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L’INTERPRETAZIONE DEI SOGNI - 1900

è un’opera in cui F mostra come si arriva al rimosso, all’inconscio tramite i sogni notturni. F analizza molti dei suoi
sogni prima (soprattutto dopo la morte del padre) e in particolare analizza molti dei sogni dei sui pazienti. L’operazione
che compie F in quest’opera e molto rilevante: F pone la sua attenzione, quella onirica notturna, generalmente
“snobbata” dai filosofi. 
Prima di F:
 sogno come strumento di indovini o maghi  per predire il futuro.
 sogno come errore, non-sense (filosofia, scienza).
F dice che il sogno è il LINGUAGGIO CRIPTATO, CENSURATO DELL’INCONSCIO.
L’inconscio nei sogni notturni si esprime tramite simboli. 
F distingue: 
CONTENUTO MANIFESTO ciò che ricordiamo del sogno. Dietro questo c’è quello che F chiama CONTENUTO
LATENTE l’emozione o la pulsione o il desiderio (di natura prevalentemente sessuale/erotica) che la mia coscienza ha
cercato di nascondere/censurare.
Come si capisce il significato del mio sogno?
attraverso il metodo della LIBERA ASSOCIAZIONE DELLE IDEE 💡 
Il contenuto rimosso è spesso di natura sessuale: la sessualità assume in Freud una assoluta centralità tanto che lui su
questo tema scrive un’opera specifica -> Tre Saggi Sulla Sessualità. Questo è un testo c’è ha fatto mooolto scalpore
perché F cerca di chiarire perché le pulsioni sessuali sono così importanti nell’individuo che vanno nel rimosso.
Il piacere erotico/sessuale nasce con noi, fin dalla nostra nascita.
ANALISI DELLA SESSUALITÀ INFANTILE: i bimbi erano visti come esseri asessuati, angeli, ma F dice che il
bambino appena nato ha già un suo desiderio di piacere erotico: bambini come esseri PERVERSI POLIMORFI:
Perverso: indirizza il suo erotismo non a fini procreativi.
Polimorfi: da provare piacere in una molteplicità di parti del corpo.
Per F la sessualità infantile attraversa generalmente 3 fasi:
1. La Fase Orale 0-1 anno: il bimbo prova piacere a ciucciare connessa al fatto che il lui trae nutrimento dal seno
della madre. (piacere nel poppare)
2. La Fase Anale 1-3 anni: il bimbo prova piacere anche nella sfera anale connesso al fatto di essere costretto a
controllare gli sfinteri.
3. La Fase Genitale 3-5 anni: il bimbo comincia a scoprire di essere maschio o femmina (dimensione genitale e
piacere a essa connessa). In questa età si sviluppa il COMPLESSO EDIPICO (anche qui abbiamo un filosofo
che come N torna nell’antica Grecia per dare un nome a qualcosa che lui crede universale). Il bambino tende
ad innamorarsi della madre e a considerare il padre come nemico. La bambina so innamora del padre e
considera la madre come nemico. 
Per F l’ultima fase è cruciale!!
Con l’aiuto della società e dei genitori questi impulso profondo, erotico, incestuoso viene RIMOSSO. Alla
rimozione/repressione segue un periodo in cui dai 6-10/11 anni una FASE DI LATENZA DELL’IMPULSO
SESSUALE. Dopo ciò c’è la PUBERTÀ dove l’impulso sessuale riemerge, ma con tutte le contraddizioni e le nevrosi
legate al periodo infantile, che possono determinare l’INSORGERE DI UN DISTURBO PSICOLOGICO (ed è per
questo che la psicanalisi freudiana si prende il compito di sbrogliare (dopo averle rimosse e aver creato caos nella
psiche) questi desideri che agiscono come un vulcano dentro la psiche mettendo subbuglio anche nella parte cosciente). 
L’immagine genitoriale influenza infatti le future scelte amorose, erotiche e sessuali dell’individuo.

LE DUE TOPICHE DELLA PSICHE


Tipica: topos (luogo) quindi Rappresentazione Dei Lughj Della Psiche che per F non coincide con la coscienza. Ce ne
sono due:
1. fornita nell’interpretazione è fornita nel l’interpretazione dei sogni.
2. fornita da L’IO E L’ES.
Nella prima F rappresenta la psiche come un iceberg: conscio, pre-conscio e inconscio/sud conscio.
C: parte cosciente
PC: parte che pur momentaneamente dimenticata posso recuperare tramite il ricordo.
I: il RIMOSSO, ciò che si può recuperare in maniera molto difficile, che riemerge nei sintomi nevrotici, nei sogni, nei
lapsus, negli atti mancati, in tutte quelle dimenticanze che sembrano casuali ma che esprimono un contenuto rimosso.
Nella seconda F da un’altra rappresentazione della psiche più per personaggi che luoghi: iceberg -> IO e SUPER-IO ed
ES 
(Non c’è corrispondenza tra i due iceberg) 
IO: la parte consapevole, la mia identità.
ES: (particella terza persona brutta tedesco) definito da F “il rimosso, l’inconscio” un calderone di pulsioni libidiche
(libido: pulsione erotica), talvolta contraddittorie e certamente animalesche. Come l’espressione psichica più diretta del
nostro corpo, DIONISIACA(v. Nietzsche: SE). 
L’ES è irrazionale, oscuro, non rispetta le categorie spazio-temporali (nel senso che nell’es il tempo non passa mai: una
pulsione magari vissuta nell’infanzia può essere rivissuta nello stesso lodo intatta ad anni di distanza, la memoria
dell’inconscio è così profonda che tutto rimale li senza passato presente e futuro), non rispetta il principio di non-
contraddizione (è quindi completamente al di fuori alla nostra razionalità): nell’ES possono coesistere sentimenti
profondi e potenti di amore e odio verso la stessa persona (spesso anche qui lo troviamo nella figura genitoriale che
secondo F fa un sacco di casino!!) 
SUPER-IO: (non c’è niente di N) l’istanza o la super parte rappresentativa della psiche, è la coscienza morale, è il
giudice, il fustigatore, la parte che ci fa sentire il SENSO DI COLPA (per chi lo sente). In contrasto con l’idea Kantiana
dell’autonomia della legge morale, F sostiene che il SUPER-IO sia quella parte della psiche che recepisce i DIVIETI
dei genitori e della società, quindi ha un’origine totalmente ETERONOMA.
L’IO è schiacciato dal conflitto psichico tra ES (desideri, pulsioni, piacere) e SUPER-IO (divieti). 
La NEVROSI può nascere da una eccessiva repressione dell’ES, ma anche da una repressione troppo blanda rispetto ad
un ES esplosivo. 
Che rappresentazione sta dando F della psiche? 
Con quest’ultima F sostiene di aver inferto all’uomo la TERZA FERITA NARCISISTICA, dopo Copernico (l’uomo
non è più al centro dell’universo) dopo Darwin (l’uomo viene dalle scimmie e non è una diretta creazione di Dio), Freud
presenta un IO CHE NON È PIÙ PADRONE IN CASA PROPRIA, cioè non è lui che ha il controllo della psiche bensì
una parte inconscia molto più potente e conflittuale rispetto alla quale l’IO si trova a “giocare” in difesa. 

PSICOPATOLOGIA DELLA VITA QUOTIDIANA 


è un testo in cui F prende in esame altri aspetti della nostra vita quotidiana che finora erano stati delegati al non-sense:
ne fanno parte i LAPSUS, DIMENTICANZE, ATTI MANCATI. 
Per F tutte queste apparenti piccolezze, hanno sempre un significato preciso, sono anche essi un linguaggio criptato
dell’inconscio. Per F nulla nella psiche avviene a caso (da cui l’espressione DETERMINISMO PSICHICO): anche ciò
che ci appare senza ragione, casuale, come un sogno, lapsus, dimenticanza, ha sempre una precisa ragione.
Per F tutte queste piccolezze sono un modo per superare le barriere della censura ... qualcosa.
nel testo...
qui, attraverso una libera associazione di idee si può risalire al motivo del lapsus o della dimenticanza. F ci sta dicendo
appunto che Psicopatologia della vita quotidiana significa che tra il malato psichico (nevrotico) e il “sano” il confine
non è così netto. Tutti abbiamo a che fare con un contenuto rimosso che cerca di venir fuori. 
Per sintetizzare...
Le vie per accedere all’inconscio tramite l’associazione libera delle parole sono 3:
1. i sintomi nevrotici.
2. i sogni.
3. i lapsus, le dimenticanze, gli atti mancati.
Nel senso che F considera anche il sintomo in se un linguaggio dell’inconscio (tutte e tre sono il linguaggio
SIMBOLICO attraverso cui si esprime l’inconscio. (v. Pascoli complesso nevrotico!!). L’inconscio si esprime in
simboli che però non vanno tradotti ma bensì interpretati. Quando analizza il linguaggio dell’inconscio deve venir fuori
una interpretazione che sia significativa per entrambi, analista e paziente, cioè ci vuole una collaborazione tra i due. Ma
come si fa ad avere questa stretta collaborazione tra i due membri dell’analisi? F individua nella sua pratica
psicanalitica, un meccanismo che chiama TRANSFERT, nella quale il paziente trasferisce tutte le sue emozioni/pulsioni
più profonde sull’analista. Il loro rapporto può essere di amore ed odio: se il paziente odia l’analista non va avanti
l’analisi; se invece si innamora di lui, il medico deve professionalmente distaccarsi dal sentimento sennò patatrac.

RIASSUMENDO
F ha una visione pessimistica dell’uomo, il cui io (la cui personalità) è costretta a destreggiarsi tra PRINCIPIO DEL
PIACERE, che viene dall’ES e PRINCIPIO DI REALTÀ, che viene dalla società in cui vive e dal super-io (che è
appunto una costruzione sociale).
Ogni essere umano ha dentro degli istinti/desideri (per la maggior parte erotici) che deve necessariamente reprimere per
una società che non accetta tali comportamenti.
Per l’essere umano diventare adulto, crescere, diventare civile, sociale implica necessariamente una repressione dei
propri istinti, delle proprie pulsioni -> andando così a provocare una SOFFERENZA. 
Per F questa repressione è però necessaria, ma chi ha il compito di reprimere non deve ne tenere una repressione troppo
violenta ne una blanda (come l’ES). Dobbiamo stare attenti a non reprimere troppo duramente gli impulsi primitivi, pur
aiutandoli a incanalarsi in una dimensione adulta, civile. (es. F considerava l’omosessualità una malattia come quelli
dell’800: non ha vissuto bene il complesso edipico, un mancato superamento diciamo -> amore troppo forte per la
madre o odio profondo per la madre. F aveva un atteggiamento distaccato, insegnando alle generazioni successive come
comportarsi nel controllo degli impulsi, che non trovando mai espressione diventano giganteschi, portando l’individuo
ad uno squilibrio). 
Tutte queste considerazioni vengono trattate da F in un’opera: IL DISAGIO DELLA CIVILTÀ.
F pensa che il processo di civilizzazione va bene per l’uomo. La componente primitiva animale derivante dalle scimmie
non è mai stata repressa completamente, anzi, è sempre molto presente. 
Un modo attraverso il quale l’uomo può gestire questa componente erotica, in maniera produttiva, per se e per la
società, senza provocare sofferenza è la SUBLIMAZIONE DELLA LIBIDO. 
Sublimazione: trasformazione e indirizza mento della libido verso un oggetto non sessuale, come il lavoro, lo studio, la
produzione artistica. 
F sta utilizzando consapevolmente un concetto platonico -> scala dell’eros nel Simposio.
Per F la sublimazione artistica è proprio la max espressione di questa parte profonda dell’essere umano che trova una
forma creativa -> sublimazione della libido.
L’uomo può esprimere il suo Eros in tante direzioni (scala Eros, Platone).
LEGAME INTERDISCIPLINARE: corrente del ‘900 Surrealismo, che fa propria questa concezione artistica di Freud,
andando a rappresentare visivamente il sogno notturno o la libera associazione di idee💡, cioè l’inconscio, che è da loro
chiamato SURREALTÀ. 

Anni ‘20: svolta nella visione psicanalitica di Freud, in conseguenza all’evento che ha segnato tutta la storia europea
ovvero prima guerra mondiale.
Questa svolta appare nel testo AL DI LÀ DEL PRINCIPIO DEL PIACERE, in cui amplia la sua concezione dell’ES a
causa di alcuni fattori:
Freud ha osservato molti pazienti che non guariscono (una delle caratteristiche di questi pazienti è la COAZIONE A
RIPETERE: ci sono dei pazienti che non vogliono guarire; compulsione a ripetere)
Freud cerca di spiegare il perché della prima guerra mondiale (ha anche analizzato diversi reduci).
Da queste osservazioni trae che l'inconscio non coincide solo con l'impulso sessuale (EROS). Esiste secondo Freud un
altro impulso primitivo che è l'impulso di morte (empedocle)(THÁNATOS). 
La pulsione erotica e quella di morte sono entrambe pulsioni primitive.
Prova a dare anche una spiegazione biologica: quando è nata la vita, nelle prime cellule doveva esistere una tensione
alla vita (o eccitazione, v. volontà di Schopenhauer) che si poteva risolvere o nella realizzazione (cioè nelle crescite
della vita), o nel desiderio di tornare alla materia inerte. 
L'impulso di morte è un impulso distruttivo o autodistruttivo (per lui la prima guerra mondiale questo impulso di morte
ha preso il sopravvento: una società così evoluta è stata sopravvalsa da un istinto di distruzione/morte; ma anche in tutti
quei pazienti che non riescono ad uscire dalla propria sofferenza, forse perché non vogliono). 
Eros e Thanatos a volte si mescolano: per es. il sadico prova piacere nel fare del male (il masochista nel subirlo). Ma si
possono mescolare anche nella lotta per la sopravvivenza: per es. Mors Tua Vita Mea, impulso distruttivo che va in
soccorso all impulso vitale.
Il fatto che nella psiche esista anche questo impulso distruttivo, rende tutto molto più complicato. Infatti l’uomo (la
società) non deve tenere a freno solo la libido, ma anche l'impulso distruttivo: ma l’eccessiva repressione di
quest’ultimo, può portare ad altrettanti eccessive esclusioni di violenza.

Carteggio tra Einstein e Freud: perché la guerra?


Corrispondenza tra Einstein e Freud (Hitler ancora non è al potere), conducono un dibattito con argomento scelto da
Einstein, intitolato perché esiste la guerra? È possibile superare la guerra?
Einstein si domanda come e se sia possibile porre fine alle guerre. È sufficiente un’organizzazione sovranazionale come
la società delle nazioni affinché gli stati non si facciano più la guerra? (kant fu il primo ad avere quest’idea della pace
preventiva).
Mentre Freud risponde di no sostenendo che non è possibile affidarsi solo alla diplomazia degli stati e parla
dell’esistenza dell’impulso distruttivo.
Nella psiche umana oltre ad eros esiste anche Thanatos, l'impulso distruttivo, violento. C’è una sorta di paradosso
perché gli stati nascono anche per “tenere a bada” e reprimere tali impulsi nel senso che nello stato di natura (guerra di
tutti contro tutti) lo stato cerca di reprimere questi impulsi; ma così facendo la violenza non scompare, diventa
monopolio dello stato, dietro le leggi e il diritto si nasconde la violenza perché reprime e usa la forza per essere
applicata.
Le leggi stesse sono paradossalmente strumento di repressione della violenza e fondate sulla violenza esse stesse. La
forza degli stati sono basati sulla violenza (es. forza di polizia).
La civiltà è allo stesso tempo l’unico modo che gli uomini hanno per vivere insieme pacificamente e tuttavia si fonda su
una buona dose di violenza, quella del potere, che reprime la violenza dell’individuo.
La civiltà europea, anche se è la più evoluta a inizio del 1900, è anche quella più repressa nei suoi istinti primitivi, sia
erotici che distruttivi. Per questo si sono fatti trasportare dalla Prima guerra mondiale, perché reprimendo tutte queste
passioni poi esploderanno con conseguenze distruttive.
Freud spiega come milioni di uomini siano stati trascinati dalla guerra.
Quale risposta? È possibile superare la guerra?
Freud sostiene che non è affatto facile dato che l’impulso di morte è una componente molto profonda, radicata, nella
psiche umana. Il processo di civilizzazione non si può solo lavorare a livello sociale (perché non conduce
all’eliminazione della violenza), ma deve essere preso da ognuno di noi come impegno a rifiutare interiormente la
guerra (quindi non tutta la violenza) come fosse un tabù (divieto assoluto. Ma questo percorso è lunghissimo senza
risultati facili o sicuri.

TOTEM E TABÙ
opera in chi F parla della religione.
Come nasce Dio?
anche F è ateo, è ebreo in senso razionale, e anche lui propone una visione (in questo caso psicanalitica) di come nasce
Dio.
La sua spiegazione è antropologica, rifacendosi alle prime comunità umane (quasi stato di natura). F immagina quindi la
vita dei primi uomini in piccole comunità tribali, in cui i divieti dal punto di vista dei comportamenti sessuali erano
molto più ridotti (nell’uomo selvaggio). Lui dice che esiste quindi un incesto (riduce il potere dell’uomo che vuole
essere l’unico a dettare le regole non essendoci un ordine gerarchico). Ciò però genera all’interno della tribù confusione
nell’identificazione del capo: progressivamente il capo tribù vieta che i figli vadano con le madri perché vuole avere il
totale potere sulla tribù. C’è stato però un conflitto perché i capi cercarono di mettere ordine: i figli quindi uccidono il
padre, che farà nascere il PRIMO SENSO DI COLPA (è il complesso edipico che in tempi non civilizzati si realizzava
completamente). Ciò determina il fatto che il padre diventa una sorta di divinità da rispettare e adorare, sacralizzando la
figura del padre ucciso, che diventa quindi un TOTEM, figura del padre ucciso viene assimilata ad un totem qualcosa di
intoccabile.
L’incesto e l’uccisione del padre diventa un TABÙ ovvero un divieto ASSOLUTO. Ed è da questo totem, figura
paterna repressiva, si trasforma nella divinità (SUPER SUPER-IO): che si trasforma in suprema istanza repressiva che
punisce i peccati con repressioni terrificanti fino a creare l’inferno. (Il clue di molte nevrosi che lui analizzava erano
dovute al senso di colpa, che prima era molto più intenso di adesso). 
Totem e Tabù sono l’uno dipendente dall’altro. 
Per la psicologia contemporanea non tutte le teorie di F sono buone, perché tutte le discipline mediche vanno a
svilupparsi con lo scorrere del tempo, della ricerca. 
Ci sono però ancora gli psicanalisti freudiani che ovviamente hanno variato un po’ le visioni di F che basano le loro
analisi sui conflitti o rapporti in generale all’interno della vita familiare. F è rimasto una pietra miliare perché lui ha
avuto questa svolta nella ricerca di un inconscio, di problemi debiti alla sfera sessuale, in generale sui meccanismi
nascosti che determinano la nostra vita ed anche la società. 

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