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ABSTRACT
L emozioni sono una parte centrale della nostra vita. Sebbene non esista una definizione concorde
della fragilit o instabilit emotiva, questa viene considerata come un costrutto multi-dimensionale
caratterizzato da oscillazioni intense e frequenti di emozioni che possono presentarsi in presenza o
meno di eventi esterni piacevoli o spiacevoli. Il presente studio si propone di indagare come la presenza
di fragilit emotiva incida sul benessere psicofisico in un campione di soggetti sani e di effettuare un
confronto tra questultimi e un campione di pazienti psichiatrici per quanto riguarda i punteggi
ottenuti sia nella scala per la misura della Fragilit Emotiva, sia nelle schede A e B del CBA-H
(Cognitive Behavioural Assessment-forma hospital). In particolare, si ipotizzato che i soggetti sani
avessero un punteggio medio significativamente inferiore rispetto ai pazienti psichiatrici sia nella scala
per la misura della Fragilit emotiva (e nelle sue due sottoscale), sia nelle due schede A (tre sottoscale)
e B (due sottoscale) che compongono la batteria CBA-H e un punteggio significativamente superiore
nella sottoscala B2 del CBA-H che valuta il Benessere psicofisico. Inoltre, si voluto valutare se ci fosse
unassociazione fra alti punteggi nella scala di Fragilit Emotiva e bassi punteggi nella scala per il
benessere psicofisico, tenendo presenti anche altre variabili quali et, il gruppo di appartenenza, il
sesso e i punteggi ottenuti nelle altre scale del CBA.
The emotions are a central part of our lives. Although there is no agreed definition of fragility or
emotional instability, this is considered as a multi-dimensional construct characterized by intense and
frequent swings of emotions that may arise in the presence or absence of external events, pleasant or
unpleasant. The aims of the present study is to investigate how the presence of emotional fragility
impinges on psychological well-being in a sample of healthy subjects and to make a comparison
between them and a sample of psychiatric patients with regard to the scores obtained both in the scale
for measuring Fragility of Emotional both scales A and B of the CBA-H (Cognitive Behavioural
Assessment-form hospital). In particular, it is assumed that healthy subjects had a mean score
significantly lower compared to psychiatric patients both in the scale for measuring the emotional
Fragility (and in its two subscales), both in the two boards A (three subscales) and B (two subscales)
that make up the battery CBA-H and scored significantly higher in the B2 basement of the CBA-H
evaluates the physical and mental wellness. In addition, we wanted to assess whether there was an
association between high scores on the scale of Emotional Fragility and low scores on the scale for the
psychological well-being, taking into account other variables such as age, group, sex and scores
obtained in the other scales of the CBA.
PAROLE CHIAVE: Fragilit emotiva, regolazione emozionale, psicopatologia, benessere psicofisico,
ansia di stato.
INTRODUZIONE
L emozioni sono una parte centrale della nostra vita. Numerose ricerche oggi mostrano che vi un
forte incremento di problemi nella sfera emozionale, probabilmente dettati dal contesto socioculturale in cui viviamo. La nostra una societ complessa, caratterizzata dalla globalizzazione, da
profondi mutamenti socio-economici e politici, dal rapido cambiamento dei valori di riferimento,
ma anche dalleterogeneit e dalla contraddizione delle proposte e dei modelli culturali
contemporaneamente presenti e che ci disorientano. A tutto ci si aggiunge il fatto che lUomo
occidentale, per molti secoli, stato culturalmente indotto a sentirsi dotato di due parti, cio una
mente e un corpo. La mente era considerata la dimora del pensiero, della volont, dei sentimenti,
della memoria. Il corpo, invece, era visto come qualcosa da nascondere, sede di impulsi animaleschi
e infimi bisogni terreni. La cosa molto diversa in Oriente, dove filosofie e pratiche antichissime
insegnano a coltivare la pace dello spirito. LUomo occidentale sta riscoprendo ora che la mente e il
corpo non sono due entit separate e lo ammette anche la scienza medica, quando ipotizza che lo
stress predisponga allo sviluppo di patologie e che la felicit aumenti le difese immunitarie
dellorganismo. E attraverso le emozioni che noi ci confrontiamo con il mondo esterno e con gli
altri, sono loro che ci guidano quando dobbiamo affrontare le diverse situazioni che la vita ci
riserva, sia positive, sia negative. Data limportanza che le emozioni rivestono nella nostra
esistenza, facile capire quanto una compromissione in tale ambito possa avere ripercussioni a tutti
i livelli di vita della persona, nonch, come dimostrano diversi studi, possa diventare un fattore
precipitante lo sviluppo di patologie quali depressione, ansia e abuso di sostanze.
Il presente studio si propone di indagare come la presenza di fragilit emotiva incida sul benessere
psicofisico in un campione di soggetti sani e di effettuare un confronto tra questultimi e un
campione di pazienti psichiatrici per quanto riguarda i punteggi ottenuti sia nella scala per la misura
della Fragilit Emotiva, sia nelle schede A e B del CBA-H (Cognitive Behavioural Assessmentforma hospital). In particolare, si ipotizzato che i soggetti sani avessero un punteggio medio
significativamente inferiore rispetto ai pazienti psichiatrici sia nella scala per la misura della
Fragilit emotiva (e nelle sue due sottoscale), sia nelle due schede A (tre sottoscale) e B (due
sottoscale) che compongono la batteria CBA-H e un punteggio significativamente superiore nella
sottoscala B2 del CBA-H che valuta il Benessere psicofisico. Inoltre, si voluto valutare se ci fosse
unassociazione fra alti punteggi nella scala di Fragilit Emotiva e bassi punteggi nella scala per il
benessere psicofisico, tenendo presenti anche altre variabili quali et, il gruppo di appartenenza, il
sesso e i punteggi ottenuti nelle altre scale del CBA. Lobiettivo del presente lavoro ,
potenzialmente, quello di fornire alcune evidenze su come il contributo della psicologia, e in
particolare della psicologia clinica, possa essere fondamentale nellaiutare a raggiungere un quadro
complessivo, rilevante e coerente, di contributi specifici alla promozione e al mantenimento del
benessere e della salute e allidentificazione di eventuali fattori di rischio per lo sviluppo di future
psicopatologie. E consuetudine distinguere tra sentimenti ed emozioni. Un sentimento pu essere
definito come una reazione, positiva o negativa, a qualche esperienza o evento e rappresenta
unesperienza soggettiva. Al contrario, lemozione uno stato misto causato da cambiamenti
fisiologici che avvengono in risposta a determinati eventi e che tendono a mantenere o abolire
levento causante. Lumore unesperienza pervasiva e sostenuta che colora la percezione che le
persone hanno del mondo (Fish, 1985). Fish differenzia le risposte emotive anormali, definendole
come quelle che sono comprensibili ma eccessive, dallespressione emotiva anormale, che si
riferisce invece alle espressioni emotive che sono davvero diverse da una media reazione normale. I
disturbi patologici dellespressione emotiva differiscono dalle espressioni anormali dellemozione
quanto riguarda i disturbi alimentari e labuso di sostanze, alcool in particolare, sono state avanzate
ipotesi che suggeriscono che gli individui con scarsa capacit nel regolare le proprie emozioni
tendano a sopperire a questa mancanza buttandosi sul cibo e sullalcool per sfuggire o sotto-regolare
le proprie emozioni (Scher & Grekin, 2007; Tice, Bratslavsky, & Baumeister, 2001). Dai risultati
della meta-analisi emerso che ciascuna strategia di regolazione emotiva associata ai quattro
gruppi di psicopatologia cos comera stato ipotizzato ovvero: le strategie disadattive (ruminazione,
prevenzione del danno, soppressione) sono risultate essere maggiormente associate alla
psicopatologia, rispetto alle strategie pi adattive (accettazione, rivalutazione e problem solving).
Tuttavia, sono emersi modelli interessanti di relazione, che suggeriscono che il rapporto tra le
strategie di regolazione emotiva e la psicopatologia pu variare secondo il tipo di strategia e il
diverso disturbo. In particolare, la ruminazione sembra avere un effetto a lungo termine maggiore
per la depressione e lansia rispetto agli altri due disturbi. Levitamento ha un effetto maggiore sulla
depressione, da medio a grande per lansia e minore per i disturbi alimentari e per quelli correlati a
sostanze. Mentre, per quanto riguarda la rivalutazione, questa ha un effetto minore su tutti e quattro
i disturbi. Questi modelli indicano che i disturbi dellumore (ansia e depressione) sono pi
strettamente correlati ai problemi di regolazione delle emozioni, rispetto ai disturbi esternalizzanti
(disturbi alimentari e abuso di sostanze).
METODI
SOGGETTI
Lo studio stato condotto complessivamente su un campione di 229 soggetti, suddivisi in due
gruppi: soggetti sani e pazienti psichiatrici. La analisi descrittive condotte sui due gruppi ci dicono
che il campione dei soggetti sani si presenta composto da 115 soggetti, di questi 32 sono maschi
(27,8%) e 83 le femmine (72,2%). Quindi si presenta una distribuzione del sesso nel gruppo
soggetti sani che vede una predominanza del sesso femminile. La stessa cosa avviene nel gruppo dei
pazienti psichiatrici, che presenta 23 soggetti di sesso maschile (20,2 %) e 91 soggetti di sesso
femminile (79,8%). I soggetti sani hanno un et media pari a 46,57 e d.s. 16,31 e i pazienti
psichiatrici unet media pari a 48,11 e d.s. pari a 15,12, mentre let media del campione totale dei
soggetti pari a 47,34 con d.s. pari a 15,72. Nel gruppo di pazienti sani ci sono soggetti con et
compresa tra 19 e 81 anni, mentre i pazienti psichiatrici presentano un intervallo di et compresa tra
17 e 81 anni. La distribuzione dei valori relativi allet risulta normale. E stato effettuato il
confronto tra medie utilizzando lANOVA univariata ed emerso che la media dellet nei due
campioni non significativamente diversa, ma piuttosto simile.
STRUMENTI
La valutazione dei soggetti coinvolti nella ricerca ha previsto la somministrazione di una batteria
composta da diversi strumenti. La prima parte del test raccoglie informazioni sulle variabile sociodemografiche, sulla presenza di eventuali patologie e sullutilizzo di farmaci. Queste ultime due
dimensioni sono auto-riferite nei soggetti sani e ricavate dalla cartella clinica nei pazienti
psichiatrici. I test di cui si compone la batteria sono FE (Fragilit Emotiva) e CBA-H (scheda A e
B). La scala per la misura della Fragilit Emotiva intende fornire una misura dei sentimenti di
inadeguatezza personale e dei sentimenti persecutori sperimentati dal soggetto. Risulta
dallintegrazione di due scale: La scala della Suscettibilit emotiva (Caprara, 1983) e la Scala di
Persecutoriet (Caprara, 1990). La scala si compone di 30 item di cui 20 effettivi: 12 appartenenti
alla scala della suscettibilit emotiva e 8 alla scala di persecutoriet. Mentre gli altri 10 item sono di
controllo. Il Cognitive Behavioural Assessment 2.0 (CBA; 1,2) uno degli strumenti
psicodiagnostici pi utilizzati in Italia nellambito dellassessment clinico. La batteria composta
da una serie di scale di autovalutazione che consentono la messa a fuoco di eventuali aree
problematiche della persona, attraverso lindagine di cognizioni e comportamenti utili a tracciare
delle linee guida per il successivo intervento dello psicologo. Il protocollo di somministrazione
costruito per attuare sia studi analitici ad ampio spettro, sia approfondimenti specifici di costrutti
pi generali, valutati come particolarmente rilevanti per lindividuo (Vidotto, Bertolli e Romaioli,
2010). Il CBA-H un test caratterizzato da una forte valenza pratica e applicativa; esso nasce infatti
come strumento rivolto a pazienti ospedalizzati ed finalizzato allo screening delle problematicit
emozionali, comportamentali e psicosociali, antecedenti oppure conseguenti alla patologia organica
(Zotti, Bertolotti, Michielin, Sanavio e Vidotto, 2010). Deriva dal noto CBA 2.0, ma stato
riadattato ai contesti ospedalieri in modo da disporre di uno strumento rapido nella compilazione e
capace di discriminare velocemente quei soggetti in cui si riscontrano delle problematicit
psicosociali e comportamentali. Il CBA-H consente ovviamente anche di fare approfondimenti sui
soggetti sani per comprendere leventuale presenza di criticit. Si tratta di uno strumento molto
efficace, in quanto permette di disporre in brevissimo tempo di una panoramica ad ampio respiro
del soggetto esaminato. Il test si articola in 152 item suddivisi in quattro schede (Scheda A, Scheda
B, Scheda C, Scheda D) con formato di risposta dicotomico di tipo Vero/ Falso. Gli item sono
tutti brevi e di facile comprensione. Il test si articola in un sistema di cut-off che consente di
comprendere quando il soggetto esaminato supera una certa soglia clinica entro una determinata
scala. Le schede utilizzate in questo studio sono la scheda A e la Scheda B. La Scheda A Chiede al
soggetto di rispondere agli item riferendosi alle proprie sensazioni al momento della compilazione
del test. Si articola in 21 item raggruppate in 3 scale:
Ansia di stato;
Paure sanitarie;
Reazioni depressive.
La Scheda B chiede al soggetto di rispondere agli item riferendosi alle sensazioni sperimentate nei
tre mesi antecedenti la compilazione del test. Si articola in 23 item raggruppati in 3 scale:
Tono dellumore;
Benessere psicofisico;
Percezione di vita stressante.
PROCEDURE
Complessivamente, la ricerca si svolta nel periodo compreso tra Gennaio e Maggio 2012. In
particolare, la somministrazione degli strumenti descritti nel precedente sottoparagrafo iniziata nel
mese di Aprile del 2012. Ai partecipanti stato chiesto di prendere parte ad un progetto di ricerca
sulle emozioni e la salute, che indaga la relazione tra la fragilit emotiva e la psicopatologia.
Ciascun soggetto, appartenente al campione dei soggetti sani, stato invitato a compilare la batteria
di test, sia attraverso la forma cartacea, sia attraverso la compilazione della batteria on-line. La
compilazione della batteria ha previsto circa venti minuti. E stato specificato ai soggetti che la
compilazione era volontaria, che non cerano risposte giuste o sbagliate e che i dati sarebbero stati
raccolti in forma aggregata ed elaborati tramite un software di elaborazione statistica (SPSS). Per
quanto riguarda i dati del campione psichiatrico, questi sono stati raccolti precedentemente in
alcune strutture psichiatriche del Comune di Bologna, dopo aver ottenuto lapprovazione delle
strutture partecipanti allo studio e il consenso informato da parte dei pazienti.
ANALISI STATISTICHE
Lelaborazione statistica dei dati stata condotta con il programma SPSS per Windows versione
19.0. In primo luogo, sono state svolte delle analisi descrittive volte ad ottenere una descrizione
completa del campione:
Tavole di Contingenza, calcolate per valutare la numerosit dei due gruppi e la distribuzione del
distribuzione nei due gruppi rispetto al sesso fosse omogenea oppure significativamente diversa.
Analisi descrittive relative allet per vedere let media nei due campioni.
Analisi della Varianza, utilizzando ANOVA univariata, per confrontare le medie dellet tra i
due gruppi.
In secondo luogo sono state condotte le seguenti analisi statistiche:
Analisi della Varianza per confrontare le medie dei punteggi ottenuti dai 114 pazienti psichiatrici
con le medie dei punteggi ottenuti dai 115 soggetti sani nella Scala FE, sia il punteggio totale che
RISULTATI
Per quanto riguarda il confronto tra il gruppo di pazienti psichiatrici e il campione di soggetti sani, i
risultati dellAnalisi della Varianza ci permettono di effettuare le seguenti considerazioni:
I pazienti psichiatrici presentano punteggi medi significativamente pi alti rispetto ai
soggetti sani sia per quanto riguarda il totale della scala per la misura della Fragilit
Emotiva, sia per il totale delle due sottoscale che la compongono che sono la scala della
persecutoriet e quella della suscettibilit emotiva. Da questi risultati deduciamo, quindi, che
nei pazienti psichiatrici siamo di fronte a pi alti livelli di fragilit emotiva rispetto alle
persone senza patologia.
I soggetti sani presentano livelli di ansia di stato, ansia per la salute, reazioni depressive,
percezione di vita stressante e tono dellumore significativamente inferiori rispetto ai
pazienti psichiatrici. In particolare, emerso che, rispetto alle altre variabili, vi una
differenza inferiore tra le medie dei punteggi della scala che valuta lansia per la salute tra i
due gruppi del campione, ad indicare quindi che anche nei soggetti sani ritroviamo la
presenza di questa variabile psicologica che non bisogna sottovalutare.
Vi un livello di benessere psicofisico significativamente maggiore nei soggetti sani rispetto
ai soggetti psichiatrici.
I soggetti con depressione non presentano un livello di fragilit emotiva significativamente
pi alto rispetto ai pazienti affetti da altri disturbi, nonostante riportino punteggi medi nel
totale della scala pi alti rispetto alle medie dei punteggi degli altri pazienti. Inoltre,
emerso che i pazienti depressi presentano un livello maggiore di reazioni depressive rispetto
agli altri pazienti, tuttavia una differenza significativa si riscontra soltanto con i pazienti
affetti da schizofrenia. Questo probabilmente perch i pazienti psichiatrici, al momento della
rilevazione, si trovavano tutti ricoverati e in trattamento psicofarmacologico, il quale effetto
sicuramente ha avuto delle ripercussioni sulla presenza delle reazioni depressive, ma anche
delle altre variabili. Per quanto riguarda le altre variabili psicologiche, quali ansia di stato,
ansia per la salute, percezione di vita stressante, benessere psicofisico e tono dellumore,
queste sembrano essere ugualmente presenti nei vari pazienti, senza differenze significative.
Lanalisi della regressione multipla stata effettuata per valutare se i punteggi ottenuti nella
scala di FE influenzassero i punteggi ottenuti nella scala che valuta il benessere psicofisico e
in quella che valuta lansia di stato, tenendo conto anche dellet, del gruppo, della
percezione di vita stressante e della depressione e delle paure sanitarie. Da una correlazione
bivariata tra il punteggio della FE e il punteggio della sottoscala che valuta il benessere
psicofisico emersa una correlazione significativa negativa con r = -0,616 e con p < 0,01.
Lanalisi della regressione multipla stata svolta per blocchi, mettendo come variabile
dipendente il punteggio totale della sottoscala del CBA-H che valuta il benessere psicofisico
prima e lansia di stato successivamente:
PRIMO BLOCCO: variabili indipendenti et, gruppo e sesso;
SECONDO BLOCCO: variabili indipendenti totale punteggio della sottoscala Paure sanitarie,
Reazioni depressive e Percezione di vita stressante;
TERZO BLOCCO: variabili indipendenti totale punteggio scala Fragilit emotiva.
being (che include la felicit, la soddisfazione e linteresse per la propria vita) ed eudaemonic wellbeing (che riguarda invece il funzionamento psicologico, le relazioni positive con gli altri e la
crescita personale) (Westerhof, & Keyes, 2010). Per quanto riguarda invece i risultati del confronto
tra pazienti con patologie diverse, emerso che non ci sono differenze significative rispetto alle
variabili prese in esame. Nello specifico i pazienti depressi, nonostante abbiano ottenuti punteggi
medi pi alti rispetto agli altri riguardo alla fragilit emotiva, questa differenza non risultata
significativa. Quindi i deficit nella sfera emozionale rivestono un ruolo importante in tutte le
patologie esaminate, quali depressione, disturbo bipolare, schizofrenia, abuso di sostanza e disturbi
dansia, con differenze minime tra di loro. Questo un altro risultato che ci porta a riflettere sul
fatto che importante intervenire nei contesti di cura, non solo sul sintomo specifico, ma a livello di
tutte le dimensioni psicologiche e soprattutto sulla sfera emotiva che riveste un ruolo centrale nella
vita della persona. Dalla ricerca emerso anche che la fragilit emotiva non influisce
significativamente in modo diretto sul benessere delle persone, sane o con disturbi psichiatrici, sul
quale esercitano un ruolo centrale la percezione di vita stressante e lansia per la salute. Queste due
variabili psicologiche spesso vengono sottovalutate e questo, a lungo andare, pu compromettere la
vita della persona nonch predisporla allo sviluppo di patologie (sia somatiche che psichiche).
Invece la fragilit emotiva, insieme alle stesse due variabili indicate sopra, sembra contribuire a
spiegare la variabilit dello stato ansioso delle persone sane o con disturbi psichiatrici.
Complessivamente, questi risultati indicano che la fragilit emotiva, intesa come predisposizione
dellindividuo, pur caratterizzando le persone con disturbi psichici di varia tipologia,
differenziandole da quelle sane, non spiega la variabilit della percezione del benessere psicofisico
degli individui, mentre contribuisce a spiegarne la condizione ansiosa. Il benessere psicofisico
percepito appare maggiormente determinato dal livello di stress percepito e dalla preoccupazione o
paura per le proprie condizioni di salute o i contesti sanitari, quindi da dimensioni che riguardano
pi linterazione con fattori ambientali che la struttura personologica dellindividuo. Queste
dimensioni contribuiscono anche a spiegare la variabilit nel disagio emotivo degli individui, ma in
questo caso anche la struttura emotiva offre un suo contributo. Quindi bisognerebbe riflettere sul
fatto che la prevenzione dello sviluppo di patologie debba partire dai contesti di cura primaria della
persona, come lambulatorio del medico di base, dove sarebbe necessario prestare pi attenzione
alle dimensioni psicologiche emerse come predittori del benessere psicologico e dello stato ansioso
nel momento in cui una persona si rivolge per chiedere aiuto. In questo modo i benefici sarebbero
maggiori non soltanto per la persona, aumentando la sua qualit di vita, ma anche a livello di
riduzione dei costi della spesa sanitaria pubblica. Bisogna pertanto abbandonare la malattia come
esclusivo obiettivo di cura per focalizzarsi su quello che oggi sta diventando un concetto
fondamentale ovvero la prevenzione, che deve diventare un obiettivo centrale nelle strategiepolitico sanitarie, cliniche e di ricerca. La prevenzione pu essere attuata a diversi livelli:
prevenzione universale (rivolta alla popolazione generale o parte di essa indipendentemente dal
fattore di rischio di sviluppare un determinato disturbo), prevenzione selettiva (parte della
popolazione considerata ad alto rischio ma che non ha ancora sviluppato un disturbo) e prevenzione
specifica (rivolta ai soggetti che presentano una sintomatologia considerata sotto-soglia in quanto
non soddisfa i criteri di classificazione diagnostica per i disturbi mentali) (Munoz, Mrazek and
Haggerty, 1994). Lideale sarebbe che ci fosse uninterrelazione tra i diversi ambiti che si occupano
della persona quali quello medico, psichiatrico e psicologico e una relazione tra le diverse discipline
psicologiche come la psicometria, la clinica, la psicosomatica e le neuroscienze, nonch lambito
del lavoro e dellinfanzia e quello geriatrico, affinch si possa avere un quadro completo della
persona e di quello che il suo disagio, ricordando limportanza del contesto e del relativismo
storico e culturale per definire e comprendere la psicopatologia, della connessione tra mente e corpo
e soprattutto del continuum esistente tra comportamento normale e patologico.
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ALLEGATI
Blocco R
Variazione dell'adattamento
Deviazione
standard Variazione
RR-quadrato Errore
di RVariazione
quadrato corretto
della stima quadrato di F
df1
df2
Sig.
Variazione
di F
,434a
,189
,171
1,989
,189
16,648
215
,000
,826b
,682
,673
1,255
,493
109,700
212
,000
,827c
,684
,673
1,253
,002
1,594
211
,208
Variazione dell'adattamento
Deviazione
standard Variazione
RR-quadrato Errore
di RVariazione
quadrato corretto
della stima quadrato di F
df1
df2
Sig.
Variazione
di F
Modello R
1
,445a
,198
,187
2,032
,198
17,812
216
,000
,860b
,739
,732
1,168
,541
147,060
213
,000
,871c
,759
,751
1,125
,020
17,578
212
,000