Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
VITA
Nasce nel 1265 a Firenze, da famiglia guelfa di mercanti della piccola nobiltà
di Firenze.
Riceve un’educazione cavalleresca da parte di Brunetto Latini, legge i latini e i
poeti stilnovisti suoi contemporanei (Cavalcanti è suo amico).
Amore per Beatrice: la incontra per la prima volta quando avevano 9 anni (lei
con abito rosso e lui ne fu subito innamorato; si incontrano il 1 maggio alla
festa di primavera, erano vicini di
casa) e poi di nuovo a 18 anni
(9,18 sono multipli di 3, numero
simbolico nel medioevo per la
trinità) quando lei era già sposata e
lo saluta. Se ne innamora e lei
diventa la sua musa ispiratrice. Lei
muore a 24 anni: Dante vive una
profonda crisi spirituale e si
rifugia negli studi loso ci.
VITA NOVA
Scritto tra il 1293-95, 42 capitoli. È un autobiogra a ideale. Racconta di
Beatrice: l’innamoramento, la sua morte, la crisi di Dante e il suo riprendersi. Il
suo è un innamoramento spirituale voluto da Dio per la salvezza spirituale
del poeta.
Genere del prosimetro: alternarsi di prosa e versi; prima componimento in
versi e poi commento in prosa.
fi
fi
fi
fi
fi
fi
Testo: A CIASCUN’ALMA PRESA E GENTIL CORE
Dante rivede Beatrice, era vestita di bianco in mezzo ad altre due donne più anziane, si
gira verso di lui, lo saluta e lui è come beato.
Sente per la prima volta la sua voce. Preso da tanta dolcezza si chiude in camera e si
addormenta pensando a lei.
Sogna una nuvola rossa dentro cui c’era un signore che faceva paura e diceva delle cose
incomprensibili, Dante riesce a capire solo ‘io sono il tuo signore’ [probabile
personi cazione di Amore]. Tra le sue braccia c’era una gura nuda avvolta in una stoffa
un pò rossa e Dante riconosce la donna del saluto [salute come saluto ma anche
salvezza]. Tiene in mano il cuore infuocato di Dante e lo dà da mangiare a Beatrice. Lei
inizia a mangiarlo un po’ dubbiosa, ma poi si mette a piangere e lui la porta via. Dante per
l’angoscia si sveglia.
Pensando a quello che gli era successo scrive un sonetto e lo manda in anonimo ai suoi
amici poeti [solo Cavalcanti riconosce che l’ha scritto Dante e la loro amicizia si fa ancora
più forte: importante il tema dell’amicizia].
[poi Dante lo spiega:] nella prima parte saluto e chiedo una risposta, nella seconda parte
dico a cosa si deve rispondere. A questo sonetto fu risposto da molti e con diverse
risposte, tra questi c’è stato il suo più vero amico e questo è l’inizio della loro amicizia
[parla di Cavalcanti che aveva capito che era Dante ad averlo mandato]. A quel tempo
nessuno capì questo sogno, ora è chiaro a tutti (cioè che lui era innamorato di Beatrice).
Ella si va, sentendosi laudare,
Lei procede, sentendosi lodare, benevola e
benignamente e d’umiltà vestuta,
mite nel comportarsi, e sembra che sia una
e par che sia una cosa venuta
creatura scesa sulla terra dal cielo per
da cielo in terra a miracol mostrare. compiere un miracolo.
fi
fi
fi
Mostrasi sì piacente a chi la mira
Si mostra così bella a chi la guarda che
che dà per li occhi una dolcezza al core,
trasmette, tramite gli occhi, una dolcezza al
che ’ntender no la può chi no la prova;
cuore, che chi non l’ha provata non la può
capire;
LE RIME
Varietà di temi, sperimentazione di stili e registri linguistici.
50ina di componimenti in varie forme metriche, scritti tra la giovinezza e
l’esilio. Non sono state raggruppate da Dante ma a posteriori. Alcune sono:
- stilnoviste: amore e amicizia; dedicate a Beatrice a agli amici.
- comico-realistiche: tenzone (duello) a penna con l’amico Forese Donati.
Sono 3 coppie di sonetti, sono esercizi stilistici.
- rime petrose: servono per sperimentare nuove parole dai suoni aspri e duri.
Dedicate a Petra, è un senhal (pseudonimo) che indica una donna dal
carattere rude, crudele, fredda, l’opposto di Beatrice donna angelo.
- rime dell’esilio: di argomento etico-politico; questioni di morale, giustizia,
religione, loso a. Usa la canzone perché dà modo di avere più spazio per
esprimere queste questioni.
Riassunto: Dante vorrebbe che lui e i suoi due amici Cavalcanti e Lapo Gianni
fossero spinti da un vascello dove vogliono loro per poter vivere tutti insieme
con le loro donne, Giovanna, Lagia e Beatrice (la trentesima nella lista delle
sessanta donne più belle di Firenze). E vorrebbe che loro parlassero sempre
di amore e che tutti fossero felici.
Tema della magia non è usuale, fa probabilmente riferimento alla magia che si
racconta nei cicli bretoni di quegli anni (re Artù e Mago Merlino).
CONVIVIO
Trattato che parla della conoscenza, del
sapere, opera enciclopedica. La scrive negli
anni dell’esilio.
Scritto in volgare perché può raggiungere un
pubblico più ampio possibile che non ha
avuto modo di studiare il latino (ceto emergente
dei Comuni, commercianti ecc).
Titolo “Convivio” indica il banchetto della
conoscenza.
Anche questo è un prosimetro: ci sono poesie
e commenti in prosa.
Incompiuto: progetto di 14 canzoni con commento, ma ne scrive solo 4.
1° trattato → tutti gli uomini aspirano alla conoscenza, banchetto di sapienza,
elogio del volgare, dante come divulgatore di conoscenze..
2° trattato → spiega il metodo di lettura dei testi: c’è un signi cato letterale e
uno allegorico, ma anche un signi cato morale
3° trattato → loso a come donna gentile e fonte di verità
4° trattato → elogio alla nobiltà d’animo e non al privilegio di sangue, anticipa
discorso sulla monarchia universale trattato poi nel De monarchia
fi
fi
fi
fi
Testo: IL PANE DEL SAPERE
Dante riprende la teoria di Aristotele secondo cui l’uomo desidera sapere.
C’è però chi non vuole perché pigro e chi non può per ragioni sociali,
economiche. Questi ultimi possono sedersi al banchetto della conoscenza.
Dante da parte sua non siede al tavolo del sapere sommo ( loso a, teologia),
ma raccoglie da loro le briciole della sapienza e la distribuisce a chi non ha
avuto la possibilità di studiare.
Chi non ha studiato per pigrizia si deve invece mettere ai piedi di questi ultimi.
DE VULGARI ELOQUENTIA
= A proposito della lingua volgare: parla della lingua volgare ed è scritto in
latino perché destinato agli intellettuali.
Trattato incompiuto (come il Convivio) perché Dante inizia a scrivere la
Commedia.
- 1 libro → Considera il volgare come lingua naturale che tutti parlano e il
latino lingua arti ciale che si apprende con lo studio.
Ricostruisce l’origine della lingua (anche se Dante non ha ancora gli
strumenti per capire veramente come si erano diffuse le lingue): idea che
all’inizio tutti parlavano ebraico, poi l’uomo costruisce la Torre di Babele e
Dio lo punisce mescolando le lingue: greco a oriente, germanico a nord,
romanzo a sud.
Ricerca di un volgare illustre da usare anche nelle opere letterarie
(individua 14 dialetti in Italia).
- 2 libro → uso del volgare illustre nella poesia. Individua 3 stili: alto (tragico,
si usa la forma metrica della canzone) - medio e basso (comico e elegiaco,
si usa la ballata o il sonetto).
Si rende conto che l’Italia è divisa sia politicamente che linguisticamente,
quindi progetta una lingua unica per l’Italia (è il primo a farlo, per vederla
unita linguisticamente bisognerà aspettare il secondo dopoguerra con la
diffusione dei mass media…).
fi