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CONTESTO STORICO
CONTESTO CULTURALE
In questi due quadri possiamo capire la differenza tra il periodo Romanico, che è
l'ultimo periodo del Medioevo e quello rinascimentale. Infatti con il Rinascimento
possiamo notare l'avvento della tridimensionalità e della prospettiva nella
realizzazione dei corpi. In questo affresco di Michelangelo, il famoso” Giudizio
universale” infatti possiamo notare un'apertura verso la scienza ,proprio perché
essa è l'unica branca del sapere in grado di spiegare come funziona l'occhio e quindi
come funziona la tridimensionalità e la prospettiva della nostra vista. Tutto ciò per
dire che effettivamente anche il mondo della chiesa e anche la musica sacra si
stava avvicinando verso la scienza
I LUOGHI DELLA MUSICA
LE FORME: Nella musica sacra cattolica, le forme principali, entrambe polifoniche e con testo in
latino, sono la MESSA, una composizione di grandi dimensioni, suddivisa in varie parti, da cantare
durante la messa, e il MOTTETTO, una composizione breve con testo in latino tratto dalla Bibbia.
LA RIFORMA PROTESTANTE
Con l’affissione delle 95 tesi alla porta della cattedrale di Wittenberg il 31 ottobre
1517, il monaco Martin Lutero (1483—1546) dà avvio al movimento noto appunto
come riforma protestante, con il quale egli si schiera contro la Chiesa di Roma
accusata della pratica della vendita delle indulgenze.
Egli contestava alla musica della Chiesa di Roma l’incomprensibilità dei testi dei
canti sacri
LA SCUOLA VENEZIANA
Si differenzia dal modello romano.
Il centro della vita musicale della città è la Basilica di San Marco, dove viene ideata:
la tecnica dei cori spezzati o battenti che consiste nel posizionare gruppi di
cantori o di strumenti in punti diversi della basilica. Questo accorgimento crea
innanzitutto un effetto *STEREOFONICO per l’ascoltatore ma anche suggestivi
effetti di eco e di variazione di intensità dovuti alla differente dislocazione.
Nella basilica inoltre era largamente consentito l’uso di strumenti musicali,
vengono infatti fatti installare due organi, ed usati regolarmente ad esempio
strumenti a fiato come trombe e tromboni.
Tra i grandi organisti attivi a San Marco ricordiamo ANDREA E GIOVANNI
GABRIELI
*( Questo tipo di effetto è quello che ancora oggi noi possiamo apprezzare quando compriamo
un paio di cuffiette, da un lato o dall'altro non sentiamo le stesse cose, infatti alcuni strumenti
sembrano proprio circondarci quando noi ascoltiamo la musica)
LA SCUOLA FIAMMINGA
Nelle FIANDRE
LA MUSICA PROFANA:
La Francia e la chanson,
l’Italia e il madrigale
Per quanto riguarda la musica profana si diffonde in Francia la CHANSON,
composizione polifonica profana in forma strofica il cui testo parla generalmente
d’amore.
Il MADRIGALE
Si tratta di una composizione polifonica in cui vi è una stretta relazione tra parola
e musica. I testi, colti e raffinati, sono scelti tra gli scritti degli autori del tempo
(Petrarca, Boccaccio, Ariosto, Tasso).
Tra i compositori di madrigali troviamo LUCA MARENZIO, Gesualdo da Venosa e
soprattutto CLAUDIO MONTEVERDI (1567—1643).
Di carattere più semplice e popolare villanella, canzonetta e frottola, sono altre
forme musicali che si potevano ascoltare nelle corti italiane nel 400 e nel 500.
LA DANZA
Durante il Rinascimento la danza acquisisce molta importanza sia nelle piazze
che all’interno delle corti, dove nasce la figura del maestro di danza, che ha il
compito di insegnare le danze al Signore e ai suoi ospiti e creare nuove
coreografie per le feste di corte. Lo sviluppo della danza determina uno
sviluppo anche della musica strumentale che la accompagna. Tra le danze
più diffuse troviamo pavana, allemanda, gagliarda, piva e corrente. Tali danze
spesso vengono accoppiate tra di loro, mettendo in successione una danza
dall’andamento più vivace e una danza di andamento moderato.
Tra gli strumenti più diffusi ricordiamo: viole da gamba e viole da braccio, (strumenti
a corde strofinate), violini, liuti , cetre, chitarre, arpe e clavicembali (strumenti a
corde pizzicate). Tra gli strumenti a fiato troviamo flauti dritti e
traversi, la bombarda e il cromorno (ad ancia doppia), trombe e tromboni,
cornamuse. Nelle chiese continua ad essere utilizzato l’organo. A questi vanno
aggiunti strumenti a percussioni come tamburi, tamburelli, sonagli, piatti.