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BERNINI
(1598-1680)
Nella bottega del padre, Gian Lorenzo apprende i segreti dell’arte e studia gli
artisti del Rinascimento e le opere della scultura antica, sviluppando una
straordinaria capacità di modellare la materia a proprio piacimento.
Bernini getta le basi per un’arte radicalmente nuova e, per certi versi,
rivoluzionaria: la fantasia e la libertà di espressione finiscono per trasgredire le
regole imposte dal Classicismo, del quale però conserva l’armonia.
La bellezza dell’opera sta Negli occhi restano Bernini riesce a rendere visibile il
anche nel contrasto tra ancora le tracce della momento in cui le mani si tramutano in
parti scabre e parti più matita grassa che foglie e i piedi in radici, grazie a un
lisce, realizzate con un creano un’ombra più impiego accorto e raffinato di strumenti
meticoloso lavoro di profonda. come il trapano e la subbia.
levigatura e lucidatura.
La Cappella Cornaro
Nel 1646 il cardinale Felice Cornaro affida al Bernini la decorazione della propria
cappella in Santa Maria della Vittoria a Roma.
L’artista progetta la
cappella nei minimi
particolari, creando un
prezioso fondale
scenografico.
A Roma Bernini realizza chiese, palazzi e imponenti fontane, come la Fontana dei
quattro fiumi in Piazza Navona, pensate come spettacolare arredo urbano.
Le architetture, dalle forme originali e ardite, prive del rispetto delle regole
classicistiche, hanno l’obiettivo di coinvolgere emotivamente lo spettatore.