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Canto X
Canto XXVI
Siamo nel Cocito, una parte dell’Inferno divisa in zone: nella Caina i
traditori dei parenti stanno immersi nel ghiaccio fino al capo, tenuto
abbassato; nella Antenora i traditori della patria hanno invece il capo
rivolto in alto. Dante vede un dannato che rode la testa di un altro.
Canto XXXIII
Dante e Virgilio passano poi nella zona detta Tolomea, dove i traditori
degli amici tengono il capo talmente all'insù che le lacrime gli si
congelano sugli occhi.
Video-introduzione
Video Rai.TV - BIGnomi - La Divina Commedia - Purgatorio
Breve Sintesi
UN PROEMIO E’ L'INTRODUZIONE
Catone, credendo che i due poeti fossero due anime dannate che
cercano di fuggire dal regno dell’Inferno, li rimprovera severamente.
Purgatorio Canto XI: Siamo nella cornice dei superbi, che intonano il
Padre Nostro stando piegati a coppie sotto una pietra, che rappresenta
il peso dei loro peccati. Parla con Dante il miniaturista Oderisi da
Gubbio, che ammette di essere stato, in fama e bravura, superato da
Franco Bolognese. Così come è accaduto a Cimabue con Giotto; e a
Guido Guinizelli con Guido Cavalcanti; e anche Dante, si lascia
intendere, sarà superato da un altro poeta.
Matelda è protagonista degli ultimi cinque canti del Purgatorio: il suo nome
verrà fatto soltanto in quello conclusivo. È la donna che il poeta incontra nel
Paradiso Terrestre prima di Beatrice. Caratterizzata da una bellezza assoluta, sia
nell'aspetto sia nei gesti, simboleggia la condizione umana prima del peccato
originale.