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IL CONTESTO STORICO
IN CAMPO MUSICALE
I GENERI E LE FORME
LA MUSICA STRUMENTALE
LA MUSICA VOCALE
L’OPERA
Importantissima forma di spettacolo
Nell’Ottocento il MELODRAMMA raggiunge il suo massimo splendore.
L’Italia fu un paese che ebbe una grandissima importanza in questo genere, infatti
ancora oggi l’opera italiana è la più apprezzata al mondo.
RIPASSIAMO:
L’opera nacque nel 1600, all’inizio si chiamava MELODRAMMA, venne inventata da
una serie di artisti che noi chiamiamo CAMERATA DEI BARDI, a Firenze.
Successivamente si trasformò in OPERA SERIA e nel 1700 si ebbe l’affermarsi di un
nuovo genere: L’OPERA BUFFA.
Il periodo in cui l’opera ebbe maggior sviluppo fu nella seconda metà dell’800,
appunto l’opera romantica, l’Italia divenne un grandissimo esempio per tutti i paesi
d’Europa.
L’opera è una forma di musica complessa, unisce sia la musica, perché ci sono delle
parti cantate, sia la poesia, i versi infatti venivano scritti dai importanti poeti e il
teatro, perché le opere venivano messe in scena da importanti registi.
ANALIZZIAMO LE VOCI
Che possiamo incontrare in uno spettacolo:
LE VOCI BIANCHE , quella dei bambini che non hanno cambiato ancora la voce, per
cui tendono ad avere un tono molto sottile.
LE VOCI FEMMINILI si dividono in:
SOPRANO(la voce più acuta)
MEZZOSOPRANO
CONTRALTO( la voce più grave )
LE VOCI MASCHILI si dividono in:
TENORE (Più acuta )
BARITONO
BASSO (più grave)
Questa suddivisione delle voci è molto importante, serve a dividere i ruoli.
Il SOPRANO ed il TENORE avranno i ruoli più importanti, interpretati soltanto da
alcuni cantanti.
CARATTERISTICHE DELL’OPERA
C’erano tanti tavoli da gioco e i ricchi, nobili e ricca borghesia, amavano divertirsi,
giocare d’azzardo e chiacchierare, per cui l’OVERTURE serviva per richiamare
l’attenzione, facendo sedere tutti quanti al proprio posto, affinché potesse avere
inizio l’Opera.
Oggi l’OVERTURE è un parte fondamentale dell’opera per cui il pubblico è già
pronto al proprio posto
PERCHÉ PROPRIO IN QUESTO PERIODO L’OPERA DIVENNE COSÌ
IMPORTANTE IN TUTTA EUROPA?
GLI ESPONENTI
L’opera lirica era un genere totalmente italiano e l’Italia era un vero e proprio
esempio per tutti i paesi europei,infatti tantissimi compositori europei,
componevano opere su testi in lingua italiana, tranne qualche eccezione.
Tra i compositori italiani più importanti ricordiamo:
GIOACCHINO ROSSINI - VINCENZO BELLINI - GAETANO DONIZETTI
GIUSEPPE VERDI - GIACOMO PUCCINI
I due paesi che iniziarono a scrivere opere nella loro lingua madre furono: la
FRANCIA con GEORGES BIZET- CHARLES GOUNOD- JULES MASSENET e la
GERMANIA con WAGNER.
GIOACHINO ROSSINI
GIOACHINO ROSSINI conduce al suo momento più alto ma anche conclusivo, l’opera
buffa, che ancora in voga nei primi decenni del secolo, grazie anche a Gaetano
Donizetti, passa progressivamente in secondo piano rispetto all’opera seria.
GIUSEPPE VERDI
Giuseppe Verdi nasce a Roncole di Busseto nel 1813, da una famiglia modesta.
Studia musica grazie all’aiuto del commerciante Antonio Barezzi, che gli paga le
lezioni di musica.
Nel 1832 Verdi si reca a Milano con l’intento di studiare presso il Conservatorio
cittadino. Tuttavia viene respinto dalla commissione esaminatrice perché ritenuto
troppo vecchio e senza troppe attitudini musicali. Nonostante ciò Verdi rimane a
Milano, dove continua a studiare musica. Nel 1836 sposa Margherita, la figlia di
Antonio Barezzi, dalla quale ha due figli. Purtroppo la sua vita familiare subisce un
brutto colpo poiché Margherita ed i due bambini perdono la vita nel giro di pochi
anni, lasciando Verdi solo e nel più totale sconforto. Grazie all’insistenza di un amico
Verdi torna a scrivere e, nel 1842, completa NABUCCO, un’opera che narra le
vicende del popolo ebreo tenuto prigioniero a Babilonia dal re Nabucodonosor. Tale
opera ottiene un grandioso successo. Ne ricordiamo il famoso coro degli schiavi
ebrei “Va pensiero” in cui gli schiavi ripensano con nostalgia alla loro patria lontana.
L’opera passerà alla storia anche per il suoi presunti messaggi rivoluzionari, creando
un parallelismo tra gli italiani privati della propria patria, che si immedesimano negli
schiavi ebrei. Giuseppe Verdi era assolutamente favorevole all’Unità d’Italia e si
schierò attivamente per questo obiettivo. Dopo l’unità d’Italia, sui muri delle strade
di Milano, compariva l’acronimo VIVA V.E.R.D.I (Viva Vittorio Emanuele Re
D’Italia).
Nei successivi quindici anni Verdi scrive diverse opere, tra cui ricordiamo:
la “Trilogia popolare” IL RIGOLETTO, IL TROVATORE E LA TRAVIATA. Le chiamiamo
“Trilogia Popolare”, perché all’interno abbiamo molti temi e metafore che ci
ricordano quello che Verdi stava vivendo in prima persona nel periodo del
Risorgimento. Queste tre opere esprimono molto bene il sentimento degli italiani in
quel periodo.
Compone DON CARLOS E AIDA (commissionata in occasione dell’apertura del canale
di Suez).
Nel 1874 Verdi scrive una MESSA DA REQUIEM¸ in onore del poeta italiano
Alessandro Manzoni, scomparso l’anno precedente. Verdi, con il Requiem,
considerato un capolavoro della musica sacra, dimostra di possedere abilità
compositive che vanno oltre il campo operistico.
STILE
La sua musica è di facile comprensione e ricca di melodie toccanti.Lo stile potente e
drammatico riesce a suscitare grandi emozioni. Inoltre il maestro sa usare
magistralmente la funzione del CORO. Nella riforma del melodramma ottocentesco,
Verdi è particolarmente impegnato
il tentativo di superare la netta divisione tra arie e recitativi;
la maggiore presenza di pezzi d’assieme (duetti, terzetti, quartetti e scene di
massa)
il rafforzamento del ruolo dell’orchestra.