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Orchestra

La parola orchestra indica genericamente un insieme di molti strumentisti.


Come istituzione, l'orchestra è nata nei secoli XVII e XVIII in Europa ed è
stata in seguito diffusa in altre parti del mondo. Le attuali orchestre di musica
classica sono formate da strumenti musicali ad arco, a fiato e a percussione.
Il termine orchestra nell'antica Grecia e a Roma designava il luogo (alla base
della cavea, davanti al logeion, palcoscenico) di un anfiteatro dove si
svolgeva l'azione scenica del coro danzante (da ορχήομαι, orchéomai,
danzare) e fu reimpiegato nel Rinascimento per denominare l'area
immediatamente di fronte al palcoscenico.
L'uso della parola orchestre o orquestre per riferirsi a un ensemble
strumentale, invece che un luogo fisico nel teatro, appare in Francia nella
seconda metà del Seicento.
Complessi da camera
Gruppi di strumenti che venivano ingaggiati per suonare nelle case del
pubblico, spesso ristretto, da cui il nome "da camera". Era perlopiù fruita da
un pubblico nobile che poteva permettersi un concerto di strumenti in casa
propria, e, ovviamente, era privata.
Orchestra da camera
Orchestra formata da un numero ridotto di strumenti.

Orchestra filarmonica

L'orchestra filarmonica è di grandi dimensioni e formata da componenti


che, nell'aggregarsi, hanno fondato l'organico. Oltre al significato di struttura
associativa, il termine può anche essere sinonimo di orchestra sinfonica,
come nei casi dei Berliner Philharmoniker o della New York Philharmonic.

Orchestra sinfonica

L'orchestra sinfonica è di grandi dimensioni e può comprendere gli strumenti


di tutte le famiglie. Oggi è composta normalmente da più di 40 strumentisti e
può a volte superare il centinaio di elementi. È costituita da vari strumenti.
Struttura
L'orchestra sinfonica è composta da:

 archi: violini primi e secondi, viole, violoncelli, contrabbassi;


 arpa
 legni: fagotti e controfagotto
flauti traversi, ottavino, oboi, oboe d'amore, corno inglese, clarinetti, clarinetto
basso, clarinetto piccolo;

 ottoni: corni, trombe, tromboni, tuba;


 percussioni: timpani e percussioni varie.
Al giorno d'oggi le orchestre sono dirette da un direttore d'orchestra, ma in
passato, e anche per le piccole orchestre, spesso il direttore era
semplicemente il primo violino o comunque un musicista impegnato anche
nell'esecuzione.

disposizione americana dell'orchestra sinfonica


Disposizione
La disposizione più diffusa è quella cosiddetta "americana", illustrata in figura.
È ancora in uso, specialmente per esecuzioni storiche, la disposizione
"tedesca".
La differenza è che in quest'ultima i primi e secondi violini siedono di fronte, i
contrabbassi dietro ai primi violini, le viole accanto ai secondi violini e i
violoncelli al centro [1].

Storia
L'orchestra moderna ha avuto il suo sviluppo nel XVII e XVIII secolo [2].
Claudio Monteverdi per la sua opera Orfeo del 1607 utilizzò un'orchestra
formata da archi, trombe, cornetti, arpa, fagotto, clavicembalo, organo con
funzione di basso continuo.
Nel 1637 Marin Mersenne nel suo Traité d'harmonie universelle riporta
l'organico dell'orchestra d'archi, conosciuta come Les 24 Violons du Roy,
attiva presso la corte di Luigi XIII di Francia:
 6 Dessus
 4 Haute-Contre ovvero Haute-Contre Taille
 4 Taille
 4 Quinte ovvero Cinquiesme
 6 Basse
In questo organico è rappresentata la famiglia completa degli archi nella
forma in cui era utilizzata nella Francia del XVII secolo. I dessus erano violini,
mentre con haute-contre, taille e quinte si indicavano tre taglie diverse di
viole, tutte però accordate come la viola attuale; più grandi erano gli
strumenti, più gravi erano le parti che vi si eseguiva. Infine, vi erano i basse
de violon, corrispondenti al nostro violoncello, ma accordati un tono sotto.[3]
A questo organico si affiancavano strumenti destinati alla realizzazione
del basso continuo: clavicembalo o organo, tiorba o arciliuto, arpa, ecc.
Nelle altre nazioni, il gruppo di archi era completato da
un violone o contrabbasso che eseguiva la stessa parte dei violoncelli
un'ottava più in basso. A questi si affiancavano saltuariamente (e
praticamente mai tutti insieme) oboi, flauti dritti, flauti
traversi, fagotti, trombe, tromboni, corni, timpani.
Il clarinetto, da poco inventato, fece l'ingresso in orchestra verso la metà dello
stesso secolo, e in casi particolari vennero aggiunte altre percussioni (ad
esempio, la cosiddetta "musica alla turca": triangolo, grancassa e piatti).
I tromboni, che erano già usati da molto tempo nella musica sacra si
aggiunsero solo alla fine del settecento nell'orchestra operistica.
All'inizio del XIX secolo si cominciò a strutturare definitivamente l'orchestra
sinfonica con l'aggiunta di altre percussioni e della tuba.
Nel corso del secolo il numero dei musicisti in orchestra continuò a crescere
fino alle dimensioni e alla composizione attuale. Spesso l'orchestra viene
designata attraverso il numero di fiati della stessa famiglia che vengono
utilizzati. Ad esempio, un'orchestra a 2 prevede coppie di flauti, di oboi,
di clarinetti, ecc. mentre un'orchestra a 3 vede affiancati ai due flauti anche
l'ottavino, alla coppia di oboi il corno inglese, ecc. Con l'aumentare del
numero dei fiati, aumenta conseguentemente il numero di archi. Benché il
numero esatto di questi ultimi non venga quasi mai specificato, quando
l'orchestra è a 3 si tende ad utilizzare il seguente standard, istituito dalla
tradizione di esecuzioni di lavori di Wagner e Richard Strauss:

 16 violini primi
 14 violini secondi
 12 viole
 10 violoncelli
 8 contrabbassi.
Ultimamente si fa strada l'abitudine di segnare gli strumenti dell'orchestra di
un brano attraverso una stringa numerica nella quale sono indicate le famiglie
strumentali dei legni, ottoni, percussioni, strumenti polifonici e archi, separate
tra loro da barre oblique. Per ogni strumento viene poi indicato il numero in
orchestra. Ad esempio:
2222/4230/tmp perc (2)/ar pf/ archi
si legge:
2 flauti, 2 oboi, 2 clarinetti, 2 fagotti / 4 corni, 2 trombe, 3 tromboni,
nessuna tuba / timpani (con un esecutore addetto) più percussioni generiche
suonate da altri 2 esecutori/ arpa, pianoforte / archi (violini I, violini II, viole,
violoncelli, contrabbassi)
Quando si voglia indicare strumenti diversi da questi, li si inserisce nella
famiglia appropriata, abbreviandoli.
Ad es: ott 222 clb 2/... si legge ottavino, 2 flauti, 2 clarinetti, clarinetto basso,
2 fagotti. Quando lo stesso strumentista è chiamato a suonare due strumenti
diversi all'interno della stessa composizione, lo strumento alternativo viene
segnato tra parentesi. Ad es: 3(ott)3(cr ing)3(clb)3(cfg), va inteso come 3
flauti (il terzo con l'obbligo dell'ottavino), 3 oboi (il terzo con l'obbligo del corno
inglese), e così via. Non esiste una lista standard delle abbreviazioni, tanto
più che esse variano a seconda del paese di utilizzo.
Diamo a titolo puramente esemplificativo l'organico più usuale per diversi tipi
di orchestra, tenendo presente che solo nell'Ottocento si avrà una certa
standardizzazione degli strumenti mentre nei periodi precedenti le varianti
erano la regola.
Orchestra d'archi o barocca: Seicento e Settecento
2 flauti

 2 oboi
 2 oboi d'amore
 2 oboi da caccia
 2 trombe
 2 corni
 archi (violini I e II, viola)
 basso continuo (strumenti melodici: fagotto, violoncello, contrabbasso;
strumenti armonici: liuto, arciliuto, tiorba, clavicembalo, organo)
Orchestra da camera o classica: Settecento e Ottocento

 2 flauti
 2 oboi
 2 clarinetti
 2 fagotti
 2 corni
 2 trombe
 3 tromboni
 timpani
 archi (violino I concertante (o di spalla), che aveva il ruolo di dirigere gli
altri strumenti, violini I e II, viole, violoncelli e contrabbassi)
Orchestra sinfonica o romantica: Ottocento e Novecento

 2 flauti (anche ottavino)


 2 oboi (anche corno inglese)
 2 clarinetti (anche clarinetto basso)
 2 fagotti (anche controfagotto)
 4 corni
 2 trombe
 3 tromboni
 1 tuba
 timpani
 percussioni varie (grancassa, rullante, piatti, triangolo, celesta)
 2 arpe
 archi (primi e secondi violini, viole, violoncelli e contrabbassi)
 nasce la figura del direttore d'orchestra
Orchestra da film
La base è l'orchestra romantica ma spesso i fiati sono "a 3" e con alcune
aggiunte:

 3 flauti (ottavino)
 3 oboi (corno inglese)
 3 clarinetti (clarinetto basso)
 2 sassofoni
 3 fagotti (controfagotto)
 4 corni
 3 trombe
 2 tromboni tenori
 1 trombone basso
 1 tuba
 timpani
 percussioni generiche
(compresi marimba, xilofono, glockenspiel, vibrafono e celesta)
 strumenti elettronici o elettrificati (tastiere, Onde
Martenot, theremin, chitarre elettriche)
 arpa
 pianoforte
 archi

Disposizione ORCHESTRA SINFONICA

Americana, archi, Arpe, clarinetti, contrabbassi, corni,


direttore d’orchestra, Europea, fagotti, flauti, grancassa, lgni, oboi, ottoni,
Percussioni, piatti, Sezioni, suono, tamburo, triangolo, trombe, tromboni,
Variazione Fürtwangler, viole, violioni, violoncelli

L’orchestra è divisa in sezioni chiamate famiglie, le quali hanno all’interno


dell’orchestra una attività precisa.
Esiste una sorta di gerarchia tra di loro:
 gli archi, che hanno il maggior peso nell’orchestra, sono in primo piano;
 gli ottoni stanno dietro agli archi, sia perché il loro suono è più potente,
sia perché la loro funzione nell’orchestra prevede una minore
partecipazione;
 le percussioni sono gli strumenti posizionati più lontano e sono i meno
numerosi.
Il direttore d’orchestra il gruppo interpretando lo spartito.

LE SEZIONI

Archi
Gli archi formano l’ossatura dell’orchestra sinfonica e sono suddivisi
in: violini primi e secondi, viole, violoncelli e contrabbassi.
I violini primi sono gli strumenti che hanno la parte di maggior rilievo e di
maggiore difficoltà. Il ruolo di primo violino è quello di più grande prestigio
in tutta l’orchestra e per tale ragione è posizionato in prima fila a sinistra del
direttore, mentre il primo violoncello è alla destra del maestro.
Per ragioni di equilibrio sonoro, un’orchestra con venti violini primi avrà in
genere diciotto o venti violini secondi, quattordici viole, dodici violoncelli e
otto contrabbassi.

Legni
Questi sono suddivisi in: flauti, oboi, clarinetti e fagotti, ciascuno dei
quali suona una parte diversa.
Di solito ci sono due esecutori per strumento; nel caso di tre strumenti per
gruppo, il terzo esecutore in suona uno strumento ‘collegato’: l’ottavino
(flauto), il corno inglese (oboe), il clarinetto basso (clarinetto) e il
controfagotto (fagotto).

Ottoni
Questi sono suddivisi in: quattro corni, tre trombe e tre tromboni.
A volte si aggiungono la tuba, il trombone basso.

Percussioni
Questi sono suddivisi in: tamburo militare, grancassa, piatti e
triangolo.
Nella musica del Novecento troviamo composizioni che richiedono anche
dieci o più percussionisti.
Di solito vengono impiegati uno o due musicisti, ciascuno dei quali si occupa
di diversi strumenti.

Arpe
A questi gruppi, in alcuni casi, si affianca una coppia di arpe.

DISPOSIZIONE degli STRUMENTI


La disposizione di un’orchestra sinfonica dipende in massima parte dalla
partitura, dalla scelta degli strumenti ed in minima parte anche dallo spazio
di cui si dispone. In ogni caso il posto degli orchestrali è stabilito dal direttore.
Archi
Americana

Il direttore ha i violini primi e secondi, le viole ed i violoncelli disposti


nell’ordine da sinistra verso destra, con i contrabbassi subito dietro i
violoncelli.
In questa disposizione c’è una separazione abbastanza netta tra le sezioni alte
(violini e viole) sulla sinistra e quelle basse (violoncelli e contrabbassi), sulla
destra del palco.
Variazione Fürtwangler
Della disposizione americana, esiste una variante, utilizzata per primo dal
direttore d’orchestra succitato: in questa i violoncelli e le viole sono invertiti
di posizione rispetto al direttore.

Europea

I violini primi sono a sinistra del direttore, i secondi a destra, i violoncelli e le


viole al centro, con i contrabbassi dietro i violoncelli ma leggermente spostati
a sinistra del direttore.
In questa disposizione c’è un maggiore bilanciamento tonale/spaziale, con le
sezioni basse provenienti dal centro del palco e maggiormente distanti
dell’impianto di diffusione.
Orchestra
Qui sotto è illustrata una delle disposizioni più comuni che si possono trovare
sul palcoscenico.
La sezione gialla indica timpani e percussioni, la sezione azzurra ottoni, la
sezione verde i legni, quella viola gli archi; sul podio il direttore d’orchestra.
Primi e secondi violini si trovano abitualmente alla sinistra del direttore, le
viole, i violoncelli e i contrabbassi sulla destra.
I fiati sono di fronte al direttore, ma dietro gli archi, e le percussioni in fondo.
Un altro tipo di disposizione è quello illustrato sotto.

Le viole sono al centro in prima fila, gli ottoni sulla sinistra in quarta fila e i
corni e le percussioni sono meno in evidenza, una disposizione quindi più in
linea con le composizioni classiche di Mozart o Beethoven.
Di solito il palcoscenico per i concerti di musica classica è digradante, in
modo che le file posteriori possano vedere il direttore d’orchestra, e in
generale per facilitare l’amalgama del suono.

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