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Richard Wagner - Wikipedia

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Richard Wagner
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Wilhelm Richard Wagner (Lipsia, 22 maggio 1813 Venezia, 13 febbraio 1883) stato un compositore, librettista, direttore d'orchestra e saggista tedesco. Citato a volte nei testi in lingua italiana[1] come Riccardo Wagner[2], riconosciuto come uno dei pi importanti musicisti di ogni epoca, nonch del romanticismo. Wagner principalmente noto per la riforma del teatro musicale. Diversamente dalla maggioranza degli altri compositori di opera lirica, Wagner scrisse sempre da s il libretto e la sceneggiatura per i suoi lavori.[3] Le composizioni di Wagner, in particolare quelle del suo ultimo periodo, sono rilevanti per la loro tessitura contrappuntistica, il ricco cromatismo, le armonie, l'orchestrazione e per l'uso della tecnica del leitmotiv: temi musicali associati a persone, luoghi o sentimenti.[4] Wagner inoltre fu il principale precursore del linguaggio musicale moderno: l'esasperato cromatismo del Tristano avr infatti un effetto fondamentale nello sviluppo della musica classica.[4] Egli trasform il pensiero musicale attraverso la sua idea di Gesamtkunstwerk (opera totale), sintesi delle arti poetiche, visuali, musicali e drammatiche. Questo concetto trova la sua realizzazione nel Festspielhaus di Bayreuth, il teatro da lui costruito appositamente per la rappresentazione dei suoi drammi, dove tuttora si svolge il Festival di Bayreuth, dedicato completamente al compositore di Lipsia.[4] La sua arte rivoluzionaria, su cui sono presenti, dal punto di vista dei libretti, influenze della tradizione della mitologia norrena, germanica e dei poemi cavallereschi, nonch quelle della filosofia di Arthur Schopenhauer, e dal Richard Wagner punto di vista musicale influssi dell'intera storia della musica classica, scaten reazioni contrastanti nel mondo artistico e divise critici e appassionati in "wagneriani" e "antiwagneriani": fu anche per questo che il compositore conobbe il successo solo negli ultimi anni della sua vita.[4] Il filosofo Friedrich Nietzsche, durante il periodo di amicizia con il compositore, consider la musica delle sue opere fino alla tetralogia L'anello del Nibelungo come la rinascita dell'arte tragica in Europa, rappresentando il massimo esempio dello spirito dionisiaco nella storia della musica stessa, cio il suo aspetto istintuale.[5]
Indice 1 Biografia 1.1 Infanzia e giovinezza 1.2 La rivoluzione del 1849 1.3 1850-1859: Tristano e Isotta, Matilde Wesendonck, Venezia 1.4 1861: il Tannhuser a Parigi 1.5 1861-1864: Mosca, Vienna, Stoccarda 1.6 Gli anni dal 1864 al 1883 2 Alcuni aspetti della vita privata di Wagner 3 Composizioni 3.1 Drammi musicali 3.2 Altre composizioni 3.3 Composizioni per pianoforte 3.4 Poemi e abbozzi non musicati 3.5 Brani celebri 4 Scritti 4.1 Opere in prosa 4.2 Opere poetiche 5 La concezione wagneriana 5.1 Wagner, la psicoanalisi e le tematiche politiche 5.2 Wagner e l'antisemitismo 5.3 Wagner, Nietzsche e altre interpretazioni 5.4 Wagner come sintesi della musica precedente 6 Influenza sulla musica leggera e sul rock 6.1 Influenza sulla musica metal 7 Wagner nella cultura popolare 7.1 Monumenti dedicati a Richard Wagner 8 Curiosit 9 Note 10 Bibliografia 11 Voci correlate 12 Altri progetti 13 Collegamenti esterni

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Biografia
Infanzia e giovinezza
Wagner nacque a Lipsia, nono figlio del giurista e attore dilettante Carl Friedrich Wagner (1770-1813) e di Johanna Rosine Wagner, nata Ptz (1774-1848). Sei mesi dopo la sua nascita, suo padre mor di tifo. La madre spos allora,l'attore e poeta ebreo Ludwig Geyer, secondo alcuni gi suo amante e forse vero padre di Wagner, che si era occupato della famiglia dopo la morte di Carl Friedrich.[6] Il giovane Wagner non aveva un buon rapporto col patrigno e ci avrebbe contribuito forse alle sue opinioni ostili sugli ebrei. Dopo la morte del padre, anche se tristemente, la famiglia si era trasferita a Dresda.[7] Nel 1828 Wagner torn a Lipsia dove complet le scuole secondarie, ma tuttavia non si distinse per una particolare dedizione. Era sempre incerto se intraprendere una carriera di pittore, letterato, saggista, scultore e persino architetto, e la musica era ancora una sorta di sogno lontano. Il giovane Wagner era di temperamento molto esuberante, si entusiasmava facilmente anche per le piccole cose futili e sentiva ardere dentro di s lo "spirito" della rivoluzione. A 16 anni assistette ad una rappresentazione del Fidelio di Beethoven e da quel momento decise di diventare compositore, inizialmente si form da autodidatta e si cimentava con delle piccole composizioni molto rudimentali : le prime sonate, un quartetto d'archi e un precoce tentativo mai completato di opera teatrale: Le nozze . Dal 1831 prese per soli 6 mesi lezioni di composizione presso Christian Theodor Weinlig (direttore di un importante coro di Lipsia, il Thomanerchor), al quale dedic la sua prima composizione, una sonata per pianoforte in si bemolle maggiore (Klaviersonate in B-Dur). Dopodich sospende gli studi e si dedicher unicamente alla composizione.

Minna Planer, la prima moglie di Wagner

Nel 1833 cominci a comporre Die Feen (Le fate), strettamente legata alla tradizione musicale tedesca ma di gran lunga superiore alle due opere successive: il Divieto d'amare ed il Rienzi. Svolgendo l'attivit di direttore musicale del piccolo teatro di Magdeburgo conobbe la mediocre cantante Minna Planer, che spos nel 1836. In Mein Leben, Wagner ricorda che verso la "graziosa signorina Minna Planer" non nutr mai un vero sentimento amoroso, ma il suo affetto e il suo senso pratico della vita costituivano per lui un rifugio sicuro dove frenare gli eccessivi voli di fantasia. Il temperamento ribelle e dissoluto di Wagner aveva bisogno, infatti, di un piccolo mondo affettivo in cui rifugiarsi tra le tante battaglie di un'esistenza incompresa. Tuttavia, tali differenze di carattere, oltre alla mancanza di figli e al generale senso di irresponsabilit da parte dell'artista, costituirono ben presto motivo di crisi matrimoniale.[8] Dal 1837 divenne direttore musicale a Knigsberg (l'attuale Kaliningrad). Poco dopo il teatro fu costretto a chiudere per eccesso di indebitamento. Wagner venne licenziato ma riusc ad ottenere un posto di direttore a Riga. Qui cominci a comporre Rienzi.[4] Nel 1839 perse il posto anche a Riga. Per sfuggire ai creditori fugg in modo rocambolesco varcando di nascosto il confine fra Russia e Prussia e si imbarc con Minna su un piccolo veliero alla volta di Londra. Il viaggio burrascoso gli diede l'ispirazione per comporre L'olandese volante, che rappresenta il primo capolavoro autenticamente wagneriano, sebbene ancora compreso nel periodo giovanile che si protrarr fino al Lohengrin.[4] Trascorse gli anni dal '39 al '42 in condizioni di assoluta povert a Parigi. Per sopravvivere dovette rassegnarsi a impegnare le fedi matrimoniali al Monte di piet e scrivere delle trascrizioni di pezzi per banda, portando a termine Rienzi e continuando nel contempo la stesura de L'olandese volante. di questi anni l'incontro con Ludwig Feuerbach, la sua filosofia dell'ateismo e le teorie socialiste di Pierre-Joseph Proudhon, che influenzarono le prime versioni della Tetralogia (L'Anello del Nibelungo). Tuttavia, lo stile Grand-Opera francese del Rienzi riscosse un grande successo che gli permise di ottenere il posto di direttore d'orchestra dell'Opera di Dresda, avvenimento che per la moglie Minna costituiva l'inizio di una brillante carriera. Fiducioso che questa posizione avrebbe favorito il rapporto del pubblico nei confronti della sua nuova arte, Wagner si aspettava un altro trionfo con L'Olandese volante, rappresentato a Dresda il 2 gennaio 1843; ma lo La casa del compositore a Parigi, strano impianto del dramma, che aboliva i pezzi a forma chiusa e tratteggiava i personaggi con una sensualit dove scrisse L'Olandese volante profonda fino ad allora sconosciuta, disorient il pubblico del teatro. Un esito ancor pi tiepido riscosse la prima del Tannhuser (Dresda 1845), scritto - a detta dell'autore - in uno stato di eccitazione febbrile. In realt, il giovane Wagner si sentiva prigioniero di un mondo che odiava, specchio di un'arte legata al conformismo dell'epoca, nonostante il compenso annuo di 1500 talleri che facevano la gioia di Minna e della sua pacifica vita borghese. Questa situazione, unita alla freddezza del pubblico nei riguardi dei suoi lavori, lo portarono alla creazione di Lohengrin, personaggio in cui Wagner rivide se stesso nel vano desiderio di essere accettato, in un momento di debolezza della sua vita di uomo e di artista.[9] "Mi sentii spinto a chiedere: da dove vieni, perch? E per lungo tempo la mia arte spar davanti a queste domande".[10] Nacquero intanto le sue grandi amicizie: Franz Liszt, gi conosciuto in un albergo di Berlino nel '42, e Hans von Blow, il futuro direttore d'orchestra, entrambi ferventi ammiratori della sua musica.

La rivoluzione del 1849


I sei anni che separarono la composizione del Lohengrin (terminato nel '47) e l'inizio de L'oro del Reno furono radicali per il processo di evoluzione stilistica del compositore. Questo periodo di inattivit musicale fu segnato dalla stesura di numerosi libri teorici, in cui Wagner spieg la sua nuova concezione artistica e politica del mondo: Opera e dramma, Opera d'arte dell'avvenire, L'arte e la rivoluzione. In essi si legge:

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"Il bisogno pi urgente e pi forte dell'uomo perfetto e artista di comunicare se stesso - in tutta la pienezza della sua natura - all'intera comunit. E non pu arrivare a tanto se non nel dramma."[11] Il popolo l'insieme di tutti coloro che provano una necessit comune. Dove non esiste necessit non esiste vero bisogno. Dove non esiste vero bisogno pullulano tutti i vizi, tutti i delitti contro la natura, ossia il bisogno immaginario. Ora, la soddisfazione di tale fittizio bisogno il "lusso". Il lusso non pu mai essere soddisfatto perch, essendo qualcosa di falso, non esiste per esso un contrario vero e reale in grado di soddisfarlo e assorbirlo. Esso consuma, tortura, prostra la vita di milioni di poveri, costringe un intero mondo nelle ferree catene del dispotismo, senza riuscire a spezzare le catene d'oro del tiranno. l'anima dell'industria che uccide l'uomo per usarlo come una macchina."[12] L'opera d'arte fu vista come una sorta di sublimazione di un mondo affrancato dall'ipocrisia e dal potere del ricco sul povero. Si trattava di una teoria positivistica ancora precaria, pre-schopenhaueriana, ma affine allo spirito della rivoluzione che in quel periodo ardeva un po' in tutta Europa. E proprio la rivoluzione del 1849 vide Wagner impegnato a erigere barricate al fianco di Bakunin. Ovviamente perse il posto di direttore a Dresda con grande disappunto di Minna. Il 3 maggio Wagner accompagn la moglie a Chemnitz, lontana dalla guerra, per tornare a Dresda con Bakunin e Hubner, membro del governo provvisorio. Ma quando i due vennero arrestati dalla polizia reale, Wagner decise di lasciare la Sassonia per evitare guai (il mandato d'arresto lo raggiunge il 16 maggio) e ripar precipitosamente a Weimar sotto la protezione di Franz Liszt. Pur aiutandolo, l'amico critic le sue velleit politiche incitandolo a dedicarsi esclusivamente all'arte, come lo stesso Liszt scrisse in una lettera seguente: Basta con la politica e con le chiacchiere socialiste. Occorre rimettersi al lavoro con ardore, il che non sar difficile, col vulcano che Ella ha nel cervello."[13] Gli don quindi 300 franchi per il viaggio che lo avrebbe condotto in esilio a Zurigo e a Parigi. Minna gli scrisse che sarebbe tornata da lui solo quando sarebbe stato in grado di mantenerla con un lavoro sicuro, sebbene continuassero a vedersi e a scriversi di frequente. Di lei, Wagner scrisse a Liszt: "Sempre c'erano state tra noi scene di appassionati litigi senza che vi fosse mai un ravvedimento da parte sua. Resomi conto delle nostre differenze di carattere e di cultura intellettuale, toccava sempre a me essere ragionevole e addolcirla col mio pentimento."[14] Del resto, cominciarono a manifestarsi le prime simpatie femminili che costelleranno per sempre la vita dell'artista, facilmente preda di fugaci relazioni amorose: la signora Ritter gli mand 500 talleri e una pensione annuale che gli assicur momentaneamente la vita, e madame Laussot (Jessie) - innamorata della sua arte - lo invit a Bordeaux presso di lei. Rattristato dalla notizia della condanna a morte di Bakunin, Wagner medit un favoloso viaggio in Medio Oriente, "lontano da questa ristretta esistenza di libri" (Mein Leben). La giovane Jessie avrebbe voluto seguirlo ma, dopo una serie ripetuta di visite culminate con le proteste di Minna e del marito di Jessie, la polizia lo allontan anche da Bordeaux. A salvarlo ci pens ancora Liszt, che aveva appena diretto con successo la prima assoluta del Lohengrin a Weimar (1850). La notizia dell'evento richiam l'attenzione e la fiducia di Wagner che, stabilitosi a Zurigo con Minna, da questo momento si dedicher incessantemente alla composizione della Tetralogia.[15]

1850-1859: Tristano e Isotta, Matilde Wesendonck, Venezia


A Zurigo incominci una vita relativamente stabile per Wagner, appoggiato dagli amici di Bakunin - molti dei quali esuli in Svizzera - e dalla celebrit che gli derivava dall'esecuzione delle sue musiche. Per quanto osteggiato, infatti, il genio del musicista sembrava ormai indiscutibile. Grazie a Liszt, il Tannhuser venne rappresentato in molti teatri tedeschi, mentre l'Olandese venne diretto a Zurigo dall'autore stesso. Nel 1852, dopo il primo viaggio in Italia che lo port sulle rive del Lago Maggiore, Wagner termin il testo dell' Anello del Nibelungo. E proprio in Italia trov ispirazione per il preludio musicale dell' Oro del Reno - prologo della Tetralogia - poco dopo lo sbarco dalla nave che lo port da Genova a La Spezia. Appassionato anche di montagna (la quale ricorre spesso - insieme al mare - nell'ambientazione dei suoi drammi), intraprese avventurose passeggiate a piedi sui monti della Svizzera centrale.
[16]

Una veduta di Zurigo

Wagner a La Spezia nel 1853

Mathilde Wesendonck

Tuttavia, accanto al tema della natura, l'evento che segn una svolta nella sua vita fu l'incontro con la filosofia di Schopenhauer, che ebbe l'effetto di modificare i passati ideali della rivoluzione. Leggendo Il mondo come volont e rappresentazione, Wagner trov la conferma di ci ch'egli stesso andava lentamente maturando. Le significative frasi finali dell'Anello del Nibelungo furono pi volte modificate e improntate su queste nuove teorie, che tratteggiavano gi i drammi di Parsifal e di Tristano. Tristano, per la cui concezione fu fondamentale un altro evento di assoluta importanza nella vita del compositore: l'amicizia con la famiglia Wesendonck. Otto Wesendonck era socio in affari di un'industria tessile di New York e conobbe il musicista durante un concerto di musiche di Beethoven.[4] Sua moglie Matilde, poetessa dilettante, sembrava fatta apposta per condividere il genio dell'artista. Del resto, erano anni di fervente attivit creativa. Entro il '56, Oro del Reno e Walkyria furono terminati. Sigfrido segu d'appresso, cos che l'immenso lavoro della Tetralogia sembr quasi concluso. S'interruppe per a met del secondo atto del Sigfrido, quando i rapporti tra Richard e Matilde divennero sempre pi intimi. Otto aveva infatti affittato all'amico un'ala della sua villa di Zurigo, il cosiddetto "asilo", un'oasi di pace dove vivere in tutta tranquillit. Richard vi si stabil con Minna, i cani e i pappagalli. La moglie non tard ad accorgersi di questo nuovo amore che cresceva mese dopo mese,

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La villa di Otto Wesendonck a Zurigo. La foto risale al periodo del Tristano.

Pagina 4 una passione travolgente che interruppe la stesura dell' Anello per intraprendere Tristano. A Matilde si devono inoltre le cinque poesie dei Wesendonck-lieder, che Wagner music nell'intimit della loro relazione, rarissimi saggi del Maestro al di fuori dell'orbita del dramma.[4]

Un anno fa, oggi, terminai il poema del Tristano e ti portai l'ultimo atto. Tu mi abbracciasti e mi dicesti: ora non ho pi desideri! In quel momento, io rinacqui una seconda volta. Mi ero andato sempre pi staccando dal mondo con dolore. Tutto in me era diventato negazione, rifiuto e desiderio di opporre un'affermazione. Una donna dolce si gettata in un mare di sofferenze per offrirmi quell'istante adorabile e per dirmi che mi ama[17] A questo punto lo scandalo esplose all'improvviso. Minna mostr ad Otto Wesendonck le lettere del marito a Matilde, a cui seguirono interminabili scenate di gelosia. Otto fu conciliante ma Wagner dovette lasciare "l'asilo". Ripar quindi a Venezia, dove trascorse sette mesi di assoluto isolamento. Alloggi all'albergo Danieli e a palazzo Giustiniani, dove port avanti la stesura del Tristano.[18] In una notte d'insonnia, affacciatomi al balcone verso le tre del mattino, sentii per la prima volta il canto antico dei gondolieri. Mi pareva che il richiamo, rauco e lamentoso, venisse da Rialto. Una melopea analoga rispose da pi lontano ancora, e quel dialogo straordinario continu cos a intervalli spesso assai lunghi. Queste impressioni restarono in me fino al completamento del secondo atto del Tristano, e forse mi suggerirono i suoni strascicati del corno inglese al principio del terz'atto.[10] Protetto dal passaporto svizzero che le autorit austriache rispettarono seriamente (contro i tentativi dei ministri di Sassonia di espellerlo dal Lombardo-Veneto), Wagner rimase a Venezia fino al marzo del '59, "lontano dalla polvere delle strade e dallo spettacolo dei cavalli maltrattati". Raggiunse quindi Milano, poi Lucerna, dove port a termine Tristano. A corto di denaro, propose a Otto Wesendonck l'acquisto dei diritti dell' Anello del Nibelungo, che l'industriale accett per la favolosa somma di 24.000 franchi (6.000 per ciascuno dei quattro drammi): Wagner intendeva utilizzarli per tentare la sua ennesima illusione: la conquista dell'Opra di Parigi.[19]

1861: il Tannhuser a Parigi


Per la seconda volta, Wagner tent la fortuna nella citt che odiava, simbolo di un'arte "viziata e corrotta" ma indispensabile per aggiudicarsi la vittoria sul mondo. Nel 1860, senza troppa fortuna, vi aveva gi portato l'Olandese volante in forma di concerto (modificato con l'aggiunta del tema finale della Redenzione), mentre l'anno seguente vi port il Tannhuser, pure modificato e memore delle innovazioni stilistiche post-tristaniane. Di tutti i suoi drammi, Tannhuser gli sembr il pi appropriato a sostenere quest'atto di prostituzione che identificava il successo artistico col successo finanziario. Il denaro di Wesendonck, infatti, era gi svanito nel pagamento anticipato di tre anni di pigione in un appartamento di lusso vicino all'Arco di Trionfo. Minna lo raggiunse poco dopo, ancora una volta, momentaneamente riappacificata: sala da pranzo in comune, camere da letto separate. Da parte sua, Napoleone III concesse le rappresentazioni pensando ad un evento artistico come un altro. Ma quel che in realt avvenne super qualsiasi immaginazione. Venne accolto come un genio esuberante, invasato e senza scrupoli, che osava stravolgere il gusto francese per la musica tutta arie e balletti, sostituendola con una concezione assolutamente nuova.[4] Mentre il direttore dirigeva l'orchestra secondo la sua interpretazione, Wagner batteva un altro tempo con le mani e coi piedi, facendo un gran fracasso e abbandonandosi a violenti alterchi con gli orchestrali, esprimendosi oltretutto in un pessimo francese. In particolare, il divieto di introdurre il tradizionale balletto nel secondo atto - previsto dalla moda del teatro parigino - colp l'orgoglio dei membri del Jockey Club, che usavano appunto presentarsi in platea non prima del second'atto.[4] Ai ripetuti timori espressi sulla lunghezza del lavoro, replicai che non comprendevo tale inquietudine. Non era possibile, infatti, annoiare un pubblico abituato a divertirsi nell'ascoltare la Semiramide di Rossini. Tuttavia, io dimenticavo che in queste rappresentazioni il pubblico non si cura n dell'azione n della musica, e che la sua attenzione si rivolge solo ai virtuosismi dei cantanti. Ora, il Tannhuser non era stato composto per le esibizioni dei cantanti[10] Si disse che mai musica e mai autore furono pi impopolari di Wagner e del Tannhuser, la sera del 13 marzo 1861. Urla, fischi e risate condannarono l'esecuzione di un capolavoro che era costato la bellezza di 164 prove. Wagner ritir l'opera dopo la terza recita, ma il tumulto lo rese celebre. Charles Baudelaire gli manifest tutta la sua ammirazione, mentre la critica giornalistica non parlava d'altro.[20] Fossi lontano da questa Parigi che non m'ha portato che sventure! Dovr andarmene per forza, alla met di questo mese. Ma dove? Come? Voto la mia vita alle peregrinazioni e ho sempre l'impressione di essere giunto alla fine[21]

1861-1864: Mosca, Vienna, Stoccarda


Wagner lasci Parigi il 15 aprile. Tenne un festino d'addio, in un caff di rue Laffitte - presenti Baudelaire e Gustave Dor - salut e part. Avanti a s aveva un futuro sempre pi incerto. Il mandato d'arresto che gli imponeva l'esilio dalla Germania era stato revocato, ma non sapeva dove andare. Come dice Aldo Oberdorfer nella sua eccellente biografia, si trattava di una "pezzenteria grandiosa, d'un accattonaggio magnifico che abitava nei palazzi e negli alberghi di lusso." Questo Wagner ormai cinquantenne, senza fissa dimora, agitato da eccessi di entusiasmo e crisi di depressione, osteggiato ma anche vezzeggiato da nobildonne sedotte dalla sua musica, ricominci a chiedere prestiti a destra e a sinistra. Per esempio, all'amico comune Hornstein:

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Richard Wagner - Wikipedia "Sento che lei diventato ricco Per tirarmi fuori dai guai mi occorre un anticipo di 10.000 franchi. Il suo aiuto mi render a me molto caro. In questo caso dovrebbe gradire di accogliermi l'estate prossima per circa tre mesi in uno dei suoi poderi, possibilmente in riva al Reno.[23] La signora Kalergis gli aveva gi prestato 10.000 franchi per coprire il buco dei concerti di Vantadour ed ora contatt invano gli editori e i teatri di tutta Europa. Non ho nulla in vista e non sono atteso da nessuna parte. Sono libero come un uomo fuori dalla legge. Tutto fondato sul caso.[10]

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Questa situazione fu interrotta da Hans von Blow, che riusc ad accordarsi per la prima rappresentazione del Tristano, a Vienna. Dopo incertezze di vario genere, Wagner part in treno per l'Austria, e durante il viaggio abbozz l'ouverture dei Maestri Cantori di Norimberga, la grande commedia di cui aveva gi scritto il testo. Ma le recite del Tristano incontrarono difficolt enormi. L'opera fu ritenuta indecifrabile, difficile, Una rara immagine del musicista Wagner fotografato a Vienna nel astrusa, e le prove vennero ben presto sospese. Wagner si stabil nel 1863 momentaneamente a Biebrich sul Reno, quindi a Magonza, dove era 1862. [22] necessaria una visita all'editore Schott. Ma questi era un uomo d'affari e non ritenne sufficiente la vaga promessa di completare i Maestri Cantori entro breve tempo. Wagner gli cedette allora i diritti dei Wesendonklieder, ovvero, la profanazione della sua vita privata sull'altare della sopravvivenza. A Matilde scriveva lettere blande, gli ultimi strascichi di un amore ormai passato, mentre con Minna - rientrata definitivamente a Dresda - il ciclo era gi concluso. Di certo, le due donne avevano giocato un ruolo importante nella sua arte: Minna aveva impersonato Fricka, che nella Walkyria rimprovera a Wotan la sua irresponsabilit e la dura realt del mondo.[24] Matilde era stata la sua Isotta. Adesso, la nuova amica Matilde Maier gli appariva sotto le banali sembianze di "una libera unione che escludesse gli obblighi della convivenza" (la strada pi comoda che era sempre solito ricercare), e non influ per nulla sulla sua attivit creativa. Anzi, la composizione dei Maestri Cantori era ferma del tutto. Il cane Leo l'aveva morso alla mano destra e per alcuni mesi non gli fu possibile scrivere una sola nota.[4] Riprese allora la peregrinazione dei concerti, che culminarono con la fortunata tourne russa di Mosca e di Pietroburgo, ai primi del'63. Col denaro finalmente guadagnato pot stabilirsi a Vienna, la citt che in quel momento gli sembrava meno ostile: gli organetti per le strade suonavano i motivi del Tannhuser e l'insegna di un negozio aveva la scritta "Al Lohengrin".[4] Ma i 7000 talleri finirono nell'arredo principesco della nuova casa, firmando cambiali ancor prima di sapere se i russi gli avrebbero accordato una seconda tourne (che non vi fu): sete, velluti, tappeti, tendaggi, ghirlande e barocchismi che forse tentavano di riempire un senso di vuoto sempre pi profondo. In questa casa ebbe luogo la fastosa festa di Natale del 1863, organizzata per gli amici che l'avevano sostenuto tra doni e prestiti mai ripagati.[4] Ricorda Peter Cornelius, alla sorella: "Quel pazzo di Wagner ha acceso un grande albero e vi ha messo sotto un tavolo pieno di doni per me, addirittura regale! Pensa: un magnifico cappotto, un'elegante veste da camera grigia, un accendisigari, sei fazzoletti di seta, bottoni d'oro, belle cravatte, un bocchino di spuma. Tutto ci che pu immaginare una fantasia orientale." Era l'assurdo che preludeva al periodo pi nero, dove non c'era pi posto per alcuna attivit creativa. In effetti, Wagner era stanco, inaridito di fronte ai tronconi della Tetralogia e dei Maestri Cantori che non aveva pi ripreso. Era solo di fronte alla fuga degli amici, come un mago che aveva perduto i suoi poteri.[4] A cinquant'anni devo sapere di che vivr. Guardo innanzi a me e sono profondamente stanco di vivere. Una lieve spinta e tutto finito![21] Non gli rimase che la fuga in Svizzera per evitare l'arresto per indebitamento. Per calmare i creditori, lo zio di Liszt - noto avvocato - vendette i mobili della casa di Vienna a sua insaputa, cos che si ritrov di colpo senza alloggio. Scrisse a Wesendonck sperando che lo accogliesse ancora a Zurigo, ma ricevette risposta negativa. Si present allora a casa di un amico di Marafield, disperato e senza essere atteso, ma poco dopo fu invitato a ripartire. Erano i primi mesi del 1864: Ludwig II era appena salito sul trono di Baviera. Di passaggio a Monaco Wagner osserv in un ritratto il volto del sovrano, mentre correva a Stoccarda per convincere il direttore d'orchestra Eckert a rappresentargli il Tristano. Era il suo capolavoro che ammuffiva nel cassetto da 5 anni. Stavano dunque decidendo la questione quando, la sera del 3 maggio, il segretario del re di Baviera si present chiedendo di parlare con Wagner. Questi, credendosi ricercato dalla polizia, fece rispondere di non essere in casa. L'indomani mattina, il misterioso personaggio raggiunse il musicista in albergo, dove gli consegn un anello e una foto del giovane re. Il miracolo era avvenuto: Ludwig, follemente innamorato, lo chiamava a Monaco presso di s.[4]

Gli anni dal 1864 al 1883


Sotto la protezione del sovrano, ebbe finalmente luogo la rappresentazione del Tristano (1865) e de I maestri cantori di Norimberga (1868, direttore Hans von Blow), l'unica commedia composta da Wagner, in cui viene Wagner nel 1864 esaltato il significato della nuova arte tedesca.[4] Costretto ad allontanarsi anche da Monaco, a seguito dell'antipatia dimostrata dai monacensi e dagli stessi cortigiani, Wagner si stabil sul Lago di Lucerna, dove port a termine l'immenso lavoro della Tetralogia e dove conobbe il filosofo Nietzsche. La sua seconda moglie fu Cosima Liszt, figlia del grande pianista, https://it.wikipedia.org/wiki/Richard_Wagner 03/05/2013 14:07:01

Richard Wagner - Wikipedia sposata nel 1870. Wagner la strapp dal matrimonio con Hans von Blow, che da quel momento ruppe l'amicizia col compositore. Da lei ebbe tre figli: Isolde (1865-1919), Eva (1867-1942, che spos un filosofo precursore del Nazismo, Houston Stewart Chamberlain), e Siegfried (1869-1930). Ma re Ludwig non aveva troncato i rapporti col suo amico. Per anni finanzi con una cospicua rendita lo stile di vita dispendioso del compositore e support la realizzazione del Festival di Bayreuth, inaugurato con la prima rappresentazione de L'Anello del Nibelungo nel 1876. Nonostante il successo artistico delle recite, fu ancora il Re che salv il Festival dal fallimento.[25] Wagner si stabil definitivamente a Bayreuth, godendo solo in tarda et del successo e della fama dalla sua nuova arte. Per problemi di salute soggiorn a lungo nel sud-Italia, in Sicilia a Palermo tra il novembre 1881 e il marzo 1882, e lungo la costa amalfitana, dove nel giardino di villa Rufolo, a Ravello, ebbe l'ispirazione per il Parsifal, il suo ultimo capolavoro, il quale caus la rottura dei rapporti di Wagner con Nietzsche; i luoghi e le circostanze che hanno dato luogo a quest'opera tanto straordinaria quanto dibattuta hanno ispirato numerosi scrittori e registi cinematografici[26]. Da allora, anche se continu ad avere alcuni rapporti con Cosima (per cui provava molta ammirazione), il filosofo comincer, e continuer dopo la morte di Wagner, ad attaccare quella che secondo lui era la decadenza della musica del compositore.[27] Per molti anni, a causa del carattere religioso del dramma, era consuetudine di non applaudire al termine della rappresentazione. Ancora oggi il pubblico spesso non applaude alla fine del primo atto (scena della Comunione). Durante una delle prime rappresentazioni a Bayreuth, Wagner si lev in piedi per zittire un applauso; ma quando, alla fine del secondo atto, egli stesso si alz per applaudire, venne zittito dal pubblico.[28] Nel 1882 la famiglia si trasfer a Venezia. Il 13 febbraio 1883 Wagner mor in seguito ad un attacco cardiaco nella citt lagunare, mentre era intento a scrivere un saggio, Sull'elemento femminile nella specie umana. La notte prima di morire, Wagner suon per l'ultima volta, al pianoforte, il tema della scena IV dell' Oro del Reno, il lamento delle ondine.[29]. Dopo il trasporto da Ca' Vendramin Calergi ai binari del treno, il corpo fu portato in Baviera, dove sepolto.[4] La tomba di Wagner si trova a Bayreuth nel giardino della sua villa, Haus Wahnfried, non lontano dal teatro a lui dedicato e costruito appositamente per la rappresentazione delle sue opere. La scena dei funerali veneziani di Wagner descritta da Gabriele D'Annunzio nel romanzo Il fuoco, in cui il suo alter ego letterario uno dei portatori della bara del musicista: in realt quasi certo che questo ruolo non fu ricoperto dal giovane ventenne D'Annunzio, che non si trovava neanche a Venezia in quei giorni.[30]

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Richard e Cosima Wagner

Cosima nacque a Como

Alcuni aspetti della vita privata di Wagner


Wagner adorava i cani e tutti gli altri animali ma una volta dovette restare due mesi senza comporre i Maestri Cantori a causa di un lieve morso alla mano destra. Fu provocato dal cane Leo, che Wagner stava accuratamente lavando e pettinando.[31] In quanto grande amante degli animali, insorse pubblicamente contro la vivisezione e sostenne i diritti degli animali.[32] Aveva un fisico allenato: a 57 anni, era ancora capace di arrampicarsi agilmente fino al primo piano di una casa aggrappandosi agli sporti, con grande paura di Cosima. Wagner notoriamente soffriva d'insonnia e di malincona notturna, nonch di erisipela facciale.[33] Il compositore amava molto l'Italia. A Venezia mor e scrisse parte del Tristano, a La Spezia ebbe in sogno l'ispirazione per il preludio della Tetralogia, a Ravello e nel Duomo di Siena immagin la scena del Parsifal, che port a termine a Palermo. Nel 1859 simpatizz per il Piemonte contro l'Austria, in vista della seconda guerra di indipendenza. Sua moglie Cosima era nata a Como, da cui il nome "Cosima".[34] Quando componeva, Wagner era solito indossare vesti sfarzose e molto costose. Arredava le sue case con sete di diverso colore e ogni camera aveva la sua tinta particolare.

Composizioni
Drammi musicali
Le nozze (Die Hochzeit) (1832, incompiuto) Le fate (Die Feen) (1834, Prima: 29 giugno 1888 Monaco di Baviera) Il divieto d'amare o La novizia di Palermo (Das Liebesverbot oder Die Novize von Palermo) (1834-1836, Prima: 29 marzo 1836 Magdeburgo) Rienzi, l'ultimo dei tribuni (Rienzi der letzte der Tribunen) (1837-1840, Prima: 20 ottobre 1842 Dresda) Wagner riteneva solo le seguenti dieci opere meritorie di essere rappresentate a Bayreuth: L'olandese volante (Der Fliegende Hollnder) (1840-1841, Prima: 2 gennaio 1843 Dresda. Rielaborato nel 1852 (Zurigo) e nel 1864 (Monaco)) Tannhuser (1842-1845, Prima: 19 ottobre 1845 Dresda). Rielaborato nel 1847, nel 1860 (cd. "Versione di Dresda"), nel 1861 (Parigi, in lingua francese), nel 1875 (Vienna, cd. "Versione parigina") Lohengrin (1845-1848, Prima: 28 agosto 1850, Weimar) L'anello del Nibelungo (Der Ring des Nibelungen), in quattro parti: Prologo: L'oro del Reno (Das Rheingold) (1851-1854, Prima: 22 settembre 1869 Monaco) Primo giorno: La Valchiria (Die Walkre) (1851-1856, Prima: 26 giugno 1870 Monaco) Secondo giorno: Sigfrido (Siegfried) (1851-1871, Prima: 16 agosto 1876 Bayreuth)
Tristano e Isotta (info file) 0:00 Preludio dell'opera Tristano e Isotta: Preludio (info file) 0:00 MENU Registrazione del celebre "accordo del Tristano" Coro nuziale, dal Lohengrin (info file) 0:00 MENU Coro nuziale dall'opera Lohengrin Die Meistersinger von Nrnberg Overture (info file) 0:00 MENU Eseguita dalla Skidmore College Orchestra, grazie a Musopen (http:// www.musopen.com) Cavalcata delle Valchirie (info file)
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Terzo giorno: Il crepuscolo degli dei (Gtterdmmerung) (1848-1874, Prima: 17 agosto 1876 Bayreuth) Tristano e Isotta (Tristan und Isolde) (1856-1859, Prima: 10 giugno 1865 Monaco) I maestri cantori di Norimberga (Die Meistersinger von Nrnberg) (1845-1867, Prima: 21 giugno 1868 Monaco) Parsifal (1865-1882, Prima: 26 luglio 1882 Bayreuth)

Brano eseguito dalla American Symphony Orchestra

Altre composizioni
Oltre alle opere, Wagner compose un numero esiguo di brani musicali. Questo deriva dalla sua riluttanza a concepire musiche che non appartenessero alla sacralit del dramma, fondamentale espressione del suo pensiero. Le uniche celebri composizioni eseguite al di fuori dei musikdramen sono due, entrambi di carattere privato: l'Idillio di Sigfrido - un brano per piccola orchestra scritto in occasione del compleanno della moglie Cosima e di suo figlio Siegfried - e i Wesendonck-Lieder, cinque poesie scritte da Mathilde Wesendonck e musicate da Wagner contemporaneamente alla stesura del Tristano. Per il resto, a diciannove anni compose una prima opera sinfonica: la Sinfonia in do maggiore; successivamente una sinfonia denominata "Faust" della quale complet solo il primo movimento, che divenne successivamente la Faust Ouverture; poi ancora alcune ouverture e una riorchestrazione dell'Ifigenia in Aulide, di Gluck. Da ricordare anche una Marcia per il Centenario Americano, composta nel 1876 su commissione della citt di Filadelfia, oggi pressoch sconosciuta. Dopo il completamento del Parsifal, Wagner si propose di riprendere a scrivere sinfonie, ma non scrisse pi nulla di importante.

Lo Scoprimento del Memoriale di Richard Wagner a Berlino, di Anton von Werner (1908)

Le 113 opere di Wagner sono catalogate con la sigla WWV che sta per Wagner Werke Verzeichnis (Catalogo delle opere di Wagner) che comprende anche le opere non-musicali. Wagner non scrisse mai alcun'opera per organo, anche se sono state eseguite parecchie trascrizioni delle sue musiche, che spesso particolarmente bene si prestano ad un'esecuzione di non indifferente solennit.

Composizioni per pianoforte


Fantasia per pianoforte in fa diesis minore Sonata per pianoforte in si bemolle (1831) Sonata per pianoforte in la maggiore (1832) Sonata per pianoforte in la bemolle maggiore (1853)

Poemi e abbozzi non musicati


L'astuzia maschile pi grande di quella femminile, ovvero La felice famiglia degli orsi (Mnnerlist grer als Frauenlist oder Die glckliche Brenfamilie ) (1836) La saracena (Die Sarazenin) (1841, 1843) Le miniere di Falun (Die Bergwerke zu Falun) (1842) Federico I (Friedrich Barbarossa) (1846) Ges di Nazareth (Jesus von Nazareth) (1849) Achille (1849) Alessandro (1849) I vincitori (Die Sieger) (1855) La morte di Rolando (1866) Le nozze di Lutero (Luthers Hochzeit) (1866) Wieland il fabbro (Wieland der Schmied) (1849)

Brani celebri
Le ouverture ed i passaggi orchestrali delle opere di Wagner sono spesso eseguite come brani a s da eseguirsi in concerto: per la maggior parte di questi Wagner scrisse personalmente dei finali che permettessero una conclusione compiuta. Due esempi sono dati dal preludio del Parsifal e dalla marcia funebre di Sigfrido. I finali di Wagner non sempre per migliorano l'esecuzione concertistica: il preludio del Tristano viene infatti pi spesso eseguito nella sua versione originale (direttamente tratta dall'opera) che nella versione da concerto. Da sottolineare, infine, che vi sono brani composti da Wagner talmente famosi, che sono noti anche a chi non ha familiarit con la musica classica; per citarne solo i pi celebri: l'Ouverture e il Coro delle filatrici da L'olandese volante, la Musica del monte di Venere , l'Entrata degli ospiti e il Coro dei Pellegrini dal Tannhuser, il Preludio al 1 e al 3 Atto e il Coro nuziale dal Lohengrin, il Preludio al 1 Atto e il Coro delle figlie del Reno da L'oro del Reno, la Cavalcata delle Valchirie e l'Incantesimo del fuoco da La Valchiria, il Preludio al 1 e al 3 Atto e la Morte e Trasfigurazione di Isotta dal Tristano e Isotta, l'Ouverture e il Coro della Corporazione da I maestri cantori di Norimberga, la Forgiatura della spada Notung e il Mormorio della foresta dal Sigfrido, il Viaggio di Sigfrido sul Reno, la Marcia funebre e l'Immolazione degli Dei dal Crepuscolo degli Dei, il Preludio al 1 e al 3 Atto e l'Incantesimo del venerd Santo dal Parsifal, figurano tra i motivi e i temi musicali pi popolari al mondo.

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Scritti
Opere in prosa
Di Wagner stato detto che ha scritto pi libri che musica. La sua produzione letteraria imponente e spazia dagli articoli di giornali alla novellistica, dagli scritti autobiografici (fra cui spicca "Mein Leben", tuttora reperibile in qualsiasi biblioteca) ai saggi, dalle opere teoriche pi impegnative a interventi su temi pratici come la direzione d'orchestra o la proposta di riforma della cappella reale di Dresda. Infine, ovviamente, la politica. Famoso il saggio "Il giudaismo nella musica" ("Das Judentum in der Musik"), libello antisemita concepito come un attacco a Meyerbeer e pubblicato con lo pseudonimo di "K. Freigedanken" ("libero pensiero") nella rivista "Neue Zeitschrift fr Musik" nel 1850. Lista delle opere principali: L'opera tedesca (primo articolo di Wagner, apparso anonimo sul giornale dell'amico Heinrich Laube Zeitung fr die elegante Welt il 10 giugno 1834) Pellegrinaggio a Beethoven (Eine Pilgerfahrt zu Beethoven) (novella apparsa sulla Gazette Musicale di Parigi in quattro puntate nel novembre 1840) (1840) Tomba di Richard e Cosima Wagner La fine di un musicista a Parigi (Das Ende eines Musikers in Paris) (novella) (1840) nel giardino di Villa Wahnfried, a Virtuoso e artista (articolo) (18 ottobre 1840) Bayreuth Sulla musica tedesca (articolo) (1840) L'artista e il pubblico (articolo sulla Gazette Musicale del 1 aprile 1841) Halvy e l'opera francese (1842) Abbozzi autobiografici (Autobiographische Skizze) (1843) Sulla cappella reale (memorandum) (1846) I Wibelunghi: dalla leggenda alla storia (1846) La saga dei Nibelunghi (abbozzo in prosa) (1848) La Germania e i suoi prncipi (Deutschland und seine Frsten) (articolo anonimo apparso sui Volksbltter del 15 ottobre 1848) L'uomo e la societ attuale (articolo anonimo apparso sui Volksbltter del 10 febbraio 1849) Arte e rivoluzione (Die Kunst und die Revolution) (1849) L'arte dell'avvenire (incompiuto) (1849) L'opera d'arte dell'avvenire (Das Kunstwerk der Zukunft) (1849) Arte e clima (Kunst und Klima) (articolo apparso sulla rivista Deutsche Monatsschrift, febbraio 1850) Il giudaismo nella musica (Das Judentum in der Musik) (articolo apparso sulla rivista Neue Zeitschrift fr Musik, 3 e 6 settembre 1850) Opera e dramma (Oper und Drama) (1850-1851) Un teatro a Zurigo (Ein Theater in Zrich) (1851) Comunicazione ai miei amici (Eine Mitteilung an meine Freunde) (1851) Il furto dell'oro del Reno (abbozzo in prosa) (1851) Relazione conclusiva sull'"Anello" e sulla sua genesi (1862) Prefazione all'edizione dei libretti dell'"Anello del Nibelungo" (1862-1863) Stato e religione (ber Staat und Religion) (1864) La mia vita (Mein Leben) (1865-1880, edizione pubblica 1911) Che cosa vuol dire tedesco? (Was ist deutsch?) (1865, pubblicato nel 1878 sui Bayreuther Bltter) Arte tedesca e politica tedesca (Deutsche Kunst und deutsche Politik ) (serie di articoli apparsi nella Sddeutsche Presse) (1867) Sulla direzione d'orchestra (ber das Dirigiren) (1869) Beethoven e la nazione tedesca (Beethoven und die deutsche Nation) (abbozzo) (1870) Beethoven (1870) Ricordi su Auber (Erinnerungen an Auber) (1871) Sul fine dell'opera (ber die Bestimmung der Oper) (conferenza tenuta alla Reale accademia delle arti di Berlino il 28 aprile 1871) Attori e cantanti (Schauspieler und Snger) (1872) Il teatro del Festival di Bayreuth. Con una relazione sulla posa della prima pietra (1873) Sguardo retrospettivo sul Festival dell'anno 1876 (Rckblick auf die Bhnenfestspiele des Jahres 1876) (1878) Modernit (Modern) (1878) Pubblico e popolarit (Publikum und Popularitt) (1878) Religione ed arte (Religion und Kunst) (1880) Conosci te stesso (Erkenne dich selbst) (1881) L'et eroica e il Cristianesimo (Heldentum und Christentum) (1881) Il Bhnenweihfestspiel a Bayreuth nel 1882 (Das Bhnenweihfestspiel in Bayreuth 1882) (1882) Relazione sulla ripresa di un'opera giovanile (Bericht ber die Wiederauffhrung eines Jugendwerkes) (1882) Sull'elemento femminile nella specie umana (ber das Weibliche im Menschlichen in Kultur und Kunst) (rimasto incompiuto per la morte del compositore) (1882-1883)

Opere poetiche
Leubald e Adelaide (Leubald und Adelaide) (la prima opera in assoluto di Wagner, scritta all'et di 15 anni. una tragedia ispirata all'Amleto di Shakespeare) (1827) Il mito dei Nibelunghi, progetto di un dramma (Der Nibelungen-Mythus) (1848)

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Richard Wagner - Wikipedia Die Not (poesia) (1849) Una capitolazione. Commedia alla maniera classica (Eine Kapitulation) (1870) All'esercito tedesco davanti a Parigi (An das deutsche Heer vor Paris) (1871)

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La concezione wagneriana
Per approfondire, vedi Gesamtkunstwerk e Musikdrama.

Il teatro di Bayreuth

Caratteristica fondamentale di Wagner la rappresentazione del "dramma" come elemento di introspezione. Le opere di Wagner non possono essere considerate opere (o spettacoli musicali) nel senso tradizionale del termine, bens sono grandiose architetture in cui musica, canto, poesia, recitazione e psicologia si fondono secondo la logica del Wort-Ton-Drama (l'opera d'arte totale). Egli stesso definiva le sue opere "azioni" o addirittura "gesta della musica divenute visibili". Queste "azioni" pretendono un'attenzione quasi religiosa, a cui lo spettatore deve assistere senza la minima distrazione. Nel teatro di Bayreuth, infatti, per la prima volta le luci venivano spente e l'orchestra era totalmente nascosta sotto il palcoscenico, come se la musica sorgesse magicamente dall'immaginazione dello spettatore.[35] Il termine "immaginazione" non casuale. Infatti, la musica di questi drammi composta da un mosaico di temi conduttori (leitmotiv) che tratteggiano un'attivit psichica in continuo divenire. Scrive Giulio Confalonieri nella sua monumentale Storia della musica:

Il sistema dei leitmotiv sta in rapporto di reciprocit con il dramma. C' un fluido, un ondeggiamento, una maniera di increspare sempre linee verticali, cos da toglier loro ogni staticit accordale, ogni qualvolta un complesso di collegamenti psicologici che dobbiamo, senz'altro, proclamare freudiani. Le infinite ombreggiature corrispondono a un'attivit della nostra coscienza, ossia "sono" nella nostra coscienza prima di essere nella musica.
[36]

Di conseguenza, nessun pezzo a forma chiusa, nessuna aria ostacola il libero fluire della narrazione, che scorre senza soluzione di continuit dall'inizio alla fine di ogni atto, sottoponendo il canto al commento di un'orchestra smisurata per numero di strumenti e ampiezza sonora. Rilevante in Wagner l'uso del cromatismo, quell'onda incessante di spirali cromatiche che, specie nel Tristano, si esaspera al punto da abbandonare la struttura tonale. Tali prerogative, unite alla spropositata lunghezza delle partiture, portarono Wagner ad essere accusato di oscurit e pesantezza, un giudizio che si trascina fino ad oggi tra gli ammiratori dell'opera di stampo convenzionale. Osserva ancora Confalonieri:
Nell'opera del maestro lipsiense avvertiamo un qualcosa che va accettato come un servaggio, come una imposizione magica e, in certo senso, violenta. Ci disturba.
[37]

Di Wagner si distinguono tre periodi: il primo, ancora legato alla tradizione ereditata da Bach, Mozart e Bellini, comprendente le prime opere giovanili: Le fate, Il divieto d'amare e Rienzi. Il secondo, il momento di transizione, che riguarda L'olandese volante, Tannhuser e Lohengrin. Il terzo, il periodo che coincide con l'autentico wagnerismo: la Tetralogia (ossia L'anello del Nibelungo, comprendente L'oro del Reno, La Valchiria, Sigfrido e Il crepuscolo degli Dei), Tristano e Isotta, I maestri Cantori di Norimberga e Parsifal. I soggetti di questi drammi sono tratti dall'antica mitologia nordica. L'idea centrale impostata sulla nostalgia romantica di un mondo remoto in cui trovare la felicit, felicit che si esprime attraverso il mito della redenzione e dell'eterno femminino. Vi ruota intorno un complesso apparato ideologico che nel corso dei decenni stato oggetto di molteplici interpretazioni[38], caricandolo di significati talvolta contraddittori e oltrepassando le intenzioni dell'autore stesso. Lo scrive anche Confalonieri nel capitolo dedicato alla Tetralogia: "Ci qui impedito accennare a tutti i significati simbolici che Wagner volontariamente, i suoi commentatori forse oltrepassando le sue intenzioni, ha attribuito ai cento episodi della saga nibelungica. Che in essa, pur ingombra di eccessive dilatazioni, di oscurit, di elementi contaddittori, si agitino quasi tutte le forze dell'esistere umano, cosa che noi sentiamo efficiente e presente."[39]

Wagner, la psicoanalisi e le tematiche politiche


ormai unanimemente riconosciuto che il 2 atto del Parsifal e il 3 atto del Sigfrido abbiano inciso sullo sviluppo della psicoanalisi da parte di Sigmund Freud e Carl Gustav Jung, quando Parsifal e Sigfrido credono di scorgere rispettivamente in Kundry e Brunnhilde la loro madre.[40] Ma soprattutto nel campo della politica che Wagner dedica i suoi pensieri, cambiandone continuamente il senso a seconda della teoria che pi lo influenza: Feuerbach, Marx, Schopenhauer. In Opera d'arte dell'avvenire - il pi importante dei suoi libri teorici, scritto durante la rivoluzione che lo vide fisicamente al fianco di Bakunin - a proposito del Comunismo si legge:
Il popolo qualcosa di particolare o di differente. Nell'opera d'arte saremo un solo essere, saremo coloro che recano la necessit, coloro che conoscono l'incosciente: saremo i testimoni della natura, cio degli uomini felici. Il bisogno della natura vario e complesso, e la natura riesce a soddisfare tale bisogno dissolvendo l'unit nella pluralit. Ci che esclusivo, isolato, egoista, pu solo prendere, mai donare; pu farsi solo generare, ma di per s impotente: per generare sono infatti necessari l'"io" e il "tu", il disciogliersi dell'egoismo nel comunismo

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Chi isolato non libero perch limitato e suddito in seno all'indifferenza altrui Il popolo l'insieme di tutti coloro che provano una necessit comune. Dove non esiste necessit non esiste vero bisogno. Dove non esiste vero bisogno pullulano tutti i vizi, tutti i delitti contro la natura, ossia il bisogno immaginario. Ora, la soddisfazione di tale fittizio bisogno il "lusso". Il lusso non pu mai essere soddisfatto perch, essendo qualcosa di falso, non esiste per esso un contrario vero e reale in grado di soddisfarlo e assorbirlo. Esso consuma, tortura, prostra la vita di milioni di poveri, costringe un intero mondo nelle ferree catene del dispotismo, senza riuscire a spezzare le catene d'oro del tiranno. l'anima dell'industria che uccide l'uomo per usarlo come una macchina.

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L'edizione originale de Opera d'arte dell'avvenire

Bakunin
[41]

Queste parole trovano il loro corrispettivo artistico ne L'oro del Reno, quando il malvagio Alberich schiavizza il popolo dei Nibelunghi dopo essersi forgiato l'anello fatato che lo rende il signore del mondo. Analogamente, nel testo del Tristano, dopo che il filtro magico ha rivelato ai due amanti la verit del loro amore, si legge:
Chi amoroso osserva la notte della morte, a chi essa confida il suo profondo mistero, la menzogna del giorno, fama e onore, forza e ricchezza, come vana polvere di stelle innanzi a lui svanisce.

Figura emblematica per eccellenza l'eroe Sigfrido, nel cui omonimo dramma stata vista la vittoria del positivismo secondo gli ideali filosofici di Feuerbach. Osserva il critico Lichtenberger:
E' una sorta di redentore socialista venuto per abolire il regno del capitale.
[42]

Ludwig Feuerbach

Anche il personaggio di Wotan, inizialmente, viene visto nella medesima ottica. Uno degli esegeti di Feuerbach, Lvy, annota:

L'agire di Wotan non ha senso se non si suppone in lui il rimorso del passato e la speranza di un avvenire migliore.
[43]

Ma tale visione solo apparente. Nella Tetralogia, a causa del desiderio di potenza anelato da gran parte dei personaggi, anche un animo nobile come Wotan dovr morire nel grande incendio del Walhalla, mentre Sigfrido ne resta coinvolto perch vittima della propria stessa innocenza. La Tetralogia, dunque - che si chiude con la distruzione del mondo e il ritorno cosmico alla natura - pur condannando radicalmente il Capitalismo, non determina nemmeno la vittoria del Comunismo: anzi, essa esprime il fallimento dell'idea positivista che Wagner nel 1849 aveva esaltato in Opera d'arte dell'avvenire e alla quale aveva inizialmente pensato di dedicare il suo lavoro, lasciando posto ad una diversa interpretazione di stampo Schopenhaueriano.[44] Tale pessimismo - abbracciato a partire dal 1854 - caratterizza il personaggio di Wotan quando, nel 2 atto della Valchiria, egli esprime la cessazione della volont di vivere:
Rinuncio alla mia opera; solo una cosa bramo ancora: la Fine! La Fine!

Con questa diversa decisione, dunque, si lasciano aperte altre strade. Sempre in Opera d'arte dell'avvenire, il musicista spiega come la distinzione del singolo pu avere senso solo se vista in funzione del popolo, e dunque "l'egoismo non pu soddisfarsi pienamente che nel Comunismo". In altre parole, solo la comunit pu dare senso all'individuo, e "solo in relazione alla comunit il diverso pu definirsi come tale".
L'uomo non pu appagare il suo bisogno d'amore che donando l'amore, il che significa donare se stesso ad altri uomini. Il bisogno pi urgente e pi forte dell'uomo perfetto e artista di comunicare se stesso - in tutta la pienezza della sua natura - all'intera comunit. E non pu arrivare a tanto se non nel dramma.
[41]

Schopenhauer

Wagner, dunque, non condanna le singole doti individuali e il loro distinguersi dalla massa, ma le sostiene se queste hanno come fine l'amore e l'accrescimento spirituale del popolo. Ovviamente egli parla di uno spirito artistico, dove l'arte il fine supremo a cui tutto dovrebbe mirare. Secondo il critico Nattiez, l'enigmatico tema della Redenzione d'amore che chiude la Tetralogia (che Wagner per chiamava tema della Glorificazione di Brunilde) simboleggia la redenzione del mondo attraverso la musica, incarnata dal mito dell'eterno femminino.[45] Nel saggio su Beethoven, infatti, quando Wagner cita Goethe, si legge:
Con i versi "l'eterno femminino ci rapisce in cielo", comprendiamo lo spirito della musica che, sorta dalla coscienza pi intima del poeta, si libra sopra di lui e lo guida sulla strada della redenzione.
[46]

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Richard Wagner - Wikipedia In questo modo si pu parlare di una "terza" Tetralogia, che dopo quella di Feuerbach e di Schopenhauer aggiunge un ideale di speranza essenzialmente nella musica. Scrive l'autore all'amico Roeckel:
Quante cose mi potevano diventare chiare solamente attraverso la musica!
[21]

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Wagner e l'antisemitismo
A questo punto, per, la critica non ha ancora chiarito che cosa Wagner intendesse per redenzione del mondo, se cio simboleggiasse la fratellanza universale o, piuttosto, la fratellanza esclusiva del popolo tedesco. Wagner contribu allo sviluppo del razzismo diffondendo le opere e le idee del filosofo francese Joseph Arthur de Gobineau che fu accolto nel suo circolo di Bayreuth. Il musicista fond in onore di detto filosofo la Societ Gobineau [47] . Giulio Confalonieri parl di "richiamo dell'amore patriottico e desiderio di rispondervi in termini universali", un ambizioso sogno di redimere l'umanit sotto la sacra fiamma dello spirito germanico.[48] La miccia di tale ambizione, storicamente parlando, si sarebbe incendiata dopo l'avvilente sconfitta della Germania durante la prima guerra mondiale e la fortissima bramosia di rivalsa nutrita da tutte le categorie sociali del volk, contro il giudaismo, contro il Comunismo e contro la tirannia del Capitalismo (la cosiddetta "demoplutocrazia"). Il mito, fino a quel momento rinchiuso nel pacifico mondo dell'arte, si sarebbe realizzato proprio in funzione di tale desiderio. Confalonieri nota anche come Wagner, "offrendo materia ad eccessivi entusiasmi, divent anche materia di eccessivi sospetti". Non c' dubbio che Wagner fosse un antisemita: i suoi scritti come Il giudaismo nella musica sono chiaramente espliciti. Ancora il 12 febbraio 1883, il giorno prima della morte, Cosima annot nel suo diario un'affermazione del marito:
Il musicista di pessimo umore. Dice che non si dovrebbe avere nulla a che fare con gli israeliti
[49]

Il giudaismo nella musica, edizione del 1869

Nel suo libello antisemita scrisse: L' Ebreo - che, come tutti sanno, ha un Dio a proprio uso e consumo - nella vita ordinaria ci colpisce innanzitutto per il suo aspetto esteriore: difatti, qualunque sia la nazione europea alla quale egli appartenga, il suo aspetto ha un qualcosa di spiacevolmente estraneo a quella nazione. Istintivamente, noi non vogliamo avere nulla in comune con un uomo che si presenta a quel modo.[50] In pubblico Wagner diede il suo appoggio a posizioni antisemite: defin la razza ebraica come nemica, sin dalla nascita, dell'intera umanit e di tutto ci che vi di nobile in essa. Afferm anche ci stanno umiliando, noi tedeschi, e forse sono io l'ultimo tedesco che sa tenere la schiena dritta davanti al Giudaismo, che gi domina ogni cosa.[51] Tuttavia egli non voleva l'eliminazione fisica degli ebrei o una segregazione permanente, e non aderiva in maniera completa al razzismo scientifico, ma aveva delle posizioni che, incredibilmente, erano le stesse di Theodor Herzl, il fondatore del sionismo: gli ebrei avrebbero dovuto scegliere tra emigrare in Palestina, oppure fondersi e dissolvere gran parte della loro cultura con quella dei paesi che li ospitavano. Richard Wagner parlava dell' Untergang, l' immersione: C' un solo modo per sfuggire alla maledizione che vi pesa addosso: l'Ebreo errante trover la sua salvezza - immergendosi! In un commento rivolto alla moglie Cosima, negli ultimi anni, espresse per un parziale ripensamento sulla pubblicazione del testo antisemita: Se dovessi scrivere di nuovo sugli ebrei, direi che non ho nulla contro di loro. solo che ci sono piombati addosso, tra noi tedeschi, troppo in fretta, e non eravamo ancora pronti ad assorbirli.[52] Lo storico George L. Mosse fa notare come Wagner non fu per affatto coerente col mondo giudaico: talvolta accolse nel circolo di Bayreuth personaggi ebrei come Anton Rubinstein o Karl Tausig o ancora, come Hermann Levi, scelto come direttore del Parsifal, il quale fu uno dei direttori d'orchestra da lui preferiti. L'utilit di una persona di famiglia ebraica poteva talvolta placare la sua intolleranza antisemita: si pu dire che l'antisemitismo del compositore finiva laddove cominciava l'adesione alla sua arte.[53][54] A causa delle idee dell'autore, la musica di Wagner subisce ancora un duro ostracismo da parte del pubblico israeliano: il primo concerto ufficiale con musica di Wagner in Israele avvenuto solo nel 2001 per opera del direttore d'orchestra argentino-israeliano Daniel Barenboim, ebreo e wagneriano, che stato direttore al festival di Bayreuth.[55] Queste concezioni razziste - sempre per via del tutto ipotetica - dovrebbero ritrovarsi nell' Anello del Nibelungo, dove l'amore incestuoso tra Siegmund e Sieglinde rappresenterebbe la nascita di una razza superiore (i figli del dio Wotan) e dove lo stesso fallimento della "grande idea" di Wotan rappresenterebbe il supremo sacrificio dello spirito germanico di fronte all'avversit del mondo. E poi: I maestri cantori di Norimberga, dove esplicito il riferimento alla nuova arte tedesca (la nuova Germania) e magniloquente la grande parata popolare del 3 atto. E poi ancora: Tristano e Isotta, in cui la forza del filtro magico rivela ai protagonisti la vera natura del loro inconsapevole amore, fino ad allora confuso dalla falsit del mondo esteriore (dove per "natura dell'inconsapevole amore" si dovrebbe intendere la purezza della loro anima, la purezza dello spirito tedesco in opposizione alla menzogna di tutto ci che straniero). Infine Parsifal, il dramma sacro per eccellenza, che Hitler stesso - grande ammiratore di Wagner - considerava come uno dei fondamenti dell'ideologia nazista: la casta confraternita dei custodi del Santo Graal incarnerebbe il popolo ariano, minacciato dalla corruzione e dal desiderio impuro (il regno arabeggiante di Klingsor). Naturalmente si tratta unicamente di supposizioni, poich riguardo al Parsifal andrebbe ricordata la frase: "Durch Mitleid wissend, der Reine Tor" ("Il puro folle si fa sapiente attraverso la compassione") , come specificato da Gurnemanz proprio nell'Incantesimo del venerd Santo. Gi il sacrificio di Brunnhilde assume una valenza universale e redentrice. In altre parole, il panismo del "waldweben" (Sigfrido, atto secondo) viene in Parsifal proiettato in un'ottica metafisica proprio col gi citato Incantesimo (Karfreitagszauber). Dal canto loro, Tristano e Isotta - pur richiudendosi nel loro indubbio egoismo - abiurano ogni ambizione di gloria e di potenza, mentre la "grande idea" di Wotan potrebbe essere benissimo scaricata da ogni allusione alla Germania e ribaltata in chiave universale,

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laddove egli dice, a Fricka: "Solo la tradizione riesci a comprendere. Il mio pensiero mira a tutto ci che ancora non avvenuto." A questo proposito, cos si legge nel libro di Thomas Mann Dolore e grandezza di Richard Wagner, in cui lo scrittore, wagneriano e antinazista, riporta ci che ammise nella sua conferenza Richard Wagner und Der Ring des Nibelungen tenuta a Zurigo il 16 novembre 1937, ovvero che il Nazionalsocialismo sarebbe una sua naturale derivazione: "il ritorno al mondo romantico e leggendario si lega alla conquista di elementi puramente umani. Questo rivolgersi al passato significa il distacco dal mondo borghese di una corrotta cultura, dominata dal capitalismo, per far ritorno al popolo come forza etnica, elemento redentore e purificatore. Oggi, nell'esperimento politico che si tenta in Germania, non difficile trovare tali impronte. Ma le fiabe, nel campo della politica, diventano altre cose e prendono Thomas Mann altro nome: menzogne. L'autore della Tetralogia, con la sua arte ebbra di passato e di futuro, non si stacc dalla cultura borghese per scambiarla con uno stato totalitario che annulla lo spirito. Lo spirito tedesco era per lui tutto, lo stato tedesco nulla, come egli scrive nel testo dei Maestri Cantori: "Se anche andasse in polvere il Sacro Romano Impero, ci resterebbe la Sacra Arte Tedesca!"[56]

Wagner, Nietzsche e altre interpretazioni


Sono le stesse parole che Friedrich Nietzsche fa dire a Zarathustra a proposito del Superuomo, con Wagner additato spesso a precursore del Nazismo[57], che separano l'ideologia wagneriana e nietzschiana dal nazismo e dalla concezione dello stato totalitario:
Stato si chiama il pi freddo di tutti i mostri. Solo l dove lo Stato cessa di esistere comincia l'uomo non inutile.

E ne Il crepuscolo degli idoli si legge:


La cultura e lo Stato sono antagonisti.

Comunque, gli incredibili capovolgimenti di fronte confermano l'ambiguit dell'opera wagneriana, che basandosi principalmente sull'arte destabilizza il senso della filosofia. Si pu anche dire che il compositore "mette bocca in tutto", attingendo ovunque con la disinvoltura del genio. Per questo motivo il nome di Wagner stato sempre sbandierato dalle pi opposte ideologie: Anarchia, Comunismo, Nazismo. Andrebbe Nietzsche cos condannato l'eccessivo fervore nutrito da alcuni wagneriani (i cosiddetti bidelli del Walhalla) che nel loro desiderio di immortalare le orme del Maestro ne trasformano il genio in un monolite. stato osservato che - come prevedeva il critico Hanslick - i Beckmesser adoranti e inchiodati alla meccanica dei leitmotiv non riescono pi ad apprezzare la rivoluzione e il geniale disordine dell'artista. Perfino Hitler apr al rinnovamento il teatro di Bayreuth contro il duro conservatorismo della famiglia Wagner, che Cosima difese strenuamente fin nei minimi particolari (si tratt di rinnovare il materiale scenico che per 50 anni era rimasto lo stesso).
[58]

Ma forse, a costo di suscitare sorprese, l'ambiguit del senso filosofico data dalla caratteristica fondamentale del suo autore, ossia la sensualit: "la caratteristica del pensiero wagneriano la sensualit. I problemi politici e sociali lo appassionavano solo quando offrivano qualche rapporto con l'avvenire dell'arte. Due soli filosofi esercitarono un'influenza su di lui: Feuerbach e Schopenhauer, e tutti e due perch abbandonarono il dominio della filosofia pura, cio di una teoria logica e matematica del mondo. Wagner ci dice: "Ci che mi attir verso Feuerbach fu che questo scrittore rinnega la filosofia e d della natura umana una spiegazione nella quale credetti di riconoscere l'uomo artista come io lo intendevo"".[59] In Opera e dramma, un altro dei libri teorici di Wagner, si legge:
La musica, invece di esprimere - al pari della parola - ci che viene solo pensato, esprime la realt.

Osserva ancora Giulio Confalonieri: "In Wagner il desiderio conobbe la sua meta: la libert assoluta di essere ancora pi importante che non la libert di risolversi. questo desiderio continuo che frantuma i ritmi e le frasi melodiche, librandosi al di sopra di ogni soggezione, e che poi li ricompone, li distrugge di nuovo, li rievoca, attraverso un'ebbrezza inesausta di provarsi. questo desiderio che pu farci eliminare nella natura, come avviene a Sigfrido nella scena del bosco, o che pu toglierci da ogni circostanza come avviene a Tristano e Isotta nell'ora della morte. Per Wagner, la natura l'ultima logica, l'ultima cattura, l'ultimo e pi dolce assorbimento cui l'uomo possa aspirare. I boschi di Schumann, le pianure di Fryderyk Chopin sono abitati da loro, come sono, o come il desiderio vorrebbe che fossero. Ma le foreste di Wagner, i dirupi e il mare di Wagner non ammettono di venire n abitati n posseduti, perch essi sono la matrice degli uomini e gli uomini ancor portano, dopo averli generati, come una placenta ineliminabile".[60]

Wagner come sintesi della musica precedente


Secondo alcuni critici, da un punto di vista puramente musicale, il wagnerismo si configura come la grandiosa sintesi dell'esperienza di quattro secoli di musica: da Palestrina - il cui stile corale polifonico riecheggia in Parsifal[61] - a Claudio Monteverdi - il cui cromatismo armonico ravvisabile nel Tristano e Isotta[62] - da Bach - il cui magistero contrappuntistico avvertibile ne I Maestri Cantori di Norimberga - a Mozart - per la raffinatezza dello strumentale e l'estrema perfezione formale [63] - da Luigi Cherubini - la cui concezione drammaturgica presente nel "Wort Ton Drama" wagneriano[64] - a Beethoven - per la tecnica di elaborazione e sviluppo dei leitmotiv e la variazione del materiale tematico, oltre che per il "titanismo" e il sentimento eroico di cui intrisa l'intera produzione wagneriana[63] - da Mendelssohn - per la ricca tavolozza orchestrale e

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timbrica - a Hector Berlioz - delle cui conquiste e innovazioni nel campo dell'orchestrazione e della strumentazione si avvale l'opera wagneriana da Bizet - per la profonda ed acuta introspezione psicologica che scandaglia l'animo umano - a Liszt - per la sconcertante audacia e arditezza degli accordi[65].

Influenza sulla musica leggera e sul rock


Il wagnerismo ha ispirato anche la musica leggera: un esempio l'album Parsifal dei Pooh, concepito nel periodo in cui la band era attiva nel rock progressivo, prima della svolta pop; anche la musica da film deve molto alle composizioni wagneriane. Un'altra influenza presente nel cosiddetto "rock wagneriano", il cui maggior esponente Jim Steinman.

Influenza sulla musica metal


Secondo Joey DeMaio, bassista della heavy metal/epic metal band Manowar, Richard Wagner il maggior ispiratore della musica metal, in particolare dell'epic metal.[66] Wagner anche uno dei molti musicisti romantici che ispirarono il metal neoclassico.[67]

Wagner nella cultura popolare


La musica di Wagner decisamente presente anche a livello popolare: in particolare il leitmotiv della "Cavalcata delle Valchirie", tratto dalla Valchiria, uno dei temi musicali pi utilizzati a livello televisivo, cinematografico e pubblicitario. Compare, ad esempio in Apocalypse Now, 8, Superfantozzi, The Blues Brothers e Operazione Valchiria. La cavalcata , anche se riarrangiata in una versione rock, la colonna sonora di ingresso del wrestler Daniel Bryan. Woody Allen cita il musicista, ironizzando sul fatto che fosse uno dei compositori preferiti da Hitler, nel film Misterioso omicidio a Manhattan (1993): "Lo sai che non posso ascoltare troppo Wagner... sento gi l'impulso ad occupare la Polonia!". Su Topolino del 1989, apparsa la parodia del poema I Nibelunghi e, insieme della stessa tetralogia Caricatura del 1875 di Wagner a wagneriana, "La Trilogia di Paperin Sigfrido e l'oro del Reno", in cui i personaggi Disney interpretano Vienna con alcuni collaboratori quelli della leggenda nordica. Nel romanzo Il codice da Vinci di Dan Brown, Wagner descritto come un iniziato che, come altri, tenta di trasmettere quella che secondo il libro la vera storia del Graal attraverso il Parsifal, che sarebbe un'allegoria della ricerca della verit e della tomba di Maria Maddalena, come sposa di Cristo e madre della sua discendenza, intento anche del ciclo arturiano dal quale la storia tratta.

Monumenti dedicati a Richard Wagner


Monumento a Richard Wagner Monaco di Baviera Monumento a Richard Wagner (Berlino) Richard-Wagner-Sttten Graupa Richard-Wagner-Hain Lipzia Busto di Richard Wagner Bayreuth

Curiosit
Durante una rappresentazione della Tetralogia, la testa di cartapesta del drago Ffnir del 'Sigfrido' fu spedita per errore a Beirut, nell'attuale Libano, anzich a Bayreuth. Torn indietro appena in tempo per la recita.[68] Alla fine della prima del "Tristano", Ludovico II di Baviera usc dal teatro, sal sul suo treno per tornare al palazzo ma lo fece fermare in aperta campagna. In preda ad una fortissima emozione, cavalc da solo nei boschi per tutta la notte, rientrando alle prime luci dell'alba.[69] Alla fine della seconda guerra mondiale, l'esercito americano occup provocatoriamente il teatro, parzialmente danneggiato, di Bayreuth organizzandovi music-hall e concerti di musica afro-americana, portando via, in spregio alla Germania e al teatro amato da Hitler (in cui, paradossalmente, durante il nazismo, vi furono le uniche esibizioni di cantanti ebrei), i corni da caccia del Crepuscolo, che furono poi sostituiti, e altri oggetti di scena, utilizzati come souvenir dai militari, ma non distrussero, come spesso si crede, le campane che Wagner stesso aveva fatto fondere per le rappresentazioni del Parsifal.[70] Poco tempo prima, il generale Patton fece urinare nel Reno un intero battaglione.[71] Questi atti vandalistici e iconoclastici per nulla hanno tolto al mito di Bayreuth; fortunatamente infatti esistono in commercio le registrazioni precedenti che ci permettono di godere del suono originale del teatro e di apprezzarne la peculiarit.[72]

Note
1. ^ compresa la toponomastica delle vie a lui intitolate 2. ^ ad esempio vedi Lettere di Riccardo Wagner ad Augusto Roeckel, tradotte da Vittorio Morelli, Palermo: A. Reber, 1899 3. ^ Treccani.it Richard Wagner (http://www.treccani.it/enciclopedia/ wilhelm-richard-wagner/) 4. ^ a b c d e f g h i j k l m n o p q ibidem 5. ^ Friedrich Nietzsche, La nascita della tragedia dallo spirito della musica ovvero grecit e pessimismo 6. ^ Treccani.it 7. ^ Robert W. Gutman, Wagner: l'uomo, il pensiero, la musica, Rusconi libri, Milano 1995 8. ^ ibidem 9. ^ Robert E. Gutman, op. cit. 10. ^ a b c d Richard Wagner, Mein Leben 11. ^ Richard Wagner, L'arte e la rivoluzione 12. ^ ibidem 13. ^ Epistolario di Franz Liszt 14. ^ Epistolario di Riccardo Wagner, traduzione e note di Gualtiero Petrucci ; con prefazione di Jolanda Milano: Solmi, 1907

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15. 16. 17. 18. 19. 20. 21. 22. 23. 24. 25. 26. 27. 28. 29. 30. ^ Richard Wagner, Autobiografia ^ Robert E. Gutman, op. cit. ^ Barbara Spadini, articolo su Matilde e Wagner ^ Robert E. Gutman, op.cit ^ Robert E. Gutman, op. cit. ^ Robert E. Gutman, op. cit ^ a b c Epistolario di Wagner ^ Fotografia Angerer, Vienna ^ Aldo Oberdordfer, Riccardo Wagner ^ Robert E. Gutman, op. cit. ^ ibidem. ^ "In Viaggio con Wagner; sulle Orme del Parsifal"; Miriam Cipriani; Absolutely Free Editore; Roma, 2012 ^ Friedrich Nietzsche, Nietzsche contra Wagner. Documenti processuali di uno psicologo ^ Robert E. Gutman, op. cit. ^ Robert Gutman (1971). Richard Wagner: The Man, His Mind, and His Music. London: Penguin Books. ISBN 0-14-021168-3 ^ D'Annunzio port la bara di Wagner? Con la fantasia (http:// archiviostorico.corriere.it/1995/giugno/17/Annunzio_porto_bara_Wagner_ Con_co_0_95061712994.shtml) ^ Robert E. Gutman, op. cit. ^ Richard Wagner, Sulla vivisezione ^ Robert E. Gutman, op. cit. ^ Robert E. Gutman, op. cit. ^ Theodor Adorno, Wagner ^ Giulio Confalonieri, Storia della musica ^ Giulio Confalonieri, op. cit. ^ Giorgio Locchi, Wagner, Nietzsche e il mito sovrumanista, Akropolis, 1985. vedi la Prefazione di Paolo Isotta ^ Giulio Confalonieri, op. cit ^ Giuseppe Sinopoli, Wagner o la musica degli affetti, Individuazione e nascita della coscienza nelle trasformazioni simboliche del personaggio di Kundry nel Parsifal di Wagner e interventi vari a cura di Pietro Bria e Sandro Cappelletto, ed. Franco Angeli ^ a b Richard Wagner, Opera d'arte dell'avvenire ^ Henri Lichtenberger, Wagner, 1909 ^ A. Lvy, La philosophie de Feuerbach, Paris 1904 ^ F.Bolognesi, La vera dottrina dell'amore di Schopenhauer. Il pensiero schopenhaueriano nell'interpretazione di Wagner, Bologna, Barghigiani, 1980 ^ Jean-Jacques Nattiez, Wagner androgino ^ Richard Wagner, Beethoven ^ George L. Mosse, Il razzismo in Europa. Dalle origini all'olocausto, Laterza, 2003, pag. 63 ^ Giulio Confalonieri, op. cit. ^ Diario veneziano: Lettere a Matilde Wesendonck e dal Diario di Cosima Wagner ^ Richard Wagner, Il giudaismo nella musica

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51. ^ Daniel Barenboim, Wagner, Israele e i Palestinesi (http:// archiviostorico.corriere.it/2010/dicembre/03/Wagner_Israele_Palestinesi_ co_9_101203103.shtml) 52. ^ Daniel Barenboim, ibidem 53. ^ Rubens Tedeschi, Invito all'ascolto di Wagner 54. ^ George L. Mosse, Il razzismo in Europa. Dalle origini all'olocausto, Laterza, 2003, pag. 112 55. ^ Le note di Wagner scuotono Israele (http:// archiviostorico.corriere.it/2001/luglio/09/note_Wagner_scuotono_Israele_ co_0_0107094232.shtml) 56. ^ Thomas Mann, Dolore e grandezza di Richard Wagner 57. ^ Massimo Ferrari Zumbini, Nietzsche: il processo politico. Dal nazismo alla globalizzazione 58. ^ Rubens Tedeschi, op. cit. 59. ^ Gualtiero Petrucci, Manuale wagneriano 60. ^ Giulio Confalonieri, op. cit. 61. ^ vedi: Enciclopedia Rizzoli-Larousse, alla voce Wagner 62. ^ Lionello Cammarota, Breve storia della musica, Editori Laterza, RomaBari 1990 63. ^ a b Enciclopedia Rizzoli-Larousse, alla voce Wagner 64. ^ per l'influenza di Cherubini vedi: Marco Ravera, Invito all'ascolto di Cherubini, Gruppo Editoriale Mursia, Milano 1996; 65. ^ per l'influenza di Mendelssohn (che incide soprattutto nelle opere di transizione Tannhuser e Lohengrin), di Berlioz (dal quale Wagner mutua la concezione della compagine orchestrale estremamente dilatata nell'organico), di Liszt (che con Wagner stringe un vero e proprio sodalizio musicale), si vedano: Grande Storia della musica a cura di Eduardo Rescigno; Storia della musica di Giulio Confalonieri; Breve storia della musica di Massimo Mila; Corso di storia della musica di Rino Maione; Storia della musica occidentale di Donald Jay Grout. Di D. J. Grout si veda anche Breve storia dell'opera, dove Grout paragona Wagner a Palestrina e a Bach, affermando che, come Palestrina nella sua opera sintetizza tutta la musica del Rinascimento e Bach tutta la musica del Barocco, Wagner nella sua opera attua una sintesi di tutta la musica precedente. 66. ^ Articolo su Spaziorock.it (http://www.spaziorock.it/recensione.php? &id=2351) 67. ^ Neoclassical metal su Rockciclopedia (http://rockciclopedia.com/wiki/ index.php?title=Neoclassical_Metal) 68. ^ Wagner and the Volsungs (http://www.vsnrweb-publications.org.uk/ Wagner.pdf) 69. ^ Guy de Portals, Wagner, nuova accademia, 1958 70. ^ Frederic Spotts, A History of the Wagner Festival, Yale University Press, 1996 71. ^ La destra americana contro Obama (http://www.novefebbraio.it/ dibattiti/elezioni-presidenziali-usa-la-destra-americana-contro-obama) 72. ^ Frederic Spotts, op. cit.

31. 32. 33. 34. 35. 36. 37. 38. 39. 40.

41. 42. 43. 44.

45. 46. 47. 48. 49. 50.

Bibliografia
Wagner, Enciclopedia Rizzoli-Larousse Robert W. Gutman Wagner: l'uomo, il pensiero, la musica, Rusconi libri, Milano 1995 Lionello Cammarota, Breve storia della musica, Laterza, Roma-Bari 1990 Eduardo Rescigno (a cura di), Grande Storia della musica, Gruppo Editoriale Fabbri, Bompiani, Sonzogno, Etas S.p.A., Milano 1993 Giulio Confalonieri, Storia della musica, Edizioni Accademia, Milano 1975 Rubens Tedeschi, Invito all'ascolto di Richard Wagner, Mursia, Milano 1985 Rino Maione, Corso di storia della musica, Edizioni Carrara, Bergamo 1996 Donald Jay Grout, Storia della musica occidentale, Feltrinelli Editore, Milano 1984 Donald Jay Grout, Breve storia dell'opera, Rusconi, Milano 1985 Laura Abbatino, Nietzsche tra Wagner e Bizet, PensaMultimedia, Lecce 2007 Luca Sala (d.), The Legacy of Richard Wagner. Convergences and Dissonances in Aesthetics and Reception, Turnhout, Brepols Publishers, 2012, pp. xiii+452, ISBN 978-2-503-54613-1 .

Voci correlate
Wagner (famiglia) Festspielhaus di Bayreuth Gesamtkunstwerk Friedrich Nietzsche Arthur Schopenhauer

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Collegamenti esterni
(DE) L'autobiografia di Wagner, Mein Leben (http://www.zeno.org/Literatur/M/Wagner,+Richard/Autobiographisches/Mein+Leben) Spartiti liberi di Richard Wagner su International Music Score Library Project Spartiti liberi di Richard Wagner su Choral Public Domain Library (ChoralWiki) Wagner e Nietzsche (http://www.ariannascuola.eu/joomla/filosofia/filosofia-posthegeliana/nietzsche/276-richard-wagner.html) Testi originali dei lieder e traduzione italiana [1] (http://www.recmusic.org/lieder/w/wagner.html)
Opere di Richard Wagner Le nozze Le fate Il divieto d'amare Rienzi L'olandese volante Tannhuser Lohengrin L'anello del Nibelungo: L'oro del Reno, La Valchiria, Sigfrido, Il crepuscolo degli dei Tristano e Isotta I maestri cantori di Norimberga Parsifal

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