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DEFINIZIONI
Esculapio: “il medico può guarire con i farmaci,il coltello
e le parole”
La psicoterapia e “qualsiasi tecnica che utilizzi metodi
psicologici per combattere la malattia mediante
l’intervento delle funzioni psichiche “ (Van Eeden,1889))
La P. è il trattamento con mezzi psicologici di problemi di
natura psichica in cui una persona,appositamente
qualificata, stabilisce deliberatamente una relazione
professionale col paziente con lo scopo di:
Rimuovere,modificare o attenuare i sintomi esistenti
Mediare modi di comportamento disturbante
Promuovere la crescita e lo sviluppo in senso positivo della
personalità (indip dal fatto che ci sia un disturbo psichiatrico)
(Wolberg)
1 L’atteggiamento psicoterapico
Es le fobie
sarebbero per S.Freud l’espressione della presenza di un “conflitto edipico” non
superato (il soggetto non ha superato la fase dello sviluppo infantile in cui ama la
madre ed entra in competizione col il proprio padre vissuto come nemico).
Il persistere di pulsioni sessuali incestuose irrisolte e il loro risvegliarsi in un
adulto fa nascere l’ansia,che è l’espressione del risveglio della “paura di
castrazione” da parte della figura paterna.
L’ansia induce l’Io a difendersi mediante la rimozione per mantenere l’origine
delle pulsioni al di fuori della coscienza;
questo porta alla messa in atto di altri meccanismi di difesa ,come la
“spostamento” ,meccanismo secondo il quale la fonte dell’ansia (il conflitto) è
trasposto dall’interno ad una situazione o ad un oggetto esterno ,che diventa
dunque l’apparente causa dell’ansia
(in questo modo non si ha un ansia continua per il conflitto irrisolto ma questa
si manifesta solo in relazione all’oggetto di spostamento)
Psicoanalisi (terapia psicoanalitica)
Compito della terapia psicoanalitica è
scoprire le determinanti inconsce del comportamento,
permettendone la presa di coscienza da parte del soggetto
mediante l’”interpretazione” del significato da parte dell’analista
(verrà rilevata al pz quando,a giudizio terapeuta,questi è pronto affrontarlo)
Svantaggi: molto lunga e costosa e non così duratura come sostengono psicanalisti
Psicoanalisi (terapia psicoanalitica)
Le psicoterapie ad orientamento analitico sono tecniche derivate dalla p. classica,
modificate per vari aspetti tecnici e metodologici,
ed applicate ad altri settori, compresi i disturbi psicotici (schizofrenia a disturbi
deliranti, disturbo bipolare etc..)
Il “comportamentismo” (Behaviourismo)
rifiuta l’ipotesi dell’esistenza di meccanismi inconsci
cio che è oggetto di possibile comprensione e
terapia è il solo “comportamento” osservabile,
che viene concepito come specifica “risposta” a
determinati “stimoli”, entrambi oggetto di
valutazione
Psicoterapie
Cognitivo-Comportamentali
Ilcomportamentismo si basa sull’applicazione delle
teorie dell’apprendimento, secondo le quali
ilcomportamento umano,normale e disturbato, è
espressione di processi di apprendimento
(Condizionamento di I e II tipo, apprendimento imitativo,
etc…).
I disturbi psichici sono considerati alla stregua di
“comportamenti disfunzionali” o “disadattativi”
lo scopo della terapia comportamentale è l’analisi e
la modificazione dei comportamenti disadattativi e
inadeguati, che viene attuata dal terapeuta,che ha un
ruolo molto attivo e direttivo (fa da trainer), mediante
specifiche tecniche
Psicoterapie
Cognitivo-Comportamentali
Principali tecniche comportamentali:
1 Desensibilizzazione sistematica:
basata sul principio della “inibizione reciproca”.
Consiste nell’allenare sistematicamente il paziente ad annullare una
reazione di ansietà con uno stato di rilassamento (ottenuto mediante
varie tecniche).
Viene inizialmente costruita col paziente una gerarchia di situazioni
capaci di provocare ansia,partendo da quelle meno ansiogene.
Il paziente viene poi invitato ad immaginare la situazione ansiogena e
allenato ad attuare immediatamente il rilassamento sino ad estinzione
dell’ansia.
L’esercizio viene ripetuto più volte. Solo quando l’ansia si è estinta e
l’immaginare non comporta più ansia,si passa alla situazione ansiogena
di livello superiore e così via.
La desensibilizzazione può in un secondo momento essere attuata
anche “in vivo”
Psicoterapie
Cognitivo-Comportamentali
2 Flooding :
si basa sul principio della estinzione della risposta (l’ansia non
dura in eterno ma piano piano si estingue)
Consiste nell’esporre il paziente,dapprima immaginativa-mente poi in
vivo,alla situazione ansiogena,senza attuare particolari tecniche di
rilassamento
(poco usata oggi perché specialmente all’inizio si può avere effetto
paradosso di incremento dell’ansia)
3 Tecniche avversative:
si basano sui principi condizionamento avversativo (Punishment).
Consiste nell’instaurare una inibizione condizionata di un
comportamento,
associando metodicamente a quest’ultimo uno stimolo fortemente
spiacevole che causi una marcata risposta di evitamento
(es alcol: utilizzo disulfiram che in realtà non ha alcun intento terapeutico
ma solo quello di far sentire male se viola la regola di non bere)
(es Arancia meccanica: costrizione guardare violenza genera ripugnanza)
Psicoterapie
Cognitivo-Comportamentali
4 Tecniche di rewarding (rinfozo positivo):
si basano sull’associare rinforzi positivi (ricompense, reali o simboliche)
ai comportamenti adattativi emessi dal paziente
(es Weight Watchers per obesità: riconoscimento davanti a tutti del risultato
raggiunto) o (es alcol: AA)
5 Tecniche di modeling (imitazione modello):
consistono nell’apprendimento di modalità comportamentali non
patologiche mediante “imitazione” di un “modello” che è il terapeuta
stesso
(“vedi io non ho paura di oggetto tua fobia: mi posso avvicinare senza
problemi e anche u lo puoi fare”)
6 Assertive training:
si basano sull’apprendimento di comportamenti sociali ritenuti più positivi
ed adattativi, mediante tecniche di rewarding e di modeling
(es per fobia sociale: misto di rewarding e modeling)
Psicoterapie
Cognitivo-Comportamentali
Principali tecniche cognitive
Le tecniche cognitive si basano su un approccio “razionalista” ,
secondo cui il comportamento e le reazioni emotive umane
sono regolate sulla base di “schemi cognitivi”
espliciti (agenti a livello cosciente)
o impliciti (livello “tacito”, ovvero incosciente)
acquisiti sulla base delle esperienze di vita a partire dall’
infanzia;
gli “schemi cognitivi” sono dei sistemi di convinzioni in base alle
quali l’individuo
elabora le informazioni
e da significato alle sue esperienze
Le manifestazioni psicopatologiche sono considerate
l’espressione di “schemi cognitivi disfunzionali” o “disadattativi”
che sono diversi e tipici di ogni tipo disturbo
Scopo della psicoterapia cognitiva è la loro modificazione
Psicoterapie
Cognitivo-Comportamentali
• La Psicoterapia cognitiva si basa su
auto-osservazione del paziente,
• che viene addestrato ad esaminare sistematicamente
i suoi processi mentali in determinate situazioni
dolorose o capaci di suscitare ansia o altre emozioni
patologiche (dialogo interno);
• su tale base vengono con lui individuati e resi espliciti
i sistemi rappresentativi (cioè gli schemi cognitivi) in
base ai quali decodifica gli eventi; (devono essere
esplicitati per poterli cambiare)
• in una terza fase viene attuata sistematicamente la
modifica degli errori cognitivi in base ai quali avviene
solitamente la interpretazione della realtà
Psicoterapie
Cognitivo-Comportamentali
• Le psicoterapie cognitivo-comportamentali
hanno come indicazioni
• il trattamento dei
• disturbi d’ansia
• disturbi depressivi
• disturbi del comportamento alimentare
• disturbi di personalità (es borderline)
• dipendenze patologiche.
• Sono inoltre alla base di alcuni tipi di interventi di
tipo “riabilitativo” (es disturbi psicotici)
5 Psicoterapia Interpersonale
Si tratta di una tecnica psicoterapeutica elaborata
inizialmente per il trattamento degli episodi depressivi
non gravi
(poi opportunamente modificata è stata usata per DA e DU
anche gravi insieme ai farmaci)
Si basa sull’ipotesi che eventi e situazioni interpersonali
stressanti abbiano un ruolo fondamentale nello
scatenare e/o perpetuare la depressione,all’interno di
un’ipotesi patogenetica bio-psicosociale
(i farmaci servono per combattere l’aspetto biologico della
malattia mentre la PT interviene nel migliorare la
compliance e nella gestione dello stress responsabile di
un peggior decorso malattia)
Psicoterapia Interpersonale Relativamente breve:
1/settimana per pochi mesi
2 PSICOTERAPIE COLLETTIVE
DIGRUPPO
FAMILIARI
Psicoterapie di gruppo
etc…)
terapeuta
Caratteristiche comuni alle
Psicoterapie di Gruppo
Accento posto non solo sulle caratteristiche
intrapsichiche dell’individuo ma anche sugli
aspetti interpersonali
Uso sistematico di fattori terapeutici fondati
sulla comunicazione emotiva (empatia,
fiducia, calore umano)
Maggiore attività dei terapeuti (maggiore
direttività)
Preferenzialità data all’analisi dl “qui ed ora”
Fattori terapeutici aspecifici nelle
Psicoterapie di Gruppo (sec.Block)
1 Coesione del gruppo (solidarietà)
Malato si sente meno
2 Universalizzazione “unico e diverso” dagli altri
3 Informazione (attività pedagogica)
4 Speranza Se ce la fanno gli altri..
5 Altruismo
6 Apprendimento interpersonale, imitazione ed
identificazione Aumento insight
7 Riproduzione di situazioni familiari ancestrali
8 Abreazione e catarsi
2b Psicoterapie di coppia e familiari
Psicoterapie familiari
Sono forme di psicoterapie che coinvolgono gruppi
“naturali” (già precostituiti) come la coppia o la famiglia
Partono dal presupposto comune che alcune forme di
psicopatologia o comunque di disagio abbiano matrice
nelle interazioni di coppia o familiari piuttosto che a
livello del singolo individuo
Fanno riferimento a modelli teorici e di intervento tecnico
di matrice diversa .Esistono infatti terapie di coppia o
familiari ad impostaione psicodinamica,
comportamentale, sistemico-relazionale etc…
PSICOTERAPIA
1 SISTEMICO-RELAZIONALE
• E’ una forma di intervento di psicoterapia
generalmente attuata sulla famiglia o sulla coppia
• Si basano sul presupposto che è impossibile
decontestualizzare i problemi;
• le manifestazioni psicopatologiche dell’individuo
non sono tanto l’espressione di una sofferenza
dell’individuo stesso quanto un’espressione della
“disfunzionalità” dell’intero sistema microsociale in
cui vive
(grande importanza data ai problemi comunicazione/
relazione all’interno famiglia)
PSICOTERAPIA
SISTEMICO-RELAZIONALE
Presupposti
• La famiglia (o la coppia) è un sistema , inteso come
“un qualsiasi gruppo di elementi legati da qualche
relazione fra di loro”.
• Ogni sistema ha la qualità di “organismo” : è cioè
caratterizzato dalle proprietà
• della “totalità” (non è considerabile per parti separate)
• della “non sommatività” (il totale è più della somma delle parti)
• e della “omeostasi” (mantenimento dell’equilibrio): retroazione
• Nella prospettiva sistemica viene mutuato il principio
cibernetico della causalità circolare (“A” → “B” → “C” →
“A”) in luogo della causalità lineare (“A” → “B” → “C”
etc..)
PSICOTERAPIA
SISTEMICO-RELAZIONALE
• La psicoterapia SR si basa innanzitutto sull’analisi
e modificazione della comunicazione, a sua volta
basata sui principi della “teoria della
comunicazione”:
In ogni situazione sociale è impossibile non comunicare
(se nessuno dei due parla in pratica stanno comunicando
non verbalmente che si vogliono ignorare!)
In ogni comunicazione vi sono due aspetti ,
l’uno riguardante il contenuto comunicazione (digitale,verbale)
e l’altro che riguarda la definizione del tipo di relazione tra chi
manda e chi riceve il messaggio (analogico, non verbale).
Quest’ultimo aspetto non è sempre deliberato e consapevole
(in genere quando sono in contrasto verbale e non verbale il
messaggio “vero” è il non verbale)
Nelle situazioni patologiche assume particolare
importanza l’aspetto “relazionale” della comunicazione
PSICOTERAPIA
SISTEMICO-RELAZIONALE
La comunicazione è di due tipi:
verbale (comunicazione digitale)
e non verbale (comunicazione analogica): tono della
voce, inflessioni, sequenze, ritmo ,cadenza delle parole,
mimica,gestualità etc… .
generalmente
l’aspetto di “contenuto” della comunicazione si basa sul
linguaggio digitale ;
l’aspetto della definizione della relazione si basa sul
linguaggio analogico
PSICOTERAPIA
SISTEMICO-RELAZIONALE
La psicoterapia RS è una forma di intervento
prevalentemente direttivo in cui il terapeuta
osserva il sistema (in particolare le sequenze interattive
fra i vari componenti tra loro e con il terapeuta e le sue
regole comunicative)
effettuando ,sulla base dei dati dell’osservazione
interventi specifici di tipo prescrittivo e direttivo (es, uso
dei paradossi) diretti a modificare le regole comunicative
e di relazione distorte (cosiddetta “metaregolazione del
sistema”)
• La Psicoterapia SR trova indicazioni nel trattamento
Anni ’70 si credeva in genesi familiare di schizfrenia ora non più ma cmq
• della schizofrenia famiglia e comunicazione sono importanti nel condizionare il decorso malattia