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sommario
La diagnosi “categoriale”
Descrizioni che tentano di
caratterizzare l’individuo in rapporto
a criteri noti e condivisi (DSM)
“logica della classificazione”: in quale
categoria psicopatologica possiamo
far rientrare il caso in esame?
sommario
La classificazione dei Disturbi
Mentali
qualsiasi tassonomia (dal greco taxis, ordine e
nomos, norma) richiede necessariamente una
semplificazione della realtà, indispensabile
per dare ordine a fenomeni ed eventi differenti
ma in qualche modo “simili” e organizzabili in un
“sistema”, inteso come insieme di elementi che
hanno caratteristiche affini
sommario
La diagnosi come
“processo”/1
La diagnosi in psicologia clinica può essere
definito come un processo attivo di:
RACCOLTA
ANALISI
INTEGRAZIONE di informazioni
sommario
Il modello
multidimensionale/2
Gli indici provenienti dai diversi “canali” non
sono interscambiabili tra loro, sono
misurazioni tra loro connesse ma anche
relativamente indipendenti
La diagnosi si configura quindi come
l’integrazione dei vari indici in un quadro
unitario
SCOPO: rendere il processo di conoscenza
funzionale per l’impostazione del
trattamento
sommario
La diagnosi in psicologia
clinica: aspetti metodologici
Difficoltà nell’elaborazione di ipotesi
“causali” verificabili (vs diagnosi
medica)
Indagine centrata sul “come” (come
i vari processi fisiologici, cognitivi,
comportamentali concorrono alla
genesi e mantenimento del disturbo)
sommario
La “valutazione funzionale”:
definizione
sommario
Un “buona” valutazione deve
fornire:
Ipotesi
Misurazioni
sommario
Ipotesi
Circa relazioni tra variabili esterne
e/o interne e i disturbi presentati
dalla persona
Di ordine eziopatogenetico
Circa un modello di funzionamento
della persona
sommario
Misurazioni
Relative alla frequenza ed
all’intensità dei vari problemi
presentati per definirne delle
baseline
sommario
Gli strumenti
Colloquio clinico
Test psicologici
Osservazione diretta ed indiretta
Ricerca di fonti di informazioni
attendibili
Schede di auto osservazione
sommario
Fasi della valutazione del
caso
Primo colloquio
Raccolta dei dati
Colloqui clinici
Somministrazione di test psicologici e schede di
auto osservazione
eventuale contatto con altre fonti di
informazione
eventuale ricorso a profili psicofisiologici
Formulazione delle ipotesi funzionali e
diagnostiche
Restituzione e condivisione
sommario
Formulazione di un modello
esplicativo e di una diagnosi
Ricerca di convergenza o meno dei dati raccolti
Formulazione di una diagnosi (secondo un
modello descrittivo, ad es. DSM-IV)
Utilizzazione di un modello esplicativo secondo le
proprie teorie di riferimento
Attenzione che il problema sia prettamente di
natura psicologica
sommario
Un possibile modello di
valutazione del caso
sommario
Prima seduta
Solitamente comincia chiedendo al paziente
il motivo della sua presenza
Abbastanza libera nella prima parte
l’esposizione del paziente
Più direttiva in termini di domande di
approfondimento e di indagine la seconda
parte
Spiegazione di un modello generale di
interazione pensiero/emozione
Primi compiti osservativi
sommario
Seconda Seduta
Consegna di materiale testistico
appropriato
Raccolta dell’anamnesi
Rassegna dei primi compiti
osservativi
Consegna delle prime schede auto
osservative ABC
sommario
Schema Anamnesi/1
Famiglia d’origine
componenti, clima, situazioni speciali,
atteggiamenti in determinati contesti, infanzia,
informazioni sui pattern relazionali
Storia scolastica
successi, insuccessi, situazioni particolari
Storia lavorativa (per i maschi anche il servizio militare)
Eventuali hobby e pratiche sportive
Storia sentimentale
esordio, storie importanti, relazione attuale
sommario
Schema Anamnesi/2
Informazioni sullo sviluppo fisico
informazioni sul parto e sullo sviluppo
psicofisico
informazioni sulle condizioni fisiche passate
ed attuali
eventuali traumi fisici od operazioni
chirurgiche
allergie
per le donne: menarca e flusso mestruale
sommario
Schema Anamnesi/3
Abitudini alimentari
modalità alimentari, variazioni di peso
Uso di farmaci
Uso di sostanze stupefacenti
Eventuali informazioni non chieste o
ritenute importanti dal paziente
sommario
Anamnesi familiare
Componenti nucleo originale
età
grado di istruzione
attività lavorativa
stato di salute
hobby
breve descrizione di ciascun
componente
sommario
Anamnesi familiare
Breve descrizione della storia della
famiglia
luogo di residenza
rapporti con le altre famiglie
eventuali traslochi
condizioni economiche
eventi traumatici e luttuosi
eventuale presenza di famigliari con disturbi
psicologici
sommario
Anamnesi familiare
Descrizione del clima familiare
come si trascorreva la giornata
come erano i rapporti tra i genitori
le feste
regali
gesti affettuosi
motivo e tipologia dei rimproveri e delle lodi
clima religioso
sessualità
regole espresse in famiglia
come venivano prese le decisioni in famiglia
sommario
Anamnesi familiare
Storia personale
i primi ricordi e a chi sono legati
descrizione della giornata tipo
quali tipi di giochi e con chi
che succedeva e a chi si rivolgeva
quando c’era un malore o si feriva
motivi di lodi e di rimprovero
sommario
Anamnesi familiare
Indagare (chiedendo aggettivi ed
episodi connessi) il tipo di rapporto con
i diversi componenti della famiglia
episodi traumatici ricordati
episodi felici ricordati
informazioni non chieste ritenute
importanti
sommario
Terza Seduta
Discussione sulle prime schede ABC
Formulazione dei primi Assunti di Base
Raccolta dei test
Anamnesi patologica
Esordio del disturbo, evoluzione, reazione del
paziente e dei famigliari, trattamenti seguiti o
tuttora in corso
Situazioni scatenanti, schemi cognitivi coinvolti,
reazioni emotive e comportamentali
Frequenza e intensità delle reazioni
sommario
Quarta Seduta
Restituzione dei test somministrati
Formulazione di una diagnosi
secondo il DSM-IV
Condivisione di un modello
esplicativo
sommario
Il colloquio psicologico:
definizione
COMUNICAZIONE: scambio di informazioni in
forma unilaterale
CONVERSAZIONE: scambio reciproco
DIALOGO: lo scopo della conversazione diviene
il rafforzamento della relazione stessa
COLLOQUIO: il dialogo avviene attorno ad un
argomento convenuto di comune accordo
COLLOQUIO PSICOLOGICO: un
interlocutore si pone come obiettivo
l’efficacia del colloquio
sommario
Obiettivi del colloquio
Stabilire relazione empatica
Stabilire modello di funzionamento
del soggetto
Stabilire obiettivi operativi dopo una
riformulazione del problema
“costruita” con l’altro
sommario
Primo colloquio: descrizione
“libera” del problema
Prestare attenzione allo stile di
richiesta
I SINTOMI SONO DESCRITTI IN MODO DRAMMATICO?
I CONFINI PERSONALI SONO POCO RISPETTATI?
sommario
Primo colloquio: prima analisi
del problema
Definizione del problema attuale e
analisi funzionale del sintomo
Analisi storica del sintomo
sommario
Analisi Funzionale
SITUAZIONI
Dove
Quando
Con chi
COMPORTAMENTI PROBLEMATICI
Che cosa ha fatto il soggetto
Che cosa ha detto
CONSEGUENZE
Come hanno reagito gli altri significativi
sommario
Analisi storica
Dettagliata ricostruzione della fase di insorgenza,
eventuale connessione con eventi ambientali
specifici, evoluzione e modificazioni che ha subito
nel tempo
CI SONO STATI EVENTI “PSICOSOCIALI
STRESSANTI”?
Prime analisi di:
attribuzioni causali
tentativi di soluzione messi in atto fino a quel
momento
sommario
Primo colloquio: teorie
esplicative sul problema
Teorie ingenue sul problema
Come il soggetto lo
spiega?
Convinzioni sul cambiamento
sommario
Indicatori di gravità
MMPI: punteggi alti nelle scale Pa, Sc, Ma
SUPPORTO SOCIALE: il soggetto dispone di
un buon supporto, è in grado di utilizzarlo
(MMPI: Hy, asse del contatto sociale)?
STAI: alto punteggio nell’ansia di tratto
(>55) denota problemi relativamente gravi
Concetto correlato a questa area di
indagine: forza dell’Io (fattore C, 16-PF)
sommario
Motivazione al trattamento
Il livello di motivazione è soprattutto indicativo
del grado di disagio soggettivo esperito dal
paziente; il grado di sofferenza soggettiva non
necessariamente coincide con il livello di gravità
del problema (NB: la sofferenza è più legata a
caratteristiche di stato ed è più variabile, anche
da seduta a seduta)
sommario
Indicatori del
disagio/motivazione
“BUONI INDICI”:
MMPI: scala Pt (>70, il soggetto si sente nervoso ed in
ansia) + scala F (>70, il soggetto sente che qualcosa
in lui “non funziona”) + L e K più bassi di almeno 10
punti rispetto ad F
STAI: livelli di ansia di stato alti ma non eccessivi
INDICI SFAVOREVOLI:
MMPI: L, F, K elevati (il soggetto tende a non
riconoscere la sofferenza, ad essere resistente ed
ostile)
sommario
Indicatori del
disagio/motivazione
NB: considerare anche livelli di
sofferenza eccessivi rilevabili
oggettivamente tramite esami
strumentali (intensa attivazione
emozionale, scarsa reattività…)
Valutare concordanza tra gli indici
raccolti
sommario
Complessità del problema
La complessità del problema, strettamente connessa con la sua
gravità, rappresenta un aspetto d’insieme della situazione del
paziente e costituisce il fattore più importante per stabilire gli
scopi e i mezzi dell’intervento.
Implica un’indagine del “COME”: quali processi sono alla base
della genesi e del mantenimento del disturbo?
sommario
Indici di complessità
Anamnesi, indagine delle relazioni interpersonali
MMPI: Hs<D (entrambe>di 65): il soggetto probabilmente
sta sperimentando sintomi acuti
Pt e Sc fra le scale più alte del profilo: il soggetto può avere
dubbi su se stesso, sentirsi inferiore, inadeguato. Il soggetto
può rischiare di avere scarse risorse per far fronte ai
problemi ed essere confuso anche nella richiesta di aiuto
posta al clinico.
D>Hs o Sc>Pt : Il soggetto probabilmente sta sperimentando
sia sintomi acuti che complessi
sommario
Indici di complessità
NB: per capire se esistono conflitti interni,
processi disfunzionali sottostanti ai sintomi
autoriferiti è importante:
Anamnesi, “natura storica” del problema
Buona integrazione degli dati raccolti
durante la fase di diagnosi (considerare
anche 16- PF)
sommario
Grado di
collaborazione/oppositività
Questa area di indagine considera la possibile
“recettività” o “reattanza” del paziente nei confronti
del trattamento terapeutico.
La reattività descrive una innata tendenza da parte
del soggetto a rispondere in modo più o meno
oppositivo alle richieste esterne.
sommario
Indici di
collaborazione/oppositività
Osservazione, manipolazione del
setting
MMPI: L, F, K alti: soggetto poco incline
ad accettare la figura del terapeuta
Scala Pd
16- PF: punteggio elevato nel fattore E
(il soggetto è reattivo, dominante)
sommario
Stile di coping
Questa dimensione valuta la capacità del
soggetto di sentirsi all’altezza delle
situazioni, la sua capacità di reagire alla
frustrazione e ai problemi.
IL PAZIENTE E’ PREVALENTEMENTE UN
“INTERIORIZZANTE” (tende a reprimere e
trattenere piuttosto che reagire, ad “inscatolare” le
fonti di ansietà, ad essere autocritico, introverso,
controllato) O UN “ESTERIORIZZANTE”(tende a
proiettare le sue ansietà su ciò che lo circonda, ad
accusare gli altri dei propri problemi, ad essere
estroverso, manipolativo, ansiogeno)?
sommario
Stile di coping
Esternalizzazione:
Internalizzazione Reattività
: Tendenza a incolpare gli
Disfattismo altri
Autopunitività
Bassa tolleranza alle
frustrazioni (16- PF:
Intellettualizzazione fattore C)
Isolamento affettivo Conversione dei sintomi
Ipercontrollo emotivo (MMPI: Hs, Hy)
Introversione (MMPI: Manipolazione degli altri
Si) (MMPI: Hy, Pd)
sommario
Indici dello stile di coping
Manipolazione del setting
MMPI:
Pd+Pa+Ma>D+Pt+Si: il paziente tende
ad utilizzare uno stile di coping
esteriorizzante
Pd+Pa+Ma<D+Pt+Si: il paziente tende
ad utilizzare uno stile di coping
interiorizzante
sommario
Valutazione quantitativa e
qualitativa: conflitto o
interazione?
La conoscenza globale ed approfondita
del soggetto in esame prevede
l’adeguata integrazione tra un
approccio nomotetico ed uno
idiografico, al fine di cogliere l’unicità
dell’individuo e di “vestire sul
caso” l’intero processo di
valutazione
sommario