Sei sulla pagina 1di 46

PSICOTERAPIE

DEFINIZIONI
 Esculapio: “il medico può guarire con i farmaci,il coltello
e le parole”
 La psicoterapia e “qualsiasi tecnica che utilizzi metodi
psicologici per combattere la malattia mediante
l’intervento delle funzioni psichiche “ (Van Eeden,1889))
 La P. è il trattamento con mezzi psicologici di problemi di
natura psichica in cui una persona,appositamente
qualificata, stabilisce deliberatamente una relazione
professionale col paziente con lo scopo di:
 Rimuovere,modificare o attenuare i sintomi esistenti
 Mediare modi di comportamento disturbante
 Promuovere la crescita e lo sviluppo in senso positivo della
personalità (indip dal fatto che ci sia un disturbo psichiatrico)
(Wolberg)
1 L’atteggiamento psicoterapico

 Atteggiamento psicoterapico: è un aspetto


fondamentale della comune pratica
medica, caratterizzato da una modalità di
porsi ,da parte del medico, verso la
persona ammalata, caratterizzato
 Dalla disponibilità all’ascolto,
Spiega i diversi risultati ottenuti
 Dall’interesse da medici sia di compliance sia
di efficacia legati alla diversa
modalità di approccio al pz
 e dal sostegno psicologico
Caratteristiche comuni alle
2 psicoterapie
Presupposti necessari al loro utilizzo:
1 Presenza di un modello di funzionamento mentale,
che renda conto sia della normalità che della
patologia
2 Modificabilità del comportamento o della
personalità e del funzionamento psichico mediante
mezzi psicologici
3 Utilizzo di questa modificabilità allo scopo di
promuovere il benessere dell’individuo (cioè
possibilità di cambiarlo in meglio!)
4 Esistenza di un procedimento terapeutico basato
su precise modalità tecniche (ben codificate)
Requisiti delle psicoterapie
 Presenza di un modello di funzionamento mentale
 Criteri di selezione dei pazienti (non tutti i pz sono
trattabili con PT e non tutti i tipi PT sono rivolti agli
stessi disturbi mentali)
 Criteri di valutazione dell’esito del trattamento
 Possibilità di controllo e verifica per i terapeuti
 Specifiche modalità di “training” professionale per
gli aspiranti psicoterapeuti (per legge ora devono
frequentare una scuola della durata minima di 4 aa)
Gli obiettivi delle psicoterapie
(sec.Korchin) Le varie PT in genere si concentrano su uno
o cmq su pochi di questi obbiettivi: quelli che
ritengono essere alla base disturbo mentale

1 Rafforzamento delle motivazioni


2 Riduzione della pressione emozionale e facilitazione
dell’espressione delle emozioni neg (catarsi)
3 Liberazione del potenziale di crescita
4 Modificazione delle abitudini e comportamenti
5 Modificazione dei livelli di conoscenza e della
capacità decisionale
6 Modificazione delle modalità rappresentative della
realtà
Gli obiettivi delle psicoterapie
(sec.Korchin)
7 Aumento delle capacità di introspezione
8 Valutazione e chiarificazione delle
relazioni interpersonali
9 Modificazione dei processi somatici
(maggiore controllo della mente sul corpo)
10 Modificazioni dello stato di coscienza
(aumento livelli di autocoscienza)
11 Modificazioni dell’ambiente sociale e
familiare
Fattori “aspecifici” nelle
psicoterapie sec.Frank
1 Esistenza di una relazione intensa, investita
emotivamente, fra un terapeuta e una persona
che chiede aiuto terapeutico
2 Esistenza di un “setting” terapeutico (sistema di
rgole all’interno delle quali ci si muove con PT)
3 Esistenza di un “razionale” terapeutico (ognuna
ha sua teoria sulle basi psicologiche di disturbo)
4 Esistenza di un procedimento terapeutico che
richieda la attiva partecipazione dei membri
della relazione terapeutica che sia ritenuto da
essi il mezzo per risolvere i problemi del
paziente (alla PT ci deve credere terapeuta e
anche il pz perché funzioni)
Classificazione psicoterapie
1 Individuali
2 Collettive
 Digruppo
 Familiari (gruppo “naturale”)
1 PSICOTERAPIE INDIVIDUALI
Nata ai primi ‘800 in Francia:
1 Ipnosi prima PT “moderna”

 Tecnica basata sull’uso di mezzi suggestivi


 La suggestione è definibile come
 “influenzamento del pensiero,dei sentimenti,della volontà di
un’altra persona
 tramite l’aggiramento degli aspetti razionali della sua
personalità,
 sulla base di un rapporto interpersonale che provoca una forte
risonanza affettiva” (autorevolezza
ipnologo nella relazione ha un forte ruolo
: è lui che guida e dà le regole “nuove” al
pz)
 Si basa sulla induzione di uno stato di coscienza
particolare (trance ipnotica) con vigilanza modificata
caratterizzato da peculiari aspetti soggettivi e fenomeni
oggettivi (l’ipnotizzato non presta più alcuna attenzione al mondo intorno a
lui ma è tutto concentrato su ciò che dice e fa il terapeuta)
 Le tecniche induttive si basano sulla concentrazione
distensiva su stimoli ripetuti e monotoni (voce, pendolo)
Ipnosi
Non tutti però sono ipnotizzabili
 Una volta approfondito lo stato di trance (ai fini spettacolo si
arriva talvolta a vera e propria catalessi) si utilizzano a
scopo terapeutico suggestioni dirette
 sia a modificare o rimuovere direttamente sintomi
 sia per rievocare avvenimenti rimossi (ipnoanalisi)
 Finalità terapeutiche:
 Extrapsichiatriche: es. induzione analgesia per interventi di
piccola chirurgia
 Psichiatriche: Oggi poco usata cmq: solo in D.somatoformi e DA fobici
 rimozione per via suggestiva di sintomi psicosomatici,da
conversione
 Abreazione: liberazione di emozioni sgradevoli legate ad eventi
traumatici rimossi (ipnocatarsi)
 Ipnoanalisi: emersione e presa di coscienza di vissuti
emozionalmente disturbanti
2 Psicoterapie di rilassamento o autogene:
Training autogeno di Schutz
 Consiste in una sorta di autoipnosi volontaria detta
“autodistensione concentrativa” mediante il quale si realizza lo
“stato autogeno”,
 in cui l’individuo si trova in una condizione di distacco, essendo
sganciato rispetto alle influenze ambientali o psichiche ,
 ottenendo una condizione come di autonomia che rende
possibile l’omeostasi

 Si basa sull’esecuzione di una serie progressiva di “esercizi”,di


tipo “inferiore” e “superiore”
 Esercizi inferiori: pesantezza, calore, calore addominale, fresco alla
fronte (funzioni sensitive), controllo battito cardiaco, controllo del respiro,
(funzioni neurovegetative)
 Esercizi superiori: controllo flusso pensiero (più vicini a vero e proprio
stato ipnotico)
Psicoterapie di rilassamento o autogene:
Training autogeno di Schutz
 Meccanismi dell’effetto:
 rilassamento muscolare e controllo delle reazioni
psicofisiologiche all’ansia
 con conseguente feedback positivo ; aumento della
percezione del sé e incremento della sensazione di
autocontrollo emotivo e somatico
 Indicazione:
 disturbid’ansia,somatoformi e psicosomatici in generale;
 possibile usare gli esercizi di rilassamento del TA
nell’ambito di altre tecniche (comportamentali)
PSICOTERAPIE
3 PSICODINAMICHE
 Sono le psicoterapie che si rifanno ai principi “psicodinamici”
introdotti da S.Freud (per >50aa la PT più famosa e usata)
 Il termine psicodinamico si riferisce all’idea che i processi
psichici sono regolati da forze in contrapposizione fra loro
(conflitto psichico)
 Caratteristiche fondamentali della concezione psicodinamica
sono:
 I fenomeni psichici e comportamentali, sia normali che patologici,
sono ricondotti ad un dinamismo psicologico, inteso come rapporto
conflittuale tra forze appartenenti alle varie componenti della vita
psichica (idee,affetti,pulsioni etc..)
 Tra normalità e patologia non esiste una separazione netta ma un
continuum (nella patologia sono riscontrabili fenomeni che non sono
qualitativamente ma solo quantitativamente diversi da quelli normali)
Freud è un positivista: visione deterministica della vita mentale: istinti comandano
finchè non si prende coscienza dell’inconscio che li guida
PSICOTERAPIE
PSICODINAMICHE
 La vita psichica è basata su un determinismo causale
 Esistenza dell’Inconscio, cioè una parte della vita psichica
avviene in modo inconsapevole; le componenti inconsce
della vita psichica possono entrare in conflitto fra loro oppure
con aspetti della vita cosciente
 L’inconscio si manifesta in forme mascherate e simboliche
(es nel sogno, nei lapsus, negli “atti mancati”), che possono
essere oggetto di decifrazione attraverso opportune tecniche
“interpretative”
 La psicoterapia è principalmente mirata all’”insight”, cioè alla
presa di coscienza delle componenti inconsce della nostra
vita psichica
PSICOTERAPIE
PSICODINAMICHE
 La principale forma di psicoterapia psicodinamica è la
 Psicoanalisi classica o Freudiana

e le forme da essa derivate:


 Psicoterapia ad orientamento analitico,
 Psicoterapia breve analitica,
 Psicoterapia di sostegno
 etc..
 Altreforme di Psicoterapia basate sui principi
psicodinamici sono
 la Psicoterapia analitica sec. K.G. Jung,
 la Psicologia Individuale di A.Adler
Psicoanalisi (terapia psicoanalitica)
 Tecnica terapeutica basata sulle teorie Freudiane inerenti alla
struttura e funzionamento psichico
 Sec.Freud l’”apparato psichico” è tripartito, ed è composto da
tre strutture o “istanze” mentali:
1 Es (o Id) : è totalmente inconscio e comprende tutte le componenti
istintuali innate (di natura libidica, aggressiva etc) e tutte le
rappresentazione mentali (idee,fantasie) che vengono relegate a livello
inconscio per il loro contenuto inaccettabile
2 Io : rappresenta la parte conscia della vita psichica, sede del pensiero
razionale cosciente; essa media il rapporto dell’individuo con la realtà;
(una parte minore dell’IO è inconscia e è costituita dai cosiddetti
“meccanismi di difesa”,che sono operazioni psichiche di difesa che
entrano automaticamente in azione quando l’Io è “minacciato”
 dall’invasione di pulsioni istintive inconsce inaccettabili provenienti dall’Es
 o quando l’Io è disturbato da divieti o proibizioni provenienti dal Super-IO
3 Super-IO : è l’istanza ,in gran parte inconscia, che è costituita da tutte le
norme e regole di ordine morale, che vengono incorporate dall’individuo
durante il suo sviluppo psicologico infantile
Psicoanalisi (terapia psicoanalitica)
 Le “nevrosi” sarebbero il risultato di un conflitto
inconscio , della cui presenza l’ansia è il segnale
principale, fra pulsioni istintive e forze difensive dell’Io
dovuto
 ad un arresto del normale processo di maturazione
psicologica individuale nell’infanzia
 o ad una regressione a fasi di sviluppo antecedenti
 La sintomatologia nevrotica sarebbe la conseguenza
di un tentativo mal riuscito di compromesso fra il
bisogno di soddisfare le pulsioni istintuali, che
cercano costantemente di scaricarsi, e i meccanismi
difensivi dell’Io che ad esse si oppongono
Psicoanalisi (terapia psicoanalitica)
 Il principale meccanismo di difesa contro la emersione del conflitto è la
rimozione (attività dell’Io volta a sbarrare l’accesso la coscienza di
contenuti inconsci indesiderabili, quali pulsioni, un ricordo, un’emozione
etc…); quando la rimozione non è sufficiente ad arginare il conflitto,
riducendo l’ansia, si attivano altri meccanismi di difesa (proiezione,
spostamento, formazione reattiva,scissione,isolamento etc…)

Es le fobie
 sarebbero per S.Freud l’espressione della presenza di un “conflitto edipico” non
superato (il soggetto non ha superato la fase dello sviluppo infantile in cui ama la
madre ed entra in competizione col il proprio padre vissuto come nemico).
 Il persistere di pulsioni sessuali incestuose irrisolte e il loro risvegliarsi in un
adulto fa nascere l’ansia,che è l’espressione del risveglio della “paura di
castrazione” da parte della figura paterna.
 L’ansia induce l’Io a difendersi mediante la rimozione per mantenere l’origine
delle pulsioni al di fuori della coscienza;
 questo porta alla messa in atto di altri meccanismi di difesa ,come la
“spostamento” ,meccanismo secondo il quale la fonte dell’ansia (il conflitto) è
trasposto dall’interno ad una situazione o ad un oggetto esterno ,che diventa
dunque l’apparente causa dell’ansia
(in questo modo non si ha un ansia continua per il conflitto irrisolto ma questa
si manifesta solo in relazione all’oggetto di spostamento)
Psicoanalisi (terapia psicoanalitica)
 Compito della terapia psicoanalitica è
 scoprire le determinanti inconsce del comportamento,
 permettendone la presa di coscienza da parte del soggetto
 mediante l’”interpretazione” del significato da parte dell’analista
(verrà rilevata al pz quando,a giudizio terapeuta,questi è pronto affrontarlo)

 L’interpretazione viene attuata su vario materiale :


 contenuti ideativi del paziente invitato a lasciar fluire il più liberamente i suoi
pensieri senza esercitare coscientemente censure Ovviamente mai totale libertà
per freni inibitori +/- consci
(metodo delle “libere associazioni”)
 resistenze
 Sogni
 Paraprassie (lapsus, atti mancati, comportamenti apparentemente immotivati
o “messe in atto”)
 Trasfert :fenomeno per il quale il paziente trasferisce inconsciemente sul
terapeuta fantasie, emozioni, desideri originariamente vissuti verso figure
significative della sua infanzia (ad es odio verso terapeuta è odio verso il
padre non manifestato)
Psicoanalisi (terapia psicoanalitica)
 Le indicazioni della terapia psicoanalitica
classica sono costituite dalle cd. Nevrosi
 disturbi d’ansia,
 disturbi da conversione
 disturbi dissociativi;
 depressione,
 disturbi di personalità

(mai nelle psicosi!)

Svantaggi: molto lunga e costosa e non così duratura come sostengono psicanalisti
Psicoanalisi (terapia psicoanalitica)
Le psicoterapie ad orientamento analitico sono tecniche derivate dalla p. classica,
 modificate per vari aspetti tecnici e metodologici,
 ed applicate ad altri settori, compresi i disturbi psicotici (schizofrenia a disturbi
deliranti, disturbo bipolare etc..)

Rispetto alla psicanalisi (P) le psicoterapie ad orientamento analitico (poa)


differiscono:
 negli scopi (+/- pretenziosi):
 la P mira ad una modificazione strutturale della personalità;
 le POA mirano alla risoluzione dei sintomi, a migliorare i meccanismi di adattamento
alla realtà mediante modificazioni di alcuni aspetti della personalità
 Nella tecnica:
regressione
 la P incoraggia lo sviluppo di atteggiamenti “regressivi” e la dipendenza dal
terapeuta, necessari per la emersione di dinamiche incoscie di origine infantile,
 la POA scoraggia la regressione ;
Transfert
 la P. si basa sull’analisi del transfert ,
 la POA sposta l’attenzione dalla relazione paziente-terapeuta alla relazioni esterne
del paziente
Psicoterapie
4 Cognitivo-Comportamentali Largo spettro
di indicazioni
oggi

 Sono tecniche terapeutiche che si basano sui


principi teorici del “comportamentismo” e del
“cognitivismo”

Il “comportamentismo” (Behaviourismo)
 rifiuta l’ipotesi dell’esistenza di meccanismi inconsci
 cio che è oggetto di possibile comprensione e
terapia è il solo “comportamento” osservabile,
 che viene concepito come specifica “risposta” a
determinati “stimoli”, entrambi oggetto di
valutazione
Psicoterapie
Cognitivo-Comportamentali
 Ilcomportamentismo si basa sull’applicazione delle
teorie dell’apprendimento, secondo le quali
 ilcomportamento umano,normale e disturbato, è
espressione di processi di apprendimento
(Condizionamento di I e II tipo, apprendimento imitativo,
etc…).
 I disturbi psichici sono considerati alla stregua di
“comportamenti disfunzionali” o “disadattativi”
 lo scopo della terapia comportamentale è l’analisi e
la modificazione dei comportamenti disadattativi e
inadeguati, che viene attuata dal terapeuta,che ha un
ruolo molto attivo e direttivo (fa da trainer), mediante
specifiche tecniche
Psicoterapie
Cognitivo-Comportamentali
Principali tecniche comportamentali:
1 Desensibilizzazione sistematica:
basata sul principio della “inibizione reciproca”.
 Consiste nell’allenare sistematicamente il paziente ad annullare una
reazione di ansietà con uno stato di rilassamento (ottenuto mediante
varie tecniche).
 Viene inizialmente costruita col paziente una gerarchia di situazioni
capaci di provocare ansia,partendo da quelle meno ansiogene.
 Il paziente viene poi invitato ad immaginare la situazione ansiogena e
allenato ad attuare immediatamente il rilassamento sino ad estinzione
dell’ansia.
 L’esercizio viene ripetuto più volte. Solo quando l’ansia si è estinta e
l’immaginare non comporta più ansia,si passa alla situazione ansiogena
di livello superiore e così via.
 La desensibilizzazione può in un secondo momento essere attuata
anche “in vivo”
Psicoterapie
Cognitivo-Comportamentali
2 Flooding :
si basa sul principio della estinzione della risposta (l’ansia non
dura in eterno ma piano piano si estingue)
 Consiste nell’esporre il paziente,dapprima immaginativa-mente poi in
vivo,alla situazione ansiogena,senza attuare particolari tecniche di
rilassamento
(poco usata oggi perché specialmente all’inizio si può avere effetto
paradosso di incremento dell’ansia)

3 Tecniche avversative:
si basano sui principi condizionamento avversativo (Punishment).
 Consiste nell’instaurare una inibizione condizionata di un
comportamento,
 associando metodicamente a quest’ultimo uno stimolo fortemente
spiacevole che causi una marcata risposta di evitamento
(es alcol: utilizzo disulfiram che in realtà non ha alcun intento terapeutico
ma solo quello di far sentire male se viola la regola di non bere)
(es Arancia meccanica: costrizione guardare violenza genera ripugnanza)
Psicoterapie
Cognitivo-Comportamentali
4 Tecniche di rewarding (rinfozo positivo):
 si basano sull’associare rinforzi positivi (ricompense, reali o simboliche)
ai comportamenti adattativi emessi dal paziente
(es Weight Watchers per obesità: riconoscimento davanti a tutti del risultato
raggiunto) o (es alcol: AA)
5 Tecniche di modeling (imitazione modello):
 consistono nell’apprendimento di modalità comportamentali non
patologiche mediante “imitazione” di un “modello” che è il terapeuta
stesso
(“vedi io non ho paura di oggetto tua fobia: mi posso avvicinare senza
problemi e anche u lo puoi fare”)
6 Assertive training:
 si basano sull’apprendimento di comportamenti sociali ritenuti più positivi
ed adattativi, mediante tecniche di rewarding e di modeling
(es per fobia sociale: misto di rewarding e modeling)
Psicoterapie
Cognitivo-Comportamentali
Principali tecniche cognitive
 Le tecniche cognitive si basano su un approccio “razionalista” ,
secondo cui il comportamento e le reazioni emotive umane
sono regolate sulla base di “schemi cognitivi”
 espliciti (agenti a livello cosciente)
 o impliciti (livello “tacito”, ovvero incosciente)
 acquisiti sulla base delle esperienze di vita a partire dall’
infanzia;
 gli “schemi cognitivi” sono dei sistemi di convinzioni in base alle
quali l’individuo
 elabora le informazioni
 e da significato alle sue esperienze
 Le manifestazioni psicopatologiche sono considerate
l’espressione di “schemi cognitivi disfunzionali” o “disadattativi”
che sono diversi e tipici di ogni tipo disturbo
 Scopo della psicoterapia cognitiva è la loro modificazione
Psicoterapie
Cognitivo-Comportamentali
• La Psicoterapia cognitiva si basa su
auto-osservazione del paziente,
• che viene addestrato ad esaminare sistematicamente
i suoi processi mentali in determinate situazioni
dolorose o capaci di suscitare ansia o altre emozioni
patologiche (dialogo interno);
• su tale base vengono con lui individuati e resi espliciti
i sistemi rappresentativi (cioè gli schemi cognitivi) in
base ai quali decodifica gli eventi; (devono essere
esplicitati per poterli cambiare)
• in una terza fase viene attuata sistematicamente la
modifica degli errori cognitivi in base ai quali avviene
solitamente la interpretazione della realtà
Psicoterapie
Cognitivo-Comportamentali
• Le psicoterapie cognitivo-comportamentali
hanno come indicazioni
• il trattamento dei
• disturbi d’ansia
• disturbi depressivi
• disturbi del comportamento alimentare
• disturbi di personalità (es borderline)
• dipendenze patologiche.
• Sono inoltre alla base di alcuni tipi di interventi di
tipo “riabilitativo” (es disturbi psicotici)
5 Psicoterapia Interpersonale
 Si tratta di una tecnica psicoterapeutica elaborata
inizialmente per il trattamento degli episodi depressivi
non gravi
(poi opportunamente modificata è stata usata per DA e DU
anche gravi insieme ai farmaci)
 Si basa sull’ipotesi che eventi e situazioni interpersonali
stressanti abbiano un ruolo fondamentale nello
scatenare e/o perpetuare la depressione,all’interno di
un’ipotesi patogenetica bio-psicosociale
(i farmaci servono per combattere l’aspetto biologico della
malattia mentre la PT interviene nel migliorare la
compliance e nella gestione dello stress responsabile di
un peggior decorso malattia)
Psicoterapia Interpersonale Relativamente breve:
1/settimana per pochi mesi

1 Nella prima fase della terapia viene individuato il


“focus” dell’intervento, cioè su quale situazione
psicosociale ha importanza nel caso in esame ,che
può appartenere a 4 possibili categorie
 Lutti (reale o simbolico)
 conflitti di ruolo (competizione)
 transizioni di ruolo (↑ responsabilità)
 difficoltà interpersonali (conflitti di coppia)

2 In una seconda fase si passa alla gestione delle


situazioni stressanti mediante diverse strategie e
tecniche a seconda del tipo di problema
(ad esempio nel caso del conflitto di ruolo vengono
esaminate tutte le strategie alternative per la
attenuazione del conflitto, scegliendo ed attuando
quella più funzionale)
Psicoterapia
6 di “sostegno” o di “appoggio” Si usa “di base”
con ogni pz

 Si indica col termine di Psicoterapia di sostegno o di


appoggio una vasta gamma di interventi eclettici (di varia
origine teorica) che si basano sulla relazione terapeuta-
paziante come “puntello psicologico” in momenti di
particolare difficoltà o crisi.
 Lo scopo fondamentale è di aiutare il pz sul piano
sintomatico,
 riducendo soprattutto l’ansia,
 incrementando l’autostima
 e migliorando la sua autonomia e le sue capacità di soluzione
dei problemi
 Si basa si interventi tecnici di vario tipo che vanno dalla
suggestione/persuasione o rassicurazione a tecniche di
chiarificazione ,counselling, interpretazione , problem
solving
1 PSICOTERAPIE INDIVIDUALI

2 PSICOTERAPIE COLLETTIVE
 DIGRUPPO
 FAMILIARI
Psicoterapie di gruppo

PT di gruppo atipiche (a metà tra terapia e


riabilitazione)
 Gruppi di discussione (es gruppi Balint)
 Es mdici per medici per imparare a gestire pz
 Gruppi di attività (es. atelier espressivi)
 Es arte-terapia (musico-,danza- etc..) che servono in
regrediti mentali per miglioramento funzioni e
reinserimento sociale

Psicoterapie di gruppo p.d.


(ad orientamento psicodinamico, cognitivo- Pz recita se
comportamentale ,psicodramma Merenault stesso davanti a

etc…)
terapeuta
Caratteristiche comuni alle
Psicoterapie di Gruppo
 Accento posto non solo sulle caratteristiche
intrapsichiche dell’individuo ma anche sugli
aspetti interpersonali
 Uso sistematico di fattori terapeutici fondati
sulla comunicazione emotiva (empatia,
fiducia, calore umano)
 Maggiore attività dei terapeuti (maggiore
direttività)
 Preferenzialità data all’analisi dl “qui ed ora”
Fattori terapeutici aspecifici nelle
Psicoterapie di Gruppo (sec.Block)
1 Coesione del gruppo (solidarietà)
Malato si sente meno
2 Universalizzazione “unico e diverso” dagli altri
3 Informazione (attività pedagogica)
4 Speranza Se ce la fanno gli altri..
5 Altruismo
6 Apprendimento interpersonale, imitazione ed
identificazione Aumento insight
7 Riproduzione di situazioni familiari ancestrali
8 Abreazione e catarsi
2b Psicoterapie di coppia e familiari
Psicoterapie familiari
 Sono forme di psicoterapie che coinvolgono gruppi
“naturali” (già precostituiti) come la coppia o la famiglia
 Partono dal presupposto comune che alcune forme di
psicopatologia o comunque di disagio abbiano matrice
nelle interazioni di coppia o familiari piuttosto che a
livello del singolo individuo
 Fanno riferimento a modelli teorici e di intervento tecnico
di matrice diversa .Esistono infatti terapie di coppia o
familiari ad impostaione psicodinamica,
comportamentale, sistemico-relazionale etc…
PSICOTERAPIA
1 SISTEMICO-RELAZIONALE
• E’ una forma di intervento di psicoterapia
generalmente attuata sulla famiglia o sulla coppia
• Si basano sul presupposto che è impossibile
decontestualizzare i problemi;
• le manifestazioni psicopatologiche dell’individuo
non sono tanto l’espressione di una sofferenza
dell’individuo stesso quanto un’espressione della
“disfunzionalità” dell’intero sistema microsociale in
cui vive
(grande importanza data ai problemi comunicazione/
relazione all’interno famiglia)
PSICOTERAPIA
SISTEMICO-RELAZIONALE
Presupposti
• La famiglia (o la coppia) è un sistema , inteso come
“un qualsiasi gruppo di elementi legati da qualche
relazione fra di loro”.
• Ogni sistema ha la qualità di “organismo” : è cioè
caratterizzato dalle proprietà
• della “totalità” (non è considerabile per parti separate)
• della “non sommatività” (il totale è più della somma delle parti)
• e della “omeostasi” (mantenimento dell’equilibrio): retroazione
• Nella prospettiva sistemica viene mutuato il principio
cibernetico della causalità circolare (“A” → “B” → “C” →
“A”) in luogo della causalità lineare (“A” → “B” → “C”
etc..)
PSICOTERAPIA
SISTEMICO-RELAZIONALE
• La psicoterapia SR si basa innanzitutto sull’analisi
e modificazione della comunicazione, a sua volta
basata sui principi della “teoria della
comunicazione”:
 In ogni situazione sociale è impossibile non comunicare
(se nessuno dei due parla in pratica stanno comunicando
non verbalmente che si vogliono ignorare!)
 In ogni comunicazione vi sono due aspetti ,
 l’uno riguardante il contenuto comunicazione (digitale,verbale)
 e l’altro che riguarda la definizione del tipo di relazione tra chi
manda e chi riceve il messaggio (analogico, non verbale).
Quest’ultimo aspetto non è sempre deliberato e consapevole
(in genere quando sono in contrasto verbale e non verbale il
messaggio “vero” è il non verbale)
 Nelle situazioni patologiche assume particolare
importanza l’aspetto “relazionale” della comunicazione
PSICOTERAPIA
SISTEMICO-RELAZIONALE
 La comunicazione è di due tipi:
 verbale (comunicazione digitale)
 e non verbale (comunicazione analogica): tono della
voce, inflessioni, sequenze, ritmo ,cadenza delle parole,
mimica,gestualità etc… .
 generalmente
 l’aspetto di “contenuto” della comunicazione si basa sul
linguaggio digitale ;
 l’aspetto della definizione della relazione si basa sul
linguaggio analogico
PSICOTERAPIA
SISTEMICO-RELAZIONALE
 La psicoterapia RS è una forma di intervento
prevalentemente direttivo in cui il terapeuta
 osserva il sistema (in particolare le sequenze interattive
fra i vari componenti tra loro e con il terapeuta e le sue
regole comunicative)
 effettuando ,sulla base dei dati dell’osservazione
interventi specifici di tipo prescrittivo e direttivo (es, uso
dei paradossi) diretti a modificare le regole comunicative
e di relazione distorte (cosiddetta “metaregolazione del
sistema”)
• La Psicoterapia SR trova indicazioni nel trattamento
Anni ’70 si credeva in genesi familiare di schizfrenia ora non più ma cmq
• della schizofrenia famiglia e comunicazione sono importanti nel condizionare il decorso malattia

• dei disturbi del comportamento alimentare


• di alcuni disturbi psicosomatici e sessuali
• Extrapsichiatrica: famiglie problematiche ↓ Forte conflittualità
2 Interventi Psicoeducativi Familiari
 Interventi sulla famiglia ,
 basati su una combinazione di tecniche (per lo
più di tipo cognitivo.comportamentale e
sistemico-relazionale), sviluppate soprattutto
nell’ambito del trattamento della schizofrenia e
del disturbo bipolare, basate su:
 Informazione (education) sul disturbo, le sue cause, le
sue manifestazioni e conseguenze,il suo decorso, le
terapie)
 Gestione dei principali problemi di relazione col
paziente attraverso l’apprendimento di apposite
strategie di comunicazione e di soluzione dei problemi
(con utilizzo famiglia modello e affrontndo anche i casi
reali)
(fare di famiglia miglior alleato terapeutico per ↑
compliance pz e ↓ situazioni che potrebbero
complicare il decorso (↓ stress etc..)

Potrebbero piacerti anche