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La Vita di Dante

domenica 6 marzo 2022 17:30

Dante nasce a Firenze nel 1265 da una famiglia di piccola nobiltà, tramite suo maestro BRUMETTO LATINI manifesta la sua
vocazione alla poesia, imparar la retorica e l'arte del ben parlare e dello scrivere elegante e diventa il massimo esponente
dello Stilnovismo. A partire dal 1295 oltre all'esperienze culturali, si aggiunge anche quella politica infatti proprio in
quell'anno, il nostro poeta, entra nell'arte dei Medici Speziali e negli anni successivi ricopre anche varie cariche fino al 1300
dove viene eletto Priore. Sempre in quell'anno scoppia una guerra tra Guelfi Bianchi e Guelfi Neri dove i Bianchi venivano
appoggiati da Dante e i Neri dal Papa Bonifacio VIII. Nel 1301 i Guelfi neri invadono Firenze e nel 1302 Dante venne Esiliato
per baratteria, frode, falsità, dolo e malizia. Egli muore nel 1321 a Ravenna

La Vita di Dante Pagina 1


Dolce Still novo e Vita Nova
domenica 6 marzo 2022 17:31

DOLCE STIL NOVO

Il Dolce Stil Novo è un movimento poetico della metà del 1200. Nasce a Bologna e si sviluppa a Firenze, città di origine di quasi tutti i poeti stilnovisti. Il manifesto
di questa corrente è la poesia di Guido Cavalcanti “Al cor gentile rempaira sempre amore” in cui compaiono molte caratteristiche della figura
femminile che sarà uno dei cardini della poetica stilnovistica ---> la donna angelo---> cioè una donna che ha la funzione di indirizzare l'animo dell'uomo verso Dio.

La donna angelicata non ha caratteristiche fisiche, ne' nomi reali: è un essere misterioso, sconosciuto, che appare
all'improvviso proprio come un angelo. Nelle poesie i nomi delle donne sono detti «nomi parlanti» cioè nomi simbolici, come la
Beatrice di Dante ---> colei che è beata. Il dolce stil novo si contrappone alla corrente letteraria dell'amor cortese: a differenza
di quest'ultima, infatti, introduceva nei testi riferimenti filosofici o morali o religiosi e, a questo proposito, alcuni autori
contemporanei si lamentarono dell'oscurità e della «sottiglianza» delle poesie specificando che un tale registro poetico non
avrebbe suscitato né interessi né adesioni nel mondo toscano; la critica era quella di aver unito la filosofia alla poesia.
I principali autori di questa corrente letteraria sono per la maggior parte toscani, e sono Guido Guinizelli, considerato il
precursore del movimento, Dante Alighieri, Guido Cavalcanti, Lapo Gianni, Gianni Alfani

La vita nuova:
- Fin da giovane Dante coltiva la passione per la poesia attraverso diversi modelli: la lirica cortese e la lirica di ispirazione guittoniana . Poi passa attraverso la
fase stilnovistica grazie all’amicizia con Guido Cavalcanti da lui infatti Dante riprende in particolare il motivo dell’amore come tormento e sofferenza. Presto però
si libera di questa influenza e si distacca completamente dallo stilnovismo. La Vita nuova nasce tra il 1293 e il 1295. Si tratta di un prosimetro cioè un insieme di
versi e prosa. Nell'opera, Dante ha raccolto tutti i testi scritti all'epoca, li ha preceduti con un commento in prosa che spiegava l'occasione di ogni brano.
Contenuto dell’opera

Dante narra di aver incontrato Beatrice all’età di 9 anni. Dopo nove anni, Dante incontra ancora Beatrice e al suo saluto sem bra di
vedere la sua beatitudine, al saluto si connette l’idea della “salute” nel senso della “salvezza”. Però seguendo i rituali de ll’amor
cortese, si forza di tenere nascosta a tutti l’identità della donna amata, questo bugia porta al nego del salita da parte di Beatrice e per
Dante provoca una po stato di profonda sofferenza. Dopodiché Dante ha delle visioni:
- la prima durante una malattia, preannuncia la morte della donna, morta nel 1290.
- la seconda che lo induce a non parlare più di Beatrice.
La vita nuova si presenza come un ricapitolando di un’esperienza passata ed un’esperienza sentimentale e intellettuale insiem e.

Significati segreti dell’opera


Le tre parti del libro trovano corrispondenza in 3 diversi stadi dell’amore.
• Alla prima parte, che racconta gli effetti che l’amore produce sull’amante, corrisponde la fase dell’amore cortese (saluto) ;
• Alla seconda parte, la lode della donna, corrisponde lo stadio dell’ amore fine a se stesso (contemplazione della donna);
• Alla terza parte, la morte della gentilissima, fa capo lo stadio dell’ amore mistico, contemplazione di Dio.

Dolce Still novo e Vita Nova Pagina 2


inferno Personaggi
domenica 6 marzo 2022 17:34

Caronte di Dante: un vecchio con la barba bianca e gli occhi circondati dalle fiamme, minaccia di punire PAOLO e FRANCESCA – I veri nomi di Paolo e Francesca sono Paolo Malatesta e
severamente i dannati, di farli salire a bordo della sua nave, e di percuotere con i remi le anime che Francesca da Rimini. Lei fu sposata a Gianciotto Malatesta da Rimini, uomo ricco e
riposano sul fondo potente ma deforme. Tra il fratello del marito, Paolo Malatesta, e la donna, entrambi
giovani e di bell’aspetto, scoppiò una passione amorosa scatenata dal romanzo di
Lancilotto e di Ginevra, moglie di re Artù, ed in particolare dal passaggio in cui la donna
Minosse: è posto all'ingresso del II Cerchio (lussuriosi) e ha caratteri bestiali: ringhia, ha una lunga coda cedette alle lusinghe del famoso e valoroso amante e lo baciò. Gianciotto, saputo della
che avvolge attorno al corpo tante volte quanti sono i Cerchi che il dannato (il quale gli confessa tutti i relazione segreta della moglie, spiò i due amanti fino a riuscire a sorprenderli a
suoi peccati) deve discendere. tradimento sul fatto; intervenne a quel punto all’improvviso e li trafisse entrambi senza
lasciar loro la possibilità di pentirsi e potersi salvare.
Per tale gesto, per aver tradito i propri parenti, Gianciotto è invece stato condannato a
patire in eterno le pene della prima zona dell’ultimo cerchio infernale.
Cerbero: Il mostro è descritto con occhi rossi, i peli del muso sporchi e neri, il ventre largo e le zampe
artigliate; emette latrati che assordano i dannati e ciò acuisce il loro tormento. Appena vede i due poeti
si avventa contro di loro, ma Virgilio gli getta in gola una manciata di terra che placa la sua fame (in
modo quindi analogo all'episodio dell'Eneide, salvo che qui la rappresentazione del mostro è
chiaramente demoniaca). Cerbero è definito da Dante fiera crudele e diversa e gran vermo, attributo
anche di Lucifero.

Ulisse: Dante lo colloca fra i consiglieri fraudolenti dell'VIII Bolgia dell'VIII Cerchio dell'Inferno,
dedicandogli buona parte del Canto XXVI. Il poeta nota che una delle fiamme in cui sono avvolti i dannati
ha due punte e ne chiede spiegazione a Virgilio. La guida risponde che dentro di essa sono puniti Ulisse e
Diomede, colpevoli di aver escogitato l'inganno del cavallo di Troia, di aver smascherato Achille a Sciro,
nonché di aver compiuto il furto del Palladio.

inferno Personaggi Pagina 3


Canto V inferno
domenica 6 marzo 2022 17:31

Dante scende nel secondo cerchio guidato da Virgilio. All’ingresso si trova Minosse che giudica le colpe delle anime facendol e poi precipitare nel cerchio dell’inferno corrispondente al peccato.
Vengono descritti l’ambiente del secondo cerchio e la pena: il buio e il vento che fanno roteare le anime. Dante comprende ch e qui sono le anime che il vento trascina in una lunga fila e il poeta
latino gli mostra, tra le tante, alcune anime illustri. Dante è a tal punto colpito che quasi perde i sensi per la pietà. Dan te è attirato da due anime, un uomo e una donna, che, a differenza delle
altre, volano unite; si rivolge a loro cortesemente ed esse, come colombe, escono dalla loro schiera e si accostano ai poeti. La donna parla a Dante e narra il proprio dramma mentre l’uomo
tace . Il loro amore li ha portati alla morte. Sono Francesca moglie di Gianciotto Malatesta , signore di Rimini, e Paolo , cognato e amante della donna, entrambi fatti uccidere dallo stesso
Gianciotto. A queste parole Dante abbassa gli occhi ed è turbato. Poi chiede a Francesca in quali circostanze lei e Paolo abb iano compreso di essere innamorati uno dell’altra. Francesca narra la
seconda parte della sua storia. Un giorno lei e Paolo stavano leggendo le gesta di Lancillotto e, quando lessero il passo in cui il cavaliere bacia G inevra , Paolo baciò Francesca. Alle parole di
Francesca e al pianto di Paolo Dante perde i sensi.

Canto V inferno Pagina 4


Figure retoriche canto V (inferno)
domenica 6 marzo 2022 17:35

Enjambement PAROLE DELL'AMOR CORTESE


○ VV.25/26 : dolenti note / a farmisi sentire
○ vv.64/65 : tanto reo / tempo… Dando un'occhiata al lessico, vediamo quali sono le parole tipiche dell'amor cortese che troviamo nel testo
○ vv.67/68: più di mille / ombre
○ vv.70/71 : udito / nomar
○ vv.113/114: quanto disìo / menò…… • Dolce Nido
○ vv.126/127: per diletto / di Lancialotto • Amore
Similitudine • Animal Grazioso e benigno
○ v.29: come fa mar per tempesta • Piacer
○ v.40: E come li stornei ne portan l’ali • Dolci Pensier
○ v.46: E come i gru van cantando lor lai • Disio
○ v.82: Quali colombe, dal disìo chiamate • Doloroso Passo
○ v.143: come corpo morto cade. • Dolci Sospiri
Sineddoche • Amante
○ v.88: O animal benigno (il genere “animal” per la specie “uomo”)
Sinestesia
○ v.27 : loco d’ogni luce muto (associazione di qualità uditiva e visiva)
Anastrofe
○ v.2: men loco cinghia
○ v.8: tutta si confessa
○ v.89: visitando vai
○ v.97: nata fui
○ v.139: questo disse
Perifrasi
○ v.91: il re dell’universo (ovvero: Dio)
Metonimia
○ v.132 : esser baciato il disiato riso (astratto per il concreto)

Figure retoriche canto V (inferno) Pagina 5


Canto V Purgatorio e Paradiso
domenica 6 marzo 2022 17:33

CANTO V PARADISO
CANTO V PURGATORIO
I due poeti riprendono il cammino e un gruppo di anime, accorgendosi che il corpo di Dante fa ombra, Beatrice, dopo aver spiegato al poeta che il suo fulgore abbagliante deriva dalla visione di Dio,
comincia meravigliato a commentare. Questo attira l’attenzione del poeta, che viene subito ripreso con la quale quanto più è profonda tanto più accende d’amore le anime accrescendone lo
fermezza da Virgilio. Intanto sopraggiunge un’altra schiera che procede cantando in coro il Miserere. splendore, risponde alla domanda postagli alla fine del canto IV.
Anch’essi mostrano lo stesso stupore di fronte all’ombra che si allunga alla sinistra di Dante e inviano
Il voto, spiega, è il libero sacrificio della propria volontà; poiché questa è il dono più grande di
due messaggeri per avere spiegazioni. Vrgilio li invita a parlare con quel pellegrino eccezionale il quale,
al suo ritorno nel mondo dei vivi, potrà chiedere suffragi per le loro anime. Molti si affollano allora
Dio all’uomo, non esiste alcun bene che possa essere offerto in cambio.
intorno ai due poeti che, senza smettere di camminare, ascoltano il grido unanime di questi spiriti, Poiché però la Chiesa talora dispensa dai voti, occorre approfondire il problema.
ansiosi di dichiarare la loro condizione. Uno di essi comincia a narrare la proprio vicenda. Si tratta di
Jacopo del Cassero, originario di Fano, ucciso nella palude vicina ad Oriago, fra Venezia e Padova, dai Il voto consta di due parti: la “materia”, cioè ciò che si sacrifica, e la “convenenza”, cioè il patto
sicari di Azzo VIII, signore di Ferrara. Si fa avanti un altro, Buonconte da Montefeltro, morto nella con Dio. Quest’ultima si estingue solo con il suo adempimento, ma la “materia” può essere
battaglia di Campaldino ed ora dimenticato da tutti i familiari. Dante, ricordando la vicenda di mutata con il permesso della Chiesa, a patto che si dia in cambio qualcosa di valore maggiore di
quest’uomo valoroso, lo sollecita a raccontare quale fu la sorte del suo corpo e come mai non fu ciò che si era promesso.
ritrovato. Buonconte, allora, narra della disputa sorta fra l’angelo e il diavolo per il possesso della sua Perciò i cristiani non devono prendere con leggerezza il voto, attenendosi ai consigli delle Sacre
anima e come il demone, sconfitto, abbia sfogato la sua ira provocando piogge torrenziali, che Scritture e dell’autorità della Chiesa.
trascinarono il suo cadavere nell’Arno. Dopo la storia di questi due spiriti, se ne fa avanti un terzo che, Beatrice e Dante salgono rapidamente verso il Cielo di Mercurio.
con tono dolcemente carezzevole, dichiara di essere Pia, nata a Siena e morta in Maremma. Il
brevissimo racconto della donna si chiude con due versi tragici e preziosi, che indicano nel marito il suo
assassino.

Canto V Purgatorio e Paradiso Pagina 6


Legge del contrappasso
domenica 6 marzo 2022 17:34

La legge del contrappasso nella Divina Commedia la pena alla quale sono sottoposti i peccatori nell'oltretomba riproduce
i caratteri essenziali della colpa o alcuni di essi, per analogia o per contrasto:
- se è per analogia, la pena è uguale al peccato; quindi, per esempio, gli ingordi sarebbero costretti a rotolarsi nel
cibo e a mangiare, abbuffarsi fino a scoppiare, per l'eternità;
- se è per contrasto, la pena è diversa dal peccato; per esempio, gli ingordi vedrebbero mangiare ed abboffarsi gli
altri mentre loro restano digiuni o costituiscono loro stessi il pasto degli altri per l'eternità.

Legge del contrappasso Pagina 7


Definizioni Parole chiavi
domenica 6 marzo 2022 17:36

La paratassi è quel tipo di struttura sintattica in cui prevale la coordinazione. Nel parlato, piuttosto che formulare
frasi ampie e complesse, rischiando di perdere il filo del discorso, preferiamo usare frasi brevi mettendole una di
seguito all’altra. Lo stile paratattico è più incisivo e conferisce un ritmo veloce ed incalzante al discorso.

L’ipotassi è un tipo di struttura sintattica in cui prevale la subordinazione. L’ipotassi è usata nei
discorsi strutturati e pianificati. Sia nella paratassi che nell’ipotassi si fa uso dei connettivi
testuali che sono necessario per la coesione di un testo.

Polisindeto: Figura sintattica consistente nel collegare varie proposizioni di un periodo con numerose ripetute congiunzioni

Asindeto: a coordinazione dei membri di una proposizione o di un periodo fatta senza l'ordinario ausilio della congiunzione
copulativa o altre forme di congiunzione coordinativa

Definizioni Parole chiavi Pagina 8

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