nacque a Venezia nel 1707 da una famiglia borghese.
Per tutta la vita, però, dovette combattere la povertà. La sua passione era scrivere commedie teatrali; egli amava talmente il teatro da cercare un modo per modificarlo.Fino ad allora vi era la commedia dell’arte: l’autore scriveva un racconto e gli attori dovevano improvvisare le scene in teatro.Al contrario, Carlo Goldoni si soffermava a redigere anche le parti per ciascun attore, inizialmente senza aver alcun successo. Le sue commedie erano per lo più ambientate a Venezia, con la presenza di alcuni personaggi tipici della città; Carlo Goldoni narrava semplicemente fatti reali e quotidiani, usando come linguaggio il dialetto veneziano. Dopo aver acquistato la fama, egli fu chiamato in Francia presso la corte di Luigi XV per organizzare il teatro di corte; ma accorgendosi che avrebbe dovuto fare per il teatro nuovamente tutto il lavoro svolto in Italia, accettò solo di insegnare l’italiano alla figlia del re. Poco dopo lo scoppio della Rivoluzione Francese morì. Possiamo distinguere le sue commedie in due filoni: di Carattere e d’Ambiente. Nelle prime egli dava particolare importanza all’aspetto psicologico dei personaggi, divertendosi a tratteggiare il loro carattere. Nelle commedie d’ambiente Carlo Goldoni si soffermava a descrivere maggiormente l’ambiente dove accadevano le vicende narrate. Per quanto riguarda la lingua, egli scrisse per buona parte in dialetto veneziano, per rendere il tutto più verosimile; ne scrisse altre invece in lingua italiana (La Locandiera) usando raramente dialettismi veneziani. Le opere di Goldoni sono fortemente originali, grazie al suo caratteristico atteggiamento rivoluzionario. Nella sua commedia più importante, “La Locandiera” egli evidenzia la figura della giovane donna, Mirandolina (Esaltazione della libertà femminile, tema innovatore e rivoluzionario per quel periodo).