IL MEDIOEVO
Alla fine del X secolo si diffuse in Europa la leggenda popolare che allo scoccare dell’anno 1000 il mondo
sarebbe finito, ma non finendo si creò uno stato di felicità, entusiasmo, ma questa tradizione non basta a
giustificare la rinascita che si incrementò in tutte le discipline nel XI XII secolo. Nella politica il potere delle
repubbliche Marinare prima e dei comuni dopo, si sostituì all’impero segnando la fine del feudalismo.
Nell’arte fiorì in tutta Europa lo stile romanico che si trasformò in seguito nello stile gotico. Nelle lettere vi
era il romano di origine latina e il volgare, e le lingue d’oc e d’oil in Francia.
LA POESIA TROVADORICA
La poesia dei trovatori fu l’espressione dell’aristocrazia; i loro temi prediletti furono la bellezza della natura,
i piaceri della tavola e della compagnia e le virtù cavalleresche e l’amore (amor cortese). Essi non si
rivolgevano mai alla loro donna chiamandola per nome, ma dandole appellativi, la lingua da loro usata era il
provenzale, o lingua d’oc, semplice e piena di musicalità.
BERNARD DE VENTADOUR
Nasce nel 1145, figlio di servi; il suo signore lo cresce nelle musica e nella poesia, ma poi viene cacciato
quando si scoprì che era l’amante della moglie. Bernard si trasferì in molte altre corti e morì nel 1195.
Fu il più famoso trovatore del suo tempo, la più famosa delle sue canzoni fu “can vei la Lauzeta mover”.
JACOPONE DA TODI
Fu un uomo di legge e molto ricco, ma dalla morte della moglie decise di farsi eremita e francescano per
scontare i suoi peccati. Scrisse poesie e laudi violente e drammatiche a sfondo religioso,ma a causa delle sue
infuocate accuse fu scomunicato da Bonifacio VIII, e fatto imprigionare; venne liberato nel 1303 e trascorse
gli ultimi anni della sua vita a Todi, dove morì. Compose 93 laudi e numerosi componimenti in latino e in
volgare.
GUILLAUME DE MACHAUT
Primo esponente dell’Ars Nova francese, nasce nel 1300, prende i voti giovanissimo, e viaggiò in molti posti
descrivendoli nei suoi poemi. Essendo poeta-musicista lasciò circa trenta composizioni sia letterarie che
musicali dette “vinelais” o “chansons balladees”(polifoniche a due voci). In lui prevalgono l’espressività
poetica, la vivacità, la grazia e la spigliatezza. La sua opera più importante fu la Messa di Notre Dame a
quattro voci.
LA MUSICA BAROCCA
Il significato di “Barocco”
Il barocco è la cultura artistica del 600 nelle regioni europee. Il barocco è orientato verso complicati effetti
decorativi, deriva da ciò che è capriccioso, e che non segue le regole delle proporzioni, viene anche usato
per indicare cose estese, quindi applicabili a periodi storici precedenti o prossimi. Le sue caratteristiche sono:
teatralità, potenza, grandiosità, monumentalità e la ricerca di complicati effetti decorativi. La nascita della
musica moderna viene collocata nel 600.
Claudio Monteverdi
Cremona 1567, figlio di un medico. Nel 1590 va alla corte dei Gonzaga, duca di Mantova. Ancora giovane
divenne famoso componendo madrigali, a più voci, drammatici o concertati (accompagnati da strumenti) che
anticipavano la nascita del vero e proprio melodramma. Aveva idee innovatrici, credeva che tra musica e
parole vi potesse essere una perfetta unione in modo che si arricchissero una con l’altra, così nel 1607
presentò l’Orfeo, per dimostrare ciò che credeva, e qui la musica accompagnava le parole (monodia
accompagnata). Questa prima opera ebbe un grande successo, e fu ritenuto artisticamente molto valido.
Venne nominato Maestro di cappella a San Marco a Venezia, vi rimase fino al 1643, compose anche musica
sacra, come messe e mottetti. Fu la figura musicale principale del 600.
Giacomo Carissimi
Nato a Roma da una famiglia di origine marchigiana, fu cantore e organista nel duomo di Tivoli e nella sua
produzione musicale si riscontra una grande varietà di forme, dal mottetto dialogato all'historia biblica, dalla
lamentrazione alla cantata latina, dal dialogo sacro all'oratorio. Le opere di Giacomo Carissimi sono divise in
narrazione:affidato al coro; rappresentazione:che raggiunge una grande forza espressiva; meditazione
finale:affidata al coro che rappresenta il popolo. L'accompagnamento strumentale è semplice e sobrio.
Gregor Haendel
Haendel non nasce da una famiglia di musicisti:il padre è un barbiere e il suo primo maestro gli insegnò a
suonare il clavicembalo. Rimasto orfano frequentò i corsi di diritto all'università svolgendo nello stesso
tempo l'attività di organista, egli decise di abbandonare gli studi universitari per dedicarsi completamente
alla musica. Si trasferì a Londra dove prese la cittadinanza e qui continuò per parecchi anni a comporre
melodrammi, ma conosce purtroppo anche insuccessi, rivalità e invidia e cosi decise di lasciare Londra ed
venne accolto trionfalmente a Dublino ma due anni dopo torna a Londra dove riconquistò la nobiltà inglese
grazie alla rappresentazione dell'oratorio Messiah. In fine Haendel si ammalò dove perse la vista ma egli non
abbandonò mai la sua attività di compositore. Egli si cimentò in tutti gli stili più attuali e si proiettò anche
verso il futuro alla costante ricerca di successo e di riconoscimento per la sua arte.
Toccata
La toccata è una forma musicale che risale al 1500 e la toccata era un brano che serviva all'esecutore per
sciogliere le dita per provare lo strumento su cui andava a cimentarsi e nello stesso tempo per richiamare
l'attenzione del pubblico e prepararlo all'ascolto dei brani successivi. La toccata quindi era un scioglimano
con passaggi veloci di grande agilità e con evidenti contrasti sonori atti a sorprendere gli ascoltatori. In
genere era improvvisata, cioè inventata sul momento per cui non era legata ad una costruzione musicale
rigorosa.
Gerolamo Frescobaldi
Ferrara 1583, importante cantore, organista e clavicembalista. A 20 anni venne assunto come organista
nell’ACCADEMIA DI SANTA CECILIA A ROMA. Passò anche per Milano. Dal 1609 fece l’organista
nella cappella Giulia di San Pietro (in Vaticano), morì nel 1643. una delle raccolte più importanti fu nel 1637
contenenti 2 libri, tutte composizioni per organo, I “fiori musicali” del 1635 costituiscono un’opera sacra con
un’espressione austera e suggestiva.
Antonio Vivaldi
Venezia 1678, ebbe come maestro suo padre. Nel 1703 fu ordinato sacerdote, e dopo un anno venne
dispensato dal celebrare messa a causa di una sua malattia. Venne nominato maestro di violino all’ospedale
della pietà a Venezia. La maggior parte delle sue composizioni era scritta per le ragazze orfane dell’ospedale,
morì nel 1741 a Vienna. L’opera strumentale completa comprende 529 composizioni. Con l’orchestra d’archi
creò la basi per il concerto solista fissando la classica TRIPARTITA:
allegro-adagio-allegro.
Il conservatorio
Il loro primo compito era lo studio della musica, ma il ricovero e la protezione dell’infanzia povera a cui
provvedeva la beneficenza pubblica o privata. Questi istituti, chiamati anche ospedali, erano inseriti nel
contesto di una chiesa ed erano i religiosi che istruivano i ragazzi. I figlioli e le putte venivano usate per i
canti a messa, quindi dovevano prendere lezioni di musica, e si pensò presto di affidare questo compito ad
insegnanti qualificati. L’insegnamento della musica divenne l’attività principale nei conservatori che
lentamente si staccarono dalla chiesa diventando scuole autonome.
Callegari Silvia
V°E