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L’AMORE è eterno… finché dura

1) LESSICO. Qui sotto troverete delle parole divise in


sillabe. Le sillabe sono in disordine. Cercate di
ricostruirle.

ZIO TRA NE AT = attrazione


DI NE PO FUL COL MI = colpo di fulmine
LU NE DE SIO = delusione
SI RIO DE DE = desiderio
NE IL SIO LU = ilusione
MO TO IN RA NA MEN = innamoramento
NA SI IN MO RAR = innamorarsi
SIO NE PAS = passione
CRI CIO FI SA = sacrificio
MEN DI TRA TO = tradimento

2) CONVERSIAMO. In quali di queste frasi vi riconoscete di più e perché?

1) Temere l’amore è temere la vita, e chi ha paura della vita è già morto per tre quarti.
(Bertrand Russell)

2) Amare se stessi è l’inizio di una storia d’amore lunga tutta la vita. (Oscar Wilde)

3) Amare non è guardarsi l’un l’altro, ma guardare insieme nella stessa direzione.
(Antoine de Saint-Exupery)

4) L’amore è fuoco. Ma non sai se scalderà il cuore o brucerà la tua casa. (Joan Crawford)

5) Quando ti piace un fiore, semplicemente lo cogli. Ma quando ami un fiore, lo annaffi tutti
i giorni. (Buddha)

6) L’amore è un desiderio irresistibile di


essere irresistibilmente desiderati. (Robert
Frost)

7) Si può donare senza amare, ma non si


può amare senza donare. (Robert Louis
Stevenson)
8) L’amore è quella cosa che tu sei da una parte, lui dall’altra, e gli sconosciuti si
accorgono che vi amate. Chest’è. (Massimo Troisi)

9) Conosce l’amore solo chi ama senza speranza. (Friedrich Schiller)

10) Amare qualcuno non è niente, essere amato da qualcuno è qualcosa, amare qualcuno
che ti ama è tutto. (Bill Russell)

11) Quando ami qualcuno, lo ami così com’è e non come vorresti che fosse. (Lev Tolstoj)

12) Quando l’amore non è follia, non è amore. (Pedro Calderon De La Barca)

13) Il vero amore deve sempre fare male. Deve essere


doloroso amare qualcuno, doloroso lasciare qualcuno. Solo
allora si ama sinceramente. (Madre Teresa di Calcutta)

14) Quando un amore finisce, uno dei due soffre. Se non


soffre nessuno, non è mai iniziato. Se soffrono entrambi, non
è mai finito. (Marilyn Monroe)

15) Amare è sapere dire “ti amo” senza parlare. (Victor Hugo)

3) LETTERATURA. A proposito d’amore, nella DIVINA COMMEDIA di Dante Aliglieri, c’è


un famosissimo canto, il quinto, nel quale Dante incontra una coppia di amanti, Paolo e
Francesca, due personaggi realmente esistiti storicamente. Lui si chiamava Paolo
Malatesta (1246-1285) e lei Francesca da Polenta (o da Rimini, 1259/60-1285).
Francesca aveva sposato il fratello di Paolo, senza ovviamente esserne innamorata, ma si
innamorò di Paolo, che era suo cognato.
La storia di Paolo e Francesca finisce in tragedia, come quella di Romeo e Giulietta.
Quando il marito di Francesca e fratello di Paolo scoprì che i due erano amanti, li uccise.
Nella DIVINA COMMEDIA Paolo e Francesca si trovano tra i LUSSURIOSI, cioè quei
peccatori che preferirono l'amore carnale rispetto a Dio. La loro pena è stabilita secondo la
legge del contrappasso: sono condannati a vivere all'interno di una bufera infernale così
come in vita preferirono la bufera della passione.

Leggiamo alcuni versi (73-142) della Divina Commedia in cui si parla dell’incontro di
Dante con i due amanti.

VERSI ORIGINALI TRADUZIONE (dal libro “La Divina


Commedia per stranieri” di Edilingua)
I’ cominciai: "Poeta, volontieri Ho cominciato: “Poeta, parlerei volentieri a
parlerei a quei due che ’nsieme vanno, quei due che volano uniti e sembrano così
e paion sì al vento esser leggeri". leggeri al vento”.

Ed elli a me: "Vedrai quando saranno Mi ha risposto: “Potrai parlargli quando


più presso a noi; e tu allor li priega saranno più vicini a noi; allora tu pregali per
per quello amor che i mena, ed ei quell’amore che li trascina e loro verranno”.
verranno".

Sì tosto come il vento a noi li piega, Appena il vento li ha portati verso di noi, ho
mossi la voce: "O anime affannate, iniziato a parlare: “O anime affannate,
venite a noi parlar, s’altri nol niega!". venite a parlarci se nessuno lo impedisce!”

Quali colombe dal disio chiamate Come le colombe, spinte dal desiderio
con l’ali alzate e ferme al dolce nido amoroso con le ali ferme e alzate, volano
vegnon per l’aere dal voler portate; verso il dolce nido, portate dalla volontà;
allo stesso modo sono uscite dal gruppo
cotali uscir de la schiera ov’è Dido, dove c’è Didone, venendo verso di noi
a noi venendo per l’aere maligno, attraverso l’aria infernale, tanto forte e
sì forte fu l’affettuoso grido. affettuoso è stato il mio grido.

"O animal grazioso e benigno “O uomo cortese e benevolo, che vai


che visitando vai per l’aere perso nell’aria oscura a visitare noi che abbiamo
noi che tignemmo il mondo di sanguigno, colorato il mondo di sangue, se il re
dell’universo fosse amico, lo pregheremmo
se fosse amico il re de l’universo, per la tua pace, visto che hai pietà del
noi pregheremmo lui de la tua pace, nostro terribile peccato.
poi c’ hai pietà del nostro mal perverso.

Di quel che udire e che parlar vi piace, Noi ascolteremo e parleremo con voi di
noi udiremo e parleremo a voi, quello che volete, mentre il vento è più
mentre che ’l vento, come fa, ci tace. tranquillo, in questo posto.

Siede la terra dove nata fui La terra dove sono nata sta dove il fiume
su la marina dove ’l Po discende Po discende in mare con tutti i suoi ruscelli,
per aver pace co’ seguaci sui. per trovare pace.

Amor, ch'al cor gentil ratto s'apprende, L’amore che afferra subito un cuore nobile,
prese costui de la bella persona ha fatto innamorare lui del bel corpo che
che mi fu tolta; e 'l modo ancor m'offende. avevo e che mi è stato tolto; il modo ancora
mi offende.

Amor, ch’a nullo amato amar perdona, L’amore, che non può rifiutare nulla
mi prese del costui piacer sì forte, all’amore, ha preso anche me, per la
che, come vedi, ancor non m’abbandona. bellezza di lui con tale forza che, come
vedi, non mi abbandona neppure adesso.

Amor condusse noi ad una norte. L’amore ci ha portati alla morte insieme. La
Caina attende chi a vita ci spense". Caina, giù nell’Inferno, attende chi ci ha
Queste parole da lor ci fuor porte. ucciso”. Loro hanno detto queste parole.

Quand’io intesi quell’anime offense, Quando io ho sentito quelle anime offese,


china’ il viso, e tanto il tenni basso, ho abbassato la testa e l’ho tenuta bassa
fin che ’l poeta mi disse: "Che pense?". fin quando Virgilio mi ha detto: “Cosa
pensi?”

Quando rispuosi, cominciai: "Oh lasso, Quando ho risposto, ho detto: “Oh, povero
quanti dolci pensier, quanto disio me, quanti dolci pensieri, quale amore ha
menò costoro al doloroso passo!". portato questi due al passo doloroso!”

Poi mi rivolsi a loro e parla’ io, Poi mi sono rivolto a loro e ho parlato
e cominciai: "Francesca, i tuoi martìri dicendo: “Francesca, le tue sofferenze mi
a lagrimar mi fanno tristo e pio. fanno diventare triste e mi spingono a
piangere.

Ma dimmi: al tempo d’i dolci sospiri, Ma dimmi: al tempo della vostra relazione,
a che e come concedette Amore in che modo e con quali indizi l’amore vi ha
che conosceste i dubbiosi disiri?". concesso di conoscere i vostri timorosi
sentimenti?”

E quella a me: "Nessun maggior dolore E lei a me: “Non c’è dolore più grande che
che ricordarsi del tempo felice ricordare il tempo felice quando si è
ne la miseria; e ciò sa 'l tuo dottore. nell’infelicità; e questo lo sa bene il tuo
maestro.

Ma s’a conoscer la prima radice Ma se tu hai tanto desiderio di conoscere


del nostro amor tu hai cotanto affetto, l’origine del nostro amore, allora te lo dirò
dirò come colui che piange e dice. come chi piange e parla allo stesso tempo.

Noi leggiavamo un giorno per diletto Un giorno noi leggevamo per svago di
di Lancialotto come amor lo strinse; come amore ha preso Lancillotto; eravamo
soli eravamo e sanza alcun sospetto. soli e non immaginavamo niente.

Per più fIate li occhi ci sospinse Più volte quella lettura ci portava a cercarci
quella lettura, e scolorocci il viso; con gli occhi e a farci impallidire; ma solo
ma solo un punto fu quel che ci vinse. un punto particolare ci ha vinti.
Quando leggemmo il disIato riso Quando abbiamo letto che la bocca
esser basciato da cotanto amante, sorridente di Ginevra era baciata da un
questi, che mai da me non fia diviso, simile amante, questo qui, che non sarà
mai diviso da me, mi ha baciato la bocca
la bocca mi basciò tutto tremante. tutto tremante. Galeotto è stato il libro e chi
Galeotto fu ’l libro e chi lo scrisse: lo ha scritto; da quel giorno non abbiamo
quel giorno più non vi leggemmo avante". letto altre pagine”.

Mentre che l'uno spirto questo disse, Mentre uno spirito diceva questo, l’altro
l'altro piangea; sì che di pietade piangeva; così che io per la pietà,
io venni men così com'io morisse. sentendomi morire, sono svenuto.

E caddi come corpo morto cade. E sono caduto a terra, come un corpo
senza vita.

4) ASCOLTO 1. Adesso ascoltiamo una canzone che parla d’amore, ma in una forma
un po’ inconsueta.

Ascoltate la canzone una prima volta e decidete se le seguenti affermazioni sono


vere (V) o false (F).

Bocca di Rosa è originaria del paesino di Sant’Ilario f


Bocca di Rosa si dedicava all’amore per professione f
All’inizio le donne del paese solo si rivolgono in modo aggressivo a Bocca di Rosa v
Il commissario del paese consiglia alle mogli “cornificate” di denunciare Bocca di f
Rosa
Tutti gli uomini sono andati a salutare Bocca di Rosa alla stazione V
All’arrivo alla stazione successiva Bocca di Rosa è stata accolta con gioia V
Adesso completate la canzone con i
seguenti verbi, secondo il senso.

portò, andarono, si limitavano, ha (2),


chiamavano, sceglie, accompagnarono,
può, si porta, aveva sottratto, si prese,
diceva, arrivarono, sarà, vuole, c’erano, si
accorsero, vola, si prenota

BOCCA DI ROSA (Fabrizio De André, 1967)


https://www.youtube.com/watch?v=JrFjFOjxYyA

La chiamavano Bocca di Rosa _ si limitavano _ all'invettiva


metteva l'amore, metteva l'amore
La _ chiamavano _ Bocca di Rosa Si sa che la gente dà buoni consigli
metteva l'amore sopra ogni cosa Sentendosi come Gesù nel tempio
Si sa che la gente dà buoni consigli
Appena scese alla stazione Se non _ può _ più dare cattivo esempio
Nel paesino di Sant'Ilario
Tutti _ si accorsero _ con uno sguardo Così una vecchia mai stata moglie
Che non si trattava di un missionario Senza mai figli, senza più voglie
_ si prese _ la briga e di certo il gusto
C'è chi l'amore lo fa per noia Di dare a tutte il consiglio giusto
Chi se lo _ sceglie _ per professione
Bocca di Rosa né l'uno né l'altro E rivolgendosi alle cornute
Lei lo faceva per passione Le apostrofò con parole argute
"Il furto d'amore _ sarà _ punito"
Ma la passione spesso conduce disse "dall'ordine costituito"
A soddisfare le proprie voglie
Senza indagare se il concupito E quelle _ andarono _ dal commissario
_ ha _ il cuore libero oppure _ ha _ moglie E dissero senza parafrasare
"Quella schifosa ha già troppi clienti
E fu così che da un giorno all'altro Più di un consorzio alimentare"
Bocca di Rosa si tirò addosso
L'ira funesta delle cagnette Ed arrivarono quattro gendarmi
A cui _ aveva sottratto _ l'osso Con i pennacchi, con i pennacchi
Ed _ arrivarono _ quattro gendarmi
Ma le comari d'un paesino Con i pennacchi e con le armi
Non brillano certo in iniziativa
Le contromisure fino a quel punto
Spesso gli sbirri e i carabinieri Ma una notizia un po' originale
Al proprio dovere vengono meno Non ha bisogno di alcun giornale
Ma non quando sono in alta uniforme Come una freccia dall'arco scocca
E l'accompagnarono _ al primo treno _ vola _ veloce di bocca in bocca

Alla stazione c’erano tutti E alla stazione successiva


Dal commissario al sacrestano Molta più gente di quando partiva
Alla stazione _ c’erano _ tutti Chi mandò un bacio, chi gettò un fiore
Con gli occhi rossi e il cappello in mano Chi _ si prenota _ per due ore

A salutare chi per un poco Persino il parroco che non disprezza


Senza pretese, senza pretese Fra un miserere e un'estrema unzione
A salutare chi per un poco Il bene effimero della bellezza
_ portò _ l'amore nel paese La _ vuole _ accanto in processione

C'era un cartello giallo E con la Vergine in prima fila


Con una scritta nera E Bocca di Rosa poco lontano
_ diceva _ "addio Bocca di Rosa _ si porta _ a spasso per il paese
Con te se ne parte la primavera" L'amore sacro e l'amor profano

5) ASCOLTO 2 (PLIDA, C1 novembre 2010, prima parte)

Ascoltate l’intervista a Guido Harari e confrontatela con le frasi. Completate le frasi


scegliendo fra le tre possibilità l’unica che corrisponde al testo.

(intervista tratta da Radio Lodi del 5/10/2009).

1. Guido Harari
a) ha anche organizzato la mostra su De
André.
b) ha anche pubblicato un saggio su De
André.
c) ha anche scritto un racconto ispirato a De
André.

2. Il primo reportage di Harari su De André


a) evidenziava soprattutto gli aspetti professionali del cantante.
b) presentava De André in atteggiamenti del tutto spontanei.
c) era composto da fotografie scattate in ambienti aperti.
3. Per De André essere fotografato
a) era un’intrusione nella sua vita privata.
b) era un mezzo per scoprire nuovi aspetti di sé.
c) era una ragione di imbarazzo.

4. Nei momenti più intimi De André si faceva fotografare


a) liberamente.
b) con qualche esitazione.
c) solo raramente.

5. Harari è legato a una fotografia che ritrae De André


a) sullo sfondo di una scogliera.
b) durante una partita.
c) durante il sonno.

6. Secondo i ricordi di Harari, De André


a) era nel pieno del suo lavoro la sera.
b) aveva un sonno molto pesante.
c) seguiva dei ritmi di lavoro comuni.

7. La foto di De André con la moglie


a) è un raro esempio di scatto in posa.
b) contiene un’immagine inconsueta.
c) è stata poi ritoccata per renderla più divertente.

6) COMPOSIZIONE. (circa 200 parole)

Il matrimonio di un/a tuo/a amico/a è tra una settimana, ma lui/lei non si sente più sicuro/a.
Scrivigli/le per convicerlo/la che la cosa migliore è sposarsi, eliminando tutti i suoi dubbi, o,
al contrario, persuadilo/la a non fare questo passo elencando le ragioni per le quali non
dovrebbe abbandonare la sua vita da “single”.

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