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Nel tardo Ottocento, inizialmente in Francia e poi nel resto d'Europa, si inizi a
prendere atto dell'inesorabile fallimento del Positivismo: la ricerca scientifica,
per quanto coronata da sfolgoranti successi come mai prima di allora, non
poteva giungere ad illuminare gli interrogativi pi profondi dell'uomo e a dare
un senso alla vita e alla morte. Per di pi, si avvertiva nettamente la
spaccatura fra l'ottimistica visione del mondo dettata dall'incrollabile fede nel
progresso tecnologico e la concreta realt economica, politica e sociale,
lacerata da crisi e ingiustizie profondissime e restia ad ogni cambiamento.
Si apr allora la fase storica del Decadentismo, detta cos dall'incipit di un
sonetto di uno dei suoi pi celebri poeti, il francese Paul Verlaine: Je suis
l'Empire la fin de la dcadence (Io sono l'Impero alla fine della
decadenza). Fiorirono numerose le correnti di pensiero irrazionali e
misticheggianti, dedite anche all'esoterismo e all'occultismo o alla ricerca di
una religione alternativa a quella tradizionale (dai Rosacroce alla teosofia
all'antroposofia).
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L'Angelo
ferito (1903)
di Hugo
Simberg
Ateneum
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CLAUDE DEBUSSY
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Nella sua unica opera, quel Pellas et Mlisande nato dopo una decina d'anni di
gestazione (prima rappresentazione all'Opra-Comique nel 1902), questi
principi drammaturgici sono applicati con coerenza. Il testo - un dramma in
prosa di Maurice Maeterlinck, del 1893, che nell'opera viene solo accorciato e
lievemente modificato per renderlo ancora pi vago e sfuggente - mostra
personaggi fragili, tutti alla fine perdenti, molto diversi dagli eroi wagneriani.
Pellas un giovinetto ignaro e irresoluto, dalle caratteristiche quasi androgine,
tanto che nel dramma di Maeterlinck era impersonato da una donna (nel 1904
si tratt addirittura della famosissima attrice Sarah Bernhardt); e Debussy stesso
prese seriamente in considerazione l'idea di affidare la parte ad una cantante.
Mlisande, poi, un personaggio che esce dalle brume del mistero (nessuno
riesce a sapere nulla della sua origine) e se ne va in una maniera altrettanto
misteriosa: muore - non si sa di cosa - nel silenzio, quasi lasciando affievolire
fino al nulla una vita gi fievole.
La musica, dal canto suo, asseconda questa tendenza al silenzio: l'uso lievissimo
dei Leitmotive non appesantisce l'orchestra, che supporta con un delicato gioco
di luci e di ombre il sillabico declamato delle voci e riempie con interludi lo
spazio tra l'uno e l'altro dei cinque atti (dallinizio alla fine, dunque, non vi mai
interruzione: il silenzio sempre all'interno della musica stessa, mai avulso da
essa).
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Uno stesso substrato lega dunque un tale teatro 'antidrammatico' con le altre
composizioni musicali debussiane: esse rifiutano lo sviluppo nel senso classicoromantico del termine, adagiandosi in una sorta di circolarit senza tempo.
A partire da queste premesse, appare chiaro come non si possa ridurre la figura di
Debussy a quella di un 'impressionista' musicale, quasi un fratellino minore dei grandi
impressionisti pittorici. Secondo questa interpretazione - vigente fino a qualche tempo
fa - quasi tutta la produzione di Debussy andrebbe collocata in un tardo Romanticismo,
come musica a programma sebbene di tipo pi intimista e allusivo: lo scopo dell'autore
francese sarebbe stato quello di creare un'atmosfera musicale, suggerita dai titoli
programmatici delle sue composizioni, soprattutto mediante un raffinato gioco di
sonorit.
Oggi, per, si guarda a Debussy in modo molto diverso. In primo luogo, stato
definitivamente messo a fuoco il fatto che egli frequent molto pi gli ambienti
simbolisti che quelli impressionisti, e che trasse i testi da musicare quasi esclusivamente
da poeti simbolisti. Profondamente collegato all'estetica simbolista il Pellas, che
sembra in continuazione rinviare a un senso pi profondo e oscuro.
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Ascolti
Images Poisons dor
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MAURICE RAVEL
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Agli inizi, per, non si avvert molto la differenza tra il suo stile e quello di Debussy,
tanto che Ravel fu considerato un epigono debussiano. Questo fatto provoc il
rammarico di Ravel stesso e una discussione tra i critici: era il suo Jeux d'eau per
pianoforte (Giochi d'acqua, 1901) ad aver 'copiato' da Debussy l'armonia modale e
l'uso della scala per toni interi (sia pure in un contesto diverso), o piuttosto era il
pianismo debussiano di Jardins sous la pluie (1903) ad essere debitore verso
l'innovativo stile pianistico di Ravel? E cos, quali erano - se ve ne erano - i rapporti di
filiazione tra la sua Rhapsodie espagnole per orchestra (Rapsodia spagnola, 1907) e
Ibria di Debussy, scritta tra il 1905 e il 1908? (Ma negli stessi anni 1905-08 anche
Albniz scriveva i suoi Ibria: la moda dello spagnolismo dilagava).
Comunque, vero che vi sono punti di contatto fra Ravel e Debussy: anche
Ravel, infatti, si serve di stilemi musicali desunti dalla musica orientale (scale
modali, ritmi ripetitivi, ecc.), dall'antico clavicembalismo francese (ad esempio,
nella Pavane pour une infante dfunte, 1899, o nel Tombeau de Couperin,
1917) oppure dal recentissimo jazz americano.
Ma ben presto il personalissimo stile raveliano venne addirittura contrapposto
a quello del suo illustre avversario, in una rinnovata volont tutta francese di
creare querelles. La musica di Ravel, infatti, anche se si spinge assai pi lontano
di quella di Debussy nel trattamento ardito e libero della dissonanza, a
differenza di essa non disgrega i presupposti del sistema tonale e della
concezione del tempo musicale: essa si mantiene sempre all'interno di un
binario costruito con estrema chiarezza e razionalit, rientrando pienamente
nel quadro formale tradizionale.
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ascolti
Finale Lheure espagnole
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(1907)
(1916)
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I Balletti russi
CRONOLOGIA
coll.pdf.
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1909
1. Le pavillon dArmide
Ballet en un acte dAlexandre Benois
Mus.: N. CEREPNIN (Pavil'on Armidij, 1907) Scene e cosi: A. BENOIS
Dir. mus.: N. CEREPNIN
Premire: 18 maggio 1909 (prova gen.), Thtre du Chtelet, Parigi
Int. pr.: V. Karalli (Armida nella prova gen.; ruolo di A. Pavlova nella premire); M. Mordkin
(il Visconte prova gen., ruolo di M. Fokine nella premire); V. Nijinsky (lo Schiavo di
Armida); T. Karsavina (la Co Armida).
Nota: Nuova versione di Pavil'ion Armidij (M. Fokine, Teatro Mariinskij di San Pietroburgo,
1907).
2. Danses polovtsiennes du prince Igor
Cor.: M. FOKINE
Libr.: A. BORODIN (da V. V. Stasov)
Mus.: A. BORODIN (dall'atto II dell'opera Knjaz Igor', 1869-87) Scene e cosi: N. ROERICH
Dir. mus.: E. COOPER
Premire: 18 maggio 1909 (prova gen.), Thtre du Chtelet, Parigi Int. pr.: E. Smirnova
(una Donna Polovesiana); S. Fedorovna (una Ragazza Polovesiana); A. Bolm (il Capo
Polovesiani).
Nota: Presentate all'interno dell'opera, e dal 1910 come balletto a se stante.
3. Le Festin
Suite de danses
Cor.: M. PETIPA-M. FOKINE (Leshinka); M. PETIPA (L'oiseau de feu); A.
GORSKIJ (Csardas); M. Fo (Hopak); N. GOLTZ-F. KCESSINSKIJ (Mazurka);
M. FOKINE (Trpak);M. PETIPA (Grand Pas Classique grois); M. FOKINE
(Finale)
Mus.:M. GLINKA (Leshinka);?. I. CAJKOVSKIJ (L'oiseau de feu); A.
GLAZUNOV (Csardas); M. MUSORGSKIJ (Hopak);M. GLINKA (Mazurka);?.
I. CAJKOVSKIJ (Trepak); A. GLAZUNOV (GrandPas Classique Hongrois);?.
CAJKOVSKIJ (Finale)
Scene: K. KOROVIN
Cost: L. BAKST, A. BENOIS, I. BILIBIN, K. KOROVIN
Dir. mus.: E. COOPER
Premire: 18 maggio 1909 (prova gen.), Thtre du Chtelet, Parigi
Int. pr.: T. Karsavina, V. Nijinsky, M. Mordkin, V. Karalli.
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4. Les Sylphides
Rverie romantique en un acte de Michel Fokine
Cor.: M. FOKINE
Mus.: F. CHOPIN (Nocturne op. 32, strument. I. Stravinskij; Valse op. 70 n. 1,
strument. A. Taneev; Mazurka op n. 2, strument. N. Sokolov; Mazurka op. 67
n. 3, strument. N. Sokolov; Prlude, op. 28 n. 7, strument. A. Taanev Valse, op.
64 n. 2, strument. A. Glazunov; Grande Valse Brillante, op. 18 n. 1, strument. I.
Stravinskij)
Scene e cost: A. BENOIS
Dir. mus.: N. CEREPNIN
Premire: 2 giugno 1909 (prova gen.), Thtre du Chtelet, Parigi
Int.: A. Pavlova, T. Karsavina, A. Baldina, V. Nijinsky e il corpo di ballo
(Nocturne); T. Karsavina ( A. Pavlova (Mazurka); V. Nijinsky (Mazurka); A.
Baldina (Prlude); A. Pavlova e V. Nijinsky (Valse); A. Pavlova. Karsavina, A.
Baldina, V. Nijinsky e il corpo di ballo (Grande Valse Brillante).
Nota: Il ball, costituisce l'ampliamento di un quadro di Sopeniane (M. Fokine,
Teatro Mariinskij di San Pietroburgo, 1907).
1910
6. Carnaval
Ballet pantomime en un acte de Lon Bakst et Michel Fokine
Cor.: M. FOKINE
Libr.: M. FOKINE e L. BAKST
Mus.: R. SCHUMANN (Carnaval, per pianoforte, op. 9, 1934-35, orchestr. N.
Rimskij-Korsakov, A. Ljadov, A. Glazunov, N. Cerepnin, A. Arenskij)
Scena e cost.: L. BAKST Dir. mus.: N. CEREPNIN
Premire: 20 maggio 1910, Theater des Westens, Berlino
Int. pr.: T. Karsavina (Colombina); V. Fokina (Chiarina); V. Nijinsky
(Arlecchino); B. Nijinska (Papillon); L. Schol-Ur (Estrella); E. Cecchetti
(Pantalone); A. Bolm (Pierrot).
Nota: Nuova ediz. o nuova versione di Carnaval (M. Fokine, Pavlov Hall di
San Pietroburgo, 1910).
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7. Schhrazade
Drame chorgraphique en un acte de Lon Bakst et Michel
Fokine
Cor.: M. FOKINE
Libr.:L. BAKST, A. BENOIS, M. FOKINE (dalle Mille e una notte)
Mus.: N. RIMSKIJ-KORSAKOV (parti I, II e IV del poema sinf.
Seherazada, op. 35, 1888)
Scena e cost.: L. BAKST
Siparietto (dal 1911): SEROV
Dir. mus.: N. CEREPNIN
Premire: 4 giugno 1910, Thtre National de l'Opra, Parigi
Int. pr.: I. Rubinstein (Zobeide); V. Nijinsky (lo Schiavo favorito di
Zobeide); A. Bulgakov (Shahryar); E. Cecchetti (il Capo degli
Eunuchi).
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8. Giselle
-Pantomime en 2 actes de Vernoy de Saint-Georges, T.
Gautier e J. Coralli Cor.: M. FOKINE
Libr.: VERNOY DE SAINT-GEORGES e T. GAUTIER, da un tema di H.
Heine
Mus.: A.-C. ADAM (omon., 1841) e F. BURGMULLER (pas de deux
dei contadini dell'atto I)
Scene e cost.: A. BENOIS
Dir. mus.: P. VIDAL
Premire: 17 giugno 1910 (prova gen.), Thtre National de
l'Opra, Parigi Int. pr.: T. Karsavina (Giselle); V. Nijinsky
(Albrecht).
Nota: Nuova versione di Giselle (J. Coralli e J. Perrot, Teatro
dell'Opera di Parigi, 1841).
9. L'oiseau de feu
Conte russe en 2 tableaux de Michel Fokine
Cor.: M. FOKINE
Libr.: M. FOKINE (da un racconto popolare russo)
Mus.: I. STRAVINSKIJ (omon., 1910, apposit. composta)
Scena: A. GOLOVIN
Cost.: A. GOLOVIN e L. BAKST
Dir. mus.: G. PIERN
Premire: 25 giugno 1910, Thtre National de l'Opera, Parigi
Int. pr.: T. Karsavina (l'Uccello di Fuoco); V. Fokina (la Zarevna);
M. Fokine (Ivan Zarevic); E. Cecchetti (Kosceij l'immortale).
Nota: Nuova ediz. nel 1926 con scene e costumi di Natalija
Goncarova.
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1911
11. Le spectre de la rose
Tableau chorgraphique
Cor.: M. FOKINE
Libr.: J.-L. VAUDOYER, da una poesia di T. Gautier
Mus.: C. M. VON WEBER (Aufforderung Zum Tanz per
pianoforte, op. 65,1819, orchestraz. Hector
Berlioz)
Scena e cost.: L. BAKST
Dir. mus.: N. CEREPNIN
Premire: 19 aprile 1911, Thtre de Monte-Carlo
Int.: T. Karsavina (la Fanciulla) e V. Nijinsky (lo
Spirito della Rosa).
14. Petrouchka
Scnes burlesques en 4 tableaux
C or.: M. FOKINE
Libr.: I. STRAVINSKIJ e A. BENOIS
MUS.: I. STRAVINSKIJ (omon., app. comp.) Siparietto,
scene e cost.: A. BENOIS
Dir. mus.: P. MONTEUX
Premire: 13 giugno 1911, Thtre du Chtelet,
Parigi
Int pr.: V. Nijinsky (Petrouchka); T. Karsavina (la
Ballerina); A. Orlov (il Moro); E. Cecchetti (il
Ciarlatano).
Jambe en bois
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1912
18. L'aprs-midi d'un faune
Tableau chorgraphique de Vaslav Nijinsky
Cor.: V. NIJINSKY
Libr.: dal poema di S. Mallarm
Mus.: C. DEBUSSY (Prlude l'a-prs-midi d'un
faune, 1892-94) Scena e cost.: L. BAKST Dir. mus.: P.
MONTEUX
Premire: 29 maggio 1912, Thtre du Chtelet,
Parigi Int. pr.: V. Nijinsky (il Fauno).
Nota: Nel 1922 il balletto fu rimontato da B.
Nijinska con un fondale di Picasso.
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1913
20. Jeux
Pome dans
Cor.: V. NIJINSKY Libr.: V. NIJINSKY
Mus.: C. DEBUSSY (omon., 1912-13, apposit. comp.) Scena e cost.: L. BAKST Dir.
mus.: P. MONTEUX
Premire: 15 maggio 1913, Thtre des Champs-Elyses, Parigi
Int.: T. Karsavina e L. Schollar (le due Ragazze); V. Nijinsky (il Giovane).
21. Le sacre du printemps
Tableaux de la Russie paenne en deux parties
Cor.: V. NIJINSKY
Libr.: I. STRAVINSKIJ e N. ROERICH
Mus.: I. STRAVINSKIJ (omon., 1912, apposit. comp.)
Scene e cost.: N. ROERICH
Dir. mus.: P. MONTEUX
Premire: 29 maggio 1913, Thtre des Champs-Elyses, Parigi Int. pr.: M.
Piltz (l'Eletta).
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complessit
ritmica della
Sagra
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Seiji Ozawa
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VIENNA
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Il serialismo integrale
La scuola di Darmstadt (dal 1950)
Pierr Boulez (1925)
Olivier Messiaen (1908-1992) (esempio Quattro studi ritmici)
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Lalea
John Cage (1912-1992)
IL PIANOFORTE PREPARATO
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Audio
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Ungheria
Zoltn Kodly (1882-1967)
Bla Bartk (1881-1945)
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