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DIVINA COMMEDIA

Canto I
Inferno
Prof.ssa Tresca
L’Inferno è una grande voragine a forma di
imbuto, posta sotto la città di
Gerusalemme, che sprofonda fino al centro
della Terra, dove è conficcato LUCIFERO, un
angelo trasformato in demonio con tre
teste. Accanto alla città, c’è la selva in cui si
smarrisce Dante.

ANTINFERNO  è una specie di anticamera


dell’Inferno Dante vi sistema gli ignavi,
coloro i quali, mentre erano in vita, non
presero posizione e quindi n on hanno
meritato né il Paradiso, né l’Inferno
ACHERONTE  fiume che delimita
l’ingresso dell’Inferno, regno di Caronte, il
traghettatore delle anime dannate. Sulle
sue rive si ammassano le anime destinate
all’Inferno, subito dopo la loro morte.
9 CERCHI  cerchi sovrapposti, sempre più
stretti, o gironi, in cui vengono suddivisi i
dannati in base alla gravità della loro colpa
(più è grave, più sono vicini a Lucifero)
L’incipit più famoso della letteratura italiana!
Nel mezzo del cammin di nostra vita
35 anni: la vita media nel 300 era di 70 anni
mi ritrovai per una selva oscura, Mi ritrovai: chi parla è Dante, protagonista e autore
Selva oscura: metafora per rappresentare il peccato a
ché la diritta via era smarrita. cui l’uomo è dedito; è oscura proprio perché, vivendo
nel peccato ci si allontana dalla luce di Dio

parafrasi Diritta via: la via del bene, la giusta via

A metà della mia esistenza Smarrita: smarrimento provocato dall’aver perso la


strada indicata da Dio, lontano dal peccato, dalla
Mi ritrovai in una foresta buia corruzione

Perché avevo perso la via del bene


Ahi quanto a dir qual era è cosa dura Dante è autore e protagonista di questo
racconto/viaggio. I suoi due ruoli si distinguono
esta selva selvaggia e aspra e forte grazie ai tempi verbali: presente per Dante autore
e passato per Dante personaggio
che nel pensier rinova la paura! Selva: luogo misterioso, pieno di sorprese e di
pericoli; il solo ricordarla fa provare a Dante la
stessa paura provata quando si ritrovò lì
parafrasi Selva selvaggia: paronomasia, figura retorica che
consiste nell’accostare due parole quasi identiche
Ahimè, quanto è difficile descrivere ma con significato diverso

l’aspetto di questa foresta inospitale,


(intricata e difficile da attraversare),
a tal punto che al solo pensiero si
rinnova in me la paura.
Tant’ è amara che poco è più morte;
Ben ch’i’vi trovai: il soccorso del cielo tramite Virgilio,
ma per trattar del ben ch’i’ vi trovai, che diventa la sua guida in questo viaggio di
redenzione, di purificazione dal peccato per ritrovare
dirò de l’altre cose ch’i’ v’ho scorte. la via del bene
L’altre cose: le cose spaventose, come le tre fiere, gli
incontri con i dannati e la loro sofferenza

parafrasi
Tanto è piena di tormento che poco
più angosciosa è la morte;
ma per trattare del bene che vi trovai
dirò prima delle altre cose che vi ho
visto
Io non so ben ridir com’ i’ v’intrai,
tant’ era pien di sonno a quel punto
Sonno: la mia anima era come addormentata,
che la verace via abbandonai. annebbiata dal peccato
A quel punto: probabilmente il sonno dell’anima di
Dante era stato provocato dalla morte di Beatrice,
quando al poeta venne a mancare il soccorso delle
donna amata che lo indirizzava sulla retta via. Persa la
sua guida, Dante rivolge i suoi passi per via non vera
parafrasi e persegue immagini del bene fasulle
Non so ridire bene come vi entrai, Verace: della verità, quindi del bene

tanto ero pieno di sonno a quel


punto che la vera via abbandonai.
Come si contano le
sillabe in un verso Sinalefe: due vocali che
endecasillabo? appartengono a due parole diverse
ma contigue vengono conteggiate
come un'unica sillaba. Esempio:
Per fare in modo che "mi ritrovai per una selva oscura",
ogni verso conti 11 va-o conta come una sola sillaba.
sillabe si ricorre a 2
figure metriche Dialefe: la vocale finale di una
parola e quella iniziale della
successiva rimangono separate nel
computo metrico
Cos’altro succede nel Canto I?
(v. 31-60) All’improvviso gli appare una lonza, un
Le tre fiere rappresentano i tre peccati
felino maculato che lo spinge indietro, subito principali:
dopo compare un leone e poi una lupa. La lupa - la lussuria (la lonza),
lo spaventa molto tanto che Dante torna - la superbia ( il leone)
lentamente indietro. - l’avarizia-cupidigia (la lupa),
quest’ultima è per Dante la radice di tutti i mali,
soprattutto del disordine politico e morale che
si stava vivendo n quel periodo storico.
In altri passi Dante si scaglia contro la
corruzione del mondo politico ed ecclesiastico
dovuti all’avidità di denaro
L’incontro con Virgilio
(v. 61-90) Dante è quasi nuovamente nella
selva quando scorge una figura in
penombra alla quale chiede se è una Virgilio è simbolo della ragione umana dei
persona viva oppure un’anima. Lo filosofi antichi che può guidare l’uomo verso il
sconosciuto si presenta: è Virgilio che possesso delle virtù cardinali: fortezza,
rimprovera Dante perché sta tornando temperanza, prudenza e giustizia.
verso la selva che è il male invece di scalare In quanto vissuto prima dell’avvento di Gesù, (=
il colle che è la felicità. Dante è ammirato da non poteva essere cristiano), Virgilio non è
Virgilio e lo considera il suo maestro, gli ammesso nel Regno dei Cieli.
chiede poi di aiutarlo a superare la lupa che Dante lo sceglie quale sua guida in questo
gli blocca la strada. viaggio perché riteneva che avesse
preannunciato nelle sue opere alcune verità del
Cristianesimo
La profezia del veltro
(v.91-111) Virgilio spiega a Dante che, se Il veltro (cane da caccia), secondo alcuni
vuole salvarsi, deve intraprendere un studiosi, è identificato con Cangrante della
viaggio perché la lupa è l’animale più Scala, Signore di Verona, che Dante considera
pericoloso. l’unico in grado di governare giustamente
l’Italia, colui che caccerà l’avarizia dall’Italia e
Virgilio profetizza l’arrivo di un “veltro”, un dal mondo.
cane da caccia che ucciderà la lupa con Secondo altri potrebbe essere un papa oppure
tanto dolore, non interessato ai beni un imperatore.
materiali, ma spirituali e salverà l’Italia per
Anche se la profezia rimane ambigua conferma
la quale altri personaggi (citati dell’Eneide)
la ferma condanna di Dante per la corruzione
hanno dato la vita. dilagante nel mondo politico e nella Chiesa e
auspica un drastico rinnovamento.
Inizia il viaggio verso la salvezza
(v.112-136) Virgilio dice a Dante che dovrà
seguirlo nei tre regni dell’Oltretomba. Sarà la
sua guida nell’Inferno e nel Purgatorio, ma non Virgilio accompagnerà Dante solo nell’Inferno e
nel Paradiso, dove non è ammesso in quanto no nel Purgatorio. Giunti alle soglie del Paradiso,
ha creduto nel Cristianesimo. Sarà Beatrice ad Virgilio cederà il suo posto di guida a Beatrice,
accompagnarlo. Dante è ansioso di donna angelo che, con la sua grazia, conduce
intraprendere il cammino e segue Virgilio alla salvezza.
appena egli si muove.
La ragione può portare l’uomo ad una vita
onesta, ma non alla beatitudine eterna.

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