune negli an"ianiB do%e c&G spesso
deposi"ione di amiloide o altra sostan"a che pro%ocano sclerosi del miocardio atriale. Malattie come
ipertiroidismoB epatopatie eccetera pro%ocano altera"ioni del ritmo sinusale.
Clinica
35-
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Con il termine di dis!un"ione del nodo del seno ci si ri!erisce ad una sindrome detta sic' sinus s+ndrome che
comprende una serie di mani!esta"ioni /apoplessia, capogiri, con%usione e insu%%icienza cardiaca
congestizia1 transitorie e parossisticheB associate a periodi di dis!un"ione del nodo del seno.
Cuesti sintomi non sono speci!iciB e le altera"ioni dell&=C2 che li caratteri""ano sono transitorieB rendendo
comunFue di!!icile la diagnosi.
.@: 8icordarsi che la tachiaritmia G asintomaticaB mentre la 6radiaritmia sia accompagna ai sintomi descritti.
Diagnosi
<e altera"ioni del nodo che portano alla mani!esta"ione della sindrome possono essere %arie:
7locco "A in uscita! 6locco della condu"ione dello stimolo all&impulso atriale. )i classi!ica in tre gradi
a seconda dell&importan"a del 6locco.
Primo grado< prolungamento del tempo di condu"ione dal nodo all&atrio. 1C=! non %isi6ile /si
diagnostica con studi elettro!isiologici endoca%itari1
&econdo grado< altera"ioni intermittenti della condu"ione dell&impulso al tessuto atriale. 1C=!
assen"a intermittente dell&onda P. n Fuesto caso anche il complesso C8) non si mani!estaB
a meno che la pausa sia a66astan"a lunga da permettere l&atti%it7 di un pacemaker distale. <a
pausaB se prolungata a66astan"aB puK dare origine a una lipotimia/sincope
8erzo grado< completa assen"a di atti%it7 atrialeB oppure atti%a"ione di un pacemaker sussidiario
atriale. 1C=! ritmo giun"ionale di scappamento con possi6ile retrocondu"ione atriale e onda
P in%ertitaB oppure pacemaker atriale secondario
Arresto sinusale! completa assen"a della !orma"ione dell&impulso atriale /.@: nel 6locco )'
l&impulso origina ma non si trasmette: diagnosi di!!eren"iale possi6ile solo con studi
elettro!isiologici endoca%itari1. l pa"iente sopra%%i%e solo se si atti%a il pacemaker del nodo '$B
mentre in genere il ritmo idio%entricolare G troppo 6asso per garantire una sta6ilit7 emodinamica.
1C=! si caratteri""a per la 6assa !reFuen"a e per la completa assen"a di atti%it7 atriale /assen"a di
onda P1.
"indrome bradicardiaDtac&icardia! si de!inisce cosP una condi"ione in cui si hanno una serie di
tachiaritmie atriali parossistiche seguite da un periodo di asistolia piN o meno prolungatoB oppure
da una 6radiaritmia sinusale. )i ritiene che la !ase 6radicardica o asistolica sia la conseguen"a
dell&incapacit7 del nodo del seno di tornare ad una normale atti%it7 dopo la stimola"ione di una
tachiaritmia. 1C=! nella maggior parte dei casi si presenta !lutter atriale o !i6rilla"ione atrialeB
seguita da una pausa.
Per la diagnosi assume importan"a la correla"ione dei sintomi con le speci!iche altera"ioni =C2 descritteB
rile%a6ili mediante registra"ione dell&=C2 per 23 ore secondo #olter.
Altre a Fuesto di%enta importante distinguere se l&altera"ione primiti%a G una dis!un"ione del nodo oppure
una eccessi%a sensi6ilit7 alla stimola"ione %agale. Cuesto si ottiene attra%erso l&esecu"ione di mano%re che
aumentano l&atti%it7 %agale come il massaggio carotideo oppure la manovra di 3alsalva da una parte e
attra%erso la %agotomia !armacologica con atropina dall&altro.
)i de%ono poi %alutare altri parametri:
Fre(uenza cardiaca intrinseca! mani!esta"ione dell&atti%it7 intrinseca del nodo del senoB %iene !atta
con la dea!!erenta"ione !armacologica del ).' mediante somministra"ione in rapida successione
di propanololo e atropina. <a dis!un"ione primiti%a del nodo del seno G caratteri""ata da un
a66assamento del %alore di Fuesta !reFuen"a 0 normale: 11,B1 Q /0B5* \ et71
Tempo di recupero del nodo "A! %aluta"ione dell&atti%it7 del nodo del seno dopo l&imposi"ione di una
tachiaritmia sinusale. .el pa"iente che ha una dis!un"ione )' si osser%a una pausa lunga piN del
normale dopo la tachiaritmiaB che G la stessa cosa che si osser%a nelle mani!esta"ioni spontanea
della malattia.
Tempo di conduzione "A! =& una misura ottenuta sottraendo la lunghe""a di un ciclo sinusale dalla
pausa che segue una stimola"ione !or"ataB e di%idendo per 2. Cuesto tempoB se aumentatoB indica
una altera"ione della propaga"ione dell&impulso all&atrio.
Terapia
mpianto di pacemaker che stimolano il nodo del seno su richiesta %entricolare. )ono poco costosiB a!!ida6ili
e in genere riescono ad e%itare episodi di 6radicardia sintomatica. n realt7 si pre!erisce impiantare
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pacemaker che agiscono anche sul %entricoloB perchL spesso la malattia del nodo del seno si accompagna ad
altera"ioni di altre parti del sistema di condu"ione.
4.2 ALTERAZIONI DELLA CONDUZIONE AV
l 6locco della condu"ione dall&atrio al %entricoloB a!!idata al nodo '$B si traduce in una sintomatologia di
sincope che assume gra%it7 di%ersa principalmente in 6ase all&atti%it7 di compenso esercitata dai pacemaker
distali.
Cuesti pacemaker possono essere di due tipi:
(el !ascio di #): pro%ocano un ritmo di 35090 6attitiB relati%amente sta6ileB con complessi C8)
normali /ma non sempre1.
(ella 6ranca di #)0Purkin:e: ritmo piN 6asso /250301B insta6ileB con complessi C8) allargati
Cuindi in genere un pacemaker di #is G in grado di mantenere un ritmo sta6ileB mentre Fuelli piN distali di
solito si associano ad una sintomatologia piN pesante.
Eziopatogenesi
Ci sono molto condi"ioni che possono pro%ocare un distur6o del ritmo con la condu"ione '$:
n!arto miocardico
)pasmo coronarico
ntossica"ione digitalica
=ccesso di 6loccanti e Ca
OO
agonisti
'ltre patologie degenerati%e /sarcoidosiB amiloidosiB neoplasie1
Malattia di <e% e Malattia di <enegre /altera"ioni degenerati%e del tessuto di condu"ione1
CLASSIFICAZIONE
Blocco Atrio-ventricolare
Come il 6locco seno atrialeB anche Fuello atrio%entricolare G classi!icato in tre gradi a seconda della gra%it7:
1Y grado! de!inito come rallentamento della condu"ione '$B caratteri""ato da un inter%allo P8 T 0B20.
<&inter%allo P8 puK essere determinato da un rallentamento della condu"ione atrialeB del nodo '$ e
del !ascio di #is. n genere perKB se la mor!ologia del complesso C8) G normaleB l&altera"ione G
sempre ri!eri6ile al nodo '$. ^ asintomatico e !isiologico negli atleti e nei soggetti con ipertono
%agale. ^ presente inoltre nella !e66re reumatica acutaB nella sarcoidosi cardiaca e nella terapia
digitalica.
2Y grado! 6locco '$ intermittenteB in cui alcuni impulsi non giungono al %entricolo.
Tipo 0obitz 2! nel corso di alcuni 6attiti si osser%a un progressi%o allungamento dell&inter%allo
P8B !inchL non %iene saltato un complesso C8) /non a%%iene la condu"ione di un impulso al
%entricolo1. )i tratta di solito di una altera"ione che segue l&in!arto e che G transitoria. 8ara
l&e%olu"ione al 6locco completo.
Tipo 0obitz 22! impro%%isa interru"ione della condu"ione '$ sen"a prea%%iso di allungamento
del tratto P8. (i solito causata da una altera"ione del !ascio di #is prossimaleB G piuttosto
gra%e per la ele%ata !reFuen"a di progressione a 6locco '$ completoB do%e il pacemaker
distale che prende il sopra%%ento G lento ed insta6ile.
7locco di 2Y grado elevato! si e%iden"iano periodi di due o piN onde P 6loccateB ma di solito si
puK dimostrare la presen"a di una condu"ione intermittente negli inter%alli !ra Fuesti periodi
3Y grado! non %i G propaga"ione dell&impulso !ra atrio e %entricolo. )e il 6locco G nel nodoB inter%iene un
ritmo %entricolare sta6ileB lento /30055 6attiti1 lie%emente sensi6ile all&adrenalina e all&atti%it7 !isica. Cuesto
accade a %olte nel /locco 0* congenito. )e in%ece il 6locco pro%oca un ritmo piN lento e una mor!ologia
anomala del complesso C8)B allora siamo dinan"i ad un 6locco della 6ranca di #is e il pacemaker che
inter%iene sar7 insta6ile e necessiter7 di un sostegno esterno. n Fueste condi"ioni di 6locco di ter"o grado G
presente anche la dissociazione atrioventricolare.
l trattamento consiste nella stimola"ione permanente con pacemaker atti%ati dal nodo )0' /se Fuesto G 6en
!un"ionanteB altrimenti dalla temperatura corporea e dal mo%imento.
Dissociazione atrioventricolare
)i osser%a Fuando il pacemaker atriale e Fuello %entricolare hanno una !reFuen"a di%ersa. Cuesta altera"ione
si ha spesso a causa di un di!etto del sistema di condu"ione !ra atrio e %entricoloB come %isto sopraB ma
spesso si puK a%ere anche per altre cause.
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>na gra%e 6radicardia sinusale che determina l&inter%ento del pacemaker giun"ionale. )emplice da trattareB
6asta rimuo%ere la causa di 6radicardia /dissociazione 0* isoritmica#
>na maggiore atti%it7 di un pacemaker distale al nodo del seno che ha una !reFuen"a piN alta del normale e
inter!erisce con il pacemaker principale /dissociazione 0* da interferenza1. )i tratta con antiaritmiciB
con la sospensione del !armaco o della condi"ione ischemica che l&ha pro%ocato.
<a terapia !armacologica G indicata di massima sulle altera"ioni acute. n genere i presidi classici per il
trattamento delle 6radiaritmie e dei 6locchi di condu"ione sono l&atropina e l&isoproterenolo
4.3 TACHIARITMIE
<e tachiaritmie sono condi"ioni di altera"ione della condu"ione o della genesi dell&impulso elettrico del
cuore che portano ad una iperatti%it7 elettrica di tutta la muscolaturaB con il rischio di arri%are alla
%ibrillazione, una condi"ione di continua atti%a"ione elettrica del miocardio che porta ad una contra"ione
parecellare ed emodinamicamente ine!!icace.
Meccanismi
Ci sono due modi in cui si possono creare le tachiaritmie:
(a rientro: il rientro G una situa"ione in cui si crea un circuito chiuso che produce una stimola"ione ciclica
al miocardio sottostante. Ci sono molti modi in cui G possi6ile creare Fuesto meccanismo.
(a 6attito prematuro.
meccanismi alla 6ase del rientro si creano Fuando si %eri!icaB in una 6i!orca"ione della condu"ione di un
impulsoB un ritardo di condu"ione in una delle due 6ranche. 'llora la 6ranca 6loccata in senso anterogrado
puK rice%ere una stimola"ione da un ramo dell&altra 6ranca e condurlo indietro !ino all&area della
6i!orca"ione delle due 6ranche. )i crea cosP un cerchio che conduce un impulso anomalo con un suo ritmo.
AppureB se una parte di una delle due 6ranche conduce l&impulso molto lentamenteB esso puK eccitare il
miocardio sottostante in un momento in cui G gi7 uscito dal periodo re!rattarioB ma prima della stimola"ione
normale del successi%o 6attito cardiaco.
.on G necessario che ci sia una 6i!orca"ione nel tessuto di condu"ione: si puK anche a%ere la presen"a di
un&area di sclerosiB o di tessuto calci!icoB che non conduceB attorno alla Fuale si crea Fuesto meccanismo.
n!ineB anche la stimola"ione eccessi%a e rapida del cuore oppure una eStrasistole possono ini"iare /o !ar
cessare1 le aritmie da rientro.
<e altera"ioni della !orma"ione dell&impulsoB Fuelle da 6attito prematuroB possono essere a sua %olta distinte
in aritmie da aumento di automatismo e da aumento di eccita6ilit7.
Aumentato automatismo! l&automatismo G una caratteristica di tutte le cellule del sistema di condu"ione
/ma non dei miocardiociti normali1. n alcune condi"ioniB come l&aumento delle catecolamineB le
altera"ioni elettroliticheB l&ipossiaB lo stiramento o la compressioneB alcuni !armaci cardiotoniciB Fuesto
e!!etto di automatismo risulta aumentato oltre misura e produce 6attiti ectopici.
Aumentata eccitabilitA! si %eri!ica in condi"ioni che pro%ocano accumulo di calcio dentro la cellula /in
particolare aumentando la durata e la !reFuen"a del poten"iale d&a"ione1. <&aumento del calcio permette
alla cellula di raggiungere un poten"iale di mem6rana molto %icino al li%ello soglia. ^ ritenuto il !attore
in causa nelle aritmie associate a intossica"ione da digitaleB in!arto miocardico e tachicardia
%entricolare.
Extrasistoli atriali
Presenti in oltre il 90M dei soggetti adulti normaliB di regola asintomatiche o responsa6ili di modeste
palpita"ioniJ in alcuni soggetti suscetti6ili possono innescare tachiaritmie sopra%entricolari parossistiche.
Possono a%ere origine in Fualsiasi punto di entram6i gli atri ed essere riconosci6ili all&=C2 come un&onda P
precoceB con mor!ologia lie%emente di%ersa da Fuella dell&onda P sinusale se il !ocus di origine non G il nodo
)'.
>n&=) %iene condotta al %entricolo solo se il 6attito G a66astan"a distan"iato da Fuello sinusale da poter
attra%ersare il nodo '$.
)e l&=) G troppo precoceB %iene 6loccata dal periodo re!rattario assoluto del nodo altrimenti si crea un
complesso C8) precoce rispetto alla normale !reFuen"a sinusale. n Fuesto casoB il successi%o ciclo cardiaco
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a%r7 una pausa !ra l&onda + atriale sinusale e il complesso C8) piN lunga del normale. +ale pausaB do%uta
alla presen"a del nodo '$ in periodo re!rattarioB G detta pausa compensatoria.
Cuesta si %eri!ica nelle =) sia sopra%entricolari che %entricolariB ma puK mancare. \\\
Extrasistoli giunzionali
Molto meno !reFuenti di Fuelle atrialiB si ritengono di origine dal !ascio di #is an"ichL dal nodo '$B perchL
Fuest&ultimo G praticamente pri%o di automatismo in %i%o.
Possono essere condotte in %ia anterograda ai %entricoliB e in Fuesto caso non determinano nessuna
altera"ione rile%a6ile.
noltre possono essere condotte per %ia retrograda dal nodo '$ al nodo )'B e di solito si associano in Fuesto
caso ad una depolari""a"ione dell&atrio che decorre in senso in%erso al solitoB dando Fuindi un&onda P
in%ertita %isi6ile se cade prima o dopo il complesso C8) originato dalla propaga"ione dell&impulso
eStrasistolico.
Extrasistoli ventricolari
'nche Fueste molto comuni nei soggetti normaliB non si associano ad un aumentato rischio di mortalit7 nel
pa"iente normaleB mentre in alcune condi"ioni /come dopo l&in!arto1 e nel cardiopatico possono essere un
segno s!a%ore%ole e precedere la !i6rilla"ione %entricolare /specialmente se sono complesse e molto precociB
in contemporanea al complesso + Q !enomeno su TI1.
<e eStrasistoli %entricolari sono caratteri""ate da un complesso C8) ampio /T 120 ms1 e in genere 6i""arroB
non preceduti da onde ). )pesso hanno una certa rela"ione temporale con il complesso C8) del 6attito
sinusale che le precede /)* accoppiate in modo !isso1 oppure !ra di loro /=$ con parasistolia 'entricolare1.
Cuest&ultimo caso G indice della presen"a di un !ocus %entricolare protettoB cioG che non %iene raggiunto
dallo stimolo atrialeB e che si comporta in maniera del tutto autonoma.
Possono comparire :
solate
' caden"a !issa: /igemina /un&eStrasistole ogni 6attito sinusale1B trigemina /un&eStrasistole ogni due
6attiti sinusali1B Huadrigemina eccetera.
n coppie /due eStrasistoli di seguito nello stesso 6attito sinusale1
n !orma di tac&icardia ventricolare /piN di due eStrasistoli %entricolari nello stesso 6attito sinusaleB
con !reFuen"a T 100 6pm1.
(i solito non si accompagnano a condu"ione retrograda nell&atrioB e in Fuesto caso a66iamo nel %entricolo
una pausa compensatoria completa /inter%allo !ra 8 pre e 8 post sistolica pari a due inter%alli 88 normali1.
Cuando in%ece c&G condu"ione retrogradaB si osser%ano onde P in%ertiteB e la pausa compensatoria G minore
di Fuella completa /perchL il nodo )' %iene atti%ato in anticipo dall&impulso e la successi%a
depolari""a"ione ini"ia prima1.
n altri casi piN rariB in%eceB si ha una condu"ione retrograda ma limitata al nodo '$B che di%enta re!rattario
alla stimola"ione e Fuindi si ha un allungamento del tempo di condu"ione '$ simile ad un 6locco '$ di
primo grado.
Possono essere isolateB mono!ocali e monomor!eB e allora non sono considerate rile%antiB oppure possono
essere polimorfe, multifocali e ripetiti'eB ed essere allarmanti.
n genereB non essendo molto precociB tendono a scomparire con l&aumento della !reFuen"a /per e!!etto di
trascinamento del !ocus ectopico1B ad esempio nello s!or"o !isico.
<a sintomatologia delle eStrasistoli %entricolari puK essere la presen"a di onde a cannone nel polso %enoso
perchL poten"iano la contra"ione %entricolare. .ei pa"ienti con =$ !reFuenti o 6igemine sono !reFuenti
episodi di sincopeB in Fuanto o si generano 6attiti sistolici ine!!icaci e le pause compensatorie !reFuenti
pro%ocano il dime""amento e!!etti%o del ritmo sinusale e insu!!icien"a emodinamica.
<a terapia G molto di%ersa in condi"ioni di pa"iente normale o cardiopatico. .el primo caso le =$
asintomatiche %engono trattate con 6loccanti e antiaritmici di classe .
.ei cardiopatici la situa"ione G contro%ersaB perchL non G a!!atto chiaro se la soppressione delle =$ dopo
l&in!arto migliora o meno la prognosi del pa"ienteB soprattutto perchL molti antiaritmici possono !a%orire
l&insorgen"a delle aritmie !atali.
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'ttualmente anche la pro!ilassi con lidocaina nei pa"ienti con in!arto del miocardio G contro%ersaB e %iene
e!!ettuata solo dopo una attenta %aluta"ione rischio06ene!icio.
TACHICARDIE
'ritmie nelle Fuali tre o piN complessi si presentano con !reFuen"a superiore a 100. n genereB a parte la
tachicardia sinusaleB si tratta di !enomeni ad insorgen"a dopo un&eStrasistole atriale o %entricolare e
caratteri""ati da !enomeni di rientro.
n genere il pa"iente con tachicardia sta6ile dal punto di %ista emodinamico de%e essere %alutato
elettrocardiogra!icamente allo scopo di e%iden"iare la causa e l&area di insorgen"a della tachicardia.
Tachicardia sinusale
Condi"ione para !isiologica con !reFuen"a T 100 e mor!ologia =C2 normaleB onda P con asse inclinato
normalmente di 90WB !reFuen"a e mor!ologia normali e sta6ili nel tempo. 'nche il C8) de%e essere normale
e precedere normalmente la successi%a onda P.
Ci de%e essere un C8) per ogni onda P e il tratto P8 de%e essere nei limiti.
<a tachicardia sinusaleB che ini"ia e termina in maniera gradualeB de%e essere considerata una risposta a
stimoli come !e66reB stressB s!or"o !isico e Fualsiasi risposta di aumentata domanda !un"ionale o di
ele%a"ione del tono adrenergico e pertanto non de%e essere trattata come un&aritmia.
Fibrillazione atriale
'ritmia particolarmente comune che si ha anche in soggetti normali dopo l&eserci"io !isicoB intossica"ione
alcolicaB !orte stato emo"ionale o a seguito di importante ipossia o altera"ioni meta6oliche rile%anti.
n%ece le !orme persistenti sono associate piN !acilmente a malattie cardiache associate a dilata"ione atriale
/scompenso congesti"ioB insu!!icien"a %al%olare atrio0%entricolare1.
noltre puK essere associata alla tireotossicosi o ad una sindrome tachicardia 6radicardia.
'spetti patogenetici importanti connessi con la ;':
Prolungamento della pausa che segue la cessa"ione della ;' /sincope1
+rom6osi atriale /!a%orita dalla stasi1 em6oli""a"ione sistemica
(iminu"ione della portata cardiaca /soprattutto alle alte !reFuen"aB per mancan"a del contri6uto dato
dalla sistole atriale al riempimento %entricolare
'nsia e cardiopalmo
'll&1C= si osser%a una atti%it7 atriale disorgani""ataB sen"a onde PB con !ini oscilla"ioni dalla linea
isoelettrica.
' causa dell&io numero di impulsi che giungono a li%ello del nodo '0$B la trasmissione al %entricolo G
del tutto impre%edi6ile e produce un 6attito a !reFuen"a %aria6ile.
=& possi6ile che la !i6rilla"ione si con%erta in !lutter con una certa !acilit7B soprattutto dopo la
somministra"ione di !armaci antiaritmici. .el corso della !i6rilla"ione l&atti%it7 %entricolare risulta
decisamente minore di Fuella atrialeB perchL ogni impulso disordinato che giunge al nodo '$ !inisce per
prolungare il periodo re!rattario di Fuesto. )i distinguono comunFue !orme di ;' ad alta !reFuen"a di
condu"ione e !orme a 6assa !reFuen"a /meglio tollerate1.
l !lutterB con una !reFuen"a atriale di 2500300B produce un treno di impulsi giun"ionali ordinatiB a cui il
%entricolo risponde con un ritmo 1:1 o 1:2 /a %olte anche 1:31 a seconda della !reFuen"a massima di
stimola"ione sopportata dal nodo '$.
<a terapia della !i6rilla"ione atriale insorta da poco de%e essere !atta con !armaci antiaritmici di classe 1' e
1CB e soltanto nel caso %i siano altera"ioni emodinamiche importanti si de%e ricorrere alla cardio%ersione
elettrica.
Prima di somministrare gli antiaritmici G perK necessario aumentare la re!rattariet7 del nodo '$B perchL
Fuesti !armaci con%ertiranno la ;' in !lutterB e Fuesto potre66e pro%ocareB con il meccanismo %isto primaB
una eccessi%a !reFuen"a %entricolare. )i usano a Fuesto scopo /loccanti, calcio antagonisti o digitale. <a
digitale G il !armaco di prima scelta e puK costituire la terapia permanente se la ;' coesiste con uno stato di
insu!!icien"a cardiaca.
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)e la !i6rilla"ione G presente da piN di *2 ore G necessario %alutare la presen"a di coaguli nell&atrio
/ecocardiogra!ia transeso!agea1 ed e%entualmente e!!ettuare una pro!ilassi con anticoagulanti una settimana
prima e una settimana dopo la cardio%ersione.
)e la !i6rilla"ione persiste e non puK essere con%ertitaB si de%e ricorrere al 6locco !armacologico '0$ con i
!armaci %isti primaB ed e%entualmente con a6la"ione della giun"ione '$ /creando un 6locco cardiaco
completo1B e successi%o impianto di pacemaker.
<a pro!ilassi a lungo termine per limitare le recidi%e %iene in genere !atta con l&amiodarone /ma gli e!!etti
collaterali ne limitano l&uso1 e una terapia cronica anticoagulante.
Flutter atriale
Condi"ione associata a cardiopatia cronica o a inter%ento di cardiochirurgiaB tende a durare poco tempo e a
regredire o con%ertirsi in una ;' se perdura da oltre una settimana. .ella maggior parte dei casi !inchL
rimane il !lutter G di!!icile che si a66ia em6oli""a"ioneB perchL permane una minima contra"ione atriale.
)i tratta di un 6attito atriale sinusaleB ma con !reFuen"a di circa 2500350 6pm.
l %entricolo segue la !reFuen"a atriale ma conducendo un impulso ogni due o ogni tre a seconda della
!reFuen"a atriale e della tolleran"a del nodo '$.
(i solito si ha un 1:2 con !reFuen"a attorno a 150. )e perK la !reFuen"a atriale scendo sotto a 200B si puK
a%ere una impro%%isa tachicardia molto %iolenta per il passaggio di condu"ione a 1:1.
<&1C= mostra una componente atriale caratteristicaB con aspetto a dente di segaB a cui si accompagna una
componente %entricolare ogni due onde + /o tre1.
l trattamento piN e!!icace del !lutter G una cardio%ersione elettrica a 6assa energia /25050 DB ma anche 1000
200 che impedisce l&insorgen"a di !i6rilla"ione atriale1.
)e perK il pa"iente non presenta segni di danneggiamento della !un"ione cardiacaB G 6ene cercare prima di
ridurre la !reFuen"a %entricolare con 6loccanti e digitaleB poi di normali""are l&atti%it7 atriale con
antiaritmici /es. i 6loccanti del canale del .aB che perK non do%re66ero essere usati da soli per il rischio di
a66assare la !reFuen"a del !lutter e rimuo%ere il @'$ con conseguente della !reFuen"a %entricolare a
li%elli emodinamicamente insta6ili1.
Tachicardia da rientro nel nodo AV
)i tratta della !orma piN comune di tachicardia sopra%entricolare /O comune nelle donne1 e ha come
patogenesi un meccanismo di rientro alFuanto complesso.
PerchL si possa %eri!icare Fuesto tipo di aritmiaB G necessario che nel nodo '$ siano presenti due %ie di
condu"ioneB una normaleB detta B con un periodo re!rattario lungo e %elocit7 di condu"ione altaB e una lentaB
detta B con un periodo re!rattario 6re%e ma a %elocit7 di condu"ione 6assa.
>na 1" atriale molto precoce %iene condotta solo attra%erso la %ia B che sar7 in periodo re!rattario
relati%oB con una %elocit7 di condu"ione molto lenta e tratto P8 di circa 0B35 s. <a %ia sar7 allora apertaB si
crea un ritorno %erso l&atrioB innescando una nuo%a stimola"ione precoce dell&atrio condotta attra%erso la %ia
in periodo semire!rattarioB secondo le modalit7 %iste prima.
)i ipoti""a che nel nodo '$ normale esistano !isiologicamente Fueste due %ie.
'll&=C2 da dei complessi C8) stretti con !reFuen"a di 1200250 6pmB che hanno al loro termine delle onde P
negati%e di eco atrialeB che possono anche non essere %isi6ili se cadono all&interno dei complessi C8).
(linica
)incopeB palpita"ioni e insu!!icien"a cardiaca pro%ocata dalla perdita del contri6uto atriale al
riempimento del %entricolo.
Ande a cannone nel polso %enoso /prodotte dalla contemporanea contra"ione di atri e %entricoli1
<e mano%re %agotoniche /massaggio del seno carotideoB compressione dei 6ul6i oculari1 riescono nell&,0M
dei casi a interrompere il parossismo. .ei casi ciK non sia possi6ileB G necessario inter%enire con 'erapamil o
adenosina.
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n alternati%aB G possi6ile inter%enire con 6loccantiB e se la terapia !armacologica non !un"iona con un
pacemaker temporaneo per %ia endo%enosa.
<a pro!ilassi si !a a6itualmente con la digitale in monoterapia ad alte dosi /0B300B5 mg/die1 o associata a un
06locc o un Ca0antagonista.
'lcuni pa"ienti sono candidati all&a6la"ione della %ia di condu"ione lentaB e!!ettuata con cateterismo
cardiaco.
Tachicardia da rientro atrio-ventricolare
'66astan"a simile a Fuello di primaB G un tipo di tachicardia sopra%entricolare che inter%iene Fuando si ha
nel nodo '$ un !ascio accessorio che conduce un impulso solo in senso retrogrado.
=& esattamente identica alla tachicardia che si ha nella sindrome di DPDB ma in Fuesto caso non c&G
condu"ione anterograda nel !ascio accessorio e non c&G Fuindi preccita"ione %entricolare.
<a principale di!!eren"a perK G che sia una e5trasistole atriale c&e una e5trasistole ventricolare sono in
grado di scatenare /e di !ermare1 Fuesto tipo di tachicardia.
Rientro nel nodo senoatriale
)i tratta di una tachicardia simile a Fuella sinusaleB ma pro%ocata da una eStrasistole atriale che riatti%a il
nodo del seno. )i osser%a una mor!ologia P normaleB ma un inter%allo P8 aumentatoB in netto contrasto con
la tachicardia sinusale che ha un tempo P8 diminuito.
Sindrome di Wolf Parkinson White
)i tratta di una complessa sindrome pro%ocata dalla presen"a di un !ascio '$ accessorio. Cuesto !ascio da
solo pro%oca una condi"ione di preccitazione ventricolareZ Fuando alla preccita"ione si aggiunge la
tachicardia sopra%entricolare si scatenano i sintomi della malattia.
Cuesto !ascio accessorio in circa l&-5M dei casi conduce in maniera retrograda soltanto
l Fuadro caratteristico all&=C2 di preccita"ione pro%ocato dai !asci '$ anomali che conducono in senso
anterogrado G Fuello di un intervallo ) accorciato /U0B12 s1B ini"io lento del complesso H" che appare
slargato nella 6ranca ascendente /onda delta1B e allungato nella durata. Cuesto G pro%ocato dalla
contemporanea atti%a"ione dei due %entricoli da parte dei due !asci. n genere Fuesta condi"ione G
asintomatica ma puK !alsare molti tracciati =C2 di cuori ischemici.
<a sindrome di%enta sintomatica Fuando si unisce alla preccita"ione la conduzione retrograda attra'erso uno
dei due fasci, 3di solito Huello accessorio# che pro%oca una tac&icardia da rientro atrioventricolareB sempre
con complessi C8) ampi.
.ei pa"ienti con DPD G !reFuente osser%are anche !lutter atriale ;'.
<a terapia si !a con /loccanti o calcio antagonisti che rallentano la condu"ione e aumentano la %elocit7 di
condu"ione del nodo '$B o con farmaci antiaritmici che agiscono aumentando la re!rattariet7 specialmente
nel !ascio accessorio a scopo pre%enti%oB mentre gli episodi acuti si trattano come le altre aritmie
sopra%entricolari.
=& possi6ile l&a6la"ione chirurgica del !ascio accessorioB e nel caso di una tachicardia particolarmente
pericolosa la cardio%ersione elettrica. .on G in%ece consiglia6ile l&utili""o di un pacemaker.
Tachicardia giunzionale non parossistica
Conseguen"a dell&aumento dell&automatismo della giun"ione '$B si tratta di una condi"ione secondaria ad
intossica"ione da digitale o in!arto miocardico della parete in!erioreB eccesso di catecolamine..
Tachicardia ventricolare
)ono signi!icati%e Fuelle %orme sostenuteB che durano per oltre 30 secondi e che pro%ocano altera"ione dei
parametri emodinamici. n pratica ogni !orma sostenuta G sintomatica e gra%eB mentre le %orme episodic&e
che durano meno di 30 secondi passano Fuasi di regola inosser%ate.
n genere la +$ de%e essere 6en distintaB anche dal punto di %ista patogeneticoB nelle due !ormeB in Fuanto
Fuella sostenuta G sintomatica di altera"ioni anatomiche sta6ili del cuoreB e puK progredire !acilmente a ;$.
<a tachicardia %entricolare si mani!esta con complessi C8) allargatiB di !orma costante /monomorfa1 o
alternata /polimorfa1B di !reFuen"a ele%ata oltre 100 e dissociati dall&atti%it7 atriale.
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<a !orma parossisticaB con ini"io impro%%iso G ini"iata in genere da una =$.
=& particolarmente importante distinguere la +$ da una aritmia sopra%entricolare. ' Fuesto scopo ci sono dei
criteri =C2 che sono suggesti%i di genesi %entricolare dell&aritmia:
+issociazione 0*
0mpiezza KA& L 0,12
0lterazioni morfologic2e del complesso KA&
<a !orma uni!orme %iene spesso indotta dalla stimola"ione elettrica del cuore negli esperimentiB e Fuindi
dalle eStrasistoli in %i%o.
)intomatologicamenteB una !reFuen"a ele%ata in un soggetto con cardiopatia puK pro%ocare ipotensione e
sincope. )e si %eri!ica entro 9 settimane dall&in!arto miocardico la sua prognosi G pessima e si associa
all&aumento del rischio di mortalit7.
.ei pa"ienti sen"a altera"ioni cardiache in%ece ha spesso prognosi 6uona.
#erapia
.elle persone sane che hanno episodi occasionali non si !a nessuna terapia.
.ei cardiopatici in%ece la +$ de%e essere rapidamente interrotta attra%erso la cardio%ersione elettrica. )e
in%ece il cardiopatico mostra di tollerare la +$ sen"a segni di scompensoB allora G utile tentare il trattamento
con antiaritmici come la procainamide.
=sistono in!ine due tipi particolari di +$:
Torsione di punta! +$ polimor!aB caratteri""ata da una mor!ologia del complesso C8) che %aria in
ampie""a e durataB dando l&impressione di una oscilla"ione del complesso stesso attorno alla linea
isoelettrica. #a come caratteristica il !atto di essere preceduta da un complesso C+ molto allungatoB
caratteristicamente oltre 0B9 s. (eri%ano di solito da intossica"ioni da !armaci e da stati di altera"ione
meta6olica.
itmo idioventricolare accelerato! 'ltera"ione dopo l&in!arto miocardicoB in genere 6enignaB che G
caratteri""ata dalla presen"a di un ritmo %entricolare di circa 900120 6mpB e si chiama anche tachicardia
%entricolare lenta. n genere non necessita di trattamento.
Flutter ventricolare e fibrillazione ventricolare
)ono secondarie a ischemiaB in!arti miocardiciB !olgora"ione elettrica.
Compromettono la !un"ione emodinamica del cuoreB pro%ocando perdita di coscien"a e se non trattate
immediatamente morte.
(i solito nei soggetti normali si ha dapprima la presen"a di eStrasistoli %entricolari accoppiateB ad insorgen"a
relati%amente tardi%aB che scatenano +$ rapida che dopo un 6re%e periodo esita nella ;$. .ei cardiopatici
dopo in!arto miocardico G su!!iciente una sola eStrasistole che cade all&ini"io dell&onda + /periodo
%ulnera6ile1 per scatenare tutto il processo.
<a ;$ trattata con successo ha una prognosi 6uona nei pa"ienti che hanno a%uto un in!artoB mentre G pessima
se a%%iene in soggetti sani.
l %lutter ventricolare in%ece G una altera"ione dell&=C2 grossolanaB che ha l&aspetto di molteplici onde a
!orma di !orcina per capelliB con !reFuen"a di 1500300 ma gittata minima.
)tudi elettro!isiologici hanno dimostrato che la ;$ ini"ia sempre con una serie di onde di +$ che poi si
di%idono in numerose onde da rientro.
Principi di terapia delle aritmie
.on esiste un !armaco e!!icace per tutte le aritmie: tutti in%ece hanno un e!!etto pro0aritmogeno paradosso: la
scelta Fuindi G !atta tal%olta per tentati%iB essendoci piN di una possi6ilit7.
Per i !armaci antiaritmici G applicata la classi!ica"ione di $aughan0Dilliams che segue il criterio dell&e!!etto
elettro!isiologico cellulare.
Classe 2 Classe 22 Classe 222 Classe 23
A B C
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!durata
intermedia#
!breve
durata#
!lunga
durata#
1%%etto
%armacologico
@loccanti
canale .a
@loccanti
canale .a
@loccanti
canale .a
06loccanti @loccanti
canale E
@loccanti
canale Ca
Composti 2inidina
Procainamide
diisopiramide
Fidocaina
8ocainide
fenitoina
-lecainide
Propafenone
0tenololo
Propanololo
metoprololo
0miodarone
&otalolo
>retilio
*erapamil
+iltiazem
1%%etto
elettro%isiologico su!
tempo di
conduzi
one A<3
complesso
H"
intervallo
HT
tempo di
conduzi
one
attraver
so vie
accesso<
rie
0
0
0
/;C0dipen1
0
0
0
0
0
0
)rincipali
indicazioni!
aritmie
%entricolariB
tachicardia a
C8) strettoB
;'
'ritmie
%entricolar
i
'ritmie
%entricolariB
tachicardia a
C8) strettoB
;'
'ritmie
%entricolariB
;'
'ritmie
%entricolariB
tachicardia a
C8) strettoB
;'
+achicardia
a C8) stret0
to
.armaci di classe %
8iducono la %elocit7 massima di depolari""a"ione e dunFue rallentano la condu"ione. Molto e!!icace nel
sopprimere le =) %entricolari ma oltre a deprimere in %ario grado la !un"ionalit7 %entricolareB hanno tutti
e!!etti pro0aritmogeni.
<a c2inidina /2000300 mg S os ogni 309 h1 G inoltre uno !ei pochi !armaci disponi6ili per la cardi%oersione
!armacologica della ;'. PuK causare perK distur6i 2=B !e66reB trom6ocitopenia e sincope /su 6ase
idiosincrasicaB per Fuesto si usa somministrare una dose test di sol!ato di chinidina1.
<a lidocaina ha un potente e!!etto sul nodo '0$ e sul miocardio %entricolare: puK sopprimere le tachiaritmie
%entricolari che complicano l&M' e pre%enire cosP la ;$ ma solo se somministrata nelle prime 3 h
dall&M'. $iene usata solo per %ia parenterale /100 mg =$ in 2& ed e%entualmente 50 mg =$ dopo 5&B
seguiti da una dose di mantenimento di 3 mg/min Q la met7 nei pa"ienti con piN di 95 anni e in caso di
somministra"ione contemporanea di 06loccanti1. <&in!usione non do%re66e protrarsi per O di 12 h. e!!etti
collaterali pre%alentemente neurologici /tremoriB epilessiaB e %ertiginiB delirium in caso di somministra"ione
troppo rapida1.
!armaci di classe C sono i piN potenti ma deprimono la contrattilit7 cardiaca e hanno marcati e!!etti pro0
aritmogeni e do%re66ero essere usati nelle aritmie re!rattarie e nei pa"ienti con cuori non eccessi%amente
compromessi. )ono e!!icaci per la cardio%ersione !armacologica e la pro!ilassi della ;'.
l piN usato G il propa!enone /3500-00 mg/die in dosi !ra"ionate1.
.armaci di classe %%
)ono indu66iamente i !armaci piN %antaggiosi come rapporto tra e!!icacia e tollera6ilit7J 6enchG siano poche
le aritmie causate da un&iperatti%it7 simpaticaB i 06loccanti sono e!!icaci nella pre%en"ione della ;$ e nel
controllo della !reFuen"a cardiaca nelle tachiaritmie sopra%entricolari. composti con atti%it7 simpatico0
mimetica intrinseca /pindololo1 sono utili nei pa"ienti con tenden"a alla 6radicardia spiccata. l principale
e!!etto collaterale G la depressione miocardica che si %eri!ica con i dosaggli ele%ati richiesti per ottenere
l&e!!etto anti0aritmico.
39,
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.armaci di classe %%%
@loccando il canale del E in!luen"ano la !ase di plateau del poten"iale d&a"ione e aumentano la re!rattariet7B
mentre non in!luen"ano la %elocit7 di condu"ione: in Fuesto modo la disomogeneit7 elettro!isiologica del
miocardio.
<&amiodarone /90001200 mg/die S os come dose di carico e !ino a 200 mg/die di mantenimento oppure 30*
mg/Eg =$ per le aritmie poten"ialmente letali1 G il !armaco piN usatoB perchL ha pochi e!!etti collaterali
cardio%ascolariB ma non G usa6ile come terapia cronica poichL causa !i6rosi polmonareB epatiteB neuropatia e
ipertiroidismo. 8aramente causa la torsione di punta /per l&allungamento del C+1.
.armaci di classe %*
)ono i Ca0antagonistiB principalmente il 'erapamil e il diltiazem: agiscono rallentando la condu"ione a li%ello
del nodo '0$B pertanto sono indicati nelle tachicardie a C8) strettoB soprattutto in Fuelle nodali. <a dose
ottimale di %erapamil G 5015 mg =$ in 10&. l diltia"em ha una piN lunga emi%ita ma non su6isce un
importante meta6olismo di primo passaggioB pertanto G piN utile come pro!ilassi.
)ono !ortemente controindicati nelle aritmie di origine %entricolareB do%e possono causare ;$ e morte.
.armaci non inclusi nella classificazione di *0=
+igitale: il periodo re!rattario del miocardio e rallenta la condu"ione a li%ello del nodo '0$. /dose di
carico 1 mgB mantenimento 0B12500B250 mg/die S os1. Controindicata nei pa"ienti con condu"ione
anterograda attra%erso !asci accessoriB poichL !acilita una risposta %entricolare rapida in caso di ;'.
0denosina: rallenta o 6locca la condu"ione '0$ ed G pre!erita al $erapamil per la sua piN 6re%e emi%ita
/dose di 9 mg O altri 12 mg al massimoB in 6olo =$ rapido1. .on somministrare a pa"ienti asmatici.
39-
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CAP 5 CARDIOPATIE CONGENITE
<e anomalie della struttura e della !un"ione cardiacaB presenti al momento della nascitaB riguardano l&1M dei
nati %i%i /secondo altre statistiche il -M1. <a maggior parte di Fuesti raggiunge l&et7 adulta gra"ie alle cure
rice%ute.
.ell&inciden"a non si possono %alutare e!!icacemente Fuelle mal!orma"ioni gra%i che causano la morte !etale
o l&a6ortoB e nemmeno Fuelle asintomatiche. Circa il 25M di Fueste mal!orma"ioni si associano anche a
patologie eStracardiache.
Eziologia
Fattori genetici! sindrome di (ownB +urner e trisomie 15B 13B 1*B 1,. Meno del 10M delle cardiopatie
congenite G do%uta a Fuesti !attori. 'ltri !attori genetici possono essere la presen"a di glicogenosi di
tipo o di omocisteinuriaB le collagenopatieB e malattie come la s. di Eartagener /situs in%ersus1
Fattori materni! alcolismoB dia6eteB <=)B e anche in!e"ioni materne /rosolia e to5oplasmosi1
Farmaci! talidomideB mor!inaB litioB ormoni sessuali
Fisiopatologia
'lcuni punti !ondamentali sono e%iden"iati in Fuesto paragra!o.
Molte malattie che sono asintomatiche e 6enigne nel corso dell&in!an"ia di%entano successi%amente gra%i
e in%alidanti con il progredire all&et7 adulta.
<e malattie cardio%ascolari congenite sono !reFuentemente associate a 2 condi"ioni:
2pertensione polmonare! associata a %arie cardiopatieB a genesi pre%alentemente emodinamicaB a causa
dell&ipera!!lusso al circolo polmonare. n particolare in presen"a di un rile%ante shunt sinistrodestroB
il circolo polmonare si ipertro!i""a e assume delle condi"ioni di resisten"a maggioreB tale da pro%ocare
l&in%ersione dello shunt /sindrome di )isenmenger1
1ritrocitosi! causata dalla ipossiemia cronicaB spesso pro%oca sindrome da iper%iscosit7 e trom6osi
n tutti i soggetti con cardiopatia congenita G indicata la pro!ilassi anti6iotica dell&endocardite in!etti%a
Fuando %i sia un su6strato cardio%ascolare adatto e la presen"a di un !ocolaio setticemico. Massima
atten"ione all&igiene dentale e cutanea.
=serci"io !isico da e%itare assolutamente nei pa"ienti con dis!un"ione %entricolare sinistra e anche in
Fuelli con shunt sinistro destroB nei Fuali la caduta delle resisten"e sistemiche pro%ocata dall&eserci"io !isico
puK pro%ocare l&in%ersione temporanea dello shunt con gra%i conseguen"e nell&ossigena"ione del sangue e
dei tessuti.
<e mal%ormazioni piG %re(uenti sono:
difetto del setto inter'entricolare
difetto del setto interatriale
persistenza del dotto arterioso di >otallo
tetralogia di -allot
coartazione aortica
Classificazione
4on cianogene!
Con s&unt
"enza s&unt
Cianogene
Con s&unt
"enza s&unt
5.1 CARDIOPATIE CONGENITE NON CIANOGENE CON SHUNT
Per de!ini"ioneB lo shunt (S)S comporta:
Cianosi
3*0
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ppocratismo digitale /clu//ing1
=ritrocitosi
DIFETTO DEL SETTO INTERATRIALE
=& una mal!orma"ione relati%amente !reFuente nei soggetti adultiB e si puK mani!estare in Fuattro !orme
di!!erenti:
Patogenesi
D2A di tipo ostium secundum consiste nella persisten"a del %orame ovale /a posto della !ossa o%ale1
D2A di tipo ostium primum consiste in una anomalia dei cuscinetti endocardici e genere G associato ad
una !issura"ione o retra"ione del lem6o anteriore della %al%ola mitrale
D2A di tipo seno venoso consiste in una comunica"ione che si tro%a nella parte alta del setto interatrialeB
in prossimit7 dello sbocco della vena cava superiore che si puK tro%are a ca%aliere del di!etto stesso.
D2A di tipo seno coronarico consiste in una comunica"ione che si tro%a nella parte 6assa del setto
interatriale posteriormente alla !ossa o%ale
Clinica
ndipendentemente dal tipoB tutte Fueste mal!orma"ioni pro%ocano uno s&unt sinistrodestroB sostenuto
dal gradiente di pressione !ra atrio sinistro e atrio destroB e di entit7 dipendente dalle dimensioni del di!etto e
dalle caratteristiche di resisten"a del piccolo e del grande circolo.
l so%raccarico atriale dS si ri!lette anche nel %entricolo e nel circolo polmonare.
n Fueste !asi della malattiaB che possono durare anche !ino ai 30 anniB non si ha mai di solito una
sintomatologia e%identeB eccetto un modesto aumento delle in!e"ioni respiratorieB e l&unico segno o66ietti%o
G un so%%io da eiezione della polmonare, dovuto all'eccessivo %lusso.
Con il passare degli anni si ha:
Distensione atriale! insorgen"a di aritmie e !i6rilla"ione atriale
2pertensione polmonare! distur6i cardio0respiaratoriB cuore polmonare cronico
2nversione dello s&unt! instaura"ione di una cardiopatia cianogena
Diagnosi
l tipico reperto G un so%%io da eiezione sulla polmonare. l so!!io G rom6oidale con l&apice in corrisponden"a
della mesosistole e si estende !in dalla protosistole. ' Fuesto si aggiunge lo sdoppiamento del secondo
tonoB in Fuanto la chiusura della polmonare a%%iene leggermente in ritardo rispetto all&aorticaB a causa della
maggior Fuantit7 di sangue da espellere:
A 2
P 2
<o sdoppiamento del secondo tono 6 ampio e %isso, non %ariando con gli atti del respiroB poichL l&atrio
destro rice%e sangue sia dalla circola"ione %enosa sistemica che dall&atrio sinistro e Fuindi le %aria"ioni di
8$ ai due atri si contro6ilanciano in un ciclo respiratorio.
Con l&ecocardiogra%ia si e%iden"ia la dilata"ione e l&ipercinesia dell&arteria polmonare e dell&atrio destroB e
a %olte anche il mo%imento paradosso del setto interatriale durante la sistole da sinistra a destra. 'ssociata al
doppler risulta l&esame di ele"ione e permette la diagnosi de!initi%a identi!icando anche lo shunt.
Terapia
$iene e!!ettuata la corre"ione chirurgicaB che G particolarmente e!!icace nei 6am6ini ma anche negli adulti
oltre i 30 anni se non c&G stato lo s%iluppo dell&ipertensione polmonare. .ei pa"ienti con !lusso non
signi!icati%o non G indicata la terapia chirurgica.
(i solito la malattia non G sintomatica prima dei 50 anniB ma poi G possi6ile trattare solo
sintomatologicamente le complica"ioni come le in!e"ioni e le aritmie.
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DIFETTO DEL SETTO INTERVENTRICOLARE
25030M di tutte le CC.
Presen"a di una comunica"ione a6norme tra i 2 %entricoli che determina uno shunt sinistrodestro.
=sistono due tipi di ($:
Di%etto di componente muscolare!
Di%etto di componente %ibrosaB locali""ato al di sotto delle %al%ole '$
Clinica
'nche Fui si crea uno shunt sinistradestra propor"ionale all&entit7 del di!etto. <&e%olu"ione del di!etto G
molto %aria6ileB e %a dalla chiusura spontanea /possi6ile per lo piN nei piccoli di!etti della parete muscolare1
allo scompenso cardiaco congesti"io e alla morte in et7 in!antile.
.ei di!etti della parete !i6rosa la regola G l&e%olu"ione all&ipertensione polmonare e l&in%ersione dello shunt
con cianosi.
.el 5M si associa anche insu!!icien"a %al%olare aortica con ipoplasia delle cuspidi o prolasso di esso
attra%erso il ($ .
Diagnosi
1codoppler su!!iciente a diagnosticare numeroB sede ed entit7 dei ($B la dilata"ione %entricolare e atriale a
destraB oltre alla dire"ione ed entit7 dello shunt. )i tratta di indagini non in%asi%e che consentono la diagnosi
nella maggior parte dei casi. >nico limite nelle condi"ioni di insu!!la"ione polmonare /en!isemaB
pneumotorace1B anomalie della ga66ia toracicaB o6esit7. Molto sensi6ile perK nei 6am6ini.
Terapia
<a terapia chirurgica G indicata in presen"a di shunt di grado medio0ele%ato.
PERSISTENZA DEL DOTTO ARTERIOSO DI BOTALLO
.ella maggior parte dei soggetti G una condi"ione asintomaticaB eccetto un so!!io sistolico continuo nell&area
marginosternale sinistra. n alcuni perKB se lo shunt G ampioB si crea la sindrome di =isenmenger con
in%ersione dello shunt. )ssendo per= il flusso destro sinistro localizzato al li'ello dell4aorta discendente, non
si osser'a ippocratismo e cianosi nelle estremit6 superiori, ma solo nelle gam/e.
casi letali si associano a endocardite in!etti%a o scompenso cardiaco.
n assen"a di %asculopatia polmonare gra%e si pro%%ede alla legatura chirurgica del dotto arterioso.
SHUNT FRA AORTA ASCENDENTE E CUORE DESTRO
'neurisma congenito del seno di $alsal%a con !istola con l&aorta: asintomatico !ino al 0$ decennio di
%itaB Fuando si rompe l&aneurisma
;istola artero%enosa nelle coronarie
Arigine della coronaria sinistra dal tronco comune della polmonare: in genere complicata entro il primo
anno di %ita da in!arto miocardico e !i6rosiB ma il 20M dei soggetti raggiunge l&et7 adulta sen"a
inter%ento di 64passB che G risoluti%o
CANALE ATRIOVENTRICOLARE
'nomalia di s%iluppo dei cuscinetti endocardici con anomalia del cono di e!!lusso dei %entricoli e alterata
!orma"ione delle %al%ole '0$.
)i %eri!ica pertanto un&a66ondante commistione di sangue arterioso e %enoso con cianosi e ipera!!lusso
polmonare con s%iluppo di ipertensione polmonare e della sindrome di =isenmenger.
5.2 CARDIOPATIE CONGENITE NON CIANOGENE SENZA SHUNT
STENOSI AORTICA DI GRADO MODERATO
<e stenosi aortiche di grado meno se%ero sono distingui6ili in 3 tipi:
stenosi aortica valvolare
unicuspide
6icuspide
tricuspide
stenosi subaortica
!i6romuscolare
a dia!ramma
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stenosi aortica sopravalvolare /da ispessimento della parete aortica1
locali""ata o di!!usa
<a stenosi aortica determina ipertro%ia ventricolare sinistra da so%raccarico di pressione con incremento
della durata della sistole del %entricolo sinistro che determina una riduzione della distanza tra la
componente polmonare e (uella aortica del 22 tono.
)i ha anche la presen"a di un $ tono e nelle !asi ini"iali di scompenso G presente anche un tono
/patologico in ogni circostan"a nell&adulto1.
)i ha una anomala apertura e chiusura della %al%ola che a%%iene a scatto determinando un click di apertura.
<a stenosi aortica determina inoltre il classico so%%io da eiezione sistolico a mor!ologia rom6oidale.
COARTAZIONE DELLAORTA
8estringimento nella por"ione su6ito distale alla genesi della succla%iaB dopo lo s6occo del dotto di @otallo.
n genere riguarda i maschi /*M di tutte le cardiopatie1.
n genere asintomaticaB se G se%era puK dare ce%alea, epistassi per incremento della pressione arteriosa
/ipoper!usione renale1B ed estremitA %redde, cianosi e claudicatio intermittens con assenza o riduzione
del polso %emorale. n genere si possono allora appre""are circoli collaterali nell&addome e nel dorsoB specie
al li%ello delle intercostaliB con un so!!io mesosistolico che tende a di%entare continuo in Fuesta sede.
l cuore mostra all&=C2 e all&ecocardio segni di ipertro!ia %entricolare sinistraB e alla radiogra!ia l&aorta
mostra il segno del 3IB ossia incisura in corrisponden"a della stenosi e dilata"ione pre e post stenotica. <a
prognosi G connessa allo s%iluppo di ipertro!ia $sS e ai rischi connessi con l&ele%ata pressione media.
STENOSI POLMONARE
'nche Fui le stenosi possono essere sopra%al%olariB sotto%al%olari o %al%olari /le piN comuni1. Possono anche
interessare simultaneamente piN trattiB tipicamente nella !orma congenita secondaria alla rosolia.
PiN che la sede G importante il grado della stenosi. .elle !orme lie%i rimane sta6ile e asintomaticaB mentre
nelle !orma piN gra%i tende ad essere progressi%a e si mani!esta con dispneaB a!!atica6ilit7 e sincopi associate
allo s!or"oB !ino all&insu!!icien"a %entricolare destra:
8itardo del rumore di chiusura della %al%ola polmonare /secondo tono sdoppiato1
)egni di insu!!icien"a tricuspidale
)o!!io sistolico da eie"ione /con sdoppiamento del secondo tono1
pertro!ia %entricolare destra.
5.3 CARDIOPATIE CONGENITE CIANOGENE
TRASPOSIZIONE COMPLETA DEI GROSSI VASI
<&aorta deri%a dal %entricolo destro e la polmonare dal sinistro. <a sopra%%i%en"a G possi6ileB sia pure con
gra%issima cianosiB solo se c&G una comunica"ione !ra i due circoliB che G regolarmente rappresentata da una
('.
' Fuesta si associa spesso la per%iet7 del dotto di @otallo o la ($. n genere dopo 102 anni si osser%ano
gra%i altera"ioni del circolo polmonareB ipertro!ia %entricolare e segni di cardiopatia ischemica.
)i cura nell&in!an"ia con %ari inter%enti complessi di switch delle due arterie maggioriB oppure come terapia
par"iale con l&aumento della comunica"ione interatriale con demoli"ione del setto interatriale.
TETRALOGIA DI FALLOT
(e!inita anche malattia del 6am6ino 6luB costituisce da sola il 10M di tutte le patologie congenite del cuoreB
ed G la mal!orma"ione cianogena piN !reFuente.
=& caratteri""ata da Fuattro altera"ioni che deri%ano da una altera"ione della sepimenta"ione del tronco
arterioso primiti%o!
stenosi
difetto di sepimentazione 'entricolare
aorta a ca'aliere
ipertofia 'entricolare destra.
Clinica
=& principalmente correlata alla gra%it7 dell&ostru"ione all&e!!lusso %entricolare destroB e puK essere di tre
gradi:
<ie%e
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Moderata o se%era
'tresia polmonare
.elle !orme lie%i di ostacolo al !lusso polmonare c&G uno shunt sinistro destro attra%erso il ($ che si limita
a pro%ocare dilata"ione e ipertro!ia del %entricolo destro.
Maggiore G il grado della stenosi polmonareB maggiore G il !lusso dalle se"ioni destre a Fuelle sinistre del
cuore attra%erso il ($.
' Fuesto !a seguito la cianosiB la poliglo6ulia e le conseguen"e di una se%era ipossiemia sistemica. )pesso il
di!etto G lie%e alla nascitaB ma progressi%amente ingra%escente.
l lattante assume la posi"ione a canna di !ucile per comprimere le arterie poplitee ed aumentare cosP la
resisten"a del circolo sistemico.
.ell&atresia l&unica sopra%%i%en"a possi6ile G la per%iet7 del dotto di @otallo. (a Fui in!atti il sangue non
ossigenato dell&aorta raggiunge i polmoni /cardiopatia dotto dipendente1.
Diagnosi
=C2: segni di ipertro!ia %entricolare /raramente atriale1 destra
'lla J torace G possi6ile e%iden"iare l&aspetto del cuore con %entricolo destro dilatato e atresia della
polmonare /cuore a scarpa1.
1cocardiogra%ia e%iden"ia la ($B la stenosi polmonare
Terapia
8apida corre"ione chirurgica consente di e%itare l&aggra%arsi della ostru"ione in!undi6olare e i ritardi di
s%iluppo corporeo secondari all&ipossia. PerK si de%e aspettare che il 6am6ino a66ia raggiunto uno s%iluppo
tale da presentare arterie polmonari su!!icienti a sostenere l&inter%ento.
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CAP 6 VALVULOPATIE
STENOSI MITRALICA
8estringimento progressi%o e lento che di%enta sintomatico oltre un certo grado.
Eziopatogenesi
2/3 donneB colpisce il 30M dei pa"ienti che hanno malattia reumaticaB la Fuale rappresenta tuttora la prima
causa e"iologica nei casi ossr%ati
.ormalmente l&area dell&ostio G di 309 cm
2
B e Fuando diminuisce al di sotto di 3 cm comincia ad essere
rile%ante Fuesto gradiente. n!atti esso aumenta lie%emente con l&aumentare del !lussoB ma sale
esponen"ialmente con il restringimento dell&ostio.
'l di sotto di 1 cm
2
B G necessaria una pressione atriale di almeno 25 mm#g per mantenere un !lusso minimo
e permettere una gittata cardiaca 6asale. 47! la stenosi non determina una riduzione del %lusso, ma un
aumento della pressione.
<a conseguen"a di Fuesta G l&ipertensione %enosa polmonareB che produce dispnea principalmente da s!or"o:
in!atti l&eserci"io !isico ele%a la gittata cardiaca e la !reFuen"a. (urante la tachicardia diminuisce
pre%alentemente la durata della !ase diastolicaB con aumento ulteriore del gradiente. <a soglia dell&edema
polmonare G una pressione '$ di 35 mm#g.
.ella stenosi si ha una modi!ica"ione dell&onda di pressione %enosaB con incremento dell&onda a di
contra"ione atriale e decremento della %elocit7 di discesa 4B che ri!lettono le di!!icolt7 della sistole atriale.
Cuando la pressione arteriosa della polmonare supera i 50 mm#gB si comincia a s%iluppare ipertro!ia
%entricolare destraB la Fuale G !a%orita anche dal !enomeno dell&ipertensione precapillare atti'a di ondorelliB
ossia la contra"ione reatti%a delle arteriole polmonari Fuando si ha edema dei capillari /meccanismo di
prote"ione dall&edema polmonare1.
n genere nei casi di stenosi moderata la portata cardiaca si mantiene normale durante il riposo a spese di
una pressione '$ ele%ataB mentre di%enta insu!!iciente nell&eserci"io !isico. n%ece nella stenosi gra%e essa G
gi7 insu!!iciente a riposo.
Clinica
)e do%uta alla malattia reumatica puK mani!estarsi anche 20 anni dopo la malattia reumatica /media: 3W
decade1. (al momento della mani!esta"ione se non si inter%iene la morte arri%a dopo 205 anni.
n tutti i casiB anche nella stenosi piN lie%eB tutte le condi"ioni richiedono un aumento della gittata cardiaca
possono portare all&innal"amento delle pressioni polmonari con dispnea e tosse.
Con il progredire della stenosiB diminuisce la soglia di s!or"o che produce la sintomatologia respiratoriaB e
compare dispnea parossistica notturna. <o s!or"o !isico intenso non si limita a creare tosse e dispneaB ma
pro%oca spesso anche edema polmonare. ;reFuente la tachicardia atrialeB il !lutter e la ;' che aggra%ano la
condi"ione perchL il contri6uto dato dalla sistole atriale.
1mottisi! compare come sintomo !reFuente nell&ipertensione %enosa polmonare ed G causata dalla rottura di
piccoli %asi /episodi ripetuti simili causano anche ispessimento dell&intersti"io1.
Con la progressione della malattiaB si riducono i sintomi polmonariB perchL si s%iluppa ipertensione atti%a che
tras!erisce il so%raccarico al %entricolo destro con stasi %enosa epatica e sistemica.
'ltri sintomi importanti sono le in%ezioni polmonari /6roncopolmonitiB polmoniti lo6ari1B le embolie
polmonari, le precordialgie.
Diagnosi
1same obiettivo! solo nei casi molto gra%i c&G cianosiB e nei casi altrettanto gra%i di insu!!icien"a
%entricolare destra c&G edemaB re!lusso epatogiugulare e pulsatilit7 giugulare.
Auscultazione! il primo tono G sdoppiatoB perchL la chiusura a sinistra della mitrale G ritardataB dato che c&G
ipertensione atriale. .ella ipertensione polmonare c&G sdoppiamento anche del secondo tono. C&G poi
uno schiocco di apertura della mitrale /#"1 che si %eri!ica per la ele%ata pressione di!!eren"ialeB e che
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segue la chiusura dell&aorta. Cuesto inter%allo !ra '2 e A) G importanteB in Fuanto l&apertura della
mitrale si ha Fuando la pressione %entricolare G scesa ai li%elli di Fuella atriale. Cuindi maggiore G la
stenosi mitralicaB e Fuindi la pressione telediastolica atrialeB minore G l&intervallo A
2
#", che risulta
in%ersamente propor"ionale alla gra%it7 della stenosi. C&G poi un so%%io olodiastolico che %a dall&A)
alla !ine della diastoleB e che ha un caratteristico rin!or"o presistolico pro%ocato dalla sistole atrialeB che
a%%iene proprio un attimo prima della !ine della diastole %entricolare. Cuesto rin!or"o %iene
naturalmente a mancare durante la !i6rilla"ione atriale.
iconoscimento dell'associazione steno<insu%%icienza! si tro%a in genere un so%%io pansistolico apicale,
che non si attenua con il progredire della sistoleB perchL anche se il re!lusso tende ad uni!ormare le
pressioni atrio0%entricolari il !lusso rimane per molto tempo massimale. Ci puK anche essere un terzo
tono. .n genere nei pazienti con stenoinsufficienza non c4B il primo tono /o G molto attenuato1 e non c4B
lo sc2iocco di apertura.
1C=! de%ia"ione assiale destra da ipertro!ia %entricolare destraB onde P con %oltaggio aumentato da
dilata"ione atriale.
1cocardio con doppler! metodica di ele"ioneB che e%iden"ia !lussiB gra%it7 della stenosiB associa"ione di
insu!!icien"a e spessore dei lem6i %al%olari. noltre %aluta la dilata"ione delle ca%it7 cardiacheB
de!inisce la presen"a di rigurgiti tricuspidali o polmonari.
Terapia
.el gio%ane asintomatico si !a pro!ilassi dell&endocardite 6atterica /con penicillina1
.ei pa"ienti sintomatici si danno 06loccanti e Ca.antagonisti per a66assare la ;C e se necessario di
aggiungono diuretici e digitale
'd ecce"ione delle stenosi lie%i si raccomandano sempre gli anticoagulanti orali o in alternati%a
antiaggreganti piastrinici /per pre%enire l&em6olia sistemica1J in presen"a di ;' ci si regola sulla durata dei
sintomi per decidere se procedere alla cardio%ersione /elettrica o !armacologica1 con o sen"a
un&anticoagula"ione.
.ei pa"ienti molto gra%i l&inter%ento di ele"ione G la commissurotomia c&irurgica, nelle condi"ioni in cui
l&ostio G ridotto a 1 cm
2
di spessoreB oppureB nei soggetti gio%ani in assen"a di calci!ica"ione documenta6ileB
si puK eseguire una plastica mitralica percutanea con palloncino. 'ltrimenti G indicata la sostitu"ione
%al%olare /con protesi meccanica per i pa"ienti U 95 a. oppure con %al%ola porcinaB meno a!!ida6ile nel
tempo1.
INSUFFICIENZA MITRALICA
Eziologia
Malattia reumatica /piN !reFuente nei maschi1
n!arto del muscolo papillare Q aneurisma %entricolare che coin%olge il muscolo papillare
Congenita
=%enti acuti /trauma con rottura delle corde tendineeB in!artoB endocardite in!etti%a1
;enomeni degenerati%i con calci!ica"ione dei lem6i /piN !reFuente nelle !emmine1
<a malattia tende ad essere progressiva, in Fuanto determina dilata"ione sia dell&atrio /re!lusso primario1
che del %entricolo /aumento del precarico1 e Fuindi pro%%ede lei stessa a pro%ocare la degenera"ione
dell&apparato %al%olare.
Clinica
' seconda dei meccanismi di compenso che si mettono in attoB a66iamo due tipi di pa"ienti sintomatici:
Pa"ienti che s%iluppano ipertensione atriale con normale %unzionalitA ventricolare. n Fuesti pa"ienti
non si ha ipertro!ia eccentrica del %entricolo. )i ha perK so%raccarico %olemico del circolo polmonare
/dispnea da s!or"o ed edema polmonare1
Pa"ienti che s%iluppano un marcato aumento della complience atriale ed ipertro%ia eccentrica del
ventricolo sinistro. n Fuesti non si ha so%raccarico polmonareB in Fuanto la pressione atriale G
normaleB mentre sono preponderanti i segni di una 6assa !un"ionalit7 %entricolare anterograda.
<a maggior parte delle situa"ioni si riscontrano entram6e le condi"ioni.
Diagnosi
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"o%%io pansistolico di grado anche ele%ato /0$1 che a %olte puK essere in decrescendo se l&atrio risulta
molto so%raccarico. n genere si irradia all&ascellaB ma se l&insu!!icien"a G isolata al lem6o
posterioreB possiamo a%ere un so!!io irradiato al tronco aortico. 'umenta con lo s!or"o muscolare e
si riduce con la mano%ra di $alsal%a.
)rimo tono ridotto o assenteB mai accentuato.
Terzo tono che segue la chiusura della %al%ola aorticaB e si mani!esta al termine della !ase di
riempimento rapido del %entricolo. ndica la presen"a di un !lusso '$ note%ole e se B presente B un
indice gra'e di insufficienza 'al'olare.
1C=! segni di dilata"ione atriale
1C#doppler! esame di ele"ione non in%asi%o. ndica i !lussiB l&ipercinesia del %entricolo sinistroB la
presen"a di e%entuali lem6i rotti dal mo%imento anomaloB ed altri reperti /calci!ica"ioniB %egeta"ioni1
che rendono piN !acile la diagnosi e"iologica
Terapia
Pro!ilassi contro l&endocardite prima di estra"ioni o puli"ia dentaria.
'nticoagula"ione in presen"a di dilata"ione atriale con ;'.
8igoroso controllo della P'): ogni suo aumento in!atti si traduce in un del rigurgito mitralico.
;armaci che riducono il postcarico /sodio nitroprussiato e nitrati1 sta6ili""ano il pa"iente in !ase acutaB
diminuendo il re!lusso atrialeB e sono usati in prepara"ione all&inter%ento cardiochirurgico.
<a terapia c&irurgica G riser%ata ai pa"ienti con mani!esta"ioni gra%i e !ortemente sintomatici. pa"ienti con
CC non sono in genere capaci di recuperare dopo l&inter%ento chirurgico
!rolasso della mitrale
Condi"ione do%uta a un accumulo eccessivo di tessuto connettivo nei lembi, che si %eri!ica in malattie
come la sindrome di Mar!anB l&osteogenesi imper!ettaB la sindrome di =hler0(anlosB oppure in associa"ione
con malattie congenite del cuoreB cardiopatia reumatica cronicaB e pregresso in!arto o miocardiopatia.
l prolasso mitralico produce un&anomala sollecita"ione dei muscoli papillari che puK anche a%ere
conseguen"e gra%i.
Clinica
PiN comune nelle donne. ;ascia d&et7 molto ampia /15030 il picco1B in genere e%oluti%aB da una condi"ione
asintomatica con click e rullio sistolico a casi gra%i in cui c&G marcata insu!!icien"a do%uta a rottura delle
corde e prolasso di entram6i i lem6i.
<a maggior parte dei pa"ienti risulta comunFue asintomatica per tutta la %itaB ma le complica"ioni possono
essere impro%%ise e !atali.
sintomiB a parte Fuelli dell&e%olu"ione %erso l&insu!!icien"a sono in genere associati ad un dolore
precordiale di incerta de!ini"ione.
<e complica"ioni oltre l&insu!!icien"a sono l&em6olia cere6raleB aritmie e distur6i sincopaliB endocardite
in!etti%a
Diagnosi
Clic: mesositolicoB non da eie"ioneB nel momento in cui la %al%ola aperta raggiunge la massima escursione
%erso l&atrio. l click e il caratteristico rollPo mesosistolico sono accentuati da mano%re che aumentano il
postcarico %entricolareB riducendo il prolasso /s!or"o !isico1 e ridotte da mano%re come $alsal%a e
l&inala"ione del nitrito d&ammile che pro%ocano la ridu"ione del %olume %entricolare.
1cocardiogra%ia! %aluta"ione dell&entit7 del prolasso dei lem6i. Particolare atten"ione ai pa"ienti con lem6i
ispessiti che possono s%iluppare endocardite.
Terapia
Pre%en"ione dell&endocardite 6atterica /ma solo in caso di M1B 6loccanti per le precordialgieB palpita"ioni
e %ertigini da ipotensione ortostatica e per pre%enire la ;$ in presen"a di aritmie pericoloseJ inter%ento
chirurgico nei casi di insu!!icien"a %al%olare gra%e.
STENOSI AORTICA
25M di tutte le lesioni %al%olareB colpisce i maschi 5:1 con le !emmine. )i parla di stenosi aortica Fuando il
gradiente pressorio trans%al%olare G T di 10 mm#g.
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Eziologia
"tenosi aortica congenita! con s%iluppo di !i6rosi e calci!ica"ioni nei primi tre decenni di %ita e stenosi
progressi%a.
1ndocardite reumatica dei lembi! pro%oca !usione dei lem6i %al%olari cui si so%rappone la !orma"ione di
calci!ica"ioni che aggra%ano la stenosi
"tenosi calci%ica idiopatica! raramente signi!icati%aB lesioni degenerati%e calci!iche associate all&et7
Lesioni ostruttive del tratto di e%%lusso!
Miocardiopatia ipertro!ica /marcata ipertro!ia del setto inter%entricolare1
)tenosi aortica sotto%al%olare /congenita1
)tenosi aortica sopra%al%olare /congenita1
Fisiopatologia
<&ostacolo al de!lusso %iene %into con la crea"ione di un gradiente %entricolo0aortico progressi%amente
sempre O ele%ato con il progredire della stenosiB /so%raccarico pressorio e ipetro!ia $)1
A o rta
V e n tric o lo
A o rta
V e n tric o lo
(urante le !asi ini"iali della malattiaB la perdita del contri6uto atriale alla pompa %entricolare /ad es.
!i6rilla"ione atriale1 puK !ar precipitare il Fuadro clinico. .elle !asi a%an"ate in%ece la pressione
telediastolica %entricolare tende ad aumentare sempre di piNB e l&ipertensione si trasmette all&atrio e al circolo
polmonare.
n!ineB segni di ischemia miocardica si %eri!icano per l&ipertro!ia e anche per la compressione delle
coronarie.
Clinica
'sintomatica per lungo tempoB poichL il compenso dato dall&ipertro!ia $) si mantiene !ino a che l&ostio
%al%olare aortico non G ridotto a
1
/
3
del normale.
sintomi principali sono:
Dispnea! secondaria al so%raccarico %entricolo sS atrio sS circolo polmonare
Angina! do%uta all&ipertro!ia e alla diminu"ione della gittata
"incope da s%orzo! e%ocata dalla presen"a di una aritmia atriale o dalla diminu"ione della gittata rispetto
alle richieste. Cuando la gittata non aumenta in maniera su!!icienteB in!attiB il sangue disponi6ile %a a
riempire i circoli a minor resisten"aB in Fuesto caso le arteriole muscolariB dilatate dall&adrenalina e
dall&eserci"io !isicoB e Fuesto pro%oca l&insu!!iciente a!!lusso cere6rale.
.elle !asi terminali sono caratteristiche altera"ioni tipiche di uno scompenso a 6assa gittataB e sintomi
polmonari come ortopnea e dispnea parossistica notturna.
Diagnosi
!olso piccolo e tardo &bassa ampiezza, bassa pendenza della
branca ascendente)
2tto iperdinamico dislocato a sinistra /ipertro!ia %entricolare1
"c&iocco di apertura dell'aorta /scompare Fuando la %al%ola di%enta calci!ica1
"doppiamento paradosso del secondo tono /ritardo della chiusura dell&aortaB a causa della prolungata
eie"ione %entricolare1
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Terzo tono! indica la presen"a di un ele%ato gradiente atrio0%entricolare ed G un segno di scompenso
"o%%io! so!!io sistolico che ini"ia immediatamente dopo il primo tonoB aumenta di intensit7 e raggiunge il
picco a met7 della sistole /so%%io pansistolico in crescendo<decrescendo1. 8ude e a 6assa !reFuen"aB
si irradia al collo. n pa"ienti con insu!!icien"a %entricolare conclamata puK non essere intenso.
1C=! pertro!ia sinistra /de%ia"ione assiale )S1
1C#cardiogra%ia! dilata"ione %entricolare e con il doppler segni di re!lusso. (i!!eren"ia molto 6ene la
stenosi aortica dalla miocardiopatia ipertro!ica.
Prognosi e Terapia
)e non si inter%iene con nessuna terapiaB i sintomi sono associati ad una tempo medio di sopra%%i%en"a dopo
la loro presenta"ione: dispnea 2 anniB sincope o angina 2 anniB CC 1B5 anni.
n Fuesti casi G indicato trattamento con diuretici, digitale e nitrati per il postcarico e rallentare la
!reFuen"a cardiaca /digitale1
06locc sono utili come la digitale se non G presente insu!!icien"a %entricolare snB poichL a66assando la
!reFuen"a migliorano la per!usione miocardica.
<a terapia chirurgica %iene !atta nel pa"iente Fuando compare uno dei sintomi della triadeB oppure se il
pa"iente G asintomatico ma mostra compromissione %entricolare. n genere ha una mortalit7 ele%ata /3M1
sen"a sintomiB e alta con angina e scompenso /*010M1B ma comunFue minore che Fuella associata alla sola
terapia medica.
noltra la sopra%%i%en"a dopo l&opera"ione dipende dalla capacit7 !un"ionale al momento dell&inter%ento.
<a %al%uloplastica percutanea con palloncino G utile nei gio%ani asintomatici e nei %ecchi che non sopportano
l&inter%ento.
INSUFFICIENZA AORTICA
Fisiopatologia
A o rta
V e n tric o lo
A o rta
>n re!lusso di sangue nel %entricolo pro%ocata dalla insu!!icien"a della semilunare aortica produce un
aumento della pressione telesistolica del %entricolo sinistroB e Fuesto produce con il tempo una ipertro%ia
eccentrica del ventricolo da aumento del precarico. =& Fuesto un meccanismo di compenso perchL
permette di mantenere una normale contrattilit7 e gittata di eie"ione con la dilata"ione e l&aumento del
%olume %entricolare. Cuesto compenso puK raggiungere entit7 enorme /cuori di anche 1000 g di peso1B ma
alla !ine la !un"ione %entricolare si deteriora.
<a pressione %entricolare in diastole per il !lusso retrogrado dall&aortaB !ino all&annullamento del gradiente
pressorio in telediastole. <&aumento del %olume telediastolico %entricolare ostacola o%%iamente il !lusso
ortogrado atrio0%entricolare.
Eziologia
Malattia reumatica /2/3 dei casi1
=ndocardite /per!ora"ione della cuspide1
'orta 6icuspide o Fuadricuspide /calci!ica"ione e steno0insu!!icien"a mista1
)i!ilide e )pondilite anchilosante possono causare una dilata"ione dell&aorta discendente /in!iltra"ione
!i6rosa della media1 e pro%ocare cosP una dilata"ione conseFuen"iale dell&anulus aortico
'ltre collagenopatie
pertensione arteriosa gra%eB crisi ipertensi%a
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Clinica
)olso scoccante! do%uto alla 6rusca caduta della pressione diastolicaB si mani!esta con una sensa"ione di
perce"ione della pulsa"ioneB e con ce!alea pulsante. PuK durare molti anni prima della comparsa degli
altri sintomi che sono in%ece de6ilitanti
Dispnea da s%orzo ortopnea dispnea parossistica notturna
)recordalgie! do%ute all&ischemia miocardica oppure allo stress meccanico del cuore ingrandito contro la
parete toracica
Angina a riposo! dolorosa e resistente ai nitrati
"egni di scompenso ventricolare D5 nelle !asi a%an"ate
.ei casi di insu!!icien"a acutaB come Fuella traumaticaB il complesso dei sintomi puK instaurarsi molto
rapidamente ed essere anche %elocemente !atale per edema polmonare.
Diagnosi
"egni obiettivi! oscilla"ione della testa /segno di deMusset1B polso scoccante di CorriganB polso capillare di
Cuinke /alternan"a di iperemia e pallore del letto ungueale Fuando %iene applicata una pressione1B tono
a colpo di pistola sulle !emorali /segno di 8rau/e1B so!!io !emorale in %a e %ieni /soffio di +uroziez1B itto
della punta iperdinamico /solle%ante1 e spostato a )S.
)ressione di%%erenziale aumentata! non correlato direttamente alla gra%it7 della malattiaB il %alore di
pressione di!!eren"iale puK essere modestamente aumentato /130/901 o anche enormemente aumentatoB
con sistolica che raggiunge i 300 mm#g.
Auscultazione! comune la presen"a di ter"o e Fuarto tono. "o%%io pandiastolico in decrescendo, associato
tal%olta a:
"o%%io di Austin Flint! !remito mesodiastolicoB pro%ocato dalla %i6ra"ione dei lem6i mitralici in
consonan"a con il re!lusso
"o%%io sistolico! ad alta intensit7B do%uto alla distensione dell&aorta per %ia della aumentata
gittata sistolica.
reperti auscultatori si attenuano con la diminu"ione delle 8$P che pro%ocano una diminu"ione del re!lusso
attra%erso la %al%ola insu!!iciente.
1C=! 2pertro%ia ventricolare sinistraB so%raccarico %entricolare /sli%ellamento )+1.
1C#<doppler! esame diagnostico di ele"ione
J /induce il sospetto per la marcata altera"ione del secondo pro!ilo cardiaco )S1
Terapia
=& pre%alentemente chirurgica. l trattamento della CC con digitale, diuretici e 'asodilatatori G solo
par"ialmente risoluti%o e ser%e piN che altro a preparare il pa"iente all&inter%ento: 6enchG %i sia una
%asodilata"ione peri!erica ri!lessa e una 6assa P' diastolicaB un&ulteriore %asodilata"ione porta ulteriore
6ene!icio. diuretici sono utili per il precarico nei pa"ienti con ' gra%e.
=& importante riuscire ad operare prima che si crei una CCB Fuando il diametro telesistolico G T 55 mm:
l&inter%ento de%e sempre essere preceduto da coronarogra!ia perchL nel 20M dei pa"ienti c&G una malattia
coronarica sottostante.
<a pro!ilassi anti0endocardite G comunFue necessaria sia prima che dopo l&inter%ento
STENOSI TRICUSPIDALE
;reFuentemente associata alla stenosi mitralicaB G spesso do%uta alla malattia reumatica.
)i mani!esta con un so!!io diastolico di solito lie%eB che d&intensit7 con l&inspira"ione /diagnosi
di!!eren"iale con la stenosi mitralica1.
<a sintomatologia di stasi sistemica e congestione %enosa G di solito preceduta dalla congestione %enosa
polmonareB perchL molto spesso nei pa"ienti che hanno stenosi tricuspidale c&G anche stenosi mitralica.
'stenia da 6assa portataB asciteB edemi ed epatomegalia dolente sono i sintomi principali.
=lementi per la diagnosiB oltre ai segni di stasi %enosa sistemicaB sono le onde a cannone del polso %enoso
giugulareB un so!!io diastolico simile a Fuello della stenosi mitralicaB che presenta il segno di 8i%era0Car%allo
/accentua"ione con l&inspira"ione1.
'll&=C2 si possono e%iden"iare onde P alte e simmetriche di dilata"ione atrialeB nelle deri%a"ioni
corrispondenti all&atrio destro / e $11. <a diagnosi de!initi%a si pone con l&=CA0doppler.
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<a terapia G chirurgicaB ma prima di proceder%i G necessario ricompensare la stasi sistemica al !ine di
migliorare la !un"ione epaticaB importante per il superamento dell&inter%ento.
'lla stenosi si associa Fuasi sempre una signi!icati%a insu!!icien"a.
INSUFFICIENZA TRICUSPIDALE
)i tratta di solito di una patologia !un"ionaleB legata cioG alla dilata"ioneB da Fualsiasi causaB del %entricolo
destroB che comporta anche un allargamento dell&anulus tricuspidale. .el caso in particolare della
ipertensione polmonareB l&insu!!icien"a tricuspidale G par"ialmente re%ersi6ile se l&ipertensione recede.
Come nella stenosiB la sintomatologia G un ristagno %enoso sistemico e una ridu"ione della portata. )e la
causa G la ipertensione polmonareB si osser%a che al momento dell&instaura"ione dell&insu!!icien"a
tricuspidale si ha cessa"ione dei sintomi polmonari.
<a malattia G accompagnata da un so!!io sistolico che si riduce nella inspira"ione e aumenta nell&espira"ione.
Comune la !i6rilla"ione atriale.
n !orma isolata la malattia G 6en tollerata e non richiede una terapia speci!ica. n!atti anche l&escissione
chirurgica di una %al%ola tricuspidale in!etta /praticata spesso negli eroinomani1 non comporta particolari
altera"ioni se la pressione polmonare G normale.
)e da causa !un"ionaleB l&+ migliora con la terapia dello scompenso cardiaco.
VALVULOPATIE POLMONARI
Molto raramente sono presentiB e la stenosi della polmonare G una condi"ione congenita che si accompagna
alla malattia di ;allot.
>nica condi"ione relati%amente !reFuente G la dilata"ione dell&anello della polmonare secondaria ad
ipertensione polmonare. Cuesta situa"ione pro%oca il so!!io di =ra&m "tell, un tipico so!!io diastolico ad
alta !reFuen"aB in decrescendo.
Come la tricuspideB l&insu!!icien"a della polmonare ha uno scarso e!!etto emodinamicoB e la rimo"ione
chirurgica di Fuesta %al%ola o la sua distru"ione non causano CC.
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CAP 7 MALATTIE DEL MIOCARDIO
8appresentano il 5010M delle cardiopatie.
)ono a!!e"ioni ad e"iologia di!!erente e !reFuentemente sconosciuta caratteri""ata da altera"ioni strutturali o
!un"ionali del miocardio non imputa6ili a:
Cardiopatia ischemica
Malattia polmonare
Malattia %al%olare
Cardiopatia ipertensi%a
=ndocardite
pericardite
<a diagnosi %iene !atta dunFue principalmente per esclusione.
)i distinguono in:
miocarditi /di natura in!iammatoria1
miocardiopatie /di natura non in!iammatoria1
7.1 MIOCARDIOPATIE
$engono classi!icate in 6ase alla causa in:
)rimarie! hanno un esordio insidiosoB scarso in!iltrato in!iammatorio e prognosi in!austa.
"peci%ic&e o secondarie /ad e"iologia nota o associate a malattie sistemiche1
pertiroidismo/ipotiroidismo
emocromatosi
alcol
co6alto
glicogenosi
sarcoidosi
amiloidosi
n 6ase alla clinica e agli aspetti mor!ologiciB sono in%ece distinte in dilatativa, ipertro%ica, restrittiva e
aritmogena.
MIOCARDIOPATIA DILATATIVA
^ la !orma piN comune /-0M dei casi1.
^ caratteri""ata da una riduzione della contrattilitA miocardica secondaria al danno miocardico pro%ocato
da una %ariet7 di agenti tossiciB meta6olici o in!etti%i con conseguente progressi%a ipertro%ia e dilatazione
cardiaca e comparsa dei sintomi dell&insu!!icien"a congesti"ia.
<&ipertro!iaB al contrario di Fuella in corso di miocardiopatia ipertro!ica o cardiopatia ipertensi%aB si associa a
una ridu"ione del rapporto tra massa e %olume miocardico.
eziopatogenesi
<e principali cause sono:
alcolismo! a di!!eren"a di Fuella idiopaticaB che G inesora6ilmente progressi%aB Fuesta condi"ione
regredisce con l&elimina"ione dell&alcool dalla dieta
displasia ventricolare destra! malattia particolare con sostitu"ione progressi%a di tessuto adiposo alla
muscolatura cardiacaB chiamata anche miocardiopatia aritmogena
Farmaci e altre sostanze! tiaminaB co6altoB antitumorali antracicliciB ciclo!os!amideB cocaina
0alattie neuromuscolari degenerative 3distrofia di +uc2enne#
de%icit nutritivi associati alla gravidanza /forma peripartum: nell&ultimo trimestre della gra%idan"a o
nei primi 9 mesi del puerperio1
Clinica
<e mani!esta"ioni cliniche sono Fuelle dell&insu%%icienza cardiaca congestiziaJ i sintomi in genere
insorgono gradualmente e progrediscono %erso il Fuadro !inale dello scompenso.
sintomi ini"iali sono rappresentati da dispnea da s!or"o e !acile a!!atica6ilit7.
<a cardiopatia dilatati%a si associa !reFuentemente a aritmie ipercinetic&e /scatenate da meccanismi di
rientro do%uti alla dilata"ione e alla presen"a di aree di miocardiosclerosi1
<e cause di morte sono rappresentate da:
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insu!!icien"a cardiaca
em6olia sistemica o polmonare /do%uta alla trom6osi murale e !a%orita dalla stasi ematica
intra%entricolare1
cardiopatia ischemica
!i6rilla"ione %entricolare
Diagnosi
esame obiettivo G spesso presente un ter"o e Fuarto tono e so!!i da insu!!icien"a mitralica e tricuspidale.
)egni di CCB con ipertensione e congestione polmonare
J: dilata"ione del %entricolo sinistro
"compenso cardiaco congestizio Cardiomiopatia dilatativa
8idu"ione della gittata cardiaca 8idu"ione della gittata cardiaca
pertro!ia sta6ileB adeguataB re%ersi6ile pertro!ia compensatoriaB inadeguataB irre%ersi6ile
dilata"ione dilata"ione
)indrome clinica progressi%a ma re%ersi6ile )indrome clinica progressi%a e irre%ersi6ile
Terapia
n genere G progressi%a e il decesso a%%iene entro due anni dalla comparsa dei sintomi. <a terapia G
sintomaticaB e si propone di e%itare l&CC con i presidi !armacologici classici. .ei casi a%an"ati e re!rattari
alla terapiaB l&unica op"ione disponi6ile G il trapianto di cuore.
MIOCARDIOPATIA IPERTROFICA
' di!!eren"a dell&ipertro!ia che si %eri!ica in condi"ioni di so%raccarico pressorio cardiaco /ipertro!ia
appropriata da aumento del postcarico1 nella cardiopatia ipertro!ica l&ipertro!ia G do%uta ad una malattia
intrinseca del miocardio e non risulta Fuindi appropriata al postcarico /ipertro%ia inappropriata1.
noltre l&ipertro!ia G generalmente asimmetricaB interessa il ventricolo sinistro e in particolare la por"ione
sinistra del setto inter%entricolare /a spese Fuindi del %entricolo destro1B e si associa ad un incremento del
rapporto massa/%olumeB l&incremento dello spessore parietale in!atti riduce la ca%it7 %entricolare.
CiK puK determinare un&ostruzione dinamica all'e%%lusso del ventricolo sinistroB che a%%iene in circa il
25M dei pa"ientiB e soprattutto una della compliance diastolica, che si %eri!ica in%ece nella maggioran"a
dei casi.
<a cardiopatia ipertro!ica puK in!atti essere distinta in ostrutti'a e non ostrutti'a.
<&accentuata contrattilitA %entricolare determina un rapido s%uotamento %entricolare e un aumento della
!ra"ione di eie"ione del %entricolo sinistro.
Eziopatogenesi
^ un malattia su base ereditariaB collegata ad altera"ioni genetiche del miocardio ereditarie nel 50M dei casi
con altera"ione delle proteine contrattili.
)i associa con signi!icati%a !reFuen"a ad acromegaliaB !eocromocitomaB ipotiroidismo e neuro!i6romatosi.
^ presente una massi%a ipertro!ia cardiaca che nel -5M dei casi G asimmetrica ed G soprattutto a carico del
settoB nella por"ione su6aortica /ostru"ione !un"ionale del cono di e!!lusso %entricolare sinistro1.
n alcuni casi in cui non c&G ostru"ione meccanica al !lusso G il mo%imento anomalo del lem6o mitralico
contro il setto /per e!!etto $enturi1 a pro%ocare una ostru"ioneB che Fuindi risulta essere di grado
estremamente %aria6ileB addirittura da 6attito a 6attito.
<a presen"a di Fuesta stenosi pro%oca un gradiente di espulsione %entricolare che pro%oca un so%%io da
eiezione. <a presen"a di Fuesto so!!io G aumentata dalla della P').
PuK essere inoltre presente dilata"ione con altera"ione dell&atrio e presen"a di coronarie anomaleJ FuestoB
insieme alla presen"a di ipertro!ia predispone alla cardiopatia isc&emica cronica.
<a disorgani""a"ione delle !i6re miocardiche in!ine determina una anomala contra"ione.
Fisiopatologia
<e altera"ioni !un"ionali del miocardio sono:
alterazione sistolica: a causa della disorgani""a"ione delle !i6re muscolari e ostru"ione dinamica
all&e!!lusso %entricolare sinistro a causa dell&ipertro!ia del setto inter%entricolare
3,3
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alterazione diastolica: alterato rilasciamento delle !i6re /asincronia1 e ridotta compliance secondaria
all&ipertro!ia e alla miocardiosclerosi e ridu"ione della ca%it7 %entricolare
la ridotta compliance %entricolare sinistra determina un aumento della pressione ventricolare che si
trasmette in %ia retrograda all&atrio che si presenta ipertro!ico e dilatato e al circolo polmonare.
<a dilatazione atriale inoltre puK predisporre all&insorgen"a di trombosi e Fuindi di em6olia sistemica.
Clinica
<a maggior parte dei pa"ienti G asintomaticaB ma con !reFuen"a ele%ata il primo segno della malattia puK
essere la morte impro%%isaB anche in gio%ane et7B spesso durante o dopo l&eserci"io !isico.
.el pa"iente sintomatico il sintomo piN !reFuente G la dispnea o angina da s%orzo secondaria alla
cardiopatia ischemica.
Possono essere presenti anche sincopi o lipotimia scatenate da aritmie %entricolari o sopra%entricolari.
Diagnosi
^ presente un itto della punta intenso ed un polso celere con rapida 6ranca ascendente.
)i ha anche un 23 tono do%uto alla della compliance diastolica.
^ presente un so%%io meso<telesistolico do%uto all&ostru"ione dinamica all&e!!lusso %entricolare sinistro che
aumenta durante la mano%ra di $alsa%a /che !a il 8$ all&atrio )S1.
PuK essere presente un so!!io olosistolico da rigurgito do%uto all&insu%%icienza mitralica causata dal
mo%imento anomalo della lem6o mitralico anteriore in sistole.
1C=! e%iden"ia di!etti di condu"ione intra%entricolare e di dilata"ione atriale sinistra.
1C= dinamico secondo .olter! e%iden"ia la presen"a di tachiaritmie %entricolari e sopra%entricolari.
1cocardiogramma! G l&indagine di scelta per la diagnosi ed il !ollow up. =%iden"ia tutte le altera"ioniB
statiche e dinamiche.
Terapia
=%itare l&eserci"io !isico intenso.
/loccanti, amiodarone, 'erapamile e diltiazem< ser%ono a limitare la sintomatologia dispnoica e per la
pro!ilassi antiaritmica.
.ei pa"ienti !ortemente sintomatici si puK ricorrere all&inter%ento di rese"ione del setto ipertro!ico
/miotomia1B che perK ha una mortalit7 del 305M.
CARDIOMIOPATIA RESTRITTIVA
^ caratteri""ata da un incremento della consisten"a e della rigidit7 miocardica secondaria ad un processo di
%ibrosi con ridu"ione della compliance %entricolare e de!icit pre%alentemente diastolico.
<&incremento di rigidit7 della parete inoltre determina stasi con suscetti6ilit7 alla trombosi che determina
em6olia sia polmonare che sistemica.
<e principali cause sono:
%ibroelastosi endomiocardica! G caratteri""ata dall&ispessimento !i6roelastico dell&endocardio. =& una
malattia ad e"iologia sconosciutaB che colpisce i 6am6ini delle "one dell&'!rica a piN alta po%ert7.
malattia di Loe%%ler! !orse rappresenta una !ase e%oluti%a successi%a rispetto alla !i6roelastosi
endomiocardica. <a malattia compare nel contesto di una sindrome da ipereosino%ilia. )i ritiene che
la !i6rosi sia una risposta al danno prodotto dalla proteina 6asica maggiore rilasciata dagli eosino!ili
amiloidosi! locali""ata o generali""ataB colpisce soprattutto indi%idui al di sopra dei *0 anniJ
emocromatosi
sarcoidosi
Clinica
<a ridotta compliance %entricolare determina un aumento della pressione ventricolare telediastolica che
ha come conseguen"a un aumento della pressione negli atri che si dilatano e nei distretti %enosi sistemico e
polmonare.
sintomi piN !reFuenti sono l&astenia e la dispnea da s%orzo.
)uccessi%amente si puK a%ere il Fuadro dello scompenso congestizioB soprattutto con segni e sintomi di stasi
venosa sistemica.
3,3
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Diagnosi
Possono essere presenti il 222 ed il 23 tono cardiaco.
<a pressione %enosa centrale G aumentata e non si riduce o addirittura aumenta durante l&inspira"ione !or"ata
/segno di Oussmaul1.
' di!!eren"a della pericardite costritti%a si appre""a !acilmente l&itto della punta.
1C=: )ono presenti 6assi %oltaggi e altera"ioni aspeci!iche del tratto )+ e dell&onda + e possono essere
presenti aritmie.
1cocardiogramma: 8i%ela dilata"ione degli atri.
=& molto importante la diagnosi di!!eren"iale con la pericardite costritti%aB suscetti6ile di inter%ento
chirurgicoB che G perK molto di!!icile e %iene !atta con la 6iopsia endomiocardica e/o +'C.
0iocardiopatia
dilatativa
0iocardiopatia
2pertro%ica
0iocardiopatia
estrittiva
2ittata cardiaca ridotta normale .ormale o ridotta
Press. di riempimento
%entricolare
aumentata .ormale o aumentata 'umentata
(imensioni delle camere aumentate .ormali o ridotte .ormali o aumentate
)intomi e segni )compenso cardiaco
congsti"io
(ispneaB anginaB sincopeB
palpita"ioniB grande onda a
giugulareB polso carotideo
6i!idoB galoppo +3B itto
prominenteB so!!io mitrali0
co
(ispneaB asteniaB turgore
giugulareBedemaB
epatomegaliaB asciteB e
$ tonoB segno di Euss0
maul /aumento di pres0
sione %enosa in ispira"io0
ne1
7.2 MIOCARDITI
)ono altera"ioni in!iammatorie del miocardioB risultanti nella maggior parte dei casi da un processo in!etti%oB
ma che possono deri%are da ipersensi6ilit7 a !armaciB da radia"ioni o da danni chimici e !isici.
co5sac:ie 7 sono gli agenti in!etti%i O !reFuentemente in causa.
Molto spesso la risolu"ione G spontaneaB ma G anche possi6ile la cronici""a"ione a miocardiopatia dilatati%a.
)e si s%iluppa CCJ essa risponde e!!icacemente ai normali trattamenti mentre le aritmie sono in%ece piN
di!!icili da trattare.
'lcuni tipi:
0iocardite da .23: direttamente pro%ocata dal %irusB o !rutto di una delle tante in!e"ioni
opportunisticheB riguarda il 10M dei malati di '() e si mani!esta soprattutto con insu!!icien"a
%entricolare sinistra. 8isponde a terapia con digitaleB diuretici e calcio antagonisti.
0iocardite batterica: in alcuni casi interessamento del miocardio da parte di ascessi prodotti dalla
progressione di un endocardite che interessano il setto o gli anelli %al%olari. <a miocardite di!terica G
la prima causa di morte per di!terite
Mor6o di Chagas: causata dal tripanosoma cru"iB che determina un&in!e"ione latente che con una laten"a
di alcuni anni determina dilata"ione delle ca%it7B !i6rosi e assottigliamento delle paretiB !orma"ione
di aneurismiB trom6osi muraleB aritmie e CC progressi%a con prognosi in!austa. <a terapia medica G
solo sintomatica e l&unica strategia G la pre%en"ione primaria dell&in!e"ione.
0iocardite a cellule giganti! malattia ad e"iologia sconosciutaB pro6a6ilmente autoimmuneB con
in!iltrati in!iammatori nello spessore del miocardioB aree di necrosiB costituite da cellule
caratteristicheB giganti. CiK pro%oca dilata"ione cardiacaB trom6i atrio%enticolari. .on si conosce una
terapia e!!icace.
0iocardite di L@me! 10M dei pa"ienti colpiti dalla "ecca del Midwest s%iluppa CC modesta e
altera"ioni della condu"ione. Cura6ile.
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CAP 8 MALATTIE DEL PERICARDIO E DELLENDOCARDIO
l pericardio G una struttura che ser%e a mantenere la !issit7 anatomica del cuore e allo stesso tempo
permettere la ritmica contra"ione. <a sua assen"a /congenita o post0trapianto1 non comporta comunFue
particolari distur6i.
PERICARDITE ACUTA
<a pericardite G un processo in!iammatorio a carico del pericardio.
=sistono di%ersi criteri classi!icati%i.
Classificazione
Classi%icazione anatomo<patologica: )ierosaB ;i6rinosaB )iero0!i6rinosaB PurulentaB =morragica
/pre%alentemente neoplastica1B 2angrenosaB Caseosa /+@C1
Classi%icazione topogra%ica: ;ocale o circoscrittaB (i!!usa
Classi%icazione clinica: 'cuta /durata in!eriore a 9 settimane1B )u6acuta /durata tra 9 settimane e 9 mesi1B
Cronica /durata superiore a 9 mesi1B 8icorrente /tipica delle connetti%iti1
Classi%icazione eziologica: in!etti%aB traumaticaB da radia"ioniB .eoplasie /metastati""a"ione per %ia
transcelomatica1B Collagenopatie /<=)B '8B P'.B dermatomiosite1B ;armaciB stati meta6olici tossici
/uremiaB gotta1
<a !orma sierosa /in realt7 sempre mista siero0!i6rinosa1 si accompagna a %ersamento pericardico anche
cospicuo ma di solito G re%ersi6ile.
<a !orma sierosa recede con restitutio ad integrum ma se perdura a lungo puK determinare aderen"e
pericardiche.
<a !orma purulenta G data da germi piogeni /pseudmonasB sta!ilococchi1 che possono raggiungere il
pericardio per continuit7B per %ia ematica o per traumi o inter%enti chirurgici
germi possono di!!ondere determinando miocardite purulenta o mediastino<pericardite che determina
adesione del cuore agli organi %icini.
8aramente %a incontro a risolu"ione: l&e%olu"ione classica G %erso la !orma"ione di cicatrici !i6rose o
!i6rocalci!iche /pericardite costrittiva1.
<a !orma caseosa G presente in corso di tu6ercolosi miliare e determina la possi6ile e%olu"ione in
pericardite cronica costrittiva.
<a !orma emorragica /principalmente da neoplasie1 presenta un decorso clinico %erso la pericardite
costritti%a.
Clinica
+olore, sfregamenti, 'ersamento pericardico, modificazioni )9, polso paradosso.
Possono essere anche presenti sintomi do%uti alla compressione di strutture mediastiniche /sindrome
mediastinica1
Dis%agia per compressione dell&eso!ago
Tosse per compressione tracheo06ronchiale
Dispnea per compressione del parenchima polmonare
"ing&iozzo per compressione del ner%o !renico
Dis%onia per compressione del laringeo ricorrente
Dolore! %ariamente presente nelle %arie !ormeB anche assente. +oracicoB nella "ona retrosternale sinistraB
molto intenso e irradiato al dorso e alla spalla. PuK assumere le caratteristiche del dolore anginoso e
con!ondere la diagnosi. )i risol%e caratteristicamente nella posi"ione seduta e nella mano%ra di $alsal%a. PuK
essere presente anche un dolore pleurico in!luen"ato dai mo%imenti respiratori e aggra%ato dalla tosse e
dall&inspira"ione pro!onda: G do%uto alla componente pleurica in caso di pleuro0pericardite !reFuente
soprattutto nelle !orme in!etti%e. PuK essere in!ine presente un dolore sincrono con il 6attito cardiaco
locali""ato alla regione precordiale e alla spalla sinistra.
3,9
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"%regamenti pericardici! si possono appre""are !reFuentemente e sono il segno diagnostico piN
rile%ante. )i possono appre""are soltanto esercitando una !orte pressione con lo stetoscopio sul margine
sternale in!eriore sinistroB soprattutto in corso di ispira"ione con il pa"iente in posi"ione seduta.
'll&ascolta"ione i toni cardiaci sono smor"ati /para!onici1 e si possono udire s%regamenti pericardici che
generalmente sono tri%asici:
componente presistolica /sistole atriale1
componente sistolica /contra"ione %entricolare1
componente protodiastolica /riempimento %entricolare rapido1
possono anche essere meno !reFuentemente bi%asici /in %a e %ieni1 o mono%asici /se presente !i6rilla"ione
atriale1. +endono ad accentuarsi durante l&inspira"ione e con la pressione della mem6rana dello stetoscopio.
#anno le caratteristiche del rumore da pressione sul cuoio nuo%oB tim6ro stridenteB cigolante.
)ono spesso e%anescentiB transitori e incostantiJ non hanno un !ocolaio di ascolta"ione e non si irradianoB
%ariano in rapporto al decu6ito del pa"iente.
)compaiono se il %ersamento di%enta a66ondante e riappare Fuando si ha riassor6imento del liFuido.
^ !ondamentale per !are diagnosi della natura e"iologica della pericardite la pericardiocentesi per %ia
sottoSi!oidea.
1C=! soprasli'ellamento &8 senza modificazioni dei complessi KA&. @assi %oltaggi nei pa"ienti con
importante %ersamento pericardico. (opo Fualche giornoB il tratto )+ torna normale e si possono a%ere onde
+ in%ertite
"e(uenza delle alterazioni
soprasli%ellamento del tratto )+ con onda positi%a /aspetto a sella1
ritorno del tratto )+ alla isoelettrica con appiattimento dell&onda + /dopo molti giorni1
in%ersione dell&onda +
ritorno alla normalit7 dell&onda + /dopo settimaneB mesiB anni1
iduzione del voltaggio di tutti i complessi /PB C8) e +1.
Criteri di diagnosi di%%erenziale elettrocardiogra%ica tra 20A e pericardite acuta:
nella pericardite non compaiono mai onde C patologiche /tutta%ia Fueste non sono presenti nemmeno
nella !ase ini"iale dell&in!arto1
nella pericardite non sono presenti modi!ica"ioni reciproche del tratto )+ nelle deri%a"ioni peri!eriche
/tutta%ia le deri%a"ioni a$8 e $1 possono presentare depressione del segmento )+1
nella pericardite acuta le onde + di%entano negati%e solo dopo che il tratto )+ G tornato alla linea
isoelettrica mentre nell&in!arto miocardico le onde + si in%ertono Fuando G ancora presente il
soprasli%ellamento del tratto )+
nella pericardite acuta il tatto )+ G conca%o %erso l&alto a sella mentre nell&in!arto miocardico acuto
mostra una con%essit7 %erso l&alto a go66a
nella pericardite acuta non si %eri!ica mai la !usione del complesso C8) e dell&onda + in un&unica onda
mono!asica
)olso paradosso! ridu"ione inspiratoria della pressione arteriosa sistolica maggiore di 10 mm#gJ durante
l&inspira"ione il ritorno %enoso aumenta per la negati%i""a"ione della pressione pleurica. l cuore destro
aumenta di %olume e la presen"a di un ri%estimento rigido costituito dal pericardio in!iammato pro%oca
compressione del cuore sinistro e !a il 8$ all&atrio )S. Cuesto segno si rile%a anche nella pericardite
cronica costritti%a e anche in miocardiopatie restritti%e. Massimamente e%idente nell&inspira"ione !or"ata a
glottide chiusa /!orte negati%i""a"ione della p. intratoracica1.
n associa"ione a Fuesti sintomi si puK presentare il Fuadro di versamento pericardicoB che assume
particolare rile%an"a Fuando a%%iene impro%%isamenteB perchL pro%oca tamponamento cardiaco. <&ecocardio
permette l&analisi accurata del %ersamento pericardico. )ono diagnostiche anche +'C e 8M..
#amponamento cardiaco
l tamponamento cardiaco G in%ece una condi"ione di compressione da parte del pericardio tale da
compromettere il riempimento %entricolare. <e cause sono in primis le malattie neoplasticheB l&uremiaB le
e%olu"ioni delle pericarditi.
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'nche Fualsiasi sanguinamento dentro al saccoB se a%%iene in condi"ioni rapideB puK pro%ocare
tamponamento. ' seconda della %elocit7B si ha tamponamento con 200 o 2000 ml di liFuido.
;reFuentemente si ha l&insaturarsi lento della sintomatologia da scompenso congesti"ioB con edemaB
epatomegaliaB turgore giugulareB ipotensioneB dispnea e cianosi. <a diagnosi in Fuesti casi G di!!icile perchL
non si hanno segni e%identi di un interessamento pericardico.
n%ece il Fuadro acutoB con crollo della pressione arteriosaB toni assenti o distanti e aumento della pressione
%enosa si osser%a solo nelle condi"ioni rapide e gra%issimeB come la rottura di cuore o di aneurisma
dell&aorta ascendente.
<&aumento della pressione intrapericardica determina un ostacolo al riempimento %entricolare destro con
rapido aumento della pressione diastolica intra%entricolare destra e Fuindi chiusura prematura della
tricuspide /annullamento prematuro del gradiente atrio0%entricolare1.
<&aumento della pressione intratriale destra determina aumento della pressione %enosa peri!erica con un
Fuadro di stasi venosa.
<a ridu"ione del riempimento %entricolare sinistro d&altra parte determina una ridu"ione della gittata cardiaca
con il Fuadro dello s&oc: ostruttivo.
l Fuadro !inale G dunFue Fuello di una insu%%icienza cardiaca congestizia.
l riempimento atriale a%%iene Fuasi esclusi%amente durante la %ase sistolica.
n corso di tamponamento pericardico la pericardiocentesi %a e!!ettuata Fuanto piN presto possi6ile.
)i procede sotto monitoraggio ecogra!ico con approccio su6Si!oideo.
<&ago %iene inserito alla sinistra dell&apo!isi Si!oidea dello sterno e %iene spinto in dire"ione dell&area
interscapolare.
l ca%o elettrocardiogra!ico connesso all&ago permette di rile%are una de!lessione negati%a del C8) Fuando
l&ago entra in contatto con la super!icie cardiaca.
<&ago %iene Fuindi retratto lie%emente e l&elettrocardiogramma ritorna normale Fuando la punta dell&ago non
tocca piN il miocardio.
<a diagnosi %iene con!ermata dell&ecocardiogra!iaB e in caso di emergen"a si !a la pericardiocentesi anche
sen"a a%er posi"ionato un catetere.
Diagnosi
mportante la diagnosi di!!eren"iale !ra il tamponamentoB l&in!artoB la pericardite costritti%a e la
miocardiopatia restritti%a.
o Segni
Tamponamen
to
)ericardi
te
costrittiv
a
0iocardiopat
ia restrittiva
2n%arto
del
ventricol
o destro
Polso paradosso ;reFuente 'ssente 8aro 8aro
Polso %enoso giugulare 'ssente Presente 8aro 8aro
)egno di Eussmaul 'ssente Presente 'ssente 'ssente
+er"o tono 'ssente 'ssente 8aro Presente
)chiocco pericardico 'ssente Presente 'ssente 'ssente
1C
=
)i puK a%ere 6asso
%oltaggio e
alternan"a
elettrica
)i puK a%ere
6asso
%oltaggio
1
coc
ard
io
C&G %ersamentoB il
%entricolo destro
appare di
dimensioni ridotte
e collassa in
diastole
C&G
ispessimento
e spesso
anche
calci!ica"ion
e del
pericardio
pocinesia
distrettuale
TA
C
spessimento
e
calci!ica"ion
e del
pericardio
3,,
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Pre%ia anestesia locale un sottile ago guida G introdotto sotto l&apo!isi ensi!orme e diretto %erso l&alto:
Fuando il %ersamento G a66ondantemente si percepisce dapprima la resisten"a del sacco pericardico e poi un
senso di %uotoB a Fuesto punto aspirando si ottiene il liFuido pericardicoBa Fuesto punto un sottile catetere
%iene a%an"ato sulla guida e penetra nella ca%it7B l&ago %iene ritirato e il catetere mantenuto in situ per il
tempo necessario per l&aspira"ione o il drenaggio continuo.
l liFuido %iene esaminato tramite esame c&imico<%isico, colturale e citologico.
7$ torace
8i%ela l&ingrandimento dell'ombra cardiaca.
3cocardiogramma
=%iden"ia un&area li6era da echi tra il pericardio parietale ed il pericardio posteriore.
Terapia
<a pericardite acuta di solito presuppone il riposo a letto ed e%itare l&uso di anticoagulantiB che possono !ar
sciogliere l&essudato emorragico e produrre %ersamento. l %ersamento de%e essere monitorato molto
attentamente. )i puK rimuo%ere il liFuido con catetere !issoB o !are la pericardiocentesi come procedura
d&emergen"a.
Per il dolore si possono dare 'spirina /950 mg1 o mor!ina /10015 mg1.
.elle !orme 6atteriche G indicata la pericardiocantesi a scopo e%acuati%o e diagnostico e Fuando i sintomi
progrediscono dopo 103 sett di osser%a"ione.
PERICARDITE ACUTA VIRALE
=& importante per la sua !reFuen"a e per la sua gra%it7. l %irus G in genere un coxsac?ieB ma anche i %irus
dell&in!luen"aB gli echo%irusB e molti altriB !ra cui l&#$. Molto spesso l&agente preciso non G isolato: in
Fuesti casi si parla di pericardite idiopatica acuta.
n tutti i casi i sintomi sono:
Comparsa contemporanea di !e66re e dolore precordiale a distan"a di 10012 giorni da una in!e"ione
%irale sintomatica
<ie%i sintomi generali /ma in rari casi c&G importante iperpiressia1
$ersamento sieroso di piccola entit7B rarissimo il tamponamento
$=) ele%ataB neutro!ilia e lin!ocitosi
n genere dura poco ma puK accompagnarsi a numerose recidi%e.
)i tratta 6landamente con il riposo e i ;'.)B e glucocorticoidi solo se l&aspirina non G e!!icace. <e recidi%eB
!reFuentiB si mani!estano per lungo tempo. )e sono !reFuenti oltre i due anni dalla malattia si puK !are la
pericardiectomia.
PERICARDITE ACUTA POST-TRAUMATICA
=& una malattia detta anche sindrome post<pericardiotomiaB in Fuanto si mani!esta dopo una Fualsiasi
condi"ione che pro%oca sanguinamento nel ca%o pericardicoB ed G stata descritta dopo gli inter%enti chirurgici
sul cuoreB che pre%edono la pericardiotomia. ' %olte insorge dopo l&in!artoB nel Fual caso si chiama
sindrome di Dressler.
sintomi sono:
(oloreB che compare anche dopo 303 settimane dalla lesione
;e66re ele%ata /30WC1
)egni di pleuriteB polmonite
PericarditeB in genere !i6rinosa con modesto %ersamentoB e raro tamponamento
<eucocitosi ed aumento della $=)
.on G molto chiara l&e"iologiaB ma sem6ra una rea"ione immunitaria alla esposi"ione di antigeni del
miocardio in risposta al danno.
)i tratta con indometacina /25050 mg S os1 o prednisone /20090 mg/die per *013 ggB a scalare1B per
controllare il doloreB la !e66re e il %ersamento.
PERICARDITI CRONICHE
3,-
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Ci sono essen"ialmente due tipi di malattie croniche del pericardio: la pericardite costritti%a cronica e il
%ersamento pericardico cronico.
Versamento cronico
(i solito non ha sintomi importanti e puK anche essere un riscontro occasionale. <a causa puK essere la +@CB
il miSedemaB la pericardite da colesteroloB ed altre cause che pro%ocano %ersamenti ematici. ^ indicata
l&osser%a"ione nel tempo: per %ersamenti sintomatici ricorrenti si puK !are la scleroterapia con tetracicline
Pericardite costrittiva cronica
8appresenta l&esito di una P. !i6rinosaB purulenta o emorragica organi""ate e calci!icate. mportante la sua
associa"ione con l&insu!!icien"a renale cronica e nell&uremia ma in molti casi G sen"a una causa precisa.
)i tratta di una condi"ione molto simile al tamponamento cardiacoB ma sen"a l&ostacolo al riempimento in
protodiastole. PerciK si %eri!icano modi!ica"ioni emodinamiche /aumento della pressione telediastolica e
diminu"ione della gittata cardiaca1B ma l&atti%it7 contrattile rimane normale.
l polso %enoso presenta una rapida discesa dopo l&onda a e dopo l&onda cB indici di un riempimento
%entricolare precoce normaleB e un 6rusco incremento pressorio successi%oB prodotto dalla impossi6ilit7 di
una ulteriore distensione del %entricolo. )ono Fueste le stesse altera"ioni che si tro%ano nella miocardiopatia
restritti%a.
Clinica
'steniaB calo ponderale e anoressiaB che conducono ad una condi"ione di cachessia.
<a dispnea G comune sotto s!or"oB ma non si osser%ano mai segni gra%i di insu!!icien"a %entricolare sinistra
come l&edema polmonare acuto.
+urgore %enoso re!rattario ai diureticiB epatomegalia congesti"ia deterioramento della !un"ione epatica
ascite.
)egno di Eussmaul /la pressione %enosa non si riduce nel corso dell&inspira"ione1. n 1/3 dei casi G presente
polso paradosso.
Diagnosi
"c&iocco pericardico! si tratta di un ter"o tono precoce che coincide con la 6rusca decelera"ione del
riempimento %entricolareB Fuando il %entricolo raggiunge il limite di espansione.
n genere non si appre""ano so!!i.
)plenomegalia congesti"ia /puK essere un elemento diagnostico importante in un pa"iente con modesta CC1
1C=! ridu"ione dei %oltaggiB appiattimento o in%ersione dell&onda +. n 1/3 dei casi cPG !i6rilla"ione atriale.
<a met7 dei pa"ientiB soprattutto Fuelli con malattia da lunga dataB presenta anche delle calci!ica"ioni. +CB
8M. e ecocardiogra!ia e%iden"iano la presen"a di ispessimento parietale.
<a diminu"ione del riempimento pro%ocano la diminu"ione del la%oro cardiacoB cosa che comporta un certo
grado di atro!ia miocardica. =& pro6a6ilmente per Fuesto che dopo una malattia di lunga durata la terapia
chirurgica induce solo un par"iale miglioramento dei sintomi.
Terapia
<&unico inter%ento e!!icace G la terapia chirurgica con rese"ione del pericardio. (i solito nel giro di Fualche
mese d7 ottimi risultati. <a sicure""a dell&opera"ione e i rischi connessi con essa dipendono dalle condi"ioni
cliniche generali del pa"iente /mortalit7 del 30M per pa"ienti in classe .a#' $1.
mportante nel preoperatorio la terapia della +@C /se Fuesta G la causa della pericardite1 e la terapia con
diuretici.
8.2 MALATTIE DELLENDOCARDIO
<e endocarditi sono processi in!iammatori dell&endocardio /dato che l&endocardio G pri%o di %asi si parla di
isto!logosi1.
=sistono 3 criteri di classi!ica"ione:
classi%icazione clinica! acute Bdurata in!eriore a 9 settimane con ini"io impro%%iso1B subacute /durata
superiore a 9 settimane con ini"io lento e su6dolo1B cronic&e, ricorrenti /episodi acuti che si
inseriscono in un Fuadro di malattia cronica1
classi%icazione topogra%ica! %al%olariB parietaliB cordaliB settali
eziologica! in!etti%eB non in!etti%e
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anatomo patologica! ulcerati%aB %errucosaB %egetante
le endocarditi 6atteriche possono essere %egetanti o ulcerati%e mentre le endocarditi non in!etti%e sono
%errucose.
<a principale !orma di endocardite non in!etti%a G l'endocardite reumatica.
Endocardite verrucosa atipica (di Libman-Sacks)
=& una !orma di endocardite %errucosa non in!etti%a ricorrente che insorge in corso di L1".
<a patogenesi G autoimmune cioG do%uta alla presen"a di autoanticorpi ri%olti %erso antigeni endocardici.
(apprima si ha edema cui segue necrosi !i6rinoide che richiama cellule in!iammatorie soprattutto PM. e
eosino!ili.
)i ha la !orma"ione di trom6i tenacemente aderenti /rischio di em6oli""a"ione minimo1. <&e%olu"ione G
Fuindi %erso la %ibrosi con esito in %i"i %al%olari.
' di!!eren"a della 8'' sono colpite in ugual misura la mitrale e la tricuspide.
Endocardite tromboembolica
^ detta anche endocardite marantica o terminale perchL G associata a patologie croniche de6ilitanti in !ase
terminale:
carcinomi metastatizzanti /soprattutto a parten"a dall&addome1! sindrome paraneoplastica con li6era"ione
di prodotti tumorali ad a"ione procoagulante. PuK essere la prima mani!esta"ione di un carcinoma
occulto
insu%%icienza cardiaca congestizia in !ase terminale
insu%%icienza epatica cronica
l&associa"ione sem6ra essere do%uta ad uno stato di ipercoagulabilitA ematicaB che determina la !orma"ione
di trom6i non aderenti a li%ello di aree di disepiteli""a"ione dell&endocardio /trom6oem6olia per lo piN
sistemica dato il pre%alente interessamento della mitrale1.
<a presen"a di carcinoma del pancreasB trom6o!le6iti migranti e endocardite trom6otica non in!etti%a
con!igura la sindrome di Trousseau.
>na possi6ile complica"ione G l&impianto di germi con conseguente endocardite in!etti%a.
<a prognosi G in!austa per la gra%it7 della malattia di 6aseJ il trattamento di scelta G l&anticoagula"ione con
war!arin.
Endocardite infettiva
^ la !orma di endocardite piN !reFuente.
.ella maggior parte dei casi si parla di endocardite 6atterica ma possono essere implicati anche miceti e
%irus.
3pidemiologia
<e caratteristiche epidemiologiche della malattia hanno su6ito note%oli cam6iamenti negli ultimi decenni a
causa dell&aumento dell&et7 media della popola"ioneB del declino della malattia reumaticaB dei progressi della
cardiochirurgiaB dell&anti6iotico terapia e della grande di!!usione della tossicodipenden"a.
n era preanti6iotica il -0M delle in!e"ioni era do%uta allo )treptococcus $iridansB colpi%a piN
!reFuentemente indi%idui gio%ani con %al%ulopatia reumatica.
Aggi sono spesso implicati di%ersi agenti in!etti%iB la malattia G spesso contratta in am6iente ospedaliero o
per l&uso di droghe e i pa"ienti %engono in genere osser%ati nelle !asi ini"iali della malattia.
3ziopatogenesi
germi che raggiungono l&endocardio tramite batteriemia.
<e condi"ioni di 6atteriemia si possono a%er in seguito a :
a!!e"ioni del ca%o orale come estra"ioni dentarieB ascessi e stomatiti
in!e"ioni dell&apparato urogenitale
in!e"ioni cutanee come piodermiti
cateterismo
condi"ioni predisponenti sono rappresentate da:
esito di una endocardite reumatica
cardiopatie congenite che determinano a causa di uno shunt lesioni endocardiche da getto
3-1
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impianto di protesi e pacema:er
uso di stupe%acenti endovena
alcolismo
i germi tendono piN !acilmente ad impiantarsi su %al%ole che presentano gi7 delle altera"ioni strutturali con
trom6osi so%rapposta.
<&endocardite micotica G !reFuente nei tossicodipendenti e negli immunodepressi.
<e %egeta"ioni si !ormano nel L,M dei casi a sinistra sulla %al%ola mitrale ed aortica ma possono
coin%olgere anche il cuore di destra soprattutto in caso di tossicodipendenti o di %i"i cardiaci congeniti.
)pesso le %egeta"ioni /trom6i coloni""ati da 6atteri1 possono essere il punto di parten"a di batteriemie
%ugaci ed em6oli settici con tipica !e66re intermittente che sale con 6ri%idi e scende con sudora"ione.
(urante l&ascesso !e66rile l&emocoltura G positi%a.
.
6atteri hanno atti%it7 litica e pertanto tendono a lisare il trom6oB %isto che la %egeta"ione G !ria6ile il !lusso
ematico stacca !acilmente degli emboli settici.
<&em6olia puK essere sia sistemica che polmonare.
)e gli em6oli sono di piccole dimensioni /microem6oli1 pro%ocano petecc&ie emorragic&e sulla cute e sulle
mucose per rottura dei piccoli %asi in cui si !ormano.
)e l&em6olo G di grandi dimensioni puK pro%ocare in!arto o ascesso d&organo
(linica
Possiamo distinguere 2 !orme di endocardite 6atterica:
A(8#A
^ un&in!e"ione a carattere distrutti%o che insorge in una %al%ola precedentemente sana sostenuta da un germe
altamente virulento 3stafilococcus aureus, streptococco, pneumococco, /rucella#
<e %egeta"ioni causano erosioni e ulcera"ioni dei lem6i %al%olari: ciK puK determinare rottura delle corde
tendinee con insu!!icien"a %al%olare acuta o altera"ione del pro!ilo di apertura o di chiusura %al%olare che
pro%oca un so!!io aspro e mute%ole /perchG si ha una %aria"ione dinamica dell&altera"ione1.
<e lesioni dopo adeguata terapia anti6iotica %anno incontro a sterili""a"ione e progressi%a organi""a"ione e
!i6rosi calci!ica.
Catecol
ami
ne
+rom6o
;attori umorali
vasodilatatori:
Prostaglandine
Chinine
=(8;
Fattori cardiaci
2ittata sistolica
;reFuen"a
contrattilit7
Fattori nervosi
$asocostrittori:
adrenergici
adrenergici
Fattori locali
'utoregola"ione
8egola"ione
meta6olica
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9.2 IPERTENSIONE SECONDARIA
)i tratta di una serie di condi"ioni patologiche che si associano con certe""a all&ipertensione. n genere i
pa"ienti che sono ipertesi per Fueste ragioni sono una minoran"aB ma si tratta di condi"ioni molto importanti
perchL G possi6ile curare l&ipertensione attra%erso la risolu"ione di Fueste condi"ioni primiti%e.
IPERTENSIONE RENALE
PuK essere prodotta da una dis!un"ione del parenchima renale oppure dalla stenosi dell&arteria renale.
Ipertensione nefrovascolare
^ causata dalla stenosi dell'arteria renale di almeno il 30M.
<a stenosi dell&arteria renale determina una !orma di ipertensione de!inita ipertensione c2irurgica poichL puK
essere guarita tramite trattamento chirurgicoB risoluti%o nel *00,0M dei casi.
<a causa piN !reFuente di stenosi dell&arteria renale /*0M dei casi1 G l&occlusione da parte di una placca
ateromasica posta all&origine dell&arteriaJ la placca G di solito di tipo eccentrico spesso con trom6osi
so%rapposta.
)oprattutto in donne gio%ani all&origine della stenosi puK anche essere pro%ocata dalla displasia
%ibromuscolare dell&arteria renale
3-9
'>M=.+A P8=))A.=
(is!un"ione cellule
endoteliali
'umento di endotelina e
ridu"ione di .A
'umento 8P+
'ltera"ioni di parete arteriosa
/distensione meccanica1
'umento di !iltra"ione
delle lipoproteine dal
sangue nella parete
Crescita della placca
'umento
dell&ossida"ione
delle lipoproteine
pertro!ia della
muscolatura liscia
delle arterie
'umento dell&et7
Cicliche distensioni delle arterie con
rottura dell&elastina e !i6rosi
rrigidimento delle
arterie
8idu"ione di
elasticit7 e
aumento di
rigidit7 delle
arterie
8idotta sensi6ilit7 ai
%asodilatatori
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'll'anamensi in genere si e%iden"ia un insorgen"a 6rusca prima dei 30 anni o dopo i 50 anni con sintomi di
aterosclerosi.
'll&esame obiettivo sono presenti segni precoci di danno d&organo e so!!io periom6elicale sistolico.
2li esami ematobioc&imici ri%elano ipokaliemia da iperaldosteronismo secondario all&aumento di renina e
proteinuria.
<a diagnosi di certe""a si 6asa sull&arteriogra!ia.
Ipertensione da nefropatie parenchimali
<&ipertensione puK accompagnare Fualsiasi malattia renale che determini ridu"ione della $;2 con
atti%a"ione del sistema renina0angiotensina.
<e cause puK comuni sono la glomerulone%rite e la pielone%rite acuta.
<a modi!ica"ione della !un"ione renale che pro%oca l&ipertensione G la stessa dell&ipertensione
ne!ro%ascolareB ma in Fuesto caso il moti%o di un incremento del sistema renina angiotensina G l&ischemia
renale secondario al danno di tipo !logistico e !i6rotico che si mani!esta a li%ello dei piccoli %asi renali.
)i %eri!ica un&inappropriata natriuresi /per Fuesto i pa"ienti ne!ropatici che perdono sali naturalmente o
arti!icialmente in dialisi risultano protetti dall&ipertensione1
IPERTENSIONE ENDOCRINA
)i raccolgono in Fuesta denomina"ione tutte le cause di ipertensione che dipendono dalla secre"ione di
sostan"e %asopressi%e.
Feocromocitoma
^ un tumore secernente adrenalina e noradrenalina generalmente locali""ato a li%ello della midollare del
surrene.
^ caratteri""ato da ipertensione di tipo:
continua /da noradrenalina1
con crisi /da adrenalina1
continua con parossismi
<e crisi inter%engono tipicamente durante la de!eca"ione poichL si ha un incremento della pressione
addominale.
)egni e sintomi speci!ici sono rappresentati da sudora"ioneB ansiaB ce!aleaB palpita"ioniB rossore al %isoB
estremit7 !reddeB distur6i %isi%iB dolore toracico.
<a diagnosi %iene posta tramite il dosaggio delle catecolamine nel sangue o dei loro cata6oliti /acido
%anilmandelico1 nelle urine.
Diabete
.el dia6ete di tipo l&ipertensione si mani!esta dopo l&insorgen"a della patologia mentre nel dia6ete di tipo
le 2 patologie coesistono.
<&incremento del glucosio !a aumentare la pressione per e!!etto osmotico richiamando liFuidi.
noltre si ha:
ridu"ione della !un"ione dell&endotelio
aumento del trom6ossano
aumento di angiotensina e catecolamine
aumento del calcio intracellulare
prodotti della glicosila"ione stimolano la crescita della placca !a%orendo la microangiopatia renale e
l&aterosclerosi: inoltre il dia6ete si associa a dislipidemia e o6esit7.
n corso di dia6ete G !ondamentale ridurre la pressione a %alori in!eriori a 1300,5 per mantenere il rischio
glo6ale su li%elli accetta6ili.
Ipereninemia primaria
(eri%a da tumori secernenti renina come gli emangiopericitomiB costituiti da cellule iuStaglomerulariB
presenti per lo piN in soggetti di gio%ane et7.
Iperaldosteronismo primario
<&incrementata produ"ione di aldosterone determina riten"ione di sodio e perdita di potassio con
soppressione dell&atti%it7 reninica.
3-*
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<e sindromi da eccesso di mineralcorticoidi %anno sospettate Fuando all&ipertensione si associano sintomi
speci!ici Fuali asteniaB ce!aleaB crampi muscolariB retinopatia lie%e ed alcalosi meta6olica.
<&elemento 6iochimico piN importante G rappresentato dall&ipopotassiemia U 3 m=F con potassiuria T30
m=F nelle 23 ore e aumento di aldosterone ematico e renale con ridu"ione dei li%elli di renina.
Per la diagnosi di!!eren"iale %a escluso l&a6uso di car6enoSoloneB liFuiri"ia e di corticosteroidi.
Cushing
l mor6o pro%oca l&ipertensione in casi gra%iB a causa pro6a6ilmente della satura"ione dei siti di cata6olismo
epatico per i mineralcorticoidi da parte dei glucocorticoidi e per il de6ole e!!etto mineralcorticoide di Fuesti
ultimi.
Iperparatiroidismo
<&ipercalcemia determina ipertensione a causa della ne%rolitiasi o ne%rocalcinosi.
Ipertiroidismo
(etermina ipertensione sistolica /con della di!!eren"iale1 da circolo ipercinetico.
Contraccettivi orali
>na %olta i !armaci contraccetti%i orali erano ad alto contenuto di estrogeniB oggi la loro concentra"ione si G
molto ridotta. 2li estrogeni stimolano la sintesi epatica di angiotensinogeno. >n&esigua minoran"a delle
donne che prendono Fuesti !armaci presenta ipertensioneB comunFue moderataB e re%ersi6ile nella met7 dei
casi.
Coartazione aortica
(etermina ipertensione a monte della stenosi e ipotensione a %alle.
9.3 GLI EFFETTI DELLIPERTENSIONE CRONICA
EFFETTI NEUROLOGICI
Encefalopatia ipertensiva
Cuadro raro oggi che G possi6ile controllare e!!icacemente la pressione arteriosa.
l malato lamenta !reFuenti ce!aleeB episodi con anne66iamento del %isusB con!usione mentaleB e in occasione
di ulteriore aumento dei %alori pressori %iene superata la capacit7 di regola"ione della pressione /diastolica
superiore a 1301.
n Fuesti casi si ha ce!alea ingra%escente con nauseaB %omitoB edema della papillaB anne66iamento del %isusB
con!usione mentale e coma.
(e!icit neurologici !ocali sono in genere assenti se non ci sono complica"ioni di in!arto o emorragia.
n genere la +C G normaleB la 8M e%iden"ia aree di edema soprattutto nella sostan"a 6ianca.
)i tratta riducendo i %alori pressori con ni!edipina su6linguale a 10 mgB oppure con nitroprussiato endo%ena a
0B5010mg/Eg/min nei casi gra%i.
.egli ipertesi cronici soprattutto l&a66assamento de%e essere graduale perchL il loro limite in!eriore di
regola"ione G ele%ato e si puK a%ere una ipoper!usione cere6rale importante.
Retinopatia ipertensiva
<a retina G il solo tessuto in cui le arterie e le arteriole possono essere esaminate direttamente e Fuindi
l&esame o!talmoscopico del !undus permette di osser%are la progressione degli e!!etti %ascolari
dell&ipertensione.
Con il progredire dell&ipertensione compaiono spasmi !ocaliB incroci artero%enosi /%ena retinica schiacciata a
li%ello dell&incrocio con l&arteria1B un progressi%o restringimento delle arterioleB emorragieB essudati e Fuindi
edema della papilla.
<a stadia"ione della gra%it7 della retinopatia G della di Eeit0Degener0@arker /ED@1.
EFFETTI RENALI
l rene puK essere la causa di ipertensione ma G nello stesso tempo l&organo che ne su6isce le conseguen"e.
)e la causa di ipertensione non G renale le lesioni a li%ello renale sono uguali e simmetriche in entram6i i
reniB mentre se la causa di ipertensione G renale come ad esempio l&ipoper!usione renaleB il rene ipoper!uso G
causa di ipertensione mentre il controlaterale ne su6isce le conseguen"e.
3-,
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Nefronagiosclerosi benigna
^ una altera"ione presente in corso di ipertensione arteriosa di tipo benigno.
<e lesioni renali si instaurano dopo circa un anno dall&insorgen"a dell&ipertensione e rappresentano una
conseguen"a della condi"ione sistemicaB solo successi%amente esse stesse contri6uiscono ad aggra%are il
Fuadro.
$i sono in genere lie%i ridu"ioni del !lusso plasmatico renale ma la $;2 generalmente rimane normale o G
lie%emente ridotta.
Nefroangioslerosi maligna
^ una malattia renale associata ad ipertensione maligna o accelerataB che si puK instaurare in un indi%iduo
precedentemente normoteso o puK so%rapporsi ad una preesistente ipertensione 6enigna.
' li%ello anatomopatologico si ha arteriolosclerosi iperplastica associata a necrosi
<&ischemia a li%ello renale determina atti%a"ione del sistema renina0angiotensina che aggra%a l&ipertensione
tramite la %asocostri"ione e l&iper%olemia pro%ocata dall&aumentato rilascio di aldosterone.
<&incremento della pressione determina danno a li%ello dell&endotelio trom6osi piastrinica e coagula"ione
disseminata che danno luogo ad ischemia contri6uendo a perpetuare il circolo %i"ioso dell&ipereninemia
persistente.
'll&ini"io del rapido innal"amento pressorio si instaura una spiccata proteinuria ed ematuria microscopica
che successi%amente progrediscono %erso l&insu!!icien"a renale.
EFFETTI SUL CUORE
tentati%i di compenso del so%raccarico di pressione pro%ocano e!!etti importanti sul cuore. l primo di
Fuesti G l&ipertro%ia del ventricolo sinistroB che come G noto G un !attore prognostico accertato per lo
s%iluppo di cardiopatia ischemica cronica che esita nello scompenso congesti"io e l&insorgen"a di aritmie
anche !atali.
C&G da dire che oltre al so%raccarico pressorioB Fuando l&ipertensione sia associata ad un incremento
dell&atti%it7 del sistema renina angiotensina l&ipertro!ia muscolare cardiaca G indotta direttamente dal
recettore '+ per l&atti%a"ione endocellulare delle chinasi /remodeling cardio%ascolareI1.
3--
ipertensione
'umento pressione
arteriola e!!erente
%asocostri"ione
pertensione
glomerulare
iper!iltra"ione
'umento passaggio
di proteine in
mesangio
)timolo alla
proli!era"ione dei
!i6ro6lasti
sclerosi
8idotta !un"ione
renale
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9.4 TERAPIA DELLIPERTENSIONE CRONICA
<a terapia dell&ipertensione presuppone la %aluta"ione del rischio dell&ipertensione arteriosa nel contesto del
rischio cardio%ascolare glo6ale del pa"iente.
)econdo le linee guida della D#A e dell&)# si possono di!!eren"iare i pa"ienti in Fuattro gruppi a seconda
del loro rischio di s%iluppare nei 10 anni successi%i un e%ento cardio%ascolare maggiore. Cuesto tipo di
%aluta"ione G il miglior tipo di criterio per decidere l&opportunuit7 o meno di ini"iare una terapia complessa e
costosaB e che soprattutto puK andare soggetta a !enomeni di tolleran"a da parte del pa"ienteB in Fuanto de%e
durare tutta la %ita.
;attori di rischio
Pressione
arteriosa in
millimetri di
mercurio
2rado 1
)istolica: 130 Q 15-
(iastolica: -0 Q --
2rado 2
)istolica: 190 Q1*-
(iastolica: 100 Q 10-
2rado 3
)istolica: T 1,0
(iastolica: T 110
.essuno @'))A M=(A '<+A
102 ;attori di rischio M=(A M=(A MA<+A '<+A
3 o piN /dia6ete mellito '<+A '<+A MA<+A '<+A
Patologie associate MA<+A '<+A MA<+A '<+A MA<+A '<+A
isc&io basso! uomini U 55 anni e donne U 95 anni. l rischio associato a 10 anni G del 15M o meno
isc&io medio! rischio associato a 10 anni: 15020M
isc&io alto! rischio associato a 10 anni: 20030M
isc&io molto alto! rischio associato a 10 anni: T 30M
+utti i pa"ienti con rischio piN che 6asso o con il dia6ete de%ono essere trattati.
Misure igieniche di ordine generale
Dieta! ridu"ione del sodioB anche se G importante soltanto in alcuni tipi di ipertensioni /nei Fuali comunFue
6astano i diuretici1B ridu"ione dell&apporto calorico negli o6esiB ridu"ione dell&apporto di colesterolo per
e%itare l&insorgen"a di aterosclerosi
Controllo dello stress
1sercizio %isico regolare
Controllo del peso corporeo
Controllo dei %attori di risc&io dell'aterosclerosi
Farmacologica
Diuretici! indicati nei pa"ienti di et7 a%an"ataB con insu!!icien"a cardiaca congesti"ia e insu!!icien"a
renale cronica /diuretici dell&ansa1
Tiazidici! idloclorotia"ide 12050 mg/die
Dell'ansa! !urosemide 200320 mg/die
isparmiatori di O! spironolattone 250100 mg/die
<bloccanti! indicati in et7 gio%anileB in pa"ienti con angina o post0M'B negli stadi di circolo
ipercineti%oB in presen"a di ;' o aritmie sopra%entricolari parossistiche. Controindicati nell&asmaB
@'$ T 1W gradoB sick0sinus s4ndromeJ usare con cautela nel dia6ete in terapia insulinica /peggiora
l&assetto lipido e maschera i sintomi dell&ipoglicemia1 e nello scompenso cardiacoJ la sospensione
de%e essere graduale per non incorrere nell&e!!etto re6ound.
Atenololo 250100 mg/die /cardioseletti%o ma solo a 6asse dosi1
0etoprololo 500300 mg/die
)indololo! 10090 mg/die /atti%it7 simpaticomimetica intrinseca1
300
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2nibitori adrenergici! si distinguono in 20ini6itoriB a pre%alente a"ione centrale e 1B ad a"ione %asale
/%eno0arteriolare1
Clonidina B1E! 0B101B2 mg/die
Do5azosina B2E! 1019 mg/die
Calcio antagonisti: indicati nei pa"ienti an"iani con angina pectoris e aritmie ipercinetiche sopra%en0
tricolari o in presen"a di malattie concomitanti come l&emicrania
Diltiazem BbenzotiazepinaE: 1200390 mg/die
3erapamil B%enilalc&ilaminaE: 1200390 mg/die
Amlodipina BdiidropiridineE: 2B5010 mg/die
2nibitori del sistema renina angiotensina B0)-ini/itori e sartaniE! gli 'C=0in /sostitui6ili dai sartaniB
se non tollerati1B sono indicati nei pa"ienti gio%ani con ne!ropatia dia6eticaB nei Fuali la
proteinuria e rallentano la progressione a insu!!icien"a renale cronica. Controindicata in gra%idan"a
/rischio T di eclampsia1 e in presen"a di stenosi 6ilaterale delle arterie renali /in cui la $;2 G
mantenuta gra"ie alla costri"ione dell&arteriola e!!erente '+0mediata1B in cui puK !ar precipitare una
ins. renale acuta.
1nalapril BAC1<inE e lisinopril: 5030 mg/die
Losartan BsartanoE: 250100 mg/die
Associazioni farmacologiche di pi freuente uso
(iuretico 0 06loccante
(iuretico Q 'C=0ini6itore /i diuretici poten"iano l&a"ione di tutti i !armaci antiipertensi%iB ma l&e!!etto
sinergico G particolarmente potente soprattutto con gli 'C=0in1
'C=0ini6itore Q Ca0antagonista /non appro%ato per la terapia ini"iale1
)artano Q diuretico /idem1
(risi ipertensive
)ono considerate %ere e proprie emergen"e in cui G prioritario ottenere una solerte dei %alori di P'B
soprattutto in presen"a di danno o dis!un"ione d&organo in atto /ence!alopatia ipertensi%aB insu!!icien"a
%entricolare )nB disse"ione aortica acuta1.
$asodilatatori parenterali:
sodio nitroprussiato: 0B2501 mcg/Eg/min =$ /dose massima ammessa solo per 10&1 Q
monitoraraggio continuo della P'
nitroglicerina: 50100 mcg/min =$
diazossido: 500100 mg =$ in 6olo ripeti6ile
ni6itori adrenergici:
labetalolo: 200,0 mg =$ in 6olo ripeti6ile ogni 10& /a"ione in 5010&1 Q si puK usare in tutti i casiB
soprattutto nelle crisi eclampticheB ma non nell&insu!!icien"a cardiaca acuta
%entolamina: 5015 mg =$ /utile particolarmente nella crisi da !eocromocitoma1
9.4 IPERTENSIONE MALIGNA
<&ipertensione maligna G un&e%enien"a che occorre in circa l&1M degli ipertesiB caratteri""ata sul piano
clinico da una marcata ipertensione arteriosa con progressi%o nell&arco di pochi mesi dei %alori di P'.
Altre determinati %alori si ha la dilata"ione delle arterie cere6raliB con aumento del !lusso al cer%elloB come
conseguen"a della perdita del meccanismo di autoregola"ione cere6raleB e conseguente edema cere6rale.
' li%ello delle arteriole muscolari si instaura necrosi !i6rinoideB che interessa anche le arteriole renaliB
contri6uendo a danneggiare il rene e a !ar salire la pressione.
)ono presenti segni di ipertensione cere6rale /%omitoB ce!aleaB distur6i %isi%i compresa la cecit7 temporaneaB
edema della papilla ottica1B scompenso congesti"io acutoB danno renale.
<a patogenesi G incertaB sem6rano implicati !attori genetici come l&iperaldosteronismoB o l&incremento
dell&atti%it7 della renina.
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>na %olta diagnosticataB la malattia porta a morte entro 2 anni per CC insu!!icien"a renale o per un e%ento
cere6ro%ascolare maggiore. Con le terapie ipotensi%e piN e!!icaciB la sopra%%i%en"a media G adesso maggiore
di 5 anni.
(ell&ipertensione maligna si trattano in maniera speci!ica le crisi ipertensi%eB che costituiscono
un&emergen"a medica.
<a terapia di Fueste situa"ioni de%e limitarsi a !ar scendere le pressione arteriosa diastolica a -5 mm#g ma
non sottoB in Fuanto una 6rusca di!!eren"a di pressione puK !ar di%enire insu!!iciente la per!usione
miocardica e cere6raleB gi7 compromessa dallo stato delle arteriole.
!armaci di ele"ione sono il sodio nitroprussiatoB la nitroglicerina e il dia"ossido. Possono essere usati anche
gli ace ini6itore /enalapril1B i 6loccanti e i 6loccanti gangliari. >tili anche i diuretici. <a consuetudine di
sommininistrare un Ca0antagonista su6linguale /come la ni!edipina1B sem6ra pri%a di !ondamento clinico e
puK pro%ocare una pericolosa ipotensione di rim6al"o.
Come principio generaleB la terapia medica do%re66e essere adottata in presen"a di danno d&organo accertato:
altrimenti ci si puK limitare a tenere il pa"iente sotto osser%a"ione.
9.5 CUORE POLMONARE
Per cuore polmonare o cardiopatia ipertensiva destra si intende la risposta del cuore di destra ad un
aumento acuto o cronico del postcaricoB cioG ad un aumento della pressione polmonareB causata da malattie
dei vasi o del parenc&ima polmonare.
l cuore polmonare non %a con!uso con la ripercussione a li%ello polmonare di patologie del cuore sinistro
sia acFuisite che congenite.
n 6ase alla rapidit7 di insorgen"a possiamo distinguere un cuore polmonare acuto ed un cuore polmonare
cronico.
Cuore polmonare acuto
)i %eri!ica in tutte le circostan"e in cui si ha una 6rusca ridu"ione del letto %ascolare polmonare di almeno il
50M.
l cuore polmonare acuto G un e%ento impro%%iso e drammatico che esita nell&insu%%icienza ventricolare
destra e non permette lo s%iluppo di meccanismi compensatori Fuali l&ipertro!ia: si osser%a in%ece una
marcata dilatazione del %entricolo destro che assume una !orma o%oidale a %olte con assottigliamento della
parete.
Fa principale causa B rappresentata dall4embolia polmonare massiva.
PuK essere presente un em6olo a sella /locali""ato alla 6i!orca"ione delle polmonari1. Appure em6oli piccoli
e multipli i Fuali anche se non in grado di ostruire le arterie polmonari maggiori possono determinare un loro
%asospasmo per li6era"ione di !attori %asocostritti%i da parte delle piastrine.
(linica
^ presente dolore toracico simil0anginosoB dispneaB tachipnea e ipossiemia.
<&aumento impro%%iso del postcarico del %entricolo di destra ipertensione %enosa centrale.
<a ridu"ione del precarico del %entricolo di sinistra determina ridu"ione della portata cardiaca /ipotensione e
polso piccolo e tachicardico1 e atti%a"ione ortosimpatica con palloreB sudora"ione pro!usa: si puK a%ere anche
sincope o shock cardiogeno.
^ presente anche un $ tono destro do%uto all& della pressione telediastolica %entricolare dS.
Cuore polmonare cronico
^ do%uto ad ipertensione polmonare che si instaura cronicamente e progressi%amente permettendo
l&instaurarsi di ipertro!ia compensatoria.
<&ipertensione G secondaria all&aumento delle resisten"e %ascolari da di%erse cause:
broncopatia cronica ostruttiva determina meccanicamente lo schiacciamento dei %asi polmonari da parte
dell&aria intrappolata e %asocostri"ione del circolo polmonare su 6ase ipossica
malattie polmonari interstiziali come la pneumoconiosiB la sarcoidosi e la !i6rosi cistica che determinano
distru"ione dei setti e ispessimento della 6arriera al%eolo0capillare
anomalie della gabbia toracica come ci!oscoliosi o malattie neuromusclolari o o6esit7 marcata /sindromi
Pickwichiane1 che alterano la dinamica respiratoria determinando ipossia cui segue %asocostri"ione e
ridu"ione della pompa toraco0addominale che !acilita il ritorno %enoso al %entricolo destro
302
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tromboembolismo ricorrente in cui gli em6oli si organi""ano dando origine a trom6i che riducono il
cali6ro %asale
malattie primitive c&e colpiscono le arterie come le arteriti o sclerosi %ascolare polmonare primiti%a o
sclerosi %ascolare indotta da !armaci o tossine o radia"ioni o secondarie a collagenopatie
altre condizioni c&e inducono ipossiemia alveolare /ipossia cronica delle alte FuoteB ostru"ione delle %ie
aeree principaliB ipo%entila"ione idiopatica al%eolare1
meccanismi capaci di s%iluppare una cuore polmonare cronico in corso di ipo%entila"ione cronica
;isiopatologia
^ presente ipertro!ia $(S che esita in un tempo %aria6ile in dilata"ione con segni di scompenso destro
/congestione %enosa sistemicaB edemi decli%iB pseudocirrosi epatica1.
' causa degli ele%ati regimi pressoriB che possono Fuasi eguagliare Fuelli aorticiB puK s%ilupparsi
aterosclerosi polmonare.
(linica
<o scarso !lusso di sangue nel piccolo circolo determina ipossiemia /ridu"ione della satura"ione di ossigeno
nel sangue arterioso1 con ischemia renale che stimola la produ"ione di eritropoietinaB la Fuale determina
poliglobulia /aumento dell&ematocrito e della Fuantit7 di emoglo6ina nel sangue1.
<a poliglo6ulia determina incremento della %iscosit7 del sangue con aumentata possi6ilit7 di trom6osiB
soprattutto di !le6otrom6osi !a%orita dalla stasi %enosa. <&ipossiemia unita alla policitemia determina anche
cianosi.
<&ipertensione polmonare determina dispnea da s%orzo che tipicamente non regredisce con la posi"ione
seduta e respiro !reFuente e super!iciale a riposo.
Possono essere presenti una accentuazione della componente polmonare del 22 tonoB lo sdoppiamento
costante del secondo tono /per aumento della durata della sistole del %entricolo di destra1 ed un ritmo di
galoppo protodiastolico ventricolare destro /a causa della dilata"ione1 che aumenta durante l&ispira"ione
/segno di 8i%era0Car%allo1.
PuK essere presente anche un galoppo protosistolico atriale e un&onda a prominente del polso %enoso
giugulareB a casua dall&incremento della pressione %entricolare destra.
^ spesso rile%a6ile anche un so!!io sistolico da insu%%icienza tricuspidale che aumenta durante l&ispira"ione.
<a causa di morte piN !reFuente G l&insu!!icien"a %entricolare destra o in!e"ioni polmonari ricorrenti.
303
ipossia
poliglo6ulia
iper%olemia 'umento della %iscosit7
acidosi tachicardia
'umento della portata
pertensione polmonare
C>A8= PA<MA.'8= C8A.CA
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2iagnosi
<&ecocardiogramma ri%ela la dilata"ione del %entricolo destro.
<&=C2 ri%ela un onda P ad alto %oltaggio.
<&emogasanalisi ri%ela la presen"a di ipossiemia.
<&arteriogra!ia polmonare puK ri%elare la presen"a di altera"ioni delle arterie polmonari.
#erapia
<&A20terapia G il trattamento !ondamentale: digitale e diuretici hanno un ruolo limitato alle complican"e. '
seconda delle necessit7 puK essere indicata una terapia anticoagulante e il salasso /per l&eritrocitosi che
aggra%a il so%raccarico cardiaco1.
9.6 EMBOLIA POLMONARE
^ una sindrome clinica caratteri""ata dall&ostru"ione al !lusso sanguigno polmonare operata da uno o piN
em6oli che si arrestano a li%ello della circola"ione polmonare.
Eziopatogenesi
<e condi"ioni in grado di determinare =P sono O spesso:
trombosi venosa pro%onda degli arti in!eriori /*00,0M dei casi1 o da altri distretti %enosi sistemici
%entricolo e atrio destro /soprattutto in condi"ione di dilata"ione o di !i6rilla"ione atriale1
endocardite trom6oem6olica
%entricolo e atrio di sinistra /in presen"a di una comunica"ione anomala 0 em/olia paradossa1
<a maggior parte degli em6oli si locali""a nelle arterie di grosso e medio cali6ro.
Kuando la circolazione /ronc2iale B normale difficilmente si instaura un infarto in Fuanto oltre al !atto che
di!!icilmente l&em6olo occlude totalmente il lume si ha la presen"a di anastomosi tra i %asi polmonari e le
arterie 6ronchiali che insieme agli stessi 6ronchi riescono a mantenereB tramite un adeguato apporto di
ossigenoB la %italit7 del tessuto polmonare.
pa"ienti con circola"ione polmonare compromessa in%ece sono piN !acilmente soggetti ad episodi di in!arto.
)e si %eri!icano episodi ricorrenti di trom6oem6olia la progressi%a ostru"ione arteriosa determina aumento
della pressione polmonare con conseguente cuore polmonare cronico.
<&ostru"ione del circolo polmonare causa altera"ione della dinamica degli scam6i gassosi tramite di%ersi
meccanismi:
Clinica
<&em6olia polmonare puK dare luogo a di%ersi Fuadri clinici.
dispnea acuta
303
Astru"ione %ascolare da parte
dell&em6olo
ntera"ione dell&em6olo
con le piastrine circolanti e
li6era"ione di serotonina e
trom6ossano
6roncocostri"ione
ipo%entila"ione
%asocostri"ione
ipossia
pertensione
polmonare
'ltera"ione del rapporto
%entila"ione0per!usione
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Fuando la compromissione del letto %ascolare polmonare G in!eriore al 50M.
)i mani!esta con dispneaB tac&ipnea e spesso ipossiemia.
'll&esame o6ietti%o puK essere presente cianosi do%uta all&ipossiemia e si possono a%ere rantoli crepitanti
do%uti all&edema.
in%arto polmonare
Fuando la circola"ione 6ronchiale G insu!!iciente.
)i mani!esta con emottisi /l&in!arto G di tipo emorragicod1 tosseB pleuriteB %ebbreB dolore acuto toracico,
leucocitosiB in!iltrato polmonare e %ersamentoB di solito si associa anche a ipossiemia.
cuore polmonare acuto
Fuando la compromissione del letto %ascolare polmonare G superiore al 50M.
)i mani!esta con dolore toracico similanginosoB dispneaB tachipneaB ipossiemiaB ipertensione %enosa centraleB
sincope o shock cardiogeno.
cuore polmonare cronico
Fuando si hanno !reFuenti episodi di em6olia che determinano una compromissione cronica del letto
%ascolare polmonare a causa dell&organi""a"ione degli em6oli che determinano una ridu"ione del lume dei
%asi polmonari.
)i mani!esta con dispnea cronicaB asteniaB ipossiemiaB ipertensione polmonare se%era !ino allo scompenso
cardiaco destro.
Diagnosi
1C=! ri%ela anormalit7 dell&onda PBde%ia"ione assiale sinistra o destraB segni di ipertro!ia %entricolare
destra.
3cocardiogramma: evidenzia la presenza di dilatazione
ventricolare destra e pu visualizzare la presenza degli emboli.
1mogasanalisi! e%iden"ia a ridu"ione della PA2 /U,0mm#g1 e della PCA2 /U30 mm#g1 determinate dalla
ridotta per!usione polmonare e dalla iper%entila"ione compensatoria.
"cintigra%ia polmonare %entilatoria e per!usionale: identi!ica la presen"a di "one ipoper!use ma 6en
%entilate.
Angiogra%ia polmonare: e%iden"ia l&ostru"ione del circolo polmonare.
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CAP 1! LATEROSCLEROSI
Per arteriosclerosi si intende l&ispessimento e la perdita di elasticit7 delle pareti delle arterie.
=sistono 2 !orme di arteriosclerosi:
Aterosclerosi! ispessimento e indurimento della parte delle arterie come conseguen"a di un
processomor6oso detto ateroma
Arteriolosclerosi! ispessimento della parete delle piccole arterie e delle arteriole causato
dall&ipertensione o dal dia6ete
^ la piN !reFuente causa di morte nel mondo occidentaleB essa in!atti rappresenta la 6ase anatomopatologica
delle malattie cardio%ascolari.
<&aterosclerosi puK essere de!inita un processo degenerati'o infiammatorio c2e interessa le grandi e medie
arterie e si manifesta solo nelle arterie esposte a regimi pressori ele'ati Fuali Fuelle delle grande circola"ione.
'rterie polmonari e %ene non sono interessate
<a malattia progredisce negli anniB e nell&uomo dura molti decenni. <e placche crescono in maniera
discontinua.
Patogenesi della placca
<a placcaB la lesione !ondamentale della malattiaB G costituito da una placca locali""ata e rile%ata situata
nell&intima e dotata di un centro lipidico e di un cappuccio !i6roso che lo ri%este.
2li ateromi hanno dapprima distri6u"ione !ocale poi giungono ad interessare tutta la circon!eren"a delle
arterie piN se%eramente colpite.
l primo momento patogenetico della !orma"ione della placca G dato dalla produ"ione di una stria
lipidicaB ossia un accumulo di lipidi nel contesto dell&intima dell&arteriaB sotto!orma di <(<.
meccanismi che permettono Fuesto accumulo sono di natura endoteliale e di natura lipoproteica insieme:
Danneggiamento della super%icie endoteliale! con esposi"ione dei proteoglicani sottoendoteliali che si
!issano alle proteine di super!icie delle <(<
)resenza di LDL anomale: <(< glicate e <(< piccole e dense nel dia6ete
l secondo momento patogeneticoB che si identi!ica con la comparsa nel luogo della lesione delle cosP
dette cellule sc&iumoseB G prodotto dal richiamo dal circolo di macro!agi e di lin!ociti che !agocitano i lipidi.
l moti%o per cui le lesioni si locali""ano pre!eren"ialmente alle 6i!orca"ioni delle grosse arterie G che
pro6a6ilmente il !lusso tur6olento l&espressione delle C'M e il rilascio di .A.
<a presen"a dei macro!agi nella lesione ha come e!!etto la produ"ione di citochine che stimolano la
proli!era"ione di miociti e di %ibroblasti.
<e miocellule crescendo e soprattutto migrando nel contesto della placca /sotto lo stimolo delle citochine dei
leucociti e dell&endotelio atti%ati1 pro%ocano il primo %eri ispessimento signi!icati%o della placcaB che prende
il nome di cuscinetto miointimale.
n!ineB la produ"ione di collagene !ornisce alla placca un ri%estimento !i6roso duro e 6ianco /placca
%ibrolipidica1. .el contesto di Fuesta lesione a%an"ataB si ha un nucleo centrale di necrosi esteso.
Conseguenze della placca: la clinica dellaterosclerosi
iduzione del lume del %aso nelle arterie di piccole cali6roJ !ino alle !asi a%an"ate perK la placca non
comporta stenosi signi!icati%aB in Fuanto cresce in pro!ondit7J inoltre spesso nel circolo coronarico la
lente""a con cui la stenosi si instaura rende possi6ile l&atti%a"ione delle collaterali.
Calci%icazione !ocale o di!!usa tipica degli stadi a%an"ati
Trombosi sovrapposta in caso di lesioni !issurate o ulcerateJ i trom6i possono determinare l&occlusione
par"iale del lume e %enire incorporati nel contesto della placca intimale attra%erso un processo di
organi""a"ione
1morragia di placca: se si rompe il ri%estimento !i6roso di una placca il sangue puK !arsi strada !ino al
centro di essa rigon!iandola e !acendola sporgere nel lume %asale tanto da ridurre il lume ed il !lusso
sanguignoB ne risulta un ematoma che puK pro%ocare la rottura della placca stessa con !orma"ione
di em6oli costituiti dal materiale necrotico
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2ndebolimento della parete vasale con !orma"ione di un aneurisma: gli ateromi gra%i dell&intima
possono causare un assottigliamento della media con perdita della cellule muscolari lisce e di !i6re
elastiche e loro progressi%a sostitu"ione con collagene inelastico che determina a lungo andare una
dilata"ione generali""ata della parete arteriosa !ino alla !orma"ione di un aneurisma /l&aorta
addominale G la piN !reFuente sede di aneurismi secondari ad aterosclerosi1
(istacco di emboli soprattutto dagli ateromi piN estesi che sono costituiti da materiale !ria6ile
Fattori che condizionano la complicazione acuta di placca
)ono preditti%i di trom6osi %alori alterati dei seguenti parametri:
=matocrito
$iscosit7 ematica
P'
<P /a1
Amocisteina
;attore $
;i6rinogeno
Proteina C
Proteina )
'nticoagulante lupico
Terapia
)i tratta soprattutto di una terapia pre%enti%aB che comporta l&elimina"ione dei !attori di rischio principali per
Fuesta malattia. 'ttualmente si usa trattare i pa"ienti anche con terapie atti%e come la terapia antilipidica e
la terapia con estrogeni.
30*
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CAP 11 LA MALATTIA REUMATICA
^ una malattia in!iammatoria sistemica che coin%olge il cuoreB le articola"ioniB la cute ed il ).C /gangli
della 6ase1.
8appresenta una seFuela tardi%aB che insorge nel 203M dei pa"ientiB di una in!e"ione delle alte %ie aeree /in
genere una !aringite1 sostenuta dallo "treptococco emolitico di gruppo A.
nsorge dopo un periodo di laten"a di 203 settimane dall&in!e"ione.
<&inciden"a della malattia reumatica ha su6ito una progressi%a ridu"ione con il miglioramento delle
condi"ioni di %itaB il miglior controllo terapeutico delle in!e"ioni.
Eziopatogenesi
Cross0rea"ione tra gli anticorpi contro gli antigeni streptococcici ed 'g sel!:
gli 'g della proteina M cross0reagiscono con il sarcolemma del muscolo cardiaco e scheletrico
l&acido ialuronico della capsula cross0reagisce con le glicoproteine delle %al%ole cardiache
Clinica
<a malattia esordisce dopo alcune settimane dall&in!e"ione streptococcica con !e66re accompagnata da
artralgia e poliartrite acuta ad andamento migranteB pre%alentemente a carico delle grandi articola"ioni.
le articola"ioni colpite presentano tume!a"ioneB arrossamento ed estrema dolora6ilit7.
<e articola"ioni %engono colpite in successione e di%entano doloranti e gon!ie per alcuni giorni e Fuindi
guariscono spontaneamente con completa restitutio ad integrum.
<&endocardite si mani!esta come insu!!icien"a mitralica isolata o associata ad insu!!icien"a aortica.
<a miocardite determina ritmo di galoppoB tachicardia spropor"ionata alla !e66re e altera"ioni
elettrocardiogra!iche della condu"ione e del ritmo.
<a pericardite si mani!esta con %ersamenti e s!regamenti pericardici.
<a corea minor si mani!esta in circa il 10M dei pa"ienti e dura dai 3 ai 9 mesi.
<e mani!esta"ioni cutanee sono rappresentate dai noduli sottocutanei e dall&eritema marginale.
noduli sottocutanei sono noduli duriB non dolentiB di diametro !ino a 2 cmB ricoperti da cute mo6ile non
in!iammataB locali""ati in corrisponden"a dei tendini o sulla super!icie estensoria delle prominen"e ossee.
)ono !ormati da noduli di 'scho!! giganti.
<&eritema marginato G costituito da macule o papule eritematose asintomaticheB !ugaci e migrantiB che
presentano un centro chiaro e margini irregolari e tendono a con!luire.
<a malattia G recidi%ante.
Diagnosi
)i 6asa oltre che sui segni clinici anche sulla ricerca degli anticorpi antistreptolisinici:
anti-+:asi
anti proteina M
anti streptolisina O 380& M titolo antistreptolisinico#
anti A:asi
indici dell&in!iamma"ione sono inoltre la leucocitosi neutro%ilaB il note%ole incremento della 31" e della
proteina C reattiva.
Per la diagnosi sono su!!icienti 2 criteri maggiori o 1 maggiore e 2 minori:
criteri maggiori Criteri minori
Poliartrite Pregresso episodio di M8
Cardite ;e66re
Corea 'rtralgie
=ritema marginato P8 T 0.2
.oduli di Me4net ndici aspeci!ici di malattia in!etti%a alterati
Terapia
30,
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^ importante l&eradica"ione dell&in!e"ione e la pro!ilassi delle recidi%e /pro%ilassi secondaria1 tramite
penicillina benzatina 1.200.000 >/mese i.m. ogni 2, giorni per 10 anni /in presen"a di cardite per tutta la
%ita1.
..@. la recidi%a G sempre conseguen"a di una rein!e"ione dello streptococco perciK G !ondamentale la
pre%en"ione secondaria.
<a terapia %era e propria della malattia reumatica si 6asa sull&acido acetilsalicinico /1000120 mg/kg/die in 30
9 somministra"ioniB salicilemia 25035 mgM1 e prednisone 1mg/Eg/die in caso di caridite.
<a durata della terapia dipende dalla normali""a"ione degli indici aspeci!ici di malattiaB in genere per le
!orme lie%i G di 1 mese mentre per le !orme gra%i di 2 mesi.
30-
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CAP 12 LINSUFFICIENZA CARDIACA E LO SHOC#
12.1 INSUFFICIENZA CARDIACA
Condi"ione in cui il cuore malgrado l&adeguato riempimento %entricolare non riesce piN a mantenere una
gittata adeguata al !a66isogno meta6olico dell&organismo.
:>< Huando si 2a una riduzione del ritorno 'enoso 3es. in caso di emorragia# non si parla di scompenso
cardiaco.
<&insu!!icien"a cardiaca puK dipendere sia da un deterioramento della !un"ione contrattile del miocardio
/insu%%icienza sistolica o miocardica1B dall&incapacit7 delle camere cardiache di dilatarsi in modo su!!iciente
in !ase diastolica /dis%unzione diastolica1B oppure alla incapacit7 di %incere un anomalo carico di la%oro
/rottura %al%olareB ipertensione gra%eB em6olia polmonare massi%a1
<&adattamento del %entricolo dipende dall&ostacolo presente: se c&G un so%raccarico %olumetrico si a%r7 una
ipertro!ia eccentricaB se c&G so%raccarico pressorio una ipertro!ia concentrica. Cuesta condi"ione puK
rimanere eFuili6rata per anni e soltanto alla !ine dare insu!!icien"a cardiaca. ' Fuesto punto si parla di
scompenso di cuore.
'l contrario dell&ipertro!ia !isiologica che si %eri!ica negli atleti a causa dell&eserci"io !isicoBnell&ipertro!ia
patologica l&aumento di dimensione dei miociti non G accompagnato da una adeguata angiogenesi e pertanto
esita nella c.p.ischemica cronica.
)e l&ipertro!ia non G su!!iciente a garantire un adeguato compenso si %eri!ica un aumento della pressione e
del %olume telediastolico che pro%oca dilata"ione cardiaca.
Cuando la dilata"ione cardiaca supera i limiti entro cui riesce a generare una tensione e!!icace si osser%a una
ridu"ione della gittata cardiaca.
Eziopatogenesi
Agni %olta che il cuore de%e !ar !ronte ad un la%oro superiore al normale andamento 6asaleB de%e mettere in
atto dei meccanismi che gli permettono di aumentare il suo la%oro. Cuesti meccanismi sono detti riserva
cardiacaB e si di%idono in %isiologici e patologici. primi sono Fuelli che pro%ocano sul cuore e sulla
!un"ione e!!etti re%ersi6iliB i secondi in%ece !iniscono con il danneggiare il miocardio e portanoB a lungo
termineB all&insu!!icien"a.
.
!attori %isiologici di riser%a cardiaca sono rappresentati da:
'umento dell&estrazione arteriosa di ossigeno /che comunFue per il miocardio G gi7 dell&,0M in
condi"ioni 6asali1
'umento della %re(uenza cardiaca mediato dalla li6era"ione di catecolamine che agiscono sui recettori
0adrenergici cardiaci /e!!etto cronotropo positi%o1
3olume sistolico di riserva che rappresenta la Fuantit7 in piN di sangue che i %entricoli possono
espellere ad ogni sistole gra"ie ad un aumento della contrattilitA mediata dalle catecolamine che
agiscono sui recettori 0adrenergici /e!!etto inotropo positi%o1
iserva coronarica esprime l&aumento della per!usione cardiaca che si ottiene per %asodilata"ione delle
arterie coronarie
;ondamentalmente l&atti%a"ione della riser%a cardiaca a%%iene tramite l&atti%a"ione simpatica che inoltre
determina %asocostri"ione arteriolare con aumento della 8P+ e %enocostri"ione con ridu"ione della
capacitan"a %enosa che determina un aumento del ritorno %enoso !ondamentale per il mantenimento di un
adeguata gittata cardiaca.
=sistono inoltre altri 2 meccanismi di compenso patologici che si instaurano Fuando Fuelli !isiologici non
riescono a !ar !ronte ad un incremento di la%oro cardiaco cronico:
2pertro%ia cardiaca
Dilatazione
Per scompenso cardiaco latente si intende la condi"ione in cui il cuore non G in grado di rispondere alle
richieste meta6oliche peri!eriche durante lo s!or"o.
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)e la cardiopatia si aggra%a ulteriormente la riser%a %a progressi%amente esaurendosi !ino a che si presentano
i sintomi e i segni dello scompenso anche a riposo.
.el momento in cui la riser%a cardiaca G ridotta il cuore G piN %ulnera6ile e tende a scompensare nel
momento in cui su6entrano delle patologie che determinano un so%raccarico di la%oro del miocardio o ne
compromettono ulteriormente la !un"ione /cause scatenanti1.
<a cause determinanti di scompenso cardiaco sinistro sono:
malattie del miocardio e del pericardio
del precarico o del postcarico
<e principali cause scatenanti sono:
in%ezioni: i pa"ienti con congestione polmonare sono piN suscetti6ili alle in!e"ioni polmonariJ la !e66reB
la tachicardiaB l&ipossiemia e l&aumentato !a66isogno meta6olico determinano un so%raccarico per il
miocardio
anemia: in presen"a di anemia l&apporto di ossigeno ai tessuti puK essere garantito solo da un
incremento della portata cardiaca
tireotossicosi e gra%idan"a: determinano un incremento delle esigen"e meta6oliche dei tessuti
aritmie: determinano altera"ioni dell&e!!icien"a di contra"ione del miocardio o della sua capacit7 di
riempimento
in%arto miocardico che riduce il tessuto contrattile
embolia polmonare
miocardite o endocardite
eccesso di attivitA %isica
stress psicologici
situa"ioni am6ientali e climatiche negati%e
Fisiopatologia
' seconda delle condi"ioni che pro%ocano l&insu!!icien"a cardiacaB G possi6ile distinguere %arie !orme di
essa anali""andone i %ari aspetti.
A seconda della disfunzione principale &sistolica o diastolica)
di!etti come la !i6rosiB la pericardite costritti%a producono un de!icit diastolico di riempimentoB in cui
predominano i sintomi e i segni della stasi %enosa. <a compromissione ischemica del miocardioB la
miocardiopatia dilatati%a in%ece comprometteranno signi!icati%amente la !un"ione contrattile sistolicaB e
saranno predominanti i segni di ipoper!usione.
.egli stati a%an"ati della malattia spesso le due altera"ioni coesistono cosP come i segni di stasi %enosa e
insu!!iciente gittata cardiaca.
A seconda della portata cardiaca &alta o bassa gittata)
=& una distin"ione a66astan"a di!!icile che in alcuni casi puK permettere di e%iden"iare pa"ienti in cui la
per!ormance cardiaca G normaleB ma la richiesta !un"ionale G aumentata /tireotossicosiB !istolaB gra%idan"aB
@eri0@eri1. n realt7 non G possi6ile !are una distin"ione cosP netta.
A seconda della storia clinica &acuta e cronica)
<a tipica C' si mani!esta nel soggetto sano che all&impro%%iso sperimenta un esteso in!arto o una rottura
traumatica %al%olare. l caso della CC in%ece G piN spesso determinato dalla progressi%a degenera"ione
cardiaca do%uta ad una miocardiopatia dilatati%a o a una c.p. ischemica cronica. <e di!!eren"e !ra scompenso
acuto e cronico sono rile%anti nelle !asi ini"ialiB Fuando il primo si mani!esta con insu!!icien"a
pre%alentemente sistolica e il secondo pre%alentemente diastolicaB ma tendono ad appianarsi nelle !asi
a%an"ate.
A seconda dell4area cardiaca interessata &destra o sinistra)
sintomi dell&insu!!icien"a del %entricolo sinistro e di Fuella del %entricolo destro sono 6en e%identemente
di!!erenti. Cuando perK l&insu!!icien"a G cronicaB l&accumulo di liFuidi a monte del %entricolo scompensato
puK non essere clinicamente e%idente. Appure si puK !ormare uno scompenso cardiaco congesti"io a partire
dal %entricolo sinistro Fuando il destroB so%raccaricatoB comincia a cedere. ' Fuel punto i sintomi polmonari
%engono meno e cominciano a mani!estarsi Fuelli sistemici.
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Clinica
sintomi e segni dell&insu!!icien"a cardiaca possono essere di%isi in 3 gruppi:
sintomi e segni dipendenti dalla ridu"ione della gittata cardiaca
sintomi e segni dipendenti dalla stasi %enosa
sintomi e segni dipendenti dall&atti%a"ione adrenergica
Segni e sintomi respiratori
)ono !ondamentalmente do%uti all&edema polmonare che determina la cosiddetta dispnea cardiaca che si
mani!esta progressi%amente attra%erso %ari gradi:
dispnea da s%orzo! sensa"ione di estrema di!!icolt7 nel respirare accompagnata dall&e%iden"a o6ietti%a di
respiro a!!rettato /tachipnea1 e super!icialeB che compare ini"ialmente dopo s!or"i intensi poi sempre
minori !ino a Fuando il sintomo compare anche a riposoB la dispnea G causata dalla ridu"ione della
compliance polmonare determinata dall&edema con aumento del la%oro dei muscoli respiratori
ortopnea! dispnea che insorge solo Fuando il pa"iente si tro%a in posi"ione supina e scompare nella
posi"ione eretta poichG la posi"ione clinostatica !a%orisce il ritorno %enoso e l& di gittata del $dS
asma bronc&iale o asma cardiaco! spasmo 6ronchiale ri!lesso causato dall&edema intersti"iale
dispnea parossistica notturna! 6rusco ris%eglio caratteri""ato da di!!icolt7 respiratoria e tosse che costringe
il pa"iente ad al"arsi o a mettersi sedutoB do%uto al !atto che durante il sonno si ha una ridu"ione del tono
ortosimpatico
edema polmonare acuto do%uto al passaggio del liFuido trasudati"io nella ca%it7 al%eolare /edema
alveolare1 si mani!esta prima con tosse secca do%uta all&im6i6i"ione della mem6rana al%eolocapillare e
poi con espettorato schiumoso e roseo /do%uto alla presen"a di sur!actante ed eritrociti1 e rantoli
crepitanti che ini"iano alle 6asi e salgono Fuindi %erso gli apici polmonari nei casi piN gra%iB il pa"iente si
presenta inoltre cianotico poichG l&edema al%eolare determina ispessimento della 6arriera al%eolo0
capillare con ridu"ione degli scam6i gassosi e conseguente ipossiemia.
(al punto di %ista meta6olico le prime 3 !orme si accompagnano ad alcalosi respiratoria mentre l&edema
polmonare acuto si accompagna ad acidosi respiratoria e meta6olica.
'll&esame o6ietti%o oltre alla presen"a dei tipici rumori Fuali si6ili e rantoli crepitanti si ha ottusit7 alle 6asi.
Sintomi renali
l sintomo piN precoce G la nicturia /2/3 del %olume urinario delle 23 ore sono emessi durante la notte1
poichL durante la giornata l&atti%it7 muscolare dirotta il !lusso ematico lontano dal circolo renale.
'lla nicturia successi%amente si associa l&oliguria do%uta sia alla ridistri6u"ione della gittata cardiaca do%uta
sia all&atti%a"ione adrenergica che all&antidiuresi promossa dai meccanismi di compenso della ridu"ione della
gittata cardiaca.
.on costituiscono comunFue sintomi d&esordio
Segni e sintomi epatici
)i ha epatomegalia congestizia con !egato aumentato di %olume e margini arrotondatiB dolente alla
palpa"ione.
)i ha inoltre la cosiddetta epatalgia da s%orzo. <a congestione epatica e del sistema portale determinano
inoltre anoressia e nausea associati a senso di gon!iore e dolen"ia addominale.
Sintomi cerebrali
possia cere6rale con con!usioneB di!!icolt7 di concentra"ioneB altera"ioni della memoriaB ce!aleaB insonnia ed
ansia. <&allungamento del tempo di circolo !ra cuore e cer%ello puK portare al respiro periodico di
C&e@ene<"to:es /ma per lo piN in !ase terminale1.
Sintomi generali
CachessiaB !acile stanca6ilit7B sudora"ioni soprattutto notturne do%uti alla catti%a per!usione cutanea e
muscolare /per ridistri6u"ione della gittata cardiaca1.
<e estremit7 possono presentarsi pallideB !reddeB cianotiche e sudate.
Presen"a di edemi gravitari che si mani!estano ini"ialmente nelle parti decli%i /edema malleolare nel
pa"iente che sta soprattutto in posi"ione erettaB edema presacrale nel pa"iente allettato1 e successi%amente in
tutti i distretti !ino all&anasarca.
<a presen"a di edemi si accompagna al turgore delle giugulariB segno di aumentata pressione %enosa
centrale. <a pressione %enosa centrale puK essere %alutata misurando la distan"a %erticale in cm dall&angolo
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di <ouis !ino al menisco superiore della colonna ematica della %ena giugulare esterna destraB nel pa"iente con
testa e spalle solle%ate a 35W.
l %alore normale G di , cm dati da 3 cm O 5 cm /distan"a tra l&angolo di <ouis dal centro dell&atrio destro1.
<e giugulari possono essere normalmente dilatate e pulsanti Fuando il pa"iente giace disteso mentre non
do%re66ero esserlo Fuando il pa"iente G sedutoB se ciK accade si ha aumento della pressione %enosa centrale.
>na compressione addominale o nel Fuadrante superiore destro determina un aumento del li%ello delle
pulsa"ioni /re%lusso epatogiugulare positivo1.
Segni cardiaci e vasali
<a cardiomegalia determina un ingrandimento dell&aia cardiaca.
<&itto della punta in corso di ipertro!ia concentrica G piN e%idente e si estende in una "ona piN ampia di
Fuella normaleB in corso di ipertro!ia eccentrica G piN esteso e spostato %erso sinistra e in 6asso.
>n segno precoce di scompenso cardiaco G rappresentato dal galoppo protodiastolico o ventricolare
espressione patologica di un aumentato gradiente atrio%entricolare.
^ presente inoltre tac&icardia per stimola"ione simpatica ri!lessa e scomparsa delle %aria"ioni della
!reFuen"a cardiaca con gli atti del respiro.
n presen"a di dilata"ione %entricolare possono comparire so%%i da insu%%icienza %unzionale della %al%ole
mitrale o tricuspide.
)i puK a%ere la presen"a del polso alternante do%uto all&alternarsi regolare di contra"ioni cardiache %igorose
e de6oli a causa della 6assa ;= che rende %aria6ile il %olume telesistolico.
3sami strumentali
<&elettrocardiogramma puK mostrare l&ipertro!ia e segni di ischemia/in!arto.
<&ecocardiogramma ri%ela la cardiomegaliaB gli e%entuali %ersamenti pericardici e i di!etti di !un"ionalit7
miocardica.
<&8H torace mostra la cardiomegalia e le altera"ioni secondarie del parenchima /es. strie @ di Eerle4 per la
congestione %enosa polmonare1.
Prognosi
classi!ica"ione !un"ionale 4[.A dei pa"ienti cardiopatici:
classe : nessuna limita"ione
classe : lie%e limita"ione dell&atti%it7 !isica 6enessere a riposo
classe : limita"ione marcata dell&atti%it7 !isicaB una atti%it7 !isica in!eriore a Fuella ordinaria
determina l&insorgen"a dei sintomiB i pa"ienti stanno 6ene a riposo
classe $ : incapacit7 ad eseguire Fualsiasi atti%it7 !isica sen"a disagioB sintomi di scompenso o di angina
sono presenti anche a riposo.
!attori preditti%i della prognosi a 6re%e e lungo termine:
se%erit7 dei sintomi
!un"ione %entricolare
aritmie %entricolari
la mortalit7 per scompenso cardiaco %aria dal 10 al 50MB la morte a%%iene per:
aritmia !atale /morte cardiaca impro%%isa1
progressi%o aggra%amento dello scompenso con deterioramento del !lusso regionale
nuo%i e%enti o complica"ioni /in!arto miocardicoB em6olia polmonareB 6roncopolmonite ecc.1
Terapia
Controllo dell'eccessiva ritenzione di li(uidi! diminu"ione dell&apporto di sodioB elimina"ione con
diuretici di sodio e acFua. .ei casi gra%i e nelle emergen"e anche toracocentesi o emodialisi
peritoneale.
Dieta! nell&CC modesta un apporto di sodio ridotto G su!!icienteB nei casi piN gra%i de%ono essere %ietati
tutti Fuei ci6i con molto sodio e de%e essere preparato un condimento sostituti%o. )e il pa"iente non
G in grado di eliminare acFua normalmenteB si de%e anche ridurre l&apporto di acFua.
Diuretici! i tia"ilici possono sostituire la necessit7 di ridurre se%eramente l&apporto di sodioB che de%e
comunFue rimanere controllato. diuretici dell&ansa sono ancora meglioB in Fuanto continuano ad
e!!ettuare ini6i"ione del riassor6imento di sodio anche Fuando il %olume ematico G normale. >tili
nelle !orme di scompenso re!rattario e nell&edema polmonare.
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"pironolattoni, triamterene, amiloride! utili nei pa"ienti che dopo il trattamento con altri diuretici
s%iluppano ipokalemia.
3asodilatatori! la %asocostri"ione che si ha come meccanismo di compenso permette la ridistri6u"ione
del !lussoB ma ha lo s%antaggio di diminuire ancora di piN la portata ematica. .ei pa"ienti
scompensati la ridu"ione della resisten"a peri!erica puK a%ere un e!!etto determinante nella portata.
.ell&C' il sodio nitroprussiato G il !armaco di ele"ioneB nella CC G meglio l&ace0ini6itore.
Digitalici! particolarmente 6ene!ici nelle !orme di insu!!icien"a cardiaca associata a !i6rilla"ione atriale
o !lutter
"impaticomimetici! migliorano la contrattilit7 ma non G a!!atto certo se migliorino anche la
sopra%%i%en"a
Dopamina e dobutamina! utile nel trattamento dello scompenso sen"a ipotensioneB in Fuanto non hanno
e!!etti nella pressione arteriosa ma sono dei discreti inotropi.
Antiaritmici B<bloccantiE
Anticoagulanti
12.2 LO SHOCK
<o shock o collasso cardiocircolatorio G una sindrome clinica che !a seguito ad una ridu"ione acuta e
generali""ata della per!usione peri!erica con compromissione dell&apporto di ossigeno e sostan"e nutriti"ie
agli organi %itali.
^ !reFuente causa di morte e compare sempre durante l&agonia.
<o shock puK insorgere per 3 meccanismi:
insu%%icienza della pompa cardiaca
riduzione della volemia
aumento della capacitA del letto vasale BvasodilatazioneE
l protrarsi di Fuesta situa"ione determina altera"ioni !un"ionali dei di%ersi organi e successi%amente
altera"ioni strutturali che si concludono con la morte cellulare.
3ziopatogenesi
n 6ase alla causa possiamo distinguere 3 di%ersi tipi di shock:
s&oc: ipovolemico
causato da perdita di liFuidi:
emorragia pro%usa
vomito o diarrea
poliuria
sudorazione pro%usa
o da aumento della permea6ilit7 capillare /seFuestro di liFuidi nello spa"io eStracellulare1
ana%ilassi
ustioni
.ello shock emorragico ini"ialmente non si ha ridu"ione dell&ematocritoB in Fuanto la perdita comprende sia
plasma che elementi corpuscolatiJ ciK si %eri!ica in seguito a causa dell&incremento del riassor6imento di
liFuido eStracellulare a li%ello intersti"iale /per ridu"ione della pressione netta di !ilatra"ione1.
.elle altre !orme di shock ipo%olemico in%ece si ha sempre emoconcentra"ione /aumento dell&ematocrito e
della concentra"ione di #61 e aumento della concentra"ione proteica che tal%olta determina anche
incremento della pressione oncotica.
"&oc: distributivo
^ determinato da una altera"ione della distri6u"ione del !lusso ematico con %asodilata"ione impropria di
molti distretti circolatori:
"epsi da gram $ /causato dall&L)" o endotossina 6atterica che determina atti%a"ione del C& con
produ"ione di ana!ilotossine e atti%a"ione della cellule in!iammatorie con produ"ione di +.;B <1 e
<91
"ovradosaggio di sedativi, narcotici o tran(uillanti
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Lesioni del "4CDanestesia spinaleDblocco gangliare %armacologico Bs&oc: neurogenoE
3asodilatatori venosi
<a patogenesi G legata o ad una eccessi%a %asodilata"ione che determina una caduta della pressione arteriosa.
"&oc: ostruttivo
^ determinato dalla ridu"ione della portata cardiaca per ridu"ione meccanica del precarico /non della massa
ematica come nello shock ipo%olemico1 o ad incremento del postcarico.
Astacolo al riempimento %entricolare destro:
)ericardite costrittiva
Tamponamento cardiaco
0i5oma atriale
Trombosi di protesi valvolare
Aneurisma dissecante o compressione dell'aorta
Astacolo al riempimento %entricolare sinistro:
1mbolia polmonare
2pertensione polmonare in %ase terminale
"&oc: cardiogeno
^ do%uto ad una dis!un"ione cardiaca primaria /in corso di Fualsiasi tipo di shock in!atti si ha una
compromissione della !un"ione cardiaca di tipo secondario do%uta alla ridu"ione del precaricoB alla ridu"ione
della per!usione coronarica e all&altera"ione del meta6olismo cardiaco secondario all&ipossia e all&acidosi1
20A Bcausa piG %re(uenteE
Cardiomiopatie in %ase terminale
Aritmie
Fisiopatologia
Meccanismi di compenso allo shock sono rappresentati da:
i%lesso barocettivo e volocettivo che determina un incremento del tono ortosimpatico con
ridistri6u"ione della gittata cardiaca che determina %asocostri"ione generali""ata /tranne che nel
distretto cere6rale e cardiaco1
Attivazione del meccanismo renina<angiotensina<aldosterone secondario ad ischemia renale con
ritensione di liFuidi
<a %asocostri"ione perK determina una ulteriore ridu"ione della per!usione peri!erica dei tessuti la Fuale G
responsa6ile di altera"ioni del meta6olismo cellulare e acidosi meta6olicaB che insieme all&ipossia determina
lo spostamento a destra della cur%a di dissocia"ione dell per aumentare la cessione di ossigeno alle
cellule.
l passaggio di acFua nel compartimento intracellulare /do%uto ad altera"ione delle pompe ioniche1
contri6uisce all&ipo%olemia. n!ine l&atti%a"ione intracellulare degli en"imi lisosomiali determina necrosi
isc&emica.
<&acidosi meta6olica e l&accumulo di cata6oliti %asoatti%i sono alla 6ase della vasodilatazione su base
metabolica e dell&incremento della permeabilitA capillare che determinano edema peri!erico che aggra%a
l&ipo%olemia.
<&essuda"ione determina emoconcentra"ione con aumento della %iscosit7 ematica che !a%orisce la
microtrom6osi che ostruisce ulteriormente il letto capillare.
)e i meccanismi di compenso non riescono a riportare la %olemia e la per!usione a %alori su!!icienti si entra
nella !ase di s. irre%ersi6ileB caratteri""ato da altera"ioni ischemiche d&organo tra cui l&insu%%icienza renale
acuta e il polmone da s&oc: BAD"E do%ute non solo all&ischemia ma anche alla li6era"ione di sostan"e
%asoatti%e.
Clinica
%nsufficienza metabolica
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.on responsi%it7 cellulare agli ormoni cata6oli""antiB per di!etto multien"imatico /principalmente piru%ico
deidrogenasi1J cessa"ione del controllo epatico sulla glicemiaB soprattutto per l&incapacit7 del !egato di
utili""are su6strati aminoacidici.
Cuesta condi"ione di ipometa6olismo acuto pro%oca la cessa"ione !un"ionale di organi importanti e %italiB ed
G alla 6ase della MA;. noltreB l&edema cellulare interno che deri%a dalla cessata !un"ione della .a/E
O
'+Pasi pro%oca ipo%olemia.
%nsufficienza respiratoria
(irettamente legata all&aumento della permea6ilit7 dei capillari al%eolariB l&'8()B che si %eri!ica per
al%eolite e deposi"ione di me6rane di !i6rina nell&al%eoloB spesso G la causa alla 6ase della cascata della MA;
%nsufficienza renale
(anno glomerulare e tu6ulare da ipotensioneB che si mani!esta con anuria e accumulo di sostan"e di ri!iutoB
come ammoniaca e creatinina. )em6ra che l&endotelina sia uno dei !attori che maggiormente contri6uiscono
al danneggiamento del tessuto renale.
=& la causa del 30M della morte da shockB ed G una delle complica"ioni piN tardi%eB che puK %eri!icarsi anche
settimane dopo l&e%ento acuto.
%nsufficienza cardiaca
n genere e%ento tardi%oB compare comunFue in FualunFue momento a causa dell&ipoper!usione miocardicaB
di un di!etto primiti%o /nello s. cardiogeno1B
%nsufficienza epatica
;ondamentale la !un"ione del !egato per la sopra%%i%en"a. <&insu!!icien"a inter%iene con ittero diretto /o
misto1 non associato ad ostru"ione delle %ie 6iliari. <&iperammonemia e gli en"imi sono comuniB e anche
l&=P). )i associa anche ipoglicemia da de!icit della gluconeogenesi.
Altre condizioni
1)"
)ancitopenia
Alterazioni atro%ic&e della mucosa intestinale ! deri%ate dalla caren"a di sangue e dal mancato stimolo
!un"ionaleB Fueste altera"ioni spesso si accompagnano ad una diminu"ione 6arriera intestinale contro
le in!e"ioniB e Fuindi a peritonite settica
Segni clinici
principali segni clinici di shock sono:
#liguria !ino all&anuria per ischemia renale
Cute %redda e sudata per atti%a"ione ortosimpatica
Colorito cianotico e%idente alle la66ra per ridu"ione dell&emoglo6ina in seguito a ipossia stagnante
Tac&icardia ri%lessa per atti%a"ione ortosimpatica /T-0 mm#g1
Acidosi metabolica
)olso %lebile
2potensione
Tac&ipnea
Diagnosi
dati disponi6ili sono cosP tantiB sia clinici che di la6oratorioB che G indispensa6ile l&interpreta"ione dei
risultati. segni clinici che a66iamo descritto precedentemente sono addi"ionati da una serie di esami di
la6oratorio e di parametri ematiciB come:
)ressione arteriosa! poco signi!icati%aB perchL G una condi"ione necessaria e non su!!iciente perchL
coesista una per!usione tissutale adeguata
Fre(uenza cardiaca
)ressione venosa centrale! indica la presen"a di una insu!!icien"a primiti%a o secondare di cuore
assolutaB con accumulo di precarico.
#utput cardiaco! !reFuen"a H gittata
1mogasanalisi con test del p. ematico! %aluta"ione della situa"ione meta6olica e della !un"ione
polmonareB di un compenso meta6olico e/o respiratorio dell&acidosi.
1mogasanalisi del sangue venoso centrale! %aluta"ione dell&estra"ione di A2 dal circolo ematico.
1matocrito
Lattato ematico
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Diuresi
Terapia
.ello shock a 6asso !lussoB si de%e mantenere una adeguata Fuantit7 di sangue e pressione /che in Fuesto
caso G propor"ionale alla per!usione tissutale1B e Fuindi si agir7:
)ulla %olemia /solu"ioni eSpander e tras!usioni di sangue intero1
)ull&ossimetria
)ull&eFuili6rio acido06ase ed elettrolitico
)ulla !un"ione renale
)ul sostegno del cuore e la pre%en"ione delle aritmie
ipristino della volemia!
<a tras!usione G indicata nei seguenti casi:
$A2 in!eriore a 100 ml/min/m2
A2 =8 pari a 0B5 pa"ienti con della CA
Pa"ienti sintomatici /#6U- g/dl1
.on G in%ece indicata per il 6enessere del pa"ienteB accelerare il recuperoB espandere il %olume %ascolare e
in pa"ienti non sintomatici. )i usano sacche di sangue concentratoB conser%ato a 3WC in CP( /citratoB !os!atoB
destrosio1B ognuna da 250 ml /200 ml eritrocitiB 50 ml plasma Q #6 2302* gr/dlB #t: 900*0M1.
'ltrimenti si usano colloidi o cristalloidiB come solu"ioni di 'l6umine a %aria dilui"ione /dal 5 al 25M1B sol.
(i destrano 30B pentastarchB solu"ione di .aCl al *B5M /la comune solu"ione !isiologica %iene meno
adoperata perchL esapande il %olume intersti"iale piN che Fuello plasmatico1. A%%iamente all&in!usione !a
seguito un sensi6ile calo dell&#tB nella misura del %olume perso e ripristinato.
Per calcolare la Fuantit7 da in!ondere si tenga presente che nel caso del sangue essa de%e essere pari al
de!icit %olemicoB nel caso di solu"ioni colloidi 1B5 %olte esso e con solu"ioni cristalloidi 3 %olte la perdita
stimata.
noltre naturalmente si de%e riconoscere e rimuo%ere la causa di shock primiti%a e trattare emorragieB
em6olieB in!arti eccetera
.ello shock ad alto !lussoB G !ondamentale trattare l&in!e"ioneB sostenendo nel contempo gli organi
compromessi o in di!!icolt7. =%entualmente le solu"ioni eSpander sono indicate per la possi6ilit7 di un
seFuestro di !luido nei tessuti.
'ccanto alla terapia anti6ioticaB che %iene e!!ettuata tenendo conto della tossicit7 dei !armaci su organi
e%entualmente compromessiB si de%e pre%edere la rimo"ione del !ocolaio settico Fuando e appena G possi6ile.
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CAP 13 LE SINDROMI DA IPERVISCOSIT$ EMATICA E LEMOREOLOGIA
13.1 DEFINIZIONI DELLEMOREOLOGIA
<&emoreologia G la scien"a che studia il modo di scorrere del sangue nei %asi.
<o stato emoreologico dipende da:
3is a tergo [ determinata dalla pompa cardiaca
3is a %ronte [ determinata dalla resisten"a al !lusso
!attori principali che condi"ionano la resisten"a al !lusso ematico sono:
3iscositA Ba livello del macrocircoloE
^ de!inita come la resisten"a che il sangue oppone al proprio moto.
n condi"ioni normali il !lusso all&interno dei %asi a%%iene in modo laminare: il pro!ilo delle %elocit7 di
scorrimento nei %ari punti della se"ione di un %aso G rappresentato da una para6ola con la %elocit7 massima
la centro e nulla sulle pareti %asali.
l moto tur6olento G caratteri""ato dallo slaminamento del !lusso e dalla !orma"ione di %ortici.
Fa 'iscosit6 pu= essere considerata come la forza di attrito tra 2 lamine adiacenti di sangue e deri'a dal
rapporto tra la differenza di 'elocit6 tra 2 strati adiacenti e la loro distanza.
<a %iscosit7 G in!luen"ata da di%ersi !attori:
Costituenti ematici cellulari /soprattutto eritrociti ma anche piastrine e leucociti1 sia numero che
de!orma6ilit7
Costituenti ematici bioumorali /proteineB soprattutto al6umina e !i6rinogeno1
2ntegritA endoteliale
Possiamo distinguere 3 tipi di %iscosit7:
viscositA sierica: do%uta alle proteine plasmaticheJ un suo incremento si puK a%ere ad esempio in corso
di plasmocitoma
viscositA plasmatica: do%uta alle proteine plasmatiche O i !attori della coagula"ione /soprattutto
!i6rinogeno1. >n suo incremento si puK a%ere in condi"ioni in cui aumenta il !i6rinogeno come in
una patologia in!iammatoria
viscositA ematica: do%uta ai !attori plasmatici O gli elementi cellulari /ematocrito soprattutto1J si ha in
condi"ioni di incremento di numero degli elementi cellulari /eS. Policitemia1 o di altera"ione della
loro de!orma6ilit7 /eS. 'nemia !alci!orme o s!erocitosi1. ^ la piN importante.
FiltrabilitA Ba livello del microcircoloE
^ de!inita come la propriet7 che ha il sangue di attra%ersare i capillari nutriti%i.
;attori che in!luen"ano la !iltra6ilit7 sono:
de%ormabilitA degli eritrociti
de%ormabilitA dei leucociti
aggregazione piastrinica
attivazione dei %attori della coagulazione
2li eritrociti inoltre nei %asi di piccolo diametro si impilano al centro del %aso in modo da ostacolare il meno
possi6ile lo scorrimento del plasma che a%%iene ai lati /scrematura del plasma o e!!etto sigma1.
CiK comporta una minore %iscosit7 apparente del plasma ai lati dei capillari perchL %iene meno il !attore
cellulare.
n%ece i leucociti sono meno de!orma6ili e s!ruttano il canale di shunt artero%enoso per creare un minore
ostacolo allo scorrimento del plasma.
l passaggio dei leucociti attra%erso i capillari a%%iene solo in condi"ioni di atti%a"ione endoteliale.
13.2 EMOREOLOGIA CLINICA
)tudia il rapporto tra !attori emoreologici e malattia.
Indagini per definire lassetto emoreologico di un individuo:
indagini di primo livello /sempliciB poco costoseB applica6ili su larga scala1
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conta piastrineB leucociti e eritrociti
protidemia
!i6rinogenemia
indagini di secondo livello /so!isticateB costo ele%atoB permettono di indi%iduare le sindromi da
iper%iscosit7 secondaria1:
misura della %iscosit7 plasmatica e sierica /tramite %iscosimetro1
indagini di terzo livello /costose e complicate %alutate solo a scopo di ricerca1:
%aluta"ione della de!orma6ilit7 cellulare
Sindrome da iperviscosit primitiva
(eri%a da una altera"ione primiti%a di un !attore emoreologico:
mieloma
policitemia
leucemia
anemia %alci%orme
s%erocitosi
sindrome da iperviscositA primaria da alterazione della de%ormabilitA eritrocitaria
si osser%a in corso di:
s%erocitosi
anemia %alci%orme
emoglobinopatie
mani!esta"ioni renali:
necrosi papillare
ematuria
colica renale
mani!esta"ioni osteo0articolari:
dolori ossei
in!arto midollare
necrosi asettica del !emore
mani!esta"ioni neurologiche:
paralisi dei ner%i cranici
amaurosi
emiplegia
sindrome da iperviscositA primitiva da alterazione dei %attori bioumorali
si osser%a in corso di:
iper%ibrinogenemia
macroglobulinemia
mieloma multiplo
malattie del collageno
crioglobulinemia
mani!esta"ioni ematologiche
sindrome emorragica /porporaB ecchimosiB epistassi1
mani!esta"ioni cardio%ascolari:
insu!!icien"a cardiaca congesti"ia /da iper%olemia secondaria all&incremento della pressione
oncotica1
ipotensione ortostatica
mani!esta"ioni neurologiche.
Con%ulsioni
Ce!aleaB %ertiginiB acu!emi
+erapia:
Plasma!eresi
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Plasma eSchange: plasma!eresi O immediato rimpia""o dei %olumi plasmatici sottratti con uguali %olumi di
solu"ioni isotoniche o di al6umina o di sostituti del plasma o di plasma normale
=!!etti collaterali:
po%olemia
poal6uminemia
Caren"a di !attori della coagula"ione
poimmunoglo6ulinemia
8ea"ioni allergiche
sindrome da iperviscositA primitiva da alterazione dei %attori cellulari
policitemia %era
poliglo6ulia secondaria a ipossiemia cronica
poliglo6ulia secondaria a secre"ione inappropriata di eritropietina
l&incremento dell&ematocrito si associa a incremento della cessione di ossigeno ai tessuti solo !ino ad una
determinata soglia oltre la Fuale un suo ulteriore incremento comporta ridu"ione della cessione di A2 poichG
si ha incremento della %iscosit7 con ridu"ione del !lusso a li%ello del microcircolo.
<&incremento dell&ematocrito G correlato all&incremento del rischio di episodi trom6oem6olici che aggra%ano
l&ischemia.
mani%estazioni cardiovascolari!
distur6i circolatori degli arti in!eriori /claudicatio intermittensB trom6o!le6iteB acrocianosiB !enomeno di
8a4naudB parestesie1
iper%olemia da incremento della massa eritrocitaria
ipertensione arteriosa e cardiopatia ipertensi%a
angina e in!arto cardiaco
em6olia polmonare
sindrome di @udd0Chiari /trom6osi delle %ene so%raepatiche1
sindrome di <eriche
mani%estazioni neurologic&e Balterazioni del microcircolo cerebraleE!
ce!alea
%ertigini
nistagmo
sonnolen"a
ictus cere6rale e attacco ischemico transitorio /+'1
mani%estazioni visive!
acu!emi
distur6i %isi%i
mani%estazioni respiratorie!
tachipnea
dispnea
do%ute all&iper%entila"ione compensatoria in caso di ipossiemia cronica
terapia
emodilui"ione ipo%olemica [ salasso /2500300 cc1
emodilui"ione normo%olemica [ salasso /2500300 cc1 O destrano 30 e al6umina 5M o 20M
emodilui"ione iper%olemica [ sostan"e ad a"ione osmotica /che richiamano liFuidi dall&intersti"io1 O
destrano 30 e al6umina 5M o 20M
J
23 S 1B99[ 30.
<Re!!icacia di Fuesto sistema tampone si 6asa sulla presen"a di una duplice regola"ione polmonare e renale.
<Rincremento degli idrogenioni G tamponato dagli anioni HCO
3
>n altra !ormulaB e!!icace da un punto di %ista mnemonicoB si 6asa sullRuso dei primi due decimali
del p#. 'd esempioB una concentra"ione di P
CA
2
pari a 30 mm#g G appropriata in presen"a di un p# di
*B30. PoichL e necessario del tempo /12039 ore1 a!!inchL i meccanismi di compenso respiratorio dellRacidosi
meta6olica di%entino pienamente operati%iB Fueste !ormule sono %alide solo in presen"a di un Fuadro di
acidosi sta6ili""ato. l %antaggio clinicoB del calcolo della appropriata concentra"ione di P
CA
2
G Fuello di
poter %eri!icare se la !un"ionalit7 respiratoria del pa"iente G normale. .ei casi in cui la P
CA
2
non si
modi!ica adeguatamente in risposta allRacidosi meta6olica 6isogna sospettare la coesisten"a di unRalcalosi o
di unRacidosi respiratoria.
<Ralcalosi respiratoria puK essere do%uta ad una gra%e in!e"ione polmonare o ad una setticemia che
aumentando la !reFuen"a respiratoria promuo%ono una maggiore elimina"ione della CA
2
. n Fuesto casoB
malgrado la concomitante acidosi meta6olicaB il p# sar7 normale od addirittura aumentato. <a diagnosi
potr7 essere posta in 6ase alla presen"a di una concentra"ione di 6icar6onati 6assa con un p# normale e
soprattutto di %alori di P
CA
2
inappropriati per il %alore del p# /%edi le !ormule riportate in preceden"a1. 'd
esempioB un Fuadro tipico di alcalosi respiratoria con chetoacidosi dia6etica potre66e essere un p# di *B33B
dei 6icar6onati di , m=F/l ed una P
CA
2
pari 12 mm#g. n assen"a dellRalcalosi respiratoriaB in 6ase alla
concentra"ione dei 6icar6onati /!ormula di 'l6ert1 a%remmo do%uto a%ere una P
CA
2
non in!eriore a 20
mm#g o in 6ase ai primi due decimali del p# una P
CA
2
di 33 mm#g. Cuesto tipo di altera"ione mista
dellReFuili6rio acido06ase /acidosi meta6olica O alcalosi respiratoria1 si puK osser%are nella !ase di recupero
dalla chetoacidosi a causa di una dissocia"ione tra la piN rapida %elocit7 di incremento dei 6icar6onati
/rigenerati per e!!etto della terapia1 ed il piN lento decremento della !reFuen"a respiratoria. <a
concentra"ione della P
CA
2
risulter7 inappropriatamente 6assa per la concentra"ione dei 6icar6onati G
sposter7 il p# %erso lRalcalinit7. l rim6al"o %erso lRalcalinit7 di%enta pericoloso solo se sono stati
somministrati dei 6icar6onati in maniera impropria /%edi terapia1B mentre in presen"a di una corretta
399
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reidrata"ioneB lReccesso di 6icar6onati %iene regolarmente smaltito dal rene che in condi"ioni di alcalosi
tende ad eliminare e non a ritenere i 6icar6onati.
2li e!!etti com6inati di unRacidosi respiratoria con la chetoacidosi dia6etica possono osser%arsi nei pa"ienti
dia6etici scompensati con gra%e patologia polmonare /estesi !ocolai 6roncopneumonici o em6olia
polmonare1 e comportano una marcata ridu"ione del p#B %enendo a mancare il compenso respiratorio. <a
diagnosi puK essere !acilmente posta in 6ase al mancato decremento della P
CA
2
rispetto al %alore del p# e
dei 6icar6onatiB utili""ando le !ormule descritte in preceden"a.
<a %ia respiratoriaB oltre che mediante lRincrementata elimina"ione di CA
2
B consente di eliminare parte dei
poten"iali idrogenioni sotto !orma di acetoneB il composto %olatile che si !orma dalla decar6ossila"ione
spontanea dellRacido acetoacetico. <a cui %elocit7 di escre"ione per %ia respiratoria G direttamente
propor"ionale alle concentra"ioni plasmatiche.
'i !ini di un corretto inFuadramento diagnostico della chetoacidosi dia6etica G indispensa6ile calcolare
anche l&e!!etto dellRacidosi sul gap anionico del siero. l gap o de!icit anionico rappresenta la di!!eren"a tra i
cationi e gli anioni normalmente misurati nel siero. cationi includono il sodioB il potassioB il magnesio ed il
calcioB gli anioni i 6icar6onatiB il cloroB i !os!ati ed i sol!ati. <a di!!eren"a tra cationi e anioni del siero /il
gap anionico1 G do%uta al !atto che normalmente la maggior parte dei cationi %iene determinata mentre non
tutti gli anioni %engono misuratiB Fuali ad esempio gli anioni proteici /al6umina1B i sol!ati ed i !os!ati. (a un
punto di %ista pratico il calcolo del gap anionico si 6asa su Fuattro ioni Fuantitati%amente piN importanti e
misurati di routine: .a
O
B E
O
B Cl
0
B
HCO
3
12
.
CuindiB la chetoacidosi dia6etica non complicata rientra nella classi!ica"ione delle acidosi con aumentato
gap anionico. +utta%iaB di%erse complica"ioni di tipo !isiopatologico possono presentarsi nei pa"ienti con
dia6ete mellito scompensato. )e oltre alla chetoacidosi sono presenti unRalcalosi meta6olica od unRacidosi
od unRalcalosi respiratoria si s%iluppa un altera"ione dellReFuili6rio acido 6ase di tipo mistoB per la cui
corretta diagnosi G necessario il calcolo del gap anionico. n!attiB la presen"a di un altera"ione meta6olica
mista puK essere desunta dal %alore del rapporto tra eccesso di gap anionico e de!icit di 6icar6onati. >n
rapporto superiore ad 1 indica che la concentra"ione dei 6icar6onati plasmatici si G ridotta meno del pre%isto
e che Fuindi Fualche altra !onte di 6asi ha pre%enuto il decremento dei 6icar6onati. 'd esempioB G possi6ile
che a causa del %omito persistente o di unRerronea terapia con 6icar6onati unRalcalosi meta6olica %enga a
complicare il Fuadro della chetoacidosi. n Fuesto casoB la determina"ione del p# e della P
CA
2
come si
%ede nellResempio riportato nella +a6ella /colonna a destra1 non mostrano apparenti altera"ioniB Fuindi
solo il gap anionico ed il calcolo del rapporto tra eccesso di gap anionico e de!icit di 6icar6onatiB
!rancamente patologiciB consentono di porre diagnosi di chetoacidosi dia6etica associata ad alcalosi
meta6olica. .el caso di unRalcalosi meta6olica meno se%eraB rispetto a Fuella riportata nellResempioB si a%r7
solo una par"iale corre"ione del de!icit di 6icar6onati ed il rapporto tra eccesso di gap anionico e de!icit di
6icar6onati si ridurr7 ma sar7 sempre superiore all&unit7.
Tabella 22. Parametri 6iochimici in corso di una concomitante chetoacidosi ed alcalosi meta6olica
/modi!icata da .arins 82B Eop4t .PB Eleeman C8: (ia6etic acidosis and coma. MaSwell M#B Eleeman
C8B .arins 82 /eds1. n: linical +isorders of -luid and )lectrolNte Meta/olism. .ew aorkB Mc2raw0#ill
nc. 1-,*B pp 93309*31.
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:ormale 2etoacidosi 2etoacidosi ( 'omito o
terapia con :a@O
!
)odiemia /m=F/<1 130 130 135
Potassiemia /m=F/<1 3 5 3
Cloruremia /m=F/<1 105 105 -9
@icar6onatemia /m=F/<1 23 10 23
2ap anionico /m=F/l1 11 25 29
(e!icit di HCO
3
-
/m=F/<1
0 13 1
Gap anionico / HCO
3
-
0 0.-3 13
p# *B30 *B23 *B30
P
CA
2
/mm#g1 30 22 30
>nRe%enien"a comune nei pa"ienti con chetoacidosi dia6etica G Fuella del passaggio in corso di trattamento
da unRacidosi meta6olica con ele%ato gap anionico a Fuello di unRacidosi meta6olica con normale o ridotto
gap anionico /acidosi ipercloremica1. <a reidrata"ione con solu"ione !isiologica /.aCl 0B-M1 aumenta la
concentra"ione di ioni Cl
0
e riduce Fuella degli
HCO
3