Esplora E-book
Categorie
Esplora Audiolibri
Categorie
Esplora Riviste
Categorie
Esplora Documenti
Categorie
A. Con il metodo, Cartesio ha l’esigenza che il sapere si basi su criteri certi verità e questo significa che
bisogna dubitare di qualsiasi cosa causando un continuo crescendo di dubbi
B. Cartesio sostiene che l’uomo debba prendere tutte le conoscenze che derivano dai nostri sensi e metterle
in dubbio. Potrebbe esistere «un genio maligno» che inganni l’uomo prendendosi gioco di lui e facendogli
credere come vero ciò che in realtà non lo è.
C. Per capire la struttura del cogito occorre precisare che esso non si identifica con pensiero astratto e
indeterminato, ma con l'esperienza in atto del pensare. Il cogito di Cartesio non ha la struttura del
sillogismo aristotelico, cioè io penso dunque io esisto, ma è un immediata intuizione della mente che,
partendo dall'esperienza del dubbio, coglie la sicurezza che colui che sta pensando di dubitare di tutto,
almeno finché pensa, è sicuro di esistere
D. Tuttavia la certezza scaturita dal cogito non rimuove del tutto il dubbio causando una incertezza
dell’esistenza e delle proprie idee
E. Cartesio afferma che la realtà è parte di una delle due sostanze: spirito o materia. Tutto ciò che esiste ha
un’origine spirituale o materiale.Cartesio individua nell’estensione la caratteristica principale della
materia. Secondo Cartesio la caratteristica fondamentale ed ineliminabile di tutti i corpi è l’estenzione: la
materia per esistere deve possedere l’estensione, deve occupare uno spazio. Queste due sostanze hanno
caratteristiche completamente diverse. Esso è organizzato secondo un sistema di necessità: esso è un
meccanismo, è strutturato cioè come un sistema in cui tutte le parti sono collegate le une con le altre e
quelle che fa una parte è la conseguenza dell’azione di un’altra parte. La visione della natura di Cartesio è
riconducibile alla visione della scienza moderna: egli è convinto che la natura sia un sistema
meccanicistico
F.