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Canto VI
Trama del Canto VI
Allinizio del canto Dante viene attorniato dalla moltitudine di anime di coloro che sono
stati uccisi violentemente: esse chiedono al poeta, una volta che sar tornato tra i vivi,
di ottenere preghiere in modo da abbreviare le loro pene nel purgatorio. Oltrepassata
la folla, Dante, di nuovo solo con Virgilio, viene colto da un dubbio: le preghiere
possono davvero accelerare il cammino verso la salvezza paradisiaca, o no? Il maestro
cerca di dargli una risposta, anticipando che tale questione verr chiarita da Beatrice,
al cui nome Dante sente nuovo desiderio di affrettare il passo. Ad un tratto appare ai
due poeti uno spirito appartato e silenzioso: Virgilio allora gli chiede informazioni sul
cammino. Tuttavia, prima di rispondere, lanima vuole sapere chi sono e di dove
vengono i due pellegrini. Non appena Virgilio nomina la sua citt natale, cio Mantova,
lo spirito lo abbraccia esaltato, dicendo di essere il suo concittadino Sordello. Al
vedere questa profonda dimostrazione di fratellanza tra i due mantovani, Dante
impartisce una feroce invettiva contro la decadenza dellItalia sua contemporanea,
non solo abbandonata dallimperatore, ma anche in balia di lotte interne, dello
strapotere della Chiesa e della confusione di leggi e costumi.
Quand
Temi Dove
o
Dubbio sulla
possibilit di
accorciare le pene
attraverso le
preghiere.
Invettiva contro la
decadenza della
politica italiana.
La figura di Sordello