Sei sulla pagina 1di 7

NAZIONALISMO MUSICALE

Fin dai primi decenni dell’800 si affermò gradualmente il concetto di nazione. In Germania prese corpo la
consapevolezza della propria identità nazionale, e si manifestò il desiderio di rendere il proprio paese unito
e indipendente. Nel 1807 Fichte incitò il popolo all’unità e alla rinascita. L’idea di nazione si tradusse in
rivendicazione politica di unità e indipendenza per quei paesi assoggettati a potenze straniere. Con la
seconda metà dell’Ottocento si conclusero i processi di unificazione della Germania e dell’Italia. L’IDEA DI
NAZIONE TROVA UN FORTE SUPPORTO NELLA CULTURA ROMANTICA IMPIEGATA NELLA RISCOPERTA DELLE
RADICI ETNICHE DI OGNI POPOLO.

SCUOLE NAZIONALI

Nel corso dell’800 fioriscono le “scuole musicali” che si ispirano alla tradizione folkloristica del proprio
paese

EST EUROPA  Principali centri (Polonia e Ungheria)

Nel NORD EUROPA (Norvegia principale centro)

Nel Nord Europa l’ispirazione popolare nacque nell’ambito di un linguaggio musicale di matrice tedesca. Tra
i compositori abbiamo Eduard Grieg (Norvegia)

INGHILTERRA E SPAGNA

In Inghilterra abbiamo Bennet, seguace di Mendelssohn.

In Spagna Pedrell che fu fondamentale per il recupero di musiche popolari.

IN RUSSIA

Negli anni cinquanta-sessanta operò a San Pietroburgo un gruppo di musicisti russi (gruppo dei cinque) che
proposero di creare un nuovo teatro musicale che affrontasse tematiche di rilievo sociale, che fosse
nazionale nel linguaggio musicale e che avvicinasse l’arte alla realtà.

I componenti del gruppo dei cinque erano:

Balakirev

Cui (critico musicale del gruppo)

Musorgskij

Korsakov (svolse un importante ruolo nella diffusione delle opere dei suoi colleghi, soprattutto quelle di
Musorgskij)

Borodin

Un aspetto che accomuna i cinque era il “dilettantismo” eccetto Korsakov che divenne professore di
composizione (nessuno era musicista di professione.) Per Musorgskij (l’arte aveva lo scopo di comunicare
con l’uomo russo).

QUADRI DI UN’ ESPOSIZIONE (Musorgskij)

Si ispira all’amico Hartmann. Nel 1874 venne allestita una mostra delle opere di Hartmann (dopo la sua
morte). Musorgskij, che fu tra i primi visitatori della mostra, dopo la mostra elaborò una raccolta composta
da dieci brani ispirati ai quadri intercalati da cinque Promenades che fingono da intercalare che allude allo
spostamento del visitatore da una stanza all’altra.
TEATRO D’OPERA ITALIANO

L’opera lirica era la principale fonte di divertimento e intrattenimento per il pubblico. Lo spettacolo
operistico era destinato alla fascia medio-alta della società. A diffondere il repertorio lirico alle altre fasce
sociali ci pensavano le società filarmoniche. Ad esempio fu rappresentata l’Aida a Roma grazie ad un teatro
di marionette.

IL TEATRO LIRICO DOPO IL 1848

I teatri più piccoli chiusero a causa del processo di unificazione del Paese.

ABITUDINI DEL PUBBLICO

Nei teatri durante gli spettacoli le luci restavano accese e il pubblico conversava, beveva, mangiava…

CARATTERISTICHE OPERA OTTOCENTESCA

L’opera italiana (ottocentesca) si caratterizza di pezzi chiusi (duetti, arie, terzetti…) collegati tra loro dal
recitativo. Il libretto è in versi, l’aria si articola al suo interno in varie sezioni: Tempo d’attacco, Adagio
cantabile, Tempo di mezzo e Cabaletta. I temi privilegiati sono le passioni amorose e i moti dell’animo
intrecciati con problematiche politiche. Ogni ruolo vocale corrisponde a un personaggio (bassoanziano).

L’EDITORIA

Ha un importante ruolo soprattutto nella seconda metà del secolo. Casa Ricordi non si limita solo a
stampare le opere ma affitta le partiture ai teatri e fornisce indicazioni sulla messinscena. Nel 1882 nasce la
Società Italiana degli Autori costituita da autori e scrittori per tutelare il diritto d’autore.

NUOVO RUOLO DEL LIBRETTISTA

Nel Settecento il librettista aveva una considerazione maggiore del musicista. Ora è il musicista a scegliere il
soggetto dell’opera e quindi il librettista avrà una posizione subordinata.
VERDI

Nacque nel 1813 a Roncole (Parma) da una famiglia modesta. La famiglia si trasferì e Verdi iniziò a studiare
musica. Successivamente frequentò il conservatorio ma fu respinto a causa dell’età. Studiò privatamente
composizione e successivamente fu nominato direttore e si trasferì a Milano.

IL NABUCCO E IL PATRIOTTISMO

Ebbe molto successo. Narra la storia di due popoli in lotta (Assiri ed Ebrei). Il “Va pensiero” viene
interpretato in senso patriottico ma non ha lo scopo di farne un manifesto politico ma solo di rappresentare
la nostalgia degli Ebrei per la propria patria oppressa e perduta.

OPERE PRIMA MANIERA si rifanno alla tradizione operistica italiana influenzata dai modelli francesi

“ANNI DI GALERA”  anni di duro lavoro

LA TRILOGIA POPOLARE

Opere “seconda maniera”  più complete e mature. A questo periodo appartengono tre opere di Verdi:

La trilogia popolare composta da Rigoletto, Il trovatore, La Traviata

Rigoletto: re corrotto che seduce una ragazza e un gobbo che cerca di vendicarsi. L’odio del gobbo che
prova nei confronti della nobiltà e del re gli si ritorce contro e la ragazza muore. A causa delle cesure furono
cambiati i nomi dei personaggi e il gobbo Triboulet diventò Rigoletto.

Il trovatore: temi: sentimenti di vendetta e di odio. La zingara Azucena vuole vendicare la madre uccisa dal
conte di Luna.

La Traviata: inizialmente non ebbe successo ma un anno dopo fu ripresentata ed ebbe molto successo.

“BELLO” E “SCENICO”

In Verdi vediamo la forza del gesto e non l’eleganza.

LA “PAROLA SCENICA”

 Ossia la parola che renda immediatamente la situazione drammatica che si sta svolgendo sulla
scena.

Tutti i libretti sono tratti da fonti letterarie.

Negli ultimi anni della sua vita si dedicò al finanziamento di alcune opere benefiche e alla costruzione di un
ospedale chiamato la casa di riposo dei musicisti a Milano.
WAGNER

Richard Wagner nacque a Lipsia nel 1813. Prese lezioni di armonia e contrappunto e successivamente
ottenne incarichi come maestro di coro e direttore artistico.

LE “OPERE ROMANTICHE”

I soggetti delle opere romantiche sono attinti da antiche legende e i dialoghi sono interamente cantati. LA
NOITA’ E’ CHE ERA PROPRIO WAGNER L’AUTORE DEL LIBRETTO.

TEMI: amore che redime da ogni male e quello della maledizione.

L’OPERA D’ARTE TOTALE

Wagner considerava la musica un’arte privilegiata attraverso cui l’uomo può attingere all’assoluto. Il futuro
stava nell’opera d’arte totale dove parola, musica e azione si intrecciavano armoniosamente come nella
tragedia greca. Nel dramma non abbiamo più arie, duetti o terzetti ma il “declamato melodico” che
rendeva il testo più comprensibile ma non esisteva più la caratterizzazione dei personaggi (conquista
importante del melodramma romantico)

PERSONAGGI MITOLOGICI

Secondo il musicista gli unici capaci di esprimere il “puramente umano” erano i personaggi mitologici
poiché i sentimenti dei personaggi in un dramma di argomento storico risultavano impoveriti e deformati
dalle convenzioni.

LA “MELODIA INFINITA”

Leitmotive (motivi conduttori) all’interno del dramma musicale sono motivi intonati dall’orchestra e
possono esprimere un sentimento, rappresentare un personaggio, un oggetto. Ci informano sul passato di
un personaggio, ci svelano sentimenti, ci anticipano il futuro. I Leitmotive sono soggetti a variazioni facendo
uso di cromatismi. MELODIA INFINITA la melodia è congiunta all’azione che scorre incessantemente e se
la melodia si ferma, si ferma anche l’azione.

TRISTANO E ISOTTA

Tristano sta accompagnando con la nave Isotta (promessa sposa a re Marke (suo zio)). Isotta chiede
all’ancella di vedere Tristano il quale la vedrà solo al momento dello sbarco dato che era al timone. Isotta
narra all’ancella di aver curato un giorno un cavaliere ferito di nome Tristano che si è rivelato l’uccisore
dell’eroe da lei amato (Morold). Voleva la vendetta così chiede all’ancella di portarle i filtri magici e decise
di preparare un filtro di morte. Quando arriva Tristano i due brindano e Isotta beve dallo stesso calice ma
l’ancella aveva scambiato il filtro della morte con il filtro d’amore. Così mentre la nave arriva al porto i due
si innamorarono. I due arrivano al castello di re Marke e all’alba re Marke e Melot sorprendono i due
insieme e Tristano successivamente partirà per l’esilio e chiederà a Isotta di andare con lui. Tristano ferito,
viene condotto nel suo castello. Successivamente arriva Isotta e Tristano le va incontro ma muore tra le sue
braccia, infine muore anche Merlot. Successivamente sbarca re Marke che aveva saputo del filtro magico e
l’unica cosa che potrà fare sarà quello di esprimere il proprio dolore.

TEATRO DI BAYREUTH  secondo Wagner la vista dell’orchestra distraeva lo spettatore dal dramma

IL PARISIFAL

Dramma musicale. Ricco di allusioni religiose prevalso da un profondo simbolismo


DIFFERENZE VERDI E WAGNER

Verdi evidenzia l’alternanza tra recitativo e aria, Wagner ha una nuova concezione rivoluzionaria del teatro.
Verdi attento a non coprire e a non offuscare la linea del canto, Wagner concepisce il ruolo della voce come
parte integrante dell’orchestra. I libretti dei drammi verdiani sono attenti all’individuazione psicologica dei
personaggi, in quelli wagneriani ci sono psicologie piuttosto elementari. In Verdi l’orchestra si fa sempre più
corposa senza mai interferire con la linea vocale come invece succederà con Wagner. In Verdi abbiamo
recitativo e aria sfumati e no abbiamo la sospensione della melodia infinita wagneriana.

SUCCESSI VERSI E WAGNER

Wagner nonostante gli insuccessi iniziali fu apprezzato dalle èlites musicali per le qualità musicali delle
opere e per le novità dei suoi libretti. Verdi incontrò ostilità negli ambienti musicali ma fu sempre molto
apprezzato dal pubblico. La cantabilità delle melodie verdiane rendono le sue opere più fruibili rispetto ai
drammi wagneriani dove la lunghezza e la mancanza di melodie facilmente memorizzabili non facilitano
l’ascolto.

IL NAZISMO E WAGNER

Hitler nutriva grande ammirazione per l’opera wagneriana e i soggetti dei drammi musicali si prestavano ad
adornare le cerimonie della propaganda nazista.
LA VIENNA DI BRAHMS E BRUCKEN

(seconda metà ottocento)

L’attività concertistica nella prima metà del secolo era spesso sostenuta da associazioni private di dilettanti,
ora sarà affidata a istituzioni pubbliche. A Vienna viene fondata un’orchestra stabile  l’orchestra
filarmonica di Vienna.

Ci fu una seconda fioritura della sinfonia:

A Vienna abbiamo i lavori di Brahms e Bruckner, a Parigi quelli di Franck e Saint Saens, in Russia quelli di
Cajkovskij, nel resto d’Europa quelli di Dvorak, Elgar e Sibelius. Nella seconda metà dell’ottocento si fa
strada a una nuova disciplina: LA MUSICOLOGIA che proponeva uno studio della musica più scientifico
(stessa metodologia del positivismo). Dopo la prima fase settecentesca, durante l’Ottocento la storiografia
(scienza della composizione di opere storiche) ebbe un grande sviluppo soprattutto nei paesi tedeschi.
Anche nella storia della musica si voleva superare la trattazione dei “grandi autori” per volgersi allo studio
dell’evoluzione dei generi e delle forme musicali. Nella seconda metà del secolo si assiste allo sviluppo
dell’interesse per la teoria e l’analisi musicale.

BRAHMS

Fu considerato dai suoi contemporanei un compositore conservatore e restauratore della musica in


opposizione all’idea della fusione delle arti. Non scrisse per il teatro e si dedicò ai generi della tradizione
classico-romantica come il Lied per voce e pianoforte. L’idea di Brahms conservatore non era condivisa da
Schumann che lo definiva “musicista del futuro”.
SIAE

Nel 1501 Ottaviano Petrucci fu il primo ad inventare la stampa musicale. Prima del 1501 le composizioni
venivano scritte con il calamo e successivamente scoprirono la penna d’oca. Cipriano de Rora era contrario
a Petrucci. Lo stampatore decideva lui in base alla moda cosa stampare. Per tanto tempo si continuerà sia a
stampare che a scrivere manoscritto per non rovinare le parti. Nasce il mestiere dello stampatore (colui che
stampa), dell’editore e del curatore (colui che cura un’edizione). Inizialmente si stampava utilizzando la
triplice impressione su piombo. Veniva presa una lastra di piombo e veniva inciso ciò che doveva essere
stampato e si passava la matrice. Veniva stampato lo spartito, successivamente le note e infine il testo. La
stampa a duplice impressione era composta da due fasi: la stampa dello spartito e delle note e infine la
stampa del testo. La stampa a caratteri mobili o singola impressione, fu inventata nel 1528 da un signore
francese: Pierre Attaignant. La prima stampa è conservata nella biblioteca di Cristoforo Colombo. La stampa
a caratteri mobili consiste nella combinazione di spartito note e testo. In Italia il primo signore che stampò
con questa invenzione fu Signor Dorico. Gli editori diventarono persone sempre più influenti. Questi
personaggi non stampano solo musica. Il primo signore a stampare solo musica fu Gardano che utilizzò la
stampa a singola impressione. Nel tempo non venne più usato il piombo per stampare ma lo sostituirono
con il legno che era molto più malleabile rispetto al piombo. In epoca barocca si cominciò a stampare su
rame. Questa tecnica prende il nome di Calcografia. Questa tecnica fu inventata da Simone Verovio. Questa
tecnica venne rubata da un signore di Amsterdam di nome Estienne Roger. La professoressa ci ha
raccontato che gli autori del ‘600 come vivaldi si spostavano ad Amsterdam per stampare. Quando Vivaldi
andò da Estienne Roger stampò e Estienne dava le copie a Vivaldi e si teneva la matrice. Sulle copie non
metteva la data per stampare altre copie, venderle e guadagnare. Nel 1800 venne inventata la tecnica della
litografia che consisteva nello stampare con una matrice di materiale calcareo (che risultava più malleabile)
e successivamente inventarono le macchine. Il primo a stampare solo musica utilizzando la tecnica a singola
impressione fu Gardano. In Italia il primo a stampare con questa tecnica fu Signor Dorico. Estienne Roger ad
Amsterdam non scrive la data sulle stampe per poterle rivenderle e guadagnare.

COME SI ARRIVA ALLA TUTELA DEL DIRITTO D’AUTORE

All’inizio del ‘700 assistiamo al fenomeno della pirateria che riguardava gli stampatori che conservavano le
matrici e stampavano altre copie. Un esempio di opera che è stata rubata prima della pubblicazione è la
sonata op. 1 di Tartini. Quindi non esisteva un accordo tra autore ed editore, successivamente
quest’accordo nascerà grazie alla SIAE (società Italiana degli autori editori).

La SIAE nasce a Milano il 23 aprile del 1882. La SIAE era composta da scrittori, musicisti…,quest’assemblea
facevano parte Giuseppe Verdi, Giosuè Carducci, Giovanni Verga…

Il primo obiettivo fu quello di educare il pubblico sui principi morali di protezione delle creazioni
dell’ingegno. La SIAE si interpone tra l’autore e la sua opera al fine di tutelarla sotto il profilo economico. La
SIAE inoltre svolge la funzione di archivio poiché gestisce il servizio di deposito delle opere inedite.

Questo deposito ha carattere privato e viene fornito al solo fine di costituire una prova documentale di
esistenza dell’opera alla data del deposito.

Potrebbero piacerti anche