Personalità chiave: Monteverdi (tra Cinque e Seicento) tra Cremona, Mantova e Venezia (Maestro di cappella, 1614), per tutti i generi, tranne l’oratorio
Frescobaldi da Ferrara a Roma, musica
strumentale per strumenti a tastiera, organo e clavicembalo (toccata, recercare ecc… utilizzo della musica strumentale nei contesti liturgici oltre che profani)
Corelli da Fusignano (RA) a Roma, musica
strumentale soprattutto per strumenti ad arco (sonata da chiesa e da camera e concerto grosso)
Lulli, naturalizzato Lully, maestro al ballo della
corte del Re Sole (Luigi XIV) e successivamente detiene il monopolio dell’opera in Francia attraverso l’Académie de musique (1666) Concetti chiave:
Barocco (letteratura e arti visive; viene
applicato anche alla periodizzazione musicale) Manfred Bukopfzer 1600-1650 Primo Barocco 1650-1700 Barocco maturo 1700-1750 Tardo Barocco
Meraviglia e la “commozione” degli affetti:
Teatralità e quindi rappresentatività per ogni genere musicale Monodia accompagnata Armonia+musica strumentale=basso continuo! Recitar cantando
Generi del Barocco musicale:
Melodramma (Firenze, 1600; Mantova e in altre
città, come Roma e Venezia); dalla seconda metà del Seicento è diffuso in tutta Italia, attraverso compagnie d’opera, e approda in Francia (Lully), Inghilterra (Purcell), Austria e Germania (opera italiana). Oratorio (Roma, dal luogo chiamato oratorio nel Cinquecento da San Filippo Neri si sviluppa a “lauda drammatica” e successivamente, verso il 1620 un “melodramma” sacro senza scene né costumi…. Elemento caratteristico è però il Narratore o Historicus in latino).
Cantata (Roma ma anche al centro Italia e poi
in tutta la penisola); una sorta di “melodramma” o di “oratorio” in miniatura, ma con estrema ricerca di poesia di alta fattura (sostituisce il madrigale)
Musica strumentale andrà a sostituire nelle sue
linee melodiche e nella pianificazione armonico- contrappuntistica la diffusione che nel Cinquecento è tipica della polifonia vocale (v. sonata da chiesa che sostituisce il mottetto in alcuni momenti del Proprio della Messa): generi idiomatici (ossia che sviluppano le potenzialità di uno strumento particolare, il suo idioma, la sua lingua) fantasia, toccata, preludio; generi contrappuntistici come il ricercare (Che deriva dal mottetto vocale); generi basati sulla variazione su basso ostinato come la ciaccona, la passacaglia; generi di musica strumentale che deriva dalla danza, allemanda, corrente, giga, sarabanda, pavana, gagliarda (confluiscono nella suite).