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Franz Liszt 

 
Franz Liszt nacque a Raiding nel 1811 e fu uno tra i più 
importanti musicisti dell'età romantica. Studiò a Vienna 
pianoforte con Carl Czerny e composizione con il noto 
Antonio Salieri. All'età di 11 anni cominciò la sua carriera 
pianistica che lo portò ad esibirsi tra Londra e Parigi.I 
Iniziò a comporre verso la tenera età e si orientò 
soprattutto verso il genere della​ fantasia​ e delle 
variazioni​. A 15 anni compose ​Étude en douze exercices 
che verrà in seguito rielaborato da lui stesso, dando vita 
alle due versioni ​di Studi d'esecuzione trascendentale​. 
 
 
Liszt a Parigi  
Il compositore giunse a Parigi nel 1823 con il 
desiderio di completare gli studi di teoria e 
composizione, ma con suo grande dispiacere 
non riuscì ad entrare nel conservatorio di 
Parigi a quanto pare perché straniero. Continua 
così gli studi prima con Ferdinando Paër e poi 
con Antonin Reicha. Inizialmente si dedicò alla 
stesura di pezzi virtuosistici che eseguiva, 
all'interno dei più importanti salotti Parigini tra 
cui quello del Duca d'Orléans e quello di Rossini, con il quale 
successivamente instaurò un ottimo rapporto di amicizia. Nel 1829 il 
compositore si riprese da una grave crisi fisica e sentimentale che gli 
fece pensare di abbracciare la fede religiosa. In questo periodo iniziò 
inoltre a frequentare i più importanti letterati e musicisti che vivevano 
a Parigi quali Hugo, Heine, Chopin e Sand. Nel 1835 si trasferì a Ginevra 
con la contessa Maria d'Agoult conosciuta in precedenza, qui Liszt 
scoprì la civiltà greco-romana e l'arte rinascimentale. Dalla loro unione 
che durò fino al 1839 nacquero tre figli tra cui Cosima che diventerà la 
moglie di Wagner. 
 
L’incontro con Berlioz  
L'incontro con la musica di Berlioz gli suggerì la 
possibilità di scrivere brani sinfonici con un programma 
extra-musicale i cui movimenti fossero collegati tra loro 
tramite un unico tema. Il risultato era per Liszt altamente 
poetico e decise di dargli il nome di ​Symphonische 
Dichtung (​ poema sinfonico). 
 
 
L’incontro con Paganini e la produzione pianistica 
Ascoltando le composizioni del celebre Paganini egli, iniziò a percepire 
il repertorio pianistico in maniera differente. In particolar modo il 
virtuosismo divenne uno straordinario strumento, ricco di inaspettate 
potenzialità, una fra le più importanti quella di​ trascendere l​ a fisicità 
della materia sonora per giungere nelle regioni immateriali della poesia 
e dell'assoluto. In questo periodo compose ​6 Etudes d’execution 
transcendente d'après, 12 Etudes d'exécution trascendente. 
Questi studi rappresentano delle incredibili innovazioni nella storia 
dello stile pianistico. Il virtuosismo richiede infatti all'esecutore di 
ampliare la sonorità dello strumento attraverso stratagemmi tecnici 
quali per esempio ampi intervalli, impiego di tutti i registri e rapide 
successioni di ottave. Questa scrittura ci suggerisce l'influenza di 
Beethoven sul compositore. 
 
Années de pèlerinage 
Secondo il compositore la musica strumentale necessità di 
un’ispirazione letteraria. Possiamo infatti osservare come nelle raccolte 
Harmonies poétiques et religieuses​, si trovano ispirazioni legate alle 
poesie di Alphonse de Lamartine. La produzione per pianoforte è 
vastissima, troviamo ​Album d’un voyageur e Liebesträume. 
 
Trascrizioni, parafrasi e fantasie per pianoforte 
Molte composizioni del compositore nacquero con l’esigenza di 
soddisfare le esigenze che aveva il mercato del tempo; per esempio le 
variazioni o parafrasi d’arie d'opera, pezzi caratteristici come danze e 
trascrizioni-fantasie su temi popolareschi. Nello specifico le parafrasi 
su arie d'opera davano la possibilità al compositore di scrivere varie 
forme musicali che risultavano libere da schemi formali, e inoltre di dar 
vita ad un pianismo colmo di effetti che rievocavano i suoni orchestrali. 
 
Liszt e l’Ungheria  
Molte tra le sue composizioni 
pianistiche Liszt le dedico alla sua 
patria, l'Ungheria. Tra le tante ci 
ricordiamo le ​19 Rapsodie ungheresi 
composte nel 1885. Le prime quindici 
sono caratterizzate da un virtuosismo 
tecnico e da melodie esotiche, mentre le 
ultime risultano meno brillanti e invece 
più sperimentali. 
 
 
 
Liszt a Weimar 
Il compositore trasferì a Weimar nel 1848, e rese la 
cittadina Tedesca un grande centro musicale a 
livello europeo. L'anno dopo compose il​ concerto in 
Mib maggiore e il Totentanz​ entrambi per 
pianoforte e orchestra, invece nel 1851 la 
trascrizione per pianoforte e orchestra della 
Wanderer-Fantasie di Schubert.​ Tra il 1852 e il 
1853 compose la​ Sonata in Si minore​, una sonata 
ciclica in un unico movimento in cui è possibile 
notare un esposizione, uno sviluppo e una ripresa. Se osserviamo con 
più attenzione notiamo all'interno della parte centrale, cioè lo sviluppo 
un'ulteriore articolazione interna che prevede diverse sezioni, un 
recitativo, un andante sostenuto, un quasi Adagio ed un fugato.  
 
Liszt a Roma  
Nel 1861 il compositore si trasferisce a Roma a seguito di problemi con 
la corte di Weimar. A Roma il musicista ritrovò la spiritualità religiosa 
che quando era giovane lo aveva quasi indotto a prendere gli ordini. 
Scrisse infatti molta musica sacra ricordiamo i due oratori ​Die legende 
der heiligen Elisabeth, Christus​ e
​ la messa scritta per l'incoronazione 
dell'imperatore Francesco Giuseppe a Re d'Ungheria nel 1867, In questi 
stessi anni compone i due celebri ​Mephisto-Valzer ​per orchestra. 
 
Le ultime composizioni  
Nelle ultime opere per pianoforte il compositore mette da parte le 
sonorità grandiose e festose per far spazio a paesaggi sonori 
impressionistici che vengono caratterizzati da successioni parallele di 
accordi, quarte e quinte sovrapposte. Tra queste possiamo ricordare 
La lugubre gondola, Bagatelle sans tonalité e Nuages gris, La lugubre 
gondola ​fu giudicata dal dall'amico e genero Wagner, che la reputò 
“frutto di follia “per la modernità del linguaggio che il compositore 
impiego nella stesura. Queste composizioni ci mostrano un Liszt 
diverso sia per la scrittura armonica sia per la piega che la sua vita 
prese negli ultimi anni, Infatti oltre ad aver preso gli ordini minori 
nell'ultimo decennio non suonò quasi mai in pubblico. Egli morì a 
Bayreuth nel 1886. 
 
 
Ascolti  
 
● Studio trascendentale n. 4 Mazeppa 
 
Come tutti gli studi trascendentali anche il numero 4 ha un titolo, 
Mazeppa. Egli è un personaggio storico che ebbe un forte influsso sulla 
cultura romantica. La struttura del brano è piuttosto semplice è 
presente un'introduzione-cadenza che viene seguita da un tema 
esposto in re minore. Attraverso sequenze di ottave ci colleghiamo a 
riproposizioni del tema, esposto sempre nel fortissimo. All'interno della 
sezione centrale ascoltiamo il tema questa volta proposto in Sib 
Maggiore caratterizzato da sonorità morbide e fluttuanti, che 
convergono nel tema iniziale. Questa volta però viene esposto prima nel 
mezzo piano e poi nel crescendo che termina nel fortissimo. Una 
sezione che funge da intermezzo in stile di recitativo ci conduce verso 
la luminosa tonalità di re maggiore.  
 
● La Lugubre gondola 

 
 
Negli ultimi anni di produzione di Liszt si collocano le due Trauer 
Gondel (più propriamente Lugubre gondola Ia e IIa). Brani 
straordinari (il secondo esiste anche in una versione per violino o 
violoncello e pianoforte), sono specie di barcarole, dove però il 
clima sinistro è evidenziato dalla stessa concisione formale. Nella 
seconda, la più ampia, il recitativo, antico espediente espressivo, è 
proposto con un senso nuovo, con retorica parlante. Una melodia 
di un insostenibile tristezza è retta da un accompagnamento 
talmente incisivo nella sua espressiva timbrica quale raramente 
si riscontra in questo Liszt così poco propenso ad affascinare ed 
emozionare. 
 
● Nuages gris 

 
 
 
Composto a Weimar, il 24 agosto 1881 Nuages gris (Nubi grigie),, è 
un brano (Andante) di appena 48 battute, per pianoforte. 
Caratterizzato da toni lividi e aridi, è basato su di un motivo 
enigmatico costruito per quarte nel registro centrale che prima 
viene enunciato per due volte da solo, e poi altre due volte viene 
sostenuto sommessamente attraverso decisi tremoli di si bemolle. 
I tremoli minacciosi prevalgono per qualche battuta, poi 
scompaiono del tutto e il tema torna a farsi sentire per due volte, 
mentre un po' più verso l'acuto gli si contrappone una sinuosa e 
calma melodia. Cullata dalla sinistra, la mano destra sale 
cromaticamente attraverso lunghe ottave verso l'acuto, e il brano 
si spegne con due accordi arpeggiati. 
 
 

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