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Analisi versi:
(Secondo balzo Antipurgatorio)
Si eran già allontanati i pigri e seguivo i passi del mio maestro Virgilio quando dietro di me
indicandomi una della ombre che avevamo lasciato gli disse *PERIFRASI* che il raggio di sole
proiettava l'ombra sul terreno fermandosi sul corpo di Dante e dice anche che cammina come una
persona viva.
Dante si volta indietro e nota che le anime lo stanno indicando e che l'ombra si proietta sul terreno.
Virgilio nota la perplessità di Dante e rallenta il suo percorso, ricorre ad una similitudine "stai fermo
come una torre quando la sua cima è abbattuta dai venti" ovvero: cerca di essere solido non farti
influenzare da quello che sentì bisbigliare (Virgilio a Dante).
I diversi pensieri accumulati rallentano l'obbiettivo finale che la persona si è posto.
Dante segue Virgilio come una persona che assume il colore di chi vuole chiedere il perdono (con
un rossore sul volto, si sente in colpa) perché sente la minima ammonizione da parte di Virgilio.
Attraverso la zona rocciosa si avvicinavano cantando il miserere (canto di penitenza) un gruppo di
anime. Quando si accorsero che il raggio del sole venga interrotto dal corpo di Dante cambiarono il
loro canto e sbigottiti dicono un "o" di meraviglia .
Due anime vanno incontro a Dante, vogliono capire perché un'anima viva é lì in purgatorio.
A questo punto Virgilio (ai messaggeri per andare a dirlo alle altre anime) dice loro che il corpo di
Dante é pura carne quindi vivo.
Inizia a maturare la missione dei negligenti il cui obbiettivo é: rendersi caro Dante affinché lui
possa andare dai loro parenti e chiedere loro di recitare dei suffragi che hanno il compito di
accorciare il periodo di penitenza.
Per farci capire la velocità e la meraviglia ricorre a due similitudini: "io non ho mai visto stelle
cadenti rendere il cielo quando inizia a fare buio ma non ho neanche mai visto ad agosto durante il
calare del sole delle nuvole all'orizzonte."
Queste anime furono talmente veloci ad annunciare il messaggio alle altre anime per poi tornare da
Dante (il tutto accadde in un attimo.)
Il gruppo delle anime si appresso a Dante.
Virgilio dice a Dante di ascoltarli ma di continuare il suo percorso senza fermarsi perché non ci si
può fermare in purgatorio.
Le anime chiedono a Dante di rallentare il passo.
Si presentano "apparteniamo al gruppo delle anime morte di morte violenta e peccatori sino
all'ultimo momento prima di morire e proprio in questo momento abbiamo richiesto la grazie di dio
che ci ha salvati, abbiamo confessato a dio tutti i nostri peccati e morimmo purificati in nome di dio
il cui desiderio di poterlo vedere è fortemente presente in noi" immensa grazia di dio che perdona
anche coloro che per tutta la vita hanno peccato.
Dante: "Per quanto guardi nei vostri volti non riconosco nessuno di voi ma se a voi fa piacere che io
posso fare qualcosa nei vostri confronti fatemi sapere quali sono le vostre richieste e io vi
soddisferò in nome di quella pace che anche io vado a cercare dietro Virgilio". La perifrasi sta a dire
che le anime si fidano pienamente di Dante.
CANTO VI
Il canto si apre con una similitudine con il gioco dei dadi (gioco d'azzardo). Gli spiriti che Dante
riconosce sono Benincasa da Latrina, Guccio dei Tarlatti, Federico Novello....
Dante si libera delle anime promettendo dei suffragi. Pone un interrogativo a Virgilio riguardo le
preghiere che posso cambiare il percorso degli spiriti in quanto in un passo dell'Eneide di afferma il
contrario.
L'ultima anima che incontra e che darà origine a una serie di apostrofi sulla vita politica da parte di
Dante e Sordello (Mantovano come Virgilio). L'Italia è dilaniata dalle guerre, l'imperatore è attratto
dagli interessi della Germania e quindi si dimentica dell'Italia. La chiesa usurpa il potere politico. E
infine toccherà
anche Firenze in quanto il potere si alterna continuamente e le leggi fatte la mattina già la sera sono
da rifare.
Analisi versi: gioco della zara (zara>azzardo). Chi perde rimane addolorato ma cerca di capire dove
ha sbagliato rilanciando continuamente i dadi. Le persone che guardavano il gioco seguono il
vincitore. Tutti cercano il vincitore. Il vincitore se ne va, non si ferma e continua a camminare
nonostante faccia promesse di denaro a tutti. Il comportamento di Dante è uguale a quello del
vincitore (turba spessa>le anime che si accalcano), il poeta si allontana e non si ferma nonostante le
promesse di suffragio fatte alle anime.
Dante nomina diversi personaggi a lui contemporanei e i modi violenti in cui essi sono morti
(Guccio dei Tarlatti, Federico Novello ecc...)
⁃ Vv.79 a seguire:
Apostrofi nei confronti dell'imperatore tedesco, del clero, di Cristo e di Firenze. Dante si rende
conto che la situazione politica dell'Italia è tragica, in quanto Umberto I d'Amburgo non scende in
Italia perché preferisce coltivare