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Ora facciamo un piccolo passo avanti. Questa variante in genere non viene
consigliata, a invece sarebbe bene effettuarla. Si tratta di fare due note lunghe due
note corte:
Poi facciamo il contrario:
Adesso viene questa fatidica variante della nota lunga e della terzina:
Però, come dicevo prima, dobbiamo fermarci sulla seconda nota della quartina, non
subito sull’ultima:
adesso sulla terza:
Adesso faremo quattro note sostenute e quattro veloci (quattro crome e quattro
semicrome):
e poi il contrario:
Una volta fatta questa preparazione con le varianti, che vale non solamente per
gli arpeggi, ma anche per tutti i passaggi di quartine, potremo poi studiare
anche gli arpeggi con il metronomo, facendo prima due note per ogni battito ed
aumentando poi la velocità, fino ad arrivare a quattro note per ogni battito, per
poi eliminarlo.
Anche per gli arpeggi bisogna tenere presente che gli atteggiamenti del braccio
sono infiniti. Noi esaminiamo due aspetti fondamentali: quello dell’avambraccio
piuttosto rilassato e quello dell’avambraccio sospeso. Facciamo un esempio con
l’avambraccio piuttosto riposato, senza correre troppo (fa eseguire gli arpeggi):
Il secondo accordo lo faremo facendo una piccola caduta da vicino e riposando bene
l’avambraccio:
sulla terza:
e sulla quarta:
il contrario:
Ecco fatto. Questo è un metodo sicuro, però bisogna farlo come ho detto: la variante
va fatta piuttosto velocemente, altrimenti il risultato sarà solo parziale…