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BREVE STORIA DELLA MUSICA --- Massimiliano Mila  

                                                                                                       
         

                                                                                                                                                 1- MUSICA GRECA

- tetracordi--modi (lidio,frigio,dorico), generi (cromatico, enarmonico, diatonico)


- tragedia : musica,danza e poesia in un unico complesso artistico-- Euripide fu rivoluzionario perchè eliminò il coro
"la tragedia non rappresenta gli oggetti della passione ma i moti di essa "

- Herman Albert--sensibilità musicale :ritmo,melodia e musica vera e propria -- i greci si ritrovavano nella seconda
condizione--- dottrina dell'energia, quindi l'azione della musica era di tre specie fondamentali : energica,snervante o
estasiante.( tuttavia sono divisioni molto approssimative, indicano giusto un'idea, una sfumatura, non sono rigide)

" le teorie dei filosofi greci sono quindi caratterizzate dall'incapacità di cogliere il fatto musicale nella sua autonomia ed
essenzialità e dall'abitudine di subordinarlo a qualche altro criterio o scientifico o morale . "
Aristosseno fu il primo che abbia avuto veramente coscenza della realtà artistica del pezzo musicale , il primo filosofo che
sia anche musicista e che senta, pur non riuscendo ancora ad individuarla la neccessaria presenza dello spirito nell'opera
d'arte.
Ad oggi ci rimangono alcuni frammenti dell' ORESTE di Euripide (enarmonico) e i due INNI DELFICI di un certo Limenio
ateniese.
 
"Fino a quando vivi, splendi. Niente ti affligga troppo. La vita dura un attimo. Il tempo richiede il suo tributo."

                                                                                                                                           2- IL CANTO GREGORIANO

- canto gregoriano : si intende il complesso di musica fiorita durante il Medioevo in seno alla Chiesa , dalle origini del
cristianesimo fino alle origini della polifonia, quindi dell'umanesimo: musica vocale monodica, inquadrata negli schemi
della liturgia cattolica. -- Papa Gregorio Magno 590

-nascita della SEQUENZA : monaco Notker dell'abbazia di San Gallo , trovando difficile la memorizzazione le esatte
melodie della jubilationes , egli pensò di farcire con versi sillabicamente corrispondenti le note che costituivano tali
interminabili vocalizzi-- fece poi fiorire la PROSA e il TROPO. --- "Mea vita in morte sumus"
- TROPI : creati forse per le prima volta dal monaco Tutilone morto nel 915 a San Gallo, sono aggiunte, introduzioni o
inserzioni ai canti liturgici.
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Sequenza e tropo , forme della seconda era del canto gregoriano, rispecchianom la stanchezza creativa sopravvenuta nel
canto cristiano dopo la codificazione liturgica operata da Gregorio Magno che aveva scoraggiato la produzione oramai
superflua di nuovi canti .

- l'abile sequenza latina ebbe anch'essa numerosi seguaci, che ben presto fu difficile distinguere tra sequenze sacre e
profane: ne nacque una gran confusione e il Concilio di Trento ne fece piazza pulita e Pio V ammise solo 5 sequenze:
1- Victimae paschali laudes
2- Vieni Sancte Spiritus
3- Lauda Sion Salatorem ( Notker)
4- Stabet mater dolorosa ( Jacopone da Todi)
5- Dies irae dies illa

- la salmodia liturgica in orgine non fu altro che un mezzo di preghiera , linguaggio collettivo di recitazione e lettura.
- affidata esclusivamente alla melodia , scarsa la vita rimica : ripresa, ripetizione di un tema , felice equilibrio di frase
melodica , riuscito connubio della parola con il suono .
- l'espressione quando c'era, si aggirava sempre intorno ai temi della fede, della speranza, dell'aspirazione e del terrore
celeste.
- manca la forza determinante della sensibile, quindi le frasi non concludono ponendo un limite, ma lasciano una larga
prospetiva aperta al pensiero

                                                                                                                                   3- MONODIA PROFANA E


MEDIEVALE
- da ricordare come sequenza profana il lamento per la morte di Carlo Magno "A solis ortu"
- la Germania conserva i CARMINA BURANA (1230) , una singolare raccolta di canti gogliardici nei quali un latino quasi
maccheronico si mescola alle nascenti lingue volgari , con argomenti collacciati e ribaldi: le forze irresistibili dell'amore,
della gioventù , della primavera vi trovano un'espressione letteraria fresca e saporosa. -- influenze della soprendente
fioritura monodica dei trovatori e trovieri francesi ( sud e nord)
- l'apogeo della musica profana latina si deve porre intorno all'anno 1100 con le due forme del rondellus e del conductus

- l'adozione della lingua nazionale influisce profondamente sui caratteri musicali modificando principalmente RITMO e
TONALITA' : molto più libero, entra in contatto con la danza che lo irrobustisce , mentre le più elementari cadenze
modulanti hanno l'energia delle parole dette per la prima volta, oltre alla variazione da maggiore a minore.

- la melodia trovadorica prefiguraa quella che sarà per alcuni secoli la grandiosa trama segreta nella preistoria della
musica moderna in Italia
- a seconda del contenuto letterario le canzoni trovadoriche presero nomi diversi . Si potrevano trovare canzoni aventi
come temi : la natura, amori notturni e impossibilitati da forze esterne, amori struggenti, ma anche canzoni storico-
narrative sui temi tradizionali della mal maritata -- figura del giullare e del menestrello alle corti .

- Kaufrè Rudel -- l'idealizzazione della donna si spingeva al pounto di farla oggetto d'un culto quasi religioso.
TROVATORI : Bernart de Ventadorn , Jafrè Rudel, Peire Vidal
- la poesia dei trovieri, in lingua d'oil, risulta più povera e meno ricercata

-GERMANIA :  si hanno i MINNERSINGER e i MEISTERSINGER : rispettivamente sono i cantori d'amore , non tanto
sensuale quanto quello trovadorico, ma più spirituale e mistico, e il maestro cantore artigiano --- da ricordare che con il
trapasso della vita cavalleresca del regime feudale alle nuove consuetudini (commerciali, cittadine , civili) dell'età
comunale o delle prime signorie, i cantori superaronmo la crisi sociale in solide corporazioni professionali, così nacque la
figura del Meistersinger , una figura imborghesita che abbandona l'aspetto avventuroso,errante e bellicoso del trovatore.

- ITALIA : abbiamo le LAUDE ,ovvero canzoni religiose in volgare nate dalla spontaneità religiosa delle masse popolari . --
- da ricordare alcuni testi di Jacopone da Todi , il quale si definisce un "giullare di Dio" . Alcune diq ueste laude erano
dialogate-- la musica si inserì nei primi esperimenti del teatro religioso italiano.

- SPAGNA : posizione analoga a quella delle laude italiane "Le Cantigas de Sancta Maria " , derivazione dalla musica
araba e allontanamento dall'indeterminatezza ritmica e tonale del gregoriano

                                                                                                                                             4- GLI INIZI DELLA POLIFONIA

- crotta britannica : strumento ad arco con tre corde a piatto , non si poteva toccarne una senza sfiorare le altre due
accordate alla quinta e all'ottava -- probabile origine della polifonia
- verso la fine del IX secolo trova stabilità la prima forma rudimentale di doppio canto orizzontale -- ORGANUM
- quello che importava ai musicisti era aumentare il numero delle parti anche se venivano eseguiti intervalli barbari e
stonati

INGHILTERRA : i canti risultano più orecchiabili perchè vengono prediletti gli intervalli di terza e di sesta invece che di
quarta e di quinta

- Manoscritti da ricordare :  Organa di Winchester ; Musica enchiriadis , Micrologus (Guido d'Arezzo)

-MOTTETTO : artificiosa combinazione di due melodie, spesso su testi poetici diversi , sopra un "tenor" che poteva
essere affidato ad esecuzione strumentale-- sarà la forma dell'avvenire, nella quale si convoglierà la maggior parte della
produzione polifonica nel XIII e XIV secolo .

- In Francia settentrionale e nelle Fiandre si sviluppa il discanto, nota contro nota, mentre nella Francia meridionale
fiorisce la nuova concezione dell'ORGANUM ,fondata sul contrasto ritmico delle due parti : mentre una voce tiene il canto,
il "duplum" si effonde in sempre più libere e ricche fioriture melodiche -- magister Leonius , poi magister Perotinus (vero
fondatore del mottetto)
- il seguito dell' Ars antiqua francese si svolge tutta tulle orme di Perotin, ampliando le possibilità del mottetto

-ARS NOVA : un'arte più vicina alla vita , si passa dal piano del sogno a quello della vita .-- ritmo sempre più libero , più
musicale, sciogliendosi dalla servitù alla parola parlata, abbandono delle forme più antiche a favore del mottetto ,
accumulamento di molte note , movimento straordinariamente vivace e frequente uso della diminuzione , più dissonanze
 -- polemihe fra i sostenitori del vecchio e del nuovo stile
... GUILLAUME DE MACHAUT , geniale figura di musicista e poeta che impersona perfeettamente l'Ars nova francese, in
lui vi è una sensualità melodica e una cura inconfondibile della vaghezza sonora , indice dei tempi nuovi

ITALIA : della polifonia in Italia non si hanno esempi prima del 1340--scambi economici,quindi anche culturali con la
francia+ ritorno della sede papale ad Avignone 1377-- scoperta da parte degli italiani dell'Ars nova francese-- "la musica,
come tutte le arti, usciva di chiesa per farsi profana; s'inebriava un cotal poco dell'aria aperta , tastava le belle villane e
diceva fioretti alle gentil donne , ballava per le piazze, per le sale e le corti, ma studiavasi poi di esser a tempo per
ritornare la sera devotemente in chiesa a dir compieta " Carducci

- Tre forma principali  : madrigale , ballata e caccia .

MADRIGALE : breve composizione poetica di 8 versi, due terzine e un distico a rima baciata, i tempi inizialmente
dipoingono un po' il desiderio da parte del cittadino di allontanarsi dalla chiesa e di avvicinarsi invece alla campagna , al
verde, alla natura in generale. più avanti verranno trattati temi amorosi, politici e sociali , satirici e musicali .

BALLATA : fu la forma generale , quasi univerale, della lirica popolare italiana nei primi tre secoli (così dice Carducci)

CACCIA : forma trecentesca musicalmente più caratteristica e interessante, inizialmente descriveva una vera e propria
scena di caccia, poi una qualunque scena movimentata e piena di agitazione
es " Tosto che l'alba del bel giorno appare" e "Passando con pensier per un boschetto"  

                                                                                                                                                       5- IL QUATTROCENTO

- Fiamminghi --(venivano pagati) Francia del Nord, Belgio, Olanda , dal 1400 al 1550 circa--- hanno dominato la scena
musicale europea . portarono il contrappunto a dei livelli virtuosistici , un contrappunto di melodie compiute ,
sapientemente assegnata ad ognuna delle voci e combinate in architettura sonora . Poca attenzione al testo , anche
perchè spesso era inintellegibile nel groviglio polifonico delle voci -- essi lavorarono per i secoli futuri portando al suo
apogeo l'arte del contrappunto e trasmettendo così ai posteri, la grande idea dello sviluppo tematico .
Primo tra tutti Guillaume Dufay, un artista tra Medioevo e Rinascimento-- inaugurazione del duomo di Firenze 24 marzo
1436 con il mottetto " Nuper rosarum flores".     Molto bella è anche " Vergine bella, che di sol vestita"
- Okeghem è ricordato per esser stato autore d'un "Deo gratias" a 36 voci
- JOSQUIN DESPRES , giudicato da Lutero "il padrone delle note" con lui la musica comincia vermente a vivere
dell'anima profonda della parola sacra . -- concetto di "musica riservata"

- tecnica dell'imitazione canonica: combinazione di una melodia ripresa successivamente da tutte le voci

ITALIA : la musica italiana del 400 costituì una specie di armara contro la retorica, il pericolo della tecnica fine a se stessa
e l'indeterminato cosmopolitismo della lingua aulica e dotta usata dai Fiamminghi , infatti rimase diffusissimo il canto
profano popolaresco caratterizzato da un profondo amore verso la natura, promuovendo l'armonia consonante e tonale,
elementare naturalezza melodica . " Nasce una lirica più vicina all'intuizione ed espressione artistica che non sia la
fiamminga ed in essa si stabilisce una mutua intesa fra la musica e la parola"-- frottola, canti carnascialeschi

COSTANZO FESTA : uno dei primi musicisti ai quali riuscì in modo particolarmente felice questo contemperamento della
sensibilità armonica italiana con la polifonia fiamminga

                                                                                                                                            6- RINASCIMENTO, RIFORMA E
CONTRORIFORMA

- senso dell'armonia-- nuova intuizione del secolo , nella musica è l'equivalente dei concetti che nell'arte, nella filosofia,
nella religione e nella scienza deternimarono la grade rivoluzione del pensero del Rinascimento.

- il 500 è per la musica una di quelle epoche felici che proteggono un linguaggio universale , nessuna necessità di
formarsi un nuovo stile dal nulla.

- MESSA : grande forma polifonica in cui si convoglia secondo determinate norme di liturgia, la produzione musicale per il
servizio sacro -- quello che conta è il lavoro dell'artista

- Il corrispondente profano del mottetto è il MADRIGALE : breve forma polifonica che a partire dal terzo decennio del 500
domina tutto il secolo. Esso riveste musicalmente qualsiasi testo profano, in lingua volgare (testi di Petrarca e Boccaccio)
, prima a 4 , poi a 5 voci . -- petrrchismo in letteratura e madcrigale in musica sono fenomeni paralleli

- Tasso nel 1584 si lamenta di questa musica giudicata da lui molle e effemminata, invece ha spesso insufflato nei testi
poetici del petrarchismo una vita sentimentale così penetrante e pungente quale i poeti mai si sarebbero sognati di
possedere.

---SCUOLA VENEZIANA

elaboratrice infaticabile del madrigale profano, non esclude l'uso degli strumenti in chiesa

-Adriano Willaert (1490-1562) fu il primo ad introdurre l'uso dei due organi, uno dirimpetto all'altro nella Basilica di San
Marco , per instaurare l'uso della composizione a due cori.
-Prima raccolta di madrigali (1530) "Madrigali de diversi musici ", 17 composizioni di cui 8 di Verdelot.
- "Il bianco e dolce cigno " di Arcadelt fu uno dei pezzi più famosi del 500 e rimase documento delle altezze maggiori
raggiunte nel madrigale
- Cipriano de Rore-- cromatismo
-Nicola Vicentino-- scoperta del genere enarmonico
- DA RICORDARE-- i due GABRIELI, Andrea e Giovanni . Quest'ultimo più austero e profondo di Andrea introdusse per
primo un espresso compketamento strumentale alle voci -- L'uso degli strumenti fu espressamente prescritto in vista di di
una precisa funzione artistica . -- Musica rivolta all'espressione

-Luca Marenzio : raccoglie tutti gli esperimenti tecnici dei veneziani; semitono cromatico, dissonanze, modulazione
armonica ai fini espressivi.  Si pone rispetto al grande coronatore della scuola veneziana si pone in un certo modo come
Mozart rispetto a Beethoven
- Carlo Gesualdo : porta il cromatimsmo all'estremo in accordo con lo smisurato disordine delle sue passioni -- trapasso
dall'ordinata euritmia del Rinascimento alla convulsa interiorità del Barocco
- Monteverdi : conclude l'evoluzione del madrigale verso la pienezza d'espressione e l'intensa umanità senza cadere nel
celebralismo-- trionfo definitivo della concezione armonica nel trapasso dal madrigale contrappuntistico a una forma di
monodia accompagnata che in Marenzio si iniziano ad intravedere nelle sue ultime opere .
 
- madrigale dialogico-- ci si avvicina sempre di più all'avvenire della musica teatrale , inizialemente ci sono 5 voci che
interpretano di volta in volta ogni personaggio , quindi la composizione musicale è ancora madrigalistica e non
monodicamente drammatica come sarà poi.
- Adriano Banchieri (1567-1634) fu il primo a dichiarare il proposito di accoppiare l'antico stile del madrigale polifonico con
il più moderno monodico drammatico. -- dissolversi della polifonia nel sempre più spiccato gusto parodistico
dell'autocaricatura.

---SCUOLA ROMANA

La polifonia romana è quasi esclusivamente sacra-- fiorisce lo spirito di ardente ripresa religiosa della Controriforma , La
polifonia è sempre reale , nel senso che ogni voce rispecchia una melodia di senso compiuto senza far prevalere una
melodia piuttosto che un'altra.

- espressione oggettiva : palestrina musicò 103 volte lo stesso testo liturgico-- il madrigale profano si indirizza verso la
soggettività, quello sacro verso un' oggettività .

- CONCILIO DI TRENTO : (1545-1563) questione della musica sacra, problema dell'intelliggibilità del testo , soppressione
dei temi tratte da canzoni profane, venne riconfermata la purezza della musica vocale ed esclusa l'introduzione di
strumenti-- Fortunatamente Palestrina presentò ai cardinali "Missa papae Marcelli" che rispettava i requisiti voluti e che
salva le sorti della musica sacra.

GIOVANNI PIERLUIGI da PALESTRINA (1525- 94) : La tradizione in lui si è fatta natura. esprime il meglio di sè nella
vitalità dei mottetti e della maestosa architettura delle messe.
                                                                              - l'ambivalenza contrappuntistica ed armonica della poesia del 500 trova
in Palestrina la manifestazione più perfetta.
                                                                              - promuove la corrispondeza verbale e fraseggio musicale
                                                                              - non ha nulla di personale da comunicarci, ha semplicemente un testo
da musicare
                                                                              - scarso utilizzo dei cromatismi e alle sue complicazioni psicologiche

In complesso la purezza della polifonia a cappella fu srupolosamente osservata dai musicisti romani del 600 che
continuarono ad operare nelo spirito della Controriforma.

---SPAGNA

- La grande polifonia sacra non si stacca dalla tradizione fiammingo-romana estesa ormai in tutta europa
-Tommaso Ludovico da Victoria ( 1540-1611) fu uno dei sommi compositori del secolo al livello di Palestrina , che scrisse
" Le Passioni" , composizioni di straordinaria intensità patetica ,caratteristiche del suo genio tormentato e passionale --
preannuncia l'imminente Barocco.
--- FRANCIA E PAESI BASSI

- Stretta unione di musica e poesia


- Orlando di Lasso (1532-94)  fu uno dei più squisiti e maliziosi autori di canzonette profane , trepidava un'anima in preda
al dubbio e all'ansia del divino
- Celement Janequin -- tendenza alla musica descrittiva

--- RIFORMA

- Il canto sacro doveva cessare di essere uno spettacolo offerto ai fedeli dai musicisti di professione, per diventare loro
attiva partecipazione
- travestimento spirituale di canti profani
- adattamenti di testi in lingua tedesca a melodie date ( opera di Lutero)
-"corali" ambiziose opere d'arte che entrarono nella conoscenza dei fedeli creando un fondo di melodie universalmente
diffuse-- realizzazzione per la prima volta dell'unità nazionale tedesca

                                                                                                                                  - LA MUSICA STRUMENTALE DEL 500


E 600

 
- si sviluppa la monodia accompagnata e l'armonia moderna fondata sul senso tonale, ovvero la convergenza di tutti i
suoni verso un suono principale che riposa nel basso (per l'esecuzione di un madrigale si usava anche un liuto invece
delle 4 o più voci)

- caratteristiche del 500 sono: 1) gioco delle imitazioni ricorrenti 2) specie di compromesso tra contrappunto e armonia .
La storia della musica organistica cinquecentesca consiste nella sua lenta emancipazione dello stile vocale che non può
dirsi compiuta se non in pieno Seicento. Si mira all'arricchimento e all'abbondanza di abbellimenti per compensare il
deficit delle differenze dinamiche dello strumento

- la pratica organistica si esplica in due forme fondamentali : RICERCARE e TOCCATA ( più rigorosamente
contrappuntistica la prima, più virtuosistica e brillante la seconda)

- per il liuto invece, più utilizzato per canzoni profane e danze, si comincia ad organizzare il genere della SUITE :
-allemanda
-corrente
-sarabanda
-giga

-Andrea e Giovanni Gabrieli (Venezia) -- l'orchestra acquista un suo primo consistente ordinamento

- si passa da un virtuosismo superficiale a un'autentica sostanza di valori umani e religiosi-- inizi del MELODRAMMA

GERMANIA :    la TABULATURA NOVA (1624) fondò l'arte organistica tedesca, contemplanti immagini apocalittiche
,disposizione all'astrazione, alla spirituale concentrazione, alla mistica ascesi tipica della scuola del Nord.

INGHILTERRA : la maggior gloria musicale sta nei "Virginalisti", eseguivano canti profani e danze per lo più
contrappuntistiche , notevoli per la loro natura puramente strumentale
                         - Henry Purcell ( 1658-95), operista, porta alla sua massima altezza la musica inglese, perchè fu in grado
di fondere in un unica sintesi la tradizione virginalistica , quella della scuola
                            italiana e dei clavicembalisti francesi

FRANCIA :   - inizialemente nel 500 hanno grande diffusione le danze strumentali (gagliarda,allemanda, pavana), poi si
sviluppò nella seconda metà del 600 una scuola clavicembalista

SPAGNA : nel 500 si perfezionano i "Tientos" ovvero variazioni contrappuntistiche analoghe al ricercare e imprime
vigoroso impulso alla musica cembalo-organistica

                                                                                                                      - LE ORIGINI DEL MELODRAMMA E LA


VOCALITà DEL 600
- si comincia a sviluppare una nuova forma d'arte fondata su un elemento letterario e musicale, che determinerà poi la
moderna opera lirica

- Alfonso Della Viola fu il primo attivo musicista teatrale dell'epoca , tanto che la commedia dell'arte fu farcita di musiche
madrigalistiche e canzonette e si introdussero gli "intermedi" ovvero episodi scenici e coreografici col compito di distrarre
il pubblico dalla soverchia attenzione richiesta dal dramma , ma finirono per diventare sempre più spettacolari fino a
diventare essi stessi cardine e ragione dello spettacolo.

FIRENZE  : abbiamo GIulio Caccini (1562- 1618) che elaborò il nuovo stile monodico sempre più piegato al virtuosismo e
alla recitazione scrupolosa piuttosto che all'utilizzo della polifonia vocale
- introduzione del masso continuo e utilizzo di pochi strumenti
- generalmente l'emotività della melodia coincide con una pronunciata accentuazione del senso tonale
Ma la nuova forma drammatico-musicale fiorentina era destinata a spegnersi, mentre a Roma e Venezia fecero sbocciare
l'opera lirica.

ROMA : la scuola romana : 1) sostituì a poco a poco le favole pastorali con soggetti mitologici o storici  2) inserì nel
dramma parti comiche   3) favorì la magnificenza della messa in scena  4) musicalmente, venne sempre più individuando
l'organismo melodico dell'aria, ben distaccato dal recitativo

VENEZIA : Claudio Monteverdi (1567- 1643) muove dalla polifonia e e v'inserisce lo stile recitativo senza rinunciare alla
ricchezza e alle possibilità di quella. -- è una sintesi equilibrata di vecchio e nuovo. Accoglie lo stile recitativo dei Fiorentini
e riscattò la musica dalla mortificante sottomissione alle parole: là dove una reale emozione animasse il testo poetico, la
musica si ammorbidiva in curve melodiche rispettose della parola. -- l'armonia acquistò una grande risonanza espressiva.
- l'opera in musica arriva più nella forma romana che fiorentina, quindi spicca la tendenza a distaccare sempre più
nettamente le espansioni melodiche dal recitativo.

- Per la prima volta nella storia , nel 1637 il teatro San Cassino fu aperto ad un pubblico pagante-- l'opera usciva dalle
corti e si democratizzava

- il virtuosismo canoro dei virati si affermò rapidamente e contribuì ad allontare l'opera dallo scrupoloso recitativo
arrotondando la declamazione melodica in vere e proprie arie stroficamente costruite-- eliminazione del coro per motivi
economici
- Opere di Monteverdi : - " Il ritorno di Ulisse in patria"  e " L'incoronazione di Poppea"

NAPOLI : - L'ARIA COL DA CAPO si scindeva completamente dal recitativo


                 - lontana dalla scuola fiorentina che sposa la parola e ne indaga i significati
                 - il procedimento melodico e amornico era indifferente allo svolgimento psicologico delle persone sceniche , le
innumerevoli ripetizioni delle parole serviva allo sfoggio dei vocalizzi
             Alessandro Scarlatti (1660-1725) perfezionò le arie col da copo e grazie alla sua straordinaria genialità musicale ,
riuscì a superare le inconguenze del melodramma convenzionale , infatti la sua melodia non si cristallizava mai in schemi
              senz'anima , ma veniva sorretta da un'armonia psicologicamente significativa ed un'orchestra relativamente
vigorosa.

- Lo stile dell'opera PANITALIANA convoglia le varie caratteristiche regionali delle scuole veneziana,romana e napoletana
, fu diffusa in Europa da Giovanni Bononcini (1670-1755)

-ORATORIO : si passa dal gregoriano alla lauda , dalla lauda all'oratorio : è uno spettacolo sacro senza scene nè azion,
in parte narrazione, in part rappresentazione auditiva di un fatto bibilico con meditazioni morali ed edificanti , per soli, coro
e un semplice accompagnamento musicale -- un opera da concerto a tema religioso --- tale forma d'arte era destinata a
scomparire , infatti nelgi ultimi anni del 600 si definisce come "melodramma senza scene"
Ricordiamo Giacomo Carissimi ( 1605-74)

-LA CANTATA: varia combinazione di uno o due recitativi e arie -- 4 scuole


-Romana : Carissimi, minimo impiego del recitativo e costante cura della varietà e vivacità musicale
-Veneziana : Cavalli, virtuosismo canoro
-Bolognese : Colonna , cantate religiose
-Napoletana : Scarlatti , originalità e felice sincertà espressiva

- CONCLUSIONI SUL 600.....


Nei primi 50 anni con Monteverdi, Carissimi e Frescobaldi la musica raggiunge una delle sue massime altezze ,
sbocciando con una nuova modernità che la prima metà del 700 continuerà in Italia con Corelli e Vivaldi e la migliore
opera napoletana , e che la Germania porterà ancora più in alto con Bach -- "tutto il solletico è nell'orecchio, muore la
letteratura e nasce la musica"
Nella seconda metà del secolo trionfante è prima la stupefacenza scenografia macchinosa insieme al virtuosismo canoro,
poi solo quest'ultimo
Ilnrecitar cantando dei Fiorentini fu la scoperta dell'individuo, ma attraverso l'illusione umanistica e sotto il segno di un
lucido razionalismo

Il trapasso dalla polifonia corale all'individualismo vocale della monodia

" La parola aria, adoperata per certi momenti del canto, è una bellissima metafora per indicare l'essenza libera della
musica"

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