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- Dante, Virgilio e Stazio trovano sul loro cammino un secondo albero che li
esorta a non avvicinarsi e che ricorda degli esempi di golosi puniti
- Dante sente quindi l’angelo dell’astinenza esortarli a salire nella settima
cornice e sente che gli ha cancellato dalla fronte un’altra P
CANTO XXV
- Dante, Virgilio e Stazio stanno salendo la scala che li porterà nella settima
cornice, quella dei lussuriosi
- Dante chiede a Stazio come facciano le anime a dimagrire ed ingrassare
- Il dubbio di Dante è di tipo dottrinale, Stazio ricava la sua risposta da
alcune teorie scientifiche del tempo.
- Afferma che l’uomo inizialmente ha due facoltà: sensitiva e
vegetativa. Alla nascita viene poi aggiunta da Dio quella intellettiva.
Alla morte del corpo, l’anima si slega dal corpo ma mantiene in
potenza queste tre facoltà, cosa che non cambia a prescindere dal
luogo ultraterreno dove andrà, poiché intorno all’anima si formerà
una sorta di corpo aereo, quindi l’anima sentirà ogni tipo di
sensazione.
- Stazio termina il suo discorso all’ingresso della cornice, quando una
fiamma che esce dalla parete della montagna obbliga i pellegrini a
camminare sull’orlo del baratro
- Le anime intonano un inno e celebrano due esempi di castità, quello di
Maria e quello di Diana
CANTO XXVI
CANTO XXVII
- Al tramonto compare l’angelo della castità che esorta i tre poeti ad entrare
tra le fiamme per liberarsi definitivamente delle macchie del peccato
- Dante è impaurito ma viene rassicurato da Virgilio che gli ricorda che
Beatrice si trova oltre la barriera di fuoco e lo convince ad affrontare la
prova
- Con l’arrivo del giorno i tre riprendono il cammino e giunti sulla soglia
dell’Eden, Virgilio annuncia a Dante che il suo compito di guida è finito e
che presto incontrerà Beatrice
CANTO XXIX
- Mentre Dante segue Matelda lungo il corso del Lete, il luogo viene pervaso
da uno splendore e da una melodia
- Il racconto viene interrotto dall’invocazione del poeta alle Muse, ma viene
ripreso subito dopo con la descrizione della processione che sfila sotto gli
occhi dei tre pellegrini
LA PROCESSIONE
CANTO XXX
- Beatrice allora, chiamandolo per nome, gli intima di smettere con il tono di
una madre che rimprovera il figlio.
- Beatrice continua il suo atto d’accusa contro Dante, cui però non si rivolge
direttamente, ricordando come egli dopo la sua morte abbia deviato dalla
retta via, dimentico di lei e attratto da false parvenze di bene, e come ella
stessa abbia fatto di tutto per salvarlo dalla perdizione, compreso, ultima
ratio, mostrargli l’Inferno.
- Ma arrivato a questo punto, conclude Beatrice, Dante, prima di
immergersi nelle acque purificatrici del Lete, deve fare atto di
contrizione.
CANTO XXXI
Luogo: Paradiso Terrestre
CANTO XXXII
CANTO XXXIII
- In dolce canto le 7 donne piangono la sorte del carro, fin quando Beatrice
non riprende l'interrotto cammino: il poeta e Stazio la seguono.
- Il poeta comincia a parlare con lei e dalle sue parole apprende il vero
significato degli eventi cui ha assistito.
- Beatrice, inoltre, profetizza l'avvento di un condottiero che riscatterà la
Chiesa dal degrado attuale e chiarisce come quell'albero prima spoglio
e poi rinverdito sia il simbolo della giustizia divina.
- Segue la valutazione dei limiti della sapienza umana.