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Il loro matri-
Le donne della Divina commedia monio (com’era costume del tempo) era stato con-
cordato. E con il senno di poi si può dire che è sta-
to molto movimentato ma anche ben riuscito. Lei
1. Le donne nella Divina commedia non lo ha piantato alle prime difficoltà ed insieme
Le donne nella Divina commedia sono numerose. hanno fatto 4 figli. Egli in compenso non l’ha mai
Sono donne dei miti greci, donne della Bibbia, citata nelle sue opere…
donne storiche, donne che appartengono all’imma- Di Lucia basta dir poco: era una vergine siciliana
ginario individuale e collettivo. (sec. IV) che muore per la fede e diventa la santa
La prima è Beatrice. Nella realtà è figlia di Folco che protegge dalle malattie agli occhi, che nor-
Portinari (1266-1290) ed è quasi coetanea di Dan- malmente colpivano gli intellettuali. Dante è perciò
te. Il poeta la vede per la prima volta a 9 anni e se un suo devoto. La santa, sollecitata dalla Vergine
ne innamora perdutamente. Nel 1287 essa sposa Maria, si rivolge a Beatrice, che poi accorre in aiu-
Simone de’ Bardi, mentre egli sposa Gemma Do- to del poeta. Ricompare poi in Pg IX, quando tra-
nati: il suo matrimonio era stato concordato quan- sporta Dante addormentato fino alla porta d’entrata
do egli aveva 12 anni e la futura moglie soltanto del purgatorio; quindi in Pd XXXII.
10. Beatrice muore giovanissima, a soli 24 anni.
Egli la trasfigura, dedicandole la Vita nova (1292- La Vergine Maria vede il poeta in pericolo e in-
93), una specie di diario in cui egli parla del suo terviene con rapida sollecitudine (If II). Nel Medio
rinnovamento spirituale provocato dall’amore per Evo si diffonde il culto della Madonna, vista come
lei. Dopo la morte della donna Dante ha una crisi Madre amorevolissima, che accorre in aiuto dei fi-
spirituale, da cui l’amico Guido Cavalcanti cerca di gli bisognosi. Era convinzione che Dio non conce-
farlo uscire. de sempre la grazia richiesta, perciò era preferibile
Nella Divina commedia compare in If II, quando a rivolgersi a Lei, Madre di Cristo e degli uomini. E
Dante, dubbioso sulle sue capacità di proseguire il Lei avrebbe chiesto la grazia al Figlio, che non a-
viaggio, Virgilio dice che in cielo tre donne lo pro- vrebbe saputo dire di no a Sua Madre. Essa diventa
teggono: la Vergine Maria lo ha visto in pericolo, perciò intermediaria e avvocata degli uomini pres-
perciò si è rivolta a Lucia, che si è rivolta a Beatri- so Dio.
ce, che è discesa all’inferno, nel limbo, per chiede- Contemporaneamente alla valorizzazione della fi-
re allo stesso Virgilio di andare in aiuto di Dante. gura della Madonna nei riti ecclesiastici, avviene il
Così il poeta riacquista fiducia e riprende il viaggio recupero della donna nella poesia profana: dalla
che voleva interrompere. letteratura cortese dei castelli (poesia provenzale e
Nel corso del viaggio nell’inferno e nel purgatorio Scuola siciliana) alla letteratura cittadina (Dolce
essa è il pensiero che incoraggia il poeta nei mo- stil novo). La donna non è più Eva che tenta
menti difficili e gli dà nuova energia per continuare l’uomo e lo porta alla dannazione eterna, diventa
il cammino. Poi ricompare in Pg XXX e, con sor- una figura positiva, che spinge l’uomo a compiere
presa del lettore, accoglie Dante rimproverandolo gesta di valore e a innalzarsi spiritualmente. E di-
di averla dimenticata preferendole i beni terreni. venta anche un angelo disceso dal cielo, che porta
Dante accetta i rimproveri e quindi con la donna l’uomo a Dio.
inizia il viaggio nel paradiso. Il rapporto tra i due è Alla Vergine Maria Dante rivolge una splendida
sempre drammatico e Dante cede sempre alla don- preghiera, che mette in bocca a san Bernardo alla
na, che ora è la guida del poeta, ora è la madre che fine del viaggio (Pd XXXIII). Il santo chiede a Lei
richiama il figlio ai suoi doveri. che interceda presso Dio affinché il poeta abbia la
In If II Beatrice è ancora la donna stilnovistica, che visione mistica di Lui. Ed Essa ottiene la grazia.
ha gli occhi belli come le stelle e che parla con vo-
ce dolcissima. Poi, quando ricompare in cima al Nel seguito conviene seguire il viaggio del poeta
purgatorio, si è trasformata in una figura molto più nell’oltretomba e incontrare le donne dove le ha
complessa: diventa il simbolo della fede e della collocate, dedicando loro almeno qualche verso.
teologia razionale, che sono superiori a Virgilio,
simbolo della ragione umana. E con tale guida il 2. Le donne dell’Inferno
poeta va dal paradiso terrestre, in cima al purgato- La prima donna che compare nella Divina comme-
rio, fino alla fine del viaggio. Negli ultimi istanti dia è una eroina latina, la vergine Camilla, donna
però la donna si deve far da parte e cedere il posto e guerriera (If I). Essa è posta (prima da Virgilio e
a san Bernardo, simbolo della fede mistica, la sola poi da Dante) tra coloro che morirono per dare ori-
che permette all’uomo di incontrare l’essenza divi- gine a Roma: Eurialo e Niso (eroi troiani), Camilla
na. e Turno (eroi latini), morti nella guerra tra troiani
Beatrice appartiene al mondo immaginario di Dan- invasori guidati da Enea e latini invasi guidati da
te: non c’è alcun contrasto tra lei e la moglie Turno, re dei rùtuli, sono messi insieme, per indi-
Gemma. Gemma appartiene alla realtà quotidiana, care che la nuova comunità sorgeva dal supera-
alla vita reale. Portava una buona dote, essenziale mento della distinzione tra vincitori (i troiani) e
Nel cerchio ottavo, seconda bolgia, sono puniti gli Le donne dell’inferno sono donne dominate dalla
adulatori (If XVIII). Qui Dante incontra Taidè, la passione sensuale o donne abbrutite da una passio-
“puttana”, che si graffia il petto con le “unghie ne sfrenata e trasgressiva: Francesca tradisce il ma-
merdose”, si piega sulle ginocchia e si alza in pie- rito in nome del piacere e della bellezza, Semi-
di. Virgilio precisa la colpa: era sempre pronta alle ramide è una ninfomane smodata, Mirra vuole un
richieste del suo amante. Taidè (secondo l’accento rapporto incestuoso con il padre (nella Bibbia Lot
greco) era una prostituta ateniese, le cui vicende ubriaco giace con le figlie). Ma al di là dell’ambito
erano arrivate al poeta attraverso gli aneddoti che affettivo-passionale e sensuale-sessuale le donne
condannavano la sua abitudine ad adulare la gente. non vanno a commettere peccati…
Poco dopo il poeta incontra un ideale di vita per- Ma il viaggio non è ancora finito. In Pg XI i super-
sonificato, Madonna Povertà (Pd. XI). Non è una bi recitano coralmente il Padre nostro, para-
donna vera e propria, ma san Francesco la incontra, frasando la preghiera del Vangelo; in Pd XXXIII il
la vuole sua e la fa sua sposa. Davanti al vescovo poeta accantona Beatrice (è ritornata al suo posto
della sua città rinuncia a tutti i beni paterni e accet- nella Candida rosa del paradiso) e mette in bocca
ta come veste un rozzo saio. La fa praticare a san Bernardo, simbolo della fede mistica, una
all’ordine che fonda e la predicare fra la gente. Sul splendida preghiera alla Vergine, figlia di Suo Fi-
letto di morte vuole soltanto lei come compagna. E glio, umile ed altissima creatura. La Vergine acco-
la donna è normalmente una compagnia da cui tutti glie la preghiera ed egli ha la visione mistica di
cercano di stare ben lontani… I santi ci mostrano Dio, Uno e Trino, che conclude il lungo viaggio.
delle strade che noi poveri beoti mortali non riusci-
remmo a vedere in mille anni: può essere un valore
la ricchezza, ma può essere un valore anche la po- 5. Ah, l’amore!
vertà (o almeno una misurata povertà). Il poeta non dà spazio soltanto alte donne, ma an-
Comunque sia, al tempo di Dante la povertà era che all’amore che con le donne è indissolubil-
sicuramente un valore (l’economia produceva po- mente legato. Più sopra si è visto l’amore passiona-
che merci e a ciascuno toccava poco, perciò se ci si le e disordinato di una Francesca o l’amore esage-
accontentava non si litigava). Oggi nei paesi indu- rato di Cunizza come di tante altre donne. Ma
strializzati non lo è (l’economia produce molte l’amore nella Divina commedia ha tanti altri aspet-
merci che devono essere rapidamente consumate ti.
per mantenere in funzione il ciclo produttivo), In Pg XVII il poeta elabora la teoria dell’amore:
mentre continua ad esserlo nei paesi del Terzo Dio ama l’uomo e l’uomo non può che contrac-
Mondo a bassa produttività… Ah, com’è compli- cambiare tale amore, perché Dio è la radice
cata e mutevole la realtà! dell’uomo. Poi l’uomo ama la moglie, insieme a-
mano i figli, poi la famiglia ama i concittadini, i
Parlando con il suo trisavolo Cacciaguida (Pd cittadini amano i connazionali, fino a coinvolgere,
XV), il poeta illustra il suo ideale di vita (mettersi in cerchi successivi, tutta l’umanità. E l’amore è
al servizio dell’imperatore, combattere per la fede, uno scambio reciproco di individui che hanno gli
per una società incentrata sulla famiglia e sui figli). stessi fini e gli stessi interessi: amando il prossimo,