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IL ROMANTICISMO

IL CONTESTO STORICO

Al Congresso di Vienna (1814-1815)

le potenze europee si pongono come obiettivo di ripristinare l’ordine politico e


sociale sconvolto dalla Rivoluzione francese e dall’avvento di Napoleone Bonaparte.

Inizia così l’età della RESTAURAZIONE.


Il ritorno all’antico regime crea malcontento e fa scoppiare in molti territori moti
rivoluzionari, nel 1820-21, nel 1830 e nel 1848, a cui spesso seguono dei conflitti.
Grazie a questi conflitti, alcune nazioni raggiungono l’indipendenza. Nel 1861, dopo
il periodo del Risorgimento, viene proclamato anche il Regno d’Italia, che realizza
gli ideali di unità e indipendenza dei patrioti.
Negli ultimi tre decenni del secolo inizia un nuovo processo di industrializzazione
chiamato seconda rivoluzione industriale e si consolida il ruolo sociale e politico
della borghesia.
CONTESTO CULTURALE
Nella prima metà dell’Ottocento si diffonde in Europa il ROMANTICISMO, un
movimento culturale, intellettuale e artistico che si oppone all’Illuminismo e rivaluta
il sentimento e il lato passionale dell’uomo rispetto alla ragione tanto cara agli
illuministi.
“ VIANDANTE SUL MARE DI NEBBIA” 1818
L’immagine che ci colpisce è la figura dell’individuo al centro del quadro, il
viandante.

“MONASTERO SOTTO LA NEVE “


“ABBAZIA NEL QUERCETO” 1810
La notte è uno dei principali temi romantici e in questo quadro abbiamo tutti gli
elementi notturni per eccellenza : il mistero, la notte e l’oscurità

Rappresentano gli IDEALI DEL ROMANTICISMO, in piena contrapposizione con gli


ideali di equilibrio, ordine e razionalità espressi dal Classicismo
 Si recuperano le tradizioni popolari, si rinnova l’interesse per la storia e in
particolare per il Medioevo.
 L’arte abbandona i modelli di ordine e chiarezza propri del Neoclassicismo e
diventa espressione dell’estro creativo, della fantasia e della creatività.
 Nella seconda metà del secolo emergono nuove correnti intellettuali, tra cui il
Positivismo che afferma una totale fiducia nella scienza e nel progresso
umano.

IN CAMPO MUSICALE

LA MELODIA: riveste un ruolo fondamentale, le composizioni sono spesso


articolate e coinvolgenti, dai toni ora tumultuosi ed appassionati, ora malinconici e
meditativi, ben lontani dalla regolarità e dalla simmetria delle melodie del
Classicismo.
L’ANDAMENTO RITMICO: diventa vivace ed articolato, talvolta ispirato alla
musica della tradizione popolare (valzer, mazurke, ecc). Nei brani sono sempre più
presenti cambiamenti di velocità, così come accelerando e rallentando, creando
sensazioni di instabilità e trasformazione.
L’INTENSITÀ: i compositori sfruttano tutte le variazioni di intensità,
dal pianissimo al fortissimo, con mutamenti improvvisi o graduali.
L’ARMONIA: l’accompagnamento della melodia diventa più ricercato, i
compositori usano un maggior numero di accordi, inserendo spesso
accordi dissonanti al fine di creare nell’ascoltatore sensazioni di tensione. Si
intensifica l’utilizzo di accordi appartenenti al modo minore, usato per esprimere
atmosfere malinconiche o drammatiche
IL TIMBRO: nuova attenzione è rivolta al timbro degli strumenti musicali, grazie
anche ai perfezionamenti tecnici. La fusione di timbri diversi vene usata per creare
effetti espressivi di grande efficacia.
Simbolo della musica romantica è senza dubbio IL PIANOFORTE, strumento
prediletto dalla maggior parte dei compositori di quest’epoca.

I GENERI E LE FORME

LA MUSICA STRUMENTALE

IN AMBITO STRUMENTALE, per quanto riguarda la musica strumentale, oltre alle


forme già diffuse nel Settecento (Sonata, Concerto e Sinfonia), si diffondono le
cosiddette forme brevi che caratterizzano la MUSICA DA CAMERA : forme musicali
originali, di breve durata, dai titoli insoliti (improvviso, scherzo, fantasia, rapsodia,
preludio, notturno, romanza senza parole, ecc..) dettate da un impeto compositivo.
Tali forme meglio si adattano ad esprimere in maniera libera e spontanea i
sentimenti del compositore e danno vita a brani che spesso sono composti di getto.
IN CAMPO ORCHESTRALE, si diffonde il POEMA SINFONICO, una composizione per
orchestra per descrivere o raccontare un testo letterario, un quadro, un sentimento.
L’orchestra romantica assume via via dimensioni sempre più ampie, sia per
l’aumento numerico della varie sezioni sia per l’introduzione di nuovi strumenti.
Tra i vari strumenti il PIANOFORTE è il prediletto dai musicisti romantici ed è il
protagonista dei cosiddetti “salotti romantici”. Amato dai dilettanti ma anche dai
professionisti, il pianoforte è in grado di esprimere la vena intima e sentimentale
della musica,. grazie all’enorme potenzialità espressive che esso offre.
Per quanto riguarda la musica vocale, la forma che maggiormente incarna lo spirito
romantico è il LIED, un brano per voce solista e accompagnamento strumentale
(solitamente il pianoforte) con un testo poetico generalmente in lingua tedesca.
Il VIRTUOSISMO, è una caratteristica di alcuni grandi compositori e interpreti del
periodo: Chopin e Liszt, per il pianoforte; Paganini per il violino. La figura del
musicista VIRTUOSO scrive brani che solo lui eseguirà, per una questione di difficoltà
troppo elevate.
PAGANINI LISZT
ESPONENTI del ROMANTICISMO STRUMENTALE

LA MUSICA VOCALE
L’OPERA
Importantissima forma di spettacolo
Nell’Ottocento il MELODRAMMA raggiunge il suo massimo splendore.
L’Italia fu un paese che ebbe una grandissima importanza in questo genere, infatti
ancora oggi l’opera italiana è la più apprezzata al mondo.

RIPASSIAMO:
L’opera nacque nel 1600, all’inizio si chiamava MELODRAMMA, venne inventata da
una serie di artisti che noi chiamiamo CAMERATA DEI BARDI, a Firenze.
Successivamente si trasformò in OPERA SERIA e nel 1700 si ebbe l’affermarsi di un
nuovo genere: L’OPERA BUFFA.
Il periodo in cui l’opera ebbe maggior sviluppo fu nella seconda metà dell’800,
appunto l’opera romantica, l’Italia divenne un grandissimo esempio per tutti i paesi
d’Europa.
L’opera è una forma di musica complessa, unisce sia la musica, perché ci sono delle
parti cantate, sia la poesia, i versi infatti venivano scritti dai importanti poeti e il
teatro, perché le opere venivano messe in scena da importanti registi.

Una rappresentazione operistica è uno spettacolo che coinvolge un sacco di persone


I cantanti solisti: sono i personaggi principali dell’opera
Il compositore : scrive la musica
Il librettista: scrive le parole e il testo dell’opera
Il coro: generalmente ha una parte secondaria ma altrettanto importante ed é
diretto dal direttore del coro
L’orchestra sinfonica: esegue la musica ed è diretta dal direttore d’orchestra
Dietro le quinte ci sono : gli scenografi, gli attrezzisti, i costumisti , i coreografi i
ballerini, i parrucchieri ….tutte queste persone vengono coordinate dal REGISTA .

ANALIZZIAMO LE VOCI
Che possiamo incontrare in uno spettacolo:
LE VOCI BIANCHE , quella dei bambini che non hanno cambiato ancora la voce, per
cui tendono ad avere un tono molto sottile.
LE VOCI FEMMINILI si dividono in:
SOPRANO(la voce più acuta)
MEZZOSOPRANO
CONTRALTO( la voce più grave )
LE VOCI MASCHILI si dividono in:
TENORE (Più acuta )
BARITONO
BASSO (più grave)
Questa suddivisione delle voci è molto importante, serve a dividere i ruoli.
Il SOPRANO ed il TENORE avranno i ruoli più importanti, interpretati soltanto da
alcuni cantanti.
CARATTERISTICHE DELL’OPERA

In questo periodo storico questo genere, coinvolge emotivamente il pubblico, più


di quanto non riesca a fare la musica strumentale. L’OPERA SERIA diventa un vero
“teatro dei sentimenti”: il libretto narra una storia generalmente tragica, spesso è
ispirato a capolavori della letteratura europea, in cui i personaggi si muovono tra
passioni amorose e intricate questioni politiche.
 Il tema dominante delle opere è senza dubbio l’amore, dall’amore passionale
o tormentato tra un uomo ed una donna, all’amore genitoriale, all’amore
verso la propria patria.

FORSE NON TUTTI SANNO CHE ….

C’erano tanti tavoli da gioco e i ricchi, nobili e ricca borghesia, amavano divertirsi,
giocare d’azzardo e chiacchierare, per cui l’OVERTURE serviva per richiamare
l’attenzione, facendo sedere tutti quanti al proprio posto, affinché potesse avere
inizio l’Opera.
Oggi l’OVERTURE è un parte fondamentale dell’opera per cui il pubblico è già
pronto al proprio posto
PERCHÉ PROPRIO IN QUESTO PERIODO L’OPERA DIVENNE COSÌ
IMPORTANTE IN TUTTA EUROPA?

GLI ESPONENTI
L’opera lirica era un genere totalmente italiano e l’Italia era un vero e proprio
esempio per tutti i paesi europei,infatti tantissimi compositori europei,
componevano opere su testi in lingua italiana, tranne qualche eccezione.
Tra i compositori italiani più importanti ricordiamo:
GIOACCHINO ROSSINI - VINCENZO BELLINI - GAETANO DONIZETTI
GIUSEPPE VERDI - GIACOMO PUCCINI
I due paesi che iniziarono a scrivere opere nella loro lingua madre furono: la
FRANCIA con GEORGES BIZET- CHARLES GOUNOD- JULES MASSENET e la
GERMANIA con WAGNER.

GIOACHINO ROSSINI
GIOACHINO ROSSINI conduce al suo momento più alto ma anche conclusivo, l’opera
buffa, che ancora in voga nei primi decenni del secolo, grazie anche a Gaetano
Donizetti, passa progressivamente in secondo piano rispetto all’opera seria.

GIUSEPPE VERDI
Giuseppe Verdi nasce a Roncole di Busseto nel 1813, da una famiglia modesta.
Studia musica grazie all’aiuto del commerciante Antonio Barezzi, che gli paga le
lezioni di musica.
Nel 1832 Verdi si reca a Milano con l’intento di studiare presso il Conservatorio
cittadino. Tuttavia viene respinto dalla commissione esaminatrice perché ritenuto
troppo vecchio e senza troppe attitudini musicali. Nonostante ciò Verdi rimane a
Milano, dove continua a studiare musica. Nel 1836 sposa Margherita, la figlia di
Antonio Barezzi, dalla quale ha due figli. Purtroppo la sua vita familiare subisce un
brutto colpo poiché Margherita ed i due bambini perdono la vita nel giro di pochi
anni, lasciando Verdi solo e nel più totale sconforto. Grazie all’insistenza di un amico
Verdi torna a scrivere e, nel 1842, completa NABUCCO, un’opera che narra le
vicende del popolo ebreo tenuto prigioniero a Babilonia dal re Nabucodonosor. Tale
opera ottiene un grandioso successo. Ne ricordiamo il famoso coro degli schiavi
ebrei “Va pensiero” in cui gli schiavi ripensano con nostalgia alla loro patria lontana.
L’opera passerà alla storia anche per il suoi presunti messaggi rivoluzionari, creando
un parallelismo tra gli italiani privati della propria patria, che si immedesimano negli
schiavi ebrei. Giuseppe Verdi era assolutamente favorevole all’Unità d’Italia e si
schierò attivamente per questo obiettivo. Dopo l’unità d’Italia, sui muri delle strade
di Milano, compariva l’acronimo VIVA V.E.R.D.I (Viva Vittorio Emanuele Re
D’Italia).
Nei successivi quindici anni Verdi scrive diverse opere, tra cui ricordiamo:
la “Trilogia popolare” IL RIGOLETTO, IL TROVATORE E LA TRAVIATA. Le chiamiamo
“Trilogia Popolare”, perché all’interno abbiamo molti temi e metafore che ci
ricordano quello che Verdi stava vivendo in prima persona nel periodo del
Risorgimento. Queste tre opere esprimono molto bene il sentimento degli italiani in
quel periodo.
Compone DON CARLOS E AIDA (commissionata in occasione dell’apertura del canale
di Suez).
Nel 1874 Verdi scrive una MESSA DA REQUIEM¸ in onore del poeta italiano
Alessandro Manzoni, scomparso l’anno precedente. Verdi, con il Requiem,
considerato un capolavoro della musica sacra, dimostra di possedere abilità
compositive che vanno oltre il campo operistico.

STILE
La sua musica è di facile comprensione e ricca di melodie toccanti.Lo stile potente e
drammatico riesce a suscitare grandi emozioni. Inoltre il maestro sa usare
magistralmente la funzione del CORO. Nella riforma del melodramma ottocentesco,
Verdi è particolarmente impegnato
 il tentativo di superare la netta divisione tra arie e recitativi;
 la maggiore presenza di pezzi d’assieme (duetti, terzetti, quartetti e scene di
massa)
 il rafforzamento del ruolo dell’orchestra.

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