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L’amore è una passione innata che procede per visione e per incessante pensiero di persona d’altro
sesso, per cui si desidera soprattutto godere l’amplesso dell’altro, e nell’amplesso realizzare tutti i
precetti d’amore. Che l’amore sia passione, si vede facilmente. Infatti, prima che l’amore sbocci da
tutte e due le parti, non esiste angoscia maggiore, perché l’amante teme sempre che l’amore non
ottenga l’effetto desiderato e che siano inutili le sue fatiche. Teme anche i pettegolezzi della gente e
tutto ciò che gli può nuocere, perché le cose non compiute vengono meno al più piccolo
turbamento. Se l’amante è povero, teme che la donna disprezzi la sua povertà; se è brutto, teme
d’esser disprezzato per la sua bruttezza o che la donna si leghi a un altro più bello; se è ricco teme
che la sua spilorceria di una volta possa danneggiarlo; non si possono elencare le paure che sono
proprie di ogni amante. E’ dunque passione quell’amore che sorge da una parte sola, e si può
chiamare amore di uno solo.
E anche quando si compie l’amore di entrambi, le paure non diminuiscono perché l’uno e l’altro
amante teme di perdere per le fatiche di un altro ciò che con fatica ha ottenuto. E’ più doloroso
perdere quanto si è ottenuto che essere spogliati della speranza di ottenere.
Ti dimostro chiaramente che la passione è innata poiché la passione, a ben guardare la verità, non
nasce da nessuna azione; ma la passione prodece dal solo pensiero che l’animo concepisce davanti
alla visione. Quando uno vede una donna che corrisponde al suo amore e che è bella secondo il suo
gusto, subito in cuor suo comincia a desiderarla, e quanto più la pensa, tanto più arde d’amore, fino
a che non giunge a più pieno pensiero. E comincia a pensare alle fattezze della donna, a riconoscere
le sue membra, a immaginare i propri gusti, e a frugare i segreti di quel corpo che desidera
possedere tutto per il proprio piacere.
Ma poi che giunge al pensiero pieno, l’amore non sa tenere il freno, e passa subito ai fatti; subito
s’affanna a cercare complici e messaggeri. E incomincia a pensare a come incontrare la sua grazia, a
chiedere luogo e tempo giusto per parlare, e un’ora gli pare un anno. Dunque la passione innata
procede da visione e da pensiero. Al sorgere dell’amore non basta il semplice pensiero, ma occorre
che sia smisurato, perché il pensiero misurato non torna insistentemente alla mente, e da lì non
sboccia amore.
Questo è l’effetto dell’amore, che quello che è diritto amante non può essere avaro e quelli che è
aspro e di gente vile diventa gentile e superbi fa umili. L’amore è una grande cosa poiché rende
l’uomo virtuoso e costumato.
Il testo è tratto dal De amore di Andrea Cappellano, scritto tra il 1174 e il 1204; il trattato, notissimo al
tempo, accoglie le teorie d’amore più diffuse e le codifica in modo originale influenzando profondamente
poeti e scrittori successivi, tra cui i siciliani e gli stilnovisti.
Note:
v. 5 viso: sguardo, smore: impallidisce; v. 6 d’ogni…sospira: sospira rincrescendosi delle proprie imperfezioni,
mancanze; v. 14 novo: inusitato
Consegne
Seguendo le indicazioni seguenti, analizza il sonetto proposto scrivendo un unico ed organico elaborato
Comprensione
a) Fare la parafrasi del testo. Si descrivano i principali temi e motivi del componimento, indicando se ci sono
topoi tipici della lirica stilnovista.
Analisi del testo
b) Fai un’analisi stilistico-retorica del testo individuando parole chiave, campi semantici, figure retoriche.
c) Ricostruisci l'atmosfera del componimento, individua come viene rappresentata la donna e gli effetti che
ha sulle altre persone.
d) Illustra qual è la concezione dell'amore sottesa a questo componimento e fai un confronto con posizioni
precedenti e/o successive.
Approfondimento
e) Dimostra con le dovute motivazioni, in base all’analisi fatta, se e perché questa poesia è tipica della Vita
nuova.
Comprensione:
- Parafrasa il testo e riassumine il contenuto
Analisi del testo:
- Fai un'analisi retorico-stilistica del testo individuando struttura tematica, scelte foniche e ritmiche, lessico,
struttura metrico-sintattica, figure retoriche, ecc.
- Individua in questo componimento artifici e stilemi tipici del Canzoniere.
- Descrivi i temi e i motivi psicologici e sentimentali presenti nella poesia indicando quali sono tipicamente
petrarcheschi e come si collocano nella trama concettuale e ideologica dell'opera.
Approfondimento:
- Sulla scorta dell'analisi e riferendoti ad altri testi petrarcheschi a te noti, tratta almeno due tra i seguenti
temi (legandolo ovviamente a quanto affermato in precedenza): 1) Petrarca e lo stilnovo 2) la concezione e il
significato dell’esperienza amorosa nel Canzoniere 3) il conflitto amore-fede nell’opera di Petrarca 4) il
motivo e la concezione del tempo.
NOTE: v. 2 affrena: tiene a freno; vegghio: veglio (cioè sto sveglio); v. 5 sface: strugge; v. 9 sol d’una: solo da una, da
una sola; fonte: qui è metafora per designare Laura; v. 12: giunga a riva: abbia fine.
Comprensione
a) fai la parafrasi e sintetizza il contenuto del sonetto
Analisi del testo
b) Fai un’accurata analisi metrica e stilistica del testo evidenziando parole-chiave, figure retoriche e stilemi
tipici del Canzoniere
c) Qual è il rapporto tra lo stato d’animo del poeta e il paesaggio?
d) Sono presenti antitesi? Se sì spiegane la funzione
Approfondimento
e) collega alcuni aspetti del sonetto alla produzione lirica petrarchesca che conosci, soffermandoti soprattutto
sul motivo dell’oscillazione tormentosa tra stati d’animo diversi
Analisi
a) riassumi brevemente
b) osserva come viene articolata la narrazione ed analizza lo stile del testo (registro basso, aulico,
espressioni metaforiche, ecc.) individuando i modi attraverso cui si attua l’ironia del narratore
c) osserva i personaggi: sono psicologicamente complessi o dei tipi? I tratti che li caratterizzano li
deduciamo da giudizi del narratore o no? Delinea il loro ritratto
cd inserisci questa novella nell'economia complessiva dell'opera (tipi di personaggi, tematiche,
motivi)
e) individua se sono presenti elementi, temi, stilemi già incontrati in precedenza.