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RICHARD STRAUSS (1864-1949)

- madre discendente di fabbricanti di birra (Monaco), finì per impazzire e dovette essere
internata.
- Suo padre, virtuoso del Corno nell’orchestra di Corte di Monaco, che faceva capo a Ludwig,
quindi partecipò alle prime esecuzioni di Tristan, ecc.

Richard
- era determinato a mantenere una facciata di compostezza e distacco
(Ross) Crebbe all’ombra di Wagner (conosce teatro di Bayreuth, Cosima, forse relazione con Eva)

Si sposò poi nel 94 con una soprano operistica tedesca, Pauline de Ahna, che interpretò le sue opere.
Nasce nel 98 il suo unico figlio

Svolse intensa attività come DIRETTORE, insieme a quella di compositore


- Meningen nel 1885, assunto da Bulow che lo apprezzò. Qui si incontrò con Brahms e con
Ritter, allievo di Wagner e Liszt.
- 1889 Bayreuth, assistente direttore ma lascia per Weimar
- Weimar, maestro della capp. Arciducale al teatro di corte, dove vi resta fino al 1894. Qui si
forma come direttore di opere con grande repertorio (Gluck, Mozart, Wagner)

Lunga malattia lo costringe nel 1891 a un soggiorno di convalescenza in Grecia e Egitto.

- 1894 Debutta come dir a Bayreuth con Tannhauser


- Monaco, direttore della cappella di corte
- fa tournees in Europa e la sua fama diventa internazionale (1904 America)
- 1898-18 Berlino (esordisce con Tristano, fonda una Società per i diritti d’autore dei
musicisti tedeschi, dirige la rivista “Der Morgen”, prepara la revisione del Trattato di
strumentazione di Berlioz)
- Gli succede Furtwangler alla direzione della Staatskapelle di Berlino.

Nuovi compiti, dal ’24: Salisburgo, Dresda, ecc.

Vita e Viaggi
- Dopo la seconda guerra soggiornò prevalentemente in Svizzera e, già del 1908, per riposarsi
nella casa che si è fatta costruire a Garmisch in Germania
- Negli anni giovanili era stato in Italia, e scrisse il poema sinfonico Aus Italien
- Negli anni dopo il 24 fu completamente libero e fece numerosi viaggi in tutto il mondo
Fama come compositore
- Con Don Juan conquista il pubblico di Weimar (89), poi quello di Berlino, a 32 anni è già
famoso

NAZISMO
Rapporti con il nazismo: prima piena adesione poi molti contrasti. Da un lato egli credeva di vedere
nella dittatura di Hitler un mezzo estremo per conservare i valori culturali del germanesimo,
dall’altro non poteva nascondersi la crisi che questi valori mostravano poiché avevano bisogno di
violenza e persecuzione per sopravvivere.
- Caso di Zweig

PRODUZIONE

PRIMA FASE, fine Ottocento


Poemi sinfonici
Poi anche molti altri brani orchestrali, Suite dal borghese gentiluomo (19), marce, suite dalle opere,
concerto per violino (81-82), primo concerto per corno (83)

SECONDA FASE, primi anni del ‘900


OPERE ESPRESSIONISTE

TERZA FASE
1911 Rosenkavalier
dal 1916 NEOCLASSICISMO

ULTIME OPERE
Unisce neoclassicismo a decadentismo, fase più sincretica
Secondo concerto per corno (42), concerto oboe e piccola orch, concerto per clarinetto e fagotto
Gli ultimi 4 Lieder per v e orchestra, Metamorphosen
POEMI SINFONICI:
Dall’Italia, 86
Don Juan, 88
Tod und Verklarung (89), morte e trasfigurazione, VEDI WAGNER
Macbeth (90)
Till Eulenspiegel (95),
Also sprach Zarathustra (96) VEDI NIETZSCHE, Strauss è anticristiano
Don Chisciotte (97),
(riprende tratti eroici dal Don Juan e sorrisi ironici del Till, ma soprattutto con accesa glorificazione
dell’ideale battaglia dell’uomo per l’affermazione del proprio spirito, su cui soltanto si reggerà,
come si capisce da Una vita da eroe
Una vita da eroe (98).

Due successivi lavori di ispirazione programmatica


- Symphonia Domestica (1902-3)
- Eine Alpensinfonie (1911-15) Percorso del viandante dalla notte alla notte, verso la cima,
poi discesa e tempesta: è il simbolo dell’uomo che affronta la natura primigenia eroicamente

PROGRAMMA
- Ross. Continua ad approfondire il tema alla base del Guntram (la sua prima opera): il
conflitto tra l’individuo e la collettività.
- Ogni programma ha più o meno questo schema:
 impeto vitale spontaneo
 contrasto e battaglia (evidente nel romanticismo di Don Juan)
 risoluzione sublime e pacificazione nel tutto
- Nella trilogia finale:
 La forma è ampliata visto le tante idee
 Also Sprach: il poema suggerisce al musicista una storia dell’umanità, dalla barbarie alla
scienza razionale, fino alla vera scienza fatta di volizione, energia, vitalistica, sconfinata
immedesimazione con la natura

STILE
- Precorre il sinfonismo sconfinato di Mahler o di Skrjabin
ASCOLTO Tod und Verklarung op.24
1. Largo (Il malato, in prossimità della morte)
2. Allegro molto Agitato (La battaglia tra la vita e la morte non offre alcuna tregua per l'uomo)
3. Meno mosso (La vita del moribondo passa davanti a lui)
4. Moderato (La trasfigurazione)

- Strauss: «Sei anni fa mi venne in mente l'idea di rappresentare musicalmente in un poema


sinfonico i momenti che precedono la morte di un uomo, la cui vita fosse stata un
continuo tendere ai supremi ideali: un tale uomo è per eccellenza l'artista».
- Con atteggiamento wagneriano gli ideali per cui ha vissuto e combattuto giungeranno
a compimento nella forma più splendida solo nello spazio eterno, in cui la sua anima
troverà finalmente riposo. La trasfigurazione è in Do maggiore
- la partitura è accompagnata da una poesia di Alexander Ritter

- Trasfigurazione: resta un tema duraturo. Es. Im Abendrot (Vier letzte Lieder) dove cita
anche il poema sinfonico

ASCOLTO Also sprach Zarathustra (Così parlò Zarathustra), op. 30


- Poema sinfonico per orchestra liberamente tratto da Friedrich Nietzsche
[Primo sottotitolo poi eliminato: "Ottimismo sinfonico in forma fìn-de-siècle, dedicato al
XX secolo"]
[- Appone all'inizio della partitura il primo paragrafo della prefazione del libro, a guisa di
indicazione programmatica: Zarathustra, giunto a trent'anni, decide di iniziare la sua predicazione
presso gli uomini- il parallelo con la figura di Cristo non è casuale- e si rivolge al sole, invocandone
la benedizione.
- Sceglie otto frasi del testo letterario, con ognuna delle quali contrassegnò una diversa sezione della
partitura]
 Introduzione
 Von den Hinterweltlern (Di coloro che vivono fuori dal mondo) I EPISODIO
 Von der grossen Sehnsucht (Dell'aspirazione suprema) SVILUPPO sui temi intro

 Von den Freuden und Leidenachaften (Delle gioie e delle passioni) II EPISODIO
 Grablied (Il canto dei sepolcri) SVILUPPO su materiale precedente

 Von der Wissenschaft (Della scienza) III EPISODIO


 Der Genesende (Il convalescente) SVILUPPO

 Tanlied (Il canto della danza) IV EPISODIO

 Nachtwanderlied (Canto del nottambulo) CODA

Monaco, 24 Agosto 1896

FORMA E STILE
- È probabile che all'origine della selezione dei passi di Nietzsche ci fosse prima di tutto una
logica musicale (vi prevalgono infatti riferimenti a canti e danze)
- Forma della partitura assai più libera e ampia che non nei precedenti Poemi Sinfonici
- Gli elementi motivici di base sono pochi e da essi hanno origine tutti gli episodi e gli
sviluppi.
Concezione
- Difficile stabilire come e quanto Strauss abbia assorbito i tratti essenziali della filosofia di
Nietzsche:
1. la morte di Dio (concetto ripreso dalla Gaia Scienza)
2. l'idea del superuomo - Übermensch- ovvero (l'uomo nuovo che supera il vuoto di valori,
recidendo i legami col trascendente e riscoprendo la sua natura terrena e la forza creatrice)
3. l'eterno ritorno (il superamento della concezione giudaico-cristiana della finalità
dell'universo)

Note per l’ascolto:


INTRODUZIONE
- Sorge dal nulla. Al brusio dei bassi si sovrappone l'arpeggio "vuoto" Do3-Sol3-Do4
("vuoto" ossia privo della terza) intonato da 4 trombe,
- quindi l'accordo viene completato con l'inserimento della terza, ma questa scivola dal
maggiore al minore, poi dal minore al maggiore, ambiguamente. Riferimento al ciclo di
eterno ritorno, alla natura primigenia, all'oltreuomo, al tramonto che diventa alba e l'alba che
diventa tramonto, al dolore dell'uomo. Questo tema musicale torna in tutto il lavoro
- C'è poi il crescendo affermativo dell'orchestra, ma quando questa tace, l'organo rimane per
una battuta, con un effetto che distanzia in modo illusorio tutta questa introduzione.

" Von den Hinterweltlern - Di coloro che vivono fuori dal mondo (secondo Nietzsche gli uomini
che possono vedere dietro la realtà del mondo sensibile)
- i corni espongono il tema del Credo gregoriano; il riferimento è all'incontro di Zarathustra
con un religioso che non ha appreso la morte di Dio;
- si sviluppa da qui un calmo e denso Corale che è la risposta di Zarathustra.

"Della scienza"
- è una fuga, metafora del raziocinio, intonata con grande lentezza nelle regioni gravi

"II canto della danza"


- consiste essenzialmente in un valzer viennese, presago di quelli del Rosenkavalier
- fu uno dei momenti più discussi della partitura dai denigratori di Strauss
- appare anche qui, in modo nascosto, il tema dell'"oltreuomo"

Coda della partitura "II canto del viandante notturno"


- È un canto struggente e meditativo, con una timbrica rarefatta, che ha la funzione di
accogliere e stemperare tutte le tensioni della partitura.
- epigrafe: "Ma ogni gioia vuole eternità, vuole profonda, profonda eternità"
- il Poema Sinfonico si chiude con una soluzione politonale ardita: si maggiore (accordi di
flauti, oboi, arpa e violini) e di do maggiore (ai bassi) sovrapposte - che simboleggia il
contrasto fra l'uomo e la natura. Quindi il conflitto iniziale resta irrisolto
OPERE
Iniziali, wagneriane
Espressioniste
Neoclassiche

GUNTRAM 87-93, seconda versione 34


- Opera medievale, di stampo wagneriano. Infatti Strauss scrive anche il libretto. Ma è
cosciente dei suoi limiti come librettista. Come musicista ha esitato a scrivere opere finora
perché sente il timore reverenziale verso Wagner

FEUERNOT 1900-1901 poema cantato (ambientato in epoca leggendaria)

SALOME (1905)
Recezione:
- La premiere a Dresda, poi a Graz. I censori imperiali l’avevano bandita dal teatro regio di
Vienna.
- Puccini si mise in viaggio per sentirla, idem Schoenberg e Zemlinsky, Berg.
- Mahler rimase sbalordito dalla Salome
- La folla esplose in un boato d’entusiasmo. Strauss ricevette Mahler, Puccini, Schoenberg.
Poi un successo in altre 25 città, che consentirono all’autore un grande guadagno (la villa di
Garmisch)

TESTO
- Strauss mette in musica letteralmente la traduzione tedesca di Lachmann della Salomè di
Oscar Wilde: si tratta quindi di una Literaturoper
- E’ come molti lavori espressionisti, un’opera in un atto

 Erode, tetrarca di Giudea (tenore)


 Erodiade, sua moglie (mezzosoprano)
 Salomè, figlia di Erodiade (soprano)
 Jochanaan, il Profeta (baritono)
 Narraboth, Capitano della Guardia di Erode (tenore)
 Un paggio di Erodiade (contralto)
 Cinque ebrei (4 tenori, 1 basso)
 Due nazareni (tenore, basso)
 Due soldati (bassi)
 Un uomo della Cappadocia (basso)
 Uno schiavo (tenore)

Luogo dell'azione: una grande terrazza nel palazzo di Erode

Contenuto espressionista:
- Pulsioni perverse, che sorgono dall’inconscio
 Morbosità
 Sessualità distorta
 Macabro
- Distorsione delle tematiche romantiche (luna, amore)
- Amoralità
ASCOLTO PRIMA SCENA
Testo
- I soldati guardano la luna, descritta in modo espressionista (“come una donna morta”)
- Narraboth viene accusato di ‘guardare troppo’ la principessa Salomè
- Clima di attesa di qlc di terribile
- Salome descrive la morbosità di Erode
Musica
- Le prime note del clarinetto sono una scala ascendente, divisa però in 2 parti
 prima parte verso do# maggiore, seconda verso sol maggiore (Fa doppio diesis)
 Fra do# e sol: un tritono
 Vengono inoltre giustapposte due aree tonali: è un mondo in cui gli opposti si incontrano.
C’è un accenno al turbinio della vita metropolitana oppure all’incontro di credenze
inconciliabili (romana, ebrea, cristiana)
 Canto declamato spezzato da intervalli lontani
 Canto di Jochanaan ieratico. Alla sua seconda entrata di Jochanaan ancora più ieratica:
melodia procede per note ribattute, salti di 4, 5, 7. In seguito eseguirà un tema tutto per 4
(intervalli discendenti do-sol, fa-do, la-mi discendenti)
 Salome accompagnata da una specie di valzer
 L’isteria dell’ambiente è spesso sottolineata dal clarinetto, molto presente in tutta l’opera.
Riguarda in particolare il personaggio di Erode, la cui musica unisce stili molto diversi
(ritmi di valzer, dissonanze, tratti impressionistici, …)

ELEKTRA (1908)
- libretto di Hugo von Hofmannsthal (inizia qui l’importante collaborazione col musicista),
che lo derivò dalla sua tragedia Elettra[1], la quale si rifà alla tragedia omonima di Sofocle
- Ancora al centro una figura femminile divorata da una sensualità spaventosa, risolta in sete
di vendetta per il padre ucciso e in attaccamento morboso alla sorella (Crisotemide,
animalescamente sensuale) e al fratello.
- Ancora una risoluzione traumatica, la morte di Elettra stroncata dal parossismo della danza
di gioia per omicidio madre e amante (diversamente dal mito, in cui va in sposa al cugino
Pilade).

ASCOLTO Inizio
- attacco ex abrupto del dramma, senza neppure un breve preludio
- ostenta immediatamente uno dei temi più pervasivi dell'opera, presentato in versione
strumentale: l'urlo interiore "A - ga - MÉ - mnon!" , il tema espressionista del "nome-del-
padre" che ci scaraventa subito, sulle note della triade di re minore, nell'ossessione di
Elektra.

Altri aspetti musicali


- (Sala) il canto deformato dei personaggi inautentici che contrasta con la parte gridata e
immediata della protagonista.
- (Ross) La musica si spinge ripetutamente verso la atonalità
- (Sala) grande coerenza della partitura attraverso
 Uso simbolico delle aree tonali (con richiami ad altri lavori di Strauss: mi- sfera dionisiaca)
re min è Oreste, mib Crisotemide, fa Egisto, Clitennestra bitonale (si min e fa min, un
tritono), Elettra ha un suo accordo bitonale formato da reb e mi (inquietudine cromatica)
anche se il motto “Agamennon” è in remin
 Richiami leitmotivici
SECONDO PERIODO, si stacca dalle avanguardie
- Rapporto con Hugo von Hofmannsthal per 8 opere, testimoniato da un amplissimo carteggio
- Hofmannsthal sia Strauss avevano la stessa idea sul teatro: una messa in scena di eventi
simbolici in cui il pubblico potesse immedesimarsi, pur mantenendo un distacco critico e
una capacità di valutazione.

- 1911 Il cavaliere della rosa. tre atti, libretto Hugo von Hofmannsthal. Piacevolezza
edonistica (simboleggiata dal ricorso al valzer e dalla grande capacità di orchestrazione).
Vuole accostarsi alla comicità settecentesca.
- 1916 Arianna a Nasso. Hugo von Hofmannsthal Da qui neoclassicismo, con recupero
elementi dell’opera seria e opere buffa italiana.
- 19 La donna senz’ombra. tre atti, libretto del poeta Hugo von Hofmannsthal, simbolismo
- 28 Elena egiziaca, Hugo von Hofmannsthal, simbolismo
- 33 Arabella, Hugo von Hofmannsthal, ancora antico ma in ambiente borghese

Dopo la morte di Hofmannsthal:


- 35 La donna silenziosa (Die schweigsame Frau), tre atti, libretto di Stefan Zweig tratto dalla
commedia "Epicoene, o la donna silenziosa" di Ben Jonson (1572-1637.
Da qui esplode un contrasto con il nazismo, avendo la polizia intercettato una lettera imprudente al
suo librettista ebreo.
- 38 Il giorno della pace (Friedenstag), un atto, libretto di Joseph Gregor.
- 38 Daphne, libretto di Joseph Gregor. È dedicata a Karl Böhm, il direttore d'orchestra che ha
curato la prima esecuzione.
- 40 Die Liebe der Danae (1940; rappresentata nel 1952)
- 42 Capriccio, Il libretto di Clemens Krauss e dello stesso Strauss. L'idea originale,
comunque, era stata di Stefan Zweig negli anni 1930, e venne ulteriormente elaborata da
Joseph Gregor parecchi anni dopo. Il libretto fu poi rilevato da Strauss, che scelse come
collaboratore Krauss, a cui si deve in gran parte la versione finale. Si affronta la disputa
letterario-musicale tra musica e parole nell’opera.
Der Rosenkavalier (Il cavaliere della rosa), op. 59
Commedia musicale in tre atti
Libretto: Hugo von Hofmannsthal
 La marescialla, principessa di Werdenberg (soprano)
 Il barone Ochs di Lerchenau (basso profondo)
 Octavian, detto Quinquin, giovane di nobile casato (mezzosoprano)
 Il signore di Faninal, un ricco nuovo nobile (baritono)
 Sophie, sua figlia (soprano leggero)
 La signorina Marianne Leitmetzerin, la Duenna(soprano leggero)
 Valzacchi, un intrigante (tenore)
 Annina, sua compagna (contralto)
 Un commissario di polizia (basso)
 Un notaio (basso)
 Un oste (tenore)
 Un cantante (tenore)
 Un erudito, un flautista, un parrucchiere, l'aiuto del parrucchiere, una nobile vedova (mimi)
 Tre nobili orfane (soprano, mezzosoprano, contralto)
 Una modista (soprano)
 Un venditore d'animali (tenore)
 4 lacchè (2 tenori e 2 bassi)
 4 camerieri (1 tenore, 3 bassi)
 Un negretto, lacchè, corrieri, personale di cucina, avventori, musici, due guardie, quattro bambini,
diversi tipi sospetti (coro e comparse)

Sinossi
Primo atto
La camera da letto della Marescialla
- Mentre il marito è assente, la Marescialla si dedica all'amante diciassettenne, il conte
Octavian detto Quinquin, col quale ha passato una notte d'amore che viene evocata
dall'animato preludio orchestrale. Octavian si nasconde e ricompare travestito da seducente
cameriera, "Mariandel, che subito attira le attenzioni del lascivo barone Ochs. Egli deve
infatti sposare Sophie von Faninal, figlia di un ricco mercante e cerca un giovane nobile che,
secondo la consuetudine, consegni alla fidanzata la rosa d'argento, simbolo della domanda
matrimoniale. La Marescialla propone il conte Octavian come "cavaliere della rosa".
- Rimasta finalmente sola con Octavian, che ha lasciato gli abiti femminili, la Marescialla si
mostra malinconica: la sua bellezza sarebbe presto sfiorita e Octavian avrebbe di certo
cercato una donna più giovane

Secondo atto
Un salone nel palazzo del signore von Faninal.
- Il "cavaliere della rosa" arriva e tra i due giovani scatta subito un'irresistibile attrazione e
Octavian, in attesa dell'arrivo del barone, confida innocentemente alla giovane tutta la sua
ammirazione.
- Sophie appare costernata dalla volgarità del suo nobilissimo fidanzato e Octavian promette a
Sophie che farà di tutto pur di impedire la celebrazione del matrimonio.
- Octavian annuncia pubblicamente che Sophie non vuole più il barone e sorge un piccolo
duello mentre il padre di Sophie minaccia la figlia di andare in convento.
- Ochs si consola con un biglietto di "Mariandel" per un appuntamento

Terzo atto
Una camera separata in una locanda.
- Trappola ordita nei minimi particolari dai due italiani Annina e Valzecchi (nel frattempo
passati al servizio di Octavian) ai danni del barone Ochs: quando questi entra al braccio di
Octavian, che si è travestito nuovamente da "Mariandel", trova un'orchestrina che lo
accoglie a ritmo di valzer e improvvisamente da ogni angolo della stanza cominciano ad
apparire, come spettri, volti terrificanti che lo fissano. Entra anche Annina dichiarando che
Ochs è suo marito, mentre quattro bambini, istigati da Valzacchi, si rivolgono a lui gridando
"papà!".
- Il barone, al colmo dello spavento e dell'esasperazione, chiama la polizia e mentre, davanti
al commissario, sostiene che la giovane con cui si trova è la sua fidanzata, entra Faninal che,
vista la situazione, sviene per la vergogna. Gli intrighi vengono svelati
- Arriva anche la Marescialla che, compresa immediatamente la situazione, dapprima congeda
il commissario, confermandogli che si è trattato davvero di una burla, poi si rivolge con
severità al barone che fugge inseguito dai musici e dai camerieri suoi creditori.
- In scena rimangono solo Sophie, Octavian e la Marescialla, la quale ha ormai compreso la
natura del legame che unisce i due giovani e, intimamente addolorata, accondiscende suo
malgrado al loro amore.
- Sulla scena resta solo il paggetto nero della Marescialla, venuto a cercare un fazzoletto
sfuggito poc'anzi di mano a Sophie.

Commento
- Strauss voleva far rivivere, nella fusione di elementi comici e seri, i fasti della commedia
mozartiana (in particolare Le nozze di Figaro), da lui amata sopra ogni altro modello che
non fosse quello wagneriano.
- Hofmannsthal prese spunti da Molière e scelse le forme chiuse
 Marescialla è la vera protagonista dell’opera. Nel suo monologo allo specchio verso la fine
del primo atto rivela la sua visione del mondo («Tutto è un mistero, un grande mistero. Ed
esistiamo per questo, per sopportarlo. E nel 'come' sta la vera differenza») e annuncia già il
sorgere di un nuovo giorno, nel quale il "cavaliere della rosa" troverà il suo destino
- Vi è anche l’idea goethiana della serena accettazione delle vicende della vita
- (Sablich) Il sentimento stesso della nostalgia profonda per un mondo perduto non deve
indurre al lamento (semmai, solo al rimpianto per i ricordi e le illusioni del passato), bensì
alla consapevolezza maturata dall'esperienza, come di cosa che voglia insegnare agli uomini
a vivere o, in caso contrario, a fare "buon viso a cattivo gioco". Un raggio di sole dorato in
uno splendido crepuscolo.

ASCOLTO della SUITE DAL CAVALIERE DELLA ROSA

1. Con moto agitato (Prelude - Atto I)


2. Allegro molto (Presentation of the Silver Rose - Atto II)
3. Tempo di Valse, assai comodo da primo (Baron Ochs's Waltz - Atto II)
4. Moderato molto sostenuto ("Ist ein Traum" - Atto III)
5. Schneller Walzer. Molto con moto (ripresa)
Lavori dell’ultimo periodo
La vecchiaia approfondì la nostalgia verso il classicismo, verso Mozart:
- Concerti per oboe e per corno
- Metamorfosi per 23 strumenti ad arco
- 48, Quattro ultimi Lieder

Metamorphosen
Studio per 23 archi solisti
1. Adagio ma non troppo
2. Agitato
3. Adagio ma non troppo
4. Molto lento
Organico: 10 violini, 5 viole, 5 violoncelli, 3 contrabbassi
Composizione: Garmisch, 12 Aprile 1945
Prima esecuzione: Zurigo, 25 Gennaio 1946
Edizione: Boosey & Hawkes, Londra, 1946
Dedica: Paul Sacher ed al Collegium Musicum di Zurigo

CONTESTO
- Aprile 1945 macerie in Germania. «Sono disperato. La mia amata Dresda - Weimar -
Monaco tutto distrutto!» (febbraio 1945, lettera di Strauss a Gregor)
- Egli stesso si impoverì

ATTEGGIAMENTO STRAUSS
- Strauss, nella sua vita, era stato un particolare ottimista
 credeva soltanto nel passato e nella "eterna" rigenerazione dell'arte, amando poco i suoi
contemporanei
- Questa opera invece è originale per oscurità interiore
 In quel periodo voleva in realtà smettere di scrivere. Nel 43 aveva scritto in una lettera: «Il
lavoro della mia vita è finito con Capriccio. Quello che continuo a scrivere a beneficio dei
miei eredi e per tenere in esercizio la mano [...] non ha la benché minima importanza dal
punto di vista della storia della musica»
 In realtà scrisse nel 1942 il Secondo Concerto per corno in mi bemolle, nel 1943 la Sonatina
per 16 flati, in fa maggiore (intitolata Aus dem Werkstatt eines Invaliden"Dalla bottega di un
invalido").
 Tale dovette essere il vincolo emotivo di Strauss con questa sua musica che egli, pur avendo
diretto la prova generale, si rifiutò fermamente di essere tra il pubblico alla prima
esecuzione, il 25 gennaio 1946, alla Tonhalle di Zurigo (direttore Paul Sacher, che aveva
commissionato e ben compensato il lavoro).

LA MUSICA
- Il brano celebra la musica tedesca dei due grandi secoli, barocca, classica, romantica
- Sono presenti due citazioni
 Marcia Funebre della Sinfonia Eroica (la solennità della morte)
 'lamento' di re Marke nel II atto del Tristano (la delusione e la disperazione del tradimento).

- È basato su tre cellule motiviche maggiori, sempre sottoposte (con le minori) a procedimenti
di trasformazione, di 'metamorfosi'
- Sorprendente novità dell'organico (che evoca un complesso barocco), 10 violini, 5 viole, 5
violoncelli, 3 contrabbassi. Ogni strumento o piccoli gruppi di strumenti a turno hanno ruolo
solistico

- Il titolo, misterioso anch'esso, certamente non allude solo alla tecnica della trasformazione
tematica, ma addita le riflessioni di Goethe maturo sulle metamorfosi della natura, ricorda
gli amati miti classici, e tenta di stringere forse, una speranza nell'afflizione e nel congedo.

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