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Paul Hindemith

Sonata per tromba e pianoforte

Mario Careddu
Ear Training III
23 febbraio 2023

- Paul Hindemith
nacque ad Hanau il 16 novembre 1895.
È stato compositore, violista, insegnante,
teorico della musica e direttore
d'orchestra. I suoi genitori non lo
appoggiavano per quanto riguarda lo
studio della musica, cosi all'età di undici
anni scappò di casa e cominciò gli studi
di violino e composizione al
conservatorio di Francoforte. Tra il 1932
e il 1935 compose l'opera "Mathis der
Maler” (Matthias il pittore).
La rappresentazione di quest'opera fu programmata a Berlino ma venne depennata da
Joseph Goebbels, responsabile del Terzo Reich per le attività culturali del paese.
Hindemith fu denunciato come "un fabbricatore di rumore atonale", e la sua musica
come esempio di "bolscevismo culturale". Tutto ciò portò Hindemith ad emigrare
negli Stati Uniti nel 1940. Nel 1946 ottenne la cittadinanza americana ma nel 1953
tornò in Europa, stabilendosi a Zurigo ed insegnando nell'università locale. Nel 1962
vinse il premio “Balzan". Hindemith mori a Francoforte a sessantotto anni. I lavori
giovanili del compositore presentano un idioma tardo-romantico. In seguito produsse
composizioni di impostazione espressionista, vicini a quelli di Arnold Schòemberg,
mentre negli anni venti sviluppò una complessa tecnica contrappuntistica che, ancora
oggi è considerata di difficile comprensione. Hindemith è stato definito come autore
neoclassico non in maniera del tutto corretta, sebbene il suo linguaggio musicale possa
considerarsi in debito con compositori come Bach e Mozart, il suo stile é molto
differente da quello di altre opere neoclassiche. Uno dei maggiori esponenti del
neoclassicismo è Igor Stravinskij. Una crudezza politonale, il radicato senso
dell'armonia e del diatonismo distanziano Hindemith dal neoclassicismo.



Composizioni
Hindemith, per la tromba, oltre alla sonata, ha lavorato molto in ambito cameristico
Quintetti
Quintetto per fiati n.
Quintetto per fiati n. 2
Quintetto per clarinetto ed archi op. 30 (1923)

Settetti
Settetto per flauto, oboe, clarinetto, clarinetto basso, fagotto, corno e tromba (1948)

Altri organici
Kammermusik n. 1 (1921)
Kammermusik n. 2 (1924)
Kammermusik n. 3 (1925)
Kammermusik n. 4 (1925)
Kammermusik n. 5 (1927)
Kammermusik n. 6 (1927)
Kammermusik n. 7 (1927)

La sonata per tromba e pianoforte di Paul Hindemith é uno dei capolavori più famosi
del compositore nella musica del ventesimo secolo. In questo brano è racchiuso il modello
di sonata per la nuova generazione di brani trombettistici. Il Brano rappresenta
un'importante tappa nello sviluppo del repertorio per tromba e pianoforte del XX secolo.
Composta nel 1939, rappresenta un esempio del linguaggio compositivo di Hindemith. La
Sonata è considerata un'opera importante per la formazione degli studenti di tromba e
pianoforte poiché offre un'ampia gamma di sfide tecniche ed espressive per entrambi gli
strumenti. La tromba, nell'antichità, veniva usata per la guerra o per la caccia. Lo
“squillo” nasce proprio in occasioni del genere, serviva per dare un segnale a tutto
l’esercito. Con l'evoluzione della tromba, lo strumento acquisisce un'importanza sempre



maggiore nel corso dei secoli, fino ad arrivare al XIX secolo, quando diventa a tutti gli
effetti uno strumento orchestrale. Nel ‘900 Ia tromba assume le sembianze che
conosciamo oggi.
Esistono vari tipi di trombe oltre a quella in Sib, ad esempio, la tromba in Do, la tromba in
Mib e il trombino in Sib.
Tra i vari tipi di tromba possiamo notare delle differenze nel suono, più alta sarà la
tessitura dello strumento più il suono diventerà piccolo e tagliente.

La Struttura formale presente nel movimento è:


A Esposizione (1 - 66); B Svolgimento (67 - 106); A' Ripresa (107 - 142).

Il primo movimento porta appunto l'intestazione "Mit Kraft" ovvero “Potente”. La prima
sezione va infatti eseguita secondo questa direttiva.
I due temi presenti nel primo movimento della sonata hanno caratteri diversi, il primo è
incisivo, forte e pesante con una forte importanza dell’intervallo di quarta giusta. Il
secondo è più cantabile e melodico e va eseguito in modo più leggero.
La tonalità con cui viene presentato il brano è Sib maggiore, nonostante ciò possiamo
notare dei cambi di tonalità anche da una misura all'altra. Entriamo in un ambito che
trascende il sistema tonale, parliamo infatti di Pantonalità (tonalità allargata). Si tratta di
un metodo di composizione che tiene conto contemporaneamente di molteplici tonalità,
modulando liberamente da una tonalità all'altra senza usare ponti modulanti.
Il primo tema è esposto dalla tromba. Alla misura 9 il pianoforte resta solo ed esegue,
con la mano destra, lo stesso tema esposto dalla tromba in precedenza, con la mano
sinistra l'accompagnamento. Alla misura 27, per le sei misure successive è presente una
piccola sotto-sezione di stampo cromatico e salti ascendenti di quinta giusta. A battuta 37
è presente una sezione sempre di stampo cromatico che va man mano ad intensificare il
ritmo fino a degli arpeggi di terzinati caratterizzati dall’intervallo di quarta giusta.
Si tratta di una transizione tra il primo tema e l'inizio del secondo tema, che viene esposto
fino a misura 62. Dalla misura 63 alla misura 66 è presente un'altra transizione che
conclude l’esposizione. Lo svolgimento inizia alla misura 67 con la ripetizione del tema di
carattere marziale, questa volta in tonalità di Re minore. Il tema viene eseguito










nuovamente dalla tromba ma con delle variazioni che successivamente, tramite un utilità
di intervalli di terza minore e di seconda minore sfocia in un fortissimo che conclude
questa sezione. La terza sezione, cioè la ripresa inizia alla misura 107. Possiamo notare la
ripresa dei due temi, dalla misura 107 c'è il secondo tema, che viene variato quasi del
tutto, mentre alla misura 128 c'è il primo tema che non subisce variazioni drastiche quanto
il secondo.

Possiamo notare come in tutta la sonata ci sia una grande importanza sia dell’intervallo di
quarta giusta e dell’intervallo di terza minore sia ascendente che discendente ad esempio
nell’incipit del brano, con la melodia che prende la figura ritmica che troviamo nelle
prime due battute come punto di riferimento per tutto il brano.

Molta importanza ha anche la scala cromatica che nelle sezioni di transizione troviamo
svariate volte all’interno del brano.
Anche il ritmo caratterizza il brano, in quanto, il brano non si sviluppa su un unico tempo
ma su più metriche sia binarie che ternarie, e soprattutto, nelle fasi di transizione fra i due
temi, vi è una forte intensificazione sia dal punto di vista ritmico che dal punto di vista
dinamico.

Prima fase di transizione Seconda fase di transizione e ultima ripresa tematica




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