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FRANZ LISZT (1811-1886)

Franz Liszt, uno dei grandi virtuosi del pianoforte dell’Ottocento che rivoluzionò la tecnica
pianistica e il rapporto stesso tra pubblico ed esecutore, nasce nel 1811 a Raiding
(Ungheria). Ebbe uno stretto rapporto con Richard Wagner (alternanza tra periodo di
amicizia e periodo di rottura) in qualità di futuro marito della figlia Cosima.

FAUTORI DELLA SUA MENTALITA’


Berlioz: l’ascolto della Sinfonia Fantastica gli rese evidente l’importanza di inserire
elementi extra - musicali nella musica sinfonica e gli suggerì la necessità di unificare i
movimenti di una composizione tramite un’idée fixe di collegamento.
Paganini: l’ascolto del più grande virtuoso europeo lo avviò e sollecitò a stendere un
notevole repertorio virtuosistico attraverso l’uso di un materiale musicale totalmente nuovo,
rivoluzionario, sperimentale che gliene avrebbe garantito la vivificazione (evitandogli di
cadere in mero esercizio da saltimbanco di tastiera). Ciò poteva consistere nel basarsi su un
intervallo come il tritono (che in precedenza veniva trattato con molta cautela per la propria
indeterminatezza tonale) o nell’avventurarsi su percorsi armonici aspramente accidentati da
un intenso cromatismo.

PRODIGIO (GIOVINEZZA)
Franz nasce a Raiding nel 1811, città attualmente situata in Ungheria ma precedentemente
sotto influenza tedesca (la lingua madre è pertanto il tedesco). In giovane età si trasferisce
con la famiglia a Vienna, venendo però rifiutato all’esame di ammissione per il
conservatorio. Si trasferisce successivamente a Parigi e durante il viaggio acquista enorme
fama, componendo musiche della tradizione dell’epoca, brani virtuosistici (studi che
diverranno la base degli studi cosiddetti “trascendentali”*), trascrizioni per pianoforte di
brani famosi (sinfonie di Beethoven, ecc..), parafrasi/fantasie (libere invenzioni a partire da
brani celebri come opere), brani nazionalistici (danze ungheresi - musica zingara - , canti).
Inizia in questo periodo ad elaborare una sua concezione musicale che maturerà in seguito.
*il virtuosismo giungeva quasi a “trascendere” la fisicità del suono, rendendolo mero
veicolo fluido e trasparente per il messaggio poetico che voleva proporre (le massime vette
dell’arte possono essere raggiunte proprio attraverso la fusione della musica strumentale con
la poesia; NO DESCRITTIVISMO).

VIAGGI
Si sposa con Marie d’Agoult (da cui avrà 3 figli) con cui compierà numerosi viaggi (Italia -
Como, Venezia, Roma (città in cui inventa il cosiddetto recital pianistico), Lucca, Firenze -
Svizzera). Durante questi soggiorni si dedicherà alla scrittura di 3 raccolte di brani
pianistici, i cosiddetti “Anni di Pellegrinaggio”* (2 per l’Italia e 1 per la Svizzera).
In seguito, a causa dei continui movimenti, si separa dalla moglie e si unisce con la
principessa russa Carolyne zu Sayn-Wittgenstein.
*una serie di tre suites (definite “annate”) per piano solo
Italia (seconda annata): opere d’arte di Raffaello, Michelangelo, Dante

ASCOLTO: Lo sposalizio (ispirato a Lo Sposalizio di Raffaello) ASCOLTO: Il pensieroso


(ispirato alla statua Il Pensieroso di Michelangelo - Tomba di Lorenzo de’ Medici)

WEIMAR (’48-’61)
Non appena trasferitosi a Weimar, Franz cambia radicalmente vita, decidendo di dedicarsi in
primis all’organizzazione di concerti (si adoperò affinché potessero essere diffuse tendenze
di una musica “nuova” - Berlioz, Schumann, Wagner). Questa fase è doppiamente
importante perché il compositore 1) ha finalmente modo di lavorare più alla composizione
(rielabora i brani precedentemente scritti) 2) diviene ufficialmente un punto di riferimento
per l’Europa intera, un modello per molti artisti (Smetana, Saint Saens).
Oltre a rivedere le proprie composizioni, si focalizza sulla realizzazione di quelli che
saranno i suoi 13 poemi sinfonici* (di cui ne viene giudicato il padre; es: Tasso, Les
Preludes, Mazeppa).
Oltre a tali composizioni, si dedicherà alla composizione delle sue 2 “sinfonie poetiche”
ispirate a Goethe e a Dante e ad incoraggiare quell’attivismo culturale tipico romantico
(anche in qualità di critico) costituendo la corrente detta dei ‘neotedeschi’ (Bulow, Tausig).

*Il poema sinfonico è un brano che, se da una parte si riallaccia alla tradizione sinfonica,
allo stesso la rinnova grazie all’assunzione di una “idea poetica” (ispirazione extra musicale
- poesia, dramma, opera d’arte) centrale che della composizione musicale è l ‘autentica
ragion d’essere. La tradizione dalla quale germoglia l’idea del poema sinfonico è perciò
quella della grande ouverture a soggetto, destinata a vivere di vita propria, indipendente
dalle contingenze teatrali (o meno) che potevano averne provocato la nascita. Il modello era
fornito da Beethoven; beethoveniana era pure l’idea della sonata, che il poema sinfonico
derivava da quella tradizione, come svolgimento di un conflitto tra due opposti principii
rappresentati da due temi di contrastante carattere. La forma sonata viene infatti assunta
totalmente nei suoi principi sia costruttivi che poetici, ma al tempo stesso totalmente
rinnovata acquisendo, giacché messa in crisi la concezione del tempo come rettilinea
successione di eventi orientata verso un fine pre-determinato, la denominazione di “forma
ciclica”; tutto ciò a causa dell’incapacità di stabilire e distinguere le identità, con le annesse
funzionalità strutturali, dei temi contrastanti, che non si presentano più come assolute bensì
relative. Le 2 entità, dunque, si scontrano, come da tradizione ma, anziché essere sviluppate
e risolte, rimangono e ritornano ciclicamente in contrapposizione.
Il suo primo esperimento in tal senso fu la Bergsymphonie (iniziata nel ’47 e conclusa nel
’50), ispirata ad un’ode di Hugo.

ROMA
A causa della morte del figlio, Franz, in balia di una forte depressione, lascia Weimar e si
trasferisce a Roma dove sviluppa un forte impulso religioso (prese gli ordini minori). Si
dedicherà ad un nuovo filone, quello delle composizioni corali e sinfonico-corali
d’ispirazione religiosa: 2 oratori (il più celebre “La leggenda di Santa Elisabetta”) e messe.
Il ripristino della scrittura contrappuntista nel classico assetto delle 4 voci agevola la pratica
di un forte sperimentalismo armonico al limite della tonalità.

WEIMAR
Franz successivamente si riconcilierà con la figlia, da cui si era precedentemente separato.
Si dedicherà alla realizzazione di nuove composizioni, del tutto sconvolgenti, estremamente
minimaliste (poche note, scrittura asciutta e rigorosa; luoghi armonici particolari (uso
abbondante di tritoni e settime diminuite), inerenti ad una realtà spirituale, libere da
abbellimenti e ridondanze.

ASCOLTO: Mephisto Walzer I


Opera di impronta romantica: tutto ciò che è trascendentale o che va al di là del limite
umano attira l’uomo, che sente la necessità di esplorare nuove realtà.
ASCOLTO: La lugubre gondola (Liszt minimalista)

Muore il 31 Luglio del 1886 a Bayreuth dove si era recato per assistere al Parsifal e al
Tristano del suo genero e amico - mancato tre anni prima - Richard Wagner.

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