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Prefazione
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E anch’io, che ho iniziato a suonare in età avanzata, ci sono
passato, in pieno. Quante volte ho pensato di abbandonare,
quante volte ho cambiato metodo, quante volte ho cambiato
brani.
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Provocazione
E se tutto quello che hai fatto al pianoforte fino a ora fosse
inadeguato? E se avessi sprecato il 90% del tempo dedicato allo
studio del pianoforte? E se esistesse un modo per imparare 10
volte più velocemente?
Test iniziale
Rispondi alle seguenti domande su un brano che hai studiato e
ritieni di saper suonare:
Secondo test
La tua normale sessione di studio del pianoforte assomiglia alla
seguente?
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Nuovo brano: leggere lentamente per una o due pagine,
suonando lentamente a mani unite. L’esecuzione lenta è
ripetuta fino a che non si meccanizza abbastanza bene,
quindi si aumenta gradualmente la velocità fino ad
arrivare alla velocità finale, magari con il supporto
costante del metronomo.
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Cattive abitudini
Ti presento Osvaldo. E’ il mio modello in fatto di cattive
abitudini al pianoforte: le ha acquisite tutte, ma veramente
proprio tutte.
Mani Unite
Osvaldo si esercita principalmente a mani unite.
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Brani di studio o di repertorio
Osvaldo prende il nuovo brano e comincia a studiarlo
lentamente a mani unite: ogni tanto studia anche dei segmenti
impegnativi a mani separate, ma una volta assimilato, cerca di
velocizzarlo e migliorarlo a mani unite.
Più del 95% del tempo di studio è fatto a mani unite, cercando
di aumentare gradualmente la velocità e la sicurezza di
esecuzione.
Rilassamento
Osvaldo ha delle dita ben allenate. Anche se controvoglia, sa
che gli esercizi per le dita sono importanti. Inoltre è uno
sportivo e sa come i muscoli vadano allenati e rinforzati.
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Memoria e blackout
Osvaldo non è molto bravo e veloce a leggere le note, per cui
impara tutti pezzi a memoria. Li suona e li risuona finché, lui
dice, gli entrano nelle dita. E’ come se le dita sapessero cosa
suonare.
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Balbuzie e singhiozzo
Osvaldo non soffre normalmente di balbuzie, ma al pianoforte
sembra di sì. Quando sbaglia una nota, si ferma, riparte, poi
riprova e riparte. Insomma si può dire che le sue esecuzioni
soffrano di balbuzie pianistica.
Rincorsa
Quando Osvaldo s’incespica su una battuta, non riprende dalla
battuta incriminata. Parte da un punto precedente o dall’inizio
del brano, quasi dovesse prendere la rincorsa per superare un
ostacolo. Spesso, nonostante la rincorsa, non riesce a superare
l’ostacolo e allora riparte ancora dall’inizio, poi incespica, ripete
incespica e alla fine passa oltre senza avere superato l’ostacolo:
domani andrà meglio.
Conclusioni
Ecco Osvaldo. Alla fine di anni di impegno e di studi qualche
risultato si vede.
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Dubbio Finale
Siamo proprio sicuri che sia solo una questione di talento
naturale?
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Shock iniziale
Un giorno Osvaldo trovò un quaderno ove erano riportate
alcune affermazioni concernenti lo studio del pianoforte.
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Non puoi suonare a mani unite se son sai suonare a mani
separate.
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SIMACOME
Ecco come è nato SIMACOME. Osvaldo potrebbe essere uno
studente di pianoforte qualunque: ho estratto dei nomi a caso
per scegliere il nome del protagonista e non so per quale strana
coincidenza sia uscito il mio nome.
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PILASTRI TEORICI
I pilastri dell’approccio proposto da Chang sono i seguenti:
MEMORIZZAZIONE
ESERCIZIO MENTALE
MANI SEPARATE
RILASSAMENTO
ESERCITARSI A SEGMENTI
PARALLEL SET
MUSICALITA’
MEMORIZZAZIONE
Prima di qualsiasi riflessione è importante comprendere che ci
sono almeno 5 tipi differenti di memoria coinvolti nel processo
di apprendimento dell’esecuzione di un brano al pianoforte.
Memoria musicale
Memoria fotografica
Memoria teorica
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La memoria delle mani o delle dita è quella che permette di
suonare facilmente un brano senza dover pensare e senza che il
cervello debba mandare un singolo impulso cosciente a ogni
muscolo coinvolto: insomma di solito quando abbiamo
memorizzato bene un brano nelle mani è come se le dita
andassero da sole. E’ di solito il tipo di memoria più esercitato
anche se in modo involontario e automatico: infatti, noi
memorizziamo nelle mani automaticamente ogni volta che
suoniamo un brano. La ripetizione continua è proprio il modo
spontaneo per esercitare la memoria delle mani.
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In parte la memorizziamo guardando le dita mentre suoniamo,
ma è una memoria parziale, perché non si possono guardare
contemporaneamente le due mani.
Come vedremo più avanti nel libro, tutti questi tipi di memoria
son importanti e andrebbero coltivati e sviluppati.
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Mi sto riferendo in particolare agli ultimi 3 tipi poiché i primi 2,
come abbiamo visto, sono praticati in modo automatico quando
studiamo un brano ripetendone l’esecuzione.
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Di nuovo, in aggiunta a questo; poiché lo scopo è imparare più
velocemente e meglio, in modo efficace, quanto sarebbe più
semplice e produttivo lo studio se sapessimo il brano a
memoria, e se non dovessimo sommare le difficoltà della
lettura con le difficoltà pratiche e tecniche del movimento e
della coordinazione delle mani e delle dita?
È solo una gran confusione nel tentativo di fare una cosa che, in
quella fase, è semplicemente impossibile.
Come memorizzare
Ok. Mi hai detto di memorizzare prima di suonare. Accetto.
Memorizzare... SIMACOME?
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Per capire lo spartito abbiamo bisogno di ascoltare il brano
suonato (memoria musicale) e abbiamo bisogno di avere
conoscenze teoriche, almeno la tonalità, le alterazioni e il
tempo musicale inizialmente; più avanti l’armonia. (memoria
teorica).
ESECUZIONE MENTALE
Per esecuzione mentale s’intende l’esecuzione del brano con
l’immaginazione, all’interno della testa, in assenza del
pianoforte. Può essere accompagnata dal movimento delle dita,
l’esecuzione avviene però nella testa o su un pianoforte
immaginario.
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L’esecuzione mentale non è nulla di nuovo: è usata anche in
altri campi, dagli atleti, dai soldati, dagli uomini d’affari. In tutti
i settori dove la performance è importante l’esecuzione mentale
è applicata con grandi risultati.
MANI SEPARATE
Lo studio a mani separate è di fondamentale importanza nello
studio del pianoforte. I pezzi andrebbero studiati prima a mani
separate completamente fino ad arrivare alla giusta velocità e
poi a mani unite.
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Si potrebbe obiettare che il piano si suona a mani unite, perché
quindi esercitarsi a mani separate quando non si suonerà mai a
mani separate e quando l’obiettivo è suonare a mani unite.
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Questa capacità deve essere esercitata e mani separate in
modo che il cervello possa concentrarsi su questi aspetti. Cosa
che non può fare a mani unite.
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Ecco dunque la terza regola:
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Eseguire a occhi chiusi ci stacca da questa necessità e abitua il
cervello a lavorare correttamente con la visualizzazione di
quello che stiamo facendo. C’è un livello di coscienza superiore
RILASSAMENTO
Il rilassamento è l’elemento fisico-muscolare principale affinché
si possa suonare il pianoforte.
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indipendente, l’anulare quello meno indipendente. Il mignolo è
un altro dito impegnativo mentre va meglio con indice e medio.
ESERCIZIO A SEGMENTI
Per esercizio a segmenti si intende l’esercizio su piccoli pezzi
del brano: cioè qualche battuta, oppure una battuta singola fino
ad arrivare a frammenti di battuta.
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Esercitati principalmente sulle battute che non ti
vengono: non hai bisogno di esercitarti su quelle che già
ti vengono. Se un passaggio è al disopra del tuo livello
tecnico attuale scomponilo in passaggi più semplici.
PARALLEL SET
Il concetto di parallel set è forse il più innovativo e stupefacente
della teoria di Chang.
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che sappiamo suonare a velocità infinita, dobbiamo solo
imparare a rallentare.
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ulteriormente il parallel set fino a che riusciamo a suonarlo e
poi colleghiamo il tutto.
MUSICALITA’
La musicalità è anch’essa un aspetto fondamentale. Alla fine,
quello che conta, è la musica che riusciamo a produrre mentre
siamo al pianoforte.
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VADEMECUM – Regole d’oro del buon
apprendista pianista
Regola 1
Memorizza completamente tutto il pezzo a mani separate
prima di cominciare suonare.
Corollario
Usa tutti e 5 i tipi di memoria.
Corollario
Se non sai ancora leggere la musica velocemente, a maggior
ragione usa questo metodo. Ne trarrai vantaggi ancora più
grandi.
Errori comuni
Suonare subito a mani unite, lentamente.
Regola 2
Esegui mentalmente tutto il pezzo a mani separate prima
di suonare!
Corollario
Visualizza mentalmente la tastiera e le tue dita. Immagina le
dita sui rispettivi tasti e pronuncia mentalmente o a voce le
relative note.
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Corollario
Suona nella tua testa in qualunque momento della giornata,
senza aver bisogno di una tastiera.
Corollario
Potenzia le tue capacità di orecchio assoluto e relativo
attraverso l’esecuzione mentale.
Corollario
Prendi coscienza e controllo totale di quello che fai mentre
suoni mediante l’esecuzione mentale.
Errori comuni
Per chi non legge bene la musica: usare solo la memoria delle
dita e imparare movimenti senza averne coscienza e controllo.
Regola 3
Impara un brano perfettamente a mani separate, a un
10-20% in più della velocità finale. Soltanto dopo, inizia
lo studio a mani unite.
Corollario
Suona a mani unite quando è il momento giusto, con pazienza.
Se non sai fare un pezzo bene a mani separate come puoi
pretendere di farlo bene a mani unite? La pazienza sarà
ampiamente ripagata.
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Corollario
Suona a mani unite quando è il momento giusto, con pazienza.
Se non sai fare un pezzo bene a mani separate come puoi
pretendere di farlo bene a mani unite? Per fare bene due cose
insieme bisogna almeno saperle fare bene separatamente.
Corollario
Fai progredire la tua tecnica e la tua velocità di esecuzione a
mani separate. Solo così le tue mani potranno assimilare i giusti
movimenti, le giuste posizioni per raggiungere l’agilità richiesta.
Errori comuni
Se aumenti la velocità di esecuzione a mani unite introdurrai i
cosiddetti “muri di velocità” che poi sarà difficilissimo abbattere.
Ti creerai da solo cattive abitudini esecutive senza nemmeno
rendertene conto. Rimarrai bloccato senza progressi o con
progressi molto più lenti del necessario.
Regola 3 bis
Abituati a suonare a occhi chiusi, prima a mani separate
e poi a mani unite.
Regola 4
Pratica il rilassamento delle dita, della mano e di tutto il
corpo. Non serve forza né resistenza
Corollario
Il segreto è il rilassamento. Osserva le dita dei pianisti e nota
come si muovano senza apparente sforzo.
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Corollario
Pratica gli esercizi per il rilassamento che trovi in appendice.
Sembrano semplici, quasi banali, ma sono di fondamentale
importanza.
Errori comuni
Esercitarsi alla forza e alla resistenza, quasi fosse una
preparazione atletica.
Regola 5
Esercitati sulle battute che non ti vengono: non hai
bisogno di esercitarti su quelle che già ti vengono.
Corollario
Se t’incagli in un punto del brano è l’indicazione migliore che su
quel punto devi lavorare: riparti esattamente dal punto dove
l’esecuzione non è stata fluida.
Corollario
Resisti alla tentazione di ricominciare dall’inizio, quasi dovessi
prendere la rincorsa per superare l’ostacolo. La tua mente
tende a giocarti brutti scherzi: ti fa tornare indietro e suonare
quello che ti viene facile e ti fa evitare quello che ti viene meno
facile.
Corollario
Le battute che ti riescono meno fluide non verranno meglio la
prossima volta, non si sistemeranno da sé. Affrontale!
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® Tutti i Diritti Riservati – Vietata qualsiasi duplicazione del presente e-book
Corollario
Le battute più impegnative richiedono più esecuzioni di quelle
meno impegnative. Se suono sempre tutto il brano spreco un
sacco di tempo inutilmente.
Corollario
Se suono solo le battute impegnative posso fare le ripetizioni
necessarie in un tempo molto minore.
Errori comuni
Ripartire dall’inizio, inconsciamente saltare le battute meno
fluide.
Regola 6
Usa i parallel set a mani separate per acquisire tecnica,
velocità e rilassamento.
Corollario
Gli esercizi stile Hannon non sono il miglior modo per acquisire
la tecnica.
Corollario
Usa il grande Bach per acquisire la tecnica. Studia i parallel set
delle Invenzioni a due voci.
Errori comuni
Fare esercizi massicci a mani unite.
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Regola 5-6 bis
Scomponi e Collega! Dove la tua tecnica non è ancora
adeguata, scomponi in segmenti più brevi, innalza la tua
tecnica e poi collega i segmenti tra loro. A mani separate
ovviamente.
Corollario
Chiunque è in grado di suonare due note in sequenza ad
altissima velocità. Anche le battute più difficili possono
comunque essere scomposte in una serie di sequenze di due
note, una dopo l’altra.
Errori comuni
Suonare battute complesse per intero a mani unite.
Regola 7
Ascoltati sempre mentre suoni.
Corollario
Sebbene suonare il pianoforte sia impegnativo e ci siano tante
cose cui pensare, tanti movimenti da coordinare, l’obiettivo
primario è pur sempre quello di produrre musica, suoni
gradevoli. Questo non deve mai passare in secondo piano.
Corollario
Una parte della nostra mente deve rimanere dedicata all’ascolto
di ciò che produciamo.
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Errori comuni
Concentrarsi sugli aspetti tecnici e tralasciare la musica che
produciamo.
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SIMACOME – In pratica
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SIMACOME ....... Studio ogni giorno?
Qual è la routine ideale giornaliera?
Io suggerisco questa:
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SIMACOME ....... Affronto un brano nuovo?
In questo modo:
Da evitare.
Memorizzarli.
Memorizza il brano
Usa i 5 tipi di memoria. Comincia dallo spartito, mano destra.
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Ascolta il brano, se non hai un CD vai su Youtube e lo troverai
sicuramente. In questo modo usi anche la memoria musicale.
Esegui mentalmente
Ora sempre a mani separate, esegui mentalmente: dovrai
associare alle note memorizzate anche l’immagine della tastiera
e le dita che suonano. Segui i consigli sulla diteggiatura o
immagina la diteggiatura che intendi usare.
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® Tutti i Diritti Riservati – Vietata qualsiasi duplicazione del presente e-book
Puoi appoggiare le dita sulla tastiera se vuoi e simulare i
movimenti e verificare la diteggiatura, poi cerca di eseguire solo
mentalmente. Mi raccomando, non suonare.
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Alternando tra una mano e l’altra lasci al cervello questo
tempo.
All’inizio potrebbe non essere facile, perché è una cosa che non
siamo abituati a fare.
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Esegui a mani unite
Ora sei pronto per l’esecuzione vera e propria.
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® Tutti i Diritti Riservati – Vietata qualsiasi duplicazione del presente e-book
SIMACOME ....... affronto un passaggio
particolarmente impegnativo?
Per prima cosa devi saperlo eseguire a mani separate, al tempo
richiesto + 10-20%.
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Ora ripeti la battuta con la mano destra e aggiungi la
prima e la seconda nota della mano sinistra: la mano
sinistra, dopo avere eseguito la seconda nota si ferma,
mentre la mano destra continua a suonare.
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SIMACOME ....... imparo a eseguire
mentalmente?
Un esercizio molto valido per eseguire mentalmente consiste
nell’eseguire realmente ma a occhi chiusi.
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SIMACOME ....... Rifinisco un brano?
Ti consiglio il seguente modo; per prima cosa:
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Questo è il miglior modo di sfruttare quello che Chang chiama
PPI, Post Practice Improvement. Cioè il miglioramento dopo
l’esercizio. E’ qualcosa che si misura il giorno successivo: il
nostro cervello ha bisogno di tempo per immagazzinare
correttamente quanto abbiamo imparato e per poterlo
richiamare velocemente.
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SIMACOME ....... Preparo un esame o un saggio?
Se hai studiato seguendo i precedenti consigli direi che c’è poco
altro di più da fare. Ti consiglio le seguenti tecniche:
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SIMACOME ... Faccio ad acquisire il
rilassamento?
Esercizio 1
Il primo esercizio è molto semplice: metti la mano sulla tastiera
su 5 tasti bianchi consecutivi, ad esempio DO-RE-MI-FA-SOL.
Preliminari
Ora, un dito alla volta, suona 4 volte la stessa nota con lo
stesso dito.
Ad esempio parti dal dito medio che è posizionato sul MI. Suona
4 volte MI. Attento però devi seguire attentamente le seguenti
istruzioni:
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All’inizio, il dito che suona si può sollevare, poi dovrebbe
restare anch’esso a contatto con la tastiera.
Per alcune dita sarà più facile, per altre, solitamente anulare e
mignolo potrà esserlo meno.
Esercizio
Una volta assimilati i movimenti base si tratta di aumentare la
velocità. Metti il metronomo a 60 bpm.
Esegui due note per ogni tac del metronomo per 4 volte
(ripetendo per ogni dito)
Esegui tre note (terzina) per ogni tac del metronomo per 4
volte (ripetendo per ogni dito)
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Poi, solo quando lo step precedente avviene nella massima
rilassatezza.
Avvertenze
Devi avere pazienza, come al solito la fretta fa solo danni.
Potrebbero essere necessarie settimane o mesi; dipende dal tuo
livello: se sei un principiante potrebbe volerci più tempo, se
suoni già da qualche tempo potrebbe volerci di meno.
Esercizio 1 bis
Bene ora hai imparato il movimento base cioè il movimento
delle dita puoi pensare e scoprire che il semplice movimento
delle dita non è l’unico modo con cui possiamo suonare un
tasto.
Movimento dell’avambraccio
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Questi movimenti probabilmente li usiamo già inconsciamente
quando suoniamo. Si tratta di prenderne coscienza e controllo
completo.
Esercizio 2
Scopo dell’esercizio due è di cominciare a unire due movimenti,
cioè i movimenti di due dita consecutive.
Diteggiatura
Poiché questo è un libro per tutti, per chi non la conoscesse,
illustro la convenzione standard per la diteggiatura nel
pianoforte in modo che poi sia più facile spiegare gli esercizi.
La convenzione è la seguente:
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La seguente illustrazione chiarisce ogni possibile dubbio.
Perc
iò, nel resto del libro, con dito 1 o semplicemente 1 s’intende il
dito pollice. Con la sequenza 1 2 s’intende pollice e indice.
Preliminari
Ora, due dita consecutive alla volta, suona 4 volte la stessa
coppia di note contemporaneamente. Prima le dita 1-2 (DO
RE), poi 2-3 (RE MI), poi 3-4 (MI FA), poi 4-5 (FA SOL).
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® Tutti i Diritti Riservati – Vietata qualsiasi duplicazione del presente e-book
All’inizio, le dita che suonano si possono sollevare, poi
dovrebbero restare a contatto con la tastiera.
Per alcune dita sarà più facile, per altre, solitamente anulare e
mignolo potrà esserlo meno.
Esercizio
Ora è il momento di passare all’esercizio vero e proprio.
Avvertenze
Se ti accorgi di perdere il controllo rallenta. Ricorda però che
devi rallentare la frequenza (quante volte esegui la coppia di
note) con cui esegui la coppia di note, ma le due note devo
essere suonate velocissimamente.
Esercizio 3
Con l’esercizio tre andremo a suonare... 3 note.
Per alcune dita sarà più facile, per altre potrà esserlo meno.
Esercizio
Ora è il momento di passare all’esercizio vero e proprio.
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Lo scopo non è suonare le tre note contemporaneamente, bensì
in sequenza; il movimento non dovrebbe essere molto dissimile
da quello fatto per le tre note in contemporanea, ecco il perché
dell’esercizio preliminare: basta far scendere un dito appena un
poco prima dell’altro e sollevare il primo dito dopo che ha
suonato. In pratica siamo in grado di suonare tre note a
velocità altissima.
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Avvertenze
Se ti accorgi di perdere il controllo rallenta. Ricorda però che
devi rallentare la frequenza (quante volte esegui le 3 note) con
cui esegui le note, ma le note devo essere suonate
velocissimamente.
Esercizio 3 bis
Ora, spazio alla fantasia!
Poi esistono anche le tre note non consecutive, 134 o 245 per
esempio. E via con tutte le altre combinazioni.
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Esercizio 4
Scommetto che hai capito da solo come fare l’esercizio 4! Sì,
come per l’esercizio 3, ma con 4 note. E le combinazioni
aumentano ancora.
Esercizio 5
E ora con 5 dita.
Considerazioni finali
Certo che arrivare a fare 3,4 e poi cinque note per 4 volte in un
secondo non è assolutamente semplice, soprattutto senza
perdere il controllo.
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Esercizi a note puntate (staccato.)
Questa parte è una mia intuizione basata sulla mia personale
esperienza, e confortata dallo studio delle Invenzioni a due voci
di Bach.
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SIMACOME ... faccio ad acquisire velocità
Come illustrato in precedenza il rilassamento è la chiave per
raggiungere la velocità.
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® Tutti i Diritti Riservati – Vietata qualsiasi duplicazione del presente e-book
Chang sostiene che, paradossalmente, si arriva al movimento
giusto non tanto grazie all’esercizio costante, ma
semplicemente perché, casualmente, si fa il movimento giusto
e il nostro magnifico cervello lo riconosce.
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® Tutti i Diritti Riservati – Vietata qualsiasi duplicazione del presente e-book
Bene, questo movimento è molto simile al movimento finale
che le dita devono fare per un’esecuzione ad alta velocità, ed è
in questa direzione che ti devi esercitare.
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SIMACOME ... faccio ad acquisire controllo.
Al paragrafo precedente ti ho descritto come acquisire velocità,
anche a scapito del controllo e della qualità.
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SIMACOME ... faccio a usare i parallel sets
In questa sezione ti spiegherò come applicare in pratica la
teoria dei parallel sets, dell’esercizio a segmenti e della
scomposizione.
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In altri brani non è sempre così semplice.
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indicata: Allegro giusto. Stiamo quindi parlando di circa 120
bpm.
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Questo approccio indica la strada più veloce per arrivare
all’obiettivo finale: suonare la battuta a 140-150 bpm a mani
separate per poi eseguirla a 120 a mani unite.
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Appendice
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VADEMECUM – Regole d’oro del buon apprendista pianista
Regola 1
Memorizza prima di suonare! Suona solo dalla memoria (dai 5 tipi di memoria)! Non
mettere le mani sui tasti fino a che non hai memorizzato!
Regola 2
Esegui mentalmente prima di suonare! Non mettere le mani sui tasti fino a che non
sai suonare nella testa con tutti i movimenti delle mani e la diteggiatura corretta!
Regola 3
La tecnica si sviluppa a mani separate. Impara un brano perfettamente a mani
separate, a un 10-20% in più della velocità finale. Soltanto dopo, inizia lo studio a
mani unite.
Regola 3 bis
Abituati a suonare a occhi chiusi, prima a mani separate e poi a mani unite.
Regola 4
La tecnica è una questione di cervello e non di muscoli. Il rilassamento è il segreto,
non il potenziamento muscolare.
Regola 5
Esercitati principalmente sulle battute che non ti vengono: non hai bisogno di
esercitarti su quelle che già ti vengono. Se un passaggio è al disopra del tuo livello
tecnico attuale scomponilo in passaggi più semplici.
Regola 6
Usa i parallel set per acquisire tecnica, velocità e rilassamento. Ovviamente a mani
separate. Scomponi in parallel set semplici che sono alla portata delle tue capacità
tecniche e poi collegali tra loro.
Regola 7
Ascoltati, ascoltati sempre mentre suoni. Usa la tecnologia per registrarti e valutare
quanto è distante la percezione che hai mentre suoni. Non pensare solo alle dita ma
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poni attenzione anche alla musica che produci, sempre, anche durante un semplice
esercizio.
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Invenzioni a due voci di Bach.
Invece che fare gli esercizi dell’Hannon o similari ti consiglio
piuttosto di studiare le Invenzioni a 2 voci di Bach.
Invenzione N. 1
Parallel Set
Mano destra: 1 2 3 4 2 3 1
Mano sinistra: 4 3 2 1 3 2 4
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Parallel Set
Parallel Set
Mano destra: 1 3 2 4 1 3 2 4
Parallel Set
Mano sinistra: 1 2 3 4 2 3 1 2 3 2 4
86
® Tutti i Diritti Riservati – Vietata qualsiasi duplicazione del presente e-book
Parallel Set
Mano sinistra: 4 2 3 1 4 2 3 1 4 2 3 1
87
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