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LA NASCITA DEL MODERNISMO IN FRANCIA

In Francia dopo la guerra Guerra Franco-Prussiana 1870, si aprirà un periodo di pace che durerà fino alla
Prima guerra mondiale. La sconfitta dei francesi aumentò la rivalità con i tedeschi, in musica questo astio si
traduce nell’ Anti-wagnerismo e contro il romanticismo tedesco, espresso in musica con delle caricature
dove vengono citate musiche di Wagner, anche se un’altra parte della Francia, quella intellettuale negli
ambienti del simbolismo amavano Wagner per i testi dei suoi drammi, soprattutto nel Parsifal, perché tutto
in questa opera è misterioso, cosa che piace ai francesi .

Nella musica francese, ma soprattutto in Debussy troviamo l’amore per ciò che è irrazionale, cioè tutto ciò
che sfugge alla ragione. Aspetto molto importante è l’avvicinamento della musica verso il simbolismo
poetico. Inoltre, la musica Francese si arricchisce di esotismi che non fanno parte della propria tradizione e
che vengono da lontano come ad esempio il jazz il blues ecc. fu molto importante da questo punto di vista
L’expo del 1889 dove vi fu l’occasione di ascoltare musiche spagnole, russa e musica dell’estremo orientale
si ascoltarono i gruppi del Gamelan (Bali) che portarono una novità a livello sonoro con l’utilizzo di
metallofoni, ma soprattutto nel contesto modale con l’uso di scale pentatoniche. I Compositori Francesi
da questo punto di vista furono molto aperti andando cosi a ricercare e sperimentare nuovi suoni e
timbri, questo aspetto è sicuramente un motivo conduttore della musica del 900.
Oltre a questi elementi estrani alla tradizione francese c’è anche una tendenza al modernismo dove il
compositore vuol accentuare la qualità della musica rispetto alla musica del passato.

Rapporto compositore-pubblico
Oltre a un cambio dello stile musicale vi è una frattura tra il compositore e il suo pubblico infatti, se prima
il compositore componeva per soddisfare il piacere del singolo, la comunità o il pubblico ora l'artista tende
a servire se stesso, altri artisti o per l’arte in se. così la musica del 900 si sottrae alla moda e al
commercialismo.

Nel 900 però si sviluppa anche un rinnovamento culturale anche grazie a Sigmund Freud (medico
viennese, studia le malattie mentali, si rende conto che esistono sentimenti di cui l’uomo non ha
consapevolezza in quanto fanno parte dell’inconscio) elabora una teoria ovvero la psicoanalisi (analisi della
mente e dell’anima) la quale inciderà molto su tutta la cultura del XX secolo. Questo rinnovamento
culturale si ha nei primi anni del 1900 e nell’arte sorgono nuovi movimenti chiamati avanguardie (alla
ricerca di nuovi linguaggi). Le principali correnti artistiche furono l’Espressionismo (visione pessimistica,
colori forti e figure deformate), Astrattismo (eliminazione degli oggetti e della realtà), Metafisica
(rappresentare la realtà attraverso prospettive esagerate), Cubismo (visione frammentata e da più punti ed
angoli di vista), Dadaismo (arte come rifiuto delle regole), Surrealismo (immagini legate al mondo dei
sogni), Futurismo (alla ricerca della modernità).

Erik SATIE
Tra Ottocento e Novecento in Francia ricordiamo Satie nato nel 1866 . Nella musica di satie non vi sono
elementi soggettivi ed emozionali, è priva di una logica formale convenzionale, scrive “pezzi a forma di
pera” titolo provocatorio per andare contro i formalisti. Altra raccolta importante sono i preludi flaccidi
per un cane composta da 4 piccoli pezzi Voce interiore, Idillio cinico,Canto canino,Con cameratismo,
questa raccolta non venne accettata per il titolo, verrà presentata una nuova raccolta con il nome di
Autentici preludi flaccidi per un cane che verrà pubblicato nel 1912, composta da 3 piccoli pezzi (Severo
rimprovero,A casa da solo,Giochiamo) in questo lavoro Satiè elimina le stanghette, trasformandolo in un
lavoro atemporale, gli accordi si muovono per moto parallelo e vengono costruite armonie sulla
sovrapposizione di quarte eccedenti che sono inspiegabili nella tradizione. Vengono utilizzate tecniche anti-
romantiche, non espressive, inoltre nella partitura appaiono delle indicazioni in latino prive di senso.
La sua viene definita come una musica eccentrica e provocatoria che va contro il lirismo romantico e
contro l'accademismo. Inizia i propri studi al conservatorio di Parigi nel 1885, tempio dell’accademismo,
abbandonò subito gli studi poiché in quell’ambiente ci stava male, decise l’anno dopo di arruolarsi. Per un
certo periodo lavorò nei cabaret ad esempio le “chat noir” come pianista , nel 1905 si iscrisse alla scuola
cantorium studiando così il contrappunto e la fuga.

La musica di Satie presenta diverse sfaccettature:

il fermare la musica attraverso ripetizioni infinite, questo aspetto lo troviamo in composizioni quali:

le tre Gymnopédies 1889

Caratterizzati

 da una libertà formale,

 melodie diatoniche che si muovono per gradi congiunti

 una monotonia della pulsazione ritmica

 l'assenza lo sviluppo tematico, brevi idee musicali ripetute o alternate a idee simili.

VESSAZIONI (1893) composto da 152 note da ripetere per 840 volte la durata, a seconda degli esecutori,
varia dalle 9 alle 24 ore composizione per pianoforte , lo spartito è costituito da una sola pagina contenente
due pentagrammi doppi più uno semplice in chiave di basso, che l'autore indica come Théme («tema»)
composto da diciannove note più una pausa di croma finale. Il brano consiste dunque nel suddetto tema e
nell’ armonizzazioni di esso.

Musica da arredamento 1920 questa è una delle invenzioni più stravaganti, in cui si ripetono
incessantemente motivi di musica da ballo popolaresco, Lo stesso Satie la definisce come "musica che non
ha bisogno di essere ascoltata", ma l’intento è quello di “sostituire con della cattiva musica il dolce silenzio”

L’ ironia, umorismo che troviamo in composizioni quali:

Le Gnossiennes sono sette brani per pianoforte, il secondo composto nel 1889, il titolo probabilmente
rimanda a Cnosso, e le composizioni sarebbero dunque collegate ai miti riguardanti Arianna, Teseo, il
Minotauro. Anche in questo caso vengono eliminate le stanghette di battute, anche in questo pezzo Satiè
presenta indicazioni improprie, dando molto importanza alla componete verbale.

- heures séculaires & istantanées 1914 già il titolo molto contraddittorio dice tutto, in questa raccolta
l’apparato testuale è molto ingombrante e racconta una vicenda che non ha un senso. Nel pezzo Satiè
stesso vieta all’esecutore di leggere il testo ad alta voce, come se volesse mantenere queste parole per
poche persone

- sports et divertissements è un ciclo di 21 pezzi per pianoforte, ciascuno fa riferimento ad uno sport o
divertimento, questo lavoro è legato alla pubblicazione di un album di disegni: ciascuno dei brani è
accompagnato da una illustrazione del disegnatore Charles Martin. Anche in questo caso Satié si serve della
componente testuale.
L’aspetto del misticismo, arcaismo, esoterismo di Satiè si può vedere nei lavori quali:

le messe dei poveri 1895 il titolo è allusivo infatti abbiamo una composizione asciutta, in questi anni Satiè

aderì all'Ordine della Rosa Croce e in qualità di maestro di cappella compose sonneries de la Rose+Croix
(1892) e Danses gothiques (1893) quest’ultima lo avvicinò al canto gregoriano, la composizione è legata al
momento della rottura della relazione con la pittrice Suzanne Valadon

un altro aspetto della carriera artistica di satiè ha a che fare con luoghi quali i caffè-concerto, circo, teatro.
In questo stile rientrano composizioni quali:

je te veux, una sorta di valzer francese ,una canzone scritta per la (allora) celebre Paulette Darty

nel 1917 compone Parade rappresentata al teatro du Châtelet a Parigi, per la compagnia dei Balletti
russi di Sergej Djagilev, la direzione artistica fu di Pablo Picasso .La partitura è un collage, con brevi idee
musicali (corale, valzer, ragtime) accostate le une alle altre in un mosaico privo di sviluppo lineare

la belle excentrique fantasia seria per orchestra del 1920, Satie scrisse questa musica per uno spettacolo di
cariathis, l’eccentrico era l’appellativo con cui si designavano personaggi di spettacolo di varietà, bizzarri,
che si presentava con costumi fuori dal normale.

DEBUSSY
Claude Debussy fu una figura molto importante del XX secolo, introduce delle innovazioni soprattutto nel
vocabolario armonico. la sua influenza non si estese soltanto in Francia ma anche in altri paesi.

La formazione dello stile Debussy attinge da molteplici esperienze:

1. Subì l'influenza delle opere di Wagner, il tristano e isotta e il parsifal. Intraprese dei viaggi a
Bayreuth nel 1888 e nel 1889
2. L'interesse verso il canto gregoriano.
3. Attenzione anche della musica dell'estremo Oriente creando diverse suggestioni. musica Che
aveva ascoltato all'expo.
4. Influenzato dalla letteratura clavicembalista francese di rameou.
5. Per quanto riguarda la maturazione artistica fu importante gli ambienti letterari che lui
frequentò.(in particolar modo dei simbolisti) entrando in contatto con Mallarmè. rimase
indifferente invece alla pittura impressionista.

VITA
Nato nel 1862 da una famiglia umile, studia presso il conservatorio di Parigi, qui svolse attività di pianista
accompagnatore con diversi viaggi Europa. A Parigi per guadagnarsi da vivere impartisce lezioni di
pianoforte e attuando delle trascrizioni per conto di alcuni Editori e lavora anche come accompagnatore.
Dal 1901 lavora anche come critico musicale, firmando sulla rivista Revue blanche con lo pseudonimo di
Monsieur Croche. Nel 1884, con la cantata L’enfant prodigue, vinse il prestigioso Prix de Rome, e
trascorse due anni a Villa Medici, all’Accademia di Francia. I primi riconoscimenti pubblici di una certa
importanza si ebbero nel 1893, con l’esecuzione de La damoiselle élue (una cantata per soprano coro e
orchestra su testi di Dante Gabriel Rossetti). nel 1892 lesse il Pelléas et Mélisande di Maeterlinck; nel 1894
prese corpo un progetto con Mallarmé, scrivendo un brano sinfonico ispirato a un poema dello stesso
Mallarmé: il Prélude a pomeriggio di un fauno. Morirà di tumore Nel 1915.

Caratteristiche
Debussy in generale ha attuato una rottura del linguaggio musicale dalla tradizione dello stile classico-
romantico, fu definito l'iniziatore della musica moderna. Crea una propria dimensione facendosi portavoce
di una piccola rivoluzione silenziosa nel campo musicale, con l’utilizzo di strumenti classici quali il piano ma
soprattutto l’utilizzo di scale per toni interi (scala pentatonica), inoltre nel suo linguaggio musicale le
melodie vengono accennate e mai sviluppate.

Debussy porterà alla maturazione di uno stile in cui vi sono delle innovazioni nei diversi parametri:

Sonorità

La Sonorità è L'elemento che colpisce di più nel linguaggio Debussiano. Le soluzioni timbriche diventano
l’Aspetto primario è anche determinante nella composizione. Per quanto riguarda la sonorità nell'orchestra
rimane uguale a quella di Wagner, introducendo importanza alla relazione tra gli strumenti che ne fanno
una sonorità personale mai usata prima, si ha una sonorità sfumate, chiare

I punti della scrittura orchestrale:

 L'orchestra poche volte viene usate per raggiungere massicce sonorità.


 Spesso via una frammentazione dell'orchestra in piccoli gruppi solistici.
 Impiega diversi tipi di percussioni tamburi piatti tamtam glockenspiel che contribuiscono ancora di
più al colore orchestrale.

Per quanto riguarda la sonorità nei pezzi per pianoforte della maturità di Debussy sperimentò diverse
sonorità con diverse variazioni di tocco, indicazioni di dinamica e di fraseggio.

Armonia

Si libera dai canoni tradizionali distaccandosi dalle funzioni accordali, influenzato dai compositori russi

Ritmo

Il superamento del concetto di battuta in cui ci sono note accentate e note meno accentate.

Forma

La concezione di organizzazione dell’opera musicale una nuova identità. Nessun itinerario formale
predeterminata. Opposti ai procedimenti tradizionali di Beethoven in cui viene una concatenazione
coerente di eventi, Debussy si concentra sui valori momentanei del discorso musicale. Creando così
all'ascoltatore l'impressione della sospensione del tempo musicale e perdita della continuità.

Opere importanti
La maggior parte delle sue composizioni sono destinate al piano e l’orchestra, si è dedicato al campo del
balletto e dell’opera ma la grande produzione riguarda la musica strumentale. Tra questi ricordiamo:

Per orchestra: preludio A il pomeriggio di un fauno(1894) , i tre notturni 1899 per coro femminile e
orchestra (nuvole, feste e sirene), la Mer 1905 ,poema diviso in 3 parti dove possiamo vedere la capacità
d’orchestrazione di Debussy. Images: Gigues (1909-12), Iberia (1905-1908), Ronde de printemps (1905-
1909) Rhapsodie per sax alto e orchestra (1901-11) Rhapsodie per clarinetto e orchestra (1909-10)

Musica da camera: Quartetto per archi (1893) ,Chansons de Bilitis per 2 flauti, 2 arpe e celesta, su
testi di Pierre Louÿs (1898), Danses per arpa e quartetto d’archi (1904), Syrinx per flauto (1913) ,Sonata per
violoncello e pianoforte (1915) ,Sonata per flauto, viola e arpa (1915) ,Sonata per violino e pianoforte
(1917).
Per quanto riguarda il pianoforte Fu uno dei punti di riferimento della musica del XX secolo. Debussy
Sviluppa un nuovo tipo di pianismo, basato su un gioco di sonorità preziose, ottenuto grazie all'uso del
pedale di risonanza.

Tra le diversi lavori ricordiamo:

Pour le piano (1894-1901)

le estampe 1903 , una suite di 3 pezzi, il primo di questi s’intitola Pagode (che sono degli edifici tipici
giapponesi) in questo primo pezzo Debussy sfrutta i sovracuti per accentuare la dimensione metallica del
piano. Il secondo brano di questa suite La soirée dans Grenade in movimento di Habanera dove possiamo
sentire l’influenza spagnola inDebussy.

L’isle joyeuse (1904),

Images I (1905) e II (1907) Image I è un pezzo per pianoforte in memoria di Rameau ,dove viene
rievocato il passato come se fosse un fantasma. In Debussy tutto è un incognita, a differenza di ravel dove
tutto è ben definito.

Children’s Corner (1908),


i due libri 12 preludi I (1909-10) e II (1912-13) numerati con i numeri romani. In questo lavoro Debussy
elimina il titolo, mettendo solo alla fine una specie di sottotitolo, come succede nel 4° preludio della prima
raccolta, “i suoni e i profumi percorrono l’aria della sera”, terzo verso tratto da Harmonie du Soir di Bodler
, o anche nel 10° preludio “ la cattedrale sommersa”. In queste 2 raccolte possiamo trovare l’interesse di
Debussy verso generi musicali lontani da quella che era la tradizione francese, esempi lampanti La puerta
del vino (Preludi, libro II, 1912) Forse la composizione del Preludio fu suggerita da una cartolina,
raffigurante la «Puerta del Vino» dell'Alhambra di Granada, General Lavine-excentrique - Dans le style et le
mouvement d'un Cake-walk (da Préludes, II, 1912) Minstrel, Debussy era rimasto affascinato da alcuni
spettacoli, importati dagli Stati Uniti, che giravano per l'Europa alla fine dell'800; erano una sorta
di varietà dove la musica popolare afro-americana e le prime note di jazz costituivano la base per numeri di
canto e danza.

i 12 studi 1915 dedicati alla memoria di Chopin che favoriscono L’esercizio tecnico per l’esecuzione della
musica per testiera. Debussy tramite questo lavoro tenta di creare una nuova letteratura pianistica, ogni
studio presenta un titolo che si rifà a problemi tecnici pianistici (es studio per le ottave) ma non è da
considerarsi come un libro di esercizi.

Teatro: Pelléas et Melisande (1902)


Balletto: Khamma (1912) Jeux (1913) La boîte à joujoux (1913)
Musica per voce e pianoforte: Ariettes oubliées (1887) Poèmes de Baudelaire (1887) Fêtes
galantes I (1891), e II (1904) Ballades de François Villon (1910) Poémes de Stéphane Mallarmé (1913)
musicata anche da Ravel (3 per ottavino, flauto, clarinetto, clarinetto basso, quartetto d’archi, pianoforte)
tutto è calcolato con estrema precisione per ottenere un effetto preciso.

Per Mallarmé la poesia è flusso di immagini che sempre evaporano senza aver preso corpo, La poesia,
dunque, esprime tutto quanto non può essere contenuto in una forma definita, una poesia dunque oscura
ai limiti dell’ermetismo, allusiva, sfuggente, ma ricca di profumi.
Opere
Il preludio il pomeriggio di un fauno (1891)

Un preludio (balletto) sinfonico è stata la composizione con cui si è distaccato dalla tradizione e ha messo in
evidenza l'originale scrittura orchestrale di Debussy. tratto da una poesia simbolista di mallarmé, il
pomeriggio di un fauno descrive innanzitutto la vita di un fauno (creature mitologica). Si racconta di un
fauno che si sveglia da un sogno che non ricorda perfettamente. Mentre sta suonando il flauto pensa al
sogno e si interroga se l'incontro con le due ninfe, si domanda se si è stata solamente una visione o la
realtà. la musica ha funzione di Evocazione di immagini ambigue.

Per quanto riguarda l'aspetto formale ci sono tre zone un episodio centrale carattere tematico che è
diverso rispetto a quelli laterali. I timbri di grande attrattività e fascino e le line melodi che vogliono evocare
un mondo lontano e antico più simile a quello di un sogno che non a quello di una realtà

pelleas et melisande
soggetto di Maurice Maeterlink, un dramma dell’angoscia incentrato sulla morte, articolato in
cinque atti dove il tempo e lo spazio non sono definiti. Scritta fra il 1893 e il 1902, messa in scena
per la prima volta al Théâtre national de l'Opéra-Comique di Parigi il 30 aprile 1902. Debussy
Lavorò molto a questa opera ,nel 1895 terminò un abbozzo complessivo dell’intera opera, senza
orchestrazione: solo nel 1898, quando l’Opéra-Comique accettò la partitura, si mise al lavoro per terminare
l’opera che, attraverso varie revisioni, fu completata per la prima del 1902.

Trama:

Il principe Golaud, vedovo e maturo di età, trova in un bosco una fanciulla fuggente e fuggiasca, non si sa
da chi o da cosa; ella rivela il suo nome, Mélisande. I due, sposatisi, vanno a vivere nel castello di lui,
circondato da una cupa foresta. Scocca però una attrazione tenera e innocente tra Mélisande e il giovane
fratello di Golaud, Pelléas; solo gradualmente la loro complicità quasi infantile si trasforma in amore. Nel
momento in cui ne prendono coscienza e se lo confessano, vengono uditi da Golaud, la cui gelosia covava
da tempo: egli uccide Pelléas e ferisce leggermente Mélisande. Nella camera dove giace Mélisande, Golaud,
tormentato dai rimorsi e dal sospetto, vuol sapere da lei la verità; ma la giovinetta si spegne senza dissipare
i suoi dubbi;

Un’ opera Simbolista, che non ha un vero svolgimento logico, i personaggi si muovono come in un sogno. I
COMPORTAMENTI DEI PERSONAGGI CI RIMANGONO IGNOTI DALL’INIZIO ALLA FINE DELL’OPERA, INFATTI IL
RACCONTO è FRAMMETATO DI ATTO IN ATTO, tutto questo è espresso anche in musica, nulla si sviluppa
ma rimane tutto nell’ombra.

Maurice RAVEL
Ravel è stato un compositore, pianista e direttore d'orchestra francese. Nato 1875 in una famiglia amante
della musica, Ravel frequentò il Conservatorio di Parigi dove studiò composizione e contrappunto, fu allievo
di Fauore. Dopo aver lasciato il conservatorio, Ravel trovò la sua strada come compositore, sviluppando uno
stile di grande chiarezza e incorporando elementi di modernismo, barocco, neoclassicismo e, nelle sue opere
successive, di jazz. Morì il 28 dicembre, all'età di 62 anni.
Egli aveva una concezione artigianale del proprio lavoro artistico ogni sua opera presenta una perfezione
formale. Ravel fu un uomo riservatissimo, e totalmente dedito alla musica. I suoi rapporti con altri artisti non
furono mai segnati dalla adesione a correnti poetiche o culturali, ma solo e semplicemente da ragioni
professionali. Compositore lento e scrupoloso, Ravel compose meno pezzi di molti suoi contemporanei. Tra
le sue opere che sono entrate nel repertorio ci sono brani per pianoforte, musica da camera, due concerti
per pianoforte, musica per balletto, due opere e otto cicli di canzoni; non ha scritto sinfonie o musica sacra.
Molti dei generi musicali presenti nella Parigi di quegli anni toccarono tanto Debussy quanto Ravel, ma
profondamente diverso fu il loro approccio, cosa che possiamo vedere in Alborada del Grazioso per
pianoforte 1905 dove Ravel usa ritmi e suoni che richiamano la Spagna, inoltre un aspetto importante è
quello della capacità di saper trascrivere musica sua e di altri, a testimonianza di questo le numerose
trascrizioni per orchestra di propri lavori pianistici [Habanera, Menuet antique, Pavane pour une infante
defunte, Une barque sur l’océan, Alborada del gracioso 1918, Ma mère l’oye dove possiamo sentire
l’influenza orientale , Valses nobles et sentimentales, Le tombeau de Couperin]le trascrizioni orchestrali di
lavori altrui (Quadri di una esposizione) di Mussorgsky.

Un altro esempio di contaminazione del linguaggio musicale che si rifà ad altri generi è la Sonata per violino
dove nel secondo movimento viene inserito un pezzo che si chiama Blues (blu = malinconico).

Inoltre nell’enfant et les sortiléges(1919-1925). Un bambino messo in castigo inizia a rompere gli oggetti che
si trovano nella sua camera, questi prendono vita e inizieranno a ribellarsi contro il bambino.

Il momento più interessante è quando La teiera(mondo anglosassone) e la tazza cinese(mondo orientale)


prendono vita insieme, cantando entrambi nella loro lingua originale . Ravel riesce a mette insieme questi
due mondi completamente diversi, rendendo tutto molto fluido allo stesso tempo.
Un altro aspetto fondamentale è quello del modernismo di Ravel che sottolinea come la sua musica si discosti
da quella del passato con idee musicali che si allontanano dalla tradizione anzi da considerarsi in prospettiva
per i decenni successivi, possiamo vederlo nella raccolta per voce e pianoforte l’ Histoires naturelles su
poesie di Jules Renard ogni pezzo propone un ritratto di un animale (1906) dove il compositore va alla
ricerca di un modo alternativo per usare la voce ed esplora i confini tra il canto e il parlato. Attraverso le
Histoires possiamo addirittura farci una idea della voce di Ravel restando ad alcune testimonianze fatte dai
suoi amici. Sempre a proposito di modernismo, Ravel affronta il testo di Mallarmè nell’ultimo dei tre poemi
(1913, nello stesso anno musicato anche da debussy per voce e piano) da lui musicati con un linguaggio
musicale che va verso l’atonalità.

Un altro importante tratto distintivo dell’arte di ravel è l essere attratto da schemi e modelli formali del
passato, musica sei-settecento cosa che possiamo vedere in:

Minuetto antico

pavana per un infanta defunta. Quest'ultimo è costruito da un tema principale, ripetuto tre volte,
alternato a due episodi su nuovo materiale melodico (abaca).

Nel primo movimento della sonatina per pianoforte scritta in forma Sonata, qui vi è una citazione del
passato con una forma molto asciutta simile ad una sonatine pre- Bethooveniane ma arricchita dal punto di
vista armonico.

nella suite per pianoforte Le tombeau de Couperin(1914/17) 6 brani che adottano strutture compositive
settecentesche (Prelude, fuga farlane, Rega unto, Minuetto, toccata) viene dedicato alla memoria di un
compagno un compositore caduto in guerra.

Tratti stilistici che ritornano a schemi compositivi e modelli di scrittura della tradizione pre-romantica, egli
Infatti aveva un particolare interesse verso i

 clavicembalisti francesi XVii XVIII .

 Ponevo interesse per la musica spagnola e russa.


 E gli stili a lui più vicini (Debusy satie Faure)

La critica lo riteneva un seguace di Debussy, Infatti lo influenzò soprattutto in alcune tendenze coloristiche
nella musica pianistica, ma si ci sono delle distinzioni per quanto riguarda la costruzione formale, i disegni
melodici che sono ben delineati, a differenza di debussy dove tutto si muove e resta nell’ombra.

Per quanto riguarda il pianoforte ricordiamo i 2 concerti : concerto in sol M e concerto per pianoforte per
mano sinistra

L'orchestrazione di Ravel è molto chiara, ama i radoppi a differenza di Debussy che divide in blocchi
l’orchestra, il suo metodo di lavoro era meticolosissimo, spesso riscriveva per intero le sue partiture, per
rifinirle nei dettagli. Il risultato è la possibilità di avere tanti colori dell'orchestra, una varietà timbrica.

Esempio chiaro di questa cura al dettaglio è la pagina di apertura de L’heure espagnole (1907) ,fu
presentata per la prima volta nel 1911, Insieme ad altri lavori quali l'Alborada del Gracioso e la Rapsodie
espagnole, L'Heure espagnole rappresenta l'aspetto iberico della personalità di Ravel, evocando temi e
sonorità propri delle sue origini basche.

scena che si svolge nella bottega dell’orologiaio di Toledo dove il ritmo meccanico degli orologi è il motivo
conduttore di tutta l’ introduzione. L’intenzione di Ravel è quella di avere un flusso di suoni che producano
una certa regolarità , a questo si sovrappongono campane, glockenspiel e ticchettì degli orologi che
“disturbano”, questo fenomeno che disturba viene calcolato nei minimi dettagli da Ravel poiché indica in
partitura le varie velocità dei pendoli il primo a 40 di metronomo con dinamica p il secondo a 100 di
metronomo con dinamica pp il terzo 232 di metronomo con dinamica ppp)

Nelle caratteristiche delle prime opere vi è un interesse per gli sferzanti disegni ritmici e melodici della
musica popolare iberica, nelle strutture ossessiva e ritornanti, vi sono delle ripetizioni di ritmi e frasi,
cadenze armoniche elementari, nella frequente alternanza tra moto maggiore e modo minore habanera.

Altro balletto molto importante à Dafne et Chloé, fu commissionata nel 1909 dall'impresario Sergej
Djagilev per la sua compagnia, i balletti russi. un balletto in un unico atto in tre parti, scritto, per orchestra
e coro. L’intenzione era quella di comporre un vasto affresco musicale, in riferimento alla Grecia dei sogni
di Ravel, che si accosta a quella immaginata e descritta dagli artisti neoclassici francesi della fine del XVIII
secolo. L’opera è costruita sinfonicamente su un piano tonale molto rigoroso ed utilizza un ristretto numero
di temi.

Bolero (musica orchestrale) Si muove su un ostinato di ritmo di danza spagnola è il Bolero per orchestra
1928 la sua più celebre, questo brano è costruito su due frasi musicali scandite da un ritmo uniforme dal
tamburo. Le frasi vengono ripetute con ossessionante immobilità per quanto riguarda la melodia, il ritmo e
la tonalità, le frasi vengono enunciate da gruppi di strumenti o da strumenti diversi, seguendo un crescendo
intensità sonora, si va Infatti dal ppp pianissimo del Flauto iniziale fino al clamore fragoso della conclusione.

Tra i lavori da camera che sono caratterizzati da strutture formali chiare e ben definite ricordiamo Il
quartetto per archi in fa Maggiore composto quando ancora frequentava il conservatorio. La struttura in
quattro tempi tradizionale quartetto del tardo romantica.

Nello Sonata per violino e pianoforte vi è un contratto tra i due strumenti. Il violino funzione di
accompagnamento mentre il pianoforte viene affidato una linea melodica. Il secondo movimento Inoltre è
caratterizzato da un ritmo Blues dal pianoforte mentre il violino esegue dei glissandi.
Igor Stravinsky
Igor Stravinsky (1882 1971) nato nei pressi di San Pietroburgo nel 1882, passo però quasi tutta la sua vita
altrove. Nei primi anni europei visse molto in Svizzera e si stabilì definitivamente a Parigi dopo la
Rivoluzione Russa (nel 1934 avrebbe ottenuto la cittadinanza francese) Nel 1939, allo scoppio della guerra,
si stabilì negli Stati Uniti, prima a Los Angeles, poi a Hollywood, ottenendo nel 1945 la cittadinanza
americana. Di qui ritornò spesso in Europa, e spesso fu in Italia. Morì a New York nel 1971. Volle essere
sepolto a Venezia, a pochi metri dalla tomba di Sergej Djaghilev.

I suoi studi musicali regolari iniziarono molto tardi, a 21 anni incontrò Rimskij-Korsakov, che lo prese tra i
suoi allievi, qui prese lezioni sulla teoria delle forme e sull’ orchestrazione, da qui nasceranno le sue prime
composizioni quali ricordiamo la Sinfonia in mi bemolle, Il fauno e la pastorella; le opere sinfoniche
Scherzo Fantastique, e le feux d’artificie quest’ultimo lavoro concluso nel 1908 ultimo anno di tirocinio con
Rimsky korsakov ci fa vedere come il compositore si disinteressi dell’armonia della melodia e del ritmo ,
lavorando su una singola idea musicale trasformata in maniera eccellente dal punto di vista orchestrale.
Questi lavori aprirono la strada al compositore che fu notato da un impresario Sergej Diaghilev, fondatore
e direttore della Compagnia dei Balletti Russi operante a Parigi, questo incontro diede una svolta decisiva
alla sua carriera. L’impresario commissionò dei lavori a stravinsky, dovette infatti preparare la musica per
dei balletti per la stagione di balletti russi, nel 1909 gli venne commissionata la trascrizione di due brani di
Chopin per il balletto Les Sylphides, e nel 1910 il balletto L’oiseau de feu.

In questo periodo nascono opere molto famose di Stravinsky: l'uccello di fuoco (1910), Petruska (1911) e la
sagra della primavera (1911/1913). progettò per i balletti russi lavori che acquisiscono le caratteristiche
stilistiche nazionale russa ( periodo russo): un'orchestrazione ricca e brillante, l’energia ritmica, strutture
melodiche e armoniche si rifanno a scale modali o altre. Si nota in Stravinsky una personalità doppia nel
campo musicale , uno stile molto originale legato alla capacità di reinterpretare e rielaborare elementi
folkloristici tradizionali della musica popolare russa. Dall’altro lato l’atteggiamento antiaccademico prima e
poi con gli insegnameti di rimsky krsakov stravinsky arricchisce quello che è il sapere orchestrale
sull’orchestrazione e i vari timbri, il compositore andrà proprio alla ricerca dei suoni nelle sue composizioni,
esempio lampante l’inizio di sagra con il solo del fagotto che il compositore scrive in un registro che non
appartiene a quello strumento ma proprio questo aspetto ci fa capire come il compositore fosse molto
attento alla ricerca del suono. In questo caso infatti l’intento del compositore era quello di imitare il suono
del Duduk strumento ad ancia di origine armeno.

L'uccello di fuoco tratta da una fiaba slava ( su soggetto di fokine)

Un magico uccello di fuoco dalle penne dorate fu liberato da un principe. A sua volta l'uccello aiuta questo
principe a salvarsi da un re malvagio che trasforma in pietre i viandanti e lo aiuterà anche a conquistare una
principessa. Per quanto riguarda la musica: elementi naturali e soprannaturali sono differenziati Grazie a
linguaggi stilistico musicali contrastanti. il principe la principessa e l'inno di ringraziamento sono di
carattere diatonico mentre gli elementi magici con l'uccello di fuoco il re sono caratterizzati da intervallo
cromatico la quarta eccedente e da arabeschi cromatici di tipo orientale

Petruska fu pensato da stravisnsky come fantaia per pianoforte e orchestra, questo “battibecco”
musicale viene messo in scena tramite delle marionette che hanno un anima e provano dei sentimenti.

Il balletto è ambientato nella piazza dell'ammiraglio di San Pietroburgo in una fiera di carnevale. La trama:
Un burattinaio riporta magicamente in vita tre marionette: Petrus la ballerina e il Moro. Forgiando dei
sentimenti. Petruska ha aspetto buffo coltiva un amore per la ballerina che questa però era affascinata dal
Moro. Nel mezzo la festa si da via ad un duello tra il moro e petruska per via della gelosia. volge in tragedia,
Infatti il Moro colpisce a morte petruska. Quando il burattinaio toglie dal palcoscenico le marionette il
fantasma di petruska appare e ride di tutti il suo spirito Infatti è immortale

La musica nella scena della fiera carattere diatonico dove vi sono anche in questo caso elementi tradotti da
Motivi popolari russi Per quanto riguarda invece la musica dei burattini si sviluppa su aggregazione
accordare i dissonanti. Molte idee melodiche sono semplici e diatoniche si sviluppano non più di 4-5 note
differenti questo è tratto folklore Russo vi erano le stesse note ma cambiava l'elemento ritmico. Stravinskij
via la tendenza di variare in continuazione una successione di accenti ritmici, da volta sovrapponendo
insieme m diversi. Riguardo l’orchestrazione di petruska è molto brillante e ricca dei più svariati effetti
coloristici, musica e danza si mescolano grazie anche all’aspetto ritmico legato anche alla grande
partecipazione degli strumenti a percussione.

Sagra della primavera (1911/1913) La musica della sagra della primavera venne utilizzate da walt disney
come colonna sonora per un episodio di “Fantasia” 1940 cartone animato incentrato sui dinosauri.

Sagra andò in scena per la prima volta il 29 maggio 1913 al teatro degli Champs Eliseee a Parigi con
coreografia di Nijinsky, costumi e sceneggiature di Roerich. Questo balletto creò molto scandalo, legato
probabilmente alla coreografia piuttosto che alla musica.
La partitura orchestrale rappresenta il culmine del gigantismo orchestrale postromantico (5 flauti, 4 oboi, 1
corno inglese, 5 clarinetti, 4 fagotti più un controfagotto, 8 corni, 5 trombe, 3 tromboni, 2 tube, 2 esecutori
ai timpani, grande gruppo di percussioni e archi)

Lo stimolo iniziale per la creazione di questo balletto è dato da una visione che ebbe il compositore;
immaginò un grande rito sacro pagano dove dei vecchi saggi in cerchio osservano la danza fino alla morte di
una giovane (scelta tramite un rito, evocando gli spiriti degli antenati) che essi sacrificano per rendere
propizio al dio della primavera.

Sul Piano scenico il balletto è diviso in due quadri , formato dalla prima parte l’adorazione della terra,
seconda parte il sacrificio, vi è il sottotitolo di ‘’quadri della Russia pagana’’.

La composizione si apre con un solo del fagotto “irriconoscibile” inizialmente poiché il registro sul quale si
sviluppa il solo è insolito per questo strumento, questo momento è unico perché nell’intera composizione
la melodia risulta schiacciata, inoltre la melodia di questo solo viene ripresa da una canzoncina popolare
lituana, stravolta tramite l’utilizzo di abbellimenti e differenti figurazioni, Stravisnsky negò sempre questa
influenza.

Questo lavoro segna un punto di non ritorno per le molteplici innovazioni nel campo dell’orchestrazione:

primo aspetto fondamentale, l’orchestra è vista come un’intera sezione percussiva, gli archi e i fiati non
cantano, come nell’orchestra romantica, ma scuotono con suoni lancinanti e percussivi; e le percussioni
assumono un ruolo assoluto.

Tutta la composizione si concentra su aspetti quali il ritmo, armonia e timbro

Dal punto di vista armonico quello che colpisce è l’uso della politonia , infatti Stravisky sovrappone due
armonie/tonalità diverse per enfatizzare la drammaticità musicale del momento. Oltre alla reiterazione di
questi accordi dissonanti, Stravinsky aggiunge degli accenti su tempi “deboli”, dividendo questi accordi in
raggruppamenti, per non dare regolarità a questo disegno e non dare punti di riferimento all’ascoltatore.
il ritmo assume un valore primario nell'ambito del discorso musicale. È proprio in questo campo che si può
vedere la straordinaria innovazione di Stravinskij; in effetti è il ritmo che sostiene e caratterizza tutta
l'opera. Molto curioso è la gestione del metro e del tempo da parte di Stravinsky curata tramite degli
stratagemmi compositivi che servono a disorientare l’ascoltatore:

organizzazione a blocchi ritmici che ripete accorciando o allungando il metro liberamente

uso della poliritmia con sezioni che suonano in un tempo ben definito mentre un'altra sezione tramite
accenti suggerisce un metro diverso

altro modo per disorientare l’ascoltatore è quello di suggerire e subito negare la regolarità de metro,
infatti stravisnsky sceglie un metro, lo afferma per 2/3 battute fin quando l’ascoltatore si abitua ad esso,
ma poi tramite lo spostamento degli accenti crea imprevedibilità.

La Coreografia del 1913 è quella di Nijisky che non fu molto azzeccata, lo scandalo di Sacre è legato a
questa coreografia che non si sposava perfettamente con la musica, era per nijisky stesso la prima
esperienza da coreografo, ma inoltre il mondo coreografico non era pronto a questa musica che guardava
molto più avanti. I ballerini si muovono attraverso dei saltelli e quindi movimenti vertcali che richiamano la
scrittura e il ritmo di Sacre. Attraverso questa coreografia si perde un po' quella che è la potenza espressiva
della musica.

Attraverso la Coreografia Pina Baush 1975 finalmente la danza rende giustizia alla musica, creando una
versione de Le Sacre che rispetta la concezione originaria del balletto.

Attraverso la danza la Baush racconta questa storia che porterà ad un sacrificio.

Molti sono gli aspetti che colpiscono nella sua coreografia:

i costumi semplici , infatti le ballerine indossano un vestito bianco quasi trasparente, il palcoscenico è
riempito di terra per simboleggiare il legame diretto con la natura, ma soprattutto appare dall’inizio alla
fine un drappo rosso, simbolo del sacrificio, che verrà indossato dall’eletta. Inoltre sono presenti dei
microfoni sul palco che raccontano la fatica delle ballerine.

I movimenti sono più orizzontali rispetto a quelli di nijisky, anche se all’inizio sono statici, ad un certo punto
vediamo delle ballerine che si staccano dal gruppo per muoversi orizzontalmente, attraverso questo
movimento si raccontano poiché una di esse sarà l’eletta e dovrà indossare il drappo che la porterà fino alla
morte.

Questo drappo rosso passa di mano in mano tra le ballerine per poi finire indossato dall'Eletta. La danza
Sacrale assume aspetti di grande intensità; l'Eletta, nel suo assolo, è in preda al panico ed è scossa da
sussulti violenti tanto.

Petrushka e L’uccello di fuoco si basano sulla mitologia popolare russa, ma è il terzo balletto, Le sacre du
Printemps del 1913 che viene generalmente considerato come un Opera fauvista, inaugurando il “periodo
fauve” di Stravinskij, Dove esprime la brutalità della Russia pagana,

Con il termine fauves (in francese belve) si indica un movimento artistico in cui vi è Il ripristino dell’arte
primitivista.

L’eclettismo di Stravinsky si può intravedere già nei primi 3 balletti ma ancor di più nei lavori successivi, fino
alla morte.

Nel 1914 Stravinskij ebbe successo con Le Rossignol (L’usignolo), opera in tre atti, da quest’opera verrà
ricavato il balletto Le chant du rossignol del 1920
Con lo scoppio della prima guerra mondiale, nel 1914 Stravinskij lasciò definitivamente la Russia per
stabilirsi a Ginevra, in Svizzera, dove compose musiche in cui introdusse elementi tratti da vari generi
musicali tra i quali anche il jazz.

Nacquero così opere di teatro da camera quali “Rénard“, “L’histoire du soldat“ (storia di un soldato) , “Les
noces“(le nozze).

Nella History du soldat soldato

L’Histoire du soldat è un’opera da camera in cui troviamo narrazioni, mimica e danza

trama: è un soldato che vuole vendere il suo violino al diavolo in cambio di un libro magico che gli
produrrà denaro e potere, a patto che rimane con lui per tre giorni.

Caratteristiche non vi sono come in passato elementi tratte dal folklore Russo. Ma forme della tradizione
occidentale tra cui abbiamo una Canzonetta Popolare francese , tango argentino, ragtime.

Con due lavori: Pulcinella 1919, su musiche di Giovanni battista Pergolesi e l’ Ottetto per strumenti a fiato,
Si ha un un ritorno di Stravinskij alla musica antica, con l’abbandono delle grandi orchestre impiegate per i
balletti si utilizza invece organici di volta in volta ridotti .

“Pulcinella” (1921),è un balletto scritto rielaborando musiche di Pergolesi, con il quale il musicista inaugurò
la fase cosiddetta neoclassica, uno stile fondato sulla ripresa e sulla rielaborazione di musiche del
Settecento arricchite dal punto di vista armonico che si rifà invece al 900. Questa opera usa parti vocali e
una piccola orchestra.
A questo periodo appartengono I BALLETTI “Apollon musagète” (1928) dove stravinsky utilizza
un’orchestra di soli archi come succedeva nelle corti barocche. “Jeux de cartes” (1937), “Orpheus” (1947),

L’OPERA-ORATORIO “Oedipus Rex” EDIPO RE (1928), Lavori importanti di questo periodo sono le
tre sinfonie: la Sinfonia di Salmi (1930) per coro e orchestra in cui Stravinskij rivela un aspetto della sua
personalità, quello religioso, la sinfonia in Do prendendo come modello Hyadn, inoltre con una tonalità
ben definita, e la sinfonia in 3 movimenti .

1938 Concerto in mi bemolle maggiore per orchestra da camera, commissionata da una ricca coppia
statunitense che abitavano a Dumbarton Oaks. In questo lavoro è chiaro il riferimento a Bach, e ai concerti
brandeburghesi. Troviamo in questo lavoro Dialoghi a blocchi come succede nel concerto barocco, ma
anche un uso sapiente del contrappunto.

1945 Ebony Concerto, per Clarinetto solista (Benny Goodman) + “big band”. Anche in questo lavoro
stravisky prende come modello il concerto grosso settecentesco, in questo caso l’organico è quello di una
big band jazzistica con l’aggiunta dell’arpa.

Nel 1947 Stravinsky scrive una Messa Per coro misto e doppio quintetto di fiati (2 oboi, corno inglese, 2
fagotti, 2 trombe, 3 tromboni) servendosi di un modello arcaico, quale appunto quello dell’ordinarium
missae (Kyrie, Gloria, Sanctus e Agnus Dei) appare subito modello del gregoriano con testo liturgico in
latino e canto sillabico, arricchito da Stravinsky attraverso l’orchestrazione e soprattutto l’armonia.

Il vertice di questo periodo si ha con l'opera La carriera di un libertino 1951, melodramma in tre atti messo
in scena in prima rappresentazione assoluta al Teatro La Fenice di Venezia diretto dal compositore. In
questa opera Stravinsky riprende il modello dell’opera comica settecentesca, composta da aree, pezzi di
insieme, cori e recitativi accompagnati dal clavicembalo, ma mette la sua firma dal punto di vista armonico
e soprattutto sceglie la lingua inglese che non è congrua al modello settecentesco.
In questo Periodo troviamo diversi riferimenti al passato con Stravinsky che usa vari modelli che si rifanno a
vari periodi, manca un riferimento però al romanticismo Tedesco

Nella Seconda Guerra Mondiale e gli ultimi anni dell’attività di Stravinskij, si trasferì negli Stati Uniti, questi
anni sono caratterizzati dall’inatteso accostamento alle tecniche seriali ed alla musica dodecafonica.

Con la Cantata, scritta fra il 1951 e il 1952, il compositore fece il primo passo sulla strada della nuova
tecnica della dodecafonia , Questo procedimento si accentuò nel Settimino (1953) ,Three Songs from
Shakespeare 1953 e In Memoriam Dylan Thomas (’54) per voce e strumenti, sperimenta il sistema, utilizza
una serie di solo 5 note. Successivamente cominciò ad espandere l’uso di questa tecnica su lavori basati sui
testi delle Sacre Scritture, con Threni 1958, A Sermon a Narrative and a Prayer (1961)

Stravinskij morì quasi novantenne, a New York nel 1971.

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